Raduni RFI in programma per il 2017

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Transcript:

Manifestazioni e Raduni Raduni RFI in programma per il 27 agosto Rovereto (TN) - Tour Dolomiti di Brenta 9 e 10 settembre Jesolo (VE) - Il Registro nella Laguna dei Dogi 15 ottobre Rovereto (TN) - Gita d'autunno in Trentino 10 dicembre Pranzo degli auguri Fiere con la partecipazione del RFI 22 e 23 aprile Novegro (MI) - Auto Moto Collection 23 e 24 settembre Modena - Modena Motor Gallery 29, 30 settembre e 1 ottobre Parma - Mercanteinauto 30 settembre e 1 ottobre Caorle (VE) - 21 a Mostra Scambio dal 26 al 29 ottobre Padova - 34 a edizione di Automoto d Epoca 10, 11 e 12 novembre Novegro (MI) - Mostra Scambio 1

Registro Fiat Italiano fondato nel 1963 Specialisti di modello Referenti Associazione fra collezionisti di vetture Fiat d epoca. Riconosciuta dallo Stato Italiano: Legge 28.2.83 n. 53, D.L.vo 30.4.92 n. 285 e D.P.R. 16.12.92 n. 495 Sede sociale: Via Cesare Battisti 2, 10123 Torino, Tel 011 5629881, Fax 011 5629884, info@registrofiat.it www.registrofiat.it Consiglio Direttivo Edoardo Magnone Roberto Iatì Cristiano Fiorio Maurizio Torchio Mario Bemer Armando Foresta Severino Luchetti Gian Luigi Petrini Giorgio Sangiorgi Segretario Generale Giuseppe Capirone Revisori dei Conti Antonio Bosi Adriano Gillino Collegio dei Probiviri Fabio Govoni Benedetto Simi de Burgis Diego Mercalli Conservatore Lucio Fiore Segreteria Manuela Trombini Cristina Testore Monica Fasciola Commissione Tecnica Gian Luigi Petrini Armando Foresta Alberto Tribolo Giorgio Sangiorgi Commissari Tecnici Antonio Annicchiarico Andrea Clò Luciano Clò Corrado Impastato Marcello Perniciaro Commissario Tecnico Moto Silvio Ubertino Eventi/Manifestazioni Giancarlo Vassetta Alberto Tribolo Relazioni Esterne Alberto Perini Giuseppe Capirone In ottemperanza a quanto disposto dalla legge n.675 del 31/12/96 in materia di tutela dei dati personali, se Lei non desidera ricevere le pubblicazioni del Registro Fiat Italiano o se vorrà consultare, cancellare, o modificare i suoi dati, sarà, per Lei sufficiente scrivere al REGISTRO FIAT ITALIANO via Cesare Battisti 2, 10123 Torino; che provvederà ad accogliere la Sua richiesta. Se non desidera essere inserito nell archivio del REGISTRO FIAT ITALIANO, barrare la casella a lato 2 Modelli ante 1935 Alberto Ercolini, Lerici (SP), 0187/970418, 340/6841023 501-503-508-500B Italo Trovò, Torino, 011/2734766 500 A-B-C Marcodini Franco, Borgomanero (NO), 0322/844110 Paolo Bellinazzi Fiesso Umbertiano (RO) 360/703093 info@zeroa.it www.zeroa.it Nuova 500 D-L-R Corrado Impastato, Cuneo, 0171/613381 Luciano Clò, Modena, 059/923141 Davide Giovannini, Verona, 349/4904624 Adelio Corradin, Castelfranco Veneto, 0423/484126 o 368/427531 Salvatore Ignaccolo, Monaco 339/8421921 sal@motorpassion.eu 600-600 Multipla Luigi Aratari, Milano, 02/365 61 769 Martino Parodi, Ceranesi (GE), 010/718183 Mario Minacapelli, Rovereto (TN), 349/5398027 4ever600@gmail.com 1100/103-8V e Speciali Edoardo Tenconi, Milano, 02/2489119 1300/1500-1800/2300 Giovanni Menegazzi, Isola Scala (VR), 045/66 30 380 130 Berlina e Coupè Eugenio Calabria, Torino, 338/5866836 Fiat Abarth 595 e 695 Renato Donati, Bologna, 333/2184321 SIATA Paolo Bellinazzi Fiesso Umbertino (RO) 360/703093 info@zeroa.it Fiat Campagnola Erik Masoero Fiano (TO) 338/8107151 Coupè Luigi Di Mambro Cunardo (VA) 0332/716363 _ 335/8082010 Efrem Mirolo Torino 392/3618491 Veicoli industriali e commerciali Gian Paolo Arborio Via Garibaldi 25-27 13043 Cigliano Vercellese (VC) 345/4779298 Valle d Aosta Roberto Iatì, tel. 338/4195809 fax 011/5629884 info@robertoiati.com Lombardia Giorgio Sangiorgi tel. 349/5559594 Via A. Robino, 36, 20025 Legnano (MI) giorgio.sangiorgi2@virgilio.it Edoardo Tenconi, tel. 02/2489119 Viale Casiraghi 52, 20099 Sesto S. Giovanni (MI) edoardo.tenconi@libero.it Veneto Marco Beghetto tel. e fax 0423/720364 cell. 349/3793427 (ore serali) Via dei Ruschelli 2, 31033 Castelfranco Veneto (TV) rfi.treviso@libero.it Vittorio Dorigo cell. 328/6810592 Via Piave Vecchio, 30016 Jesolo (VE) dorigovittorio49@gmail.com Giovanni Farina cell. 335/7478268 Viale Cristoforo Colombo 53, 37138 Verona giovannifarina.pa@gmail.com Trentino-Alto Adige Ettore Zendri, Viale Zugna 44, 38068 Rovereto (TN) zendri.ettore@alice.it tel. 347/6805031 Liguria Gian Luigi Petrini, salita al Pilone 8A - 18100 Imperia gianluigipetrini@uno.it tel. 338/9548900 Emilia-Romagna Armando Foresta, tel. 051/824307, Via XXV Aprile 54 40017 San Giovanni in Persiceto (BO) armandoforesta@alice.it Clò Andrea tel. 059/923141, Via Emilia Ovest 131, 41013 Castelfranco Emilia (MO) andreaclo500@yahoo.it Toscana Mario Bemer, tel. e fax 055/216177 Via Maggio 68/70R, 50125 Firenze info@stefanobemer.it Marche Severino Luchetti, tel. 0735/705303, cell. 348/6509150 Via Vicolo Manara 13, 63077 Stella di M.S. Polo (AP) severinoluchetti@hotmail.com Umbria Alberto Panfili, cell. 335/8358191 Via N. Machiavelli 15, 06024 Gubbio (PG) Lazio Piero Vecci, tel. 06/3011973 Via Casale San Nicola 45/E, 00132 Roma Puglia Efisio Mastrorazio, tel. e fax 0881/665160, 329/6199039 Viale Imperiale 13 C, 71100 Foggia efisiomastrorazio@yahoo.it Calabria Tramontana Massimiliano tel. 340/8943512 fax 0965/372124 Via Nazionale 89, 89135 Reggio Calabria rficalabria@libero.it Sicilia Salvo Mammana, Via Enna 12, 95030 Mascalucia (CT) salvomammana@yahoo.it tel. 338/8458588 Michele Mannone Via Alcide De Gasperi 9, 91025 Marsala (TP) duemme11@libero.it tel. 320/6203897 Giuseppe Massimo Testa, tel. 393/2986602 fax 0952/21928 Viale Riccardo Quartararo 11, 95125 Catania giuseppetesta70@alice.it Pier Fausto Lo Nardo, Via Corradino di Svevia 21, 90135 Palermo ilradiatore2012@libero.it tel. 320/8972077 Massimiliano Pennino Via Marco Polo 130 98125 Contesse Messina (ME) max.balilla@libero.it tel. 380/4553465 Francia Livio Zanone 0033/164456225 livio.zanone@sfr.fr 2, rue Auguste-Allongé, 77780 Bourron-Marlotte (S&M) Argentina Sergio A. Lugo lugo.sa@gmail.com Cramer 1850 P B E C 1428 CTB Ciudad de Buenos Aires USA John de Boer The Italian Car Registry 14090 Beyers Lane Grass Valley, CA 95949 USA tel. 001/9254575283 iicar@earthlink.net Principato di Monaco Salvatore Ignaccolo 9, avenue des Papalins MC 98000 Monaco tel. 339 8421921 sal@motorpassion.eu

Indice Raduni 1 Elenco fiere Editoriale 4 Questa folle estate Abarth 6 Abarth 695 Rivale News 13 Ultimissime... 67 Notizie dalla Polonia - Massimiliano Caldi In copertina: Autocarro Fiat 634N. Personaggi 14 Agnelli e Gualino: dal 1917 al 1927 30 Coppa Vanderbilt 1936 Il Registro rivista trimestrale del Registro Fiat Italiano, Associazione fra collezionisti di vetture del gruppo FCA d epoca; Luglio- Autorizzazione del Tribunale di Torino n.3935 del 25/05/1988 Tutti i diritti riservati Testi e immagini contenuti in questo numero non possono essere riprodotti senza l autorizzazione scritta del Registro Fiat Italiano Andrea Brunazzi Via Cesare Battisti 2, 10123 Torino, tel 011/5629881, fax 011/5629884, www.registrofiat.it info@registrofiat.it Storia 20 1934 una Littorina Fiat a Mosca - Giuseppe Capirone 60 Pubblicità Fiat per la 1500 6c Auto Storiche 42 Autocarro Fiat 634 N2 - Guido Gili e Flavio Spalla 48 Fiat 634 N Anniversari 56 Belgio: 60 anni della Fiat 500 - Ivo t Jampens Eventi, Foto Soci, Posta, Mercatino 68 Eventi 78 Foto Soci 79 Posta 80 Mercatino Edoardo Magnone Mauro Giomi rivista@registrofiat.it BwithC, Torino BwithC, Torino Elisabetta Pozzo Arti Grafiche Parini Moncalieri 3

