miopianto, Chi il pianto degli scarafaggi ai funerali degli altri Ilmassacro in Ruanda frutto di una pedagogia dell ' odio



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colonizzato dai Le Altri olandese 211 Una Non L Siamo Diffusione : 477910 Pagina 20 : Periodicità : Settimanale Dimens 5355 : % LetturaI_140216_21_9pdf Sito web: http://wwwcorriereit miopianto il pianto degli scarafaggi Ilmassacro in Ruanda frutto di una pedagogia dell odio I miei morivano e io non c ero Andavo ai funerali degli altri Memoria l aprile 1994 per cento giorni gli hutu sterminarono i tutsi Ottocentomila vittime Ma all origine stanno i miti razzisti dei colonizzatori europei e il loro stile di dominio di SCHOLASTIQUE MUKASONGA aveva sentito parlare del Ruanda prima dei tragici mesi di Chi aprile maggio e giugno 1994 durante i quali un milione di tutsi ( 80o mila secondo le stime più citate ndr ) furono massacrati in condizioni atroci? Il Ruanda non era facile da individuare su una cartina dell Africa un coriandolo appena la metà della Svizzera I meglio informati avevano sentito parlare dei giganti tutsi dei vulcani sui pendii dove vivevano gli ultimi gorilla ne facevano un Paese modello : molto cristiano paradiso di organizzazioni non governative un oasi di pace in contrasto con un vicino immenso e turbolento come il Congo Il più delle volte si ignorava che era un Paese molto popoloso ( oggi quasi 12 milioni di abitanti ) una densità all Si sapeva che inizialmente era stato tedeschi poi dopo la Grande guerra sottoposto al regime di mandato belga Eppure il Ruanda non era una creazione coloniale come tanti altri Stati africani dalle frontiere artificiali tracciate per bene dagli interessi europei Il Ruanda prima dell arrivo degli europei era una nazione a tutti gli effetti tradizioni orali ricche e abbondanti ci fanno risalire alla fine del Seicento l archeologia al primo millennio complessità della società la ricchezza dei riti intorno alla regalità sacra avevano stupito i primi europei amministratori coloniali L autrice Scholastique Mukasonga è nata in Ruanda nel 1956 1992 vive in Francia Nei massacri perse anche la madre Ilnuovo libro Il 20 febbraio esce per 66thand2nd Nostra Signora del Nilo ( traduzione di Stefania Ricciardi pp Euro16 ) L evento Il 25 febbraio sarà a Roma per ilfestival de la Fiction Frangaise ( Institut frangais - Centre Saint-Louis largo Toniolo 20 / 22 ore 19 ) missionari che soggiornavano nel Paese popolazione era forte dell appoggio di una quindicina di clan che giocavano un ruolo politico essenziale e si ripartivano in tre : gruppi hutu tutsi e twa Queste tre categorie non avevano niente delle etnie né tantomeno delle razze I ruandesi parlano tutti la stessa lingua abitano gli uni accanto agli altri non ci sono regioni tutsi né regioni hutu condividono la stessa cultura I tutsi erano più specializzati nell allevamento gli hutu nell agricoltura i twa sono in prevalenza vasai Se la regalità era tutsi e alcuni clan detenevano delle prerogative e considerevoli ricchezze in bestiame va detto che la maggior parte dei tutsi non si distingueva in nulla dalla maggioranza della popolazione élite politica ed economica comprendeva sia tutsi che hutu ma sarà omologata dagli europei sotto la denominazione unica di tutsi carta d identità imposta dai belgi negli anni Trenta fisserà definitivamente le cosiddette «etnie» Inoltre i tutsi saranno vittime dei miti dell antropologia razzista imperanti nell Ottocento e fino alla metà del Novecento : gli africani non sono capaci di edificare Stati stabili né di elaborare culture raffinate e complesse come nel caso del Ruanda Tutto ci? proviene dall esterno è stato portato dagli invasori che hanno imposto ai «negri» la propria civiltà Ma questo ruolo verrà at tribuito ai tutsi possono essere completamente neri : sono etiopi egiziani discendenti dalle dieci tribù perdute