COMUNE DI CARNAGO (Provincia di Varese) Regolamento sull ordinamento degli uffici e dei servizi comunali Approvato con deliberazione di Giunta Comunale n. 43 del 01.06.2006 e modificato con deliberazioni della Giunta Comunale n.102 del 25/09/2008, n. 40 del 07/05/2009, n. 106 del 10/12/2009, n. 59 del 10/06/2010 e n. 107del 23/12/2010. 1/26
S O M M A R I O CAPO I - ORGANIZZAZIONE DELL ENTE articoli: 1. Oggetto 2. Competenza della Giunta in materia di organizzazione 3. Criteri generali di organizzazione 4. Struttura organizzativa 5. Ufficio di staff alle dirette dipendenze del Sindaco 6. Organigramma 7. Il Segretario Generale 8. Il Vice Segretario 9. Il Direttore Generale 10. Il Responsabile di Area 11. Modalità e criteri per la nomina dei Responsabili di area ed altre figure con contenuti di alta specializzazione 12. Nucleo di valutazione 13. Affidamento incarichi direttivi 14. Comitato di direzione 15. Sostituzione dei Responsabili di Area 16. Rapporti di collaborazione esterna 17. Attribuzione del budget 18. Provvedimenti dell Organo esecutivo. Poteri di controllo e verifica nei confronti degli Organi gestionali 19. Le determinazioni dei Responsabili Area 20. Elementi essenziali delle determinazioni 21. Istruttoria delle determinazioni 22. Determinazioni - poteri di controllo e di verifica degli organi politici 23. Pubblicazione delle determinazioni 24. Impugnazione delle determinazioni CAPO II RISORSE UMANE 25. Il personale 26. Modalità di assunzione 27. Modalità concorsuali 28. Materie di esame 29. Commissioni esaminatrici 30. Concorsi interni 31. Modalità di espletamento delle selezioni interne 32. Requisiti d accesso 33. Posizioni di lavoro e responsabilità del personale 34. Relazioni sindacali 35. Orario di lavoro 36. Incompatibilità cumulo di incarichi 37. Assicurazione per la responsabilità civile e patrocinio legale CAPO III - NORME TRANSITORIE 38. Norme transitorie e finali 2/26
CAPO I ORGANIZZAZIONE DELL ENTE ART. 1 OGGETTO Il presente Regolamento, perseguendo i principi costituzionali dell imparzialità e del buon andamento della Pubblica Amministrazione, disciplina gli aspetti fondamentali che guidano l organizzazione amministrativa e i metodi per la sua gestione operativa, l assetto delle strutture organizzative per garantire la piena realizzazione degli obiettivi programmatici e la soddisfazione dei bisogni della comunità di Carnago. ART. 2 COMPETENZA DELLA GIUNTA IN MATERIA DI ORGANIZZAZIONE E competenza esclusiva dell organo esecutivo pianificare il fabbisogno di personale dell ente ed organizzarlo secondo i criteri ritenuti più congrui ed opportuni alla realtà dell ente. La Giunta procede predisponendo e/o variando il Piano triennale delle assunzioni e la dotazione organica, secondo quanto previsto dal TUEL (D.Lgs. 267/00), TUPI (D.Lgs. 165/01), CCNL (Contratto collettivo nazionale), e dalla Contrattazione Decentrata. ART. 3 CRITERI GENERALI DI ORGANIZZAZIONE L organizzazione comunale ha carattere strumentale rispetto al conseguimento degli scopi istituzionali e si uniforma ai seguenti criteri: a) Distinzione fra attività di indirizzo politico e attività di gestione amministrativa Agli organi di indirizzo politico spettano tutti gli atti di carattere generale che concernono l attività dell ente e gli atti di rilievo politico (quali, ad esempio, definizione obiettivi, programmi, criteri e priorità), nonché la verifica della rispondenza dei risultati della gestione amministrativa alle direttive generali impartite agli organi gestionali. Al Segretario/Direttore Generale e ai Responsabili di Area spettano la gestione finanziaria, tecnica ed amministrativa, compresa l adozione di tutti gli atti che impegnano l Amministrazione Comunale verso l esterno, mediante autonomi poteri di spesa, di organizzazione delle risorse umane, strumentali e di controllo e mediante una adeguata attività informativa nei confronti del Sindaco e della Giunta. In sede di prima applicazione del Regolamento, l individuazione dei livelli apicali coincide, oltre che con quella del Segretario/Direttore Generale e con quella dei Responsabili di Area nei quali è articolata la struttura organizzativa del Comune. 3/26
b) Assetto dell attività amministrativa La struttura organizzativa è articolata per funzioni omogenee distinguendo tra funzioni finali, funzioni strumentali o di supporto ed è orientata al perseguimento di risultati e alla soddisfazione dei bisogni degli utenti esterni ed interni. c) Trasparenza, efficacia ed efficienza dell azione amministrativa Viene garantito il rispetto della trasparenza amministrativa attraverso l individuazione dei responsabili dei procedimenti secondo i principi della Legge 241/90 e, nel futuro, anche attraverso l istituzione dell Ufficio per le relazioni con il pubblico. d) Flessibilità nell organizzazione delle aree e nella gestione delle risorse umane La flessibilità viene garantita anche mediante processi di riconversione professionale e di mobilità del personale interno all Ente, nonché tra Enti diversi. e) Armonizzazione degli orari Gli orari di apertura degli uffici e dei servizi sono definiti tenendo in considerazione le esigenze dell utenza esterna e interna. ART. 4 STRUTTURA ORGANIZZATIVA L organizzazione del Comune si articola in tre aree: Area 1- Servizi interni di supporto compresivi di Protocollo ed Archivio, Area 2 - Demografici/Pubblica Istruzione/Cultura/Sociali, Area 4 Servizio Territorio/Polizia Locale/Commercio. Il Segretario/Direttore Generale, di propria iniziativa o su proposta dei Responsabili di Area, previo parere del Comitato di Direzione, propone alla Giunta eventuali modifiche allo schema organizzativo dell Ente. E facoltà e diritto del Sindaco proporre modifiche all organigramma dell Ente. ART. 5 UFFICIO DI STAFF ALLE DIRETTE DIPENDENZE DEL SINDACO Viste le attribuzioni in materia di gestione del personale demandate ai responsabili di area e attinenti a una competenza esclusiva degli stessi, il presente articolo prevede la possibilità che possa essere costituito un ufficio di staff alle dirette dipendenze del Sindaco, al fine di permettere a tale organo un miglior esercizio delle proprie funzioni. L Ufficio di staff ha compiti istruttori e di consulenza tecnica in relazione alle richieste di conoscenza e di informazione da parte del Sindaco. Aiuta, sotto il profilo della ricerca, dell informazione, della elaborazione dei dati e delle notizie a disposizione, l amministrazione comunale nell assumere, con piena consapevolezza ed in piena autonomia, gli indirizzi politici generali e gli atti di governo, secondo i criteri già richiamati agli articoli 1 e 2 del presente regolamento. Il personale necessario per la costituzione ed il funzionamento del predetto ufficio è individuato, in via prioritaria, tra il personale dipendente dell Ente e, solo in via 4/26