Editoriale Questa folle estate Cari Soci, gentili lettori, tra lanci di missili, flussi di migranti, incendi nei boschi, attentati in città, siccità nelle campagne e scandali per l ASI questa folle estate pare stia per finire. Meno male. Accingiamoci quindi ad affrontare l autunno con fede e la speranza che anche il nostro piccolo mondo di appassionati non sia coinvolto nella vicenda che ha visto protagonista l avv. Roberto Loi, presidente del nostro Ente Federale, l Automotoclub Storico Italiano (ASI). Al momento di andare in macchina con questa rivista non siamo in grado, né possiamo, esprimere giudizi. Noi come Registro siamo stati destinatari di varie richieste per mettere in atto iniziative volte a prendere una posizione per riformare il nostro Ente, ma noi pensiamo sia giusto evitare pregiudizi in attesa dello svolgersi degli avvenimenti. Piuttosto prepariamoci fin da adesso per le festività di fine anno, per questo possiamo già parlare dei regali che faremo a Natale. Ricorderete che erano state editate, dal registro Fiat, due opere sulle Abarth. La prima, costituita da due volumi (oltre 1000 pagine!) racchiusi in un elegante cofanetto, presenta una inedita raccolta di documenti, schede tecniche, disegni, fotografie di rara bellezza. La seconda, un volume di 600 pagine, è il dizionario con cui Carlo Abarth ha scritto alcune delle pagine d oro della storia dell automobile. I piloti che hanno guidato lo Scorpione verso la fama mondiale ci sono tutti. Uno per uno, rubricati in elenchi completi con date, località, tipi vettura, categorie, classi, tempi e distanze. Nel volume potrete trovare il nome dell amico lontano, del cugino, del papà o del nonno a cui fare la sorpresa di regalare un libro con il suo nome iscritto nell Albo d Oro, con schede dettagliate che riportano alla luce risultati quasi incredibili per quei tempi. Il libro sfoglia ricordi e registri autentici per rivivere il modo delle corse assieme a quegli uomini che l hanno plasmato con il loro talento. Quale migliore regalo? Pensateci e venite a trovarci! Scrivete, telefonate! In settembre ci troverete nel nostro stand alle Fiere di Modena, Caorle e Parma. A fine ottobre alla Fiera di Padova e in novembre a Novegro: venite in tanti, Vi aspettiamo con la nostra comprovata ospitalità!! Intanto intratteniamoci con questo numero della nostra rivista dove troveremo, insieme all ultima novità Abarth, la 695 "Rivale", altri interessanti articoli, quali la grande avventura in Fiat dell avvocato Gualino, il trionfo di Nuvolari in America, il viaggio della prima "Littorina" Fiat da Torino a Mosca nel 1934. Conosceremo la storia della pubblicità Fiat per la nuova "1500", i raduni realizzati, i trofei conquistati. A tutti, buona lettura e cordialissimi saluti! Edoardo Magnone 4

Notizie segreteria 30 anni di A.I.S.A.!! Il Presidente dell AISA (Associazione Italiana per la Storia dell Automobile) ci invia questa lettera: «La giornata del 9 luglio ha segnato un importante traguardo della nostra vita associativa: sono trascorsi 30 anni dal nostro primo incontro pubblico! Il 9 luglio 1987 a Torino si tenne infatti la conferenza dell ingegner Dante Giacosa (che aveva guidato per decenni la progettazione automobilistica Fiat) dal titolo I progettisti della Fiat nei primi 40 anni: da Faccioli a Fessia. Il testo della sua relazione fu pubblicato quale Monografia l e ripreso e ampliato con la Monografia 79 di marzo 2008. Sono quindi trent anni che AISA opera per portare alla luce e diffondere la conoscenza di fatti poco noti, ma molto rilevanti della storia del motorismo e le sue ricadute su società, costume, arte, condensati in ben 115 pubblicazioni e nei contenuti del sito www.aisastoryauto.it. uno strumento di comunicazione che si è rivelato prezioso anche nel rafforzamento delle collaborazioni e dei contatti con Associazioni di altri Paesi che condividono i nostri scopi e hanno attività simili alle nostre.» Lorenzo Boscarelli Presidente AISA 5

Abarth Abarth 695 Rivale Abarth 695 Rivale: prestazioni Abarth, eleganza Riva La storia di Riva e quella di Abarth sono molto più simili di quanto si possa pensare. Entrambe nascono dall intuizione e dal carattere di due grandi uomini: Carlo Abarth e Carlo Riva. Due imprenditori che, grazie alla loro inventiva e alla loro personalità, hanno saputo lasciare il segno nel loro tempo. Entrambi i marchi, nei rispettivi settori, hanno saputo interpretare il connubio tra performance e stile attraverso la cura artigianale per i dettagli e la passione per le cose ben fatte. 6

Abarth 695 Rivale Abarth Dall incontro tra due eccellenze italiane nel campo della tecnologia, dell innovazione, della cura per il dettaglio e della ricerca della performance nasce Abarth 695 Rivale, la serie speciale concepita in collaborazione con Riva. Questo marchio storico della nautica mondiale, da sempre sinonimo di eleganza e stile italiano, ha contribuito alla creazione della Abarth più raffinata di sempre. Grazie alle sue caratteristiche uniche, Abarth 695 Rivale è un Instant Classic capace di entrare a pieno titolo nella ristretta cerchia del Registro Abarth, che include solo le vetture più esclusive e dotate di requisiti tecnici o storici tali da renderle pezzi da collezione. 7

Abarth Abarth 695 Rivale Disponibile in serie limitata in versione berlina e cabrio, la Abarth 695 Rivale si riconosce grazie alla sua esclusiva livrea: vernice bicolore blu e grigio Riva impreziosita da un doppio tratto color acquamarina che la percorre all altezza della linea di cintura e richiama la linea di galleggiamento degli yacht. Le finiture cromo satinate per le maniglie delle porte, la firma 695 Rivale sul portellone posteriore e sui parafanghi posteriori; la modanatura cromo satinata sul portellone posteriore è un elemento caratteristico ispirato alle griglie di raffreddamento dei più moderni yacht della gamma Riva e rende ancor più inconfondibile questo modello. 8

Abarth 695 Rivale Abarth A tanto fascino corrisponde la consueta ricerca delle migliori performance attraverso il costante upgrade tecnico che caratterizza ogni vettura Abarth: sotto il cofano della 695 Rivale, infatti, si cela un motore da 1.368 cm 3 che garantisce una potenza massima di 180 CV e una coppia di 250 Nm. Il rapporto peso potenza della 695 Rivale è da autentica supercar (5,8 kg/cv con un peso di 1.045 kg) e le prestazioni sono s traordinarie: 225 km/h di velocità massima e 6,7" per accelerare da 0 a 100 km/h. Si tratta quindi di una vettura in grado di appagare clienti sofisticati alla ricerca di eleganza, raffinatezza e prestazioni. 9

Abarth Abarth 695 Rivale All interno, batticalcagno in fibra di carbonio, sedili in pelli blu come i pannelli delle portiere, tappetini neri con inserti blu e plancia in fibra di carbonio o in mogano, variante disponibile a richiesta che conferisce alla vettura un accento ancor più marcatamente nautico. 10

Abarth 695 Rivale Abarth Di assoluta eccellenza anche i contenuti tecnologici: di serie il sistema infotainment UconnectTM con schermo touch 7" HD e predisposizione Apple CarPlay ed Android Auto. Cosi come di livello sono i contenuti tecnici come l impianto di scarico Akrapović con terminali in carbonio, nei freni Brembo con pinze nere anteriori fisse a 4 pistoncini, nei cerchi in lega da 17" Supersport con finitura dedicata grigio lucido, nelle sospensioni Abarth by Koni con tecnologia FSD (Frequency Selective Damping). 11

Abarth Abarth 695 Rivale Ed infine non poteva mancare la targhetta numerata apposta a mano che, a richiesta, potrà essere personalizzata con il nome del proprio yacht: un modo originale per rendere la nuova Abarth 695 Rivale un prestazionale tender terrestre. 12

13 Ultimissime News Ultimissime...

Personaggi Agnelli e Gualino Agnelli e Gualino: dal 1917 al 1927 collaborazione e rottura Due capitani d industria La collaborazione tra i due grandi ca e sociale di Agnelli era più solida era superiore. Gualino, vulcanico imprenditori (Giovanni Agnel- di quella di Gualino, più giovane di imprenditore, era sempre alle prese li e Riccardo Gualino) ebbe un tredici anni (Agnelli era del 1866 con problemi di liquidità che met- andamento parabolico: un inizio in e Gualino del 1879), fattosi da tevano in tensione le banche, gli sordina, la successiva strettissima sé, senza un ingente patrimonio azionisti e la Banca d Italia. 14 collaborazione e poi la rottura finale. Senz altro la posizione economi- familiare alle spalle. Il prestigio di cui godeva Agnelli Fondamentale, per la comprensione della intensa collaborazione tra

Agnelli e Gualino Personaggi Agnelli e Gualino, è la considerazione dei rapporti di forza intercorrenti tra i due: infatti, il sodalizio ha funzionato fino a quando la leadership di Agnelli è stata evidente. Agnelli era un industriale di razza che aveva il senso della dinastia, del patrimonio e del marchio da trasmettere di generazione in generazione. Gualino era invece un imprenditore che in maniera spregiudicata faceva ricorso all indebitamento ed all uso poco chiaro della borsa determinando ora lo sviluppo di molte aziende, ma anche la loro crisi. Avevano in comune una attenzione per il modello capitalistico americano (taylorista e fordista) e una ammirazione per gli Stati Uniti che resistette anche di fronte allo sfacelo del 1929. Gli inizi I primi rapporti di affari vedono infatti un Agnelli defilato, ma presente nelle iniziative di Gualino come la fondazione della Snia (Società di navigazione italo americana) del 1917 con Gualino socio di maggioranza con quattro milioni di capitale ed Agnelli con un capitale di un milione. Con questa società Agnelli si inserisce nel grande affare del controllo sui trasporti marittimi degli aiuti americani all Europa per lo sforzo bellico. Alla Snia si affiancheranno due imprese americane, (la Marine & Commerce Corporation of America e la International Shipbuiding Company), per il commercio del carbone e la produzione di motonavi nel Texas per il trasporto dello stesso. Il tentativo di scalata al Credito Italiano, avvenuto tra la fine del 1917 ed i principi del 1918, vide i due per la prima volta uscire allo scoperto insieme con il carattere difensivo di questa scalata, tesa a consolidare il pacchetto di controllo della Fiat. Il rapporto tra i due imprenditori si consolida nei primi anni Venti, con la trasformazione in società di capitali della Banca De Fernex e la partecipazione paritetica al capitale sociale. 15

