REGOLAMENTO DI FUNZIONAMENTO DEL SENATO ACCADEMICO E CALENDARIO DELLE SEDUTE

Documenti analoghi
REGOLAMENTO DI FUNZIONAMENTO DEL SENATO ACCADEMICO

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DELL INSUBRIA Via Ravasi Varese

DELIBERAZIONE DELCONSIGLIO DIRETTIVO DEL COLLEGIO DEI PERITI INDUSTRIALI E DEI PERITI INDUSTRIALI LAUREATI DELLA PROVINCIA DI FORLI - CESENA

PROVINCIA DI CAMPOBASSO

REGOLAMENTO INTERNO DEL CONSIGLIO D ISTITUTO

REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

REGOLAMENTO DEL CONSIGLIO DI ISTITUTO

REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL CONSIGLIO ACCADEMICO

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI UDINE. Regolamento interno di funzionamento del Consiglio degli Studenti

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEL VOLONTARIATO

Indice. Articolo 1 Finalità del regolamento

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI CATANIA REGOLAMENTO DEL DIPARTIMENTO INGEGNERIA CIVILE E ARCHITETTURA (DICAR) (art. 15, comma 12, dello Statuto di Ateneo)

REGOLAMENTO DI FUNZIONAMENTO DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE- Emanato. Art. 1 Oggetto del Regolamento

Regolamento del Consiglio comunale dei ragazzi e delle ragazze

REGOLAMENTO SULL ISTITUZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DELLA COMMISSIONE CONSILIARE DI CONTROLLO E GARANZIA

Regolamento di funzionamento del Senato Accademico. Art. 1 - Oggetto del Regolamento

REGOLAMENTO DEL CONSIGLIO DI AREA DIDATTICA DELLA MATEMATICA

REGOLAMENTO DEL COMITATO DI PARTECIPAZIONE SDS PISANA (ALLEGATO A - VERBALE DEL ) TITOLO I DISPOSIZIONI GENERALI

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEI PROFESSIONISTI. ARTICOLO 1 (Oggetto del Regolamento) ARTICOLO 2 (Finalità e compiti della Consulta)

COMUNICAZIONE DEL SINDACO METROPOLITANO IN ORDINE A MODALITÀ DI FUNZIONAMENTO DEL CONSIGLIO METROPOLITANO DELLA CITTÀ METROPOLITANA DI MILANO

Regolamento di funzionamento del Consiglio degli Studenti

CONSIGLIO DELLE AUTONOMIE LOCALI DELLA LOMBARDIA REGOLAMENTO INTERNO. Articolo 1 (Principi generali)

REGOLAMENTO DEL CONSIGLIO COMUNALE DEI RAGAZZI

Regolamento Commissioni consultive

REGOLAMENTO PROVVISORIO DI FUNZIONAMENTO

Regolamento Gruppo Strutture Portanti e Prefabbricati per l Edilizia

REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL CONSIGLIO DI ISTITUTO

PIANO SOCIALE DI ZONA Ambito territoriale Modugno Bitetto Bitritto REGOLAMENTO DI FUNZIONAMENTO DEL COORDINAMENTO ISTITUZIONALE

REGOLAMENTO. Consiglio di Facoltà di Scienze Mediche - Corso di Laurea quadriennale in Fisioterapia L.U.de.S Foundation H.E.I.

REGOLAMENTO DI ISTITUZIONE E FUNZIONAMENTO DEL COMITATO UNICO DI GARANZIA DELL AZIENDA OSPEDALIERA OSPEDALE DI CIRCOLO DI MELEGNANO

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA PROVINCIALE DELLE PROFESSIONI

REGOLAMENTO DELLA COMMISSIONE DIDATTICA DI ATENEO DELLʹUNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI ROMA ʺLA SAPIENZAʺ

C I T T À D I R E C A N A T I

Consiglio dell'ordine degli Ingegneri della Provincia di Napoli. REGOLAMENTO DI FUNZIONAMENTO DEL CONSIGLIO approvato nella seduta del 6 novembre 2013

