«Chi non conosce le lingue non sa nulla nemmeno della propria»

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Transcript:

«Chi non conosce le lingue non sa nulla nemmeno della propria» (J. W. Goethe) LILIA ANDREA TERUGGI

Leggere e scrivere attraverso il curriculo Trasversalità della lingua nei diversi ambiti disciplinari

Pianificare, stendere e revisionare generi testuali diversi o o o o o PUNTEGGIATURA ORTOGRAFIA CALLIGRAFIA FRASI SENSATE TESTO SENSATO Gli indizi sono coerenti con la risposta Scarsità di indizi, eccesso di indizi La soluzione può essere solo una Capacità di svelare un po alla volta Capacità di far capire di chi si parla Capacità di nascondere l identità dell oggetto, animale o persona

Classe 5

Riflettere sulla lingua attraverso diversi generi testuali

COSA ABBIAMO SCOPERTO PUNTINI DI SOSPENSIONE ( ) Nel mezzo della frase esprimono incertezza, non si sa cosa dire VIRGOLETTE ( ) o o o Possono servire per evidenziare una parte importante di discorso Possono racchiudere una parte di testo a lato dell articolo, all interno di un riquadro più piccolo: il testo tra virgolette può essere: Un titolino Un riassunto breve Qualcosa che è ripreso che si trova spiegato nel testo

PUNTEGGIATURA ESPRESSIVA FUNZIONE PROVERBALE OMISSIONE SEGNI DI PUNTEGGIATURA DISCORSO DIRETTO E INDIRETTO

Il piccolo principe Giovanni (5;3): Secondo me è scritto in un altra lingua Matteo (5;4): Secondo me è una lingua francese Una lingua francese!! E come si fa a capire che è una lingua francese? Giovanni: Perché c è il disegno del piccolo principe che parla sono in francese Come mai questo personaggio parla sono in francese? Matteo: Perché l ha scritto uno scrittore che abita in Francia, io a casa ho un libro del piccolo principe scritto in francese Micol (5;5): Allora il piccolo principe è nato in Francia Giovanni: Ma il mio libro è scritto in italiano. Sono sicuro, perché quando papà me lo ha letto parlava in italiano Matilde (5;4): Ci saranno due principi! Uno nato in Italia e l altro nato in Francia Rachele (5;0): Questo è il principe nato in Francia perciò hanno scritto il libro con le parole francesi

Pinocchio Aya (5;4): guarda Pinocchio, è scritto in rumeno l ha portato Matteo perché è rumeno. Alessandro (5;2) : in italiano perché Pinocchio è italiano. Non ci può essere un altro Pinocchio. No perché c è soltanto questo Pinocchio. Rebecca (5;3): in italiano perché l hanno scritto gli italiani la storia di Pinocchio. Alice (4;7): è scritta in rumeno, perché ci sono dei segni diversi e perché l ha portato Matteo, la storia di Pinocchio esiste in tutti i paesi. Rebecca: la storia di Pinocchio è bella, l hanno passata in tutti i paesi per i bambini così la mamma poteva leggerla. Matteo (5;6) (il bambino che ha portato il libro): è Pinocchio, è scritta in rumeno, le letterine sono diverse perché hanno queste (con il dito indica) ȘÀ

Problemi grafo-fonologici Matteo (5;10): C è scritto THOMAS, la carta di Cesar è questa! CESAR Mi fai vedere come lo leggi? Matteo: SESAR e cioè C-E-S-A-R, Sesar! Luca (5;9): Ma c è la «ci» per prima e quindi c è scritto Cesar! Matteo: Si scrive Cesar e si legge Sesar! Perché, secondo voi? Matteo: Perché non è un nome italiano! Luca: E sì si scrive e si legge in due modi!

Paesi diversi, lingue diverse Gabriele (4;8): Ogni libro ha una scritta diversa! Perché ogni libro ha una scritta diversa? Gabriele: Perché così si può capire se è in filippino o in italiano o in inglese! Claudio (4;9): Sì, c entra il filippino, ma solo se si parla dei libri di Dencel o dei filippini! Nei nostri libri sono in italiano e la scritta fa capire che libro è! Dencel (5;9): Se uno vive in un altro paese le scritte sono diverse! Claudio: Certo non ho detto che non è giusto!

Come fanno i genitori a capire Alberto: ma mi sto chiedendo, come fanno i genitori a sapere che c è una festa! Già hai proprio ragione come fanno a saperlo? Carola: di può scrivere un avviso credo!. Carola: però c è un problema che se noi lo scriviamo solo in italiano non so se tutti lo capiscono MI spieghi meglio cosa vuoi dire? Alberto: le persone straniere non lo capiscono! Carola: dobbiamo scriverlo anche in altre lingue perché se no tipo Benedict che è filippino magari la sua mamma non lo capisce in italiano! Dalila: capisce lo straniero, ma solo quello della sua lingua! Avete sentito cosa ha detto Dalila anche secondo voi è così? Francesco: Sì, ognuno parla la lingua che sa! Ho capito, ma cosa vuol dire scriverlo in altre lingue? Filippo: si scrive in altri modi diversi dai nostri modi. Alberto: vuol dire che se lo scriviamo solo nei nostri modi i genitori stranieri non li capiscono!