Personaggi Agnelli e Gualino 16 Gualino alla Fiat e Agnelli alla SNIA Nel 1918 Gualino si impegna in solido con un forte versamento di capitale per salvare Agnelli nello scontro con il gruppo Ansaldo - Banca di Sconto che condusse i due a incrociare le partecipazioni: Gualino nella Fiat e Agnelli vicepresidente della SNIA Viscosa (Società Nazionale Industria e Applicazioni della Viscosa) fondata nel 1920 da Gualino a Torino per la produzione di filati artificiali. Con questo finanziamento di fatto Gualino salvò Agnelli dalla perdita della Fiat dovuta alla scalata dei fratelli Perrone dell Ansaldo di Genova che avevano già fondato un azienda per la produzione di automobili. La vicepresidenza della Fiat (dal 1918 al 1926), portò Gualino ad avere un ruolo decisivo nel controllo azionario della casa automobilistica torinese (di fatto sempre gestita in stretto raccordo con Agnelli): è stato un Vice Presidente attivo e innovatore per tutta la durata dei suoi otto anni. Occupazione fabbrica Un momento centrale nello sviluppo dei rapporti tra i due imprenditori fu la crisi della Fiat a seguito dell occupazione della fabbrica (durante il così detto biennio rosso che fece seguito alla Rivoluzione Russa) da parte degli operai a cominciare dal 1 settembre 1920 con le guardie rosse che, a cavalcioni sui muri e con le bandiere rosse al vento, avevano il compito di sorveglianza armata sia di giorno che di notte. Al centralino telefonico rispondevano Fiat Soviet!! Il cavalier Giovanni Agnelli, a 54 anni, non può più entrare nella sua fabbrica!! Egli oppose un secco rifiuto alla pressione degli operai,

Agnelli e Gualino Personaggi decidendo di abbandonare la Fiat Fiat senza Agnelli non avrebbe Era il progetto T. M. G. (Torino vendendone la proprietà. Dirà: potuto avere grossi sviluppi, gli Milano Genova) che prevedeva cedette parte delle azioni convin- la costruzione di una autostrada cendolo a rientrare al comando tra le tre città con una ferrovia in della Fiat. mezzo che, separando i due sensi Parallelamente a queste operazioni di marcia, consentisse ai treni una i due assunsero il controllo della velocità di oltre 180 chilometri Fu Gualino a rilevare il 75% del Banca Agricola Italiana, del Credito l ora: velocità impensabile per capitale Fiat dimostrando, in quella Piemontese e, nel 1920, parte quei tempi. circostanza maggiore duttilità poli- del capitale del quotidiano Se l impresa fosse stata condotta a tica di Agnelli. La Stampa di Torino. termine (dovevano costruirsi anche La vicenda denota il diverso treni aerodinamici dipinti con vernici taglio dei due protagonisti. Agnelli da industriale puro rifiuta di cedere il comando dell azienda Super direttissima Torino Milano Genova speciali) il tempo di percorso tra le tre città sarebbe stato ridotto di oltre un ora con vantaggi evidenti per preferendo cedere la proprietà, le due case torinesi. Mussolini, da Gualino volpone, grazie alla sua Del sodalizio Gualino - Agnelli resta pochi mesi al potere, aveva accetta- capacità di giocare su più tavoli un importante progetto di infra- to la moderna iniziativa, ma lo Stato aveva, invece, come unica linea di strutture che va ricordato e che era Maggiore dell Esercito la bocciò per principio: quella di fare quattrini. stato da loro elaborato nel 1923. strane ragioni di sicurezza. E così Di lì a poco, passato il pericolo rosso Gualino, convinto che la Si trattava di ristrutturare i collegamenti viari nel triangolo industriale. Agnelli e Gualino rimasero soli con il loro progetto finito nel 1925. 17

Personaggi Agnelli e Gualino Scuderie Gualino 18 Resta la testimonianza della visione americana dei due imprenditori (Gualino dirà che collegamenti del genere erano stati realizzati a Los Angeles), dell egemonia effettiva che Fiat e SNIA esercitarono nel fronte degli industriali italiani e anche del loro potere di contrattazione politica col regime fascista. I tempi non erano ancora maturi, ma qualche anno dopo, nel 1932, Agnelli portò a conclusione l autostrada Torino Milano realizzando almeno parzialmente l idea di partenza. Nel 1906 nei pressi di Torino, a Mirafiori, veniva inaugurato il nuovo ippodromo: le corse, sia quelle piane sia quelle ad ostacoli, si svolgevano su una pista di 1.800 m dotata anche d un moderno sistema di irrigazione, di telegrafo e telefonico. A ridosso dell ippodromo, su un area di 300 mila mq, nel 1910, nasce l aerodromo di Mirafiori da cui partì il primo volo aereo in territorio italiano. Fu qui che nel giugno 1911, in occasione del cinquantenario dell Unità d Italia, si svolsero le gare della Settimana Aerea Torinese con aerei di costruttori nazionali Chiribiri e Faccioli che pilotò egli stesso il suo velivolo.

Agnelli e Gualino Personaggi In questi luoghi, nel 1924, Gualino fece costruire, su progetto dell architetto Vittorio Tornielli, delle bellissime scuderie per l allevamento di cavalli di razza. Scuderie che nel 1936 saranno demolite da Agnelli per dare inizio ai lavori di costruzione dello stabilimento di Fiat Mirafiori. in Italia. In una lettera del 9 marzo 1927, Gualino, scriveva ad Agnelli in termini di rottura: Riferimenti Nicola De Ianni, Gli affari di Agnelli e Gualino, Prismi, Napoli, 1998. www.noibiellesi.com Crisi nei rapporti I primi disaccordi sorsero in merito all aumento di capitale della SNIA Viscosa del 1924. Agnelli, a corto di liquidità, si opponeva all aumen- to per non vedere ridotta la sua presenza azionaria nel capitale. La rottura definitiva avvenne sul tentativo di Gualino, fatto nel 1926, di portare la Peugeot e la Citroen 19

Storia La Littorina in Russia Testo di Giuseppe Capirone e foto del Centro Storico Fiat 1934 una Littorina Fiat a Mosca 20 La Fiat negli anni trenta La Fiat dei primi anni trenta era un azienda attivamente impegnata su vari fronti e in pieno fermento in tutti i settori in cui era presente, nonostante la crisi di Wall Street del 1929 avesse colpito duramente l economia europea e italiana. Nel settore automobilistico, fortemente penalizzato a livello mondiale dalla crisi americana, la Fiat lanciava la 508, la Balilla che tra il 1932 e il 1937 sarebbe stata prodotta in 133.000 esemplari. La gamma degli autocarri si completava con il nuovo Fiat 621 P a tre assi, il Fiat 632 N e Fiat 634 N. La Grandi Motori costruiva i motori per la Amerigo Vespucci varata nel 1931 e quelli per la motonave Vulcania da 36.000 CV. La Vulcania, varata nel 1928, era stata inizialmente equipaggiata con motori Burnmeister che si erano rivelati inadeguati e problematici e vennero sostituiti nel 1930 con i Fiat. L Aeronautica avviava la produzio-

La Littorina in Russia Storia ne del motore d aereo A 30 RA con 12 cilindri a V, prodotto in 2.500 esemplari e adottato dall aeronautica militare di 7 nazioni, e nel 1932 si effettuavano i voli di collaudo del nuovo trimotore Fiat G 2, primo aereo progettato dall ing. Gabrielli. La Fiat Ferroviaria Il settore ferroviario non era da meno: nel 1930 usciva dalle officine di via Rivalta a Torino la prima automotrice al mondo con motori termici derivati da quelli di autocarro, dapprima in versione benzina e successivamente Diesel. Un primato frutto di un lungo lavoro. L avventura della Fiat nel ferroviario era iniziata nel 1917 con l acquisizione delle Ferriere Piemontesi e di alcune piccole aziende ad essa legate tra le quali gli Stabilimenti di Avigliana, le Officine Metallurgiche Torino e le Officine Diatto. In tal modo la Fiat si assicurava la possibilità di costruzioni 21

Storia La Littorina in Russia siderurgiche e ferroviarie. automotrici in occasione delle automotrice di Fiat. Alla produzione di carrozze e carri cerimonie indette nell ottobre del La prima Littorina iniziò il servizio ferroviari presto si affiancò quella 1932 per celebrare la fondazione regolare nel luglio del 1933 sulla di locomotive Diesel elettriche della città di Littoria (oggi Latina) tratta Torino - Santhià - Biella. e automotrici. nell Agro Pontino bonificato. I costi di esercizio limitati, la facilità I primi progetti di automotrici dalle di gestione, l affidabilità dei mezzi dimensioni di carrozze di linea risalgono al 1924; negli anni successivi entrarono in servizio i primi L automotrice Littorina e infine il gradimento del pubblico decretarono il successo della Littorina e meno di quattro anni dopo esemplari della serie Fiat TA 180, erano già 250 le automotrici messe equipaggiate con motori Diesel Fiat Uno dei primi esemplari venne così in servizio dalle Ferrovie dello Stato Grandi motori V 206, seguiti qual- utilizzato per il viaggio di Mussolini sull intero territorio nazionale. che anno dopo dalla Fiat TA 150. e dei gerarchi fascisti da Roma alla In molte zone d Italia, periferiche e La crisi economica del 1929 non stazione di Littoria. con linee ferroviarie non elettrifica- fermò lo sviluppo e la realizzazione Sembra che proprio in quella occa- te, la Littorina divenne il treno : di un nuovo e migliorato progetto sione sia stato coniato il nome di il termine littorina fu per genera- di automotrice i cui prototipi inizia- Littorina, in un articolo celebrati- zioni sinonimo di treno. rono la sperimentazione nel 1932. vo dell avvenimento apparso su Curiosamente le Ferrovie dello A fronte degli ottimi risultati Il Popolo d'italia. Stato italiano identificarono le au- ottenuti durante la sperimenta- Il nome, poi adottato da Fiat, tomotrici Fiat con le classificazioni 22 zione, Fiat decise di presentare ufficialmente alle autorità le nuove ebbe successo e si estese ad indicare i successivi modelli di ALb 48, ALb 64 e ALb 80 in funzione del numero dei posti disponi-