AZIENDA OSPEDALIERA DI PADOVA

Regolamento per il funzionamento e l organizzazione della Conferenza Metropolitana di Bologna e dell'ufficio di Presidenza

COMUNE DI ARTEGNA PROVINCIA DI UDINE

REGOLAMENTO DI FUNZIONAMENTO DEL CONSIGLIO D ISTITUTO (Approvato dal Consiglio di Istituto nella seduta del )

REGOLAMENTO. Consiglio di Corsi di Studi della Laurea Triennale in Ingegneria Aerospaziale e delle Infrastrutture Aeronautiche

C O M U N E D I T U R R I PROVINCIA MEDIO CAMPIDANO Piazza Sandro Pertini, TURRI

Statuto della Camera di Commercio di Vibo Valentia

COMUNE DI STRONCONE Provincia di Terni. REGOLAMENTO COMUNALE per il funzionamento della COMMISSIONE CONSILIARE DI CONTROLLO E GARANZIA

Regolamento della Consulta delle Professioni della provincia di Agrigento.

CITTA DI GALATONE REGOLAMENTO DELLA COMMISSIONE COMUNALE DI CONTROLLO E GARANZIA DI CUI ALLA DELIBERA C.C. N. 46 DEL

COMUNE DI CASTELFIDARDO

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO

COMUNE DI SILEA (Provincia di Treviso)

INDICE REGOLAMENTO DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE. CAPITOLO 1 NORME PER IL FUNZIONAMENTO Pag. 3. Art. 1 Riunione del Consiglio Pag.

REGOLAMENTO CONFERENZA DEI COMUNI DELL AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE DELLA PROVINCIA DI BRESCIA

FORUM DELLE ASSOCIAZIONI FAMILIARI DE LAZIO REGOLAMENTO

REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL CONSIGLIO CAMERALE

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEL LAVORO

REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DELLA CONSULTA COMUNALE DELLE ASSOCIAZIONI DEL MONDO PRODUTTIVO

Azienda di Servizi alla Persona Collegio Morigi De Cesaris

COMUNE DI PIANEZZA Provincia di Torino REGOLAMENTO COMMISSIONI CONSILIARI PERMANENTI

REGOLAMENTO DELLE STRUTTURE DIDATTICHE DEL DIPARTIMENTO DI SCIENZE BIOMOLECOLARI (DISB)

REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DELLE COMMISSIONI COMUNALI

REGOLAMENTO DI FUNZIONAMENTO CONSULTA COMUNALE DEL SOCIALE 2 ART. 1 - COSTITUZIONE DELLA CONSULTA 2 ART. 2 - COMPITI DELLA CONSULTA COMUNALE DEL

STATUTO APPROVATO ALL ASSEMBLEA: Roma, 11 Novembre 2005

REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DELLA CONSULTA COMUNALE CULTURA DEL COMUNE DI CESENA. Approvato con delibera di C.C. n. 110 del 11/12/2014

REGOLAMENTO DI ISTITUZIONE E FUNZIONAMENTO DEL CONSIGLIO TRIBUTARIO

REGOLAMENTO DEGLI ORGANI COLLEGIALI

Burc n. 80 del 23 Novembre 2015 REGIONE CALABRIA. (Legge Regionale n. 14 dell 11 agosto 2014)

PROVINCIA DI GORIZIA

GILDA DEGLI INSEGNANTI PROVINCIA DI LATINA Sede prov le Via Picasso, 32 Latina tel \fax 0773\600812

COMUNE DI BONASSOLA Provincia della Spezia Via Beverino 1 cap tel fax

Ordine del giorno n. 3

REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DELLA CONSULTA COMUNALE DEI GIOVANI. Art. 1 Costituzione e finalità

ORDINE DEGLI INGEGNERI DELLA PROVINCIA DI SALERNO. Commissione Raggruppamento Donne Ingegneri

