DECISIONE 2009/316/GAI

Documenti analoghi
CAPO I DISPOSIZIONI GENERALI. Art. 1. (Disposizioni di principio e ambito di applicazione)

IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

Sistema europeo di informazione sui casellari giudiziali - (ECRIS) (decisione quadro 2009/316/GAI)

CAPO I DISPOSIZIONI GENERALI. ART. 1 (Disposizioni di principio e ambito di applicazione)

IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA. Emana il seguente decreto legislativo CAPO I DISPOSIZIONI GENERALI

DECRETO LEGISLATIVO 12 maggio 2016, n. 74

MINISTERO DELLA GIUSTIZIA DECRETO 3 marzo 2017; in G.U. n. 64 del 17 marzo 2017

PARLAMENTO EUROPEO ***I POSIZIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO. Documento legislativo consolidato EP-PE_TC1-COD(2006)0287

Scambi di informazioni fra Stati UE estratte dal casellario giudiziale (decisione quadro 2009/315/GAI)

REGOLAMENTO PER LA TUTELA DELLA RISERVATEZZA E DISPOSIZIONI IN MATERIA DI TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI

REGOLAMENTO (UE) N. 349/2011 DELLA COMMISSIONE

Articolo 1 Definizioni Ai fini del presente regolamento si intende per: visto il trattato sul funzionamento dell Unione europea,

IL DIRETTORE DELL AGENZIA

CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA. Bruxelles, 12 dicembre 2008 (OR. fr) 16361/08 Fascicolo interistituzionale: 2007/0192 (CNS)

REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) 2015/2378 DELLA COMMISSIONE

visto il trattato sul funzionamento dell'unione europea, in particolare l'articolo 192, paragrafo 1, e l'articolo 218, paragrafo 9,

D.M. 11 APRILE 2011 Attrezzature, macchine, impianti: il nuovo decreto sulle verifiche periodiche

(Atti per i quali la pubblicazione è una condizione di applicabilità)

Data emis: Rev.0 Pagina 1 di 5. PROCEDURA Sistema di Gestione Qualità e Sicurezza PRESCRIZIONI LEGALI E VALUTAZIONE DELLA CONFORMITA P 3

Convenzione monetaria tra l Unione Europea e la Repubblica di San Marino (2012)

(1) Pubblicata nella G.U.C.E. 5 luglio 2001, n. L 182. Entrata in vigore il 5 luglio 2001.

REGOLAMENTO SULLA TUTELA DELLA RISERVATEZZA DEI DATI PERSONALI

Raccomandazioni che modificano le raccomandazioni ABE/REC/2015/01

Regolamento. Per il trattamento dei dati personali (legge , n. 675)

Gazzetta ufficiale dell Unione europea L 93/33

DISPOSIZIONI DELL AUTORITA PER L ENERGIA ELETTRICA E IL GAS IN TEMA DI STANDARD DI COMUNICAZIONE

IL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA. di concerto con IL MINISTRO DELL'INTERNO IL MINISTRO DEGLI AFFARI ESTERI

IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA gli articoli 76, 87, quinto comma, e 117, secondo comma, lettera h), della Costituzione;

(10) Le misure di cui alla presente direttiva sono conformi al parere del comitato permanente per i materiali di moltiplicazione

2. Persone fisiche o giuridiche iscritte nell Elenco ( Soggetti )

DOCUMENTO DI CONSULTAZIONE N. 28/2008

REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) N. 140/2014 DELLA COMMISSIONE

Il Ministro dell economia e delle finanze

IL CONSIGLIO DIRETTIVO DELLA BANCA CENTRALE EUROPEA,

Gazzetta ufficiale dell'unione europea. (Atti non legislativi) REGOLAMENTI

TITOLO I: AMBITO DI APPLICAZIONE. Articolo 1 Ambito di applicazione e definizioni

Proposta di DECISIONE DEL CONSIGLIO

La trasmissione di documenti informatici mediante la posta elettronica certificata: fondamenti giuridici e regole tecniche. D.P.R. n.