La Littorina in Russia Storia bili, senza mai adottare la dicitura Littorina : il termine ALb indica Automotrice Leggera benzina. La Littorina ebbe larga diffusione anche nelle colonie italiane in Africa. Due automotrici a benzina entrarono in servizio con la livrea delle Ferrovie Eritree nel 1935 e divennero ben 9 negli anni successivi, mentre una dozzina di Littorine Fiat operarono a lungo in Cirenaica e Tripolitania. L interesse suscitato dalle automotrici Fiat era dovuto alle caratteristiche tecniche e operative delle automotrici termiche di gestione più economica e flessibile rispetto al classico convoglio composto di vagoni e locomotiva. Si legge nei documenti tecnici dell epoca che un treno trainato da una locomotiva a vapore aveva un peso per posto passeggero pari a circa 2.000 kg mentre la Littorina Fiat ALb 80 che prevedeva posti a sedere per 80 passeggeri aveva un peso per posto offerto di 250 kg. I consumi si riducevano di conseguenza: 22 kg di carbone a chilometro per un treno, meno di un kg di gasolio per una Littorina da 80 passeggeri. La Littorina in Russia Da qui la spinta di Fiat per far conoscere il mezzo alle autorità e istituzioni di vari Paesi. Nel 1933 una importante delegazione Fiat si era recata in Polonia e nel mese di dicembre, a margine di quella visita, una Littorina Fiat partita da Torino aveva raggiunto Varsavia percorrendo in totale circa 6.500 Km. L anno successivo la stessa vettura (una ALb 80) protagonista del viaggio a Varsavia venne utilizzata per un nuovo viaggio promozionale nell Unione Sovietica. Il viaggio venne preparato con accuratezza coinvolgendo anche le rappresentanze sovietiche in Italia e l Ambasciata d Italia a Mosca. Nessuna autovettura ferroviaria europea o americana era mai stata provata in Russia. Le difficoltà tecniche non erano di poco conto. La scarsità e la diversità delle strutture richiedevano una attenta preparazione del mezzo: il diverso scartamento dei binari avrebbe imposto la sostituzione delle ruote alla frontiera russa, pertanto vennero costruite le ruote adeguate sulla base delle indicazioni pervenute dai tecnici russi. Lo scartamento ordinario è di 1.435 mm, quello russo era di 950 mm, 23

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La Littorina in Russia Storia ridotto di quasi mezzo metro. Alle difficoltà tecniche si sommavano quelle burocratiche e politiche, anch esse di non facilissima gestione. La delegazione Fiat era composta, oltre che dai due tecnici macchinisti (Carbonato e Menchetti), dal cav. Piccin, rappresentante Fiat a Mosca, dall ing. Penati e dal responsabile dell Ufficio Stampa e Propaganda della Fiat Gino Pestelli. Il viaggio sino a Mosca Il 12 settembre la Littorina partiva da Torino alla volta di Niegorelcie, prima stazione russa al confine con la Polonia. Il viaggio attraverso Austria, Cecoslovacchia e Polonia si svolse senza particolari difficoltà e nei vari scali la Littorina venne raggiunta e visitata dai rappresentanti Fiat locali. In Polonia, al personale di Polsky Fiat, si aggiunsero alcuni ingegneri delle Ferrovie Polacche che compirono a bordo parte del tragitto. Nel pomeriggio del 15 settembre 1934 la Littorina raggiungeva la stazione polacca di Stolpee, in attesa di poter varcare il confine russo polacco, dove era già in attesa una Commissione sovietica giunta da Mosca. Il passaggio del confine e l incontro con la delegazione sovietica avvenne nella serata e, fatte le presentazioni, le due delegazioni proseguirono fino alla prima stazione in territorio sovietico, Niegorelcie, dove l incontro venne ufficializzato con una cena di benvenuto e relativi brindisi. Il giorno successivo si procedette 25

Storia La Littorina in Russia alla sostituzione delle ruote, come previsto, non senza qualche discus- a superare le obiezioni espresse e la Littorina ottenne, finalmente, Da Mosca a Leningrado sione e impuntamento da parte di l autorizzazione a partire. alcuni membri della Commissione I circa 800 chilometri che separa- I giorni successivi trascorsero tra russa a causa di alcune differenze no il confine da Mosca vennero visite e prove del mezzo da parte sulle tolleranze di gioco delle ruote coperti in poco più di dieci ore, di Autorità civili e militari, tecnici rispetto alla normativa russa. con mezz ora di anticipo sull orario e dirigenti delle Ferrovie russe, in La determinazione e professiona- previsto, e la sera la Littorina venne attesa del viaggio programmato 26 lità dell ing. Penati, responsabile tecnico da parte Fiat, contribuirono ricoverata in deposito alla stazione di Mosca. per Leningrado. Viaggio che venne effettuato

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Storia La Littorina in Russia 28 il giorno 23 con a bordo la Commissione sovietica, alcuni generali e una settantina di allievi del Politecnico ferroviario di Mosca. Il viaggio confermò le doti di velocità e confort del mezzo, coprendo la distanza Mosca Leningrado, 650 chilometri, in circa sette ore a fronte delle 10 necessarie al rapido Freccia Rossa (c era già un Frecciarossa!!!) in servizio sulla stessa tratta. Da Leningrado a Sochi Un secondo impegnativo viaggio, inizialmente non previsto, attendeva ancora la Littorina. In quel periodo le maggiori autorità del partito e del governo sovietico e lo stesso Stalin si trovavano a Sochi, stazione climatica sul Mar Nero a quasi 2.000 chilometri da Mosca, oggi famosa per aver recentemente ospitato i Giochi Olimpici invernali e da qualche anno anche tappa del Campionato di Formula 1. L opportunità era unica: presentare in un sol colpo l automotrice alle più importanti cariche del Partito e della gerarchia militare, a quelli in grado di decidere : Commissario del Popolo per la Difesa, Commissario del Popolo per l Industria pesante, Segretario del Comitato esecutivo del Partito, generali e il capo militare delle Ferrovie. La Direzione Fiat diede il benestare per il nuovo viaggio che ancora una volta mise in luce le doti dell automotrice: il percorso Mosca

La Littorina in Russia Storia Sochi (1.973 km) venne coperto in poco più di 28 ore a fronte delle 49 ore impiegate dai treni veloci in servizio sul percorso. Alla fine del viaggio la Littorina aveva percorso 7.340 chilometri in territorio russo, dal mar Baltico al mar Nero, oltre ai 4.500 chilometri del viaggio di trasferimento da Torino al confine russo e vice versa. Conclusione Nonostante l apprezzamento generale espresso da quanti ebbero modo di provarla, non si ebbe un immediato riscontro di vendite al governo russo. Tuttavia questo fu un evento importante sia per la storia dei rapporti della Fiat con l Unione Sovietica sia per la Sezione Ferroviaria Fiat che con le automotrici acquistò credibilità e importanti spazi commerciali in molti Paesi anche extra europei. 29

Personaggi Nuvolari Coppa Vanderbilt Coppa Vanderbilt 1936 trionfo Nuvolari della Scuderia Ferrari 30 Gli invincibili cow-boys americani dell automobile, appena tolti dai loro ovali a catino e portati in un circuito stradale, per quanto artificiosamente complicato, non sono più esistiti dinanzi al piloti della vecchia Europa ed alle macchine concepite da tecnici italiani. Nel primi otto posti della classifica della Coppa Vanderbilt disputatasi il 12 ottobre 1936 sul nuovo autodromo di Roosevelt Raceway, presso Nuova York, si leggono i nomi di tre piloti italiani e di tre francesi, ma le sei macchine: tre Alfa Romeo della Scuderia Ferrari, una Bugatti e due Maserati, sono tutte il frutto del genio italiano. Vittoria grandiosa che ha sorpassato le più rosee aspettative; vittoria che riempie gli animi di legittimo orgoglio e fa sì che il pensiero vada prima di tutto a Tazio Nuvolari che con la vittoria, col suo contegno e con la sua bravura senza pari ha portato un ondata di entusiasmo per l automobilismo italiano. Non ultimo motivo di esultanza viene dalla felice combinazione della data in cui si è verificato

Nuvolari Coppa Vanderbilt Personaggi questo nuovo trionfo italiano, il Columbus Day : l anniversario del lontano giorno in cui 444 anni fa, nel 1492, l italiano Cristoforo Colombo scopriva l America. La storia delle 5 edizioni L incontro dei piloti americani con gli europei è stato possibile grazie alla riesumazione della Coppa Vanderbilt, a 27 anni di distanza, per opera di Giorgio Vanderbilt nipote di William, fondatore della Coppa. Il vecchio Vanderbilt era uno dei pionieri dell automobilismo: appena diventato direttore dell Automobile Club d America e coi milioni di cui disponeva, organizzò la prima edizione della coppa portante il suo nome. Il circuito era stradale, di forma triangolare di 48,700 km, aperto alla circolazione, da percorrersi dieci volte e quindi con un totale 31

