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LA VOCE DEL POPOLO www.edit.hr/lavoce palcoscenico Anno VII n. 58 Martedì, 4 ottobre 2011 Sipario STAGIONE 2011/2012 Ivan de Zajc Pagine 2-3 /Dramma Italiano Pagina 3 / Politeama Rossetti Pagina 4 / La Contrada Pagina 5 / Teatro cittadino - Pola Pagina 6 / Teatro cittadino - Capodistria Pagina 7 / CARNET PALCOSCENICO Il cartellone del mese Pagina 8

2 palcoscenico Martedì, 4 ottobre 2011 L «Ivan de Zajc», nazionale ormai solo di nome, compie salti mortali per garantire un tistico, emotivo, spirituale Una sorta di santuario-rifugio a cura di Roberta Masetti La scure della crisi finanziaria si abbatte sul cartellone 2011/2012 e il Teatro nazionale croato Ivan de Zajc di Fiume si vede costretto a fare dei salti mortali dei veri e propri miracoli per assicurare un programma degno del suo nome e dell imponente eredità che porta sulle spalle. È ormai un teatro nazionale solo di nome e di programma, ma non per quanto concerne l aspetto finanziario, dichiara polemico il sindaco Vojko Obersnel, contrariato per la defezione dei fondi statali, visto che l 80 per cento delle spese dello Zajc sono a carico del già oberatissimo bilancio cittadino. Il TNC, dunque, deve arrangiarsi con ciò che ha a disposizione. E, in buona parte, ce la fa, anche (più che) egregiamente, proponendosi al suo pubblico con... quantità e qualità sufficienti. Tanto che la sovrintendente Nada Matošević Orešković, invita fiumani e loro ospiti, fiduciosamente, a unirsi al TNC con il cuore e la mente aperti, in quest entusiasmante viaggio, tra prime, riprese, interpreti e compagnie provenienti dai maggiori teatri croati e della regione, programmi educativi per i più giovani. Il percorso di questa stagione dedica, come del resto anche in passato, particolare attenzione ai classici e alla rivisitazione di questi; ma scopre e attualizza pure autori contemporanei, tanto mondiali quanto croati; promuove contenuti romantici e visionari... Insomma, i sentimenti fanno da sfondo e al contempo costituiscono il leitmotiv della programmazione 2011/2012, che scorrerà all insegna del motto Vivi il teatro. Chiamale emozioni Offrire un rifugio artistico, emotivo e spirituale al nostro pubblico attraverso il Teatro diventa oggi, forse mai come prima finora, uno dei compiti più impegnativi che ci siamo prefissi. Ciò ovviamente richiede un attenta riflessione e una completa dedizione alla dimensione teatrale e artistica, oltre che il mantenimento dei criteri che fanno del Teatro di Fiume un teatro nazionale, scrive la sovrintendente a mo di introduzione. A caratterizzare la stagione, oltre alle riprese dei programmi popolari, tra cui Zajc Off e Domenica allo Zajc, è l introduzione di importanti coproduzioni con altri enti. Una è quella con la cmpagnia Malik, per un attività fatta dai giovani per i giovani dalla quale nascerà poi uno spettacolo di stampo educativo-didattico, la tragicommedia Dalla culla alla tomba, per la regia di Mario Kovač (21 novembre). Inoltre, è stato introdotto un nuovo ciclo, ossia le Matinée, con spettacoli a mezzogiorno. Saranno eventi dedicati ai bambini e alla loro formazione teatrale, come anticipa la sovrintendente. Anteprima col documentario Colpa della crisi, si diceva, come pure di alcune modalità di erogazione dei finanziamenti: fatto sta che, rispetto alla precedenti edizioni, il programma si è sfoltito, pur riservando interessanti iniziative e titoli di grande richiamo. Si parte praticamente già da domani sera, con la proiezione del documentario dedicato al 125.esimo dell inaugurazione del sontuoso edificio. In effetti, più che aprire una nuova annata, la 126.esima nell ordine, il lavoro di Marin Lukanović chiude idealmente la precedente stagione teatrale trascorsa all insegna dell importante anniversario del palazzo, eretto secondo i disegni del duo F. Fellner e H. Helmer, architetti viennesi di fine Ottocento specialisti nella progettazione di teatri. Il prestigioso tempio fiumano spalancò i propri battenti il 3 ottobre del 1885 con l esecuzione di due opere, l Aida di Giuseppe Verdi (che poi darà nome al Teatro, fino al 1945) e della Gioconda di Amilcare Ponchielli. Sarà invece un operetta da dare un allegro la dopodomani, 6 ottobre, alla programmazione 2011/2012. Allegra apertura In scena La vita parigina rappresentata a Fiume l ultima volta nel 1987, di Jacques Offenbach, per la regia di Dora Ruždjak Podolski, la direzione di Ivo Lipanović e la drammaturgia di Marijana Fumić. La celeberrima operetta francese che in questo caso deve i costumi, le scene e le luci rispettivamente a Manuela Paladin Šabanović, Ivo Knezović e Zoran Mihanović vedrà protagonisti Sergej Kiselev, Robert Kolar, Kristina Kolar, Bojan Šober/ Ozren Bilušić, Olga Kaminska/ Martina Burger, Voljen Grbac, Saša Matovina, Dario Berčić e altri ancora. Come fatto notare in sede di conferenza stampa dal direttore dell Opera, Ozren Prohić, le operette di Offenbach stanno vivendo sulle scene europee, nell ultimo decennio, una rivalutazione e una (ri)lettura molto attenta sotto il profilo dei contenuti, della regia, dell approccio scenico, ecc. Sotto questo lato, il TNC si dimostra perfettamente in linea con i trend del Vecchio Continente. Le première del DC Ma procediamo per... compagnie. Per quanto riguarda la prosa, novità anche nel repertorio del Dramma Croato, che ha in programma quattro prime. Il 3 novembre sarà portato in scena il dramma Tre sorelle, un capolavoro di Anton Pavlovič Čehov, per la regia di Eduard Miler, mentre il dramma Mascherata, di un altro classico russo, Mihail Jurjevič Ljermontov, diretto da Vito Taufer, debutterà il 3 febbraio 2012. Sulla scena dello Zajc off, invece, il dramma di Vedrana Rudan, tratto dall omonimo romanzo bestseller, Dabogda te majka rodila (Possa tua madre partorirti), prodotto congiuntamente dal TNC Ivan de Zajc e dal Teatro HKD, per la regia di Tatjana Mandić Rigonat; il 30 marzo 2012 la prima. Successi che si... replicano In tutto otto gli spettacoli che verranno ripresi nel corso dei prossimi mesi: la commedia in tre parti Baba Jaga ha fatto l uovo