REGOLAMENTO PER LA CONSULTA GIOVANILE DEL COMUNE DI CALASCIBETTA

REGOLAMENTO DI FUNZIONAMENTO DELLE ASSEMBLEE ASSOCIAZIONE REGIONALE ALLEVATORI DELL EMILIA ROMAGNA

Alma Mater Studiorum-Università di Bologna. NormAteneo - sito di documentazione sulla normativa di Ateneo vigente presso l Università di Bologna -

REGOLAMENTO DEL COLLEGIO NAZIONALE DEI MAESTRI DI SCI

Decreto n. 389 Prot. n Anno 2017 IL RETTORE

BOZZA Regolamento di Comitato Studentesco

REGOLAMENTO DEL COLLEGIO DOCENTI

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA COMUNALE DEL TERZO SETTORE

COMUNE DI GORLA MAGGIORE REGOLAMENTO COMMISSIONE GOVERNO DEL TERRITORIO E AMBIENTE

REGOLAMENTO DEL COLLEGIO DOCENTI

DELIBERA 18 Febbraio 2017 REGOLAMENTO DEL CONGRESSO REGIONALE STRAORDINARIO DI CITTADINANZATTIVA CAMPANIA DEL 24 FEBBRAIO 2017

REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DELLA GIUNTA COMUNALE

GIUNTA REGIONALE DEL PIEMONTE

REGOLAMENTO. della "Società Scientifica Italiana di Progettazione Meccanica e Costruzione di Macchine"

COMUNE DI CANCELLARA. (Provincia di POTENZA) REGOLAMENTO per il funzionamento del Comitato Unico Di Garanzia

CITTÀ DI FOLIGNO. Regolamento della Giunta Comunale

Fondo Sociale Europeo P.O.R. Piemonte. Ob. 2 Competitività regionale e Occupazione Comitato di Sorveglianza. Regolamento interno

REGOLAMENTO DEL CONSIGLIO GENERALE DEGLI STUDENTI

COMUNE DI ACI CASTELLO REGOLAMENTO

Regolamento per il funzionamento interno della

Città di Lecce REGOLAMENTO DELLE CONSULTE

REGOLAMENTO INTERNO DEI LAVORI DELLA GIUNTA REGIONALE

CORSO DI FORMAZIONE GESTIONE ATTI AMMINISTRATIVI DEGLI ORGANI COLLEGIALI

REGOLAMENTO PER L ORGANIZZAZIONE E IL FUNZIONAMENTO DEL COLLEGIO DI DIREZIONE DELL A.S.L. TO3

LEGGE REGIONALE N. 1 DEL REGIONE CAMPANIA

REGOLAMENTO CONSULTA DELLE PERSONE CON DISABILITA'

Parco Nazionale Arcipelago Toscano - REGOLAMENTO DELLA COMUNITÀ DEL PARCO Delibera del Consiglio Direttivo 2000 n.111

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI SIENA

REGOLAMENTO COMUNALE DELLA CONSULTA DEL COMMERCIO. Approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 24 del 30/03/2015

Istituto Comprensivo di Scuola Primaria e Secondaria di I Grado Statale Via Giusti 15, 20154, Milano

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DELLE ATTIVITA' PRODUTTIVE

Transcript:

UNIVERSITÀ del SALENTO REGOLAMENTO DI FUNZIONAMENTO DEL SENATO ACCADEMICO E CALENDARIO DELLE SEDUTE (Emanato con D.R. n.953 del 26 maggio 2009)