Personaggi Nuvolari Coppa Vanderbilt 32 487 km. Era il 14 ottobre 1904. Vi presero parte 17 concorrenti francesi ed americani: vinse l americano Heat al volante però di una vettura francese, la Panhard, alla media di 83,500 km/ora. Secondo il francese Clement con la sua Clement Bayard. Vi era anche una vettura Fiat pilotata dall americano Wallace. L anno seguente, 1905, vi partecipò una numerosa squadra della Fiat con Vincenzo Lancia, Nazzaro, Sartori e Cedrino. Vi erano poi gli assi dell automobilismo europeo, Jenatzy il primo nel 1899 a superare i 100 all ora, Duray, Wagner, ecc. La vittoria toccò alla Darracq di Hemery alla media di 97,100 km, secondo Heath con la Panhard, terzo Tracy con la Locomobile e quarto Lancia che era stato però per otto giri in testa a tutti con 21 minuti di vantaggio, ma era stato poi investito da Christie ed aveva perso 41 minuti per riparare la vettura danneggiata. Nel 1906 terza edizione con ancora maggior partecipazione di concorrenti europei e nuova vittoria della Darracq con Wagner a 94 di media. Lancia dovette accontentarsi del secondo posto. Nel 1907 la Coppa non si corse. Si ebbe invece una gara di 24 ore nella quale la vittoria toccò alla Fiat di Cedrino che coprì 1.586 km. Nel 1908 la Coppa toccò finalmente ad una macchina americana, la Locomobile, con Robertson e nel successivo 1909 vincitrice fu pure l americana Alceo col corridore Grant. Ma gli incidenti con morti e feriti, dato il circuito aperto, furono talmente tanti da far sconsigliare il ripetersi della gara che restò così limitata a cinque edizioni. La corsa del 1936 Ora, dopo 27 anni, durante i quali lo sport automobilistico americano si è svolto sull unico autodromo tipo Brooklands di Indianapolis e sugli altri numerosi a catino (circa 400) più adatti a spettacoli da circo che a vere competizioni sportive, gli americani hanno voluto avere un vero autodromo, tipo Monza, ed hanno adattato un circuito stradale presso a poco nella stessa località di Mineola, a Long Island, a 35 miglia da Nuova York, ove si svolse la Coppa Vanderbilt. Il nome di Roosevelt Raceway viene dal vicino campo di aviazione, quello dal quale nel 1927 Charles Lindberg prese il volo verso l Europa trasvolando l Atlantico. Mossi principalmente dal fine spettacolare, hanno voluto disegnare il tracciato di 4 miglia (6,437 km), largo da 18 a 30 metri, con 16 curve principali, in modo che fosse tutto visibile dalle tribune capaci di 60.000 posti, mentre nel resto dell autodromo possono trovar posto altri 80.000 spettatori. Ma all atto pratico lo spettacolo è mancato poiché in sì breve percorso 43 vetture lanciate in corsa che si sorpassano e si incrociano nei tratti paralleli, creavano tale una confusione ed un giramento di testa da non comprenderci più nulla e solo guardando sul traguardo e seguendo attentamente i passaggi si poteva sapere chi era in testa. Altro fatto che dimostra la impreparazione o la poca conoscenza delle possibilità tecniche della pista è stato quello della ripetuta dichiarazione dei tecnici e specialisti che si poteva raggiungere la velocità di 225 Km e che la media di tutta la corsa si sarebbe aggirata sui 140 Km. Invece Nuvolari, sbaragliando tutti gli avversari, sorpassava di poco i 106 Km. La corsa doveva svolgersi su 100 giri (400 miglia), ma all ultimo momento venne ridotta a 75 contrariamente alle disposizioni internazionali. La pista poi, niente affatto consolidata e col traffico veloce di tante macchine già durante le prove, si era ridotta presso a poco come un campo arato, specialmente per il fatto che gli americani, le cui macchine non hanno differenziale,

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Personaggi Nuvolari Coppa Vanderbilt 36 prendono le curve derapando. Quindi più che una corsa all uso europeo come era stato strombazzato si è trattato di una gara del cosi detto dirt track. E molto probabilmente l invito era stato lanciato conoscendo tutto ciò con la convinzione che solo i corridori americani, pratici di queste acrobazie, potevano riportare la palma e gli 85.000 dollari di premi. A questo proposito riferiremo, lasciandone tutta la responsabilità, quanto l inviato del quotidiano francese L Auto M. Maurice Henry pubblicava sul suo giornale il 12 ottobre: Invece si è visto poi che i concorrenti americani non potevano essere più cortesi e cavallereschi di quello che sono stati. E si è visto poi che più si accumulano le difficoltà e più le strade sono cattive, è sempre la tecnica che si impone. Le macchine italiane od europee in genere, costruite da tecnici di vaglia e non da acrobati improvvisatori hanno avuto subito partita vinta contro l accozzaglia (non troviamo altre parole) delle macchine americane fatte in gran parte montando assieme alla meglio par-

Nuvolari Coppa Vanderbilt Personaggi ti di diversi chassis, reduci da cento battaglie e solo preparate in vista della corsa con vistose verniciature e cromature esterne, molte di pessimo gusto e portanti a vistosi caratteri scritte pubblicitarie, nomi di finanziatori, ecc. Anche le 21 macchine portanti la marca Miller, che è l unico costruttore americano di un motore da corsa a 4 cilindri, erano una diversa dell altra e di tutte le cilindrate. La Scuderia Ferrari aveva portato quattro Alfa Romeo, tre da 12 cilindri e una 8 cilindri di scorta. I piloti erano Tazio Nuvolari, Antonio Brivio, Giuseppe Farina e Attilio Marinoni come riserva. La gara di Tazio Nuvolari Un forte vento ha spazzato le nubi ed ogni minaccia di pioggia cosicché il Columbus Day è allietato dal sole. I nostri campioni giungono trionfalmente nella pista e, in attesa della partenza, sono addirittura bloccati dai nostri connazionali festanti. La popolarità di Nuvolari ha raggiunto lo zenith ed il suo comportamento nelle prove lo ha fatto classificare al giusto valore in modo tale che sul suo nome non si accettano più scommesse. Ha luogo la sfilata con un intero giro della pista dei 43 concorrenti. Il passaggio dei nostri è salutato dalla Marcia Reale, da Giovinezza e da un vero delirio di applausi. Gli italo-americani sono, naturalmente, i più scalmanati e sono essi che, più di tutti, godranno la giornata trionfale. 37

Personaggi Nuvolari Coppa Vanderbilt Degli italiani Brivio è in prima fila mentre gli americani cominciano si potevano condurre facilmente. con gli americani Winn e Shaw. a fermarsi ai rifornimenti. L entusiasmo del pubblico per Nella terza fila con Ted Horn sono Al decimo giro la media di Nuvolari Nuvolari viene dimostrato in modo Nuvolari e Farina. Cessata la sfilata è di 108 km. tangibile con l offerta di altri premi ed in attesa della partenza i nostri Al 18 giro Farina entrato in diretta di giro in giro oltre quelli già stan- sono assediati da fotografi e dai competizione con Winn, lo supera ziati dagli organizzatori in modo microfoni delle radio che chiedono e per qualche istante i tre italiani che alla fine egli avrà totalizzato ol- loro le solite frasi di circostanza. sono al primo, secondo e terzo tre 6.000 dollari oltre il premio per Al suono dell inno americano e posto e si delineerebbe una nostra il primo arrivato che è di 20.000. mentre sale sul pennone la bandie- vittoria superbamente schiaccian- Al 25 giro Nuvolari si ferma per ra stellata, alle ore 11 viene data la te ma, ecco che Farina all uscita rifornirsi e cambia anche una partenza in un baccano infernale. dell unico rettifilo va a picchiare candela. Brivio passa momen- Nuvolari e Brivio prendono la testa contro l orlo della prima curva taneamente in testa seguito da seguiti da Winn, Farina e Wimille ed stretta e, fortunatamente senza Nuvolari e mentre Winn si ferma in quest ordine passano al termine danni alle persone, rovina la mac- ai rifornimenti, Wimille diventa del primo giro. china ed è messo fuori gara. terzo. Nuvolari ritorna subito primo La bandiera americana è sostituita Ed è stato un vero peccato perché perché Brivio si ferma subito dopo sul pennone da quella italiana che le nostre Alfa Romeo si erano al rifornimento. vi resterà fino alla fine poiché Nuvo- dimostrate così superiori a tutti gli Intermezzo movimentato costituito lari non lascerà più la testa; alla fine avversari che una volta distanziati dal fatto che due concorrenti han- 38 del quinto giro ha già guadagnato un buon vantaggio sui concorrenti non c era quasi più nulla da temere e gli altri quattro quinti della corsa no fatto dei dietro front spettacolosi minacciando di andare a finire

Nuvolari Coppa Vanderbilt Personaggi tra gli spettatori. Allora speciali segnalazioni a norma di regolamento vietano di sorpassarsi per un paio di giri. Brivio che forse non aveva compreso i segnali ed aveva sorpassato qualche concorrente viene fermato e redarguito dal Commissario Generale e perde quasi un minuto. Vengono di tanto in tanto offerti premi vistosi per quell americano che riescisse a superare Nuvolari, ma l allettamento di dollari a nulla serve! Nuvolari al 41 giro si ferma ai rifornimenti e cambia ancora una candela. Ma ad onta del temuto handicap per la necessità di fare almeno due rifornimenti mentre gli americani con serbatoi enormi non ne hanno bisogno, e dal dover marciare quasi sempre con un cilindro in meno, Nuvolari è sempre in testa e con almeno un giro di vantaggio su tutti gli altri tranne Brivio. Solo verso la fine il motore di Nuvolari riprende a marciare regolarmente. Al 50 giro (200 miglia) la media di Nuvolari è scesa a 106,100 km. Gl italiani vivono spasmodicamente in questa terza parte della corsa. Quando mancano soli tre giri alla fine Brivio è costretto a fermarsi ai rifornimenti e per una inezia, la rottura del tubo della benzina la cui riparazione porta via nove minuti, perde il secondo posto che viene preso da Wimille e tenuto fino alla fine. Onore all Italia L arrivo del trionfatore Nuvolari è indescrivibile e qualunque elogio è impari alla prova superata. Il mantovano non è stato soltanto un grande virtuoso del volante, ma anche un saggio amministratore delle sue possibilità e del mezzo meccanico che aveva a sua disposizione. In una grande competizione, forse nella più importante come riflessi tecnici, politici e morali da lui affrontata nella non breve carriera, ha voluto vincere ed ha vinto contro qualunque ostacolo. E non trascureremo l altro elemento italiano che ha agevolato la sua vittoria: i pneumatici Pirelli che non hanno dato né a lui né agli altri la minima preoccupazione e nemmeno fatto sentire la necessità di un 39