subordinata, attraverso l assunzione di personale a tempo determinato secondo le modalità previste dalla normativa vigente. Definite le necessità di personale, lo stesso verrà scelto sulla base della qualifica ricoperta, della professionalità acquisita e della disponibilità dichiarata. ART. 6 ORGANIGRAMMA L organigramma ufficiale dell Ente dovrà essere tenuto aggiornato dal Servizio del Personale. I Responsabili di Area devono comunicare tempestivamente al Servizio Personale le variazioni apportate all interno della propria struttura. ART. 7 IL SEGRETARIO GENERALE Il Segretario Generale è nominato e revocato dal Sindaco. Al Segretario Generale, in particolare, sono attribuite : la vigilanza sull azione amministrativa, affinché essa rispetti i canoni della legalità, dell imparzialità e del giusto procedimento; l intervento nei casi di inerzia o di inefficienza della struttura riferendone, ove sia il caso, al Sindaco; la collaborazione con gli organi elettivi mediante studi, ricerche e proposte; Il Segretario Generale inoltre, svolge funzioni di collaborazione e di assistenza giuridico amministrativa nei confronti degli organi dell Ente, compresi i Responsabili di Area in ordine alla conformità dell azione amministrativa alle leggi, allo Statuto e ai regolamenti. Il Segretario Generale, altresì : partecipa con funzioni consultive, referenti e di assistenza alle riunioni del Consiglio, della Giunta, del Comitato di Direzione e ne cura la verbalizzazione; può rogare tutti i contratti nei quali l Ente è parte e autenticare scritture private e atti unilaterali nell interesse dell Ente; esercita ogni altra funzione attribuitagli dallo Statuto, dai regolamenti o conferitagli dal Sindaco. ART. 8 IL VICE SEGRETARIO Il Vice Segretario, oltre a dirigere il Settore assegnatogli, esercita le funzioni ausiliarie di organizzazione nonché vicarie del Segretario Generale, sostituendolo in tutti i casi di vacanza, assenza o impedimento per brevi periodi di tempo. Il Vice Segretario è nominato dal Sindaco sentito il Segretario Generale tra coloro i quali siano in possesso dei requisiti e titoli di studio previsti dalla legge. 5/26
ART. 9 IL DIRETTORE GENERALE Il Sindaco può nominare un Direttore Generale, previa deliberazione della Giunta Comunale, nella quale deve essere indicato il trattamento economico. Il Direttore generale è assunto con contratto a tempo determinato, al di fuori dei posti previsti dalla dotazione organica, per un periodo che non può eccedere il mandato del Sindaco. Egli viene scelto tra esperti di organizzazione aziendale o di pubblica amministrazione sulla base di curricula formativi e professionali che ne comprovino le capacità gestionali e organizzative. Il Direttore generale può essere revocato in qualsiasi momento dal Sindaco, previa deliberazione della Giunta Comunale. Al Direttore Generale sono attribuite le seguenti funzioni: a) dare attuazione concreta agli obiettivi e agli indirizzi stabiliti dagli organi di governo dell Ente; b) sovrintendere alla gestione complessiva dell Ente, perseguendo livelli ottimali di efficienza ed efficacia dell attività amministrativa; c) riferire, unitamente al nucleo di valutazione di cui assume la direzione, sul grado di raggiungimento degli obiettivi stabiliti dagli organi di governo; d) predisporre il piano dettagliato degli obiettivi previsto dalla lettera a), comma 2, art. 40 del D.Lg. 77/95 e successive modificazioni, nonché la proposta di piano esecutivo di gestione; e) elaborare la proposta di Bilancio pluriennale, con il concorso dei Responsabili di Settore; f) sovrintendere allo svolgimento delle funzioni dei Responsabili di Settore e di Servizio, coordinandone l attività e adottando gli atti di gestione che li riguardano; g) sovraintendere al controllo di gestione ; h) valorizzare le risorse umane, attivando programmi di formazione e di aggiornamento professionale ; i) realizzare una cultura del risultato da affiancare a quella dell adempimento opportunamente aggiornata sia sotto il profilo temporale sia sotto quello modale ; j) attivare la mobilità interna extrasettoriale; k) dirigere il Comitato di direzione della struttura ; l) avocare atti in caso di inadempienza del Responsabile di Settore; m) presiedere le commissioni di concorso per il personale inquadrato alla qualifica VIII^ e per esigenze interne di VII^; n) presiedere le commissioni di gara limitatamente agli appalti di particolare consistenza ed importanza, su indicazione della Giunta Comunale e quando la scelta del contraente viene affidata ad un appalto concorso; o) attività di reporting sullo stato di attuazione dei programmi con periodicità annuale con relazione al Sindaco. Il Direttore Generale risponde direttamente al Sindaco del proprio operato. Qualora il Sindaco si avvalga della facoltà prevista dall art.51 bis comma 4 della Legge 142/90, il Segretario Generale, con l accettazione dell incarico, svolge tutte le funzioni attribuite al Direttore Generale. Il trattamento economico aggiuntivo viene riconosciuto con il decreto di nomina e quantificato in misura non superiore al cinquanta per cento del compenso che andrebbe corrisposto al Direttore Generale assunto dall esterno. 6/26
