Settore Istruzione Formazione Lavoro e Politiche Sociali. Dodicesimo Rapporto sull immigrazione straniera nella provincia di Bergamo

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Settore Istruzione Formazione Lavoro e Politiche Sociali Dodicesimo Rapporto sull immigrazione straniera nella provincia di Bergamo Annuario Statistico Nel quadro delle attività dell Osservatorio Regionale per l integrazione e la multietnicità 2014

Regione Lombardia Direzione Generale Famiglia, Solidarietà Sociale e Volontariato Palazzo Lombardia Piazza Città di Lombardia, 1 20124 Milano, Tel. +39 02 6765.1 www.famiglia.regione.lombardia.it www.orimregionelombardia.it Fondazione Ismu Via Copernico, 1 20125 Milano, Tel. +39 02 678779.1 www.ismu.org Provincia di Bergamo - Settore Istruzione, Formazione, Lavoro e Politiche Sociali Via Fratelli Calvi, 10 24122 Bergamo, Tel. + 39 035 387 652 www.provincia.bergamo.it Il Dirigente del Settore Silvano Gherardi Referente Osservatorio per l Immigrazione Giovanna Fidone Gruppo di lavoro istituito presso la Fondazione Ismu Il Rapporto è stato redatto da Alessio Menonna (Sezioni 1-3 ed Appendice statistica 2) e Marta Blangiardo (Sezioni 4-7, Scheda di approfondimento ed Allegato metodologico). Editing: Alessio Menonna Copyright Fondazione Ismu, Milano, 2015 ISBN 9788864471402 ISBN 9788864471396 Tutti i diritti riservati. È vietata la riproduzione, anche parziale, con qualsiasi mezzo effettuata, compresa la fotocopia, anche a uso interno o didattico, non autorizzata. 2

Indice Presentazione pag. 3 Premessa» 5 Scheda sintetica» 9 Sezione 1: Gli aspetti quantitativi e la tipologia della presenza» 13 Sezione 2: Le aree e i Paesi di provenienza» 23 Sezione 3: Il fenomeno dell irregolarità della presenza» 37 Sezione 4: Le caratteristiche strutturali (genere, età, religione, istruzione)» 43 Sezione 5: L anzianità della presenza (in Italia e in provincia)» 51 Sezione 6: La condizione lavorativa» 55 Sezione 7: La condizione abitativa e familiare» 63 Scheda di approfondimento: Aspetti dell integrazione» 73 Allegato metodologico. Definizione dei criteri di rappresentatività del campione» 79 Appendice statistica 1. Il questionario» 83 Appendice statistica 2. Distribuzione provinciale delle principali variabili: un confronto con la realtà regionale» 91 Le pubblicazioni dell Osservatorio Regionale per l integrazione e la multietnicità» 107 2

Presentazione Prosegue anche quest anno, nel quadro delle attività dell Osservatorio Regionale per l integrazione e la multietnicità, l elaborazione statistica sul fenomeno dell immigrazione straniera in provincia di Bergamo. Il lavoro è un utile strumento per amministratori e dirigenti pubblici, operatori del settore e associazioni ed un mezzo necessario per continuare a monitorare una realtà che da tempo è diventata strutturale, pur nella variabilità che contraddistingue il fenomeno migratorio rendendolo di complessa analisi e sviluppo. I dati raccolti ed elaborati e le ricerche effettuate dall Osservatorio assicurano una miglior conoscenza, una più approfondita consapevolezza delle realtà migratorie indagate e un rapporto di collaborazione più stretto tra organizzazioni italiane e degli immigrati. Il confronto, anche dal punto di vista statistico, con le altre Province risulta essere fondamentale per comprendere il fenomeno nel suo insieme lavorando in un confronto reciproco di progettazione comune e innovativa trovando tangenze e differenze e studiandone cause ed effetti a breve e medio termine. Tra i dati di questo Dodicesimo Rapporto, non può non essere evidenziato che dal 1 gennaio 2001 al 1 luglio 2013 la popolazione straniera proveniente da Paesi a forte pressione migratoria è aumentata in provincia di Bergamo di oltre 100mila unità e quasi quadruplicata, passando da 39mila a 145mila presenze anche se con un trend in forte ribasso. Un elemento che va evidenziato positivamente è che a livello regionale nel 2013 la provincia di Bergamo si trova al secondo posto dopo quella di Lecco per il valore dell indice di integrazione totale. L anzianità della presenza, il titolo di studio, la religione mostrano una forte correlazione con l integrazione che risulta essere tra le finalità primarie di un lavoro di rete che sappia costruire politiche sostenibili efficaci e durature, per una integrazione non solo possibile ma percepita e fattiva. 3

L auspicio è che il lavoro degli Osservatori Provinciali proceda, permettendo concrete analisi sul territorio fondamentali per progettazioni sociali di reale e comune integrazione. Il Presidente della Provincia Matteo Rossi 4

Premessa Con gli adeguati confronti rispetto alle altre realtà lombarde, si presentano in questo volume i risultati delle elaborazioni statistiche sul fenomeno dell immigrazione straniera in provincia di Bergamo. Come ogni anno, esse sono state svolte nel quadro dell attività di monitoraggio che l Osservatorio Regionale per l integrazione e la multietnicità ha avviato, a partire dal 2001, sull intero territorio della Lombardia e, in questo quadro, il Rapporto del 2013 delinea l intensità e le caratteristiche del fenomeno migratorio in ambito provinciale con gli appropriati aggiornamenti ed approfondimenti, evidenziando altresì le maggiori tendenze in chiave di serie storica 1. Metodologicamente, il materiale statistico che fa da supporto alle analisi si riferisce alla popolazione straniera presente indipendentemente dalla residenza e dalla regolarità riguardo al soggiorno nella città di Bergamo e in un insieme di altri 16 comuni scelti nel resto del territorio provinciale, con criteri di rappresentatività rispetto ad alcune caratteristiche particolarmente significative. Nell ambito dei comuni selezionati, il sub-campione di stranieri oggetto di attenzione è stato fissato per il 2013 in 400 unità circa la metà rispetto agli anni precedenti e come consuetudine è stato scelto unicamente entro la popolazione con almeno 15 anni di età originaria dei cosiddetti Paesi a forte pressione migratoria (Pfpm), ossia Paesi in via di sviluppo (Pvs) o dell Europa dell Est, neocomunitari rumeni, bulgari e croati inclusi. L identificazione delle unità da sub-campionare è avvenuta con i criteri probabilistici conformi alle regole del campionamento per centri o ambienti 1 A partire dall anno 2001 è stato avviato in Lombardia l Osservatorio Regionale per l integrazione e la multietnicità nel cui ambito è stata svolta una rilevazione campionaria su base regionale con caratteristiche di rappresentatività anche rispetto ad ognuna delle circoscrizioni provinciali lombarde. Il presente lavoro impiega i dati raccolti in occasione di tale indagine con riferimento al sub-campione relativo alla provincia di Bergamo. Per ulteriori approfondimenti si vedano: G. C. Blangiardo (a cura di), L immigrazione straniera in Lombardia. Rapporti 2001-2013, Regione Lombardia - Éupolis - Osservatorio Regionale per l integrazione e la multietnicità - Fondazione Ismu, Milano, 2002-2014. 5

di aggregazione 2. Ad ogni soggetto selezionato è stato somministrato un questionario riguardante le proprie principali caratteristiche strutturali, individuali e familiari sesso, età, stato civile, cittadinanza, istruzione, appartenenza religiosa, regolarità rispetto al soggiorno, eventuale residenza anagrafica, condizione familiare, economica, abitativa, ecc. mentre nel contempo, a partire dalle risultanze anagrafiche presso i comuni della provincia di Bergamo, si è proceduto alla valutazione della popolazione straniera residente al 1 luglio 2013 distintamente per genere e cittadinanza. Riproponendo la metodologia messa a punto in occasione delle precedenti esperienze di analisi, si è giunti alla quantificazione della presenza straniera e alla sua specificazione rispetto alla provenienza e alla condizione di stabilità/regolarità. In particolare, si è provveduto all elaborazione congiunta delle risultanze anagrafiche per cittadinanza con le corrispondenti stime campionarie relative sia alla proporzione di immigrati residenti nei comuni della provincia, sia alla percentuale di regolari rispetto al soggiorno. Anche in questa occasione il complesso dei risultati forniti dalle indagini campionarie ha offerto l opportunità di caratterizzare l immagine del fenomeno migratorio in provincia di Bergamo rispetto ai tratti più significativi sotto il profilo bio-demografico, culturale, sociale, economico-occupazionale e abitativo-familiare, fornendo in un analisi storica tutti gli elementi per valutare la dinamica dell integrazione e le problematiche nuove o ancora aperte. Nelle pagine seguenti si rende disponibile la documentazione statistica riguardante gli aspetti quantitativi e le principali caratteristiche strutturali degli immigrati stranieri provenienti da Paesi a forte pressione migratoria presenti in provincia di Bergamo nel 2013, preceduta da brevi note introduttive e di commento. Tali dati sono opportunamente collocati nel contesto evolutivo del fenomeno. In Appendice statistica oltre al questionario da cui derivano i dati sono infine proposte le tabelle di frequenza rispetto alle principali variabili strutturali, familiari ed individuali riferite alla provincia di Bergamo nel 2013, a confronto con le parallele risultanze delle altre province lombarde. 2 A questo riguardo si consulti l Allegato metodologico. Definizione dei criteri di rappresentatività del campione in questo volume. Per una trattazione più sistematica, riguardo alla tecnica in tema di campionamento per la scelta delle singole unità da intervistare si vedano G. C. Blangiardo, Campionamento per centri nelle indagini sulla presenza straniera in Lombardia, in Studi in ricordo di Marco Martini, Giuffrè, Milano, 2004 e G. Baio, G. C. Blangiardo, M. Blangiardo, Centre Sampling Technique in Foreign Migration Surveys: A Methodological Note, in Journal of Official Statistics, vol. 27, 3, 2011: 451-465; per quella relativa alle stime sul numero di presenti in corrispondenza delle diverse tipologie si veda G. C. Blangiardo e L. Terzera, L immigrazione straniera nell area milanese, Quaderni I.S.MU., 4, Angeli, 1997: 67. 6

Prospetto 1 - Sintesi della copertura territoriale della rilevazione dell Osservatorio Regionale per l integrazione e la multietnicità della Regione Lombardia. Anni 2001-2013 Anno Unità campionarie di 1 stadio Numero comuni selezionati Numero intervistatori coinvolti Numero interviste realizzate (casi validi) Unità campionarie di 2 stadio Numerosità casi ponderati (e relativo apporto ai fini delle elaborazioni): significatività provinciale significatività regionale Provincia di Bergamo 2013 21 5 400 400 452 2012 31 11 600 600 790 2011 47 12 800 800 932 2010 45 11 800 800 918 2009 48 11 799 800 972 2008 45 11 800 800 927 2007 45 12 800 800 968 2006 47 13 800 800 984 2005 49 10 800 800 777 2004 48 11 800 800 720 2003 41 11 780 800 696 2002 42 14 798 800 744 2001 41 14 802 800 718 Totale Lombardia 2013 185 71 4.007 4.000 4.000 2012 329 126 6.945 7.000 7.000 2011 373 139 8.021 8.030 8.030 2010 373 143 8.033 8.000 8.000 2009 385 146 9.006 9.000 9.000 2008 384 149 8.967 9.000 9.000 2007 373 143 8.979 9.000 9.000 2006 410 123 8.998 9.000 9.000 2005 376 120 8.013 8.000 8.000 2004 349 104 7.978 8.000 8.000 2003 360 98 7.879 8.000 8.000 2002 346 101 7.997 8.000 8.000 2001 342 105 7.899 7.800 7.800 Fonti: G. C. Blangiardo (a cura di), L immigrazione straniera in Lombardia. Rapporti 2001-2013, Regione Lombardia - Éupolis - Osservatorio Regionale per l integrazione e la multietnicità - Fondazione Ismu, Milano, 2002-2014. 7