Personaggi Nuvolari Coppa Vanderbilt 40 cambio prudenziale. All ombra di Nuvolari tutta la nostra rappresentanza si è fatto onore. Brivio che lo ha quasi tallonato per tutta la gara e che solo all ultimo ne veniva distanziato, gli è degno compagno in tanta gloria. Anche Farina che ha dovuto lottare, e lo aveva superato, col migliore dei concorrenti americani e che ha dovuto il suo ritiro al cedimento di una ruota, merita ogni elogio. A Bazzi ed a Marinoni si deve la perfetta messa a punto delle macchine e la loro sorveglianza e manutenzione durante e dopo le massacranti prove, mentre tutti i meccanici della squadra avevano il riconoscimento ufficiale dell affiatamento e della preparazione con un premio di 100 dollari sul rifornimento più rapido e più perfetto di tutta la gara. Elogi ancora al direttore della squadra signor Ugolini nonché all asso della lancetta Ottolini che nelle prove durante la gara fu guida alacre e precisa! Per la Scuderia Ferrari fu una pioggia di denaro: Nuvolari vinse 36 dei 37 premi in palio sui giri oltre naturalmente al premio per il vincitore e Brivio si aggiudicò il terzo podio. Enzo Ferrari vendette l Alfa 8C, che non aveva corso, al corridore americano Rex Mayr con un buon guadagno. E che cosa dire della Maserati che pure conquistava posti d onore, con la piccola 1500 guidata prima da Mac Evoy e poi dal conte Trossi, classificata quinta e la 4400 di Etancelin classificatasi ottava. La terza Maserati pilotata da Raph si è ritirata a metà gara dopo aver fatto una serie di dietrofront spettacolosi. Evidentemente non aveva potuto adattarsi al sistema americano di curvare derapando ed alle pessime condizioni della pista. Ad ogni modo anche alla Maserati che aveva una squadra così eterogenea spettano gli onori della vittoria tanto più quando si tiene presente che la sua diretta concorrente nella classe 1500, la inglese E.R.A. con una temibile ed omogenea squadra di quattro macchine capitanata dal famoso Lord Howe subiva una vera disfatta. Grazie a tutti e grazie ancora allo sportivissimo popolo americano che ha accolto la nostra vittoria con la maggiore cordiale simpatia ed ha tributato ai nostri campioni la più fraterna accoglienza ed i più entusiastici onori trionfali. Fiorello La Guardia, Sindaco di New York, mentre consegnava a Nuvolari i numerosi assegni per la vittoria gli chiese cosa avrebbe fatto di tutti quei soldi. Lui, tramite l interprete, rispose: A me piace guidare, non mi piace parlare. Scambio di complimenti: La Guardia a Nuvolari: Mr. Nuvolari, you re a great man and a true champion (signor Nuvolari, lei è un grande uomo e un vero pilota). E lui: E lei è un grande uomo. Dai giornali, commenti In Italia la vittoria di Nuvolari fu osannata. La Gazzetta dello Sport che aveva come inviato il famoso Giovanni Canestrini, titola su nove colonne in prima pagina nell edizione del 13 ottobre 1936: L articolo di appoggio, sempre in prima pagina e a firma di Canestrini, titolava: Il pilota francese Wimille al collega Latour de L Auto ha dichiarato: Anche Enzo Ferrari si unì al coro con la consapevolezza di aver concluso il più grande business della sua vita tra ingaggi, vendita di auto, premi. Scriveva sull organo ufficiale della casa La Scuderia Ferrari: Riferimenti: In parte da un articolo di L auto Italiana del 20 ottobre 1936

Nuvolari Coppa Vanderbilt Personaggi 41

Auto Storiche Autocarro Fiat 634 N2 di Guido Gili e Flavio Spalla Autocarro Fiat 634 N2 terza serie del 1935 Il Carnera Lo spettatore profano di questo veicolo storico non può che suscitare in sé una certa emozione. Siamo abituati a vedere oggi gli autocarri come una categoria di mezzi con la prerogativa di possedere una carrozzeria del tutto connessa all uso a cui sono destinati; senza, dunque, alcun possibile raffronto con le carrozzerie delle automobili. Guardando, invece, il Fiat 634, la prima impressione che si ha è quella di vedere una Fiat 508 autocarro, o un altro modello dell inizio anni trenta, ingigantita con il suo muso emergente dell abitacolo, i fari arrotondati nella parte posteriore e i due parafanghi anteriori che coprono le ruote, al pari di una vettura di allora. Una considerazione dettata da un forte impatto visivo; non certo quella di chi guarda il modello con gli occhi di cultore dell automobilismo storico. Il Carnera era un epiteto col quale veniva bonariamente chiamato l automezzo ed era, chiaramente, dettato dall imponenza del mezzo, in confronto alle vetture dell epoca, delle quali, appunto, riproponeva le fattezze strutturali surdimensionate. 42

Autocarro Fiat 634 N2 Auto Storiche Ai giovani va ricordato che Primo Carnera fu un pugile italiano allora molto famoso, che nel 1933 conquistò il titolo di campione mondiale dei pesi massimi. Nascita ed evoluzione del modello La crisi economica del 1929 determinò un costo elevato dei veicoli, con una conseguente riduzione di due terzi delle vendite. Per contrastare questa tendenza recessiva, la Fiat introdusse un inedito sistema di propulsione, denominato Diesel dal nome del suo inventore Rudolf Diesel, che in Germania aveva brevettato già nel 1892 questo tipo di motore. Per alimentare il motore a combustione interna e compressione dell aria in fase di avviamento si impiegava nafta grezza, un derivato del petrolio poco raffinato, certamente meno nobile del gasolio e della benzina, ma con 43

Auto Storiche Autocarro Fiat 634 N2 44 un costo alquanto inferiore e un rendimento elevato. I primi esperimenti di questo nuovo motore cominciarono nel 1929, montandolo su un piccolo aereo che volò da Torino a Roma. I primi motori Diesel di serie della Fiat furono montati sui camion Fiat 631 e, successivamente, Fiat 634. Questo autocarro fu presentato alla Fiera Campionaria di Milano nel 1931. Allora, la Fiat contava su una gamma che andava dal gigante, il 634 appunto, che veniva pubblicizzato con la figura dell elefante, al pigmeo rappresentato dal piccolo autocarro 508, fratello della vettura 508 Balilla. La nascita e lo sviluppo del Fiat 634 sono paralleli al più piccolo Fiat 632, del quale era complementare per il segmento super pesante. Il 634 viene assemblato su un tradizionale telaio a due assi longitudinali, con trazione posteriore su ruote gemellate e cabina arretrata rispetto al motore. Fu prodotto in tre serie successive. La prima serie, lanciata nel 1931, è rappresentata dal Fiat 634 N, dove N sta per Nafta, motorizzato con Fiat 355 a 6 cilindri Diesel ad iniezione diretta da 8.312 cc, erogante 75 CV a 1.700 giri/min. Come per il fratello minore, la cabina è essenziale, rustica, spigolosa, preceduta da un lungo cofano motore e calandra rettangolare, oggi, appunto, di grande fascino. Nel 1933 entra in produzione il Fiat 634 N1, con la medesima cabina e la stessa meccanica, ma con un motore evoluto rispetto al precedente.

Autocarro Fiat 634 N2 Auto Storiche Monta infatti un Fiat 355 C a 6 cilindri in linea, con la cilindrata che passa a 8.355 cc e la potenza che sale a 80 CV, sempre a 1.700 giri/min. La terza serie viene prodotta in parallelo all N1, ma è principalmente destinata al mercato civile. Viene denominata Fiat 634 N2 e possiede una cabina profondamente ridisegnata, dalla linea più arrotondata ed elegante e dalle dotazioni più moderne, compresa la cuccetta per la notte. Questo modello è omologato per trainare un rimorchio da 10 tonnellate, con una portata totale di 24 tonnellate, enorme per l'epoca. Nonostante la destinazione civile, anche questa versione fu impiegata dalle forze armate durante la Seconda Guerra Mondiale. Nel 1934, per problemi di approvvigionamento di carburante, viene lanciato il modello con alimentazione a gassogeno, che assume il nome di Fiat 634 G, con motore Fiat 255 G a 6 cilindri in linea da 9.972 cc, erogante 80 CV a 2.100 giri/min. L impiego militare Pur concepite per il mercato civile, le due serie N e N1, ed in minor misura la N2, per le loro eccezionali qualità, vennero acquisite con lievi modifiche dal Regio Esercito, dalla Regia Marina e dalla Regia Aereonautica. Nonostante tutte le tre serie siano state usate dalle forze armate, la versione specificatamente militare 45

Auto Storiche Autocarro Fiat 634 N2 46 deriva dal Fiat 634 N1, con ruote a disco invece che a raggiera. Centinaia di esemplari del Regio Esercito furono impiegate nella guerra d Etiopia, prima, e nella guerra civile spagnola, poi. Durante la Seconda Guerra Mondiale la versione nell allestimento normale con cassone in legno fu ampiamente impiegata sia per il trasporto truppe e materiali, sia come portacarri, potendo trasportare un carro armato della serie L o della serie M14/41 sul cassone ed un altro sul rimorchio. Fu impiegato inoltre in versioni dedicate, quali quella autocisterna e quella auto cannone da 102/35 e da 76/40 mod. 1916 per la Reale Marina, operate da personale della Milizia Militare di Marina. L autocarro del servizio Il camion qui fotografato è un Fiat 634 N2 del 1935. È uscito dalla fabbrica come autocarro civile e come tale si presenta oggi, allestito con la cuccetta-letto per il riposo. È stato completamente restaurato sia di carrozzeria che di meccanica e fa mostra di sé in superbe condizioni estetiche e d uso. Il suo colore si accompagna piacevolmente con quello del cassone in legno. Ringraziamenti Si ringrazia per la disponibilità del veicolo il sig. Carlo Marazzato, Borgo Vercelli (VC), collezionista di veicoli industriali e Presidente del Club 4 Assi Più ed il suo collaboratore sig. Bruno Sarasso per la documentazione.

