Rotondella. di: Salvatore Sebaste Foto Bellini (Bernalda - MT)

Documenti analoghi
San Paolo Albanese. di: Salvatore Sebaste Foto Bellini (Bernalda - MT) Fig. 1

Anzi. Nel sito dell antica Anxia è stata trovata una necropoli dell età del ferro, i cui reperti. di Salvatore Sebaste

Viggiano. di: Salvatore Sebaste Foto Bellini (Bernalda - MT)

Nova Siri. di: Salvatore Sebaste Foto Bellini (Bernalda - MT)

Sant Angelo le Fratte

La Chiesa Dei Santi Tommaso E Benedetto Bosco Chiesanuova

Oliveto Lucano. Medio Basento

FUORI E DENTRO LA MOSTRA Un itinerario ala scoperta del territorio al tempo dei Vivarini

13 marzo 2014 la classe 1 a A della Scuola secondaria di primo grado di Castelveccana in visita al parco archeologico di Castelseprio

Senise. Comunità montana Alto Sinni

Balvano. Il toponimo potrebbe derivare da baula, baluardo, fortezza. Lo stemma del comune, infatti, di Salvatore Sebaste

Satriano di Lucania. Nel Medioevo si chiamò Petrafixa, poi Pietrafesa o Petrafessa, pietra spaccata, dalla. di Salvatore Sebaste

Ministero per i Beni e le Attività Culturali

XX GIORNATA FAI DI PRIMAVERA Da 20 anni, ogni volta un Italia mai vista marzo 2012 I BENI APERTI NEL MOLISE

Le chiese ritrovate. Fano Sant Agostino. Supplemento al n. 54 Ottobre 2012 del Notiziario della Fondazione Cassa di Risparmio di Fano

CHIESA DI SAN GIACOMO

Il gravoso impegnativo compito

Uno scorcio sull Italia. Lingua e arte per i principianti di lingua italiana.

Web Content Manager Short Travel

VIII-2, Mattia Preti (Taverna 1613-Malta 1699) Apoteosi di San Pietro Celestino Matita nera su carta mm.247x190 ca Museo Civico, Sala Mattia

Vendrogno e le sue 13 chiese

Ditta specializzata in restauro di affreschi, decorazioni e stucchi antichi e in restauro lapideo

PATRIMONIO CULTURALE TERRITORIALE

La Basilica di S.Francesco ad Assisi

I.R.E. srl per il Piano di Valorizzazione Territoriale - Progetto Leggere Trame

ITALIA - Regine in città: Margherita di Savoia

Podere La Torre. Localizzazione e Toponomastica

L abitato di Velate ai piedi del Monte S. Francesco e del massiccio del Campo dei Fiori (foto Adriano Sandri)

La Chiesa di S. Giovanni a Carbonara

Disse messere Orlando a santo Francesco: «Io ho in Toscana uno monte divotissimo il quale si chiama il monte della Vernia, lo quale è molto solitario

Morano Calabro Chiesa di San Bernardino

Centro Storico di Caltanissetta

MUSEO DIOCESANO DI ARTE SACRA

Il centro storico di Castellaneta

Comunità montana Alta Valtellina - Comune di Sondalo

COMUNE DI MONTERIGGIONI: ANALISI DEL PATRIMONIO EDILIZIO ESISTENTE

Rosa dei Venti 5-8 maggio 2016 Alla scoperta di Genova e del suo territorio Programma

UN PASSO INSIEME Ci Siamo Tutti

PALAZZO DEL COMUNE o PALAZZO PRETORIO

Sezione di Padova. Abbazia di Santo Stefano a Due Carrare

1 Navata. Intorno alle finestre, collocate nelle lunette, cornici architettoniche

A.C.V. associazione per la tutela del patrimonio culturale verzuolese GUIDA AI LUOGHI D INTERESSE DI VERZUOLO

Architettura plateresca

FERRANDINA. Il centro storico, la maiatica e.

Azione 3. Le azioni di raccolta di indumenti usati svolte in contesti parrocchiali, ha visto una crescita costante del numero di parrocchie coinvolte.

Il flauto dolce. Unità didattica di Educazione Musicale. Classe prima. Corpo

Covelli Silvia FORMAZIONE Qualifica: Collaboratore Dei Beni Culturali come da D.L. n 420 del 24 Ottobre 2001 e successive modifiche

Chiese Cattoliche a Siena

Davanti allo specchio di un anniversario

Cognomi e Soprannomi di Presenaio

Una regione bagnata da due mari

ANDRANO PATRIMONIO CULTURALE TERRITORIALE. Si richiede di verificare la bontà delle informazioni e di suggerire eventuali beni


Elenco schedatura Beni mobili

VIA ROMEA CANAVESANA ONLUS

Visita a Brescia. Cinquecento, Seicento e Settecento.