Prospetto 2 - Numero di interviste nei comuni campionati in provincia di Bergamo nel 2013 Interviste: Interviste Codice Comune Distretto campione per distretto: Istat teorico campione teorico Interviste: campione effettivo Interviste per distretto: campione effettivo 16086 Costa Volpino Alto Sebino 20 20 20 20 16004 Albino 15 15 Albino 30 16008 Alzano Lombardo 15 15 30 16024 Bergamo Bergamo 50 50 50 50 16091 Dalmine 20 20 16153 Osio Sotto 15 15 Dalmine 65 16207 Stezzano 15 15 65 16232 Verdellino 15 15 16043 Calcinate 15 15 16062 Castelli Calepio Grumello 15 45 15 45 16212 Telgate 15 15 16198 Seriate Seriate 25 25 25 25 16053 Caravaggio 15 15 35 16219 Treviglio 20 20 35 16170 Ponte San Pietro 15 15 Isola Bergamasca 30 16213 Terno d Isola 15 15 30 16079 Cologno al Serio 15 15 16133 Martinengo Romano di Lombardia 25 70 25 70 16183 Romano di Lombardia 30 30 16242 Villongo Monte Bronzone - Basso Sebino 15 15 15 15 16218 Trescore Balneario Valle Cavallina 15 15 15 15 Totale 400 400 400 400 Fonte: n/elaborazioni su dati Osservatorio Regionale per l integrazione e la multietnicità. 8

Scheda sintetica 1. Gli aspetti quantitativi e la tipologia della presenza Da inizio secolo al 1 luglio 2013 la popolazione straniera proveniente da Paesi a forte pressione migratoria è aumentata in provincia di Bergamo di oltre 100mila unità e quasi quadruplicata, passando da 39mila a 145mila presenze; ma tale crescita si è registrata in gran parte dalle 41mila unità d inizio 2001 alle 134mila di metà 2009, mentre l incremento complessivo nell ultimo quadriennio è stato solamente di 10mila unità. I cittadini residenti sono più che quadruplicati dalle 29mila unità d inizio 2001 alle 125mila di metà 2013; i regolari non residenti sono complessivamente cresciuti da poco più di un migliaio a quasi 13mila nello stesso lasso di tempo; e infine gli irregolari, già 9mila durante il 2001, scesi al di sotto delle 4mila unità nel 2003, si sono stabilizzati intorno alle 14mila presenze nel 2008-2010 per progressivamente scendere al di sotto delle 7mila nel 2013. Figura 1 - Stranieri provenienti da Paesi a forte pressione migratoria presenti in provincia di Bergamo per condizione giuridico-amministrativa. Anni 2001-2013 150. 000 100. 000 50. 000 0 1.1.2001 1.1.2002 1. 7.2003 1.7.2004 1.7.2005 1.7.2006 1.7.2007 1.7.2008 1.7.2009 1.7.2010 1.7.2011 1.7.2012 1.7.2013 Residenti Reg olari non resi denti Irregolari Fonte: n/elaborazioni su dati Osservatorio Regionale per l integrazione e la multietnicità. 9

2. Le aree e i Paesi di provenienza Gli africani sono poco più che raddoppiati dalle 22mila unità d inizio secolo, quando rappresentavano decisamente la maggioranza assoluta del fenomeno migratorio in provincia, alle 54mila del 1 luglio 2013, quando lo descrivono per poco più di un terzo. Al contrario, nello stesso lasso di tempo gli est-europei si sono più che quintuplicati, da 10mila a 51mila, concentrando anche 2mila delle 5mila unità d aumento negli ultimi dodici mesi. I rumeni, poi, superano quota 18mila unità al 1 luglio 2013 e avvicinano il numero di presenze marocchine al primo posto in provincia (25mila), davanti agli albanesi (16mila) e ai primi collettivi delle macroaree dell Africa del Centrosud, dell Asia e dell America Latina, ovvero senegalesi (13mila), indiani (12mila) e boliviani (7mila, particolarità locale del territorio bergamasco che accentra qui quasi il 60% della loro presenza complessiva in regione). Figura 2 - Stranieri presenti per grandi aree di provenienza al 1 luglio 2013 in provincia di Bergamo America Latina 13,8 mila (10%) Altri Africa 22,8mila (16%) Est Europa 51,1 mila (35%) Nord Africa 31,6 mila (22%) Asia 25,3 mila (17%) Fonte: n/elaborazioni su dati Osservatorio Regionale per l integrazione e la multietnicità. 3. Il fenomeno dell irregolarità della presenza Sono meno di 7mila al 1 luglio 2013 gli immigrati irregolari nel soggiorno presenti in provincia di Bergamo, oltre 3mila in meno rispetto a un anno prima. In termini relativi i boliviani risultano decisamente ancora il collettivo col maggior tasso di irregolarità nel soggiorno al proprio interno (10 per cento), nonostante il fenomeno si sia pressoché dimezzato in questo grup- 10

po. Essi sono ancora nettamente davanti ai senegalesi con un tasso di irregolarità del 7 per cento e che invece sono gli unici che mostrano una sostanziale stabilità numerica rispetto al 2012 e a tutti gli altri collettivi nazionali, che mostrano tassi di irregolarità nel soggiorno compresi fra il 4 e il 6 per cento. 4. Le caratteristiche strutturali (genere, età, religione, istruzione) A livello strutturale si notano: un progressivo decremento della quota di maschi nel corso degli anni, che passa dal 61 al 52 per cento tra il 2001 e il 2013; tra gli ultraquattordicenni un età mediana che si porta intorno ai 31 anni nel 2013, con il genere maschile generalmente un po meno anziano (29 anni) di quello femminile (32 anni) e valori a livello territoriale decisamente più giovani del dato medio regionale; una maggioranza relativa di diplomi di scuola dell obbligo nell ultimo anno, quando nel confronto con le altre realtà lombarde la provincia di Bergamo si posiziona decisamente sotto la media sia per la quota di almeno diplomati sia per quella di laureati; appartenenze religiose musulmane in diminuzione d incidenza relativa ma pur sempre in maggioranza assoluta, pari al 54 per cento nel 2013 a fronte del 61 per cento nel 2001, mentre contemporaneamente aumentano maggiormente le presenze cristiane non cattoliche, soprattutto ortodosse. 5. L anzianità della presenza (in Italia e in provincia) L analisi degli arrivi in Italia mostra un calo della quota di ingressi negli ultimi cinque anni dalla rilevazione, che passa dal 41 all 11 per cento tra 2001 e 2012 per poi assestarsi al 23 per cento nel 2013. D altra parte la percentuale di arrivi da più di dieci anni rimane pressoché costante, intorno al 27-30 per cento fino al 2010, per poi salire al 42-45 per cento nel 2011-2013. Il Nord Africa è al primo posto per l anzianità della presenza in Italia e in provincia, con circa dodici e undici anni di anzianità mediana rispettivamente. 6. La condizione lavorativa Tra gli immigrati ultraquattordicenni la quota di stranieri occupati regolarmente a tempo indeterminato passa dal 40 al 24 per cento da inizio secolo al 2013, mentre i disoccupati dopo essere scesi dal 10 per cento nel 2001 al 5 per cento nel 2007 sono circa l 11 per cento nell ultimo anno. Le professioni principalmente svolte dagli immigrati variano in funzione del genere dei lavoratori: soprattutto operai generici nell industria e operai specializzati gli uomini; domestiche ad ore o assistenti domiciliari le donne. 11

7. La condizione abitativa e familiare La percentuale di stranieri che vivono in un abitazione per sé o da dividere unicamente con la propria famiglia si è incrementata notevolmente con il passare degli anni, dal 56 per cento nel 2001 all 83 per cento nel 2013; di pari passo all interno di essa la quota di soggetti che vivono in case di proprietà è passata dal 13 al 21 per cento. In parallelo, la quota di coabitazioni si è ridotta nel corso degli anni e ha raggiunto il minimo, pari al 4 per cento, nel 2013. In quest ultimo anno circa il 2 per cento degli stranieri vive sul luogo di lavoro, mentre il 10 per cento ha un alloggio di tipo precario (da parenti, amici, conoscenti, in strutture d accoglienza o in concessioni gratuite). Il nucleo familiare maggiormente presente per il genere femminile è quello classico formato da coniuge o convivente ed eventuali figli; viceversa, per gli uomini si osservano ancora percentuali elevate di soggetti che vivono in nuclei allargati, formati da parenti, amici e conoscenti con eventuali figli. Scheda di approfondimento: Aspetti dell integrazione A livello regionale nel 2013 la provincia di Bergamo si trova al secondo posto dopo quella di Lecco per il valore dell indice di integrazione totale. La specifica di genere evidenzia come gli uomini siano caratterizzati da valori più elevati, mentre a livello di grandi aree l Est Europa ha l integrazione più alta e l Africa del Centro-sud quella più bassa. L anzianità della presenza mostra forte correlazione con l integrazione. Il titolo di studio evidenzia un integrazione più alta per laureati, seguiti dai diplomati alla scuola dell obbligo. Tra le religioni, i cristiani hanno un valore dell indice totale più elevato. 12

Sezione 1: Gli aspetti quantitativi e la tipologia della presenza Come ogni anno, incrociando i dati sulla regolarità del soggiorno con quelli sull iscrizione in anagrafe è possibile operare una classificazione degli immigrati presenti in provincia di Bergamo in tre sottogruppi per condizione giuridico-amministrativa della presenza: a) i residenti, iscritti nelle anagrafi comunali e quindi in possesso di un valido titolo di soggiorno; b) gli irregolari, non iscritti in anagrafe né con un documento che ne consentirebbe il soggiorno in Italia; c) i regolari non residenti, con valido titolo di permanenza in Italia ma non iscritti in anagrafe 3. Con tali informazioni in questa prima sezione è così possibile fornire i principali dati di stock e di trend sull evoluzione e la composizione quantitativa del contingente straniero presente a vario titolo in provincia di Bergamo dal 1 gennaio del 2001 al 1 luglio del 2013, quando si conferma al terzo posto tra le province lombarde con l 11% dell immigrazione totale in regione, contro il 9% d incidenza a inizio secolo. In questo contesto, negli ultimi dodici anni e mezzo la popolazione straniera proveniente da Paesi a forte pressione migratoria è aumentata di oltre 100mila unità e quasi quadruplicata, passando da 39mila a 145mila unità; ma tale crescita si è registrata in gran parte dalle 41mila unità d inizio 2002 alle 134mila di metà 2009, mentre l incremento complessivo nell ultimo quadriennio è stato solamente di 10mila unità. Ciò verosimilmente è dovuto, da una parte, a più rari nuovi arrivi dall estero, a più frequenti prosecuzioni delle 3 Mentre i residenti evidenziano una condizione formale di stabilità sul territorio, gli irregolari, al contrario, formano il gruppo contraddistinto dalla più elevata precarietà. I regolari non residenti si collocano invece in una situazione intermedia di semi-stabilità : hanno sì un possesso di un permesso di soggiorno, ma non sono ancora iscritti alle anagrafi comunali della provincia. Infine, il gruppo residuale di chi si è iscritto in anagrafe ma ha perso poi titolarità alla permanenza sul territorio italiano è incluso tra gli irregolari. Sono invece considerati regolari residenti o non residenti per definizione tutti i comunitari, tutti i minorenni e tutti coloro i quali hanno una situazione in via di rinnovo del permesso di soggiorno. 13

traiettorie migratorie in altri Paesi europei e ai rientri in patria e, dall altra, alle crescenti acquisizioni di cittadinanza italiana per gli immigrati già arrivati in provincia di Bergamo negli anni precedenti e che hanno quindi maturato titolo alla naturalizzazione. Distinguendo poi per status giuridico-amministrativo della presenza, si nota come la popolazione residente sia più che quadruplicata dalle 29mila unità d inizio 2001 alle 125mila del 1 luglio 2013; i regolari non residenti, con un percorso più ondivago, sono complessivamente molto cresciuti a livello relativo, da poco più di un migliaio a quasi 13mila nello stesso lasso di tempo; e infine gli irregolari, già 9mila durante il 2001, sono scesi al di sotto delle 4mila unità dopo la Bossi-Fini, nel 2003, si sono stabilizzati intorno alle 14mila unità poi nel 2008-2010 nonostante l entrata nell area di libera circolazione comunitaria europea di rumeni e bulgari per infine ultimamente scendere, anno dopo anno, fin al di sotto delle 7mila unità nel 2013. Se le persone senza un valido titolo di soggiorno incidevano così per un quarto sul fenomeno migratorio complessivo provinciale nel 2001, tale valore d incidenza è sceso nel 2013 al solo 5%. 14

