Allegato delib. C.C.068/2015 REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE, ACCESSO E FRUIZIONE DEL SERVIZIO DI MENSA SCOLASTICA

Documenti analoghi
ALLEGATO (alla Delibera del Consiglio Comunale P.G. n del )

Comune di Ferrara Città Patrimonio dell'umanità

COMUNE DI ORISTANO Comuni de Aristanis

COMUNE DI ORISTANO. Comuni de Aristanis REGOLAMENTO SERVIZIO MENSA SCOLASTICA (APPROVATO CON DELIBERA C.C. NR. 022 DEL 04/09/2012)

COMUNE DI CAMIGLIANO Provincia di Caserta REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E IL FUNZIONAMENTO DELLA COMMISSIONE MENSA SCOLASTICA

Città di Lecce SETTORE EDUCAZIONE FORMAZIONE LAVORO REGOLAMENTO COMUNALE DI ORGANIZZAZIONE E DI ACCESSO AL SERVIZIO DI MENSA SCOLASTICA

REGOLAMENTO DEL SERVIZIO DI RISTORAZIONE E REFEZIONE SCOLASTICA

REGOLAMENTO DEL SERVIZIO DI MENSA SCOLASTICA E DEI CRITERI DI COMPARTECIPAZIONE ALLA SPESA DA PARTE DEGLI UTENTI

ART. 1. Istituzione e finalità del Coordinamento Mense scolastiche e delle Commissioni Mensa di plesso

Comune di Gradara... Disciplinare di funzionamento della Commissione mensa scolastica

PROVINCIA DI CATANZARO

MENSA SCOLASTICA DOMANDA D'ISCRIZIONE Da consegnare alla scuola di appartenenza entro il termine indicato sul sito del Comune

REGOLAMENTO DEL SERVIZIO DI MENSA SCOLASTICA

COMUNE DI CISLIANO REGOLAMENTO COMMISSIONE MENSA E DISPOSIZIONI VARIE RELATIVE AL SERVIZIO MENSA

REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E ILFUNZIONAMENTO DELLA COMMISSIONE MENSA SCOLASTICA

C I T TA DI C A P R I Provincia di Napoli. Regolamento per il funzionamento del servizio di Mensa Scolastica

REGOLAMENTO COMUNALE PER IL SERVIZIO DI REFEZIONE SCOLASTICA. (approvato con deliberazione di C.C. n. 31 del )

REGOLAMENTO SERVIZIO DI REFEZIONE SCOLASTICA

REGOLAMENTO SERVIZIO REFEZIONE SCOLASTICA

Regolamento Commissione Mensa del Comune di Negrar

REGOLAMENTO COMUNALE PER IL SERVIZIO DI RISTORAZIONE SCOLASTICA

REGOLAMENTO MENSA SCOLASTICA

REGOLAMENTO COMUNALE PER L EROGAZIONE DEL SERVIZIO DI REFEZIONE SCOLASTICA

COMUNE DI MAGIONE. PROVINCIA DI PERUGIA - C.F./P.I Tel. 075/ Fax

COMUNE DI VILLAGRANDE STRISAILI Provincia Ogliastra REGOLAMENTO COMUNALE PER IL SERVIZIO DI MENSA SCOLASTICA

REGOLAMENTO FUNZIONAMENTO DELLA COMMISSIONE MENSA SCOLASTICA ART.2 COSTITUZIONE DELLA COMMISSIONE ART.3 COMPITI DELLA COMMISSIONE

PROVINCIA DI PESARO E URBINO

COMUNE DI CARLAZZO Provincia di Como

SERVIZIO REFEZIONE SCOLASTICA

Comune di Barzago REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL SERVIZIO MENSA SCOLASTICA

REGOLAMENTO COMUNALE DEL SERVIZIO DI REFEZIONE SCOLASTICA

REGOLAMENTO PER L'EROGAZIONE DEL SERVIZIO MENSA SCOLASTICA

COMUNE GESSATE REGOLAMENTO COMMISSIONE MENSA

Comune di Galatina SERVIZIO DI RISTORAZIONE SCOLASTICA RELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA. Provincia di Lecce ***********