REGOLAMENTO IVASS N. 21 DEL 10 MAGGIO 2016 L ISTITUTO PER LA VIGILANZA SULLE ASSICURAZIONI

NORMATIVA. il Parlamento europeo e il Consiglio dell Unione Europea,

in G.U. n. 37 del sommario

PROVVEDIMENTO N. 58 DEL 14 MARZO 2017

(Atti non legislativi) REGOLAMENTI

Gazzetta ufficiale dell'unione europea REGOLAMENTO (CE) N. 808/2004 DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO. del 21 aprile 2004

Parlamento europeo

(Atti legislativi) DECISIONI

COMMISSIONE DELLE COMUNITÀ EUROPEE

COMMISSIONE EUROPEA DIREZIONE GENERALE DELL AGRICOLTURA E DELLO SVILUPPO RURALE NOTA INTERPRETATIVA N

DIRETTIVA 2011/99/UE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO

L ISTITUTO PER LA VIGILANZA SULLE ASSICURAZIONI

Presentazione del D. M. 23 dicembre 2013 Iscrizione dei dispositivi medico-diagnostici in vitro nel Repertorio dei dispositivi medici

Indice. Accordo AELS-SACU. Assistenza amministrativa

MANUALE DI CONSERVAZIONE

Oggetto: gara per l affidamento dei lavori... - dichiarazione ai sensi dell articolo 49 comma 2 lettera a) del D.Lgs. n. 163/06 e smi.

CONSUMATORE ED AL REGOLAMENTO (UE) N.

DECRETI E DELIBERE DI ALTRE AUTORITÀ

IL DIRETTORE DELL AGENZIA. In base alle attribuzioni conferitegli dalle norme riportate nel seguito del presente provvedimento Dispone

Proposta di DIRETTIVA DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO

MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI DECRETO 2 dicembre 2016

Il Ministro della Salute

ART. 1 (Campo di applicazione) 1. Il presente decreto reca la disciplina sanzionatoria per la violazione delle disposizioni di cui al regolamento

4. La consistenza del patrimonio deve essere dimostrata da idonea documentazione allegata alla domanda.

CAPO I. Disposizioni generali. Art. 1. Finalità

Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni

DECISIONE DI ESECUZIONE DELLA COMMISSIONE. del

Proposta di REGOLAMENTO DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO. sull emissione di monete in euro

Il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali

Il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali

Trattandosi di un semplice strumento di documentazione, esso non impegna la responsabilità delle istituzioni

Ministero della Giustizia

Il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti

g) lo sviluppo di metodi alternativi per la risoluzione delle controversie;

MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI

Direttiva 2006/121/CE del Parlamento europeo e del Consiglio. del 18 dicembre 2006

** NORMATTIVA - Stampa ***

COMUNE DI ARCINAZZO ROMANO PROVINCIA DI ROMA REGOLAMENTO SULLA TUTELA DELLA RISERVATEZZA DEI DATI PERSONALI TRATTATI DAI SERVIZI COMUNALI

Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni

MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI

Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali

Orientamenti per l utilizzo dell identificativo dei soggetti giuridici (LEI)

APPROVATO DAL: C.C. con atto n. 2/00

SEGNALAZIONE CERTIFICATA DI INIZIO ATTIVITÀ PER ESERCIZI

CONVENZIONE MONETARIA tra l Unione europea e lo Stato della Città del Vaticano (2010/C 28/05)

COMMISSIONE DELLE COMUNITÀ EUROPEE. Proposta di DIRETTIVA DEL CONSIGLIO

Orientamenti Regole e procedure dei CSD da seguire in caso di inadempimento dei partecipanti

REGOLAMENTO SULLA TUTELA DELLA RISERVATEZZA DEI DATI PERSONALI TRATTATI DAGLI UFFICI COMUNALI

CODICE PENALE MILITARE DI PACE. Titolo II DELLE PENE MILITARI. Capo I Delle specie di pene militari, in generale

A TPER SPA SISTEMA DI QUALIFICAZIONE AUTOBUS/FILOBUS AVVISO INVIATO ALLA GUCE IL 9 APRILE 2015

LEGGE REGIONALE N. 14 DEL REGIONE MARCHE NORME IN MATERIA DI TUTELA DEI CONSUMATORI E DEGLI UTENTI.

MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI

REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) N. 570/2013 DELLA COMMISSIONE

Legge 31 dicembre 1996 n Tutela delle persone e di altri soggetti rispetto al trattamento dei dati personali

Premessa ed iter del provvedimento

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE MIGLIORE, SCOTTO, FAVA, DANIELE FARINA, SANNICANDRO, RICCIATTI, PANNARALE

LA COMMISSIONE NAZIONALE PER LE SOCIETÀ E LA BORSA

DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA AI SENSI DEL D.P.R. 445/2000 Il sottoscritto nat_ a residente in

Cognome e nome nato a in data carica ricoperta

Gazzetta ufficiale dell'unione europea

IL DIRETTORE DELL AGENZIA. Dispone

PEC OBBLIGATORIA PER PROFESSIONISTI E IMPRESE

Transcript:

DECISIONE 2009/316/GAI del Consiglio del 6 aprile 2009 che istituisce il sistema europeo di informazione sui casellari giudiziari (ECRIS) in applicazione dell articolo 11 della decisione quadro 2009/315/GAI Tabella di concordanza Decisione Legislazione nazionale. Le disposizioni della presente decisione hanno un contenuto innovativo della normativa vigente. Commenti conclusivi e norme di attuazione contenute nello schema di decreto legislativo Articolo 1 Oggetto La presente decisione istituisce il sistema europeo di informazione sui casellari giudiziari (ECRIS). La presente decisione definisce anche gli elementi di un formato standard per lo scambio elettronico delle informazioni estratte dai casellari giudiziari tra gli Stati membri, con particolare riguardo alle informazioni relative al reato che ha determinato la condanna e alle informazioni relative al contenuto della condanna, e altre modalità generali e tecniche di attuazione legate all organizzazione e all agevolazione degli scambi di informazioni. Art. 1 (Disposizioni di principio e ambito di applicazione) 1. Il presente decreto attua nell'ordinamento interno le disposizioni della decisione 2009/316/GAI del Consiglio, del 6 aprile 2009, che istituisce il sistema europeo di informazione sui casellari giudiziari (ECRIS) in applicazione dell articolo 11 della decisione quadro 2009/315/GAI, al fine della creazione e dello sviluppo di un sistema informatizzato di scambio di informazioni sulle condanne. Articolo 2 Definizioni Ai fini della presente decisione si applicano le definizioni di cui alla 1 Art. 2 (Definizioni)

decisione quadro 2009/315/GAI. 1. Ai fini del presente decreto si intende per: a) «condanna»: ogni decisione definitiva di condanna adottata dalla autorità giudiziaria penale nei confronti di una persona fisica in relazione a un reato e iscritta nel casellario giudiziale; b) «procedimento penale»: procedimento, sia nella fase delle indagini preliminari che nelle fasi successive all esercizio dell azione penale; c) «casellario giudiziale»: registro nazionale in cui sono riportate le condanne. Articolo 3 Sistema europeo di informazione sui casellari giudiziari (ECRIS) 1. ECRIS è un sistema informatico decentrato basato sulle banche dati di casellari giudiziari di ciascuno Stato membro. È composto dei seguenti elementi: a) un software di interconnessione conforme a un pacchetto comune di protocolli per lo scambio di informazioni fra le banche dati di casellari giudiziari degli Stati membri; b) un infrastruttura di 2 Art. 3 (Sistema europeo di informazione sui casellari giudiziari) 1. E istituito un sistema informatizzato che coopera con il sistema europeo di informazione sui casellari giudiziari, conformemente all articolo 3 della decisione 2009/316/GAI del Consiglio, del 6 aprile 2009. 2. L'Ufficio centrale di cui agli articoli 2, comma 1, lettera p), e 19 del decreto del Presidente