ART. 10 IL RESPONSABILE DI AREA 1. Sono di competenza del Responsabile di Area la gestione delle risorse umane, tecniche e finanziarie, l organizzazione del Settore e la gestione amministrativa. La gestione si realizza in: adozione di tutti gli atti di rilevanza esterna, ivi compresi i provvedimenti concessori ed autorizzatori, informando, preventivamente, degli stessi il Sindaco e la Giunta; attività istruttoria e preparatoria delle decisioni degli organi politici mediante pareri, proposte, documenti, schemi di provvedimenti e di contratti; predisposizione di strumenti operativi (budget, rapporti per controllo di gestione) per realizzare gli indirizzi e verificare gli obiettivi assegnati; elaborazione del progetto annuale, sulla base delle direttive della Giunta, nonché la predisposizione di ipotesi alternative di soluzioni, individuando risorse, tempi e modalità di azione; presidenza delle commissioni di gara e di concorso; responsabilità delle procedure d appalto e di concorso; stipulazione dei contratti; affidamento incarichi a soggetti esterni, secondo criteri generali stabiliti dall Amministrazione Comunale; organizzazione e gestione delle risorse umane: in particolare, autorizzazione del lavoro straordinario del personale del Settore, adozione degli atti di gestione dello stesso, compresa la mobilità all interno del Settore, e attribuzione dei trattamenti economici accessori (secondo la metodologia proposta dal nucleo di valutazione ed approvata in Giunta comunale); individuazione dei responsabili dei procedimenti amministrativi nell ambito del settore, ai sensi dell art. 5 della Legge 241/90; razionalizzazione, standardizzazione e semplificazione delle procedure amministrative e delle metodologie di lavoro; costante diffusione delle informazioni relative agli obiettivi assegnati dagli organi elettivi, dal Segretario/Direttore Generale e dal Comitato di Direzione; certificazione degli atti di competenza del settore; adozione delle determinazioni che impegnano l Ente verso l esterno, ivi compresi quelle concernenti la gestione finanziaria, sia sotto l aspetto dell entrata che della spesa, accertamenti per quanto riguarda le entrate e gli impegni relativamente alla spesa; adottare atti di organizzazione interna; irrogare sanzioni disciplinari. Le stesse possono essere impugnate dal lavoratore davanti al collegio di conciliazione di cui all art. 69 bis del D. Lgs n. 29/93, con le modalità e con gli effetti di cui all art. 7, commi 6 e 7, della Legge n. 300/1970. 7/26
ART. 11 MODALITÀ E CRITERI PER LA NOMINA DEI RESPONSABILI DI AREA ED ALTRE FIGURE CON CONTENUTI DI ALTA SPECIALIZZAZIONE In aggiunta a quanto previsto dagli artt. 109 e 110 del TUEL, è fatta salva la possibilità da parte dell Ente di stipulare contratti a tempo determinato di Responsabili di Area ed altre figure con contenuti di alta specializzazione, per la copertura di posti vacanti e/o di posti al di fuori della previsione della dotazione organica. La nomina quale Responsabile di Area è effettuata dal Sindaco mediante decreto che ne individui l area di competenza. Presupposto per l effettiva applicazione di tale facoltà è l assenza, la non disponibilità o la non corrispondenza delle professionalità presenti all interno dell Ente rispetto a quelle necessarie per ricoprire la posizione di Responsabile di Area oggetto dei contratti di cui al punto 1. La verifica dell esistenza dei presupposti di cui la precedente comma è di competenza del Sindaco. La stipula del contratto di lavoro avviene a seguito della verifica da parte dell Amministrazione della veridicità del curriculum presentato dai candidati attestante un adeguata esperienza professionale maturata in analoghe posizioni di lavoro. La durata di tali contratti non può essere superiore a quella del mandato elettivo del sindaco in carica ed il relativo trattamento economico, in considerazione della temporaneità del rapporto di lavoro, è quello equivalente, per la qualifica indicata, alle vigenti disposizioni contrattuali, integrato da una indennità ad personam che deve essere determinata nel relativo contratto di lavoro e che, comunque, non può essere superiore al 50% di quanto previsto nel trattamento economico fondamentale dal contratto collettivo nazionale di lavoro del comparto regioni - enti locali. Il personale assunto ai sensi del presente comma non partecipa alla ripartizione dei fondi relativi al salario accessorio. Nel caso in cui l Ente dichiari il dissesto o risulti in situazione strutturalmente deficitaria, ai sensi dell art. 45 del D. Lgs. 504/92, i contratti di lavoro a tempo determinato di cui al presente articolo s intendono risolti di diritto. Al personale assunto con contratto di lavoro a tempo determinato di cui al presente articolo possono essere attribuite le funzioni di Responsabile di Area in relazione al tipo di prestazione richiesta. Al personale indicato ai punti precedenti si applicano, in quanto compatibili, tutti gli istituti relativi previsti da disposizioni di legge e dai contratti collettivi di lavoro delle diverse aree separate di contrattazione, in relazione alla qualifica ricoperta, in particolare per ciò che attiene la risoluzione del rapporto di lavoro. La revoca delle funzioni dirigenziali, nei casi previsti dalle vigenti disposizioni, comporta una conseguente riduzione del trattamento economico ad personam indicato al precedente comma 4, tale riduzione deve essere espressamente prevista nel relativo contratto di lavoro. 8/26
ART. 12 NUCLEO DI VALUTAZIONE L ente si avvale della collaborazione di un Nucleo di valutazione composto dal Segretario/Direttore Generale e da due esperti in organizzazione e/o di gestione, al fine di elaborare sistemi di valutazione e monitoraggio dell operato degli organi gestionali, secondo le direttive e gli obiettivi previsti dalla Giunta. In particolare elabora un sistema idoneo a monitorare il grado di raggiungimento degli obiettivi assegnati ai Responsabili di Area. Di norma, entro il 31 gennaio di ogni anno, il Nucleo di valutazione provvede ad acquisire dati e notizie utili ai fini della valutazione dei risultati raggiungi nell anno precedente. La valutazione dei risultati dell attività dei Responsabili di Area spetta in sede finale al Sindaco sulla base degli elementi di giudizio espressi dal Nucleo di Valutazione. Il Sindaco acquisisce, inoltre, il parere della Giunta Comunale e del Segretario/Direttore Generale. ART. 13 AFFIDAMENTO INCARICHI DIRETTIVI Il Sindaco nomina i Responsabili delle Aree con le modalità previste dalla legge. I Responsabili di Area possono individuare dei Responsabili di procedimento per l attribuzione di funzioni di responsabilità nell ambito dello stesso servizio sentito il parere della Giunta comunale ART. 14 COMITATO DI DIREZIONE Il Comitato di Direzione è composto dal Segretario/Direttore Generale e dai Responsabili di Area. E convocato almeno una volta al mese dal Segretario/Direttore Generale di propria iniziativa o su richiesta dei componenti, ed è presieduto dal Segretario stesso o da un suo delegato. Il Sindaco, qualora lo ritenga necessario, partecipa alle riunioni. Il Segretario/Direttore Generale, qualora lo ritenga opportuno, può richiedere la presenza alle riunioni dei responsabili di staff, di progetto o oppure dell assessore al personale o di altri assessori eventualmente interessati. ART. 15 SOSTITUZIONE DEI RESPONSABILI DI AREA In caso di assenza del Responsabile di Area, le sue funzioni sono assunte dal Segretario comunale o dal Responsabile di Area delegato formalmente, in possesso delle specifiche qualifiche professionali previste dal vigente C.C.N.L. nominato supplente dal Sindaco su proposta del titolare delle rispettive posizioni organizzative sentito il Segretario Generale. 9/26
