1 gennaio 2015 CIVILTA' DELLA TAVOLA



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1 gennaio 2015 CIVILTA' DELLA TAVOLA Mensile Data Pagina Foglio 01-2015 56/74 17 / 19 Codice abbonamento: 100323

1 gennaio 2015 COTTO E MANGIATO Mensile Data Pagina Foglio 01-2015 52/53 1 / 2 Codice abbonamento: 100323

1 gennaio 2015 DINERS CLUB MAGAZINE Bimestrale Data Pagina Foglio 01-2015 6/7 1 / 2 100323. Codice abbonamento:

20 gennaio 2015 CIVILTA' DEL BERE.com http://www.civiltadelbere.com/i-vini-dellistituto-grandi-marchi-al-world-economic-forum/ I vini dell Istituto Grandi Marchi al World Economic Forum Oggi a Davos, in Svizzera, si riunisce il gotha dell economia e della politica mondiale per il World Economic Forum 2015. Non poteva mancare l omaggio del vino italiano all evento inaugurale: la cerimonia di consegna dei Crystal Awards, seguita dal concerto di Andrea Bocelli (tra i premiati), si accompagna a un ricevimento di benvenuto offerto dal Governo italiano, dove saranno offerte in assaggio alcune etichette di prestigio dell Istituto Grandi Marchi, una per ogni produttore membro. «Siamo molto orgogliosi di proporre il meglio delle nostre cantine a oltre 800 partecipanti tra capi di Stato, esponenti di primo piano dell economia internazionale, intellettuali e giornalisti di fama mondiale», ha commentato Piero Antinori, presidente Igm:«È una vetrina importante per tutto il settore per il quale l Istituto contribuisce per quasi il 7% del valore complessivo dell export di vino imbottigliato». LE BOTTIGLIE PROTAGONISTE Si stapperanno per l occasione: Gewürztraminer Alto Adige Doc 2013 di Alois Lageder; Villa Antinori, Chianti Classico Riserva Docg 2011 di Antinori; ; Is Argiolas, Vermentino di Sardegna Doc 2013 di Argiolas; Brunello di Montalcino Docg 2009 di Biondi Santi; Chardonnay Curtefranca Doc 2011 di Ca Del Bosco; 1868 Extra Dry Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg di Carpenè Malvolti; Cipressi della Court, Barbera d Asti Docg 2012 di Michele Chiarlo; Tancredi, Sicilia Rosso Igt 2010 di Donnafugata; Nozzole, Chianti Classico Docg 2012 di Ambrogio e Giovanni Folonari Tenute; Vintage Tunina, Venezia Giulia Igt 2012 di Jermann; Sagrantino di Montefalco Docg 2007 di Lungarotti; Brolo di Campofiorin Oro, Rosso del Veronese Igt 2010 di Masi Agricola; Radici, Fiano di Avellino Docg 2013 di Mastroberardino; Fides, Barbera d Alba Doc 2012 di Pio Cesare; Rosso del Conte, Contea di Sclafani Doc 2010 di Tasca d Almerita; Guidalberto, Toscana Igt 2012 di Tenuta San Guido; Vecchie Vigne, Verdicchio dei Castelli di Jesi Doc Classico Superiore 2012 di Umani Ronchi.