Tabella 1.1 - Stima degli stranieri provenienti dai Pvs o dall Est Europa presenti in provincia di Bergamo. Anni 2001-2013, valori in migliaia di unità Tipologia della presenza 1.1. 2001 1.1. 2002 1.7. 2003 1.7. 2004 1.7. 2005 1.7. 2006 1.7. 2007 1.7. 2008 1.7. 2009 1.7. 2010 1.7. 2011 1.7. 2012 1.7. 2013 Residenti 28,9 30,4 37,9 52,2 69,9 75,2 80,7 96,7 113,2 114,3 122,3 121,5 124,9 Regolari non residenti 1,3 1,4 8,6 6,0 4,3 3,2 5,1 4,1 7,0 9,5 8,4 7,9 12,8 Irregolari 8,6 9,4 3,8 5,1 12,6 14,0 10,7 14,0 14,0 14,1 12,2 10,1 6,9 Totale 38,8 41,2 50,3 63,2 86,8 92,4 96,6 114,8 134,3 137,9 142,9 139,5 144,6 Fonte: n/elaborazioni su dati Osservatorio Regionale per l integrazione e la multietnicità. Figura 1.1 - Composizione percentuale degli stranieri provenienti dai Pvs o dall Est Europa presenti in provincia di Bergamo secondo la condizione giuridico-amministrativa. Stima al 1 luglio 2013 Regolari non residenti 8,9% Irregolari 4,8% Residenti 86,4% Fonte: n/elaborazioni su dati Osservatorio Regionale per l integrazione e la multietnicità. 15

Figura 1.2 - Composizione percentuale degli stranieri provenienti dai Pvs o dall Est Europa presenti in provincia di Bergamo secondo la condizione giuridico-amministrativa. Stima al 1 luglio 2012 Regolari non residenti 5,7% Irregolari 7,3% Residenti 87,1% Fonte: n/elaborazioni su dati Osservatorio Regionale per l integrazione e la multietnicità. 16

Figura 1.3 - Composizione percentuale degli stranieri provenienti dai Pvs o dall Est Europa presenti in provincia di Bergamo secondo la condizione giuridico-amministrativa. Stima al 1 luglio 2011 Regolari non residenti 5,9% Irregolari 8,5% Residenti 85,6% Fonte: n/elaborazioni su dati Osservatorio Regionale per l integrazione e la multietnicità. 17

Figura 1.4 - Stranieri provenienti dai Pvs o dall Est Europa presenti nella provincia di Bergamo per condizione giuridicoamministrativa. Anni 2001-2013 150.000 140.000 130.000 120.000 110.000 100.000 90.000 80.000 70.000 60.000 50.000 40.000 30.000 20.000 10.000 0 1.1.2001 1.1.2002 1.7.2003 1.7.2004 1.7.2005 1.7.2006 1.7.2007 1.7.2008 1.7.2009 1.7.2010 1.7.2011 1.7.2012 1.7.2013 Residenti Regolari non residenti Irregolari Fonte: n/elaborazioni su dati Osservatorio Regionale per l integrazione e la multietnicità. 18

Tabella 1.2 - Stima degli stranieri provenienti dai Pvs o dall Est Europa complessivamente presenti in Lombardia per provincia. Migliaia di unità negli anni 2001-2013 Province 1.1.2001 1.7.2006 1.7.2007 1.7.2008 1.7.2009 1.7.2010 1.7.2011 1.7.2012 1.7.2013 Milano (a) 218,4 340,3 367,9 383,9 418,3 424,4 460,4 443,3 473,3 Brescia 60,1 139,2 153,1 167,2 184,9 191,5 202,6 199,5 198,5 Bergamo 38,8 92,4 96,6 114,8 134,3 137,9 142,9 139,5 144,6 Varese 22,2 49,8 56,0 65,1 72,9 74,3 79,9 79,6 81,0 Monza-Brianza (a) -- 48,6 54,3 64,0 68,5 71,0 77,0 76,0 77,2 Pavia 14,8 38,1 42,0 58,6 61,3 62,2 66,0 65,5 64,3 Mantova 16,7 39,4 45,0 55,7 64,6 62,1 64,2 62,8 63,7 Como 16,1 35,2 37,7 43,6 48,0 48,6 53,1 52,6 54,0 Cremona 13,2 30,1 33,1 44,1 48,2 47,0 49,2 46,3 49,3 Lecco 10,5 21,5 24,6 29,3 30,5 31,1 33,0 32,4 34,4 Lodi 6,8 18,9 20,8 25,1 29,4 29,2 31,0 29,4 28,7 Sondrio 2,5 6,5 7,2 8,4 9,3 9,2 9,9 9,8 9,7 Totale 419,8 860,1 938,3 1.059,7 1.170,2 1.188,5 1.269,2 1.236,7 1.278,7 Nota: (a) La Provincia di Milano è considerata esclusa dell area di Monza-Brianza solamente a partire dal 2006. Fonte: n/elaborazioni su dati Osservatorio Regionale per l integrazione e la multietnicità. 19

Tabella 1.3 - Stima degli stranieri provenienti dai Pvs o dall Est Europa irregolarmente presenti in Lombardia per provincia. Migliaia di unità negli anni 2001-2013 Province 1.1.2001 1.7.2006 1.7.2007 1.7.2008 1.7.2009 1.7.2010 1.7.2011 1.7.2012 1.7.2013 Milano (a) 48,1 76,4 62,8 64,6 69,0 47,5 49,8 37,5 43,1 Brescia 10,6 16,0 15,6 17,8 19,7 15,5 17,0 14,7 13,0 Bergamo 8,6 14,0 10,7 14,0 14,0 14,1 12,2 10,1 6,9 Varese 3,9 5,3 5,8 7,7 7,9 7,7 6,8 6,6 5,5 Mantova 2,5 4,4 5,3 7,4 8,7 5,8 5,2 5,4 4,2 Como 3,1 4,9 4,6 5,5 5,6 3,9 4,9 4,9 3,9 Monza-Brianza (a) -- 11,2 8,2 10,1 9,3 5,8 6,1 5,4 2,9 Pavia 3,9 8,8 6,4 7,9 6,3 4,7 5,6 4,2 2,1 Cremona 2,4 4,4 3,9 5,5 5,1 2,8 3,3 2,9 2,1 Lodi 1,6 2,7 2,1 2,8 3,2 2,0 2,0 1,9 1,5 Lecco 1,8 2,8 3,2 3,9 3,7 2,5 2,6 2,2 1,2 Sondrio 0,6 1,0 0,8 0,9 0,9 0,6 0,6 0,7 0,3 Totale 87,1 151,8 129,6 148,0 153,4 113,0 116,2 96,5 86,9 Nota: (a) La Provincia di Milano è considerata esclusa dell area di Monza-Brianza solamente a partire dal 2006. Fonte: n/elaborazioni su dati Osservatorio Regionale per l integrazione e la multietnicità. 20

Tabella 1.4 - Distribuzione percentuale tra le province lombarde degli stranieri provenienti dai Pvs o dall Est Europa complessivamente presenti negli anni 2001-2012 Province 1.1.2001 1.7.2006 1.7.2007 1.7.2008 1.7.2009 1.7.2010 1.7.2011 1.7.2012 1.7.2013 Milano (a) 52,0 39,6 39,2 36,2 35,7 35,7 36,3 35,8 37,0 Brescia 14,3 16,2 16,3 15,8 15,8 16,1 16,0 16,1 15,5 Bergamo 9,2 10,7 10,3 10,8 11,5 11,6 11,3 11,3 11,3 Varese 5,3 5,8 6,0 6,1 6,2 6,3 6,3 6,4 6,3 Monza-Brianza (a) -- 5,7 5,8 6,0 5,9 6,0 6,1 6,1 6,0 Pavia 3,5 4,4 4,5 5,5 5,2 5,2 5,2 5,3 5,0 Mantova 4,0 4,6 4,8 5,3 5,5 5,2 5,1 5,1 5,0 Como 3,8 4,1 4,0 4,1 4,1 4,1 4,2 4,3 4,2 Cremona 3,1 3,5 3,5 4,2 4,1 4,0 3,9 3,7 3,9 Lecco 2,5 2,5 2,6 2,8 2,6 2,6 2,6 2,6 2,7 Lodi 1,6 2,2 2,2 2,4 2,5 2,5 2,4 2,4 2,2 Sondrio 0,6 0,8 0,8 0,8 0,8 0,8 0,8 0,8 0,8 Totale 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 Nota: (a) La Provincia di Milano è considerata esclusa dell area di Monza-Brianza solamente a partire dal 2006. Fonte: n/elaborazioni su dati Osservatorio Regionale per l integrazione e la multietnicità. 21

Tabella 1.5 - Distribuzione percentuale tra le province lombarde degli stranieri provenienti dai Pvs o dall Est Europa irregolarmente presenti negli anni 2001-2013 Province 1.1.2001 1.7.2006 1.7.2007 1.7.2008 1.7.2009 1.7.2010 1.7.2011 1.7.2012 1.7.2013 Milano (a) 55,2 50,3 48,5 43,6 45,0 42,1 42,8 38,8 49,6 Brescia 12,2 10,5 12,0 12,0 12,8 13,7 14,7 15,3 14,9 Bergamo 9,9 9,2 8,3 9,5 9,1 12,4 10,5 10,5 7,9 Varese 4,5 3,5 4,5 5,2 5,1 6,8 5,8 6,8 6,4 Mantova 2,9 2,9 4,1 5,0 5,7 5,1 4,4 5,6 4,9 Como 3,6 3,2 3,5 3,7 3,7 3,5 4,2 5,0 4,4 Monza-Brianza (a) -- 7,4 6,3 6,8 6,1 5,1 5,3 5,6 3,4 Pavia 4,5 5,8 4,9 5,3 4,1 4,2 4,9 4,3 2,5 Cremona 2,8 2,9 3,0 3,7 3,3 2,5 2,8 3,0 2,4 Lodi 1,8 1,8 1,6 1,9 2,1 1,8 1,7 2,0 1,7 Lecco 2,1 1,8 2,5 2,6 2,4 2,2 2,2 2,3 1,4 Sondrio 0,7 0,7 0,6 0,6 0,6 0,5 0,6 0,7 0,4 Totale 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 Nota: (a) La Provincia di Milano è considerata esclusa dell area di Monza-Brianza solamente a partire dal 2006. Fonte: n/elaborazioni su dati Osservatorio Regionale per l integrazione e la multietnicità. 22

Sezione 2: Le aree e i Paesi di provenienza In questa sezione si vogliono fornire i dati sulle presenze delle cittadinanze e delle macroaree geografiche maggiormente rappresentate in provincia di Bergamo al 1 luglio del 2013, anche in chiave di serie storica a partire dal 2001. Nonostante l enfasi mediatica costantemente posta sul tema dell immigrazione africana d altra parte più visibile sia per il connotato epidermico, sia per le professioni svolte sul territorio a crescere meno negli ultimi dodici anni e mezzo è stato proprio quest ultima macroarea di provenienza. Essa risulta poco più che raddoppiata in numerosità, dalle 22mila unità d inizio secolo, quando rappresentava decisamente la maggioranza assoluta del fenomeno migratorio in provincia, alle 54mila del 1 luglio 2013, quando lo descrive per poco più di un terzo. Al contrario, nello stesso lasso di tempo gli est-europei sono più che quintuplicati, da 10mila a 51mila, concentrando anche 2mila delle 5mila unità d aumento negli ultimi dodici mesi; e, seppure su numeri assoluti minori, ancora più intenso è stato il ritmo di crescita riferibile ai latinoamericani, da 2.600 a inizio secolo a 14mila al 1 luglio 2013, nonostante una diminuzione quantitativa negli ultimi dodici mesi, e soprattutto agli asiatici, che sono sestuplicati: da 4mila a 25mila. Nell ultimo anno particolarmente notevole è stata poi la crescita di kosovari (+18%) e cinesi (+12,5%), anche se in termini assoluti si nota soprattutto l incremento superiore al migliaio di unità riferibile ai rumeni. Questi ultimi, infatti, superano quota 18mila unità al 1 luglio 2013 e avvicinano il numero di presenze marocchine al primo posto in provincia (25mila), davanti agli albanesi (16mila) e ai primi collettivi delle macroaree dell Africa del Centrosud, dell Asia e dell America Latina, ovvero senegalesi (13mila), indiani (12mila) e boliviani (7mila, particolarità locale del territorio bergamasco che accentra qui quasi il 60% della loro presenza complessiva in regione). 23

Due terzi delle presenze in provincia fanno riferimento alle prime sei cittadinanze in graduatoria, la quale per le prime dieci posizioni si completa poi con oltre 5mila ucraini e quasi altrettanti pakistani, oltre 4mila cinesi e più di 3mila egiziani. 24