di Dubravka Ugrešić (regia di Ivica Buljan), l episodio tragicomico di un perdente Posto ideale per l incidente, di Damir Karakaš e Nina Mirović, diretto da Dalibor Matanić, il thriller musicale L opera da tre soldi, di Bertolt Brecht e Kurt Weill (regia di Eduard Miler), il romanzo in schizzi teatrali Crnac (Il negro) di Tatjana Gromača, diretto da Tomi Janežič, nonché la commedia di William Shakespeare La bisbetica domata, per la regia di Vito Taufer. Sulla scena dello Zajc off saranno invece riprese la commedia noir Ospedale generale di Hristo Bojčev (regia di Matjaž Latin), la fiaba trash La bella e la bestia di Jelena J-Zlo Tondini, anche questa diretta da Vito Taufer, nonché il provocante Turbofolk di Oliver Frljić, che ne firma anche la regia. La grande lirica Tre prime ci attendono invece nell ambito della stagione operistica, che verrà inaugurata, come si diceva sopra, con l operetta La vita parigina di Jacques Offenbach, diretta dal maestro Ivo Lipanović, per la regia di Dora Ruždjak Podolski. Il 16 marzo 2012 ci sarà la première dell opera di Giacomo Puccini, Manon Lescaut, diretta dal maestro Nikša Bareza. La regia è firmata da Janusz Kica. L opera Nabucco di Giuseppe Verdi verrà riproposta nella regia di Ozren Prohić e diretta dal maestro Nada Matošević (il 12 febbraio dell anno prossimo). Torneranno in scena, inoltre, La forza del destino, di Giuseppe Verdi (diretta da Nada Matošević, per la regia di Ozren Prohić), Pagliacci di Ruggiero Leoncavallo, che verrà diretta da Igor Vlajnić (regia di Plamen Kartalov), Il bosco di Stribor, di Ivan Josip Skender (direttore Nada Matošević o Igor Vlajnić, regia di Ozren Prohić), nonché l opera comica Ero, lo sposo caduto dal cielo, di Jakov Gotovac, per la regia di Krešimir Dolenčić, diretta da Igor Vlajnić. Dieci anni della Filarmonica Gli ultimi due spettacoli verranno allestiti nell ambito delle Giornate di Zajc, con tanto di festea il decimo anniversario dell Orchestra filarmonica di Fiume con un concerto sinfonico che vedrà in veste di solista la rinomata giovane pianista zagabrese Martina Filjak, sotto la direzione di Nada Matošević. In programma brani di B. Šipuš, Čajkovski e Rahmanjinov. A parte i concerti d occasione (quello di Natale, Capodanno, per la festa di San Vito e i concerti didattici), nell ambito della stagione concertistica si avrà il concerto per balletto La valse. S intitola Basijada il concerto della Filarmonica fiumana che sarà diretto dal maestro Ivo Lipanović e vedrà protagonisti i migliori bassi croati, Ivica Čikeš, Marko Mimica, Siniša Štork, Lucijano Batinić, che si cimenteranno nelle più belle arie per la voce di basso. Il Playing glass harmonica è un concerto dedicato alla fisarmonica glass, suonata da Sascha Raeckert, con solista la soprano Ivana Lazar. Verranno interpretate musiche di Hasse, Gliére, Rahmanjinov, Mozart e Saint-Saёns. Nell ambito della serata della musica georgiana, la Filarmonica seguirà la bacchetta del maestro Nika Memanishvili.

Martedì, 4 ottobre 2011 palcoscenico 3 cartellone di qualità Una sorta di santuario-rifugio ar artistico, emotivo, spirituale In punta di piedi Il Balletto avrà due prime: La valse, diretto da Nada Matošević, coreografato da Etienne Frey, con i più bei valzer di Ravel, Hačaturjan, Čajkovski, Rota e altri, nonché il famoso Carmina Burana di Carl Orff, coreografato da Hugo Viera. Verrà inoltre riproposto il balletto Blue Butterfly, diretto da Staša Zurovac, che ne è pure coreografo assieme a Irina Köteles, Svebor Zgurić, Oxana Brandiboura, Vitali Klok, Kristina Kaplan e Benjamin Duran. Se (tutto) questo è poco per vivere il teatro... Il repertorio di quest annata: di tutto, di più Il Dramma Italiano si fa in sei Il Dramma Italiano si fa in sei. Tanti, infatti, i titoli che compongo il repertorio della comagnia di prosa italiana, di cui due in passato erano invece tre sono grosse, nuove, produzioni che saranno presentate sul palcoscenico teatrale; altri due sono eventi-spettacolo ideati per il pubblico delle Comunità degli Italiani; e infine due sono le rappresentazioni realizzate precedentemente e che verranno ora riproposte in questa nuova stagione. Si restringe, dunque, anche il programma DI, sempre per motivi di natura finanziaria, o meglio, come ha spiegato la stessa direttrice, Laura Marchig, in conseguenza dei complessi meccanismi con cui i mezzi assicurati dal Ministero degli Affari esteri italiano vengono erogati, meccanismi che non permetterebbero alla Compagnia di realizzare tre grandi produzioni nel periodo che va tra la fine del 2011, ovvero l inizio della Stagione teatrale, e il maggio del 2012, ovvero la fine della Stagione teatrale. In questo contesto, Marchig rileva che le prime tranche arrivano sul conto comune dell Ivan de Zajc solitamente a primavera inoltrata e nel frattempo la direzione del Teatro provvedeva a coprire le spese di produzione con propri mezzi; poi il DI provvedeva a estinguere il debito una volta arrivati i finanziamenti del MAE. Ma vista la crisi generale in cui si trovano attualmente tutte le istituzioni, il Teatro non è più in grado di sostenere tali anticipi. A parte la nota dolente, il DI affronta l annata con due importanti rinforzi, incrementando il proprio organico. Infatti, è stato ufficializzato l ingaggio definitivo dell attore italiano Giuseppe Nicodemo, di cui si era già parlato a primavera, e il trasferimento di Leonora Surian dal Dramma Croato a quello Italiano. Entrambi gli attori hanno all attivo diverse, proficue, collaborazioni con la nostra Compagnia, per cui entrare nelle file del DI sarà un po un ritorno in famiglia. Due première La compagnia di prosa italiana ha in programma due prime: l attesa commedia romantica Le eccentricità di un usignolo, di Tennessee Williams, per la regia di Juri Ferrini, e la tragedia Antigone, un progetto d autore basato su testi classici e moderni della letteratura mondiale, diretto da Ozren Prohić. Le eccentricità di un usignolo, con il DI debutta il 26 novembre prossimo, viene messa per la prima volta in scena in lingua italiana e rappresenta una novità anche per il