20 gennaio 2015 LA NUOVA SARDEGNA.it http://lanuovasardegna.gelocal.it/regione/2015/01/20/news/vermentino-sardo-per-40-capi-di-stato-e-2500-vip-mondiali-1.10703563?ref=search Vermentino sardo per 40 capi di stato e 2500 vip mondiali Is Argiolas è una delle griffe dell'istituto Grandi Marche che verranno proposte sulle tavole del World Economic Forum (Wef) che si terrà dal 21 al 24 gennaio ROMA. Il Vermentino di Sardegna DOC della cantina Argiolas è una delle griffe dell'istituto Grandi Marchi sulle tavole del World Economic Forum (Wef) di Davos (21-24 gennaio) che aprirà all'insegna del tricolore enologico. È infatti targato Made in Italy l'evento inaugurale del meeting che riunisce oltre 40 capi di Stato e di governo e 2500 personalità leader dell'economia, del giornalismo e dell'accademia internazionale. Il programma dell'inaugurazione, offerto dal Governo italiano e organizzato in collaborazione con Ice-Ita, prevede oltre alla cerimonia di consegna dei «Crystal Awards» seguita dal concerto di Andrea Bocelli (tra i premiati del Wef), un ricevimento di benvenuto che porterà sulle tavole di Davos i vini selezionati dalle cantine dell'istituto Grandi Marchi abbinati a piatti realizzati con prodotti tipici italiani.

20 gennaio 2015 LA NUOVA SARDEGNA.it http://lanuovasardegna.gelocal.it/regione/2015/01/20/news/vermentino-sardo-per-40-capi-di-stato-e-2500-vip-mondiali-1.10703563?ref=search «Siamo molto orgogliosi di proporre il meglio delle nostre cantine a oltre 800 partecipanti tra capi di Stato, esponenti di primo piano dell'economia internazionale, intellettuali e giornalisti di fama mondiale - afferma Piero Antinori, presidente dell'istituto Grandi Marchi. - Sarà una vetrina importante per tutto il settore per il quale l'istituto contribuisce per quasi il 7% del valore complessivo dell'export di vino imbottigliato». Questi i vini che saranno serviti al brindisi di benvenuto al World Economic Forum di Davos: Carpenè Malvolti 1868 Extra Dry Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG; Alois Lageder Gew rztraminer, Alto Adige DOC 2013; Argiolas Is Argiolas, Vermentino di Sardegna DOC 2013; Cà Del Bosco Chardonnay, Curtefranca Bianco DOC 2011; Jermann Vintage Tunina, IGT Venezia Giulia 2012; Mastroberardino Radici, Fiano di Avellino DOCG 2013; Umani Ronchi Vecchie Vigne, Verdicchio dei Castelli di Jesi DOC Classico Superiore 2012; Ambrogio e Giovanni Folonari Tenute Nozzole, Chianti Classico DOCG 2012; Antinori Villa Antinori Chianti Classico Riserva, 2011; Biondi Santi Brunello di Montalcino DOCG 2009; Annata Donnafugata Tancredi, Sicilia Rosso IGP 2010; Lungarotti Sagrantino di Montefalco DOCG 2007; Masi Brolo di Campofi orin Oro, Rosso del Veronese IGT 2010; Michele Chiarlo Cipressi della Court Barbera d'asti 2012; Pio Cesare Fides, Barbera d'alba DOC 2012; Tasca d'almerita Rosso del Conte - Contea di Sclafani DOC 2010; Tenuta San Guido Guidalberto, Toscana IGT 2012.(ANSA).