ART. 16 RAPPORTI DI COLLABORAZIONE ESTERNA Per il conseguimento di obiettivi determinati e con convenzioni a termine, possono essere instaurati rapporti di collaborazione esterna ad alta professionalità: il provvedimento d incarico, di competenza del Sindaco, sentito il Segretario/Direttore Generale, stabilisce la durata, non superiore a quella necessaria per il conseguimento dell obiettivo. Si richiamano in toto le disposizioni degli articoli 109 e 110 del T.U.E.L. Gli incarichi di collaborazione, studio, ricerca o consulenze devono essere conferiti seguendo le norme indicate nel testo allegato al presente atto sotto la lett. A) ART. 17 ATTRIBUZIONE DEL BUDGET La Giunta Comunale, per ogni anno finanziario, determina gli obiettivi e il budget di ogni Area. I Responsabili di Area conseguono gli obiettivi assegnati dalla Giunta comunale, come indicato nell art. 9 del presente regolamento. Il nucleo di valutazione provvede alla verifica periodica dell andamento della gestione relazionando alla Giunta sullo stato di attuazione degli obiettivi dalla stessa assegnati ai responsabile di posizione organizzativa. Sul mancato raggiungimento del risultato i responsabili sono sentiti dal nucleo di valutazione che verifica le motivazioni e spiegazioni sulle cause e sulle tipologie delle difficoltà incontrate che avessero impedito il raggiungimento dei risultati prefissati. ART. 18 PROVVEDIMENTI DELL ORGANO ESECUTIVO. POTERI DI CONTROLLO E VERIFICA NEI CONFRONTI DEGLI ORGANI BUROCRATICI La Giunta Comunale, sulla base del Bilancio di previsione annuale deliberato dal Consiglio, e tenuto conto della proposta elaborata dal Segretario/Direttore Generale con la collaborazione dei Funzionari Responsabili di Area, adotta prima dell inizio dell esercizio il piano esecutivo di gestione, determinando gli obiettivi e i tempi e definendo i risultati, affidando la realizzazione degli stessi, unitamente alle dotazioni necessarie, ai Responsabili di Area. La Giunta stabilisce, con atto di deliberazione, i criteri e le modalità generali cui dovranno attenersi il Segretario/Direttore Generale e i Responsabile di posizione organizzativa nel perseguimento degli obiettivi individuati P.E.G.. L attività di controllo degli obiettivi indicati nel piano esecutivo di gestione si attua attraverso il Controllo di Gestione che è costituito da tre soggetti: o la struttura organizzativa deputata all attività del controllo è individuata all interno del servizio finanziario e consegna i risultati della propria attività al nucleo di valutazione affinché li trasmetta a sua volta alla Giunta comunale. Il Controllo di Gestione verificherà l attività gestionale, finalizzata al raggiungimento degli obiettivi, svolta dai Funzionari Responsabili di Area, secondo i principi indicati negli articoli 196 e succ. del T.U.E.L. 10/26
ART. 19 LE DETERMINAZIONI DEI RESPONSABILI DI AREA Per assolvere le funzioni loro assegnate, i Responsabili di Area adottano atti di gestione che assumono la denominazione di determinazione. Le determinazioni sono soggette alle ordinarie cautele che, per le deliberazioni collegiali, garantiscono la veridicità della numerazione e della data. Si distinguono determinazioni di impegno di spesa, di accertamento di entrata e determinazioni che non hanno riflessi contabili. I responsabili di area provvedono all adozione delle determinazioni tanto per le spese nei casi e con le eccezioni previste dal TUEL quanto per le entrate eccetto che si tratti di entrate da trasferimenti erariali. Le determinazioni sono esecutive con l apposizione del visto di regolarità contabile, ove previsto, e sono numerate solo a seguito dell assolvimento di tale onere da parte del responsabile del servizio finanziario. La Segreteria generale assicura la raccolta in originale di tutte le determinazioni e provvede ad attribuire alle stesse una numerazione progressiva annuale, una volta acquisito il visto di regolarità contabile.. ART. 20 ELEMENTI ESSENZIALI DELLE DETERMINAZIONI Elementi essenziali delle determinazioni sono : a. l intestazione; b. il numero progressivo dal 1 gennaio al 31 dicembre di ciascun anno ; c. la data; d. l oggetto ; e. la motivazione ; f. il dispositivo; g. la firma; h. il parere contabile espresso dal Responsabile del Settore Finanziario qualora la determinazione abbia riflessi contabili; i. il visto di regolarità contabile e la copertura finanziaria apposto dal Responsabile del Settore Finanziario. ART. 21 ISTRUTTORIA DELLE DETERMINAZIONI Le determinazioni vengono adottate dai Responsabili di Area, previa istruttoria formale della relativa pratica da parte del Servizio. Le determinazioni non possono essere in contrasto con le norme di legge e con quelle dello Statuto e dei Regolamenti, oltre che con le eventuali deliberazioni del Consiglio e della Giunta Comunali. 11/26
ART. 22 DETERMINAZIONI - POTERI DI CONTROLLO E DI VERIFICA DEGLI ORGANI POLITICI. Il Responsabile dell Area è tenuto a dare preventiva comunicazione all Assessore competente, comunque prima dell acquisizione del visto di regolarità contabile e relativa pubblicazione solo per quelle che non implicano impegno di spesa. ART. 23 PUBBLICAZIONE DELLE DETERMINAZIONI Tutte le determinazioni devono essere pubblicate all albo pretorio comunale per 15 giorni consecutivi. La pubblicazione non è elemento costitutivo delle determinazioni e non implica la nullità delle stesse. Le determinazioni sono esecutive dal momento dell apposizione del visto di regolarità contabile attestante la copertura finanziaria: nel caso in cui la determinazione non comporti impegno di spesa essa è esecutiva dal 1 giorno di pubblicazione. Settimanalmente l ufficio segreteria trasmette in elenco le determinazioni adottate dai responsabili di area. ART. 24 IMPUGNAZIONE DELLE DETERMINAZIONI Alle determinazioni si applicano tutti i mezzi di tutela, in via amministrativa e giurisdizionale, così come dal vigente ordinamento per quanto concerne le deliberazioni degli organi collegiali dell ente. CAPO II RISORSE UMANE ART.25 IL PERSONALE Il personale dell Ente è inquadrato nelle posizioni organizzative secondo criteri di funzionalità, efficacia e flessibilità operativa. L Ente valorizza lo sviluppo e la formazione professionale dei suoi dipendenti come condizioni essenziali di efficacia della propria azione. La flessibilità nell organizzazione delle unità organizzative e nella gestione delle risorse umane può attuarsi mediante processi di riconversione professionale e di mobilità del personale all interno dell Ente, nonché tra Enti diversi, previo parere 12/26