Autocarro Fiat 634 N2 Auto Storiche Le caratteristiche tecniche Modello Anni Tipo motore Cilindrata CC Potenza CV Peso tot. Kg di produzione Fiat 634 N 1931 / 1932 Fiat 355 8.312 75 a 1.700 12.000 militare, nafta giri/min. Fiat 634 N1 1933 / 1939 Fiat 355 C 8.355 80 a 1.700 12.000 militare, nafta giri/min. Fiat 634 N2 1933 / 1939 Fiat 355 C 8.355 80 a 1.800 12.000/24.000 civile, nuova giri/min. con rimorchio cabina, nafta Fiat 634 G 1934 / 1939 Fiat 255 G 9.972 80 a 2.100 12.000/24.000 gassogeno giri/min. con rimorchio 47

Auto Storiche Catalogo Fiat 634N Fiat 634 N Autocarro con motore a nafta e ciclo Diesel Il ciclo Diesel e suoi vantaggi Nel catalogo Fiat, che troviamo alle pagine seguenti, viene spiegato in forma semplice ma completa, il funzionamento del ciclo Diesel. Riportiamo il testo sia per comodità di lettura che per appunti interessanti di cultura. Il catalogo è del 1931. I motori a nafta applicati agli autocarri Fiat funzionano secondo il ciclo Diesel con iniezione diretta del combustibile nelle camere di combustione. L alimentazione e l accensione si svolgono in modo diverso da quanto avviene nei motori a carburatore. Durante la corsa d aspirazione dello stantuffo, la valvola essendo aperta, il cilindro si riempie di aria pura, che, è passata prima attraverso ad un filtro. Durante la corsa di ritorno dello stantuffo, l aria viene fortemente compressa ed in conseguenza la sua temperatura oltrepassa il punto d accensione della nafta. Il combustibile, iniettato nel cilindro al momento opportuno e finemente polverizzato, si accende per autocombustione, senza che siano richiesti sistemi d accensione. La combustione è rapida e completa, poiché la nafta trova tutta la quantità di aria ad essa necessaria. Nel terzo tempo, lo stantuffo ridiscende, ed avviene normalmente la fase di espansione e quindi quella di scarico, che conclude il ciclo di funzionamento. 48

Catalogo Fiat 634N Auto Storiche Confronto coi motori a benzina Il motore a nafta presenta nei confronti con quello a benzina una maggiore semplicità, essendo aboliti il carburatore e gli organi di accensione. Inoltre, mentre nei motori a carburatore la compressione non si può spingere oltre certi limiti per non provocare l accensione spontanea della miscela, in quelli a nafta, invece, la compressione viene spinta oltre questi limiti, perché viene compressa dell aria pura, mentre il combustibile è iniettato nel cilindro soltanto al momento opportuno. Il rendimento del motore Diesel è dunque più alto di quello del motore a carburatore, essendo il rendimento proporzionale alla compressione. Di più, mentre nei motori a carburatore, riducendo l ammissione della miscela si riduce la compressione, in quelli a ciclo Diesel, invece, il rendimento è quasi costante per tutti i carichi, perché la pressione di compressione non viene modificata, riducendosi solo la quantità di combustibile iniettato nei cilindri, e non la quantità d aria. Il rendimento del motore a nafta è quindi pressoché costante, indipendentemente dalla potenza sviluppata. 49

Auto Storiche Catalogo Fiat 634N

Catalogo Fiat 634N Auto Storiche

Auto Storiche Catalogo Fiat 634N

Catalogo Fiat 634N Auto Storiche

Auto Storiche Catalogo Fiat 634N

Catalogo Fiat 634N Auto Storiche

Anniversari 60 anni Fiat 500 Belgio di Ivo t Jampens: presidente del Fiat Club Belgio Belgio: 60 anni della Fiat 500 Abbiamo ricevuto un invito dal Museo dell automobile nazionale AutoWorld, per allestire 15 esemplari delle nostre belle macchine, icone e pregiate Fiat 500. Dal 6 al 28 maggio, la gente e i turisti internazionali hanno potuto così ammirare e gustare una esposizione di 500 in un ambiente nostalgico del passato. Ringraziamo il Fiat 500 Club Italia per averci inviato la foto di Dante Giacosa: il bel quadro era esposto vicino a una Fiat Nuova 500 del 1958, non restaurata. Nella mostra abbiamo presentato anche: una Fiat 500 D, una Fiat 500 L, una Fiat 500 R ed una Fiat 500 Giardiniera. Vi erano anche modelli derivati dalla Fiat 500 più o meno particolari come: Giannini Montecarlo, Abarth 595, Steyr Puch 650 TR, Autobianchi Bianchina Eden Roc, Vignale Gamine, Autobianchi Bianchina Forgone, Savio Albarella, Cap Scoiattolo, Moretti 500 MiniMaxi, 500R Electric. L ultimo modello era la nuova e bellissima 500 Riva. Le riprese della manifestazione erano visibile su un grande schermo. C erano molte 500 in miniatura, circa 200, ed altre in gigantografia. Questa mostra è stata possibile grazie alla cooperazione dei nostri soci e amici: la squadra AutoWorld e Fiat Chrysler Automobiles Belgium. Grazie a tutti. 56

60 anni Fiat 500 Belgio Anniversari 57

58 Anniversari 60 anni Fiat 500 Belgio

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Storia Pubblicità Fiat 1500 6c Pubblicità Fiat per la 1500 6c La 1500 6 cilindri fu, per la Fiat, una macchina fondamentale e ne venne curata in modo particolare la cartellonistica. In queste pagine riportiamo alcuni bozzetti per la pubblicità ed i depliant originali della Fiat 1500 nelle varie versioni. Essa fu venduta in 47.291 unità così suddivise: Fiat 1500 A, B e C dal 1935 al 1948 in 42.500 unità; Fiat 1500 D dal 1948 al 1949 in 3.100 unità; Fiat 1500 E dal 1949 al 1950 in 1.690 unità. Così si esprimono, sul libro Manifesti dall Archivio Fiat 1900-1940, commentatori e critici d arte su questa pubblicità: Cesare De Seta 60 La pubblicità della 1500 è tutta costruita sul tema della velocità: la vettura sfreccia nei manifesti del 1935 e 1936 con tanto di scritta aerodinamica ; in un bozzetto di Muggiani l aerodinamicità della vettura è evocata dal disegno e non dalla scritta. Resentera in un bozzetto di questa pagina non ha esitazioni per affermare la vittoria

Pubblicità Fiat 1500 6c Storia dell aerodinamica, disponendo un angelo in singolare posizione di volo. In altro caso, proposto da Bianchi, la 1500 è in gara con un aereo che sfreccia in cielo. Avalli Belli propone un improbabile rampa, con curva a gomito, per la super pubblicizzata 1500. Il bozzetto che annuncia la presentazione di questo modello ne offre, stilizzato, lo scudo della parte anteriore che è sospinto da un fulmine. La 1500 è pure elegante veloce sicura oppure semplicemente perfetta come nel bozzetto di questa pagina. È abbastanza interessante che il tema della sicurezza assai in ritardo ed in modo molto discontinuo sia presente. Emanuele Pirella Ma il modello che più decisamente puntò sulla aerodinamica fu la Fiat 1500 aerodinamica. Il disegno era così innovativo che ci volle qualche tempo perché la gente si abituasse agli scandali visivi di quel modello. Fu affidato a Riccobaldi, l incarico di raccontare quella che fu chiamata la vettura di domani. L artista, stilizzando l auto, ne fece un rosso siluro perforante la notte, un bellissimo oggetto che, aveva più parentele con gli aerei o con le armi belliche che non con quelle carrozze a motore che erano state fino ad allora le auto. A far uscire la linea della 1500 serve benissimo la massa nera di certe mura continue, su cui spiccano alcuni resti di acquedotti romani: è su una strada imperiale 61

Storia Pubblicità Fiat 1500 6c 62

Pubblicità Fiat 1500 6c Storia verso Roma che la 1500, o meglio il 1500, fa la sua prima uscita. L oscurità suggerisce quel clima da incursione notturna, silenziosa e rapida, di certi attrezzi da guerra terribili ed eleganti. Del resto, il 1500 è la vettura del silenzio e dell eleganza, come suggerisce Mario Sironi per Fiat. Antonella Russo Questa ipotesi di manifesti pubblicitari per la nuova Fiat 1500 presentano l autovettura in spazi senza fondo reale e la collocano sul piano graficamente astratto dell immagine segno, evidenziandone così la schematica eleganza e la perfezione del gioco delle linee, come vediamo a pagina 62. Questo nuovo oggetto di fascinazione, concepito come nuovo spettacolo di forme e di prestazioni è esibito al fruitore come in un vero e proprio teatro di giochi tonali, di drammatici contrasti di luce, analogamente a quanto accade nello spettacolo tutto solitario dei vuoti teatri di posa. 63

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Notizie dalla Polonia News di Massimiliano Caldi Notizie dalla Polonia Qualche giorno fa a Varsavia ho fotografato dal Taxi queste due gloriosissime Polski Fiat, impegnate in un Nostalgy Tour: le danno a noleggio ai più nostalgici... Avevo appena finito di leggere l articolo sulla Polski Fiat sul numero aprile-giugno di questa rivista e mi sono comparsi davanti questi due gioiellini... Leggo sempre il giornale: anzi, quando lo trovo a Milano, di passaggio tra un viaggio e l'altro, lo lascio impacchettato, lo metto in valigia e lo apro solo quando arrivo a destinazione nel viaggio successivo, per non togliermi la sorpresa! La giornalista Magdalena Maciejewska ricorda: Meno di due settimane fa, ho visitato la sala da concerti di Koszalin per la prima volta, tentata dal Concerto in Fa minore di Chopin, da Konrad Skolarski (solista), dal direttore d orchestra Massimiliano Caldi, che è anche Direttore Ospite Principale della Filarmonica Baltica. Guardando il Maestro sul palcoscenico, fatichiamo ad immaginarcelo in una veste diversa: ha la musica nel sangue e sembrerebbe così a proprio agio che diremmo quasi che stia suonando e cantando insieme all orchestra. 67

Eventi di Andrea Clò Forlì: Old Time Show Marzo. Grande successo per la manifestazione Old Time Show, fiera dedicata alle auto e moto d epoca, nata 13 anni fa nel quartiere fieristico di Forlì. Molto interessante è stata la tematica sulle Auto a 6 cilindri e Moto a 4 cilindri, dove si sono potuti ammirare pezzi unici. Anche il Registro Fiat era presente alla manifestazione con 3 bellissime e rarissime vetture. Una Fiat 500 C Barchetta con carrozzeria Grazia di Bologna. Una Fiat 1100/S, la quale ha partecipato a diverse Mille Miglia. Una Fiat 508 Coppa d oro perfettamente originale. Una Fiat 508 C ricarrozzata da A. Riccobono. Ringraziamo i soci per averci concesso la disponibilità delle vetture e ci diamo appuntamento al prossimo anno. 68

Eventi Monte Pellegrino Historic MPH17 La manifestazione ha preso il via dall ippodromo La Favorita di Palermo. Le auto sono state schierate a disposizione del pubblico davanti le tribune in un incantevole scenario incorniciato dal Monte Pellegrino, mentre i partecipanti, molti dei quali provenienti da svariati paesi d Europa, hanno potuto visitare il centro storico di Palermo ed ammirare i mosaici del Palazzo Reale e della Cappella Palatina. Sabato è stata la volta della rievocazione della salita del Monte Pellegrino: sono state effettuate due ascese. Domenica 30 aprile infine le vetture hanno sfilato in parata dinamica ma in massima sicurezza lungo le strade del quadrilatero del centro storico palermitano. 69

