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Transcript:

Comunicato stampa FIDEURAM INTESA SANPAOLO PRIVATE BANKING: RISULTATI CONSOLIDATI AL 31 MARZO 2016 SOLIDA PERFORMANCE COMMERCIALE, CON 1,9 MILIARDI DI RACCOLTA NETTA, IN UN TRIMESTRE CARATTERIZZATO DA UN ALTA VOLATILITA DEI MERCATI FINANZIARI CRESCE L UTILE NETTO CONSOLIDATO, CHE RAGGIUNGE 213 MILIONI (+7% VS 1 TRIM 2015) GRAZIE PRINCIPALMENTE ALL INCREMENTO DELLE COMMISSIONI NETTE ELEVATA SOLIDITA PATRIMONIALE, LARGAMENTE AL DI SOPRA DEI REQUISITI NORMATIVI: COMMON EQUITY TIER 1 RATIO AL 17,7%. I principali risultati di Fideuram Intesa Sanpaolo Private Banking al 31 marzo 2016 1 : Totale delle masse amministrate a 186,4 miliardi ( 188,9 miliardi al 31 dicembre 2015, -1%) Raccolta netta totale pari a 1,9 miliardi ( 2,1 miliardi nel primo trimestre 2015, -12%) Numero complessivo di private banker a 5.861, in aumento di 15 unità rispetto al 31 dicembre 2015 Commissioni nette crescono a 384 milioni ( 364 milioni nel primo trimestre 2015, + 5%) Spese di funzionamento pari a 128 milioni, sostanzialmente in linea (+2%) con il primo trimestre 2015 Cost/Income ratio migliora ulteriormente e scende al 29% (30% nel primo trimestre 2015) Utile netto consolidato sale a 213 milioni ( 200 milioni nel primo trimestre 2015, + 7%) Grande solidità patrimoniale, ampiamente al di sopra dei requisiti normativi: Common Equity Tier 1 ratio al 17,7% Torino, 9 maggio 2016 Il Consiglio di Amministrazione di Fideuram Intesa Sanpaolo Private Banking (Gruppo Intesa Sanpaolo), presieduto da Matteo Colafrancesco, ha approvato il Resoconto Intermedio di Gestione Consolidato al 31 marzo 2016. 1 I dati relativi al primo trimestre 2015 sono riesposti su basi omogenee per tener conto delle variazioni intervenute nel perimetro di consolidamento