pubblico croato. È, inoltre, la prima volta che il Dramma Italiano collabora con uno dei giovani registi italiani più interessanti del panorama teatrale europeo. Queste solo alcune delle ragioni per considerare tale messa in scena come una preziosa operazione culturale e per il pubblico un motivo più che valido per venire a teatro. Nota dell autore in occasione della pubblicazione del testo: A parte il fatto che i personaggi hanno lo stesso nome e la località è rimasta la stessa, io penso che Le eccentricità di un usignolo sia una commedia sostanzialmente diversa da Estate e Fumo e la preferisco. È meno convenzionale e melodrammatica. La scrissi a Roma un estate e la portai con me a Londra l autunno in cui si doveva allestire Estate e Fumo in quella città. Ma arrivai troppo tardi. La versione originale della commedia era già in prova. Questa versione della commedia radicalmente diversa non è mai stata allestita a Broadway. Io spero che la sua pubblicazione in questo volume possa portare al suo allestimento e che questo allestimento possa confermare la mia convinzione che sia un lavoro migliore della commedia da cui deriva. Ozren Prohić firma invece un progetto originale, basato su testi classici e moderni della letteratura mondiale, intitolato Antigone, in scena a partire dal 25 febbraio 2012. Il mito di Antigone c insegue. Non siamo noi che facciamo riferimento al mito per cercare di avere risposte al nostro presente, ma è lei stessa, Antigone, a venirci a cercare. Allusiva, provocatoria, torna a mettere in discussione le certezze del mondo, l idea che dai tempi dei tempi, ma in particolare dai tempi della Rivoluzione francese, ci siamo fatti del concetto di democrazia si legge nella presentazione del DI. È proprio lei, giovanetta millenaria immortalata nei versi di Sofocle, a osservarci e a irridere i nostri tentativi malriusciti di esercitarci alla democrazia. Particolare fonte d ispirazione è stata per noi anche la splendida traduzione dell Antigone di Sofocle firmata da Massimo Cacciari. Difficile contare il numero delle traduzioni, degli adattamenti, delle rivisitazioni del mito di Antigone: una ventina di anni or sono George Steiner calcolava fossero circa 1.530. Anche noi, incapaci di sfuggire all ammaliante suggestione di Antigone, proprio ora e proprio in questo divino momento, sentiamo il bisogno di metterci a confronto con il mito perenne facendo nostro il suo inusuale talento di presentarsi a letture continuamente e simultaneamente diverse. Due spettacoli per le CI Grande bella sorpresa, il coinvolgimento delle Comunità degli Italiani. Il Dramma Italiano prosegue con un indirizzo politicoculturale avviato qualche anno fa di contatto diretto, immediato, con la base, la collettività italiana, scegliendo di incontrarla in quelle che sono le sue sedi più naturali, per l appunto le CI. In passato, iniziative del genere avevano avuto un riscontro positivo, vista anche l offerta. Sarà allestito per la prima volta il recital Impercettibili passaggi, scelto e diretto da Laura Marchig (la prima si avrà nel mese di febbraio 2012), che propone una serie di testi di prosa e poesie di autori appartenenti alla Comunità Nazionale Italiana. Per i più piccoli ma è un titolo che i più grandi ricordano con piacere quale lettura dei tempi della scuola ci sarà invece la pièce Mini & Maxi, versione teatrale del noto romanzo per ragazzi di Mario Schiavato. Il DI l aveva già allestita, quarant anni fa: il titolo ora torna (a partire dal marzo 2012) nella versione di Giorgio Amodeo, attore teatrale e cinematografico, regista, autore di testi originali e riduzioni e adattamenti teatrali. È responsabile del Teatro per l Infanzia e la Gioventù de La Contrada Teatro Stabile di Trieste; dal 2008 docente di Teatro di Animazione alla Facoltà di Lettere e Filosofia all Università degli Studi di Trieste, tiene corsi di aggiornamento e di formazione professionale presso enti pubblici, istituti scolastici e privati. Due riprese Dopo aver debuttato nel maggio 2012, il multimediale Somehwere city si rinnova e il DI lo ripropone in cartellone. Si tratta, lo ricordiamo, di un originale favola per bambini e adulti nata dal genio creativo del celebre artista figurativo, costumista e scrittore croato Goran Lelas. I protagonisti sono gli abitanti di una città ideale che si trova sospesa nel cielo e che viaggia per il mondo portando a tutti il suo messaggio di pace e fratellanza, ma soprattutto un messaggio che invita a rispettare l ambiente e a considerare tutto il mondo come una sola grande città da proteggere e difendere. Goran Lelas, che ha alle spalle una folgorante carriera come costumista teatrale e designer, ha avuto occasione di esporre in alcuni dei più importanti musei del mondo, fra l altro le sue opere sono state presentate l anno scorso al MOMA Museum di New York. Infine, si ripete anche la commedia brillante Camere da letto (in originale Bedroom farce ), di Alan Ayckbourn, un classico del teatro brillante. La storia si svolge in tre camere da letto nel corso di una notte e la mattina dopo e vede coinvolte quattro coppie di età differente che si trovano alle prese con delle situazioni esilaranti, al limete della farsa. La regia di entrambi è di Paola Galassi.