delle amministrazioni di provenienza, senza che si addivenga alla stipulazione di volta in volta di apposite convenzioni. Nelle materie disciplinate dal codice civile, in riferimento alle leggi sul lavoro e ai contratti collettivi, l Amministrazione opera con i poteri del datore di lavoro privato. Situazioni di svantaggio personale, familiare e sociale dei dipendenti saranno oggetto di particolare attenzione, compatibilmente con le esigenze di organizzazione del lavoro. ART. 26 MODALITA DI ASSUNZIONE L accesso all impiego avviene con una delle seguenti modalità: concorso pubblico per titoli ed esami; concorso pubblico per soli esami o soli titoli; corso-concorso pubblico; selezione interna per passaggio a categoria superiore; prova selettiva per assunzioni a tempo determinato; avviamento degli iscritti nelle liste di collocamento; chiamata numerica degli iscritti nelle apposite liste delle categorie protette di cui al titolo I, Legge n. 482/68; selezione delle categorie protette a seguito stipula Convenzione con la Provincia di Varese. ART. 27 MODALITA CONCORSUALI Le modalità e le procedure concorsuali per l accesso all impiego sono quelle previste dal D.P.R. n. 487/1994, e successive modificazioni ed integrazioni, fatte salve eventuali diverse previsioni contenute nel presente regolamento. Su richiesta di altre Amministrazioni appartenenti al medesimo Comparto di Contrattazione è possibile, dopo valutazione delle esigenze interne, autorizzare l utilizzo delle graduatorie finali di merito delle procedure selettive pubbliche approvate da questo Ente. E facoltà dell Amministrazione utilizzare per il reclutamento di personale le graduatorie finali di merito delle procedure selettive pubbliche approvate da altre Amministrazioni appartenenti al medesimo Comparto di Contrattazione, una volta acquisito il parere favorevole dell Amministrazione che ha proceduto nella selezione. ART. 28 MATERIE D ESAME Le materie d esame per l accesso ai singoli posti sono indicate nel bando di concorso. 13/26
ART. 29 COMMISSIONI ESAMINATRICI La commissione viene nominata con provvedimento del Responsabile dell Area tra esperti delle materie d esame, interni o esterni all Amministrazione. Le commissioni esaminatrici sono di norma presiedute dal Responsabile dell Area in cui è inquadrato il posto messo a concorso. Per l espletamento di concorsi relativi alla copertura di figure apicali o per particolari figure, la commissione esaminatrice verrà presieduta dal Segretario/Direttore Generale. Il segretario/a della commissione è scelto tra i dipendenti dell Ente di categoria non inferiore: alla categoria D1 per i concorsi afferenti posti di categoria pari o superiore alla D1; alla categoria C1 per i concorsi afferenti posti di qualifica non inferiore alla stessa; alla categoria B3 per quelli afferenti posti di qualifica superiore alla stessa B3; Della commissione possono essere chiamati a far parte membri aggiunti esperti per eventuali prove di lingue straniere e psicologi del lavoro per esami psico-attitudinali. ART. 30 CONCORSI INTERNI E possibile esperire concorsi interamente riservati al personale dipendente del Comune di Carnago ai sensi dell art. 6, comma 12, Legge n.127/97 e dell art. 4 del C.C.N.L. del 31.3.1999 in relazione alla copertura di specifici profili o figure professionali, previa individuazione dei necessari requisiti di professionalità. La commissione di concorso nel caso di selezione di personale appartenente alla categoria D è presieduta dal Segretario generale. ART. 31 MODALITA DI ESPLETAMENTO DELLE SELEZIONI INTERNE Si provvede alla copertura del posto previsto in dotazione organica a seguito di selezione interna ove lo stesso sia prevista nel piano triennale delle assunzioni approvato dalla Giunta comunale nel rispetto delle normative vigenti, ivi compreso il CCNL e la contrattazione decentrata. La determinazione di indizione della selezione interna è assunta dal responsabile dell area cui appartiene il posto previsto in dotazione organica il quale provvede alla pubblicazione del bando all albo pretorio del Comune per una durata non inferiore a 15 giorni. Per la copertura di posti di apicali l indizione della selezione o del concorso avviene mediante atto di Giunta. Le domande di partecipazione al concorso devono essere inoltrate all Ufficio Protocollo entro il quindicesimo giorno successivo alla data di pubblicazione del bando di concorso all albo pretorio. 14/26
ART. 32 REQUISITI D ACCESSO Per i requisiti di accesso e le modalità di selezione afferenti ai procedimenti selettivi di progressione interna, e per i concorsi interni o esterni si rimanda al regolamento dei concorsi. ART. 33 POSIZIONI DI LAVORO E RESPONSABILITÀ DEL PERSONALE Ogni dipendente dell Ente è inquadrato in una categoria e in un profilo professionale secondo il vigente contratto di lavoro. Nel rispetto dei contenuti del profilo di appartenenza, al personale sono assegnati specifici compiti e mansioni. Nel rispetto delle norme contrattuali, del profilo di appartenenza e delle effettive capacità professionali dell operatore, la posizione di lavoro assegnata può essere modificata. Ogni operatore risponde direttamente della qualità delle prestazioni svolte nell ambito della posizione di lavoro assegnata ed è valutato a fine anno per le prestazioni effettuate dal proprio responsabile di area. Al dipendente può essere concessa l autorizzazione alla mobilità esterna non prima del decorso di un quinquennio dalla data di assunzione in ruolo, salvo diverso accordo fra le parti. ART. 34 