A 164 Km da Hanoi, non lontana dal confine con la Cina, sorge un paradiso naturale, una baia che si affaccia sul Golfo del Tonchino.
Gli atlanti dell epoca coloniale la descrivevano già allora e non a torto, come una delle meraviglie del mondo.. e bisogna proprio dire che questa baia o insenatura naturale è veramente spettacolare. Inoltre appare misteriosa sotto il sole, come nella nebbia, purtroppo abbastanza frequente, soprattutto di mattina, dato il forte tasso di umidità, disseminata da una miriade di isolotti carsici, ben tremila, che vediamo spuntare fitti, fitti dal mare, scolpiti, in modo bizzarro, dalle erosioni delle acque e dei venti.
Un tempo questo mare era infestato da feroci pirati che trovavano rifugio proprio nelle grotte degli isolotti, un vero e proprio labirinto, ora ci troviamo di fronte ad una baia vivace e animata non solo dai turisti, ma anche da gente locale che pesca o da donne con il viso seminascosto dai conici cappelli di paglia, che commerciano direttamente dalle tipiche canoe allungate.
In lingua vietnamita Halong significa dove il Drago scende in mare e secondo una leggenda, un Drago scese effettivamente dalle montagne per sbarrare la strada all invasione cinese e quindi avrebbe crivellato il litorale roccioso con la sua possente coda, dando origine alla miriade di isole che possiamo vedere oggi.
E lo scenario che si percorre in battello, colpisce sempre per la sua bellezza, per l imponenza e l eleganza delle formazioni rocciose...
Ma se l uomo non ha fissato qui la sua dimora, invece flora e fauna prosperano alla grande: in questo paradiso tropicale si contano più di 700 specie di piante, 70 tipi di uccelli e nelle acque dai riflessi verde-oliva ben 200 specie di pesci! I Vietnamiti hanno dato i nomi più disparati e fantasiosi, soprattutto di animali, alle prominenze rocciose.. che inoltre nascondono sorprendenti grotte entro le quali si accede in barca e poi a piedi.
Queste grotte erano, come ho accennato prima, il rifugio dei pirati, la più grande è quella di Hang Gau Do, o ribattezzata dai francesi, Grotta delle Meraviglie. L ingresso a questa grotta è, a dir poco, faticoso, in quanto si devono affrontare ben 90 gradini, ma poi il percorso, illuminato da colorati riflettori è molto piacevole.
Ogni tanto le luci sono un po pittoresche e di gusto un po troppo cinese, che però la nostra guida afferma di essere state fatte ad arte per creare immagini più suggestive.. Nonostante questo, non riescono a diminuire la bellezza delle infinite stalattiti che pendono dal soffitto, delle cavità, delle sculture naturali che paiono forgiate da provetti architetti. E poi ancora c è la grotta del Tamburo, chiamata così per la sua acustica sopraffina.
Ritornate sul battello è anche bello pranzare con il pesce fresco arrostito sulle braci, pranzare e con lo sguardo spaziare su quel panorama mozzafiato. Che magnifica sensazione godere lontano da tutto ciò che è quotidiano e recepire solo ciò che la natura ci trasmette in questo luogo lontano.
Ogni luogo è una porta aperta alla fantasia ed ai sogni aveva scritto Umberto Saba e in questa baia, dopo una mattinata di cielo bigio, illuminata ora dal sole, mi sembra di provare un estremo, religioso rispetto per tutto questo paradiso che mi circonda......e allora, il viso offerto alla brezza, all immensità di quel mare che si intravede tra le isole e che sembra di madreperla, fuso nell azzurro del cielo, penso di fissare tutto nella memoria come un altro gioiello da custodire per sempre