4 palcoscenico Martedì, 4 ottobre 2011 ossetti: prosa, musical, danza, ra altripercorsi ed eventi speciali Rossetti: prosa, musical, danza, tra altripercorsi ed eventi speciali di Caterina Buri Oltre 50 titoli in cartellone, articolati negli itinerari di Prosa, Musical, Danza, altripercorsi ed eventispeciali con i migliori nomi del panorama teatrale italiano: Eros Pagni, Giorgio Albertazzi, Franca Valeri, Umberto Orsini, Massimo Popolizio, Alessandro Gassman, Franco Branciaroli, Marco Paolini, Elisabetta Pozzi, Massimo Ghini, Cesare Bocci, Sebastiano Lo Monaco, Geppy Gleijeses tra gli attori e Antonio Calenda, Lluis Pasqual, Marco Sciaccaluga, Roberta Torre, Gabriele Lavia tra i registi. Prosa La Stagione 2011/2012 partirà l 11 ottobre, con Itis Galileo, con Marco Paolini, artista vulcanico, molto amato dal pubblico triestino. Al Rossetti anche teatro coraggioso, di denuncia: Blackbird, di David Harrower, con Massimo Popolizio, diretto da Lluis Pasqual e incentrato sulla pedofilia e Roman e il suo cucciolo, di Reinaldo Povod, che, diretto e interpretato da Alessandro Gassman, affronta i problemi della droga e dell integrazione. Da vedere anche Servo di scena, di Ronald Harwood, con Franco Branciaroli protagonista e regista, e la sensibile trasposizione teatrale de La Ciociara, concepita da Annibale Ruccello e messa in scena da Roberta Torre, con protagonista Donatella Finocchiaro. Ancora Elektra, di Hugo von Hofmannstahl, con Elisabetta Pozzi e regia di Carmelo Rifici. In scena La resistibile ascesa di Arturo Ui, di Bertolt Brecht: l ascesa di Hitler riletta in una Chicago di malavita. Protagonista Umberto Orsini. Lo Stabile firma anche Cercando Picasso, per la regia di Antonio Calenda, interpretato da Giorgio Albertazzi con dieci danzatrici della Martha Graham Dance Company. Atmosfere esilaranti per Lo Scarfalietto, di Eduardo Scarpetta, con Geppy Gleijeses e Lello Arena. Non mancheranno i grandi classici: Shakespeare con Misura per misura, con Eros Pagni e regia di da Marco Sciaccaluga; I masnadieri, di Friedrich Schiller, per la regia di Gabriele Lavia. Completamente rinnovato e sempre richiestissimo è poi Oblivion Show 2.0: il sussidiario che andrà in tournée nazionale e compirà un esilarante incursione a Trieste. Gli Oblivion saranno diretti da Gioele Dix. Ritorna anche L affarista, di Balzac, diretto da Antonio Calenda, con Geppy Gleijeses. Musical&grandi eventi Il cartellone Musical propone il nuovo StarTs, concepito da Riccardo Berdini e Davide Calabrese e lo show Christmas StarTs. Il musical internazionale porterà sul palcoscenico del Rossetti Elisabeth, musical cult del mondo tedesco (racconta la storia di Elisabetta d Austria da un punto di vista singolare e lontano dai luoghi comuni) con musica e libretto di Michael Kunze e Sylvester Levay; nei panni di Sissi c è Annemieke van Dam. L allestimento è firmato da Harry Kupfer ed è il più imponente mai ospitato nella storia del Rossetti: per il trasporto attraverseranno l Europa ben 13 Tir. Produzione inglese di pregio è quella di Joseph and the amazing technicolor Dreamcoat : storia biblica per la prima collaborazione fra due colossi nel mondo del musical, Andrew Lloyd Webber e Tim Rice. Lo spettacolo ha la regia di Bill Kenwright. Punta di diamante della stagione, fra Danza e Musical, è il ritorno della personalità travolgente di Matthew Bourne, dopo il successo segnato la scorsa stagione dal suo Swan Lake: a marzo 2012 proporrà (in esclusiva italiana) Nutcraker, rivisitazione de Lo Schiaccianoci. Tra le proposte internazionali anche il ritorno di The Rocky Horror Show, firmato da Sam Buntrock. Ultima produzione internazionale in scaletta è Ain t Misbehavin, che porterà in città le atmosfere fumose e suggestive della Harlem degli anni Trenta. Massimo Ghini e Cesare Bocci, per la regia di Massimo Romeo Piparo, saranno i protagonisti di La cage aux folles, rilettura in musical de Il vizietto. I promessi sposi, di Michele Guardì e Pippo Flora, porterà al Rossetti Graziano Galatone, Vittorio Matteucci, Rosalia Misseri e Giò Di Tonno. Danza La stagione Danza verrà inaugurata dal New York City Ballet, seguirà un icona del tango argentino, Miguel Angel Zotto con lo spettacolo Puro Tango. Sarà al Rossetti, per l unica data italiana, il Lord of the Dance di Michael Flatley: uno degli spettacoli più visti al mondo. Sarà poi in scena La bella e la bestia, favola coreografata dal Ballet Cymru/Ballet Wales. Accenti contempo- ranei, successivamente, con Blaze, show di streetdance ed infine Les Ballets Trockadero de Monte Carlo. altripercorsi Altripercorsi pone l accento sulla riflessione sulla contemporaneità affidata alla sensibilità di autori viventi. Il cartellone si snoda dal 25 ottobre con Li romani in Russia, di Elia Marcelli, con Simone Cristicchi. Dalla penna di Corrado Augas e Vladimiro Polchi Il moro di Venezia, sulla dolorosa vicenda di Raul Gradini. Con Le memorie di Adriano Peppe Servillo guarderà il nostro recente passato attraverso le canzoni di Celentano; denuncia in Per non morire di mafia, di Pietro Grasso e regia di Alessio Pizzech, con Sebastiano Lo Monaco. Mumble Mumble è una divertente e intima confessione di Emanuele Salce; Daniela Nicosia rifletterà sull umanità di Galileo, Giovanni Antonucci firmerà un intervista impossibile in Intervista con Marinetti, Enrico Groppali ci porterà nell oscuro mondo di Homunculus, il Nerone di Napoli e ancora Maria Serrao e Maurizio Marchetti ne La musica e le stelle. Da sottolineare l omaggio alla carriera di Franca Valeri, autrice e attrice protagonista della commedia Non tutto è risolto, a marzo. Un altra sottolineatura per Tingeltanz, scritto e interpretato da Laura Bussani, Stefano Dongetti, Alessandro Mizzi e Ivan Zerbinati. In scena anche Bene finisce bene, tratto da All s Well Thar End Well (Tutto bene quel che finisce bene, di W. Shakespeare), avrà la regia di Alessandro Marinuzzi. Legato al progetto Picasso è Picasso e la ragazza rapata, di Dacia Maraini, nell interpretazione di Angelo Campolo e Adele Tirante. A firma di Rosario Galli e Maria Letizia Compatangelo, Spie interpretate da Rosa Ferraiolo con la regia è di Irene Noli. Due fratelli, di Alberto Bassetti, si avvale della regia di Antonio Calenda; in scena Adriano Braidotti e Jacopo Venturiero. Il viaggio di Caterina, di Sabrina Morena, per la regia di Franco Però, è una storia legata al territorio che ha ottenuto molto successo nella scorsa stagione. Imperdibile Lei dunque capirà, di Claudio Magris: lo spettacolo viene riproposto perché è stato invitato allo Stabile di Roma e poi a New York e negli Stati Uniti, dove a novembre 2011 andrà in scena nell intensa interpretazione di Daniela Giovanetti. eventi speciali Ricca anche la proposta degli eventispeciali, che metterà in scena concerti, cabaret e altro ( Stomp, La bayadére e Giselle, Alice nel paese delle meraviglie, Il piccolo principe, Mother Africa, Il viaggio di Caterina, Lei dunque capirà e Christmas StarTs ).