Carola: scriverlo in un modo che non è solo italiano, ma anche straniero, quindi bisogna fare più fogli, magari uno in italiano e uno in straniero! E come sarà quello straniero quindi? Francesco: con altre scritte! Alberto: tipo se noi diciamo CIAO gli inglesi dicono HELLO! Ed è diverso da dire scrivere in straniero vuol dire sapere le lingue! Dalila: anche gli stranieri fanno delle scritte come noi! Quasi! Carola: ma non sono come le nostre! Dalila: sì, sono diverse! Filippo: hanno delle lettere diverse dalle nostre! Francesco: fanno delle scritte diverse scrivendo in un altro modo,! Carola: nelle diverse lingue le lettere si mettono vicine in modo diverso! Alberto: e fanno delle parole diverse! Filippo: e quindi fanno le diverse lingue!

Alberto: Beh le lettere sono quasi come le nostre.! Tutti: E già ma non si capisce. Alberto: Possiamo chiedere a Sara lei è del Marocco, così lo scrive in arabo

Dalila: tutti sono diversi! Sara A : sono diversi, è vero ma questa ( indica quella in presunto arabo) sono ancora più diverse dalle altre! E come mai secondo voi? Carola: perché lì in quel paese scrivono così, con dei rotolini! Sara A: le altre non hanno i rotolini, vedi questa (indica la scritta spagnola) è quasi uguale alla nostra! Tutti: e sì infatti si vede! Alberto: questa in italiano ha delle lettere, questa in spagnolo anche ha delle lettere ma le parole sono diverse e se le provi a leggere non si capisce cosa c è scritto, l ultima invece sembrano in corsivo, ma un corsivo arabo che non possiamo capire mica siamo arabi! E già bravi mi sembrano delle buone osservazioni, c è qualcuno che vuole dire ancora qualcosa? Giovanni: questa ( indica la scritta in spagnolo) assomiglia a quella italiana, vedi ci sono le lettere ma lì le mettono vicine diverse e così sembrano parole diverse ma non so se poi sono diverse o se noi non le sappiamo leggere. Sara: di sicuro non le sappiamo leggere. Mica non sanno scrivere.-

A proposito della traduzione

Lorenzo: magari noi gli diciamo cosa scrivere, leggendo in italiano Mi sembra una buona idea cosa ne pensi Cesar? Cesar: sì, va bene! I bambini dettano a Cesar una riga per volta e lui scrive con disinvoltura (CAROS NONOS VE CIERO) Cesar: ve la leggo? Tutti: sì! Cesar legge in spagnolo.. Ekaterina: è bravo, io non so scrivere in russo! Hai ragione è proprio bravo, ma anche voi siete stati bravi ad aiutarlo! Ekaterina: quando lui legge si sente diverso Cesar: si pronunciano diverse! Elena: è vero!

Cesar: scrivo PERCHE E DA TANTO CHE NON VI VEDO Lorenzo: vedo forse si dice VEDOS Cesar: mi fai confondere Lorenzo: mi sa di sì perchè non so lo spagnolo! Cesar continua a scrivere e scrive PORCE ES DA TIEMPO CE NON VE VIEDO I bambini ascoltano attenti la lettura di Cesar e riconoscono alcune parole Ekaterina: LETRE, lettera! Lorenzo: COLLECIO, scuola Elena: AMIGOS, amici Jonathan (5;8): BESOS baci

Classe prima

«Cuando Ana tiene miedo llama fuerte» Marco: «Llama non è una parola italiana perché in italiano non ci sono lettere che iniziano con la doppia» Cristian: «È vero, perché in italiano la doppia si trova in mezzo Alessandro: «La doppia non può essere né all inizio né alla fine»

Alunni di classe 1

Diversi o stranieri? Stella(4;7): Nel mondo ci sono tanti bambini stranieri lo sapete? Margherita (4;9): Certo e sono tutti diversi! L abbiamo detto in classe! Che discorso interessante. Ma perché secondo voi sono tutti diversi? Filippo (5;6): Ci sono bambini stranieri e altri che non lo sono! Ma chi sono i bambini stranieri? Giovanni (5;4): Quelli che vengono da altri paesi credo! Alberto (5;2): Beh, non proprio perché anche noi possiamo diventare stranieri, Avete sentito cos ha detto Alberto voi cosa ne pensate? Claudia (4;10): Gli stranieri sono quelli che vengono da un altro paese! Margherita: Beh si da altre città, se però andiamo in un altro paese anche noi siamo stranieri! Alberto: Era quello che avevo intenzione di dire io Se vado a Londra loro sono inglesi e allora io sono straniero!

Anche secondo voi è così, c è qualcuno che vuole aggiungere qualcosa? Stella: Ogni bambino è diverso perché hanno mamme diverse non solo straniere! Filippo: Beh certo. Alberto: Interessante questo! Tutti: Sì! Filippo: Però gli stranieri hanno mamme straniere! Claudia: Ma anche le nostre mamme sono diverse! Stella: Anche se siamo italiani! Se tu le guardi sono tutte diverse! Giovanni: Allora siamo tutti stranieri? Stella: Non saprei! Alberto: Forse dipende da come uno si guarda!