d Israele I colonizzatori come i missionari si appoggiano ai capi tutsi e difatti si sono premurati di nominarli al posto dei recalcitranti alla conversione e alla colonizzazione Ma alla vigilia dell indipendenza la potenza belga e la Chiesa cattolica onnipotente in Ruanda abbandonano i tutsi i cui intellettuali scalpitano troppo per ottenere l indipendenza immediata in piena guerra fredda e la paura del comunismo e l esempio del vicino Congo hanno probabilmente indotto a quell improvviso mutamento politico élite hutu formatasi nei seminari rivendica riforme che potrebbero essere giustificate se non si ispirassero agli schemi razzisti che le sono stati inculcati : i tutsi sono degli invasori i primi colonizza 1 / 5 Copyright ( Lettura)

Scherzavano Devi Ma Ci Le Nel Mia Diffusione : 477910 Pagina 20 : Periodicità : Settimanale Dimens 5355 : % LetturaI_140216_21_9pdf Sito web: http://wwwcorriereit Insetti Il termine impiegato per definire la mia gente era Anyenzi» cioè blatte schifose E a quattro anni ho visto bruciare la mia casa tori degli stranieri parassiti che bisogna scacciare se non sterminare 1959 innegabilmente orchestrati scoppiano i primi pogrom contro i tutsi :ormai i tutsi sono considerati stranieri nel proprio Paese Presto non saranno nemmeno più considerati esseri umani ma bestie nocive serpenti inyenzi ossia scarafaggi che un giorno ci si dovrà ben decidere a sradicare 1959 i tutsi sapevano perfettamente di essere destinati a una morte violenta Conoscevano i loro futuri assassini Ci vivevano accanto perfino con loro sulla sorte che li attendeva A quattro anni ho visto bruciare la mia casa mia famiglia è stata deportata in una regione fino ad allora riservata ai grandi animali il Bugesera persecuzioni quotidiane i massacri a ripetizione ci ricordavano che il genocidio era la nostra sola promessa di futuro potevano annientare in ogni istante con il minimo pretesto paura era un ombra che ci accompagnava giorno e notte forse quella paura era ci? che allertava i nostri sensi e che ci ha permesso di sopravvivere più a lungo madre mi ripeteva :«Ammira la mosca che vede da tutti i lati essere gli occhi della mosca devi dirti che sei una mosca» Eppure non eravamo rassegnati Erava Ungiovane ferito a colpi di machete dalla milizia hutu Interahamwe in un ospedale della Croce Rossa in Ruanda nel 1994 Il ragazzo ritratto nello scatto è un hutu sospettato di simpatizzare per i tutsi la parte della popolazione ruandese contro la quale si era scatenata la furia degli hutu foto è valsa a James Nachtwey il World Press Photo Award : Nella foto in alto a sinistra un miliziano armato durante i giorni del genocidio ( Ansa ) 2 / 5 Copyright ( Lettura)

In Finalmente Massacri Nei I Io Non Era Era E missionari di persecuzioni Il Per? Avevano A Come I L Ruanda Ha Storie Appena E? Il Periodicità : Settimanale Dimens 5355 : % LetturaI_140216_21_9pdf Sito web: http://wwwcorriereit moben decisi a sopravvivere Molti erano già andati in esilio nei Paesi circostanti Burundi Uganda Congo stessa nel 1973 cacciata dalla scuola di assistente sociale ho preso la strada dell esilio verso il Burundi Da allora ero la memoria dei nostri dei deportati di Nyamata destinati al genocidio Aprile maggio giugno 1994 : 100 giorni un milione di morti massacri non potevano stupirmi oscuri violenze tribali ataviche primitive dicevano i media I governi del mondo intero tendevano a rifiutare il termine genocidio per non dovere intervenire lingua kinyarwanda c era già una parola "gutsembatsemba che significa sradicare " una parola che veniva impiegata a proposito delle erbe cattive e anche dei tutsi prima sensazione è stata di sollievo : finalmente! L attesa era finita accaduto ci? che da tempo aspettavamo nella paura ora riposano Ma quanti morti quante umiliazioni prima di essere uccisi quante atrocità impensabili Certo come ogni essere umano