Martedì, 4 ottobre 2011 palcoscenico 5 t Sentimento, risate, follia e amore alla Contrada Sentimento, risate, follia e amore alla Contrada Sentimento, risate, follia, amore : questo e molto di più alla Contrada Teatro Stabile di Trieste nella nuova Stagione di Prosa, che avrà non più dodici ma (scaramanticamente) tredici titoli in cartellone: tre produzioni dello Stabile privato triestino e dieci spettacoli in ospitalità. Le produzioni La Stagione verrà inaugurata tradizionalmente da una commedia in dialetto triestino: si tratta di un opera originale di Enrico Luttmann, Svola cicogna, pièce esilarante su gioie e dolori della paternità. Un uomo alle prese con la nascita del primo figlio scopre che il lieto evento è solo l inizio di un incubo: appena ripresasi dal parto, la giovane moglie lo aggredisce accusandolo di trascurare il bambino e lei, di essere una minaccia per l incolumità del figlio, di comportarsi come un pericoloso antagonista in competizione per l affetto e le attenzioni della moglie - mamma, di non amarla più perché troppo concentrato sul bambino Ma non finisce qui! Svola cicogna andrà in scena per la regia di Francesco Macedonio, con Ariella Reggio e Fulvio Falzarano, Maria Grazia Plos, Marzia Postogna, Adriano Giraldi e Massimiliano Borghesi. La seconda produzione della Contrada in scena al Bobbio è L aberrazione delle stelle fisse, del napoletano Manlio Santanelli, e interpretato da Adriano Giraldi, Maria Grazia Plos, Maurizio Zacchigna (che firma anche la regia) e Roberta Colacino. Lo spettacolo seziona la famiglia moderna, e corre sul filo dell ironia e dello humour. Protagonisti sono due fratelli sulla cinquantina, che vivono assieme dalla morte prematura dei genitori; la convivenza diventa soffocante e morbosa: Antonino sogna (da sempre) la fuga e munito di mappe e carte geografiche pianifica irrealizzabili viaggi per il mondo, mentre Priscilla guarda con dolcezza a Ramon, loro dirimpettaio, ex domatore di circo. La terza produzione della Contrada è una novità con la quale si rinnova la fortunata collaborazione con Maurizio Micheli e Tullio Solenghi. I due attori propongono L apparenza inganna, di Francis Veber, per la regia di Solenghi. Protagonista un mite impiegato, che accanto all amore per l ex moglie e all indifferenza del figlio adolescente, deve affrontare anche il licenziamento. Infelice e depresso, accarezza il suicidio, ma viene fermato in tempo dal vicino di casa, che gli suggerisce un escamotage per evitare il licenziamento: fingersi gay, affinché la dirigenza ci ripensi per paura di avere contro le associazioni omosessuali. L idea, assurda e bislacca, ha successo su tutti i fronti e ribalta completamente le sorti dell uomo, in ufficio, nella società e anche nella vita privata, trasformandolo da oscuro contabile a icona del movimento omosessuale, con tutte le esilaranti conseguenze del caso. Accanto a Micheli e Solenghi, in scena Massimiliano Borghesi, Sandra Cavallini, Paolo Gattini, Adriano Giraldi, Fulvia Lorenzetti, Matteo Micheli e Enzo Saturni. Ospiti eccellenti Ottimi i nomi e gli spettacoli ospiti: una commedia musicale con Giampiero Ingrassia; un recital con Massimo Lopez; la grande comicità di Vincenzo Salemme, Enzo Iacchetti e Giobbe Covatta; un classico goldoniano con Marina Bonfigli, Antonio Salines, Virgilio Zernitz e Massimo Loreto; l eclettica follia di Paolo Poli; e tanti altri nomi del teatro italiano, come Massimo Dapporto e Benedicta Boccoli, Valeria Valeri e Paolo Ferrari, Ennio Fantastichini e Isabella Ferrari. Il primo spettacolo ospite sarà una originale pièce di Florian Zeller, La verità, dramma a quattro personaggi, denso di bugie, tradimenti e colpi di scena. In scena Massimo Dapporto, Antonella Elia, Susanna Marcomeni e Massimo Cimaglia. In dicembre la commedia musicale di Neil Simon Stanno suonando la nostra canzone, la tempestosa relazione fra il nevrotico compositore Vernon Gelsh e la giovane paroliera in cerca di successo Sonia Walsh, interpretati da Giampiero Ingrassia e Simona Samarelli, diretti da Gianluca Guidi. Valeria Valeri e Paolo Ferrari sono i protagonisti di Gin game, di Donald Lee Coburn: due anziani ospiti di una casa di riposo, dopo un iniziale amicizia nata giocando a gin, finiranno per ingaggiare una vera e propria guerra a colpi di carte da gioco. La regia è di Francesco Macedonio. Il sesto spettacolo in cartellone è uno dei più grandi classici di Goldoni: La bottega del caffè. In scena quattro interpreti d eccezione: Marina Bonfigli, Antonio Salines, Virgilio Zernitz e Massimo Loreto, diretti da Giuseppe Emiliani. Ennio Fantastichini e Isabella Ferrari (diretti da Valerio Binasco) interpreteranno Il catalogo Aide memoire, di Jean Claude Carrière. Un seduttore smemorato, che cataloga in un album tutte le sue conquiste, vede la sua maniacale e ordinata esistenza stravolta da una sconosciuta che gli si piazza in casa. Poi l attesissimo ritorno di Vincenzo Salemme nella triplice veste di autore, interprete e regista di uno degli spettacoli che hanno sbancato i botteghini nella passata stagione: L astice al veleno, esilarante commedia musicale sulle peripezie di un pony express che si ritrova a sventare un improbabile omicidio in un teatro con l aiuto di quattro statue scenografiche, che prendono vita davanti ai suoi occhi. Nono spettacolo della Stagione, Piccoli crimini coniugali, di Eric-Emmanuel Schmitt. Elena Giusti e Paolo Valerio, per la regia di Alessandro Maggi, svelano impietosamente i meccanismi di coppia e i più oscuri recessi dell animo umano. Torna sulle scene del Bobbio, Massimo Lopez: con l accompagnamento di Gabriele Chiarello e della Big Band Jazz Company, porta in scena Varie-età, viaggio musicale attraverso le epoche dello spettacolo, dagli indimenticabili evergreen americani e italiani degli anni 30 fino ai giorni nostri. Paolo Poli proporrà una grande pagina della letteratura italiana del 900, Il mare, tratto dai racconti di Anna Maria Ortese. Composti in un lungo arco di tempo che va dagli anni 30 ai 70, i racconti si affiancano alla produzione dei grandi romanzi che l hanno resa celebre, mettendo in luce la personalità complessa dell autrice. Dodicesimo spettacolo, Niente progetti per il futuro, con Giobbe Covatta e Enzo Iacchetti. La commedia è scritta e diretta da Francesco Brandi e mette in scena l incontro fra due aspiranti suicidi, Ivan e Tobia, accomunati dal nero proposito ma per il resto assolutamente diversi. E qualche aggiunta Accanto ai tredici spettacoli in abbonamento, sono previsti anche diversi altri appuntamenti, per lo più musicali: in febbraio, in collaborazione con il Circuito Danza degli Artisti Associati di Gorizia, la Contrada offrirà una coinvolgente serata di Tango, con la compagnia argentina di Roberto Herrera e la musica dal vivo del Decarisìmo Quintetto. In dicembre andranno in scena due spettacoli fuori abbonamento: una riedizione de I rusteghi di Goldoni curata dal Gruppo Teatrale per il Dialetto guidato da Gianfranco Saletta e un operetta inedita di Edda Vidiz e Tullio Esopi, Eden tabarin, diretta e interpretata da Andrea Binetti. In marzo una serata-concerto dedicata ad una delle più grandi interpreti della musica italiana, l inimitabile Mina, reinterpretata da Ornella Serafini. (cb)