Eventi Testo di Ettore Zendri e foto di Giovanni Farina Bardolino una giornata da record La 14 a Adunata Fiat di Bardolino da quest anno è stata rinominata Italia Classic Parade. Non più solo Adunata Fiat; da quando Fiat Auto S.p.A. è divenuta FCA Italy S.p.A. (Fiat Chrysler Automobiles), il nuovo soggetto giuridico ricomprende tutti e, a pari merito, i marchi dell ex gruppo Fiat, pertanto si deve parlare di Fiat, Lancia, Alfa Romeo, Innocenti, Ferrari, Maserati, Abarth e via dicendo. La manifestazione si svolge da ben 14 anni nella ridente cittadina lacustre che ha uno stile urbanistico fortemente influenzato dagli Scaligeri di Verona e dal dominio dei Visconti all inizio della sua edificazione, mentre sul finire del suo sviluppo architettonico risente del dominio della Repubblica di Venezia. L Archivio di Stato di Venezia conserva una mappa del 1439 dove si nota già la topografia dell attuale Bardolino, con la cinta muraria quadrata aperta verso il Lago e con quattro torri poste ai quattro lati. Il suo centro, interamente edificato in direzione perpendicolare al litorale proprio per agevolare il trasporto delle barche nel passato, offre oggi un fitto reticolo di strade, piazze e vicoli con negozi, bar e ristoranti dove le persone vi passeggiano e si incontrano in una facile socializzazione favorita dai numerosi eventi culturali e mondani che caratterizzano Bardolino. L evento, ideato ormai tre lustri fa dall amico e socio cav. uff. Maurizio Faraoni, presidente dell associazione Gruppo Marinai di Bardolino, garantisce sempre la migliore ospitalità soprattutto agli equipaggi che arrivano da lontano (Austria, Germania, Olanda e Romania, ma anche da più lontane città italiane come Roma e Napoli). Quest anno, l auto più anziana è stata la splendida Fiat 501 S corsa del 1924 di Nazario e Cristiano Ardori, se non si considera la splendida carrozza di fine Ottocento motorizzata a scoppio che trasportava una bella sposa. La splendida giornata di sole ha fatto registrare vari record tra i quali, uno in assoluto, quello di 632 auto partecipanti, ma anche la presenza di migliaia di turisti intenti ad ammirare una qualità e una varietà di auto ben distribuite su tutta l area espositiva (contrapponendo il vintage al nuovo), come non la si era mai vista nelle precedenti edizioni. A corollario, una sessione di omologazione con un altro record, quello di una Fiat 850 Special del 1971 del socio trentino Lanfranco Luraschi, nuovissima ma conservatissima, avente all attivo soli 12.000 km percorsi che, ovviamente, è stata promossa con il massimo dei voti. L entusiasmo e la soddisfazione riscontrate nei partecipanti al termine del pranzo e delle premiazioni, hanno portato all arrivederci d obbligo alla 15 a Italia Classic Parade del 2018 con un ringraziamento a tutti coloro che hanno fattivamente collaborato. 70

Eventi 71

Eventi di Andrea Clò Mostra Scambio Reggio Emilia 1 e 2 aprile. È arrivata alla 37 edizione, la mostra Scambio di Reggio Emilia, una delle più grandi d Europa, con 60.000 metri quadri di esposizione e oltre 11.700 espositori. Noi eravamo presenti e abbiamo voluto festeggiare i 60 anni dalla nascita della Fiat 500, portando 3 modelli significativi del modello. Una Fiat 500 Giardiniera, una Fiat D completamente conservata e una Fiat 595 Abarth pista. Un ringraziamento va a Clò e Foresta per la realizzazione dello stand e alla concessionaria Autistile per la collaborazione prestata. 72

Eventi di Paolo Andreoli Classica maggio Durante questo fine settimana il Nostalgia Club ha organizzato l annuale evento denominato Classica che prevede l esposizione delle vetture d epoca all interno delle ville private di Breno (BS). Quest anno Classica è stata dedicata alla Fiat 500 in occasione del 60 anno dalla sua presentazione con la presenza di un nutrito numero di vetture della storica Fiat. Oltre alle 500 erano ammesse altre vetture storiche in parte di proprietà del Club e in parte dei Soci. Tra questa la mia Fiat barchetta iscritta al Registro. Allego alcune fotografie della manifestazione. 73

Eventi di Efisio Mastrorazio, referente RFI Raduno a Tortoreto Lido (TE) Ho partecipato, aggregando ben 13 equipaggi, alla manifestazione organizzata da A.N.T.E.A.S. di concerto con la delegazione abruzzese del club, nel territorio al confine tra Abruzzo e Marche nella zona detta appunto dei monti gemelli zona che, prima dell avvento del Regno d Italia (1861), segnava il confine tra il centro nord (Asburgo/Borboni) ed il centro sud (Regno delle due Sicilie), così come illustrato nella visita guidata a Civitella del Tronto ed alla sua fortezza medievale. L ottima accoglienza riservata da un noto albergo della costa adriatica, il magnifico livello degli appuntamenti enogastronomici e gli itinerari prescelti, hanno favorito l'affiatamento degli oltre settanta equipaggi presenti provenienti da Veneto, Toscana, Umbria, Marche, Emilia Romagna, Puglia, Campania ed Abruzzo. Variegato, ma di tutto riguardo, il parco auto: barchetta in alluminio su meccanica Fiat 1500, Fiat 1500 coupé Ghia, Balilla, diverse Fiat 124 spider, una Fiat 900 e pulmino giunta da Perugia su strada, Alfa Romeo, Lancia, Maserati ecc. L atmosfera che si è respirata durante tutta la manifestazione è stata confermata dalla commozione generale al momento dei saluti: ognuno ha ripreso la propria strada, ma con qualcosa in più nella mente e nel cuore. 74

Eventi Daniela ed Egidio Rossit Matrimonio... bis! Quest anno la "vacanza" del nostro raduno a Villasimius in Sardegna è stata allietata da un lieto evento: Rossella Piccinini e Mirco Villani hanno voluto renderci partecipi del fatto di avere coronato il loro sogno essendosi sposati il 21 ottobre 2016. Per ricordarlo, hanno organizzato una cerimonia laica nel parco dell albergo con tutti noi del gruppo a suggellare e a partecipare alla loro felicità. Auguriamo una lunga e felice vita agli sposi!!! 75

Eventi Gian Paolo Arborio Camion e autobus Fiat ai raduni Passo della Cisa Camion e autobus Fiat protagonisti ai raduni grazie ad AITE, 4 Assi più, Lega Antichi Motori e Circolo Italiano Camion Storici: alla rievocazione storica del Passo della Cisa, tra le novità, un 180 4 assi restaurato dalla ditta Casaroli, un Fiat 682 T4 con semirimorchio e un autobus Fiat 306 Dallavia con le insegne della SIFT. Varallo A Varallo, insieme ai veicoli industriali Lancia di cui ricorreva il 70 anniversario della presentazione dell Esatau, esordio per un Fiat 682 N3 da poco recuperato, praticamente perfetto e un autotreno 690 esposto in una bella livrea rossa. Pomaretto Vicino a Perosa Argentina, a Pomaretto, in mostra auto, autocarri e bus di una volta, in cui spiccava un lussuoso Fiat 308 Cameri della Fitram di La Spezia. E sempre in tema di trasporto persone alla manifestazione in viaggio sulle strade del ferro, indetta a Brescia dalla L.A.M. (Lega Antichi Motori) da segnalare un Fiat 306 Dallavia. Borgo d Ale Alla mostra scambio di Borgo d Ale organizzata dal club Ruote Storiche in Canavese, l immancabile servizio navetta è stato assicurato dal Fiat 306 di Paolo Lucchini e dal Fiat 314 Cameri di Luigi Gonella. Sempre il 314 ha offerto il bis in occasione del raduno di auto d epoca a Villata, anche questa volta ha trasportato i visitatori dal paese alla sede della collezione Marazzato. La storia di questo 314 del 1974 è particolare, non avendo mai svolto servizio di linea, risulta immatricolato come mezzo militare è poi stato ceduto ad una società sportiva in provincia di Cremona. Concluso anche quest ultimo lavoro, dopo una breve permanenza presso la collezione Politi, è stato acquisito dall appassionato di Vercelli Luigi Gonella. Con il figlio Fabrizio lo hanno risistemato e anche se dovrà subire un ulteriore revisione alla carrozzeria, dimostra di essere ancora validissimo. Simpatico per le sue piccole dimensioni era particolarmente apprezzato sui percorsi collinari e di montagna. 76

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Mercatino Vendita Regalo un coperchio motore per Lancia Appia prima e seconda serie, e un filtro aria per Topolino B e C. Prezzo: cedo in regalo. Tel. 0365 32432 (BS) Vendo anno 1969, restaurata con cambio fondali. Percorrenza 12.100 km. Revisione ufficiale del 18 01. Prezzo 7.000 euro trattabili. Tel. 339 3391316 Torino monoposto del 1970. Come nuova, motore preparatissimo! Prezzo 15.000 euro. Tel. 333 5266622 Torino Vendo paraurti anteriore per Lancia Aurelia B-24 cabrio in perfette condizioni. Prezzo 3.500 euro non trattabili. Tel. 335 1854099 Vendo originali per Fiat, mod. 503-521 anni 1920 in ottime condizioni come da foto, prima e dopo il lieve restauro interno ed esterno, perfettamente funzionanti. Manca soltanto una lampadina di posizione marca Fivet. Peso cadauno 5 Kg. Prezzo Richiesto 900 euro Tel. 3347991159 Vendo, rarissima versione automatica del 1974, targa originale Torino, conservata in ogni dettaglio, revisionata, ben funzionante. Visibile a Torino. Prezzo 3.600 euro. Tel. 335 5748076 Vendo seconda serie apribili a compasso in buono stato comprese cromature. Prezzo 200 euro più spese di trasporto in cassa di legno per evitare rotture del cristallo. Tel. 328 8336396 Vendo da restaurare completa 3.900 euro, anno 1968. Restauro integrale con sabbiatura, oltre quindicimila euro di lavori. Accetto offerte sopra i 8.500 euro. 80