REGOLAMENTO DI FUNZIONAMENTO DEL SENATO ACCADEMICO E CALENDARIO SEDUTE ART.1 PRESIDENZA DEL SENATO ACCADEMICO Il Senato Accademico è presieduto dal Rettore. In caso di impedimento o di assenza del Rettore o nel caso lo stesso si trovi in stato di incompatibilità per un determinato oggetto, il Senato Accademico è presieduto dal Pro-Rettore. In caso di momentaneo impedimento anche del Pro-Rettore, la presidenza è assunta dal membro più anziano per ruolo fra i Proff. ordinari presenti nel Senato ART.2 CONVOCAZIONE E ORDINE DEL GIORNO Il Rettore convoca il Senato Accademico e ne fissa l ordine del giorno, facendone pervenire comunicazione ai Componenti almeno 7 giorni prima della riunione, con fax recapitato presso gli istituti o dipartimenti indicati dagli stessi consiglieri, per i professori e ricercatori; presso i rispettivi uffici, per il personale tecnico-amministrativo e con posta elettronica a tutti i componenti, agli indirizzi che gli stessi componenti forniranno. La convocazione dovrà contenere l ordine del giorno e l indicazione delle sedute di aggiornamento, qualora previste, e qualsiasi documento ritenuto indispensabile. Il materiale istruttorio relativo alla seduta deve essere a disposizione, nella versione definitiva, presso la saletta dei Consiglieri almeno tre giorni prima della data della seduta del Senato. Argomenti non istruiti entro tale scadenza vanno rinviati per primi alla successiva riunione del Senato Argomenti che rivestono particolare carattere di urgenza possono essere integrati nell o.d.g. già comunicato e la relativa notifica dovrà avvenire con le modalità di cui al primo capoverso. Contestualmente il relativo materiale istruttorio dovrà essere a disposizione dei Componenti. Sarà seguita la sequenza della numerazione dell odg. La richiesta di convocazione del Senato Accademico può essere avanzata, con espressa motivazione, da almeno cinque componenti. Nel corso della seduta la richiesta di inserimento di un punto aggiuntivo all o.d.g. può essere discussa solo se sono presenti tutti i Componenti. La richiesta di inserimento di uno o più punti all ordine del giorno può essere avanzata da cinque componenti del Senato Accademico e diviene obbligatoria per il Presidente. ART.3 VALIDITA DELLE SEDUTE E DELLE DELIBERAZIONI Il numero dei presenti non può essere inferiore alla metà più uno, arrotondato per eccesso, del numero dei componenti il collegio. Decorsi 30 minuti dall ora di convocazione, in mancanza del raggiungimento del numero legale, la seduta è considerata deserta e rinviata ad altra data.

I membri elettivi decadono dopo tre assenze consecutive non giustificate e sono sostituiti dai primi non eletti. I membri dimissionari rimangono in carica fino all accettazione delle dimissioni da parte del Rettore. Accertata la sopravvenuta mancanza del numero legale, il Presidente sospende la seduta, per non più di 15 minuti. Se alla ripresa il numero legale non è raggiunto, il Presidente aggiorna la seduta, annunciando la data e l ora della seduta successiva, con i punti all ordine del giorno sui quali non è stato possibile deliberare. Gli assenti riceveranno tempestiva comunicazione della nuova data. Le deliberazioni sono approvate quando vota a favore la metà più uno dei presenti. In caso di parità, prevale il voto del Presidente. ART.4 VOTAZIONI Il Presidente stabilisce l ordine delle votazioni, chiarisce il significato del voto e proclama il risultato. Il Senato Accademico approva immediatamente la verbalizzazione dell esito della votazione e del dispositivo della delibera adottata. I verbali delle singole sedute sono raccolti in un registro che è numerato e vidimato. Le votazioni del Senato Accademico avvengono a scrutinio palese per alzata di mano. Le votazioni riguardanti persone si svolgono di norma a scrutinio segreto. ART.5 INTERVENTI NELLA DISCUSSIONE Qualora se ne ravvisi la necessità il Senato Accademico, con votazione effettuata ai sensi del precedente art.4, può fissare un limite alla durata degli interventi dei Componenti. ART.6 MOZIONI ED EMENDAMENTI Ciascun Componente può proporre emendamenti, mozioni e proposte alternative alle proposte di delibera presentate dal Presidente e da almeno cinque componenti, ai sensi del precedente art.2. Nel caso di emendamenti su proposte di delibera, la votazione si fa sugli emendamenti proposti e sull intero testo. Qualora sia presentata ad una proposta di delibera una pluralità di emendamenti o di proposte alternative, il Presidente pone in votazione, prima quelli che più si allontanano dal testo originario e, in caso di rigetto, via via gli altri, fino all emendamento più vicino al testo originario; prima gli emendamenti soppressivi, quindi quelli modificativi, infine quelli aggiuntivi. Gli emendamenti ad un emendamento sono votati prima di quello principale. ART.7 COMUNICAZIONI E INTERROGAZIONI Il Presidente provvede, dopo l approvazione dei verbali delle sedute precedenti, a dare eventuali comunicazioni ai Componenti. Le eventuali interrogazioni e interpellanze vengono inserite in un apposito punto dell o.d.g..