6 palcoscenico Martedì, 4 ottobre 2011 Su il sipario al teatro cittadino di Pola Su il sipario al teatro cittadino di Pola di Daria Deghenghi Quando si pensa di aver già visto demolite e poi ricostruite tutte le architetture di uno spettacolo drammatico, quando si crede che l innovazione non possa andare oltre, che il limite sia stato superato, che la negazione abbia annientato l affermazione prendendone il posto, ecco che Matija Ferlin è pronto a ricominciare da capo per rimettere tutto in discussione. Samìce (Zittelle) è l ultima fatica del coreografo e regista polese che non si presta ad alcuna definizione se non a quella di autore. E autore lo è in tutti i sensi. Se c è ancora bisogno di ricordarlo, Sasha Waltz, icona della danza contemporanea, ha definito Ferlin un genio dell avanguardia, mentre il newyorkese V magazine lo ha inserito nella classifica delle cento rivelazioni mondiali del 2011. Nessuna sorpresa, dunque, se il Teatro Popolare Istriano ha deciso di dedicargli un nuovo momento centrale della sua stagione di prosa, riservandogli la data del 7 ottobre per la première nazionale del cartellone del prossimo trimestre, di cui sarà il cavallo di battaglia. Samìce è un termine dell istriano ciakavo, che con la dovuta prudenza potremmo cercare di rendere con l italiano zittella, benché consapevoli della riduzione che comporta. La storia narrata da Ferlin ( narrata è un altro termine da non prendere alla lettera) è quella della decadenza di un gruppo di donne sole, dalle abitudini e dalle maniere aristocratiche, costrette ad un isolamento spazio-temporale, mentale volendo, e a privazioni di ogni genere. L atmosfera è quella di un attesa permanente, frustrata nelle aspettative da eventi che non si verificano, e costellata da momenti di forte ed accesa euforia, cui seguono di riflesso reazioni di profonda e amara delusione. Niente di nuovo fino a questo punto. Ciò che rende diverse le protagoniste di Ferlin è invece la loro incredibile forma di linguaggio che procede dal punto alla maiuscola e si articola di fatto in... retromarcia. Ci sarà da capirci qualcosa? E, soprattutto, quale fine e quale significato potrà mai avere un pezzo scritto e recitato a ritroso? È il caso di sentire cosa dichiara in merito lo stesso Ferlin. Samìce è un progetto d autore afferma che mi ha consentito di trasferire le nozioni, i concetti e le strutture proprie della coreografia al linguaggio verbale. Si tratta di un lavoro che parte dal semplice presupposto di allestire uno spettacolo drammatico qualunque, che rispetti le convenzioni dell arte drammatica. In questo caso, però, le parole si susseguono seguendo l ordine inverso. Benché recitata al contrario, e quindi necessariamente spogliata del suo significato originale, la frase è tuttavia pronunciata con naturalezza, con motivazione e con la convinzione del mantenimento del senso d origine. Questo schema apparentemente semplice e banale offre infinite possibilità di studio. Se finora erano stati oggetto di ricerca il corpo e il suo potenziale motorio ed espressivo, ora saranno oggetto di studio la lingua e il suo potenziale comunicativo, conclude Ferlin. Per essere originale, è originale. Samìce (Teatro Popolare istriano) di Matija Ferlin Ad ogni modo, se ne riparlerà in seguito alla prova del palcoscenico, che avrà per protagonisti Csilla Barath Bastajic, Lada Bonacci, Jadranka Đokić, Lana Gojak, Ivana Krizmanić, Dijana Vidušin, Ana Vilenica, Romina Vitasović, Silvio Vovk e Vedran Živolić. Cinque bandiere, un testo Per il resto, la stagione di prosa del prossimo trimestre propone generalmente titoli di successo di alcune delle maggiori compagnie di prosa croate, ma anche una singolare coproduzione internazionale, quella che ha portato a lavorare Spektakluk (Kerempuh): Tarik Filipović e Rene Bitorajac gomito a gomito alcuni teatri nazionali o regionali di Pola, Lubiana (Slovenia), Priština (Kosovo), Podgorica (Montenegro), Bitola (Macedonia) e Novi Sad (Serbia), per dare vita in scena ad un lavoro scritto a quattro mani da Oliver Frljić e Jasna Žmak: L enciclopedia della mitologia Jugoslava (Leksikon YU mitologije), per la regia dello stesso Frljić. L impresa è stata tutt altro che ovvia. A vent anni dalla dissociazione delle repubbliche dell ex federazione jugoslava che avevano condiviso territori, politiche, idoli, sogni, illusioni e disillusioni, cosa rimane nella memoria di chi l ha vissuta in prima persona, e cosa mai potranno saperne in proposito i ventenni di oggi, nati e svezzati ciascuno nel proprio stato indipendente dagli altri? Questa la domanda di fondo della pièce, che certamente si consiglia a tutti quelli che stanno ancora facendo i conti col passato. Gli ospiti del teatro E veniamo ai titoli d importazione. Dal Kerempuh di Zagabria arriva Spektakluk, l ultimo pezzo di grido della felice coppia di comici Rene Bitorajac e Tarik Filipović, nuovamente in scena per dare risposta a domande bizzarre tipo: A quale età farsi un piercing sul capezzolo?, Quante pagine avrà il nuovo manuale di storia croata? oppure Chi sono Jarnjak, Jovanka e Nevenka? per non citarne altre, almeno altrettanto assurde. In ogni L enciclopedia della mitologia Jugoslava caso il divertimento è assicurato. Segue il Teatro Popolare Croato di Varaždin che ha scelto e porta a Pola un successo internazionale del 1996: La bella regina di Leenane, di Martin McDonagh, commedia tragica e grottesca sulla vita e i conflitti della quarantenne Maureen e della sua vecchia madre Mag, che interferisce con egoistica e malvagia determinazione nella prima e forse anche ultima possibilità di sfuggire, con Pato, allo squallore di un esistenza senza senso. Il Teatro di Zara presenta Anche questo è amore di Andrija Seifried che prende a spunto ed elabora temi di Edward Albee; l &TD di Zagabria propone Odio la verità di Oliver Samìce (Zittelle) La bella regina di Leenane di Martin McDonagh (Varaždin) Frljić, che firma anche la regia della pièce; il Dramma Italiano del Teatro Popolare Croato Ivan de Zajc di Fiume porta in scena Le eccentricità di un usignolo di Tennessee Williams, per la regia di Jurij Ferrini, interpretato da Elena Brumini, Bruno Nacinovich, Alida Delcaro, Woody Neri, Elvia Nacinovich, Giuseppe Nicodemo, Toni Plešić, Rosanna Bubola, Miriam Monica e Lucio Slama. L ultimo titolo del cartellone è Contrazioni di Michael Mike Bartlett: l allestimento è a cura di Nenni Delmestre (regia), Oriana Kunčić e Matea Elezović (interpreti) del Teatro Popolare Croato di Sebenico, finora poco noto al pubblico polese.

