TUTTO CIÒ CHE C'È DA SAPERE SULL'INFLUENZA AVIARIA

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OV(14)9420:34 DA/mvs Bruxelles, 18 dicembre 2014 TUTTO CIÒ CHE C'È DA SAPERE SULL'INFLUENZA AVIARIA @CopaCogecaMeat Copa - Cogeca European Farmers European Agri-Cooperatives 61, Rue de Trèves B - 1040 Bruxelles www.copa-cogeca.eu @CopaCogecaMeat EC Register Number Copa 44856881231-49 Cogeca 09586631237-74

1. Quadro della situazione Al momento, sono stati confermati diversi casi di influenza aviaria ad alta patogenicità del sottotipo H5N8 nei Paesi Bassi, in Germania, Regno Unito e Italia1. L'UE è pienamente consapevole dell'influenza aviaria e preparata ad affrontarla2. La Commissione e gli Stati membri hanno adottato rapidamente una serie di decisioni rilevanti, prevedendo zone soggette a restrizioni intorno ai focolai, obbligo di stabulazione, divieto di spedizione per uova e ogni tipologia di prodotti a base di pollame, ecc. Tali misure mirano a prevenire e controllare rapidamente la diffusione della malattia nell'ue. I quattro paesi sopracitati hanno attuato immediatamente rigorose misure di sorveglianza e controllo per l'influenza aviaria, in base alla direttiva 2005/94/CE del Consiglio, che include l'istituzione di zone di protezione e sorveglianza3. 2. Quali azioni devono intraprendere le autorità nazionali quando viene dichiarata la presenza di un focolaio? In caso di comparsa di un focolaio di influenza aviaria, esiste il rischio che l agente patogeno della malattia si diffonda ad altre aziende in cui vengono tenuti pollame o altri volatili in cattività. Ragion per cui, gli Stati membri dispongono di una serie di strumenti quali ad esempio: Abbattimento ed eliminazione del pollame presente nell'azienda infetta, pulizia e disinfezione della zona e istituzione di aree di protezione e sorveglianza intorno al focolaio. Una zona di protezione ricopre un'area del raggio di 3km intorno all'azienda nella quale vengono applicate le restrizioni veterinarie, mentre una zona di sorveglianza ricopre un raggio di 10km. In queste zone vigono restrizioni relative allo spostamento di tutto il pollame vivo e di prodotti a base di pollame, incluso il divieto di trasferire pollame in altri Stati membri. Tenere il pollame al chiuso, tenendolo sotto stretto controllo. Occorre applicare rigorosamente misure di disinfezione. Effettuare indagini epidemiologiche volte a identificare la possibile fonte del virus. Considerata l'alta densità di stabulazione nelle aziende avicole presenti sul territorio olandese, le autorità hanno anche deciso di bloccare temporaneamente ogni tipo di spostamento di pollame, uova o deiezioni presenti nelle aziende agricole in tutti i Paesi Bassi. Ciò permette di valutare meglio la situazione. Informare altri Stati membri dell'ue, paesi non-ue e organizzazioni internazionali della situazione relativa alla malattia e delle misure adottate. Le misure adottate a livello UE e degli Stati membri vengono costantemente revisionate per tener conto di possibili cambiamenti della situazione. 1 Potrà avere accesso al comunicato stampa della Commissione cliccando sul seguente link: http://europa.eu/ rapid/press-release_memo-14-1888_en.htm 2 OV(14)9819 (rev.1) Linee guida per i programmi cofinanziati dall'ue di eradicazione, di lotta e di sorveglianza riguardanti le malattie animali e le zoonosi per il periodo 2015-2017 3 Il testo contenente le decisioni è disponibile al presente link: http://ec.europa.eu/food/animal/diseases/ controlmeasures/avian/index_en.htm http://eur-lex.europa.eu/homepage.html?locale=en