cercavo di sapere se della mia famiglia rimasta in Ruanda ci fosse un superstite mi facevo illusioni a Nyamata c erano solo tutsi poi è arrivata una lettera dal Ruanda la lista dei miei lista dei miei morti : 37 nomi? allora che ti invade il senso di colpa per essere sopravvissuto proprio come l ho descritto per il personaggio di uno dei miei racconti de L Iguifou che porta sempre con sé la lista dei suoi morti :«Di quelli che sono morti lontano da lei senza di lei senza che lei potesse fare nulla neanche morire insieme a loro» Si dice che il dolore si plachi piangendo Ma si pu? piangere davanti a un foglio di carta stropicciato? In Ruanda le donne vedove o orfane hanno potuto piangere insieme Mi sembra che da quella sofferenza comune abbiano attinto risorse Io invece ero sola mesi successivi al genocidio ero colta da un desiderio irrefrenabile di intrufolarmi nelle cerimonie di tumulazione Avrei pianto con le famiglie a lutto Ilromanzo Nostra Signora del Nilo è un liceo femminile contaminato dall apartheid etnicoche imperversa nel resto del Paese Certezze Da11959 le future vittime sapevano di essere destinate afine violenta Vivevano accanto ai futuri carnefici scherzavano sulla loro sorte Destino Io ero la sola a ricordare ed erain me grazie alla scrittura che dovevano sopravvivere strage aveva fattodi me una scrittrice chesi domandavano chi fosse quella nera sconosciuta che mostrava tanto dispiacere Al ritorno da quei funerali estranei mi vergognavo un po : ero un parassita del lutto altrui Certo sapevo che un giorno sarei dovuta tornare in Ruanda per piangere i miei Morti dieci anni mi è mancata la forza Ho finito per andarci nel 2 04 Nyamata nel villaggio dei «rifugiati interni» di Gitagata non esisteva più niente del villaggio dei profughi della mia infanzia della mia famiglia della casa dei miei genitori Nessuna tomba sulla quale raccogliersi savana aveva invaso tutto voluto sradicare perfino il ricordo della loro esistenza Non restano che ossa e teschi anonimi esposti in vetrine nella chiesa dei Nyamata stato allora che ho capito cosa i Morti attendevano da me Di tutti coloro che erano stati chiamati scarafaggi che erano stati sterminati senza risparmiare i neonati di coloro di cui si era voluto sradicare perfino il ricordo io ero la sola memoria ed era in me grazie alla scrittura che dovevano sopravvivere Il genocidio aveva fatto di me una scrittrice Ildovere della memoria si era dunque mutato per me in dovere di scrivere miei primi due libri sono puramente autobiografici primo Inyenzi ou les Cafards ( «Gli scarafaggi» ) ripercorre la mia infanzia nel villaggio profugo di Gitagata le quotidiane i ripetuti massacri ma anche le gioie dell infanzia perché dopotutto anche nella terra dell esilio e dell infelicità l infanzia lascia sempre per quanto minimo un piccolo posto al paradiso ho scritto quel libro era la tomba di carta per coloro che sarebbero rimasti per sempre senza sepoltura mia seconda opera femme aux pieds nus ( «donna scalza» ) è un omaggio a mia madre e al coraggio di tutte le donne esiliate che si ingegnavano a sopravvivere e soprattutto a salvare i figli da una morte annunciata il sudario nel quale non ho potuto avvolgere il corpo di mia madre come lei mi aveva fatto promettere libro ha ricevuto il prix Seligmann des Universités de Paris contro il razzismo e l intolleranza Iguifou è una raccolta di racconti che segna il mio passaggio verso la narrativa romanzesca ricevuto il premio Renaissance per il racconto breve e il premio Académie des Sciences d Outre-Mer Nostra Signora del Nilo come il titolo del romanzo è un liceo femminile arroccato a 2500 metri di altezza non lontano da una presunta sorgente del Nilo sovrastata da una statua della Vergine lì che si forma la nuova élite femminile la prima repubblica hutu Se hanno costruito quel liceo in quel luogo così solitario è stato per