La 20 gennaio 2015 VIRGILIO.it Data Pagina Foglio Virgilio Elenco Telefonico CERCA IN CITTÀ CERCA PER INDIRIZZO CERCA PER NUMERO CERCA PER NOME Ristorante, Pizzeria, Farmacia etc. www.virgilio.it Roma Scopri le principali città: Bologna Firenze Genova Milano Napoli Palermo Roma Torino Tutte le città Roma Cambia città AZIENDE NOTIZIE CINEMA EVENTI PUBBLICA UTILITÀ OFFERTE METEO COSA VUOI FARE? Cronaca Politica Economia Cultura e Spettacolo Sport Scienza e Tecnologia Vermentino sardo per 40 capi di stato e 2500 vip mondiali Is Argiolas è una delle griffe dell'istituto Grandi Marche che verranno proposte sulle Vermentino tavole del World sardo Economic per 40 capi Forum di stato (Wef) che si terrà dal 21 al 24 gennaio e 2500 vip mondiali La nuova sardegna 20 Gen 2015 11:07 ROMA. Il Vermentino di Sardegna DOC della cantina Argiolas è una delle griffe dell'istituto Grandi Marchi sulle tavole del World Economic Forum (Wef) di Davos (21-24 gennaio) che aprirà... Leggi tutta la notizia Categoria: Cronaca Articoli Correlati Vertenza entrate, da Roma ok a 300 milioni di euro. Pigliaru: "Soldi veri, rispettato un nostro diritto" Sardegna Oggi 16 Gen 2015 17:53 Roma. Truffa milionaria corre sul web - Sardegna Reporter Sardegna Reporter 15 Gen 2015 10:01 Maltempo:in arrivo venti forti su Italia ANSA 3 Gen 2015 19:07 Commenta Consiglia 0 0 ROMA. Il Vermentino di Sardegna DOC della cantina Argiolas è una delle griffe dell'istituto Grandi Marchi sulle tavole del World Economic Forum (Wef) di Davos (21-24 gennaio) che aprirà all'insegna del tricolore Scrivi il tuo enologico. commento È infatti targato Made in Italy l'evento inaugurale del meeting che riunisce oltre 40 capi di Stato e di governo e 2500 personalità leader dell'economia, del giornalismo e dell'accademia internazionale. Il programma dell'inaugurazione, offerto dal Governo italiano e organizzato in collaborazione con Ice-Ita, prevede oltre alla cerimonia di consegna dei «Crystal Awards» seguita dal concerto di Andrea Bocelli (tra i premiati del Wef), un ricevimento di benvenuto che porterà sulle tavole di Davos i vini selezionati dalle cantine dell'istituto Grandi Marchi abbinati a piatti realizzati con prodotti tipici italiani. Non ci sono ancora commenti per questo articolo. Esplosione Roma: si cerca sfrattata ANSA 20 Gen 2015 12:33 Non è stata ancora rintracciata l'anziana di 82 anni che abitava nell'appartamento dello... Notizie più 1 2 3 4 5 Milano:Pg Cassaz ANSA 20 Gen 2015 Esplosione Roma: ANSA 20 Gen 2015 Esplosione in pala ANSA 20 Gen 2015 Roma 2024: anche coinvolta Torino Oggi.it 20 G LAVORO, DRONI / giovani imprendit dei droni UnoNotizie.it 20 G Temi caldi d vigili del fuoco rudi garcia gu zona o alessandro di pietro jazz club codice r hossam ahmed hus procuratore aggiun salario accessorio Roma Even 20 Nov 26 Feb C l'u al G F ci Pa Ro Ra

20 gennaio 2015 UIV.it http://www.uiv.it/brindisi-grandi-marchi-al-world-economic-forum/ Brindisi Grandi Marchi al World economic forum Il ricevimento di benvenuto che apre oggi l'incontro di Davos, porterà in tavola i vini selezionati dalle cantine dell Istituto abbinati a piatti realizzati con prodotti tipici italiani Le griffe dell Istituto Grandi Marchi sulle tavole del World Economic Forum di Davos (21-24 gennaio) che aprirà all insegna del tricolore enologico. È infatti targato Made in Italy l evento inaugurale del meeting che riunisce oltre 40 capi di Stato e di governo e 2500 personalità leader dell economia, del giornalismo e dell accademia internazionale. Il programma dell inaugurazione di domani 20 gennaio, offerto dal Governo italiano e organizzato in collaborazione con ICE-ITA, prevede oltre alla cerimonia di consegna dei Crystal Awards seguita dal concerto di Andrea Bocelli (tra i premiati del WEF), un ricevimento di benvenuto che porterà sulle tavole di Davos i vini selezionati dalle cantine dell Istituto Grandi Marchi abbinati a piatti realizzati con prodotti tipici italiani. Siamo molto orgogliosi di proporre il meglio delle nostre cantine a oltre 800 partecipanti tra capi di Stato, esponenti di primo piano dell economia internazionale, intellettuali e giornalisti di fama mondiale afferma Piero Antinori, presidente dell Istituto Grandi Marchi. Quella di domani sarà una vetrina importante per tutto il settore per il quale l Istituto contribuisce per quasi il 7% del valore complessivo dell export di vino imbottigliato.