COMUNE DI CASTELLO DI BRIANZA. REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL SERVIZIO di REFEZIONE SCOLASTICA

CITTA DI TORREMAGGIORE Provincia di Foggia APPROVAZIONE NUOVO REGOLAMENTO MENSA SOLASTICA

REGOLAMENTO DEL SERVIZIO DI RISTORAZIONE SCOLASTICA

COMUNE DI VILLAMASSARGIA PROVINCIA DI CARBONIA-IGLESIAS

COMUNE DI DRAPIA (Provincia di Vibo Valentia) REGOLAMENTO COMUNALE DEL SERVIZIO DI MENSA SCOLASTICA

REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DELLA MENSA SCOLASTICA

COMUNE DI CREAZZO PROVINCIA DI VICENZA REGOLAMENTO DEL SERVIZIO DI REFEZIONE DELLA SCUOLA DELL INFANZIA STATALE

REGOLAMENTO GESTIONALE DEL SERVIZIO REFEZIONE SCOLASTICA

REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E IL FUNZIONAMENTO DELLA COMMISSIONE MENSA SCOLASTICA DEL COMPRENSORIO SCOLASTICO G. BOSCO FENEGRO

Regolamento in materia di diritto di studio Approvato con deliberazione n. 27/CC del

MUNICIPIO DELLA CITTA DEL VASTO Provincia di Chieti DISCIPLINARE DEL SERVIZIO DI MENSA SCOLASTICA

REGOLAMENTO COMUNALE PER IL FUNZIONAMENTO DEL SERVIZIO DI REFEZIONE SCOLASTICA

REGOLAMENTO COMUNALE SERVIZIO DI REFEZIONE SCOLASTICA

PER IL SERVIZIO DI REFEZIONE SCOLASTICA

REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL SERVIZIO DI REFEZIONE SCOLASTICA

DEL SERVIZIO DELLA REFEZIONE SCOLASTICA

ART. 2 UTENTI DEL SERVIZIO

REGOLAMENTO COMITATO MENSA SCOLASTICA

Comune di Bariano Provincia di Bergamo REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEL SERVIZIO DI REFEZIONE SCOLASTICA

COMUNE DI CASALE CORTE CERRO Provincia del Verbano Cusio Ossola

COMUNE DI FINO MORNASCO Provincia di Como REGOLAMENTO DI ACCESSO AL SERVIZIO DI REFEZIONE SCOLASTICA

5. ORGANIZZAZIONE DEL SERVIZIO E SISTEMA DEI CONTROLLI;

COMUNE DI CARUGO PROVINCIA DI COMO REGOLAMENTO DEL SERVIZIO DI RISTORAZIONE SCOLASTICA

COMUNE DI LIMBIATE Provincia di Monza e Brianza REGOLAMENTO

REGOLAMENTO COMUNALE CONTROLLO RISTORAZIONE SCOLASTICA

TARIFFE SERVIZI SCOLASTICI COMUNALI ANNO SCOLASTICO 2016/2017

REGOLAMENTO SUI SERVIZI SCOLASTICI

Regolamento servizio di refezione scolastica

Regolamento comunale del servizio di refezione scolastica. Comune di Arenzano REGOLAMENTO DEL SERVIZIO REFEZIONE SCOLASTICA

COMUNE DI MASERADA SUL PIAVE PROVINCIA DI TREVISO

Servizi Scolastici Integrativi

COMUNE DI MONZA SETTORE ISTRUZIONE MODALITA ORGANIZZATIVE SERVIZIO RISTORAZIONE SCOLASTICA. Finalita Articolo 1

COMUNE DI OFFANENGO REGOLAMENTO PER I SERVIZI DI PRE E POST SCUOLA

Protocollo d intesa per richiesta ed erogazione di DIETOTERAPIE e DIETE per motivi etico-religiosi

CITTÀ DI FOLIGNO. Regolamento ristorazione scolastica

COMUNE DI BIANDRATE Provincia di Novara

Servizi Scolastici Integrativi

COMUNE DI OCCHIOBELLO Provincia di Rovigo REGOLAMENTO COMUNALE DELLA COMMISSIONE MENSA SCOLASTICA

Comune di VESTENANOVA Provincia di VERONA 6 REGOLAMENTO SERVIZIO REFEZIONE SCOLASTICA

REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E IL FUNZIONAMENTO DELLA COMMISSIONE MENSA SCOLASTICA DELLE SCUOLE PRIMARIE DI LURAGO MARINONE E VENIANO

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELLA MENSA SCOLASTICA

COMUNE DI PALERMO AREA DELLA SCUOLA E REALTA DELL INFANZIA UFFICIO SERVIZI PER LE SCUOLE

Cognome (*): Nome (*): Codice fiscale (*): Comune di residenza (*): (*) Indirizzo di residenza (*): Recapito telefonico (*):

COMUNE DI MANZIANA CITTA METROPOLITANA DI ROMA CAPITALE. Regolamento comunale organizzazione e funzionamento del servizio di mensa scolastica

Comune di Bedizzole P R O V I N C I A D I B R E S C I A Area Affari Generali - Ufficio Pubblica Istruzione. Prot. N Bedizzole, lì 24/05/2016

Azienda Ospedaliera S. Maria - Terni

TARIFFE E RETTE PER LA FRUIZIONE DEI SERVIZI SCOLASTICI 2017/18

Servizi Scolastici Integrativi

P.O. Refezione Scolastica

COMUNE DI BRESSANA BOTTARONE PROVINCIA DI PAVIA

NUOVO ISEE 2015 DI COSA SI TRATTA : DOVE RICHIEDERLO

CITTA' DI GOITO Provincia di Mantova REGOLAMENTO SCUOLA DELL INFANZIA COMUNALE

COMUNE DI MONTIRONE Provincia di Brescia REGOLAMENTO DEL SERVIZIO PASTI A DOMICILIO

TRASPORTO ALUNNI ANNO SCOLASTICO 2017/2018

( approvato con Delibera di C.C. N. 2l del )

Comune di Villa d'almè

Servizio Educazione e cultura. Carta dei servizi LA RISTORAZIONE SCOLASTICA

COMUNE DI URGNANO Provincia di Bergamo REGOLAMENTO DEL SERVIZIO DI ASSISTENZA POST-SCUOLA PER LA SCUOLA DELL INFANZIA STATALE

COMUNE di CREDARO Provincia di Bergamo

COMUNE DI SASSELLO PROVINCIA DI SAVONA REGOLAMENTO DEL SERVIZIO DI MENSA SCOLASTICA

COMUNE DI PIGNATARO MAGGIORE PROVINCIA DI CASERTA REGOLAMENTO DEL SERVIZIO DI REFEZIONE SCOLASTICA

Comune di Galatina Assessorato alla Pubblica Istruzione. Richiesta di iscrizione al servizio di refezione scolastica a.s.

REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DELLA COMMISSIONE MENSA SCOLASTICA

COMUNE DI LODI VECCHIO

COMUNE DI CASTEL MADAMA Provincia di Roma REGOLAMENTO DISCIPLINANTE LE MODALITA DI FRUIZIONE DEL SERVIZIO DI REFEZIONE SCOLASTICA

Se il bambino ha un malessere temporaneo è possibile richiedere una dieta di transizione per una durata massima di circa 3 giorni.

Transcript:

Allegato delib. C.C.068/2015 REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE, ACCESSO E FRUIZIONE DEL SERVIZIO DI MENSA SCOLASTICA

INDICE ART.1 OGGETTO E FINALITA' ART.2 - ORGANIZZAZIONE DEL SERVIZIO ART.3 - COMPITI E FUNZIONI DEL COMUNE ART.4 - COMPITI E FUNZIONI DELL'ISTITUZIONE SCOLASTICA ART.5 - MODALITA' DI ACCESSO ART.6 - MENU ART.7 - COSTO DEL SERVIZIO E MOROSITA' ART.8 - PARTECIPAZIONE E VIGILANZA SULLA CORRETTA ESECUZIONE DEL SERVIZIO ART.9 - CONTESTAZIONI ART.10 - CONSUMAZIONE DI PASTI FREDDI ALTERNATIVI AL SERVIZIO MENSA ART.11 AUTORIZZAZIONI AD ESTERNI ART.12 DATI PERSONALI E SENSIBILI ART.13 - RIFERIMENTI NORMATIVI ART.14 NORME FINALI