proteggere le ragazze future mogli di ministri o di ricchi uomini d affari dai pericoli della città Ma il liceo d élite non è preservato dall apartheid etnico che imperversa nel resto del Paese :una quota limita al 10%% il numero di alunne tutsi Chiuse nel liceo e nella stagione delle piogge che corrisponde all anno scolastico le passioni che lacerano il Ruanda finiscono pian piano per scatenarsi anch esse nell animo delle studentesse di quinta Il futile chiacchiericcio tra adolescenti le rivalità amorose la rocambolesca spedizione dai gorilla la ridicola visita della regina Fabiola potrebbero contrassegnare un anno scolastico in fondo simile agli altri in un liceo cattolico forse un po rigido ma dove tutto sfocerà in una tragedia premonitrice di quella che vent anni dopo annienterà un milione di innocenti apparso Nostra Signora del Nilo ( in uscita in Italia i120 febbraio per i tipi di 66thand2nd ndr ) ha ottenuto il premio Ahmadou Kourouma al Salone del libro di Ginevra e nel novembre 2012 il premio Renaudot ( traduzione di Stefania Ricciardi ) Bibliografia Il libro forse decisivo nel raccontare al mondo cos accadde in Ruanda nel 1994 è di Philip Gourevich : Desideriamo informarla che domani verremo uccisi con le nostre famiglie dal Ruanda ( Einaudi 2000 ) Tradotto in occasione del decennale A colpi di machete parola agli esecutori del genocidio in Ruanda di Jean ) Hatzfeld ( Bompiani 2004 Del 2004 anche lista del console : cento giorni 3 / 5 Copyright ( Lettura)

Di Una Mentre Certo Nella Sulla Per Ma Nei Al Un Che Periodicità : Settimanale Dimens 5355 : % LetturaI_140216_21_9pdf Sito web: http://wwwcorriereit unmilione di morti di Pierantonio Costa e Luciano Scalettari ( Edizioni Paoline ) Il film di George Terry Hotel Rwanda Una storia vera è edito da Feltrinelli in dvd nella collana Real Cinema ( 2005 ) : in allegato il libro inchiesta Stagione di sangue difergal Keane L anno scorsodi Paul Rusesabagina è uscito l autobiografico Hotel Rwanda vera storia ( il Canneto ) Tra i diversi titoli pubblicatidall Editrice Missionaria Italiana del 2013 è Le cicatrici del Ruanda faticosa riconciliazione di Valentina Codeluppi Immaculée Ilibagiza la testimonianza Viva per raccontare ( Corbaccio 2007 ) Ventanni dopo Fu il genocidio più veloce di tutti E il mondo non volle vedere dimichele FARINA settimane in Ruanda : 800 mila persone uccise in meno di 100 giorni «il più veloce genocidio della storia» Tredici 21 marzo 1994 A Hollywood Schindler s List vince 8 Oscar Viene aprile e a Kigali l unica lista è quella delle vittime designate dalle autorità in Sudafrica si celebrano le elezioni e Mandela presidente grida «Mai più» oppressione in Ruanda sotto gli occhi dell Onu e delle diplomazie mondiali non si scatena il caos della cieca violenza tribale tra hutu e tutsi ma una mattanza prevista e oculatamente : pianificata lo sterminio della minoranza tutsi (e degli oppositori hutu ) organizzato da una classe dirigente hutu in cravatta e tailleur che ama lo shopping francese e si sente minacciata da una guerra che rischia di perdere genocidio portato a termine da militari milizie di partito gruppi «di autodifesa» disposti sul territorio da prefetti e «borgomastri» migliaia di zelanti persone comuni che si alzano la mattina nei villaggi per finire «il lavoro» ovvero uccidere gli ultimi nemici tutsi e spartirsene gli averi Ogni tentativo di ridurlo a una breve sequenza di date è un arrischiata operazione di distilleria cronologica per? serve ad allargare il cono di luce sulle responsabilità al di là di quanto fatto dal Tribunale internazionale per il Ruanda Ictr che finora ha processato un centinaio di persone Il Paese del genocidio vent anni dopo è un motore economico e una potenza militare nel cuore dell Africa Le divisioni hutu-tutsi sono state cancellate dalle carte d identità e dal dibattito pubblico potere ( talvolta