Martedì, 4 ottobre 2011 palcoscenico 7 palcoscenico 7per ventisei buoni motivi Capodistria, a teatro per ventisei buoni motivi Capodistria, a teatro Sei prime, sei spettacoli ospite e quattordici repliche. Con questi numeri il Teatro cittadino di Capodistria affronta la Stagione 1011/2012. Le prime Il cartellone annovera tra le prime Ognuno, di Iztok Mlakar, Test di paternità, di Lukas Barfuss, Filumena Marturano, di Eduardo de Filippo, Romeo e Giulietta, tratto da Shakespeare, Butalci, tratto da Fran Milčinski e Vogliamoci bene, di Franjo Francic. Nella vita niente è certo, fatta eccezione per la morte e le tasse. Se ne accerterà di persona anche un tycoon, che si gode soldi e agi fino al giorno in cui alla sua porta bussa un esattrice delle tasse, accanita e testarda e dalle cui grinfie è impossibile liberarsi e scappare. Iztok Mlakar firma un testo divertente, che si potrebbe ricollegare a Hugo Hoffmansthal. Per ridere e rivedere un po le proprie convinzioni, l invito a vedere la (dis)avventure di un povero uomo ricco. Disavventure anche per Peter Korach e ancor di più per suo padre, Simon. Effettuato un test di paternità, resta in Simon il dubbio di non essere il padre di Petar. In questa commedia noire si susseguono situazioni grottesche, si arriva al dramma, si accendono quesiti, si dileguano certezze. Firma Test di paternità, Lukas Barfuss, giovane autore svizzero; la regia è di Nenni Delmestre. Filumena Marturano, indimenticabile classico dei classici di Eduardo de Filippo, sarà a Capodistria per la regia di Katja Pegan. La storia è quella di Filumena Marturano, riscattata dalla strada da Domenico Soriano, che comunque non ha avuto per la donna trattamento con i guanti. Gli anni passano, Filumena resta una cosa insignificante nella vita di Soriano: si ammala, da morire, e sul letto di morte l uomo accetta di sposarla. E per Filumena è la guarigione. Anche perché malattia non è stata, ma soltanto... beh, la storia la conosciamo. Ma comunque non ci si stanca mai e poi mai di guardarla. E di ridere a denti stretti. Perché come spesso accade, dietro il riso si cela, se non proprio il pianto, almeno una sottile tristezza. Shakespeare dei burattini. Possibile, perché no? La storia degli innamorati che più di tutti hanno sospirato (e ci hanno fatto sospirare) viene messa in scena con con attori in carne ed ossa bensì in bambola e costumi. E l amore, per questo allestimento, ci sembra un po meno... cosa seria. Meno male! Vogliamoci bene è storia per ragazzi, un invito al buon comportamento, al sapersi rapportare in società. Ma se il pezzo lo guardano anche i grandi, certo male non può fare. Butalci è un classico a firma di Milčinski, messo in scena in vesti nuove. Butalci sono gli abitanti di uno strano paese, Butale, e come succede con gli abitanti di tutti i paesi del mondo, ce n è di tutte le paste. La regia è di Jaka Ivanc. Avanti gli ospiti Romance, di David Mamet, per la regia di Matjaž Župančić, è un dramma comico o commedia drammatica che dir si voglia. Siamo nell aula di un tribunale, e in un ambientazione un po kafkiana verrà messo a nudo un sistema in decadenza e sei personaggi con storie e problemi che vengono alla luce: l imputato, il giudice, il difensore, l accusa... storie a volte comuni, a volte grottesche. Il cane, la fica, il frocio ha la firma di Gregor Fon e la regia di Primož Ekart. Una storia a tre, che si consuma in un locale sperduto e lontano, in casa del diavolo, dove il cellulare non ha campo e si š tagliati fuori dal mondo. Casin o Kate del carabiniere punta i riflettori sulla famiglia di un carabiniere, famiglia che fa vita povera. Come alleggerire (visto che non si può appesantire) il bilancio di casa? Si potrebbe dare in moglie la figlia: una bocca in meno da sfamare. La storia la racconta Vlaho Stulli e firma la regia Vito Taufer. Gregor Strniša firma Rane, storia di un postino che sogna la ricchezza. Così, come la letteratura ha già raccontato, Lazar si trova in condizione di diventare ricco vendendo l anima. La regia è di Jernej Lorenci. Dimitrije Vojnov è l autore di Skurt (regia Luka Martin Škof), storia di Kurt Cobain e del suo successo. E ci si chiede, ma questo successo, come è successo? Tutto ruota attorno alla cucina di un ristorante thailandesecinese-vietnamita, in una capitale dell Europa occidentale, dove si intrecciano le storie di cinque piccoli cuochi, e di hostess, clienti, malviventi, altra umanità. Schiavitù e globalizzazione sono ingredienti base del takeaway contemporaneo, dove ogni cosa si vende, si compra, si digerisce. Come i germogli di bambù, o i noodle di riso. Il drago d oro è di Roland Schimmelpfennig; regia di Janusz Kica. Riprendiamo da... Commedia rivoluzionaria con benedizione. Questo per definire Ultimo termina(l)tor, di Tamara Matevc e Boris Kobal. La storia di... beh, la storia un po intricata del proprietario di un emittente radiofonica, con al microfono personaggi impossibili e improbabili, eppure... La regia è di Samo. Strelec. La morte delle cicogne, di Evgen Car, ha la regia di Dušan Jovanović. Siamo disposti a staccarci dal nostro ieri, da quello che š stato e che siamo stati? George Dandin, Moliere diretto da Luka Martin Škof. Tutto in una frase sola: non fare il passo più lungo della gamba. Gasper il terribile : Tamara Matevc firma il testo, Jaša Jamnik la regia. La storia di un uomo terribile. Katja Peran e Patrik Greblo per Cenerentola e io, una rilettura della fiaba. Torna anche Agenzia di divorzio, di Andrej Jelačin per la regia di Katja Pegan. Ancora Moliere, per quel che riguarda l ispirazione di Dottore per forza, regia di Vito Taufer. La signora ministressa, di Branislav Nušić sarà in scena per la regia di Dušan Jovanović: come si cambia quando si assapora un po di potere, mgari solo quello del marito. Chicchignola. Boris Cavazza dirige la piece di Ettore Petrolini. Il nome è di per sé garanzia. Jeroen van den Berg racconta la storia del disfacimento di una famiglia: la regia è di Nenni Delmestre. Sul palco del Teatro ancora Il pulcino azzurro, Il piccolo Huhu, Occhialino e occhialone e Sissignore (cierre)

