VERIFICHE IN CANTIERE IN CANTIERE: VERIFICHE E VALUTAZIONI Analisi delle parti costituenti l'immobile da trattare con finiture vernicianti colorate Affinché l'intervento di pitturazione non crei solo un aspetto gradevole alla casa, ma contribuisca in modo adeguato ad una protezione delle opere murarie, è necessario che le stesse non abbiano difetti di costruzione e non presentino condizioni di elevato degrado. La nostra visita in cantiere deve essere sempre effettuata nell'intento di trovare le soluzioni per risolvere un problema o per migliorare le condizioni attuali dell'immobile in esame. Ogni volta che si effettua una visita in cantiere è necessario prestare la massima attenzione, verificando le reali condizioni delle superfici che saranno trattate con i prodotti che noi consiglieremo. In cantiere dobbiamo capire e memorizzare quali sono le variabili che potrebbero innescare un difetto o un problema, un rapido e/o anomalo degrado del prodotto verniciante o, peggio ancora, del supporto sottostante. Le attenzioni da dedicare all'immobile devono essere molto precise e riguardano tutti i componenti dell'edificio, dal tetto alle fondamenta: - STRUTTURA E CONDIZIONI DEL TETTO - CONDIZIONI DEI PLUVIALI - MODANATURE A RILIEVO - FINESTRE ED INFISSI - PARTI METALLICHE - ZOCCOLATURE - INTONACI - TIPO DI INTONACO, CONDIZIONI, ECC Abbiamo quindi predisposto una scheda che vi sarà sicuramente utile per raccogliere tutte le informazioni indispensabili alla redazione di un capitolato che tenga conto di ogni elemento, al fine di fornire l indicazione di un ciclo/sistema di pitturazione adeguato. 68
COSA BISOGNA ESAMINARE 1) POROSITA' DEL SUPPORTO Semplicemente gettando acqua sul supporto verificandone lo scorrimento e l'assorbimento più o meno rapido. 2) TIPO E CONSISTENZA DELL'INTONACO Per valutare la natura degli intonaci, generalmente si può notare il colore, grigio più intenso in quelli a base cemento che si differenziano rispetto a quelli a base calce anche per minore friabilità e assorbimento d'acqua; si procederà quindi sondando in svariate zone la consistenza incidendo la superficie con un cacciavite ed eseguendo con un martello la battitura per individuare le parti non aderenti (che suonano a vuoto ). 3) PLANARITA' Controllare la planarità delle superfici, la regolarità e la ruvidezza dell'intonaco e la presenza di rappezzi incongrui e quindi non compatibili, per valutare l'esigenza di eventuali rifacimenti parziali e/o totali rasature. 4) TIPO ED ADESIONE DELLE PITTURE O DEI RIVESTIMENTI Si valuta visivamente la presenza di macchie, irregolarità, sfarinamenti, rigonfiamenti, alterazioni cromatiche, dilavamenti, incrostazioni, esfoliazioni. E' molto importante cercare di stabilire la natura della finitura presente per individuare il corretto metodo di lavoro e ciclo di prodotti di fondo e di finitura da utilizzare. Infatti la presenza di finiture sfarinanti ma non decoese e colori sbiaditi e dilavati sono indice di pitturazioni a base calce. Mentre la presenza di film pellicolanti in fase di distacco, esfoliazioni e rigonfiamenti senza evidenti dilavamenti di colore indica la presenza di finiture sintetiche (acrilici). Per le pitture, si determina la coesione e lo