RELAZIONI SINDACALI L Amministrazione Comunale regola le relazioni sindacali secondo i criteri e le modalità indicate nell art.10 del D.Lgs. n. 29/93, e successive integrazioni e modificazioni e nei contratti collettivi di lavoro; nelle materie demandate alla contrattazione decentrata si provvede con specifici accordi sindacali resi esecutivi con provvedimento di Giunta. ART. 35 ORARIO DI LAVORO I dipendenti all interno degli uffici rispettano di norma il seguente orario di lavoro: lunedì, mercoledì e venerdì: dalle ore 8,00 alle ore 14,00 martedì e giovedì: dalle ore 8,00 alle ore 13,00 e dalle ore 14,00 alle ore 18,00 Diversa articolazione oraria è prevista per i dipendenti in servizio presso l asilo nido, gli operai e tecnici alle dipendenze dell area 4 Servizio Territorio, i dipendenti della Biblioteca, dell anagrafe e gli agenti della Polizia Locale. Un ulteriore articolazione oraria può essere accordata in relazione a specifiche esigenze di servizio con provvedimento del responsabile. Il personale in posizione organizzativa è tenuto ad osservare il minimo delle ore contrattualmente previsto e rilevabile attraverso gli strumenti in dotazione all Ente. A tale scopo è tenuto ad effettuare timbrature giornaliere sia in entrata che in uscita che garantiscano la rilevazione automatica delle presenze. Non sono conteggiate tra le 15/26
ore minime di contratto quelle effettuate in fasce serali e/o effettuate nei giorni festivi e prefestivi senza opportuno riscontro. A tutti i dipendenti è richiesto di documentare la propria presenza allorché sia esterna rispetto alla sede di destinazione, attraverso la compilazione del foglio di presenza ubicato presso l Ufficio Protocollo. Il mancato riscontro della presenza attraverso le modalità sopra indicate equivale ad assenza ingiustificata e perseguibile con gli strumenti previsti per legge e contratto. È possibile che si verifichi il caso in cui il dipendente si dimentichi o per qualsivoglia motivo sia impossibilitato a timbrare; lo stesso, entro il giorno successivo, dovrà presentare al proprio responsabile o al Segretario Comunale, in caso di Responsabile di P.O., la giustificazione della mancata timbratura. In caso di assenza, verrà richiesta, ai sensi di legge, la visita fiscale. Il Responsabile dell area è competente ad adottare un simile provvedimento per i propri dipendenti. In caso di sua assenza procede il Segretario comunale ai sensi del vigente Regolamento, in ogni caso la richiesta sarà effettuata dal Segretario Comunale per quanto concerne le assenze dei Responsabili di P.O.. ART. 36 INCOMPATIBILITÀ - CUMULO DI IMPIEGHI E INCARICHI Il dipendente non può svolgere attività lavorative al di fuori del rapporto di servizio, fatte salve le eventuali eccezioni previste dalla legge. In quest ultimo caso l attività lavorativa del dipendente non può contrastare con gli interessi dell Ente. Lo svolgimento di tale attività è autorizzato dal Sindaco previa verifica delle condizioni di cui al comma precedente, in base all art. 58 del D. Lgs. 3 febbraio 1993 n 29, e all art.1 comma 60 legge 23.12.1996 n 662. ART. 37 ASSICURAZIONE PER LA RESPONSABILITÀ CIVILE E PATROCINIO LEGALE L Amministrazione Comunale assume iniziative a favore dei dipendenti per provvedere alla copertura assicurativa, nella misura ed entità prevista dalla normativa vigente, comprensiva degli oneri di assistenza legale in ogni stato e grado del giudizio, del rischio di responsabilità civile e contabile per i danni causati a terzi ed all Amministrazione in conseguenza di fatti ed atti connessi all espletamento del servizio e all adempimento di obblighi di ufficio, con esclusione dei fatti ed omissioni commessi con dolo. 16/26
CAPO III NORME TRANSITORIE ART. 38 NORME TRANSITORIE E FINALI Dal momento dell entrata in vigore del presente regolamento si intende abrogato il precedente e tutte le norme dei regolamenti comunali e degli atti aventi natura regolamentare che risultino in contrasto con quanto ivi disposto. Lo stesso si intende esecutivo una volta approvato dalla Giunta comunale. Restano salve tutte le disposizioni di legge in materia di P.M. di cui alla Legge n 65/86. 17/26
ALLEGATO A) AL REGOLAMENTO DEGLI UFFICI E DEI SERVIZI, PER IL CONFERIMENTO DI INCARICHI ESTERNI. ART. 3 C. 55 E 56 LEGGE N. 244/2007 E ART. 46 LEGGE N. 133/2008. A r t. 1 Oggetto del Regolamento e campo di applicazione Il presente regolamento disciplina il conferimento di incarichi di collaborazione autonoma e cioè studio ricerca, consulenze professionali o collaborazioni ad esperti esterni all'ente. Tali contratti possono essere stipulati indipendentemente dall'oggetto della prestazione solo con riferimento alle attività istituzionali dell'ente stabilite dalla legge o previste nel programma approvato dal Consiglio ai sensi dell'art. 42 comma 2 del D.Lgs. 18/08/2000, n. 267. Le seguenti disposizioni non trovano applicazione in tutte le ipotesi nelle quali l'affidamento dell'incarico trova fondamento in una precisa disposizione di legge ed in quelle aventi ad oggetto l'affidamento di servizi per i quali si rendono applicabili le norme del vigente regolamento per l'acquisizione in economia di servizi. A r t. 2 Individuazione tipologie degli incarichi L'individuazione della natura ed oggetto degli incarichi di collaborazione autonoma sono così definiti: a) Incarico di studio avente per oggetto: svolgimento di attività di studio e soluzione di questioni nell'interesse dell'amministrazione; b) Incarico di ricerca avente per oggetto: svolgimento di attività speculativa collegata direttamente alla preventiva definizione di un programma dell'amministrazione; c) Incarico di consulenza: svolgimento di attività di resa di pareri, valutazioni, espressioni di giudizio su specifiche questioni; d) Incarico di collaborazione: caratterizzato da prestazione ottenibile con impiego di energie fisiche ed intellettuali che concorre alla realizzazione di un programma amministrativo. A r t. 3 Presupposti per il conferimento degli Incarichi 1. Per esigenze cui non si possa far fronte con personale in servizio, possono essere conferiti incarichi individuali, con contratto di lavoro autonomo, di natura occasionale o coordinata e continuativa, ad esperti di particolare e comprovata specializzazione anche universitaria, in presenza dei seguenti presupposti di legittimità: a) L'oggetto della prestazione deve corrispondere alle competenze attribuite dall'ordinamento dell'amministrazione conferente, a obiettivi e progetti specifici e determinati e deve risultare coerente con le esigenze di funzionalità dell'amministrazione conferente; b) L'amministrazione deve avere preliminarmente accertato l'impossibilità oggettiva di utilizzare le risorse umane disponibili al suo interno; c) La prestazione deve essere di natura temporanea e altamente qualificata; d) Devono essere preventivamente determinati durata, luogo, oggetto e compenso della collaborazione. 18/26