20 gennaio 2015 UIV.it http://www.uiv.it/brindisi-grandi-marchi-al-world-economic-forum/ Di seguito i vini che saranno serviti al welcome di Davos (20 gennaio): Carpenè Malvolti 1868 Extra Dry Conegliano Valdobbiadene Proseco Superiore DOCG Alois Lageder Gewürztraminer, Alto Adige DOC 2013 Argiolas Is Argiolas, Vermentino di Sardegna DOC 2013 Ca Del Bosco Chardonnay, Curtefranca Bianco DOC 2011 Jermann Vintage Tunina, IGT Venezia Giulia 2012 Mastroberardino Radici, Fiano di Avellino DOCG 2013 Umani Ronchi Vecchie Vigne, Verdicchio dei Castelli di Jesi DOC Classico Superiore 2012 Ambrogio e Giovanni Folonari Tenute Nozzole, Chianti Classico DOCG 2012 Antinori Villa Antinori Chianti Classico Riserva, 2011 Biondi Santi Brunello di Montalcino DOCG 2009 Annata Donnafugata Tancredi, Sicilia Rosso IGP 2010 Lungarotti Sagrantino di Montefalco DOCG 2007 Masi Brolo di Campofi orin Oro, Rosso del Veronese IGT 2010 Michele Chiarlo Cipressi della Court Barbera d Asti 2012 Pio Cesare Fides, Barbera d Alba DOC 2012 Tasca d Almerita Rosso del Conte Contea di Sclafani DOC 2010 Tenuta San Guido Guidalberto, Toscana IGT 2012

20 gennaio 2015 VINO E DINTORNI.org http://www.vinoedintorni.org/articolivino/399/22/i-vini-grandi-marchi-aprono-lo-world-economic-forum-di-davos I VINI GRANDI MARCHI APRONO LO WORLD ECONOMIC FORUM DI DAVOS I vini dell'istituto del vino italiano di qualità Grandi Marchi firmeranno il brindisi di apertura del forum Le griffe dell Istituto Grandi Marchi sulle tavole del World Economic Forum di Davos (21-24 gennaio) che aprirà all insegna del tricolore enologico. È infatti targato Made in Italy l evento inaugurale del meeting che riunisce oltre 40 capi di Stato e di governo e 2500 personalità leader dell economia, del giornalismo e dell accademia internazionale. Il programma dell inaugurazione, offerto dal Governo italiano e organizzato in collaborazione con ICE-ITA, prevede oltre alla cerimonia di consegna dei Crystal Awards seguita dal concerto di Andrea Bocelli (tra i premiati del WEF), un ricevimento di benvenuto che porterà sulle tavole di Davos i vini selezionati dalle cantine dell Istituto Grandi Marchi abbinati a piatti realizzati con prodotti tipici italiani. Siamo molto orgogliosi di proporre il meglio delle nostre cantine a oltre 800 partecipanti tra capi di Stato, esponenti di primo piano dell economia internazionale, intellettuali e giornalisti di fama mondiale afferma Piero Antinori, presidente dell Istituto Grandi Marchi Quella di domani sarà una vetrina importante per tutto il settore per il quale l Istituto contribuisce per quasi il 7% del valore complessivo dell export di vino imbottigliato.