8 palcoscenico Martedì, 4 ottobre 2011 CARNET PALCOSCENICO rubriche a cura di Carla Rotta TEATRO Il cartellone del mese IN CROAZIA Teatro Nazionale Ivan de Zajc - Fiume 6, 7, 10, 11, 12, 14 ottobre ore 19.30 La vita parigina di Jacques Offenbach. Regia Dora Ruždjak Podolski. Teatro cittadino - Pola 7, 8 e 9 ottobre ore 20 Samice di Sandro Siljan. Regia Matija Ferlin. Interpreti Csilla Barath Bastaić, Lada Bonacci, Jadranka Đokić, Lana Gojak, Ivana Krizmanić, Dijana Vidušin, Ana Vilenica, Romina Vitasović, Silvio Vovk, Vedran Živolić, Matija Ferlin 11 ottobre ore 9.30, 11 e 18; 12 ottobre ore 9.30 e 11 Pallett solo al mondo di Jens Sigsgaard. Regia Radovan Milanov. Interprete Ivica Šimić 12 ottobre ore 20 Attorno al tavolo di e regia Velibor Jelčić. Interpreti Marija Šegvić, Milica Manojlović, Rade Radolović, Sanja Drakulić, Ivan Bošnjak 14 ottobre ore 20 Anche questo è amore di Edward Albee. Regia Tomislav Pavković. Interpreti Jasna Ančić, Mirko Šatalić, Zlatko Košta, Vinko Radovčić IN SLOVENIA 18 ottobre ore 20 Qualcuno è matto di David Lindsay Sanderson. Regia Marko Torjanac. Interpreti Natalija Đorđević, Marko Torjanac 20 ottobre ore 10, 12 e 18; 21 ottobre ore 10 e 12 Sulla via del glagolitico di e regia Samanta Milotić Bančić. Interpreti Gordana Šimić, Patrik Lazić, Marin Janković, Melisa Kamenčić, Aleksandra Možar, Karlo Stipić, Filip Blažević, Valter Roša, Snježana Grgić, Ana- Marija Kalfić, Paola Lugarić, Sara Stepanović, Filip Lugarić, Teo Frgačić, Andrea Lončarić, Nika Ivančić, Manuela Krakar, Dardan Agaj, Anna Alice Kraljić 25 ottobre ore 20 Honour di Joanna Murray Smith. Regia Ivica Šimić. Interpreti Mirela Brekalo-Popović, Zoran Gogić, Lana Gojak, Helena Minić 28 ottobre ore 20 Il paziente del dottor Freud di Miro Gavran. Regia Robert Raponja. Interpreti Peđa Gvozdić, Jakov Gavran, Ana-Marija Percaić, Katarina Baban 29 ottobre ore 20 Neboje di e regia Andrea Gotovina. Interpreti Maja Drobac, Andrea Gotovina Teatro cittadino - Capodistria 4, 5, 6, 7 e 8 ottobre ore 10 e 11 Vogliamoci bene di Franjo Frančić. Regia Katia Pegan. Interpreti Luka Cimprič, Maruša Kink, Andrej Zalesjak 11, 12, 13, 14 e 15 ottobre ore 19.30 Turbo folk di e regia Oliver Frljić. Interpreti Anastazija Balaž Lečić, Olivera Baljak, Andreja Blagojević, Alen Liverić, Jelena Lopatić, Jasmin Mekić, Dražen Mikulić, Damir Orlić, Tanja Smoje 21, 22 e 24 ottobre ore 19.30 La valse concerto concerto per balletto di Etienne Frey. Dirige Nada Matošević 10 ottobre ore 20; 11, 12 e 13 ottobre ore 10 e 20 Romeo e Giulietta tratto da Shakespeare. Regia Jaka Ivanc. Interpreti Martina Maurič Lazar, Iztok Lužar, Brane Vižintin, Miha Arh, Gašper Malnar, Asja Kahrimanović, Sonja Kononenko, Maja Kunšič, Jernej Slapernik 17, 19 e 20 ottobre ore 10 Butalci di Fran Milčinski. Regia Jaka Ivanc. Interpreti Mojca Fatur, Jaša Jamnik, Rok Matek, Igor Štamulak, Ajda Toman, Gorazd Žilavec IN ITALIA Politeama Rossetti - Trieste Ciclo: Prosa 11, 13, 14 e 15 ottobre ore 20.30; 12 e 16 ottobre ore 16 Itis Galileo di Francesco Niccolini e Marco Paolini. Interprete Marco Paolini Ciclo: altripercorsi Teatro lirico Giuseppe Verdi - Trieste La Contrada Trieste 25, 26, 27, 28 e 29 ottobre ore 21; 30 ottobre ore 17 Li romani in Russia. Racconto di una guerra a millanta mila miglia di Elia Marcelli. Adattamento Marcello Teodonio. Regia Alessandro Benvenuti. Interpreti Simone Cristicchi Ciclo: Musical e grandi eventi 20, 21 e 22 ottobre ore 20.30; 22 e 23 ottobre ore 16 Musical starts direzione musicale di Fabio Valdemarin e Riccardo Berdini; coordinamento artistico Riccardo Berdini e Davide Calabrese. Regia Fabrizio Angelini. Interpreti Beatrice Berdini, Riccardo Berdini, Andrea Binetti, Giorgio Borghes, Paola Camber, Andrea Centi, Elisa Colummi, Cristina D Amore, Dennis Fantina, Daniel Favento, Eleonora Lana, Mattia Lanteri, Tania Polla, Stefania Seculin, Gianluca Sticotti con i Piccoli Musical StarTS e Ileana Pipitone Ciclo: Danza & dintorni 7 ottobre ore 20.30; 8 ottobre ore 18 Concerto con l Orchestra della Fondazione Teatro lirico Giuseppe Verdi - Trieste. Direttore Francesco Lanzillotta. Musiche di Wolfang Amadeus Mozart e Ludwig van Beethoven 14, 15, 19, 20, 21 e 22 ottobre ore 20.30; 16, 18 e 23 ottobre ore 16.30 Svola cicogna di Enrico Luttmann. Regia Francesco Macedonio. Interpreti Ariella Reggio, Fulvio Falzarano, Maria Grazia Plos, Marzia Postogna, Adriano Giraldi e Massimiliano Borghesi 26 ottobre ore 20.30 Principals of the New York City Ballet. Coreografie di George Balanchine, Jerome Robbins, Christopher Wheeldon. Interpreti Ashley Bouder, Sara Mearns, Tiler Peck, Tyler Angle, Joaquin De Luz, Gonzalo Garcia, Amar Ramasar 27 e 28 ottobre ore 20.30 Miguel Angel Zotto - Puro Tango Idea, coreografia e direzione generale di Miguel Angel Zotto. Interpreti Gabriel Ponce & Analia Morales, Leandro Oliver & Laila Rezk, Pablo Garcia & Gisele Avanzi, Lucas Carrizo & Paula Tejeda 18 ottobre ore 20 Il drago d oro di Roland Schimmelpfenning. Regia Janusc Kica. Interpreti Romeo Grebenšek, Maja Blagovič, Lara Komar, Vladimir Jurc, Primož Forte 27 ottobre ore 20 Il cane, la fica, il frocio di Gregor Fon. Regia Primož Ekart. Interpreti Sebastian Cavazza, Gašper Tič, Gregor Gruden, Petra Veber Rojnik Anno VII / n. 58 del 4 ottobre 2011 LA VOCE DEL POPOLO - Caporedattore responsabile: Errol Superina IN PIÙ Supplementi a cura di Errol Superina Progetto editoriale di Silvio Forza / Art director: Daria Vlahov Horvat edizione: PALCOSCENICO Redattore esecutivo: Carla Rotta Impaginazione: Annamaria Picco Collaboratori: Daria Deghenghi, Roberta Masetti, Caterina Buri