Raffaele Monti Letture e percorsi Leonardo da Vinci 1998 Ministero per i Beni e le Attività Culturali Soprintendenza per i Beni Artistici e Storici di Firenze, Prato e Pistoia Dalla Adorazione dei Magi alla Annunciazione Una realizzazione editoriale s i l l a b e s.r.l. Livorno www.sillabe.it Prima edizione digitale Gennaio 2016 ISBN 978-88-8347-837-6 Questa pubblicazione è protetta dalla Legge sul diritto d autore e pertanto è vietata ogni duplicazione, commercializzazione e diffusione, anche parziale, non autorizzata. Sillabe declina ogni responsabilità per ogni utilizzo dell ebook non previsto dalla Legge direzione editoriale: Maddalena Paola Winspeare progetto grafico: Laura Belforte redazione: Federica Lehmann layout e coding dell ebook: Saimon Toncelli s i l l a b e
Anonimo, Nodo vinciano, xvi secolo, incisione su rame, mm 238 197, Milano, Biblioteca Ambrosiana. Leonardo da Vinci, Adorazione dei Magi, tempera mista ad olio con parti in lacche rosse e verdastre e biacca, su tavola, cm 243 246, Firenze, Galleria degli Uffizi. L Adorazione dei Magi Commissionata a Leonardo dai frati di San Donato a Scopeto e lasciata dal pittore nella casa dell amico Amerigo da Benci al momento della sua partenza per Milano nel 1482, l Adorazione dei Magi non fu più ripresa, neppure in altre favorevoli occasioni che pur si presentarono all artista. Come avverrà nei medesimi anni per il San Girolamo della Pinacoteca Vaticana, così affine anche nei moti a questa pala, Leonardo scorge nella metamorfosi la ragione e il significato stesso dell immagine. È questa vera e propria officina della Mente, che sfugge a qualsiasi categoria definitoria, a porre l opera tra i massimi eventi della civiltà umana. 4
Eppure fra queste rovine una nuova umanità, non più ferina, appare intenta, dietro la guida di un nuovo architetto, a ricostruire l edificio. Operai e carpentieri sono già al lavoro. Da sotto i fornici di questo nuovo ordine si parte, sempre a sinistra, un corteo di cavalieri pronto a raggiungere quella che, in primo piano, è una umanità rinnovantesi, che rinasce in sé nell Epifania, quando Cristo manifesta se stesso nella sua incommensurabile essenza. 9
L apporto del giovane allievo sicuramente nella stesura del primo angelo e di tutto il paesaggio a sinistra e dietro la figura del Cristo è determinante e così palese da rendere l opera d autografia individuabilissima. Eppure un altro Leonardo si nasconde, almeno in parte, nella cosiddetta Pala della Signoria ( Pala degli Otto ) che, dopo essere stata in un primo tempo allogata al Pollaiolo, fu affidata al Nostro solo nel 1478. Nel 1484, quando Leonardo si trasferì a Milano, questa tavola, allora appena iniziata, fu affidata a Filippino Lippi, che la portò a compimento. Se dunque è indubbia la stesura di Filippino, è però altrettanto evidente la presenza della fantasia leonardesca nella zona superiore, con gli angioli rotanti in una meteora di nastri e di motivi floreali, e dove sono definiti innumerevoli vortici generati da uno spazio quasi in deflagrazione. Filippino Lippi, Pala della Signoria ( Pala degli Otto ), tempera su tavola, cm 355 255, Firenze, Galleria degli Uffizi. 24 25
L Annunciazione Per ultima lasciamo l opera più compiuta di questo avventuroso e problematico itinerario leonardesco: l Annunciazione dipinta per il convento di Monte Oliveto, un opera che è stata vittima di tutte le possibili perplessità della critica prima di essere senz ombra di dubbio assegnata al pennello del Maestro. Questa splendida tavola è forse l unico esempio sopravvissuto 26 che può tranquillizzare i battibecchi filologici dei posteri e la questione circa le opere di formazione di Leonardo. Si tratta infatti di una composizione ad impianto classico, nella quale la struttura prospettica (per lo meno quella principale e più evidente) si pone nella sua funzione regolatrice, secondo i più evoluti canoni della tradizione fiorentina. 27 Leonardo, Annunciazione, olio su tavola, cm 98 217, Firenze, Galleria degli Uffizi.