20 gennaio 2015 VINO E DINTORNI.org www.vinoedintorni.org Di seguito i vini che saranno serviti al welcome di Davos (20 gennaio): Carpenè Malvolti 1868 Extra Dry Conegliano Valdobbiadene Proseco Superiore DOCG Alois Lageder Gewürztraminer, Alto Adige DOC 2013 Argiolas Is Argiolas, Vermentino di Sardegna DOC 2013 Ca Del Bosco Chardonnay, Curtefranca Bianco DOC 2011 Jermann Vintage Tunina, IGT Venezia Giulia 2012 Mastroberardino Radici, Fiano di Avellino DOCG 2013 Umani Ronchi Vecchie Vigne, Verdicchio dei Castelli di Jesi DOC Classico Superiore 2012 Ambrogio e Giovanni Folonari Tenute Nozzole, Chianti Classico DOCG 2012 Antinori Villa Antinori Chianti Classico Riserva, 2011 Biondi Santi Brunello di Montalcino DOCG 2009 Annata Donnafugata Tancredi, Sicilia Rosso IGP 2010 Lungarotti Sagrantino di Montefalco DOCG 2007 Masi Brolo di Campofi orin Oro, Rosso del Veronese IGT 2010 Michele Chiarlo Cipressi della Court Barbera d Asti 2012 Pio Cesare Fides, Barbera d Alba DOC 2012 Tasca d Almerita Rosso del Conte Contea di Sclafani DOC 2010 Tenuta San Guido Guidalberto, Toscana IGT 2012

21 gennaio 2015 DIVINI CORRIERE.it http://divini.corriere.it/2015/01/21/il-giorno-in-cui-il-papa-e-diventato-sommelier/#more-5860 DiVini di Luciano Ferraro Esplora il significato del termine: Alle dieci del mattino, un Angelo si presenta al Papa. È Angelo Gaja, il più noto tra i vignaioli italiani nel mondo. Con lui ci sono altri 150 produttori, enologi, sommelier, giornalisti del vino: l udienza papale a più alto tasso alcolico della storia. Il Papa alla fine porta a Santa Marta un diploma di sommelier ad honorem e un tastevin, la ciotola d argento per le degustazioni.alle dieci del mattino, un Angelo si presenta al Papa. È Angelo Gaja, il più noto tra i vignaioli italiani nel mondo. Con lui ci sono altri 150 produttori, enologi, sommelier, giornalisti del vino: l udienza papale a più alto tasso alcolico della storia. Il Papa alla fine porta a Santa Marta un diploma di sommelier ad honorem e un tastevin, la ciotola d argento per le degustazioni. Il gruppo si insinua tra infermieri in camice bianco, parrocchiani in giacche a vento e bandiere (anche della Sardegna), pellegrini dall Est con le icone da far benedire, argentini orgogliosi di giocare, almeno un po, in casa. Bruno Vespa, giornalista e produttore di vino in Puglia, è l unico che viene riconosciuto tra la folla: qualche devoto lo fotografa, anche con lo strano arnese per i selfie a distanza. I proprietari delle vigne d Italia omaggiano il Papa che ha un nonno vignaiolo di origini piemontesi. E il Papa li saluta, inserendoli nell appello tutt altro che solenne dei gruppi presenti in Sala Nervi, 12 mila fedeli: l associazione dei volontari ospedalieri di Catania, assieme agli invalidi civili di Roma, agli Amici di Gesù di Bari, ai vigili urbani di Milano e ai loro colleghi di un paesino che usano i fischietti impaurendo il popolo dei multabili.