sfarinamento semplicemente strofinando il palmo della mano sulla superficie e applicando un nastro adesivo con il quale si asporterà più o meno parti di materiale. Si procede alla quadrettatura per valutare invece lo stato di adesione al supporto tramite l'incisione con un taglierino di una zona di circa 10 cm incrociando le incisioni orizzontali e verticali e verificando il distacco o l'adesione delle quadrettature formatesi. Per i rivestimenti a spessore si controlla l'adesione semplicemente con l'ausilio di una spatola metallica e con un martello, mentre se ne valuta la natura mediante l'utilizzo di una fiamma, infatti sotto questa azione i rivestimenti e le pitture sintetiche si sciolgono al contrario di quelli a base minerale che sono insensibili. 5) ALCALINITA' Si verifica semplicemente inumidendo il supporto con acqua distillata e determinando il ph con la cartina tornasole. Infatti l'alcalinità non deve in genere superare il valore di 8 che in caso di intonaci a base calce nuovi o di rappezzi viene raggiunto in media dopo 28 gg. 6) FESSURAZIONI Determinare visivamente il tipo di fessurazione (da ritiro, di fuga, di assestamento o strutturali) per valutare il ciclo di riparazione e finitura più appropriato. 7) UMIDITA' Può essere constatata visivamente (come quella di risalita in prossimità delle zoccolature) e misurata con appositi igrometri. Nel caso di presenza d'acqua per infiltrazioni bisognerà intervenire sulla causa prima di ogni pitturazione. 8) SALI Visibile la presenza sottoforma di affioramenti e alonature biancastre cordonate e soprattutto in zone di umidità di risalita. 9) MUFFE E FUNGHI Determinarne visivamente la presenza di zone contaminate soprattutto in caso di ristagni d'acqua e umidità ed esposizioni dei prospetti a nord. 10) DEGRADO DEL CALCESTRUZZO Verificare le fessurazioni, le parti in distacco e la presenza di ferri di armatura scoperti e quindi ossidati. 69
VERIFICHE DI CANTIERE Società Cantiere Indirizzo INTONACI: nuovi vecchi da ripristinare irregolari sfarinanti con parti in fase di distacco con rappezzi CAVILLATURE E FESSURAZIONI: superficiali a ragnatela o a carta geografica di fuga, in corrispondenza delle fughe dei laterizi di assestamento dinamico (a 45 in corrispondenza di finestre e porte) strutturali ( fra pilastri e solette / mattoni) UMIDITA': di risalita da infiltrazioni (pluviali, tubi, tetto, gocciolatoi) umidità residua efflorescenze saline muffe e muschi PITTURA: ben ancorata con macchie e aloni sfarinante con esfoliazioni con distacchi con colori dilavati CALCESTRUZZO: con fessure ferri di armatura scoperti con distacchi in buono stato 70
VERIFICHE DI CANTIERE STRUTTURA DEL TETTO: vecchio nuovo da ripristinare Infiltrazioni: precedenti recenti Tipo di degrado: colature su intonaco e cornicioni murature bagnati Pluviali: vecchi nuovi da ripristinare MODANATURE A RILIEVO: marcapiani cornici timpani finestre davanzali Tipo di materiale: Tipo di degrado: colature distacchi rotture erosione FINESTRE - INFISSI Tipo di materiale: legno alluminio ferro vecchi nuovi da ripristinare PARTI METALLICHE IN FACCIATA: ringhiere strutture varie tipo: vecchie nuove da ripristinare ZOCCOLATURE: Tipo di materiale: calcestruzzo pietra intonaco mattoni pieni vecchie nuove da ripristinare Tipo di degrado: distacchi erosione crepe infiltrazioni efflorescenze 71