Tabella 2.1a - Stima del numero di stranieri presenti in provincia di Bergamo secondo la provenienza. Migliaia di unità, anni 2001-2009 Est Nord Altri America Europa Africa Africa Latina Asia Totale 1.1.2001 Residenti 7,3 9,6 7,2 1,9 2,9 28,9 Totale 10,0 12,2 9,8 2,6 4,2 38,8 1.1.2002 Residenti 8,0 9,9 7,2 2,0 3,2 30,4 Totale 11,3 12,6 9,9 2,9 4,7 41,5 1.7.2003 Residenti 11,0 10,9 8,1 3,2 4,7 37,9 Totale 14,7 13,6 11,2 4,8 6,1 50,3 1.7.2004 Residenti 15,3 14,4 11,4 4,8 6,3 52,2 Totale 19,1 16,7 13,7 6,1 7,6 63,2 1.7.2005 Residenti 22,4 19,2 13,1 6,2 8,9 69,9 Totale 27,2 22,4 17,8 8,5 10,9 86,8 1.7.2006 Residenti 24,3 19,4 14,2 6,8 10,6 75,2 Totale 30,0 22,5 18,0 9,2 12,7 92,4 1.7.2007 Residenti 27,0 20,9 14,0 7,2 11,6 80,7 Totale 32,4 23,5 17,7 9,5 13,5 96,6 1.7.2008 Residenti 36,8 22,2 14,8 8,7 14,1 96,7 Totale 43,5 26,7 17,3 10,9 16,5 114,8 1.7.2009 Residenti 43,5 25,5 17,0 9,3 18,0 113,2 Totale 50,4 29,8 20,0 11,9 22,1 134,3 Nota: I totali risentono degli arrotondamenti sui dati parziali. Fonte: n/elaborazioni su dati Osservatorio Regionale per l integrazione e la multietnicità. 25

Tabella 2.1b - Stima del numero di stranieri presenti in provincia di Bergamo secondo la provenienza. Migliaia di unità, anni 2010-2013 Est Nord Altri America Europa Africa Africa Latina Asia Totale 1.7.2010 Residenti 40,6 26,3 18,0 10,8 18,5 114,3 Totale 49,1 31,4 21,6 13,3 22,3 137,9 1.7.2011 Residenti 43,1 26,8 18,9 12,8 20,7 122,3 Totale 50,5 30,6 22,0 15,7 24,1 142,9 1.7.2012 Residenti 43,1 26,8 18,9 11,8 20,8 121,5 Totale 49,1 30,6 21,7 14,6 23,5 139,5 1.7.2013 Residenti 44,4 27,1 19,6 11,8 22,1 124,9 Totale 51,1 31,6 22,8 13,8 25,3 144,6 Nota: I totali risentono degli arrotondamenti sui dati parziali. Fonte: n/elaborazioni su dati Osservatorio Regionale per l integrazione e la multietnicità. Figura 2.1 - Stranieri presenti per grandi aree di provenienza al 1 luglio 2013 in provincia di Bergamo America Latina 13,8 mila (10%) Altri Africa 22,8mila (16%) Est Europa 51,1 mila (35%) Nord Africa 31,6 mila (22%) Asia 25,3 mila (17%) Fonte: n/elaborazioni su dati Osservatorio Regionale per l integrazione e la multietnicità. 26

Figura 2.2 - Stranieri presenti per grandi aree di provenienza al 1 luglio 2012 in provincia di Bergamo America Latina 14,6 mila (10%) Altri Africa 21,7mila (16%) Est Europa 49,1 mila (35%) Nord Africa 30,6 mila (22%) Asia 23,5 mila (17%) Fonte: n/elaborazioni su dati Osservatorio Regionale per l integrazione e la multietnicità. Figura 2.3 - Stranieri presenti per grandi aree di provenienza al 1 luglio 2011 in provincia di Bergamo America Latina 15,7 mila (11%) Altri Africa 22,0 mila (15%) Est Europa 50,5 mila (35%) Nord Africa 30,6 mila (21%) Asia 24,1 mila (17%) Fonte: n/elaborazioni su dati Osservatorio Regionale per l integrazione e la multietnicità. 27

Tabella 2.2 - Variazione del numero di presenze in provincia di Bergamo dal 1 luglio 2012 al 1 luglio 2013. Migliaia di unità Area di provenienza Residenti Non residenti Totale Est Europa 1,3 0,7 2,0 di cui: extra-ue 0,3 0,3 0,6 UE 1,0 0,4 1,4 Asia 1,2 0,5 1,8 Nord Africa 0,2 0,7 1,0 Altri Africa 0,7 0,4 1,1 America Latina 0,0-0,7-0,7 Totale 3,4 1,6 5,1 Nota: I totali risentono degli arrotondamenti sui dati parziali. Fonte: n/elaborazioni su dati Osservatorio Regionale per l integrazione e la multietnicità. 28

Tabella 2.3 - Stima del numero di stranieri presenti nella provincia di Bergamo al 1 luglio 2013 secondo il Paese di provenienza. Arrotondamenti a 10 unità Principali Paesi di provenienza Residenti Non residenti Totale Marocco 21.710 3.580 25.290 Romania 15.970 2.370 18.350 Albania 13.530 2.190 15.720 Senegal 10.950 1.750 12.700 India 10.390 1.410 11.800 Bolivia 6.060 1.140 7.200 Ucraina 4.630 640 5.270 Pakistan 4.100 630 4.730 Cina 3.590 580 4.170 Egitto 2.840 490 3.330 Kosovo 2.420 350 2.770 Tunisia 2.210 390 2.600 Costa d Avorio 2.010 300 2.320 Ghana 1.970 300 2.270 Ecuador 1.680 240 1.920 Bangladesh 1.560 220 1.790 Nigeria 1.480 220 1.700 Bosnia-Erzegovina 1.380 230 1.610 Moldova 1.360 200 1.560 Burkina Faso 1.240 260 1.500 Totale primi 20 Paesi 111.090 17.510 128.600 % sul totale Pvs e Est Europa 88,9 88,9 88,9 Nota: I totali risentono degli arrotondamenti sui dati parziali. Fonte: n/elaborazioni su dati Osservatorio Regionale per l integrazione e la multietnicità. 29

Tabella 2.4 - Stima del numero di stranieri presenti nella provincia di Bergamo al 1 luglio 2012 secondo il Paese di provenienza. Arrotondamenti a 10 unità Principali Paesi di provenienza Residenti Non residenti Totale Marocco 21.590 2.960 24.550 Romania 15.290 2.050 17.330 Albania 13.340 1.740 15.080 Senegal 10.600 1.510 12.110 India 9.940 1.250 11.190 Bolivia 6.170 1.800 7.970 Ucraina 4.420 620 5.030 Pakistan 3.860 490 4.350 Cina 3.280 430 3.710 Egitto 2.760 390 3.160 Tunisia 2.190 360 2.550 Kosovo 2.060 280 2.350 Ghana 1.930 340 2.270 Costa d'avorio 1.930 260 2.200 Ecuador 1.650 330 1.980 Bangladesh 1.450 190 1.640 Bosnia-Erzegovina 1.380 250 1.630 Nigeria 1.410 200 1.610 Moldova 1.300 290 1.590 Burkina Faso 1.200 180 1.380 Totale primi 20 Paesi 107.730 15.950 123.680 % sul totale Pvs e Est Europa 88,7 88,4 88,7 Nota: I totali risentono degli arrotondamenti sui dati parziali. Fonte: n/elaborazioni su dati Osservatorio Regionale per l integrazione e la multietnicità. 30

Tabella 2.5 - Stima del numero di stranieri presenti nella provincia di Bergamo al 1 luglio 2011 secondo il Paese di provenienza. Arrotondamento a 10 unità Principali Paesi di provenienza Residenti Non residenti Totale (a) Marocco 21.420 2.900 24.330 Romania 15.120 3.130 18.250 Albania 13.350 1.880 15.230 Senegal 10.570 1.700 12.270 India 9.720 1.730 11.450 Bolivia 6.830 2.060 8.890 Ucraina 4.650 790 5.440 Pakistan 3.910 590 4.500 Cina 3.250 540 3.790 Egitto 2.840 450 3.280 Tunisia 2.230 360 2.590 Ghana 1.990 320 2.320 Costa d Avorio 1.930 320 2.250 Ecuador 1.740 260 2.000 Serbia 1.540 240 1.780 Bosnia-Erzegovina 1.440 220 1.670 Bangladesh 1.410 220 1.630 Nigeria 1.360 200 1.560 Macedonia 1.280 190 1.470 Burkina Faso 1.200 180 1.380 Totale primi 20 Paesi 107.790 18.300 126.080 % sul totale Pvs e Est Europa 88,1 88,8 88,2 Nota: I totali risentono degli arrotondamenti sui dati parziali. Fonte: n/elaborazioni su dati Osservatorio Regionale per l integrazione e la multietnicità. 31

Figura 2.4 - Distribuzione percentuale delle principali cittadinanze presenti al 1 luglio 2013 in provincia di Bergamo altri Paesi 42,0% Marocco 17,5% Romania 12,7% India 8,2% Senegal 8,8% Albania 10,9% Fonte: n/elaborazioni su dati Osservatorio Regionale per l integrazione e la multietnicità. Figura 2.5 - Distribuzione percentuale delle principali cittadinanze presenti al 1 luglio 2012 in provincia di Bergamo altri Paesi 42,5% Marocco 17,6% Romania 12,4% India 8,0% Senegal 8,7% Albania 10,8% Fonte: n/elaborazioni su dati Osservatorio Regionale per l integrazione e la multietnicità. 32

Figura 2.6 - Distribuzione percentuale delle principali cittadinanze presenti al 1 luglio 2011 in provincia di Bergamo altri Paesi 43,0% Marocco 17,0% Romania 12,8% India 8,0% Senegal 8,6% Albania 10,7% Fonte: n/elaborazioni su dati Osservatorio Regionale per l integrazione e la multietnicità. 33

Tabella 2.6 - Principali variazioni assolute positive (con corrispondenti variazioni percentuali) del numero di presenze dal 1 luglio 2012 al 1 luglio 2013 nella provincia di Bergamo. Arrotondamenti a 10 unità Variazione Paese di provenienza Assoluta Percentuale Romania 1.010 5,8 Marocco 730 3,0 Albania 640 4,3 India 610 5,5 Senegal 590 4,8 Cina 460 12,5 Kosovo 420 18,0 Pakistan 380 8,7 Ucraina 230 4,6 Egitto 180 5,6 Bangladesh 150 9,0 Burkina Faso 120 9,0 Costa d Avorio 120 5,5 Fonte: n/elaborazioni su dati Osservatorio Regionale per l integrazione e la multietnicità. 34

Figura 2.7 - Evoluzione temporale delle presenze nel 2011, 2012 e 2013 per le principali cittadinanze. Provincia di Bergamo 26.000 24.000 22.000 20.000 18.000 16.000 14.000 12.000 10.000 8.000 6.000 4.000 2.000 0 Marocco Romania 35 Albania Senegal India Bolivia Ucraina Pakistan Cina Egitto Kosovo Tunisia Costa d'avorio Ghana Ecuador Presenze al 1 luglio 2011 Presenze al 1 luglio 2012 Presenze al 1 luglio 2013 Fonte: n/elaborazioni su dati Osservatorio Regionale per l integrazione e la multietnicità.

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Sezione 3: Il fenomeno dell irregolarità della presenza Questa sezione è dedicata alla presentazione dei dati sull irregolarità della presenza dal 2001 al 2013, con riferimento all intensità e alle caratteristiche per cittadinanza dei soggetti che ne sono coinvolti. Da questo punto di vista il fenomeno della presenza straniera irregolare aveva mostrato ad inizio secolo la propria massima incidenza, in particolare con un immigrato su quattro che era sprovvisto di permesso di soggiorno nel 2001, e punte vicine al 30 per cento in particolare fra i latinoamericani. La successiva regolarizzazione straordinaria Bossi-Fini aveva poi sanato la maggioranza delle condizioni di irregolarità in essere sul territorio provinciale, portando il numero di persone non in regola con la normativa sul soggiorno sul totale degli immigrati presenti subito all 8 per cento nel 2003-2004, dopodiché esso è risalito al 14-15 per cento nel 2005-2006 e ridisceso al 10-12 per cento nel periodo 2007-2010 grazie soprattutto al cambiamento di status di rumeni e bulgari, entrati nell area di libera circolazione dell Unione Europea, all uso eterodosso dello strumento del decreto-flussi per molti irregolari in verità già presenti sul territorio italiano, e alla sanatoria per colf e badanti. Infine con i click days e i provvedimenti di emersione dal lavoro nero l incidenza del fenomeno irregolare sul totale della popolazione immigrata è scesa dapprima al 9 per cento nel 2011 e poi ai due successivi record di minimi storici del 7 e del 5 per cento nel 2012 e nel 2013, verosimilmente anche in virtù dei rientri in patria o proseguimenti delle traiettorie migratorie in Paesi terzi per non pochi immigrati irregolari che sempre più spesso hanno ultimamente perso il lavoro in Italia. In termini assoluti, così, sono meno di 7mila al 1 luglio 2013 gli immigrati irregolari nel soggiorno presenti in provincia di Bergamo, oltre 3mila meno rispetto a un anno prima. In termini relativi i boliviani risultano decisamente 37

ancora il collettivo col maggior tasso di irregolarità nel soggiorno al proprio interno (10 per cento). Nonostante il fenomeno si sia pressoché dimezzato in questo gruppo, essi sono ancora nettamente davanti ai senegalesi con un tasso di irregolarità del 7 per cento e che invece sono gli unici che mostrano una sostanziale stabilità numerica rispetto al 2012 e a tutti gli altri collettivi nazionali, che mostrano tassi di irregolarità nel soggiorno compresi fra il 4 e il 6 per cento. 38