21 gennaio 2015 DIVINI CORRIERE.it http://divini.corriere.it/2015/01/21/il-giorno-in-cui-il-papa-e-diventato-sommelier/#more-5860 La spedizione è stata organizzata da Franco Ricci, leader della Fondazione italiana sommelier. Appuntamento alle 7 davanti all Hilton di Monte Mario. Nel buio arrivano pure Fede e Tinto di Decanter, ma solo per scusarsi, non possono venire per un impegno alla Rai. Angelo Gaja si presenta con largo anticipo. Marilisa Allegrini, lady Amarone, ricorda la telefonata di Giorgio Napolitano, che le disse, dopo un pranzo con Massimo Cacciari, voi siete l orgoglio dell Italia. Jacopo Biondi Santi, della famiglia che inventò il Brunello, si rattrista parlando dell ultima vendemmia, così negativa da dover eliminare l annata. Il marchese Carlo Guerrieri Gonzaga, di San Leonardo, ricorda la sua Prima comunione nella Cappella Sistina con Pio XII. Tutti in pullman con la cassetta di legno (due bottiglie di vino Romanzo, una di olio, una copia della guida Bibenda) che Ricci e Gaja consegneranno poi al Papa assieme al presidente internazionale degli enologi, Riccardo Cotarella. Il grande assente è Massimo D Alema, produttore di vino in Umbria, amico di Ricci e Cotarella. Ci sono invece, tra i produttori, un altro marchese del vino, Piero Antinori. E poi Roberto Anselmi, Maurizio Zanella, Marina Argiolas, Chiara Lungarotti, Francesco Valentini, Marina Cvetic, Elisabetta Geppetti, Antonio Capaldo, Luciano Sandrone, Francesca Planeta, Nadia Zenato, Ornella Venica, Giancarlo Moretti Polegato, Marco Caprai, Giuseppe Mazzocolin, Alessio Di Majo, Valentino Sciotti, Jacopo Biondi Santi, Augusto Reina, Stefano Zanette del Prosecco doc. E Paolo Cuccia del Gambero rosso, Giovanni Mantovani di Vinitaly, il professor Attilio Scienza, oltre ad un drappello di giornalisti e blogger. Il Papa arriva puntuale alle 10 nella Sala Nervi, i pellegrini lo applaudono come una rockstar, agitando bandiere, striscioni e santini. I vignaioli salgono sulle sedie, in piedi per catturare una immagine ricordo. Nell agitazione una coppia di fedeli americani crolla a terra, rompendo un sedile di legno. Francesco parla del suo viaggio in Oriente, corregge il tiro sulle famiglie numerose ( la povertà è causata dal sistema che venera il dio denaro, non dalle famiglie con molti figli ) attacca i terroristi ( Nessuna guerra nel nome di Dio ). Non accenna ai produttori di vino e ai sommelier, cita la parabola della samaritana ( Dammi da bere ), ma in un altro contesto. Alla fine, dopo l intervento e i saluti, tradotti in francese, inglese, tedesco, spagnolo, portoghese, arabo, riceve la delegazione formata da Ricci, Gaja e Cotarella e diventa così sommelier onorario. Esplora il significato del termine: È mezzogiorno, l udienza del mercoledì è finita, tutti di nuovo in pullman verso l Hilton. Anche l Angelo del vino.è mezzogiorno, l udienza del mercoledì è finita, tutti di nuovo in pullman verso l Hilton. Anche l Angelo del vino.