Web Content Manager Short Travel

TORRE CELERI TORRE MAGNONI TORRE FEDERICI

VILLA DI LUSSO IN VENDITA A FIRENZE

Il Progetto per la realizzazione

SABATO 14 NOVEMBRE 2015 ORE 10,30

Attivo, come Giovanni Todisco di Abriola, nella prima metà del 500, Simone da

LA SACRA FAMIGLIA. loro offerta ritenuta giustificatrice della tradizionale Taula Giuseppina.

ELENCO DEI CANDIDATI AMMESSI PER ORDINE DI ARRIVO CORSO DI FORMAZIONE PER "ADDETTO ALLA GASTRONOMIA" AZ. N. 30/AP /PZ/A.2.

Il sistema paesistico: individuazione cartografica coni ottici

La Facciata. 64 Orvieto. Il Duomo 65

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE CAMPANIA - N. 14 DEL 12 MARZO 2007

Natalia Shchedrova. artworks portfolio

luogo di Fede e di Arte (L ANNUNZIATELLA)

AFFRESCHI MURALI ESTERNI ED EDICOLE SACRE.

VERONA MEDIOEVALE iconografia rateriana stampa antica che riproduce la Verona del x secolo

BASILICA DI SANTA CROCE - FIRENZE NUOVO ROSONE DI ABSIDE PROGETTO ARTE POLI

Salendo un'armoniosa scalinata in tufo si giunge alla chiesa di Avausa composta

Una passeggiata tra storie d'amore e di fantasmi. Da SS. Annunziata alla Chiesa di Dante.

Tesori Sacri Esito del bando

IL VOLONTARIATO ISTITUO GUISSONA SPAGNA 21-27settembre 2014

La buona cucina romana e non

Repertorio dei beni storico ambientali 1

ULISSE SARTINI. Rassegna fotografica. 28 giugno 1992 Città del Vaticano, Sala Clementina Presentazione del ritratto di S. S.

Cercemaggiore (Santuario della Madonna della Libera) Vinghiaturo

Vendita case Casali prestigiosi e di lusso in vendita nelle Marche prestigioso casale in vendita

Basilica Santa Maria della Sanità

VIGO DI TON CHIESA PARROCCHIALE

S. Agata vergine e martire

Le sezioni coniche: parabole e circonferenze.

La voce de "Gli Amici"

VILLA MEMO GIORDANI VALERI

AL SIGNOR SINDACO DEL COMUNE DI CUSAGO SETTORE EDILIZIA

Chiesa di Santa Maria Arabona

FEDE E ISTITUZIONI: I luoghi del sacro a Imola nello spazio e nel tempo 17 febbraio 2013

PREFETTURA DI ENNA UFFICIO TERRITORIALE DEL GOVERNO SETTE ANNI DI INTERVENTI SUL PATRIMONIO FEC

Giano dell Umbria Un centro storico- Pinacoteca diffusa Restauri e scoperte

LA BASILICA DI SAN CESARIO AL SUO INTERNO

LA CHIESA DI SANT ANASTASIA

ORARI SANTE MESSE. Festivo Invernale 8,30; 11,00; 18,00 (19,00 nel mese di maggio) Estivo 8,30; 20,00

L OCCHIO SACRO DI BRIGA

Transcript:

di: Salvatore Sebaste Foto Bellini (Bernalda - MT) Rotondella Giacomo Racioppi attesta che, in documenti dell Ughelli del 1291 e in altri atti del XVI secolo, Rotondella è detta Rotunda Maris per distinguerla dall altra Rotonda o forse per la sua particolare posizione di fronte al mare Ionio. Rotunda Maris, costruita sulla collina, era soltanto un palazzo fortificato, di proprietà del principe di Salerno, Ferrante Sanseverino. Cominciò a popolarsi nel 1518 e ne dà conferma il monaco Fiore nel suo libro Calabria illustrata, edito alla fine del Seicento. Il centro appartenne ai Sanseverino, poi fu comprato nel 1540 da Astorgio Agnese e trasformato da luogo fortificato in un piccolo villaggio, popolato dai coloni del feudatario. Nel 1638 Giambattista Carafa l ebbe in eredità e poi lo vendette a Girolamo Calà nel 1661. Nel Settecento il feudo passò alla famiglia Ulloa di Lauria. Rotondella diventò comune autonomo nei primi anni dell Ottocento. 1