Per una migliore comprensione dei numeri, ricordiamo che a giugno 2015 il Gruppo Fideuram Intesa Sanpaolo Private Banking è stato protagonista di importanti operazioni societarie 2. Al 31 marzo 2016 le masse amministrate dal Gruppo Fideuram Intesa Sanpaolo Private Banking erano pari a 186,4 miliardi, in flessione di 2,5 miliardi (-1%) rispetto al 31 dicembre 2015. Tale dinamica è il risultato della contrazione legata alla performance negativa dei mercati finanziari (- 4,4 miliardi), parzialmente compensata dal favorevole andamento della raccolta netta (+ 1,9 miliardi). L analisi per aggregati evidenzia come la componente di risparmio gestito, pari a 129,2 miliardi, rappresenti circa il 70% delle masse amministrate. A fine marzo 2016 le masse amministrate in regime di consulenza a pagamento 3 ammontavano a 31,5 miliardi, pari al 17% delle masse totali. Nel primo trimestre 2016 l attività commerciale ha registrato una raccolta netta di 1,9 miliardi, in diminuzione di 0,2 miliardi (-12%) rispetto all analogo periodo del 2015. I primi tre mesi dell esercizio, caratterizzati da un elevata volatilità dei mercati, hanno mostrato un mix di raccolta decisamente più conservativo rispetto al primo trimestre del 2015, con la componente di risparmio gestito che ha registrato un contenuto deflusso (- 0,3 miliardi) a fronte di una significativa performance positiva della componente di risparmio amministrato ( 2,2 miliardi). All interno della raccolta netta gestita, il segno negativo registrato da fondi comuni (- 1,1 miliardi) e, in piccola parte, dalle gestioni patrimoniali (- 0,1 miliardi), è stato in gran parte compensato dalla performance positiva registrata dal comparto delle assicurazioni vita ( 0,9 miliardi). Al 31 marzo 2016 il numero complessivo dei private banker delle Reti si è attestato a 5.861 (+15 unità rispetto al 31 dicembre 2015), con un portafoglio medio pro-capite pari a circa 32 milioni. L analisi dei principali aggregati del Conto Economico evidenzia che nel primo trimestre dell esercizio le commissioni nette sono risultate pari a 384 milioni, in aumento (+5%) rispetto al saldo di 364 milioni del primo trimestre 2015. Le commissioni nette ricorrenti, componente principale del margine commissionale, sono risultate pari a 335 milioni, in crescita del 4% rispetto all analogo trimestre del 2015 nonostante la performance negativa dei mercati finanziari. Tale andamento riflette un livello di masse medie di risparmio gestito leggermente più alto rispetto al primo trimestre del 2015. 2 Le operazioni societarie che hanno interessato il Gruppo Fideuram Intesa Sanpaolo Private Banking a partire dal 30 giugno 2015 sono le seguenti: la cessione da parte di Intesa Sanpaolo Holding International S.A. della partecipazione di controllo totalitaria detenuta in Intesa Sanpaolo Private Bank (Suisse) S.A. per un corrispettivo di 37,2 milioni; il conferimento da parte di Intesa Sanpaolo Private Banking S.p.A. del ramo di azienda Governance composto complessivamente da 110 dipendenti, appartenenti alle funzioni di indirizzo, governo e controllo, oltre ai beni materiali ed ai rapporti contrattuali necessari al suo funzionamento; il conferimento da parte di Intesa Sanpaolo S.p.A. della partecipazione di controllo totalitaria in Intesa Sanpaolo Private Banking S.p.A.; il conferimento da Intesa Sanpaolo S.p.A. della partecipazione di controllo totalitaria detenuta in Sirefid S.p.A.. 3 Comprendente sia Sei (servizio di consulenza a pagamento offerto alla clientela di Fideuram e Sanpaolo Invest SIM) sia l Advisory (servizio di consulenza a pagamento offerto alla clientela di Intesa Sanpaolo Private Banking)

Le spese di funzionamento, pari a 128milioni, hanno mostrato un contenuto incremento (+2%) rispetto al corrispondente periodo dell anno scorso ( 126 milioni). L analisi di dettaglio evidenzia che l aumento è interamente dovuto a maggiori spese del personale legate al rafforzamento quantitativo e qualitativo dell organico (+61 risorse). Le altre spese amministrative, invece, sono risultate esattamente in linea con il saldo del corrispondente periodo dell anno scorso. Il Cost/Income Ratio è risultato pari al 29%, in miglioramento rispetto al 30% registrato nei primi tre mesi dell esercizio 2015. L utile netto consolidato si è attestato 213 milioni, in crescita di 13 milioni (+7%) rispetto al primo trimestre del 2015. I coefficienti patrimoniali consolidati di Fideuram Intesa Sanpaolo Private Banking, calcolati in base alle regole di Basilea 3, si confermano ampiamente al di sopra dei livelli minimi richiesti dalla normativa. In particolare, al 31 marzo 2016 il Common Equity Tier 1 è risultato pari al 17,7%. Paolo Molesini, Amministratore Delegato e Direttore Generale della società, ha dichiarato: I risultati di questa trimestrale dimostrano la forza combinata delle nostre reti di consulenti e banker. Continuiamo a raccogliere a ritmo sostenuto, ed il nostro focus rimane saldamente il risparmio gestito. Pur in un contesto di marcata volatilità, riusciamo ad incrementare il valore che generiamo in modo sano, robusto e sostenibile nel tempo. Lo dimostra l utile netto in crescita, frutto di un gettito commissionale poco esposto all andamento dei mercati e di una eccellente gestione finanziaria. L azienda è animata da una forte progettualità per continuare ad aumentare, nei prossimi mesi, il livello di innovazione e di qualità del servizio alla clientela. *** Per consentire un informativa sui risultati conseguiti nel primo trimestre 2016 si allegano i prospetti contabili riclassificati relativi ai dati patrimoniali consolidati e al conto economico consolidato. I due prospetti riportano i dati consolidati di Fideuram Intesa Sanpaolo Private Banking al 31 marzo 2016 e nel corrispondente periodo di confronto. Si precisa che, per consentire un confronto su basi omogenee e rappresentare adeguatamente gli effetti rivenienti dalle variazioni intervenute nel perimetro di consolidamento, si è proceduto a riesporre, ove necessario, i dati operativi ed i saldi contabili presentati nello schema riclassificato di conto economico. Nella predisposizione dello schema riesposto sono state apportate appropriate rettifiche ai dati storici per riflettere retroattivamente, ipotizzando che le operazioni societarie abbiano avuto luogo a partire dal 1 gennaio 2015, le variazioni intervenute nel perimetro di consolidamento avvenute a decorrere dal 30 giugno 2015. I dettagli analitici delle riesposizioni e delle riclassifiche effettuate sono forniti, con appositi prospetti di raccordo, in allegato al Resoconto intermedio al 31 marzo 2016. Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Paolo Bacciga, dichiara - tenuto conto anche di quanto previsto dal comma 2 articolo 154 bis del Testo Unico della Finanza - che l informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri ed alle scritture contabili.