Inoltre, l'efsa ha prodotto un rapporto scientifico preliminare sull'influenza aviaria ad alta patogenicità del sottotipo H5N84. Un aspetto dello studio condotto dagli esperti dell'efsa si è concentrato su come il virus può essere entrato in Europa, analizzando il ruolo dei volatili selvatici in particolare. In Germania, il FLI (laboratorio tedesco di riferimento per l influenza aviaria) ha pubblicato il suo primo rapporto scientifico sul rischio di introduzione e diffusione di influenza aviaria altamente patogena (HPAI) nelle aziende avicole tedesche5. Il rapporto ha evidenziato i seguenti rischi: I. Introduzione in Germania tramite: commercio illecito con paesi terzi: alto commercio lecito con paesi terzi: trascurabile commercio tra gli Stati membri dell'ue: trascurabile volatili selvatici: alto traffico passeggeri e stradale: basso II. Diffusione del virus presente nel paese nelle aziende avicole tedesche tramite: traffico passeggeri e stradale sul territorio tedesco: medio volatili selvatici: alto 3. Il rischio per gli esseri umani è estremamente basso L influenza aviaria colpisce soprattutto i volatili, ma in determinate circostanze anche gli esseri umani possono essere infettati, benché tale rischio sia in genere limitato. Il rischio per gli esseri umani sussiste comunque, ma essenzialmente per coloro che hanno un contatto diretto con il pollame malato o ne sono preposti alla manipolazione, ad es. agricoltori e veterinari. Il rischio può essere ridotto servendosi degli appropriati dispositivi di protezione individuale. I ceppi identificati in Europa differiscono da quelli che hanno infettato esseri umani in passato. Al momento, non sono stati riscontrati casi di contagio umano per questo ceppo. Il consumo di uova, pollame e prodotti a base di pollame cotti in maniera adeguata è sicuro. Come nel caso di tutti i prodotti a base di pollame, tali articoli dovrebbero essere conservati in condizioni adeguate e manipolati nel rispetto delle norme igieniche quando crudi, nonché ben cotti prima di essere consumati. Una normale temperatura di cottura pari o superiore a 70 C rende il virus inattivo, per cui il consumo di carni di pollame cucinate appropriatamente non comporta alcun rischio di infezione. Il pollame andrebbe ben cotto, fino al raggiungimento di almeno 70 C in maniera uniforme, assicurandosi che l'intera superficie sia bollente, senza zone di color rosa, lasciando cuocere fin quando il succo della carne non diventa chiaro. Bisognerebbe osservare le normali pratiche igieniche per la manipolazione della carne di pollame cruda. Le mani, gli utensili e le superfici andrebbero puliti accuratamente a seguito del contatto con prodotti a base di pollame crudi e bisognerebbe separare adeguatamente gli alimenti crudi da quelli cotti o pronti ad essere consumati6. 4 Per accedere al rapporto, cliccare qui http://www.efsa.europa.eu/en/press/news/141215.htm 5 Per accedere al comunicato stampa, cliccare qui http://www.fli.bund.de/no_cache/de/startseite/presse/presseinformationsseite/pressemitteilung/aviaere-influenza-pm.html 6 Per maggiori informazioni, è possibile consultare il sito della FSAI (Autorità irlandese per la sicurezza dei prodotti alimentari), sezione domande/risposte sull'influenza aviaria https://www.fsai.ie/faq/avian_influenza.html o rifarsi alla campagna della FSAI sulla preparazione sicura del pollame www.fsai.ie