Nel Risorgimento accolse un gruppo di patrioti d origine carbonara, insediò la setta della Giovine Italia e lottò sia contro l oppressione sia per fini sociali e repubblicani. 2 Fig. 1 è urbanisticamente molto interessante (fig. 1) poiché le case si snodano ad anelli elicoidali intorno alla sommità di due colline. Tra queste abitazioni si nota (fig. 2) la Torre d avvistamento detta Saracena, edificata nel XVI secolo a scopo difensivo e le varie case nobiliari del Seicento e del Settecento: il Palazzo Baronale Albisinno e i palazzi Rondinelli, Cospito, Agnese. Le antiche Durante il periodo del brigantaggio, la Guardia nazionale si distinse nella repressione dei briganti. Nel bosco del monte Coppolo il prof. Lorenzo Quilici, coi suoi studenti, sta effettuando delle ricerche sui ruderi antichi. Il centro storico Fig. 4 abitazioni, abbellite da meravigliosi balconi (fig. 3) in ferro battuto del XVIII secolo, testimoniano quanto era diffuso, in quel periodo, l artigianato nel paese. Da ammirare sono i vari portali (figg. 4 e 5), che si contrappongono tra loro per varietà di forme e di decorazioni ed impreziosiscono le vie del centro storico. Su alcuni muri pubblici o privati, messi a loro disposizione, gli studenti universitari, che s intendono di arte, hanno dipinto interessanti murales. Fig. 2 Fig. 3 Fig. 5

Fig. 6 Da vedere (fig. 6) le lamie di Bitonte costruite nel XVIII secolo: sono robusti pilastri in pietra che sostengono una struttura di mattoni con volte a crociera su cui poggiano anche le case. Nel centro storico si trova la Chiesa Madre S. Maria delle Grazie, che fu edificata nel 1587, ma fu completata nei primi decenni del Seicento. Fu ampliata tra il 1750 e 1755 ed assunse l aspetto attuale. Nuovamente ristrutturata (fig. 7) è stata riaperta al culto il 20 marzo 2000. La facciata semplice richiama un tempio greco con lesene e trabeazione, interrotta da un portale e da due finestre laterali. L interno, a destra dell ingresso, conserva (fig. 8) un acquasantiera in pietra, su piedistallo finemente scolpito, a forma di conchiglia. Nel fondo della vaschetta, contenente l acqua santa, è raffigurato un serpente, simbolo del peccato originale. Sempre a destra si notano le sette- Fig. 8 XX secolo, la scultura in legno policromo del Settecento, raffigurante (fig. 9) l Immacolata e la scultura (fig. 10) di Santa Maria delle Grazie del Seicento. Quest opera, in legno policromo di tradizione espressionista locale, è pervasa da una sottile grazia, che dà alle immagini della Madonna e del Bambino una nobile espressione di bellezza. Fig. 7 centesche sculture lignee di San Leonardo e di Sant Antonio abate, la statua manichino dell Addolorata e quelle di San Giuseppe e Santa Teresa del Bambino Gesù in cartapesta del XX secolo. Sull altare ci sono la statua manichino della Madonna del Rosario e la scultura del Cuore di Gesù in cartapesta. A sinistra si trovano le statue dei Santi Medici in cartapesta del Fig. 9 Fig. 10 3

4 Fig. 11 Inoltre la chiesa conserva due tele del XVIII secolo raffiguranti la Madonna col Bambino e la Madonna, il Bambino e gli angeli che suonano. Sempre nel centro storico, si trova (fig. 11) la Chiesa dell Annunziata del XVII secolo, forse la più antica, intorno alla quale sorse il primo nucleo abitativo. La facciata è molto semplice, a capanna. L interno è a navata unica col tetto a capriata di legno. Conserva (fig. 12) la statua lignea di Santa Filomena del Settecento. La Chiesa di Sant Antonio da Padova faceva parte del complesso monastico francescano degli Zoccolanti, edificato tra il 1650 e il 1661. Sorse per volere di Astorgio Agnese, il quale adempì ad un voto e alla sua morte, per testamento, donò ai monaci parte dei suoi averi. I francescani abitarono il convento fino al 1862 quando divenne proprietà dello stato con la legge Siccardi. Fig. 13 Attualmente del convento è rimasta soltanto un ala del porticato. La chiesa, però, rimase luogo di culto dei fedeli e divenne nel 1976 (fig. 13) la Chiesa Parrocchiale di Sant Antonio da Padova, da ammirare per l interesse storico e artistico. L interno in stile barocco, ad una sola navata, conserva pregiate decorazioni barocche, un altare (1905) in marmo policromo, le statue in legno policromo del Settecento di San Francesco d Assisi (fig. 14), San Pasquale Baylon, Santa Rosa da Lima e Santa Lucia. Da ammirare ancora due tele del Settecento, di scuola napoletana, raffiguranti San Fig. 12 Fig. 14

Rocco e Santa Lucia. Sparse nelle campagne vi sono le masserie fortificate e accanto ad una di loro la Chiesetta della Madonna del Lauro. BIBLIOGRAFIA Giovanni Montesano, Rotondella e il suo territorio nell Età Moderna, Lavello (PZ), Alfagrafica Volonnino, Edizioni Osanna Venosa, 1997. Giacomo Racioppi, Storia della Lucania e della Basilicata, Roma, Ermanno Loescher & C., 1889. Ristampa anastatica, Matera, Grafica BMG. Copyright 1/4/2000. Tutti i diritti riservati 5