ART. 1 OGGETTO E FINALITA' 1. Il Servizio mensa scolastica è un servizio a domanda individuale di cui possono usufruire gli alunni frequentanti l'istituto Comprensivo di Villasimius di tutti gli ordini e grado (scuola dell'infanzia, scuola primaria e secondaria di 1 grado). 2. Il servizio è istituito al fine di assicurare l'effettivo esercizio del diritto allo studio e per assicurare la frequenza nei giorni in cui l'articolazione dell'orario scolastico comporti i rientri pomeridiani. In particolare, lo scopo è consentire una maggiore partecipazione dell'utenza alla gestione dei servizi e di garantire un sistema imparziale di applicazione delle procedure inerenti l'accesso e l'erogazione del servizio. 3. L'Amministrazione si riserva la facoltà di estendere il servizio in relazione a particolari esigenze didattiche e valutandone costi e benefici economicosociali e previo accordo con l'istituzione scolastica sulle modalità. ART. 2 ORGANIZZAZIONE DEL SERVIZIO 1. Il Servizio sarà gestito da una Ditta specializzata nel settore individuata mediante una procedura di gara pubblica conformemente alle vigenti disposizioni in materia di appalti pubblici, la quale dovrà assicurare le seguenti prestazioni: produzione, preparazione, trasporto e consegna dei pasti; allestimento locali; riordino e pulizie dei locali; 2. Il funzionamento del servizio è garantito in sinergia tra l'amministrazione Comunale, l'istituzione scolastica e la Ditta aggiudicataria al fine dell'erogazione di un servizio efficiente e di qualità. 3. Nell'ambito della valutazione dell'offerta tecnico-qualitativa si privilegeranno iniziative che promuovono tra gli alunni l'educazione alimentare e tutela alla salute. ART. 3 COMPITI E FUNZIONI DEL COMUNE 1. Al Comune spettano i compiti di programmazione, organizzazione e di controllo del servizio. L'Amministrazione Comunale annualmente determina le tariffe a carico delle famiglie avvalendosi della normativa sull'indicatore della Situazione Economica Equivalente. 2. Fatto salvo che i controlli igienico-sanitari e nutrizionali di competenza della A.S.L. Secondo le modalità previste dalla normativa vigente, il Comune esercita le funzioni di controllo prima e durante lo svolgimento del servizio, verifica i locali adibiti alla produzione e distribuzione dei pasti, lo stato delle attrezzature e dei mezzi per il trasporto, nonché la qualità delle prestazioni e l'efficienza e l'efficacia delle stesse, attraverso l ufficio Pubblica Istruzione e l'ufficio Tecnico del Comune.

3. Al fine di espletare le proprie funzioni di vigilanza il Comune si avvale di un Comitato la cui composizione e funzionamento è disciplinata all'articolo 8 in un'ottica di gestione trasparente mediante lo strumento della partecipazione attiva. ART 4 COMPITI E FUNZIONI DELL'ISTITUZIONE SCOLASTICA 1. Al Comune spettano i compiti di definizione della data di avvio e di conclusione del servizio secondo il calendario scolastico e della programmazione interna che devono essere ufficializzati e trasmessi entro il 15 Settembre di ciascun anno all'istituzione scolastico. 2. Inoltre al fine di consentire un'adeguata organizzazione del servizio l'istituto Scolastico deve trasmettere entro la data su indicata il numero degli alunni iscritti divisi per ordine e grado. 3. L Istituto Scolastico è tenuto entro le ore 9.00 a prenotare e ordinare i pasti giornalieri, indicando, se del caso, le eventuali variazioni sul menu giornaliero (per alunni che presentano patologie transitorie ed occasionali inferiori ai 5 giorni). 4. L'Istituzione scolastica deve garantire durante la fruizione del servizio l'assistenza agli alunni, puntualità negli orari di inizio e conclusione secondo le turnazioni prestabilite ed il controllo giornaliero della qualità degli alimenti ed il controllo sulla somministrazione delle diete speciali. ART. 5 MODALITA' DI ACCESSO 1. L accesso al servizio è subordinato alla presentazione di apposita domanda all'ufficio Pubblica Istruzione del Comune, entro la scadenza del 31 agosto di ciascun anno. 2. Qualora non sia stata presentata regolare domanda di iscrizione al servizio entro la scadenza verrà segnalato ai genitori o agli esercenti la potestà un termine stabilito; qualora tale termine decorra inutilmente sarà disposta l'iscrizione d'ufficio dell'alunno al servizio, con decorrenza dipendente da quanto desumibile dal registro scolastico, con applicazione della tariffa massima, salvo quanto previsto dal successivo articolo 7. 3. Gli utenti che intendono avvalersi dell'accesso a prestazioni agevolate, unitamente alla domanda per ottenere il servizio, dovranno presentare l'attestazione ISEE in corso di validità, o comunque, dovranno fornire gli elementi necessari per il reperimento dell'attestazione medesima, qualora già presentata per la fruizione di altre prestazioni agevolate. 4. Al momento dell'iscrizione i richiedenti dovranno dichiarare, nel modulo di domanda, di aver preso visione del presente Regolamento e di accettarne tutte le condizioni.