INTONACI NUOVI INTONACI STAGIONATI SUPPORTI VARI TIPOLOGIA DELL INTONACO INTONACI NUOVI CON FINITURA A CIVILE NON TRATTATI E SENZA DIFETTI INTONACI NUOVI CON FINITURA A CIVILE NON TRATTATI E CON RAPPEZZI INTONACI NUOVI CON FINITURA A CIVILE NON TRATTATI CON RAPPEZZI E MICROCAVILLATURE SUPERFICIALI INTONACI NUOVI CON FINITURA A CIVILE NON TRATTATI CON RAPPEZZI E MICROCAVILLATURE E CREPE FRA GIUNTI DI ELEMENTI DIVERSI INTONACI NUOVI CON FINITURA A CIVILE NON TRATTATI CON MICROCAVILLATURE, CREPE E SCARSA ADERENZA ALLA MURATURA SOTTOSTANTE INTONACI NUOVI CON FINITURA A CIVILE NON TRATTATI CON PRESENZA DI INFILTRAZIONI O UMIDITA ASCENDENTE O MUFFE INTONACI STAGIONATI CON FINITURA A CIVILE E SENZA DIFETTI, TRATTATI CON PRODOTTI VERNICIANTI MINERALI O SINTETICI INTONACI STAGIONATI, CON FINITURA A CIVILE E SENZA DIFETTI, TRATTATI CON RIVESTIMENTI A SPESSORE MINERALI O SINTETICI INTONACI STAGIONATI, CON RAPPEZZI E MICROCAVILLATURE, TRATTATI CON PRODOTTI VERNICIANTI O RIVESTIMENTI A SPESSORE MINERALI O SINTETICI INTONACI STAGIONATI, CON RAPPEZZI, MICROCAVILLATURE E CREPE FRA GIUNTI DI ELEMENTI DIVERSI TRATTATI CON PRODOTTI VERNICIANTI O RIVESTIMENTI A SPESSORE MINERALI O SINTETICI INTONACI STAGIONATI, CON RAPPEZZI, MICROCAVILLATURE E CREPE FRA GIUNTI DI ELEMENTI DIVERSI E DISTACCHI DALLA MURATURA SOTTOSTANTE TRATTATI CON PRODOTTI VERNICIANTI O RIVESTIMENTI A SPESSORE MINERALI O SINTETICI PANNELLATURA IN SUGHERO - POLISTIROLO POLIURETANO (CICLI A CAPPOTTO) DA TRATTARE DOPO TASSELLATURA PANNELLATURA IN LEGNO CEMENTO INTONACI DEUMIDIFICANTI MACROPOROSI RIVESTIMENTI CERAMICI APPLICATI SU MURATURE E/O INTONACI TRATTAMENTO RIPRISTINO CEMENTO ARMATO TRATTAMENTO PROTETTIVO E DECORATIVO A VELATURA DA UTILIZZARE ALL ESTERNO SU TUTTI I SUPPORTI TRATTATI CON PITTURE E RIVESTIMENTI A SPESSORE MINERALI E SINTETICI EFFETTO PROTETTIVO E DECORATIVO COPRENTE DA UTILIZZARE SU TUTTI I SUPPORTI TRATTATI CON PITTURE O RIVESTIMENTI A SPESSORE MINERALI O SINTETICI TRATTAMENTO PROTETTIVO SU SUPPORTI MINERALI A VISTA TIPO MATTONI PARAMANO - PIETRE E MARMI RIVESTIMENTI CERAMICI ASSORBENTI ED EROSI A B C D E F G H I L M N O P Q R S T U 72
TIPOLOGIA DEL CEMENTO ARMATO RASATURA / STUCCATURA CALCESTRUZZO FINITURA CIVILE SUL CALCESTRUZZO TRATTAMENTI DI PITTURAZIONE SU CALCESTRUZZO CALCESTRUZZO CARBONATATO CON DISTACCHI IN PROSSIMITA DEI FERRI DI ARMATURA TRATTAMENTI PROTETTIVI / DECORATIVI CA1 CA2 CA3 CA4 CA5 Al termine della compilazione della scheda, la tipologia dell intonaco o supporto su cui state lavorando sarà stato identificato da una delle lettere che trovate nella tabella riepilogativa qui a fianco. Questa vi permetterà di identificare con immediatezza i prodotti in catalogo più adatti al vostro tipo di intervento. Nelle pagine seguenti troverete tutti i possibili cicli applicativi. All'interno di ogni ciclo applicativo, infatti, come referenza ritroverete una serie di lettere, corrispondenti ai vari tipi di intonaci o supporti. CICLI APPLICATIVI CALCE pag. 77 SILICATI pag. 85 ELASTOMERICI pag. 93 SILOSSANICI pag. 101 ACRILICI/ACRIL-SILOSSANICI pag. 109 CEMENTO pag. 117 73