La votazione nelle varie ed eventuali deve essere fatta soltanto per argomenti effettivamente urgenti, senza impegno di spesa e per i quali non è stato oggettivamente possibile l inserimento nell ordine del giorno. ART.8 VERBALE DELLE SEDUTE Delle sedute del Senato Accademico è redatto processo verbale, nel quale si riportano: ora, giorno, mese, anno, luogo della riunione; ordine del giorno sul quale il Senato è chiamato a deliberare, il nome dei componenti presenti. Il processo verbale è la sintesi fedele della discussione in seno al Senato. Qualora un componente desideri riportare il suo intervento nella sua interezza lo stesso consigliere è tenuto a rendere il proprio intervento per iscritto e a consegnarlo al segretario verbalizzante del Senato entro la fine della seduta. Devono essere inoltre riportati il numero e il nome dei votanti che hanno votato contro e che si sono astenuti l esito della votazione e la proclamazione da parte del Presidente; la firma del Presidente e del segretario verbalizzante. Il verbale è di norma approvato nella seduta successiva a quella a cui si riferisce. Gli estratti di deliberazioni approvate seduta stante, vengono trasmessi agli uffici competenti per l immediata esecuzione. Le sedute del Senato Accademico vengono registrate per memoria, ai fini della rispondenza dei vari interventi e le registrazioni vengono distrutte dopo l approvazione del relativo verbale. ART.9 COMMISSIONI CONSILIARI Il Senato Accademico, per l istruzione delle pratiche e per l esame preventivo delle questioni da sottoporre a delibera, può costituire Commissioni permanenti. I membri delle Commissioni possono essere anche in parte esterni al Senato Accademico che comunque non possono essere in numero superiore a quello dei membri interni. Le Commissioni sono composte da non più di 7 membri di cui almeno 3 componenti del Senato Accademico fatta salva la presenza maggioritaria dei membri del Senato Per le materie di competenza sia del Senato Accademico, sia del Consiglio di Amministrazione, possono essere istituite Commissioni miste di 7 membri ciascuna, composte, di norma, da 3 componenti designati dal S.A., 3 designati dal C.dA., più un rappresentante degli studenti designato di concerto dal S.A. e dal C.d.A. I componenti delle Commissioni decadono e sono prontamente sostituiti dopo la terza assenza consecutiva non giustificata. Ai lavori delle Commissioni possono partecipare gli altri componenti del Senato Il Senato Accademico può istituire commissioni o gruppi di studio in relazione alla trattazione di argomenti specifici, su problemi non ricorrenti. Lo scioglimento di commissioni permanenti e temporanee è sempre e comunque deliberato dal Senato Ciascuna Commissione elegge al suo interno il coordinatore ove già non designato dal Senato Il coordinatore delle Commissioni miste è eletto esclusivamente all interno delle stesse. Le commissioni sono convocate dal coordinatore di propria iniziativa e qualora ne facciano richiesta due componenti delle stesse.

Ogni Commissione si avvarrà, come segretario, di un dipendente designato dal Direttore Amministrativo. ART.10 CALENDARIO SEDUTE Il Senato Accademico si riunisce, in via ordinaria, secondo un calendario predisposto dal Rettore. In via straordinaria il Senato Accademico si riunirà, anche ad horas, in caso di comprovata urgenza.