Stato patrimoniale consolidato (riclassificato e in milioni di euro) 31.3.2016 31.12.2015 VARIAZIONE ASSOLUTA % ATTIVO Cassa e disponibilità liquide 49 60 (11) -18 Attività finanziarie (diverse dai crediti e da quelle detenute sino alla scadenza) 4.463 4.672 (209) -4 Attività finanziarie detenute sino alla scadenza 198 297 (99) -33 Crediti verso banche 14.274 13.223 1.051 8 Crediti verso clientela 9.825 8.973 852 9 Derivati di copertura - 2 (2) -100 Partecipazioni 133 129 4 3 Attività materiali 39 39 - - Attività immateriali e avviamento 171 175 (4) -2 Attività fiscali 189 217 (28) -13 Altre voci dell'attivo 1.015 1.052 (37) -4 TOTALE ATTIVO 30.356 28.839 1.517 5 PASSIVO Debiti verso banche 3.201 3.110 91 3 Debiti verso clientela 22.300 21.419 881 4 Passività finanziarie di negoziazione 52 28 24 86 Derivati di copertura 1.152 977 175 18 Passività fiscali 85 80 5 6 Altre voci del passivo 1.099 917 182 20 Fondi per rischi e oneri 453 431 22 5 Patrimonio di pertinenza del Gruppo 2.014 1.877 137 7 TOTALE PASSIVO 30.356 28.839 1.517 5

Conto economico consolidato nuovo perimetro (riclassificato e in milioni di euro) I TRIMESTRE 2016 I TRIMESTRE 2015 (*) VARIAZIONE ASSOLUTA % Margine di interesse 42 44 (2) -5 Risultato netto delle attività e passività finanziarie 20 10 10 100 Commissioni nette 384 364 20 5 RISULTATO LORDO DELLA GESTIONE FINANZIARIA 446 418 28 7 Rettifiche di valore nette per deterioramento (1) (2) 1-50 RISULTATO NETTO DELLA GESTIONE FINANZIARIA 445 416 29 7 Spese per il personale (70) (68) (2) 3 Altre spese amministrative (54) (54) - - Rettifiche di valore nette su attività materiali ed immateriali (4) (4) - - SPESE DI FUNZIONAMENTO (128) (126) (2) 2 Accantonamenti netti ai fondi rischi e oneri (15) (8) (7) 88 Utili (perdite) delle partecipazioni 3 4 (1) -25 Altri proventi (oneri) di gestione - (1) 1-100 UTILE (PERDITA) DELLA OPERATIVITA' CORRENTE AL LORDO DELLE IMPOSTE 305 285 20 7 Imposte sul reddito del periodo per l'operatività corrente (86) (85) (1) 1 UTILE NETTO ANTE COMPONENTI NON RICORRENTI 219 200 19 10 Proventi (oneri) non ricorrenti al netto delle imposte (6) - (6) n.s. UTILE NETTO 213 200 13 7 n.s.: non significativo (*) Dati riesposti su basi omogenee per tener conto delle variazioni intervenute nel perimetro di consolidamento.