2. Si prescinde dal requisito della comprovata specializzazione universitaria in caso di stipulazione di contratti d'opera per attività che debbano essere svolte da professionisti iscritti in ordini o albi o con soggetti che operino nel campo dell'arte, dello spettacolo o dei mestieri artigianali, ferma restando la necessità di accertare la maturata esperienza nel settore. Il ricorso a contratti di collaborazione coordinata e continuativa per lo svolgimento di funzioni ordinarie l'utilizzo dei collaboratori come lavoratori subordinati è causa di responsabilità amministrativa per il dirigente che ha stipulato i contratti. 3. Le categorie dei possibili soggetti destinatati sono esemplificativamente le seguenti: a) Professionisti regolarmente iscritti ad Albi quali: Ordine degli Ingegneri, Architetti, Avvocati, Geologi, Agronomie Forestali, Assistenti Sociali; b) Dipendenti pubblici o privati in possesso di requisiti, previa, se necessaria, autorizzazione dell'amministrazione di appartenenza; A r t. 4 Modalità di conferimenti degli incarichi Il conferimento di incarico è autorizzato, previo atto di indirizzo della Giunta Comunale, con determinazione del Responsabile del Servizio competente per materia, che provvede contestualmente ad assumere la relativa spesa. L'individuazione del soggetto da incaricare deve essere effettuata in base all'accertata disponibilità ad eseguire l'incarico, provvedendo alla valutazione di più curricula, da acquisirsi con procedura di evidenza, tenendo conto almeno dei seguenti criteri minimi formali e sostanziali: 1 titoli di studio e di specializzazione; 2 esperienze maturate nelle materie oggetto dell'incarico; 3 avviso da pubblicarsi almeno all'albo pretorio e per un tempo sufficiente a pubblicizzare il programma d'affidamento. L'atto di conferimento dell'incarico viene stipulato del responsabile del Servizio. Il relativo provvedimento / contratto dovrà essere pubblicato sul sito web dell'ente indicando le generalità, l'oggetto, il compenso del percettore e la modalità con cui è stato conferito l'incarico. Qualora l'incarico sia un dipendente pubblico o privato, all'atto di Incarico dovrà essere allegato il benestare rilasciato dall'amministrazione od Ente di appartenenza. Si prescinde dall'esperimento della procedura comparativa nelle seguenti ipotesi: a) esperimento infruttuoso di precedente procedura comparativa, purché non siano modificate le condizioni della iniziale proposta di incarico; b) per l'affidamento di attività che per motivi di natura tecnica, culturale o artistica un solo soggetto può fornire od eseguire con il grado di perfezione richiesto; c) affidamento di attività complementari, non comprese nell'incarico principale già conferito, che per motivi sopravvenuti siano diventate necessarie per l'utile svolgimento dell'incarico stesso; in tale caso le attività complementari possono essere affidate direttamente al prestatore dell'incarico principale; d) affidamento dell'incarico per importo inferiore ad un compenso quantificato in curo 5.000 al netto di IVA complessivamente nell'anno per ciascun incaricato. 19/26
A r t. 5 Determinazione o pagamento del compenso Per il conferimento degli incarichi di cui al precedente art. 2 la spesa minima annuale sostenibile è fissato nel Bilancio Preventivo del Comune. Il compenso deve essere quantificato forfetariamente in relazione alle caratteristiche dell'incarico. La congruità del compenso deve essere dichiarata al responsabile del procedimento amministrativo. Il pagamento è disposto, dal Responsabile del Servizio, previo accertamento da parte dell'amministrazione della regolare esecuzione dell'incarico. A r t. 6 Estinzione del contratto Il contratto si estingue per conseguimento del risultato (studio- relazione- ricerca), scadenza del termine e recesso da una parte con preavviso scritto di almeno gg. 15, decorrenti dalla ricezione della comunicazione. Il contratto è, altresì, risolto unilateralmente dal committente prima del temine per gravi o reiterati inadempienze contrattuali, per sospensione ingiustificata della prestazione per un periodo superiore a gg. 15 che rechi pregiudizio agli obiettivi da raggiungere, per il sopravvenire di causa determinante l'incapacità a contrattare con la pubblica amministrazione, per l'impossibilità sopravvenuta della prestazione oggetto dell'incarico e per instaurazione di un ulteriore rapporto con terzi determinante conflitto di interesse con l'ente committente. A r t. 7 Norma finale Il contratto di conferimento di incarichi non dà luogo a rapporti di lavoro subordinato, no specifica termini di orario e deve prevedere espressamente l'esclusione della possibilità di conversione in rapporto di lavoro a tempo determinato o indeterminato. Gli incarichi di cui al presente Regolamento possono dare luogo esclusivamente a rapporti di lavoro autonomo ai sensi dell'art. 2229 e seguenti del Codice Civile. Contestualmente alla conseguita esecutività della deliberazione di approvazione del presente allegato cessano di avere efficacia eventuali disposizioni regolamentari in contrasto con le presenti. 20/26