Tabella 3.1 - Stranieri irregolarmente presenti nella provincia di Bergamo secondo l area di provenienza. Tassi per cento presenti, anni 2001-2013 1.1. 1.1. 1.7. 1.7. 1.7. 1.7. 1.7. 1.7. 1.7. 1.7. 1.7. 1.7. 1.7. Provenienza 01 02 03 04 05 06 07 08 09 10 11 12 13 Est Europa 24 25 8 10 13 15 8 8 6 7 5 5 3 Asia 26 27 7 6 13 14 11 14 15 11 10 8 4 Nord Africa 18 20 7 6 10 12 10 15 12 11 9 8 5 Altri Africa 23 24 8 6 21 15 15 13 12 12 10 8 6 America Latina 27 29 9 14 21 23 18 19 16 15 14 13 7 Totale 22 23 8 8 14 15 11 12 10 10 9 7 5 Nota: Escludendo la componente comunitaria, il tasso di irregolarità est-europeo è al 1 luglio 2013 in provincia di Bergamo del 6 per cento. Fonte: n/elaborazioni su dati Osservatorio Regionale per l integrazione e la multietnicità. Tabella 3.2 - Stranieri irregolarmente presenti nella provincia di Bergamo per area di provenienza. Valori assoluti (arrotondati a 10 unità) al 1 luglio 2013 e variazioni annue rispetto al 1 luglio 2012 Provenienza Valore assoluto Variazione assoluta annua Variazione percentuale annua Est Europa 1.690-650 -27,7 Asia 1.120-710 -38,9 Nord Africa 1.640-730 -30,7 Altri Africa 1.390-290 -17,4 America Latina 1.030-890 -46,3 Totale (a) 6.880-3.270-32,2 Note: (a) Il totale risente degli arrotondamenti sui dati parziali. Fonte: n/elaborazioni su dati Osservatorio Regionale per l integrazione e la multietnicità. 39

Figura 3.1 - Composizione percentuale degli stranieri irregolarmente presenti nella provincia di Bergamo al 1 luglio 2013 per area di provenienza America Latina 15,0% Est Europa 24,5% Altri Africa 20,3% Asia 16,3% Nord Africa 23,9% Fonte: n/elaborazioni su dati Osservatorio Regionale per l integrazione e la multietnicità. Figura 3.2 - Composizione percentuale degli stranieri irregolarmente presenti nella provincia di Bergamo al 1 luglio 2012 per area di provenienza America Latina 18,9% Est Europa 23,0% Altri Africa 16,6% Asia 18,1% Nord Africa 23,3% Fonte: n/elaborazioni su dati Osservatorio Regionale per l integrazione e la multietnicità. 40

Figura 3.3 - Composizione percentuale degli stranieri irregolarmente presenti nella provincia di Bergamo al 1 luglio 2011 per area di provenienza America Latina 18,6% Est Europa 21,3% Altri Africa 17,8% Asia 20,0% Nord Africa 22,2% Fonte: n/elaborazioni su dati Osservatorio Regionale per l integrazione e la multietnicità. 41

Tabella 3.3 - Stranieri irregolarmente presenti nella provincia di Bergamo per principali Paesi di provenienza. Valori assoluti (arrotondati a 10 unità) al 1 luglio 2013 e alla stessa data del 2012, e relative variazioni assolute e relative Principali Paesi di provenienza Valore assoluto al 1 luglio 2013 Valore assoluto al 1 luglio 2012 Variazione assoluta annua (a) Variazione percentuale annua (a) Tassi di irregolarità per Paese ogni 100 presenti (al 1 luglio 2013) Marocco 1.290 1.820-530 -29,0 5 Albania 970 1.110-140 -12,6 6 Senegal 880 880-10 -1,0 7 Bolivia 690 1.380-690 -50,0 10 India 490 820-330 -40,0 4 Ucraina 250 390-140 -36,4 5 Pakistan 240 340-100 -30,2 5 Egitto 190 270-80 -29,6 6 Cina 180 300-120 -40,9 4 Tunisia 140 250-110 -42,4 6 Kosovo 130 190-60 -31,9 5 Costa d Avorio 120 180-60 -34,4 5 Ghana 120 180-70 -36,7 5 Bosnia-Erzeg. 100 200-100 -48,2 6 Ecuador 90 160-60 -39,8 5 Nigeria 80 140-60 -41,6 5 Bangladesh 80 130-50 -39,9 4 Burkina Faso 80 110-30 -29,2 5 Moldova 80 130-60 -42,3 5 Perù 70 110-40 -39,5 5 Nota: (a) A causa delle approssimazioni sui dati parziali, la variazione assoluta arrotondata può non corrispondere alla differenza tra il dato del 2013 arrotondato e il dato del 2012 arrotondato. Fonte: n/elaborazioni su dati Osservatorio Regionale per l integrazione e la multietnicità. 42

Sezione 4: Le caratteristiche strutturali (genere, età, religione, istruzione) Il dato sulla composizione di genere mette in evidenza un progressivo decremento della quota di maschi nel corso del tempo, che passa dal 61 al 52 per cento tra il 2001 e il 2013. Nel confronto con le altre province lombarde nell ultimo anno considerato la provincia di Bergamo si colloca leggermente sopra la media regionale e in posizione centrale per la percentuale di uomini. Sempre nel 2013, l età mediana degli stranieri ultraquattordicenni si porta intorno ai 31 anni, con il genere maschile generalmente un po più giovane (29 anni) di quello femminile (32 anni). A livello territoriale gli immigrati stranieri a Bergamo sono decisamente più giovani del dato regionale in termini di età mediana per il totale dei presenti e per i due generi. Nel 2013 si osserva una maggioranza relativa di diplomi di scuola dell obbligo (48 per cento), mentre la quota di diplomati alla scuola superiore scende al 38 per cento e circa il 10 per cento si dichiara in possesso di una laurea. Nel confronto con le altre province lombarde Bergamo si posiziona decisamente sotto la media e al terzultimo posto prima di Lecco e Lodi per la quota di almeno diplomati mentre è al penultimo posto, prima di Lodi, per quella di laureati. La religione musulmana è professata dalla maggioranza degli stranieri in provincia di Bergamo, con quote che passano però dal 61 per cento del 2001 a circa il 47 per cento nel 2012, per poi assestarsi al 54 per cento nell ultimo anno considerato. La religione cattolica interessava circa il 20-25 per cento degli immigrati tra 2001 e 2009, ma è scesa al di sotto del 13 per cento nel 2012-2013; le altre religioni cristiane sospinte dai recenti massicci arrivi di ortodossi e soprattutto ortodosse dall Europa dell Est subiscono invece un forte incremento e interessano oramai più del 20 per cento degli stranieri dal 2011 in poi. Nel panorama lombardo la provincia di Bergamo si porta sotto la media, ma in posizione abbastanza centrale, per la quota di cattolici; mentre per quel- 43

la di musulmani è circa quattordici punti percentuali sopra il dato lombardo e al terzo posto nella graduatoria regionale dopo Sondrio e Lecco. 44

Tabella 4.1 - Stranieri presenti nella provincia di Bergamo classificati secondo il genere. Valori percentuali, anni 2001-2013 Genere 2001 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 Maschi 60,7 56,8 57,3 56,0 53,7 54,3 52,9 51,9 52,1 Femmine 39,3 43,2 42,7 44,0 46,3 45,7 47,1 48,1 47,9 Totale 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 Fonte: n/elaborazioni su dati Osservatorio Regionale per l integrazione e la multietnicità. Tabella 4.2 - Collocazione del genere nella provincia di Bergamo e nelle altre province lombarde. Immigrati stranieri, anno 2013, valori percentuali Province Uomini Donne Totale Varese 49,4 50,6 100,0 Como 49,4 50,6 100,0 Sondrio 44,6 55,4 100,0 Milano città 49,9 50,1 100,0 Altri comuni in provincia di Milano 52,1 47,9 100,0 Monza-Brianza 49,4 50,6 100,0 Bergamo 52,1 47,9 100,0 Brescia 52,3 47,7 100,0 Pavia 49,0 51,0 100,0 Cremona 51,0 49,0 100,0 Mantova 51,9 48,1 100,0 Lecco 52,4 47,6 100,0 Lodi 50,6 49,4 100,0 Totale 50,9 49,1 100,0 Fonte: n/elaborazioni su dati Osservatorio Regionale per l integrazione e la multietnicità. Tabella 4.3 - Età mediana degli stranieri ultraquattordicenni presenti in provincia di Bergamo per genere. Anni 2001-2013 Genere 2001 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 Uomini 33 34 36 32 34 32 33 34 29 Donne 33 34 35 31 34 31 33 33 32 Totale 33 34 35 32 34 32 33 33 31 Fonte: n/elaborazioni su dati Osservatorio Regionale per l integrazione e la multietnicità. 45

Tabella 4.4 - Collocazione dell età mediana (in anni) degli immigrati stranieri ultraquattordicenni nella provincia di Bergamo e nelle altre province lombarde. Valori riferiti al 2013 Province Uomini Donne Totale Varese 38 36 37 Como 36 39 37 Sondrio 39 37 37 Milano città 35 38 37 Altri comuni in provincia di Milano 37 38 38 Monza-Brianza 38 38 38 Bergamo 29 32 31 Brescia 39 37 38 Pavia 34 32 33 Cremona 36 38 37 Mantova 37 33 35 Lecco 35 36 35 Lodi 33 33 33 Totale 36 36 36 Fonte: n/elaborazioni su dati Osservatorio Regionale per l integrazione e la multietnicità. Tabella 4.5 - Immigrati stranieri ultraquattordicenni presenti nella provincia di Bergamo classificati secondo il livello di istruzione dichiarata. Valori percentuali, anni 2001-2013 Istruzione dichiarata 2001 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 Nessun titolo 13,2 10,9 10,3 11,8 14,8 12,4 7,8 5,7 3,8 Scuola dell obbligo 45,3 42,3 47,8 38,8 46,2 39,4 35,7 41,8 48,2 Secondaria superiore 28,7 38,4 31,8 35,3 28,0 38,1 44,9 43,5 38,4 Laurea e simili 12,7 8,4 10,0 14,1 11,0 10,1 11,5 9,0 9,6 Totale 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 Fonte: n/elaborazioni su dati Osservatorio Regionale per l integrazione e la multietnicità. 46

Tabella 4.6 - Collocazione del livello di istruzione ottenuto dagli immigrati stranieri ultraquattordicenni nella provincia di Bergamo e nelle altre province lombarde. Anno 2013, valori percentuali Province Almeno diplomati Laureati Varese 64,9 19,7 Como 61,1 18,0 Sondrio 55,9 14,1 Milano città 65,7 16,3 Altri comuni in provincia di Milano 61,8 16,6 Monza-Brianza 61,5 17,2 Bergamo 48,0 9,6 Brescia 50,5 13,2 Pavia 51,4 13,2 Cremona 54,4 12,4 Mantova 54,8 11,0 Lecco 41,8 11,2 Lodi 36,8 4,0 Totale 57,0 14,4 Fonte: n/elaborazioni su dati Osservatorio Regionale per l integrazione e la multietnicità. 47

Tabella 4.7 - Stranieri presenti nella provincia di Bergamo classificati secondo l appartenenza religiosa. Valori percentuali, anni 2001-2013 Religione 2001 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 Cattolica 18,6 24,7 25,3 19,0 19,1 17,9 16,2 12,6 12,8 Musulmana 60,6 50,1 50,1 53,9 49,8 49,7 50,5 47,2 54,2 Altre cristiane 8,5 11,8 11,1 15,4 19,8 18,4 20,5 28,4 21,0 Altre 12,4 6,6 7,4 8,4 8,3 11,7 10,3 8,2 9,8 Nessuna.. 7,0 6,0 3,2 3,0 2,5 2,6 3,7 2,2 Totale 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 Fonte: n/elaborazioni su dati Osservatorio Regionale per l integrazione e la multietnicità. 48