21 gennaio 2015 NEWSHUB.org https://it.newshub.org/giorno-in-papa-%c3%a8-diventato-sommelier-9998721.html IL GIORNO IN CUI IL PAPA È DIVENTATO SOMMELIER Esplora il signifi cato del termine: Alle otto del mattino, un Angelo si presenta al Papa. È Angelo Gaja, il più noto tra i vignaioli italiani nel mondo. Con lui ci sono altri 150 produttori, enologi, sommelier, giornalisti del vino: l udienza papale a più alto tasso alcolico della storia. Il Papa alla fi ne porta a Santa Marta un diploma di sommelier ad honorem e un tastevin, la ciotola d argento per le degustazioni. Alle dieci del mattino, un Angelo si presenta al Papa. È Angelo Gaja, il più noto tra i vignaioli italiani nel mondo. Con lui ci sono altri 150 produttori, enologi, sommelier, giornalisti del vino: l udienza papale a più alto tasso alcolico della storia. Il Papa alla fi ne porta a Santa Marta un diploma di sommelier ad honorem e un tastevin, la ciotola d argento per le degustazioni. Il gruppo si insinua tra infermieri in camice bianco, parrocchiani in giacche a vento e bandiere (anche della Sardegna), pellegrini dall Est con le icone da far benedire, argentini orgogliosi di giocare, almeno un po, in casa. Bruno Vespa, giornalista e produttore di vino in Puglia, è l unico che viene riconosciuto tra la folla: qualche devoto lo fotografa, anche con lo strano arnese per i selfi e a distanza. I proprietari delle vigne d Italia omaggiano il Papa che ha un nonno vignaiolo di origini piemontesi. E il Papa li saluta, inserendoli nell appello tutt altro che solenne dei gruppi presenti in Sala Nervi, 12 mila fedeli: l associazione dei volontari ospedalieri di Catania, assieme agli invalidi civili di Roma, agli Amici di Gesù di Bari, ai vigili urbani di Milano e ai loro colleghi di un paesino che usano i fi schietti impaurendo il popolo dei multabili. La spedizione è stata organizzata da Franco Ricci, leader della Fondazione italiana sommelier. Appuntamento alle 7 davanti all Hilton di Monte Mario. Nel buio arrivano pure Fede e Tinto di Decanter, ma solo per scusarsi, non possono venire per un impegno alla Rai. Angelo Gaja si presenta con largo anticipo. Marilisa Allegrini, lady Amarone, ricorda la telefonata di Giorgio Napolitano, che le disse, dopo un pranzo con Massimo Cacciari, voi siete l orgoglio dell Italia. Jacopo Biondi Santi, della famiglia che inventò il Brunello, si rattrista parlando dell ultima vendemmia, così negativa da dover eliminare l annata. Il marchese Carlo Guerrieri Gonzaga, di San Leonardo, ricorda la sua Prima comunione nella Cappella Sistina con Pio XII. Tutti in pullman con la cassetta di legno (due bottiglie di vino Romanzo, una di olio, una copia della guida Bibenda) che Ricci e Gaja consegneranno poi al Papa assieme al presidente internazionale degli enologi, Riccardo Cotarella. Il grande assente è Massimo D Alema, produttore di vino in Umbria, amico di Ricci e Cotarella. Ci sono invece, tra i produttori, un altro marchese del vino, Piero Antinori. E poi Roberto Anselmi, Maurizio Zanella, Marina Argiolas, Chiara Lungarotti, Francesco Valentini, Marina Cvetic, Elisabetta Geppetti, Antonio Capaldo, Luciano Sandrone, Francesca Planeta, Nadia Zenato, Ornella Venica, Giancarlo Moretti Polegato, Marco Caprai, Giuseppe Mazzocolin, Alessio Di Majo, Valentino Sciotti, Jacopo Biondi Santi, Augusto Reina, Stefano Zanette del Prosecco doc. E Paolo Cuccia del Gambero rosso, Giovanni Mantovani di Vinitaly, il professor Attilio Scienza, oltre ad un drappello di giornalisti e blogger.