DISCIPLINA DELLE MODALITA DI ASSUNZIONE REQUISITI DI ACCESSO E DELLE MODALITA DELLE PROCEDURE CONCORSUALI ARTICOLO I Norme di riferimento Le norme per l assunzione del personale sono stabilite dal presente regolamento secondo le norme stabilite dall art.36 del D.Lgs. 3 febbraio 1993 n.29 e successive modificazioni ed integrazioni e del titolo IV del D.Lgs. N.267 del 18 agosto 2000. ARTICOLO II Modalità e procedure concorsuali L assunzione dei dipendenti e l accesso ai singoli profili e figure professionali delle qualifiche funzionali previste dalla dotazione organica dell Ente avviene con una delle seguenti modalità: a)tramite procedure selettive (concorso pubblico per esami, per titoli, per titoli ed esami) volte all accertamento della professionalità richiesta, che garantiscano in misura adeguata l accesso dall esterno; b)mediante avviamento degli iscritti nelle liste di collocamento ai sensi della legislazione vigente; c)mediante concorso riservato agli interni. Il concorso pubblico deve svolgersi con modalità che ne garantiscano l imparzialità, l economicità e la celerità di espletamento. ARTICOLO III Procedure di apertura del concorso Il concorso è indetto con determinazione del responsabile del servizio. Con la stessa viene anche approvato il relativo bando predisposto dall Ufficio personale, il quale verrà pubblicato con le procedure previste dal successivo art.20. Il contenuto del bando di concorso ha carattere vincolante per l Amministrazione, per i concorrenti, per la Commissione giudicatrice e per tutti coloro che intervengono nel procedimento concorsuale. Il concorso viene indetto per il numero dei posti disponibili alla data di adozione della deliberazione, entro i limiti consentiti dalla legge e secondo il piano triennale delle assunzioni, tenuto conto delle effettive disponibilità di bilancio necessarie per la copertura dei relativi oneri finanziari. 21/26
ARTICOLO IV Bando di concorso-pubblicazione e diffusione Il bando di concorso è pubblicato all Albo Pretorio Comunale almeno 30 giorni prima della data ultima fissata per la presentazione delle domande. Copia del bando verrà trasmessa: 1)ai Comuni limitrofi ed ai principali Comuni della Provincia; 2)alla Sezione Circoscrizionale del l Impiego e alle organizzazioni sindacali di categoria a livello provinciale. Più ampia diffusione al bando può essere stabilita nella determinazione di indizione del concorso. ARTICOLO V Procedure di ammissione Il giudizio sulla ammissibilità o non ammissibilità dei candidati al concorso è riservato all Ufficio Personale ed è espresso con determinazione del relativo responsabile. Qualora esistano irregolarità od omissioni negli atti presentati per la partecipazione al concorso, il responsabile ne consente la regolarizzazione nei seguenti casi: a)mancata presentazione della ricevuta comprovante l avvenuto versamento della tassa di concorso, che deve, comunque, essere stato effettuato entro il termine di scadenza del bando di concorso; b)mancata presentazione dei titolo che danno diritto a riserva dei posti, o a preferenza di legge, quando ad essi sia stato fatto riferimento nella domanda. La mancanza della sottoscrizione della domanda di concorso comporta l esclusione dalla partecipazione al concorso stesso. Ulteriori irregolarità non sono sanabili. L esclusione dal concorso è comunicata dal responsabile agli interessati, con ogni mezzo atto a comprovarne il ricevimento, prima dell inizio delle prove di esame. La comunicazione indica i motivi dell esclusione. ARTICOLO VI Valutazione dei titolo di merito Nei concorso per titoli o per titoli ed esami, la valutazione dei titoli, previa individuazione dei criteri, è effettuata dopo le prove scritte e prima della correzione degli elaborati, per i soli candidati che hanno sostenuto tutte le prove scritte. Il risultato della valutazione dei titoli è reso noto agli interessati prima della effettuazione della prova orale. I criteri per la valutazione dei titoli sono riportati nei relativi bandi di concorso. 22/26
ARTICOLO VII Procedure concorsuali interne In relazione al disposto dell art.6 comma 12 della Legge 15.5.1997 N.127, la dotazione organica del personale dipendente, individua i posti alla cui copertura si procederà prioritariamente, mediante concorsi interni, in quanto caratterizzati da una professionalità acquisita all interno dell Ente. I requisiti di accesso ai concorsi interni, la professionalità richiesta ed i titoli di studio sono quelli previsti dalle norme di Legge. I concorsi interni seguono la stessa procedura prevista per i concorsi pubblici ad eccezione: -della pubblicità del bando che avviene con affissione all Albo Pretorio per 15 gg. e trasmissione alle organizzazioni sindacali interne; -della consistenza delle prove d esame, che saranno costituite dalla sola prova orale; -del bando e della domanda di partecipazione, semplificati rispetto a quelli per il concorso pubblico; -della tassa di concorso che non è dovuta. Ai sensi dell art.4 comma 3 del CCNL e dell art.91 comma 3 del T.U.E.L. emanato con Decreto Legislativo N.267 del 18 agosto 2000 vengono individuate le sottoelencate posizioni di lavoro per l accesso alle quali si prescinde dai normali titoli di studio richiesti e si considera una professionalità acquisita esclusivamente all interno di Enti Pubblici per un periodo di due anni nella stessa area a cui il posto si riferisce e di tre anni in area diversa: -Coordinatore vigilanza; -collaboratore amministrativo; -funzionario direttivo. ARTICOLO VIII Commissioni giudicatrici-composizione La commissione giudicatrice del concorso è nominata dal competente responsabile di area ed è composta: a)dal responsabile del servizio in cui è inquadrato il posto messo a concorso, con funzioni di presidente; b)da 2 tecnici esperti nelle materie oggetto del concorso, scelti tra funzionari delle pubbliche amministrazioni interni od esterni alla medesima, purchè essi non siano componenti dell organo di direzione politica dell Amministrazione interessata, che non ricoprano cariche politiche e non siano rappresentanti sindacali o designati dalle Confederazioni ed organizzazioni sindacali o dalle associazioni professionali e che non si trovino in alcuna delle situazioni di incompatibilità previste dagli artt. 51 e 52 del codice di procedura civile; c)da un dipendente della stessa categoria o superiore al posto cui si riferisce con funzioni di segretario. Relativamente ai concorsi afferenti la copertura di posti apicali la presidenza della Commissione spetta al Segretario Comunale. Della Commissione possono essere chiamati a far parte membri aggiunti per le eventuali materie speciali, ove previste. Le materie che prevedono la nomina di un membro aggiunto devono essere espressamente indicate nel bando. Per i concorsi interni di cui all art.7 la commissione, nominata dal responsabile del servizio, è presieduta dal responsabile del servizio cui si riferisce il posto messo a concorso e ne fanno parte altresì due funzionari dipendenti dell Ente o esterni, con funzioni di componenti ed un dipendente con funzioni di segretario. 23/26