Tabella 4.8 - Collocazione dell incidenza delle appartenenze religiose cattolica e musulmana tra gli stranieri nella provincia di Bergamo e nelle altre province lombarde. Anno 2013, valori percentuali Province Cattolici Musulmani Varese 19,5 48,0 Como 26,0 46,2 Sondrio 11,6 63,5 Milano città 32,0 26,4 Altri comuni in provincia di Milano 30,3 34,0 Monza-Brianza 26,7 38,3 Bergamo 12,8 54,2 Brescia 16,9 49,8 Pavia 25,3 33,9 Cremona 9,0 40,1 Mantova 9,8 44,0 Lecco 26,8 56,9 Lodi 23,9 40,1 Totale 22,9 40,7 Fonte: n/elaborazioni su dati Osservatorio Regionale per l integrazione e la multietnicità. 49

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Sezione 5: L anzianità della presenza (in Italia e in provincia) L analisi degli arrivi in Italia mostra un calo della quota di ingressi negli ultimi cinque anni dalla rilevazione, che passa dal 41 all 11 per cento tra il 2001 e il 2012, per poi assestarsi al 23 per cento nel 2013. D altra parte la percentuale di arrivi da più di dieci anni rimane pressoché costante, intorno al 27-30 per cento fino al 2010, per poi salire al 42-45 per cento nel 2011-2013. Il dato relativo agli arrivi in provincia mette in luce un quadro simile, anche se, come è ovvio, le quote di ingressi da più di dieci anni sono più basse e quelle da meno di cinque sono decisamente più elevate, con valori superiori al 50 per cento nel 2001, ma che scendono al 34 per cento nel 2013. Nel confronto con le altre province lombarde, quella di Bergamo si colloca centralmente per l anzianità mediana dei due generi in Italia, mentre è tra gli ultimi posti per quelle in provincia, per le quali si porta un paio d anni sotto la media regionale. Considerando le macroaree di provenienza, si osserva come il Nord Africa sia al primo posto per l anzianità della presenza in Italia e in provincia, con circa dodici e undici anni di anzianità mediana rispettivamente; e, a livello di nazionalità di particolare interesse, la Tunisia mostra la più elevata anzianità della presenza mediana per l Italia e il Marocco per la provincia, mentre la Cina evidenzia quella più bassa sia per l ingresso in Italia sia per quello in provincia. 51

Tabella 5.1 - Stranieri ultraquattordicenni presenti nella provincia di Bergamo classificati secondo l anzianità della presenza in Italia. Valori percentuali, anni 2001-2013 Anzianità della presenza 2001 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 in Italia <5 anni 40,7 21,1 21,3 31,8 28,6 25,7 15,8 11,3 23,0 5-10 anni 30,6 50,1 50,2 38,8 41,4 47,6 39,3 44,2 35,2 >10 anni 28,5 28,8 28,5 29,4 30,0 26,7 44,9 44,5 41,8 Totale 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 Fonte: n/elaborazioni su dati Osservatorio Regionale per l integrazione e la multietnicità. Tabella 5.2 - Stranieri ultraquattordicenni presenti nella provincia di Bergamo classificati secondo l anzianità della presenza in provincia. Valori percentuali, anni 2001-2013 Anzianità della presenza 2001 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 in provincia <5 anni 50,9 31,5 27,9 38,6 33,3 30,6 20,1 15,3 34,1 5-10 anni 30,7 50,4 52,8 38,1 40,5 47,9 39,9 47,5 33,4 >10 anni 18,4 18,1 19,3 23,4 26,2 21,5 40,0 37,2 32,5 Totale 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 Fonte: n/elaborazioni su dati Osservatorio Regionale per l integrazione e la multietnicità. 52

Tabella 5.3 - Collocazione dell anzianità mediana della presenza degli immigrati stranieri ultraquattordicenni nella provincia di Bergamo e nelle altre province lombarde. Valori in anni riferiti al 2013 in Italia in Provincia Province M F M F Varese 10,4 8,3 9,3 7,8 Como 11,6 9,7 10,6 9,7 Sondrio 12,4 10,3 9,3 8,7 Milano città 10,5 9,8 12,0 11,4 Altri comuni in provincia di Milano 11,5 10,5 10,8 9,9 Monza-Brianza 13,7 11,8 11,1 9,8 Bergamo 11,5 9,9 8,8 7,6 Brescia 10,9 9,2 9,8 8,9 Pavia 10,3 8,4 8,8 7,5 Cremona 12,4 9,5 10,5 8,9 Mantova 12,0 9,1 10,5 8,4 Lecco 10,4 9,1 8,1 7,4 Lodi 10,5 8,5 9,9 9,1 Totale 11,2 9,7 10,3 9,3 Fonte: n/elaborazioni su dati Osservatorio Regionale per l integrazione e la multietnicità. 53

Tabella 5.4 - Stranieri ultraquattordicenni presenti nella provincia di Bergamo classificati secondo la provenienza e l anzianità mediana della presenza in Italia e in provincia. Valori in anni riferiti al 2013 Grandi aree di provenienza in Italia in Provincia Est Europa comunitari, di cui: 10,0 8,5 Romania 9,6 8,1 Est Europa non comunitari, di cui: 10,9 9,4 Albania 12,2 10,8 Ucraina 7,6 6,6 Asia, di cui: 8,1 6,8 Cina 6,1 4,4 India 7,0 6,3 Pakistan 9,4 8,7 Nord Africa, di cui: 12,2 11,4 Egitto 12,1 11,3 Marocco 12,1 11,4 Tunisia 12,6 10,5 Altri Africa, di cui: 9,3 7,9 Senegal 8,9 7,5 America Latina, di cui: 10,2 7,5 Bolivia 8,8 6,2 Totale 10,2 8,5 Fonte: n/elaborazioni su dati Osservatorio Regionale per l integrazione e la multietnicità. 54

Sezione 6: La condizione lavorativa Tra gli immigrati ultraquattordicenni la quota di stranieri occupati regolarmente a tempo indeterminato passa dal 40 al 24 per cento nel corso degli anni, mentre l incidenza di chi lavora regolarmente a tempo parziale raddoppia, passando dal 4 all 8 per cento nello stesso periodo. In parallelo, la quota di irregolari si dimezza tra 2001 e 2013. I disoccupati dopo essere scesi dal 10 per cento nel 2001 al 5 per cento nel 2007 sono circa l 11 per cento nell anno corrente. Nel panorama delle province lombarde, quella di Bergamo si colloca sotto la media, e in ultima posizione, per la quota di occupati regolarmente a tempo indeterminato nel 2013 e in posizione centrale, circa tre e quattro punti sotto il dato lombardo, per quella di irregolari e di disoccupati. Distinguendo per genere, gli uomini sono caratterizzati da una quota di occupazione regolare a tempo indeterminato più elevata rispetto a quella femminile (29 per cento, a fronte del 17 per cento tra le donne). La disoccupazione è comparabile per i due generi, mentre circa una donna su tre è casalinga, a fronte della completa assenza di tale categoria per il genere maschile. I lavori principalmente svolti dagli immigrati variano in funzione del genere dei lavoratori: circa il 12 per cento degli uomini è impiegato come operaio generico nell industria e il 9 per cento lavora come operaio specializzato; tra le donne circa il 16 per cento ha un occupazione come domestica ad ore e il 14 per cento come assistente domiciliare. Tra le macroaree di provenienza si evidenzia come l America Latina sia quella caratterizzata dalla più elevata disoccupazione. Il Nord Africa e l Asia sono invece caratterizzati dalla quota più alta di casalinghe e studenti. Uno sguardo ad alcune nazionalità considerate di particolare interesse mostra come la Tunisia si segnali per il livello di disoccupazione più elevato (19 per cento) e come la Romania in circa quattro casi su cinque sperimenti situazioni di occupazione regolare, mentre il 13 per cento degli ucraini lavora in 55

maniera irregolare e più di un cinese su due sperimenta un altra condizione non lavorativa (studenti o casalinghe). 56

Tabella 6.1 - Stranieri ultraquattordicenni presenti nella provincia di Bergamo classificati secondo la condizione lavorativa prevalente. Valori percentuali, anni 2001-2013 Condizione lavorativa 2001 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 Disoccupato 10,3 7,4 5,2 6,7 15,6 19,6 10,7 13,3 11,4 Studente 3,5 4,6 3,4 5,4 5,8 6,0 6,8 8,9 10,9 Casalinga 13,8 10,6 9,6 12,7 11,9 12,9 14,5 15,3 15,8 Occupato regolare tempo determinato 7,3 9,2 9,3 11,2 11,8 5,7 4,6 12,2 7,5 Occupato regolare tempo parziale 4,4 6,4 6,5 4,9 6,2 4,6 8,9 3,6 8,5 Occ. regolare a tempo indeterminato 40,4 37,8 36,8 41,8 25,4 30,6 32,1 28,0 23,5 Occupato in cassa integrazione -- -- -- -- -- -- 2,0 0,8 0,4 In mobilità -- -- -- -- -- -- 0,6 0,6 0,8 Occ. in malattia/maternità/infortunio -- -- -- -- -- -- 0,2 0,1 0,3 Occupato irregolarmente stabile 6,6 7,6 10,9 4,5 4,5 3,6 2,5 2,4 3,2 Occupato irregolarmente precario 4,4 3,9 6,0 3,3 3,8 6,1 1,9 3,8 3,0 Lavoratore parasubordinato 2,5 1,3 1,7 1,0 1,8 1,4 0,6 0,9 0,4 Autonomo regolare 5,0 7,2 6,0 6,5 6,4 3,5 6,4 4,3 3,3 Autonomo irregolare 1,7 0,7 1,8 0,8 1,3 1,2 0,8 0,4 0,9 Imprenditore -- 0,7 0,2 0,3 1,4 0,6 1,0 2,0 1,4 Altra condizione non lavorativa.. 1,2 1,0 0,2 0,8 0,6 0,6 0,2 1,4 Socio lavoratore di cooperativa -- 1,4 1,5 0,8 0,7 0,7 0,3 0,1 0,8 Studente lavoratore -- -- -- -- 2,7 2,8 5,6 3,1 6,5 Totale 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 Fonte: n/elaborazioni su dati Osservatorio Regionale per l integrazione e la multietnicità. 57

Tabella 6.2 - Collocazione della condizione lavorativa degli immigrati stranieri ultraquattordicenni nella provincia di Bergamo e nelle altre province lombarde. Anno 2013, valori percentuali Regolari Province a tempo Irregolari Disoccupati indeterminato Varese 41,6 6,3 11,6 Como 33,2 9,8 14,0 Sondrio 30,8 3,5 14,5 Milano città 26,7 14,0 19,7 Altri comuni in provincia di Milano 26,5 16,1 13,8 Monza-Brianza 31,6 8,6 12,5 Bergamo 23,5 7,1 11,4 Brescia 34,5 5,9 18,0 Pavia 27,0 6,7 14,8 Cremona 40,8 7,1 10,7 Mantova 32,2 7,8 11,6 Lecco 30,5 2,2 24,0 Lodi 38,2 15,7 7,0 Totale 30,3 9,9 15,1 Fonte: n/elaborazioni su dati Osservatorio Regionale per l integrazione e la multietnicità. 58

Tabella 6.3 - Stranieri presenti nella provincia di Bergamo classificati secondo la condizione lavorativa prevalente e il genere. Anno 2013, valori percentuali Condizione lavorativa Uomini Donne Totale Disoccupato (in cerca di lavoro) 11,4 11,3 11,4 Studente 12,2 9,5 10,9 Studente lavoratore 10,7 1,7 6,5 Casalinga.. 34,1 15,8 Occ. reg. tempo indeterminato orario norm. 28,8 17,3 23,5 Occupato regolare part-time 9,2 7,7 8,5 Occupato regolare a tempo determinato 7,5 7,5 7,5 Occupato in cassa integrazione 0,8.. 0,4 In mobilità 0,7 1,0 0,8 Occupato in malattia/maternità/infortunio.. 0,7 0,3 Occ. irregolare in modo abbastanza stabile 2,7 3,6 3,2 Occupato irregolare in modo instabile 4,5 1,2 3,0 Occupato lavoro parasubordinato 0,2 0,6 0,4 Lavoratore autonomo regolare 5,6 0,6 3,3 Lavoratore autonomo non regolare 1,2 0,6 0,9 Imprenditore 2,0 0,6 1,4 Altra condizione non professionale 1,4 1,4 1,4 Socio lavoratore di cooperativa 0,9 0,6 0,8 Totale 100,0 100,0 100,0 Fonte: n/elaborazioni su dati Osservatorio Regionale per l integrazione e la multietnicità 59