Il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC)7 ha realizzato una valutazione del rischio8 sulle minacce costituite dall'influenza aviaria per gli esseri umani. Questo studio ha mostrato che il rischio di diffusione del virus al grande pubblico è estremamente basso, a condizione che tutti i protocolli sanitari europei vengano seguiti. Quasi tutti i casi di contagio umano fino ad oggi sono legati allo stretto contatto con branchi domestici infetti, spesso durante le fasi di macellazione, spiumatura, separazione della carni e preparazione del pollame per il consumo9. In passato il virus è stato individuato tra volatili selvatici e pollame domestico in Asia. Sorveglianza e analisi continue dei volatili selvatici e del pollame domestico nell'ue sono importanti per individuare questo virus ad alta patogenicità e prevenire la sua diffusione fra il pollame e le altre tipologie di volatili presenti nelle aziende avicole. 4. Influenza aviaria L influenza aviaria è una malattia virale contagiosa dei volatili, compreso il pollame. Esistono due ceppi principali di influenza aviaria che colpiscono il pollame domestico e che si possono distinguere in base alla loro virulenza. La forma a bassa patogenicità causa, in genere, solo sintomi lievi mentre quella ad alta patogenicità comporta tassi di mortalità assai elevati nella maggior parte delle specie di pollame. I principali segni clinici per l'hpai negli uccelli sono: mortalità improvvisa ed elevata; testa gonfia; pigmentazione bluastra del collo e della gola; inappetenza; difficoltà respiratorie, quali becco spalancato, tosse, starnuti, gorgoglii, rantoli; diarrea; riduzione delle uova deposte. Le misure per la prevenzione dell'influenza aviaria sono coordinate a livello europeo. Alcune misure preventive contro l'influenza aviaria, come ad esempio l'obbligo di stabulazione o il divieto di spedizione per uova e ogni tipologia di prodotti a base di pollame, vanno attuate da tutti gli Stati membri. Inoltre, i controlli epidemiologici sono stati aumentati. Le misure prescritte vanno applicate dalle autorità nazionali in caso di focolaio sospetto o confermato di influenza aviaria ad alta patogenicità, sia nei volatili selvatici che nei branchi domestici presenti sul proprio territorio. La direttiva 2005/94/CE del Consiglio stabilisce alcune misure di prevenzione relative alla sorveglianza e all individuazione precoce dell influenza aviaria, nonché le misure minime di controllo da applicare in caso di comparsa di un focolaio di tale malattia nel pollame o in altri volatili in cattività. In base alla direttiva, le aree di protezione e sorveglianza vanno stabilite in caso di focolai di influenza aviaria ad alta patogenicità. 7 È possibile accedere alla valutazione del rischio dell'ecdc sull'influenza aviaria H5N8 nel pollame, cliccando qui http://www.ecdc.europa.eu/en/healthtopics/avian_influenza/pages/index.aspx 8 http://www.ecdc.europa.eu/en/publications/_layouts/forms/publication_dispform.aspx? List=4f55ad51-4aed-4d32-b960-af70113dbb90&ID=1202 9 https://www.fsai.ie/faq/avian_influenza.html

5. Cooperazione con i partner internazionali L'UE lavora a stretto contatto con i suoi partner internazionali nella lotta contro l'influenza aviaria. Contatti e scambi regolari di informazioni avvengono fra Commissione europea, l'organizzazione mondiale per la salute animale (OIE10) e l'organizzazione mondiale della sanità (OMS)11. 6. Informazioni aggiuntive per fornire guida agli allevatori di pollame e al grande pubblico in merito all'influenza aviaria Sito web della DG SANCO http://ec.europa.eu/food/animal/diseases/controlmeasures/avian/ Fatti essenziali circa l'influenza aviaria http://ec.europa.eu/food/animal/diseases/controlmeasures/avian/ ten_key_facts_about_avian_influenza07_en.pdf Guida Defra sugli uccelli selvatici: guida di biosicurezza sull'influenza aviaria, stato di avanzamento, cosa fare se si sospetta un'infezione e le misure per prevenirla Public Health England: focolaio di influenza aviaria nello Yorkshire rischio per la salute pubblica estremamente basso Parere della Food Standards Agency: l'influenza aviaria non costituisce un rischio per la sicurezza alimentare dei consumatori del Regno Unito Se offre impiego a persone che lavorano a contatto con il pollame o se lei lavora direttamente con il pollame, può altresì leggere le raccomandazioni dell'health and Safety Executive del Regno Unito sulla protezione dei lavoratori dall'influenza aviaria, cliccando qui 7. Per ulteriori informazioni, si prega di contattare la responsabile del nostro ufficio stampa Amanda Cheesley Telefono: + 32 (0) 2 287 27 90 Cellulare: + +32 (0)474 84 08 36 Amanda.cheesley@copa-cogeca.eu http://instagram.com/copacogeca www.copa-cogeca.eu Seguici su: 10 http://www.oie.int/en/animal-health-in-the-world/web-portal-on-avian-influenza/ 11 http://www.who.int/influenza/human_animal_interface/influenza_h7n9/en/