ART.6 MENU' 1. Il menu previsto è approvato dalla ASL e segue le direttive regionali in materia di alimentazione scolastica. 2. Al fine di garantire l'inserimento di alimenti che più si adeguano all'andamento della stagioni sono previsti due menu: primavera-estate (dal al ) e autunno inverno (dal al). 3. I menu sono differenziati per scuola dell'infanzia, primaria e secondaria di 1 grado. 4. E' prevista la preparazione di menu personalizzati: - su certificazione medica per gli alunni affetti da patologia a carattere permanente, il certificato va consegnato all ufficio Pubblica Istruzione del Comune, tali diete sono aggiornate o sospese solo su ulteriore certificazione medica; - su specifica richiesta dei genitori che sotto la propria personale responsabilità, sottoscrivono la non somministrazione parziale o totale di alimenti quali la carne, per scelte personali non connesse a condizioni patologiche o di intolleranza alimentare. ART.7 COSTO DEL SERVIZIO E MOROSITA' 1. Per usufruire del servizio mensa gli utenti sono tenuti al pagamento di un costo calcolato in base alle fasce ISEE di appartenenza secondo quanto stabilito annualmente dalla Amministrazione come specificato all'art.5. Agli utenti in possesso di un valore ISEE superiore al limite previsto per la fascia più alta e che non presentino l'attestazione ISEE sarà assegnata la tariffa massima. 2. L'Amministrazione determina altresì le fasce di utenti esonerate dal pagamento della quota per accertate condizioni di difficoltà economica e sociale. 3. Per quanto riguarda gli alunni non residenti i genitori sono tenuti al pagamento dell intero costo, tuttavia se gli stessi intendono avvalersi della norma sulle prestazioni agevolate per l ottenimento della compartecipazione devono rivolgersi all'ufficio pubblica istruzione del Comune di residenza. 4. Per gli alunni in condizione di grave disabilità attestata da certificazione ai sensi della Legge 104/92 si prevede l esenzione del costo del servizio al fine di incentivare l integrazione scolastica e sociale dell alunno. 5. La registrazione degli alunni che usufruiscono giornalmente del servizio avverrà mediante un sistema informatizzato. 6. Nel caso di due o più fratelli che usufruiscono del servizio si applica una riduzione del 20% sul costo complessivo dovuto. Annualmente l'amministrazione disciplina i criteri per l'esonero dal pagamento per gli utenti in condizioni di disagio economico.