Tabella 6.4 - Stranieri lavoratori nella provincia di Bergamo classificati secondo il lavoro svolto e il genere. Anno 2013, valori percentuali Tipo di lavoro svolto Uomini Donne Totale Operai generici nell'industria 12,0 8,3 10,8 Operai specializzati 8,9 2,3 6,7 Operai generici nel terziario 6,0 5,4 5,8 Domestici ad ore 0,4 16,2 5,7 Muratore 7,1.. 4,7 Assistenti domiciliari.. 13,6 4,5 Assistenti in campo sociale 0,3 12,6 4,4 Addetto alle mense/fast food 3,1 5,2 3,8 Manovale edile 5,4.. 3,6 Addetti alle pulizie 2,2 4,5 3,0 Operaio agricolo 4,0 0,6 2,9 Imbianchino 4,0.. 2,7 Operai edili 3,8.. 2,5 Autista/autotrasportatore 3,7.. 2,5 Cameriere 2,1 3,1 2,4 Lavapiatti 1,6 3,9 2,4 Barista/barman 2,0 3,1 2,4 Altro 33,3 21,2 29,2 Totale 100,0 100,0 100,0 Fonte: n/elaborazioni su dati Osservatorio Regionale per l integrazione e la multietnicità 60

Tabella 6.5 - Stranieri ultraquattordicenni presenti nella provincia di Bergamo classificati secondo la provenienza e la condizione lavorativa. Anno 2013, valori percentuali Altra Provenienza Disoccupato condizione Occupato Occupato non regolare irregolare Totale lavorativa Est Europa comunitari, di cui:.. 14,8 79,1 6,0 100,0 Romania.. 13,8 79,7 6,5 100,0 Est Europa non comunitari, di cui: 8,5 29,1 53,8 8,6 100,0 Albania 7,5 35,0 48,6 8,9 100,0 Ucraina.. 12,2 74,2 13,5 100,0 Asia, di cui: 9,6 47,0 37,2 6,2 100,0 Cina.. 55,4 44,6.. 100,0 India 16,4 44,9 32,7 6,0 100,0 Pakistan 10,1 42,4 36,4 11,1 100,0 Nord Africa, di cui: 13,9 47,4 33,3 5,5 100,0 Egitto 8,9 45,5 41,1 4,5 100,0 Marocco 13,7 48,3 32,7 5,2 100,0 Tunisia 19,5 46,0 26,8 7,7 100,0 Altri Africa, di cui: 16,5 35,3 39,5 8,7 100,0 Senegal 18,0 36,1 35,9 10,0 100,0 America Latina, di cui: 22,4 15,5 53,8 8,3 100,0 Bolivia 12,5 23,2 57,8 6,6 100,0 Totale 11,4 34,7 46,9 7,0 100,0 Fonte: n/elaborazioni su dati Osservatorio Regionale per l integrazione e la multietnicità 61

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Sezione 7: La condizione abitativa e familiare La percentuale di stranieri che vivono in un abitazione per sé o da dividere unicamente con la propria famiglia si è incrementata notevolmente con il passare degli anni, superando l 80 per cento circa tra 2012 e 2013; di pari passo la quota di soggetti che vivono in case di proprietà è passata dal 13 al 25 per cento tra 2001 e 2011, per poi ridiscendere al 21 per cento nel 2013. In parallelo, la quota di coabitazioni si riduce nel corso degli anni e raggiunge il minimo pari al 4 per cento nel 2013. In quest ultimo anno circa il 2 per cento degli stranieri vive sul luogo di lavoro, mentre il 10 per cento ha un alloggio di tipo precario (da parenti, amici, conoscenti, in strutture d accoglienza o in concessioni gratuite). Nel panorama lombardo la provincia di Bergamo si colloca in posizione centrale, in linea con il dato regionale, per la quota di immigrati che vivono in case di proprietà; mentre è sopra la media lombarda, ma sempre in posizione centrale, per quella di chi è in affitto da solo o con parenti. Lo stato civile maggiormente incidente tra gli stranieri ultraquattordicenni presenti in provincia di Bergamo è quello di coniugato che, per entrambi i generi e tutti gli anni considerati, mostra quote superiori al 50 per cento, con l eccezione del genere maschile nel 2011 e nel 2013, quando la quota si aggira intorno al 48 e al 40 per cento rispettivamente. Si osserva un picco pari al 71 per cento per le donne nel 2010, che evidenziano comunque percentuali più elevate in tutti gli anni considerati. Gli uomini presentano incidenze più alte di celibi, con un picco del 58 per cento nel 2013, mentre per il genere femminile si osserva la presenza più massiccia di vedove, divorziate o separate, che raggiungono il massimo del 17 per cento nel 2007 e si attestano al 6 per cento nell ultimo anno considerato. Nel panorama lombardo la provincia di Bergamo si porta all ultimo posto per il rapporto numerico tra coniugati e celibi, con un valore di 68 a cento, a 63

significare la presenza di circa due coniugati ogni tre celibi, mentre è in posizione centrale per quello tra coniugate e nubili. Il nucleo familiare maggiormente presente per il genere femminile è quello classico formato da coniuge o convivente ed eventuali figli, con quote che superano complessivamente il 50 per cento per tutti gli anni considerati. Per gli uomini si osservano invece percentuali elevate di soggetti che vivono in nuclei allargati, formati da parenti, amici e conoscenti con eventuali figli, situazioni che interessano la maggioranza relativa della popolazione maschile ultraquattordicenne a partire dal 2006, raggiungendo il 60 per cento nel 2008, nel 2010 e nel 2013. La condizione di famiglia unipersonale mostra una certa variabilità, interessando tra il 5 e il 13 per cento degli uomini e tra il 6 e il 12 per cento delle donne nel corso del tempo. Per quanto riguarda il 2013 nella graduatoria delle province lombarde Bergamo si porta all ultimo posto per la quota di soggetti in famiglie unipersonali, mentre è leggermente sotto la media per quella di coloro che vivono in coppia senza figli ed è in linea con il dato regionale per quella di coppie con figli. Considerando le macroaree di provenienza, circa il 14 per cento degli asiatici vive da solo, a fronte della completa assenza di nuclei unipersonali per i latinoamericani. Gli est-europei non comunitari nel 14 per cento dei casi vivono in coppia senza figli a fronte del 61 per cento degli est-europei comunitari che sperimentano la coppia con figli. Infine, il nucleo allargato interessa principalmente un africano del Centro-sud e un latinoamericano su due. 64

Tabella 7.1 - Stranieri ultraquattordicenni presenti nella provincia di Bergamo classificati secondo il titolo di godimento dell alloggio. Valori percentuali, anni 2001-2013 Titolo di godimento dell alloggio 2001 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 Sistemaz. privata solo o con famiglia 57,8 73,1 68,8 80,2 79,9 76,3 79,5 81,2 82,7 di cui: casa di proprietà 13,4 23,0 22,7 31,9 22,0 23,6 24,6 19,5 21,1 Sistemazione privata in coabitazione 26,0 15,2 17,2 10,3 8,2 12,7 6,9 5,8 4,5 Sistemazione precaria 9,2 6,3 7,1 6,2 7,0 8,0 7,2 5,4 10,3 Centro d accoglienza 4,6 1,5 1,6 0,3 0,2 0,1 0,6 1,7 0,1 Sul luogo di lavoro 2,4 4,0 5,3 3,1 4,6 2,9 5,8 5,8 2,4 Totale 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 Fonte: n/elaborazioni su dati Osservatorio Regionale per l integrazione e la multietnicità. 65

Tabella 7.2 - Collocazione del titolo di godimento dell alloggio nella provincia di Bergamo e nelle altre province lombarde. Anno 2013, valori percentuali Province Casa di proprietà Casa in affitto (solo o con parenti) (solo o con parenti) Varese 32,9 47,2 Como 18,3 55,0 Sondrio 14,7 69,8 Milano città 20,8 46,9 Altri comuni in provincia di Milano 23,9 43,8 Monza-Brianza 32,2 45,3 Bergamo 21,1 61,6 Brescia 11,6 65,3 Pavia 21,4 61,8 Cremona 20,3 57,6 Mantova 22,7 50,8 Lecco 27,7 65,1 Lodi 19,1 51,9 Totale 21,4 53,5 Fonte: n/elaborazioni su dati Osservatorio Regionale per l integrazione e la multietnicità. 66

Tabella 7.3 - Stranieri ultraquattordicenni presenti nella provincia di Bergamo classificati secondo lo stato civile e il genere. Valori percentuali, anni 2001-2013 2001 2006 2007 Stato civile M F M F M F Celibe/nubile 45,6 22,6 43,0 28,8 38,4 19,3 Coniugato/a 53,2 63,7 51,5 56,4 56,2 63,5 Altro 1,2 13,7 5,5 14,8 5,4 17,2 Totale 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 Stato civile 2008 2009 2010 M F M F M F Celibe/nubile 37,1 27,9 37,3 28,4 45,8 23,0 Coniugato/a 59,2 65,3 60,1 63,4 50,4 70,8 Altro 3,7 6,8 2,6 8,2 3,8 6,3 Totale 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 Stato civile 2011 2012 2013 M F M F M F Celibe/nubile 48,1 26,4 44,5 24,0 58,4 30,2 Coniugato/a 48,4 58,9 53,1 66,6 39,8 63,6 Altro 3,5 14,7 2,4 9,1 1,9 6,2 Totale 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 Fonte: n/elaborazioni su dati Osservatorio Regionale per l integrazione e la multietnicità. 67

Tabella 7.4 - Collocazione dello stato civile (coniugati vs 100 celibi/nubili) nella provincia di Bergamo e nelle altre province lombarde. Immigrati stranieri ultraquattordicenni, anno 2013 Province Uomini Donne Varese 213,9 328,4 Como 295,6 374,9 Sondrio 170,0 142,3 Milano città 118,7 194,9 Altri comuni in provincia di Milano 179,0 169,9 Monza-Brianza 295,2 265,8 Bergamo 68,2 210,6 Brescia 214,4 430,7 Pavia 134,7 123,6 Cremona 159,9 269,7 Mantova 149,9 245,1 Lecco 169,9 304,2 Lodi 115,7 196,9 Totale 155,6 238,5 Fonte: n/elaborazioni su dati Osservatorio Regionale per l integrazione e la multietnicità. 68

Tabella 7.5a - Stranieri ultraquattordicenni presenti nella provincia di Bergamo classificati secondo la tipologia familiare e il genere. Valori percentuali, anni 2001-2010 Con chi vive 2001 2006 2007 M F M F M F Solo 8,0 6,3 7,6 10,5 11,4 11,4 Solo + figli.. 3,2 1,1 6,7 0,6 5,1 Con coniuge/convivente 5,1 15,8 4,2 7,3 4,1 7,4 Con coniuge/convivente + figli 49,3 42,3 33,8 45,3 30,6 52,2 Con parenti, amici, conoscenti 35,4 24,4 52,9 26,2 52,3 19,1 Con parenti, amici, conoscenti + figli 2,5 8,0 0,4 4,1 0,9 4,8 Totale 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 Con chi vive 2008 2009 2010 M F M F M F Solo 10,2 6,4 12,7 11,8 6,4 5,7 Solo + figli 0,6 3,2 0,3 1,7.. 5,2 Con coniuge/convivente 8,1 14,8 11,3 13,1 6,6 11,3 Con coniuge/convivente + figli 31,5 49,4 33,2 49,3 26,4 54,9 Con parenti, amici, conoscenti 49,6 23,6 42,2 20,7 59,3 21,1 Con parenti, amici, conoscenti + figli 10,2 6,4 0,3 3,4 1,3 1,9 Totale 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 Fonte: n/elaborazioni su dati Osservatorio Regionale per l integrazione e la multietnicità 69

Tabella 7.5b - Stranieri ultraquattordicenni presenti nella provincia di Bergamo classificati secondo la tipologia familiare e il genere. Valori percentuali, anni 2011-2013 Con chi vive 2011 2012 2013 M F M F M F Solo 5,1 11,2 8,7 10,9 5,8 7,4 Solo + figli 0,9 5,3.. 3,4.. 5,8 Con coniuge/convivente 7,3 11,8 6,8 7,3 4,0 6,3 Con coniuge/convivente + figli 31,8 45,1 34,6 55,3 30,2 59,5 Con parenti, amici, conoscenti 53,1 21,7 49,7 21,5 58,1 19,9 Con parenti, amici, conoscenti + figli 1,7 4,9 0,3 1,7 1,9 1,1 Totale 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 Fonte: n/elaborazioni su dati Osservatorio Regionale per l integrazione e la multietnicità 70