22 gennaio 2015 WINE NEWS.it http://www.winenews.it/edicola/page/3/ Il Meglio dell'edicola CORRIERE DELLA SERA Il giorno in cui il Papa è diventato sommelier... Alle dieci del mattino, un Angelo si presenta al Papa. È Angelo Gaja, il più noto tra i vignaioli italiani nel mondo. Con lui ci sono altri 150 produttori, enologi, sommelier, giornalisti del vino: l udienza papale a più alto tasso alcolico della storia. Il Papa alla fine porta a Santa Marta un diploma di sommelier ad honorem e un tastevin, la ciotola d argento per le degustazioni. Il gruppo si insinua tra infermieri in camice bianco, parrocchiani in giacche a vento e bandiere (anche della Sardegna), pellegrini dall Est con le icone da far benedire, argentini orgogliosi di giocare, almeno un po, in casa. Bruno Vespa, giornalista e produttore di vino in Puglia, è l unico che viene riconosciuto tra la folla: qualche devoto lo fotografa, anche con lo strano arnese per i selfie a distanza. I proprietari delle vigne d Italia omaggiano il Papa che ha un nonno vignaiolo di origini piemontesi. E il Papa li saluta, inserendoli nell appello tutt altro che solenne dei gruppi presenti in Sala Nervi, 12 mila fedeli: l associazione deivolontari ospedalieri di Catania, assieme agli invalidi civili di Roma, agli Amici di Gesù di Bari, ai vigili urbani di Milano e ai loro colleghi di un paesino che usano i fischietti impaurendo il popolo dei multabili. La spedizione è stata organizzata da Franco Ricci, leader della Fondazione italiana sommelier. Appuntamento alle 7 davanti all Hilton di Monte Mario. Nel buio arrivano pure Fede e Tinto di Decanter, ma solo per scusarsi, non possono venire per un impegno alla Rai. Angelo Gaja si presenta con largo anticipo. Marilisa Allegrini, lady Amarone, ricorda la telefonata di Giorgio Napolitano, che le disse, dopo un pranzo con Massimo Cacciari, voi siete l orgoglio dell Italia. Jacopo Biondi Santi, della famiglia che inventò il Brunello, si rattrista parlando dell ultima vendemmia, così negativa da dover eliminare l annata. Il marchese Carlo Guerrieri Gonzaga, di San Leonardo, ricorda la sua Prima comunione nella Cappella Sistina con Pio XII.

22 gennaio 2015 WINE NEWS.it http://www.winenews.it/edicola/page/3/ Tutti in pullman con la cassetta di legno (due bottiglie di vino Romanzo, una di olio, una copia della guida Bibenda) che Ricci e Gaja consegneranno poi al Papa assieme al presidente internazionale degli enologi, Riccardo Cotarella. Il grande assente è Massimo D Alema, produttore di vino in Umbria, amico di Ricci e Cotarella. Ci sono invece, tra i produttori, un altro marchese del vino, Piero Antinori. E poi Roberto Anselmi, Maurizio Zanella, Marina Argiolas, Chiara Lungarotti, Francesco Valentini, Marina Cvetic, Elisabetta Geppetti, Antonio Capaldo, Luciano Sandrone, Francesca Planeta, Nadia Zenato, Ornella Venica, Giancarlo Moretti Polegato, Marco Caprai, Giuseppe Mazzocolin, Alessio Di Majo, Valentino Sciotti, Jacopo Biondi Santi, Augusto Reina, Stefano Zanette del Prosecco doc. E Paolo Cuccia del Gambero rosso, Giovanni Mantovani di Vinitaly, il professor Attilio Scienza, oltre ad un drappello di giornalisti e blogger. Il Papa arriva puntuale alle 10 nella Sala Nervi, i pellegrini lo applaudono come una rockstar, agitando bandiere, striscioni e santini. I vignaioli salgono sulle sedie, in piedi per catturare una immagine ricordo. Nell agitazione una coppia di fedeli americani crolla a terra, rompendo un sedile di legno. Francesco parla del suo viaggio in Oriente, corregge il tiro sulle famiglie numerose ( la povertà è causata dal sistema che venera il dio denaro, non dalle famiglie con molti fi gli ) attacca i terroristi ( Nessuna guerra nel nome di Dio ). Non accenna ai produttori di vino e ai sommelier, cita la parabola della samaritana ( Dammi da bere ), ma in un altro contesto. Alla fi ne, dopo l intervento e i saluti, tradotti in francese, inglese, tedesco, spagnolo, portoghese, arabo, riceve la delegazione formata da Ricci, Gaja e Cotarella e diventa così sommelier onorario. È mezzogiorno, l udienza del mercoledì è fi nita, tutti di nuovo in pullman verso l Hilton. Anche l Angelo del vino. Autore: Luciano Ferraro

23 gennaio 2015 IL TEMPO Quotidiano Data Pagina Foglio 23-01-2015 25 1 / 2 Codice abbonamento: 100323

26 gennaio 2015 MEZZOGIORNO ECONOMIA Settimanale Data Pagina Foglio 26-01-2015 8 1 Codice abbonamento: 100323