ART. 8 PARTECIPAZIONE E VIGILANZA SULLA CORRETTA ESECUZIONE DEL SERVIZIO 1. L' Amministrazione Comunale si riserva la facoltà di esercitare le funzioni di vigilanza avvalendosi della Commissione Mensa deputata alla verifica della qualità del servizio e costituita da un componente dell'amministrazione Comunale nella figura del Responsabile del Settore competente in materia di Pubblica Istruzione o da un suo delegato, da 2 rappresentanti dei genitori di ogni ordine e grado nominati dall'assemblea dei genitori e 1 Referente docente di ogni scuola proposti dal Dirigente Scolastico. 2. Le funzioni di segretario verbalizzante sono svolte dall'istruttore Amministrativo dell'ufficio Pubblica Istruzione; 3. I componenti della commissione vengono segnalati annualmente entro il 30 ottobre di ogni anno su richiesta dell'amministrazione comunale. 4. La commissione svolge le seguenti funzioni: verifiche periodiche su campioni di vivande con stoviglie a perdere fornite dal personale di cucina, allo scopo di valutare la freschezza, la cottura, la corrispondenza del menu previsto con il menu servito, può presenziare alla preparazione, cottura, distribuzione e consumo dei pasti, nonché alle operazioni di pulizia e sanificazione; valutare eventuali variazioni ai menu nel corso dell anno scolastico; propone e suggerisce migliorie al funzionamento generale del servizio. 5. La commissione svolge le sue funzioni in modo da evitare qualsiasi forma di contatto diretto ed indiretto con sostanze alimentari, utensileria, stoviglie e attrezzature destinate al contatto diretto con gli alimenti. 6. I rappresentanti della commissione possono visitare il centro cottura accompagnati da un rappresentante dell'amministrazione comunale. Inoltre possono accedere ai locali di ristorazione senza interferire, creare disagio o rallentamento alla normale attività degli addetti alla produzione e di distribuzione pasti, nonché degli addetti alla normale attività di pulizia, disinfestazione e disinfezione. 7. Le risultanze delle verifiche eseguite saranno formalizzate su modulistica predisposta dall'ufficio della pubblica istruzione. 8. I sopralluoghi della commissione sono comunicati al dirigente scolastico con adeguato preavviso. ART.9 CONTESTAZIONI 1. Le conclusioni e risultanze della commissione hanno valore di indirizzo per l'amministrazione Comunale ed i relativi verbali potranno costituire documentazione comprovante carenze del servizio e violazioni contrattuali per l'applicazione delle penalità. 2. Tutte le comunicazioni in relazione al servizio devono avvenire per le vie formali tra l'amministrazione Comunale e la Ditta aggiudicataria, l'istituzione scolastica segnala esigenze organizzative, carenze o disservizi comunicando direttamente con l'amministrazione stessa la quale per il tramite dei propri uffici provvederà all'esecuzione delle richieste e procedure di contestazione con la Ditta.

Art. 10 CONSUMAZIONI DI PASTI FREDDI ALTERNATIVI AL SERVIZIO MENSA 1. Nei locali scolastici, durante l'orario di mensa, non è di norma consentito consumare cibi diversi da quelli previsti nella tabella dietetica adottata, in quanto il consumo di pasti freddi, confezionati a domicilio dell'alunno e consumati all'interno della scuola, rappresenterebbe un comportamento non corretto dal punto di vista nutrizionale. 2. Il personale docente presente è tenuto ad effettuare gli appropriati controlli in proposito. Art. 11 AUTORIZZAZIONI AD ESTERNI 1. Il servizio di mensa potrà essere esteso al personale comunale solo ove previsto nel contratto d'appalto stipulato e previa autorizzazione della Giunta comunale, salvo comunque la disponibilità dei locali e il rispetto della vigente normativa in materia. 2. In tal caso la tariffa sarà pari al costo complessivo del pasto. 3. Il personale docente statale non autorizzato per servizio ma che comunque necessita del servizio può usufruirne pagando l'intero costo del pasto facendone richiesta formale e previa autorizzazione dall'amministrazione Comunale. ART. 12 DATI PERSONALI E SENSIBILI 1. L'Amministrazione Comunale e gli uffici interessati utilizzeranno i dati personali e sensibili degli utenti ad esclusivi fini istituzionali ed in relazione all'organizzazione del servizio. 2. Per i suddetti fini i dati verranno comunicati alla Ditta appaltatrice del servizio ai sensi della normativa vigente in materia. 3. Al momento della presentazione della domanda di fruizione del servizio ai genitori ed agli esercenti la potestà genitoriale verrà fornita l'informativa di cui alla normativa vigente in materia. Art. 13 RIFERIMENTI NORMATIVI 1. Per quanto non previsto dal presente Regolamento si farà espresso riferimento alle vigenti norme in materia. Art. 14 NORME FINALI 1. Con l'approvazione del presente regolamento vengono abrogate tutte le norme previgenti e disposizioni in contrasto con lo stesso. 2. Il Presente Regolamento entra in vigore il giorno successivo alla sua pubblicazione all Albo Pretorio Comunale.