Tabella 7.6 - Collocazione delle principali modalità di tipologia familiare nella provincia di Bergamo e nelle altre province lombarde. Immigrati stranieri ultraquattordicenni, anno 2013, valori percentuali Province Solo Coppia Coppia con figli Varese 10,6 7,8 53,4 Como 13,8 7,5 50,1 Sondrio 13,2 7,9 36,2 Milano città 10,4 8,1 36,3 Altri comuni in provincia di Milano 8,0 6,4 40,1 Monza-Brianza 9,8 8,2 50,4 Bergamo 6,6 5,1 43,7 Brescia 13,0 6,8 45,8 Pavia 11,2 5,7 42,2 Cremona 8,7 11,7 45,9 Mantova 13,4 6,5 41,4 Lecco 6,3 3,2 51,3 Lodi 9,3 2,4 49,1 Totale 10,3 6,7 44,9 Fonte: n/elaborazioni su dati Osservatorio Regionale per l integrazione e la multietnicità. 71

Tabella 7.7 - Stranieri ultraquattordicenni presenti nella provincia di Bergamo classificati secondo la provenienza e la tipologia familiare. Anno 2013, valori percentuali Parenti, Parenti, Grandi aree Solo Coppia amici, Solo Coppia amici, di provenienza + figli con figli conoscenti conoscenti + figli Est Europa comunitari, di cui: 8,3 2,3 8,8 61,0 19,4.. Romania 6,8 2,5 6,4 63,4 20,9.. Est Europa non comunitari, di cui: 5,8.. 14,1 44,3 35,7.. Albania 2,9.. 6,8 58,5 31,9.. Ucraina 13,1.. 29,5 7,5 49,9.. Asia, di cui: 14,4 7,1 0,7 41,3 35,1 1,4 Cina 27,8.... 55,1 17,1.. India 7,3 14,7.. 40,6 34,2 3,3 Pakistan 12,4.... 29,5 58,1.. Nord Africa, di cui: 5,6 0,5 2,2 42,3 48,6 0,8 Egitto 13,9.. 4,5 31,6 50,1.. Marocco 3,0.. 0,8 43,6 51,5 1,1 Tunisia 11,8 3,8 7,7 42,2 34,5.. Altri Africa, di cui: 1,9.. 2,3 38,5 52,6 4,6 Senegal...... 36,4 54,8 8,7 America Latina, di cui:.. 10,3 1,5 34,7 50,1 3,4 Bolivia.. 13,2.. 22,0 58,2 6,6 Totale 6,6 2,7 5,1 43,7 40,5 1,5 Fonte: n/elaborazioni su dati Osservatorio Regionale per l integrazione e la multietnicità. 72

Scheda di approfondimento: Aspetti dell integrazione In questa sezione si vuole fornire un quadro relativo agli aspetti dell integrazione degli stranieri presenti in provincia di Bergamo, misurata utilizzando due indici che riflettono il livello di integrazione economico-lavorativo (costruito sulla base della regolarità e della stabilità lavorativa, del livello di reddito e della corrispondenza tra professione svolta e formazione acquisita) e socio-territoriale (determinata in funzione del tipo di abitazione, dello status giuridico-amministrativo e della stabilità a livello residenziale). La media a- ritmetica dei due indici calcolata sul totale dei casi validi per entrambi gli indicatori fornisce una misura dell integrazione totale. Tali indici variano tra -1 e 1: valori prossimi a 1 identificano il livello di integrazione più alto, mentre valori vicini a -1 segnalano condizioni più basse di integrazione. A livello regionale la provincia di Bergamo si trova al secondo posto dopo quella di Lecco per il valore dell indice totale, mentre è in posizione più centrale per le due dimensioni socio-territoriale e economico-lavorativa, comunque al di sopra del dato lombardo. La specifica di genere evidenzia come gli uomini siano caratterizzati da valori più elevati per tutti e tre gli indici rispetto alle donne, mentre a livello di grandi aree l Est Europa ha l integrazione più alta e l Africa del Centro-sud quella più bassa per l indice totale e per la dimensione economico-lavorativa, mentre l Asia per la dimensione socioterritoriale. L anzianità della presenza mostra correlazione positiva con gli indici di integrazione, sia totale che per quelli delle due dimensioni: gli stranieri arrivati da meno di due anni sono caratterizzati da un valore dell indice totale e della dimensione economico-lavorativa sotto lo zero, mentre oltre i dieci anni di anzianità gli indici raggiungono punteggi di 0,14-0,16. Il titolo di studio evidenzia un integrazione più alta per laureati, seguiti dai diplomati alla scuola dell obbligo, mentre sono i diplomati alla scuola superiore ad essere caratterizzati da un valore dell indice socio-territoriale più alto. 73

Infine, analizzando la variabilità tra le religioni, cattolici e altri cristiani hanno un valore dell indice totale più alto: i primi sono maggiormente integrati a livello economico-lavorativo, mentre i secondi a livello socio-territoriale. 74

Tabella I.1 - Collocazione dell indice di integrazione totale, economico-lavorativo e socio-territoriale nella provincia di Bergamo e nelle altre province lombarde. Stranieri ultraquattordicenni, anno 2013, valori medi Provincia Totale Socioterritoriallavorativa Economico- Varese 0,095 0,047 0,127 Como 0,036-0,005 0,041 Sondrio 0,075 0,083 0,147 Milano città 0,025-0,024 0,044 Milano provincia 0,022 0,024-0,004 Monza e Brianza 0,037 0,019 0,072 Bergamo 0,112 0,059 0,108 Brescia 0,079 0,043 0,087 Pavia 0,088 0,041 0,138 Cremona 0,099 0,090 0,147 Mantova 0,040 0,003 0,090 Lecco 0,173 0,080 0,201 Lodi 0,098 0,045 0,145 Totale 0,059 0,027 0,074 Nota: L'indice medio totale è calcolato solo sull'insieme dei casi validi sia rispetto all'indice socio-territoriale sia rispetto a quello economico-lavorativo. Tale indice medio totale non è dunque la semplice media aritmetica dei due indici aggregati (e non ne è necessariamente interno, come valore), bensì è la media aritmetica calcolata solamente entro le unità statistiche per le quali sia stato possibile calcolare sia l'indice socio-territoriale sia l'indice economico-lavorativo (al netto, quindi, dei casi mancanti rispetto anche ad uno solo dei due indici parziali). Fonte: n/elaborazioni su dati Osservatorio Regionale per l integrazione e la multietnicità. Tabella I.2 - Stranieri ultraquattordicenni nella provincia di Bergamo: indice di integrazione classificato rispetto al genere. Valori medi, anno 2013 Genere Totale Socioterritoriallavorativa Economico- Uomini 0,133 0,082 0,156 Donne 0,067 0,031 0,011 Totale 0,112 0,059 0,108 Nota: Si veda la nota alla tabella I.1 Fonte: n/elaborazioni su dati Osservatorio Regionale per l integrazione e la multietnicità. 75

Totale 0,112 0,059 0,108 Nota: Si veda la nota alla tabella I.1 Fonte: n/elaborazioni su dati Osservatorio Regionale per l integrazione e la multietnicità. Tabella I.4 - Stranieri ultraquattordicenni nella provincia di Bergamo: indice di integrazione classificato rispetto all anzianità migratoria. Valori medi, anno 2013 Anzianità migratoria in Italia (in anni) Tabella I.3 - Stranieri ultraquattordicenni nella provincia di Bergamo: indice di integrazione classificato rispetto alla macroarea di provenienza. Valori medi, anno 2013 Macroarea di cittadinanza Totale Socioterritoriallavorativa Economico- Est Europa 0,179 0,137 0,139 Asia 0,048-0,022 0,097 Nord Africa 0,089 0,059 0,070 Altri Africa 0,010-0,006 0,062 America Latina 0,105 0,046 0,141 Totale Socioterritoriallavorativa Economico- Da meno di 2-0,183-0,152-0,313 Da 2 a 4 0,009-0,098 0,064 Da 5 a10 anni 0,073 0,005 0,123 Oltre 10 0,164 0,156 0,140 Totale 0,112 0,059 0,108 Nota: Si veda la nota alla tabella I.1 Fonte: n/elaborazioni su dati Osservatorio Regionale per l integrazione e la multietnicità. 76

Tabella I.5 - Stranieri ultraquattordicenni nella provincia di Bergamo: indice di integrazione classificato rispetto al titolo di studio raggiunto. Valori medi, anno 2013 Titolo di studio raggiunto (eventualmente al Paese d origine) Totale Nessuna 0,153-0,031 0,207 Scuola dell obbligo 0,165 0,012 0,259 Secondaria superiore 0,056 0,114-0,001 Laurea e simili 0,167 0,096 0,088 Totale 0,112 0,059 0,108 Nota: Si veda la nota alla tabella I.1 Fonte: n/elaborazioni su dati Osservatorio Regionale per l integrazione e la multietnicità. Socioterritoriale Economicolavorativa Tabella I.6 - Stranieri ultraquattordicenni nella provincia di Bergamo: indice di integrazione classificato rispetto all appartenenza religiosa. Valori medi, anno 2013 Appartenenza religiosa Totale Socioterritoriallavorativa Economico- Cattolica 0,170 0,083 0,192 Musulmana 0,088 0,053 0,094 Altra cristiana 0,141 0,125 0,104 Altra 0,054-0,049 0,101 Nessuna 0,050 0,068-0,211 Totale 0,112 0,059 0,108 Nota: Si veda la nota alla tabella I.1 Fonte: n/elaborazioni su dati Osservatorio Regionale per l integrazione e la multietnicità. 77

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Allegato metodologico. Definizione dei criteri di rappresentatività del campione Con riferimento alla provincia di Bergamo, l universo dei cittadini stranieri presenti al 1 luglio 2013 si configura come un elenco di H unità statistiche ognuna delle quali presente inevitabilmente un insieme di contatti con alcuni centri o ambienti di aggregazione localizzati sul territorio (istituzioni, luoghi di svago, assistenza, incontro, ecc.). Ne segue che, una volta identificato un conveniente ampio insieme di centri, l universo di riferimento si presta ad essere formalizzato: - sia mediante una semplice lista nominativa (tipo A) Sequenza Nomi W(i) 1 A 2 B 3 C i w(i) H-1 Y H Z - sia (più in generale) mediante una tavola a doppia entrata che tenga conto anche del profilo di ciascun individuo rispetto all afferenza ai diversi centri (lista di tipo B) 79

Sequenza Elenco dei centri eventualmente frequentati Nomi Centro Centro Centro Centro Centro W(i) 1 2 3 k-1 k 1 a 1 0 0 0 1 2 b 0 0 1 0 0 3 c 1 0 0 1 0 i w(i) 0 1 0 1 0 H-1 y 0 1 1 0 0 H z 1 1 0 1 1 Tot. H(1) Tot. H(2) 80 Tot. H(3) Tot. H(k-1) Tot. H(k) in cui in ogni colonna il valore è 1 se il soggetto frequenta quel centro, è 0 in caso contrario, e ne segue che il totale di una data colonna identifica il numero di soggetti (tra gli H che formano l universo) che frequentano quel centro. In pratica, dovendo campionare N soggetti (tra gli H che formano l universo) con criteri di rappresentatività statistica si può procedere in due modi: 1. Qualora si disponga di una lista di tipo A (o, in modo equivalente, dei dati contenuti nelle prime due colonne della lista di tipo B) si potranno, ad esempio, scegliere casualmente N righe-nominativi della lista, così da disporre di un campione casuale semplice per il quale sono ben note le proprietà degli stimatori più ricorrenti; 2. Qualora, invece, l unica informazione disponibile sia rappresentata dall elenco dei centri che figurano nella seconda riga della lista di tipo B si potrà innanzitutto procedere casualmente alla scelta di N colonne-centri e in corrispondenza di ognuna di esse alla successiva scelta (altrettanto casuale) di un soggetto tra gli H(j) che la frequentano (j = 1, 2,, k). Questa seconda procedura potrebbe condurre ad un campione con le stesse caratteristiche di rappresentatività di quello ottenuto con la prima procedura solo se le modalità di scelta adottate fossero tali da garantire a tutte le unità statistiche che formano l universo la stessa identica probabilità di entrare a far parte del campione, ma in realtà ciò non accade. È infatti immediato rendersi conto come nel secondo caso la probabilità di inclusione sia tanto più alta quanto

più un soggetto risulta reperibile presso numerosi centri e, in subordine, quanto più bassa è l affluenza di altri soggetti in corrispondenza dei centri presso cui egli è reperibile. Tuttavia sussiste la possibilità di determinare (a posteriori) le singole probabilità di inclusione per ognuno degli N soggetti campionati e, conseguentemente, di predisporre un insieme di coefficienti di ponderazione c(r), tali da garantire che il campione (ponderato) derivante dall impiego della seconda procedura possegga, relativamente alla distribuzione dei profili di afferenza ai centri delle N unità campionate, gli stessi requisiti di rappresentatività di un ipotetico campione casuale semplice acquisito con la prima procedura. 81

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Appendice statistica 1. Il questionario 83

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