accusati di autoritarismo ) i leader dei «ribelli tutsi» quel Fronte patriottico ruandese ( Fpr ) che dall esilio in Uganda nel 1990 mosse guerra al regime autoritario e settario del presidente hutu Juvenal Habyarimana in sella dal 1973 6 aprile Verso sera Habyarimana viene ucciso da un missile terraaria mentre il suo Falcon privato ( con equipaggio francese ) atterra a Kigali I pretoriani della Guardia presidenziale cominciano il massacro dei civili capitale c è anche una delegazione ( scortata da 400 uomini armati ) dell Fpr per la formazione del nuovo governo di unità nazionale carta gli accordi di Arusha dell anno precedente voluti dalla comunità internazionale hanno messo fine alla guerra L Onu ha appena mandato in Ruanda un debole contingente di peacekeeper sull Africa spira il vento del disimpegno mondiale dopo il massacro dei caschi blu in Somalia nel 1993 classe dirigente hutu che osteggia la condivisione del potere con Fpr sfrutta quel vento e quel vuoto agli ordini del generale in pensione Théoneste Bagosora ( oggi all ergastolo ) Chi uccise il presidente che dopo molti voltafaccia sembrava deciso a fare posto ai ribelli? Tutte le parti avevano interesse a farlo Francia di FranQois Mitterrand grande protettore di Habyarimana accuserà Paul Kaga me leader Fpr e attuale presidente del Ruanda Ma Parigi con un inchiesta ufficiale nel 2012 lo ha scagionato Il mistero rimane è che la morte del presidente fu il pretesto per la «soluzione finale» contro i tutsi tre anni precedenti c erano state «prove tecniche» : 17 massacri di tutsi pressoché ignorate all esterno gennaio 1993 al marzo 1994 furono importate 581 tonnellate di machete ( il doppio dell anno precedente ) per armare i miliziani mesi le trasmissioni governative su radio Mille Colline ha cantato la propaganda dell estremismo hutu : i tutsi antichi dominatori della nazione collaborano con i ribelli e vanno eliminati 4 / 5 Copyright ( Lettura)

Le Gli Molti Se L Invece Stessi Periodicità : Settimanale Dimens 5355 : % LetturaI_140216_21_9pdf Sito web: http://wwwcorriereit netruppe francesi belghe e italiane con l aiuto dei soldati Onu dell Una mir evacuano 4 mila stranieri da Kigali giorni : stesse strade 20 mila ruandesi vengono uccisi comando Unamir arrivano al Palazzo di Vetro le notizie di migliaia di civili che cercano rifugio nelle basi Onu allora capo delle operazioni di peacekeeping Kofi Annan risponde che manca il mandato per proteggerli americani ( Bill Clinton presidente ) vorrebbero la partenza di tutti i caschi blu nella prima settimana Onu avesse mostrato i denti e le armi è possibile che il regime quasi in bancarotta avrebbe fermato i piani alle spalle di Annan il segretario generale Boutros Gha li parla di «calamità» come se fosse un disastro naturale : solo il 4 maggio pronuncerà la parola «genocidio» il giorno dopo la dura condanna del Papa il mese della «pacificazione» indetta dalle autorità dopo le pressioni internazionali : la mattanza continua ma più «discretamente» I tutsi rimasti vengono invitati a uscire dai nascondigli vengono ammazzati dopo interrogatori farsa Maggio è il mese in cui si uccidono più donne e bambini I ribelli avanzano milizie senza più tutsi prendono di mira anche gli sbigottiti fratelli hutu Metà giugno Francia annuncia la missione Opération Turquoise «per proteggere la popolazione» ( oltre che la propria influenza ) Arrivano tardi ( c è chi non è mai arrivato ) Di fatto il genocidio viene fermato dai ribelli del Fpr che il 2 luglio conquistano Kigali ( dopo aver massacrato a sangue freddo secondo un rapporto Onu 45 mila hutu ritenuti responsabili dello sterminio dei tutsi ) Il 18 luglio nasce il nuovo governo dei vincitori l Italiaè in lutto : il giorno prima la nazionale ha perso la finale del Mondiale con il Brasile @mfarina9 Uganda Rualitla Rep De del Con undi Tanzania AFRICA 5 / 5 Copyright ( Lettura)