comunicazione comune che forma una rete cifrata. 2. La presente decisione non si prefigge di istituire una banca dati centralizzata di casellari giudiziari. Tutti i dati estratti dai casellari giudiziari sono conservati unicamente nelle banche dati gestite dagli Stati membri. 3. Le autorità centrali degli Stati membri di cui all articolo 3 della decisione quadro 2009/315/GAI non hanno un accesso diretto in linea alle banche dati di casellari giudiziari degli altri Stati membri. Gli Stati membri identificano insieme, con il sostegno della Commissione, ed utilizzano le migliori tecniche disponibili per garantire la riservatezza e l integrità delle informazioni dei casellari giudiziari trasmesse ad altri Stati membri. 4. Lo Stato membro interessato è responsabile della gestione del software di interconnessione e delle banche dati che conservano, inviano e ricevono informazioni estratte dai casellari giudiziari. della Repubblica 14 novembre 2002, n. 313, recante testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di casellario giudiziale, di anagrafe delle sanzioni amministrative dipendenti da reato e dei relativi carichi pendenti, cura la gestione del sistema informatizzato di cui al comma 1. normative da attuare. 5. L infrastruttura di comunicazione comune è la rete di comunicazione s-testa. Qualsiasi ulteriore sviluppo della medesima o rete sicura alternativa garantisce che l infrastruttura di comunicazione comune esistente continui a soddisfare le condizioni di cui al paragrafo 6. 6. L infrastruttura di comunicazione comune è gestita sotto la responsabilità della Commissione, soddisfa i requisiti di sicurezza e risponde pienamente alle esigenze di ECRIS. 7. Per garantire il funzionamento efficiente di ECRIS, la Commissione offre un supporto 3

generale e assistenza tecnica, comprese la raccolta e l elaborazione delle statistiche di cui all articolo 6, paragrafo 2, lettera b), punto i), e il software di implementazione di riferimento. 8. Nonostante la possibilità di avvalersi di programmi finanziari dell Unione europea in conformità delle norme applicabili, ogni Stato membro sostiene i propri costi per l attuazione, la gestione, l uso e la manutenzione della banca dati di casellari giudiziari e del software di interconnessione di cui al paragrafo 1. La Commissione sostiene i costi per l attuazione, la gestione, l uso e la manutenzione e i futuri sviluppi dell infrastruttura di comunicazione comune di ECRIS nonché per l esecuzione e i futuri sviluppi del software di implementazione di riferimento. Articolo 4 Formato di trasmissione delle informazioni 1. Nel trasmettere le informazioni ai sensi dell articolo 4, paragrafi 2 e 3, e dell articolo 7 della decisione quadro 2009/315/GAI relative alla denominazione o qualificazione giuridica del reato e alle disposizioni giuridiche applicabili, gli Stati membri menzionano il codice corrispondente a ciascuno dei reati menzionati nella trasmissione in base alla tavola dei reati di cui all allegato A. In via eccezionale, qualora il reato non corrisponda ad alcuna sottocategoria, è usato per il reato in questione il codice «categoria aperta» della pertinente o più vicina categoria di reati o, in sua mancanza, un codice «altri reati». Gli Stati membri possono altresì 4 Art. 4 (Modalità di trasmissione delle informazioni) 1. Nella trasmissione delle informazioni relative alla qualificazione giuridica del fatto e alle disposizioni normative applicabili si menziona il codice corrispondente a ciascuno dei reati indicati secondo la tavola comune delle categorie e sottocategorie di reato di cui all'allegato A al presente decreto.

fornire le informazioni disponibili riguardanti il livello di realizzazione del reato e il grado di partecipazione al reato e, se pertinente, la sussistenza di un esonero totale o parziale dalla responsabilità penale o della recidiva. 2. Nel trasmettere le informazioni ai sensi dell articolo 4, paragrafi 2 e 3, e dell articolo 7 della decisione quadro 2009/315/GAI, relative al contenuto della condanna, segnatamente la pena, eventuali pene supplementari, misure di sicurezza e decisioni successive che modificano l esecuzione della pena, gli Stati membri menzionano il codice corrispondente a ciascuna delle pene e misure menzionate nella trasmissione in base alla tavola delle pene e misure di cui all allegato B. In via eccezionale, qualora la pena o misura non corrisponda ad alcuna sottocategoria, è usato per la pena o misura in questione il codice «categoria aperta» della pertinente o più vicina categoria di pene e misure o, in sua mancanza, il codice «altre pene e misure». Gli Stati membri forniscono altresì, se pertinenti, le informazioni disponibili riguardanti la natura e/o le condizioni di esecuzione della pena o misura inflitta, secondo quanto previsto dai parametri di cui all allegato B. Il parametro «decisioni non penali» è indicato soltanto nei casi in cui lo Stato membro di cui la persona interessata ha la cittadinanza fornisca, su base volontaria, informazioni su dette decisioni in risposta ad una richiesta di informazioni sulle condanne. 5 2. In assenza di corrispondenza del reato con una sottocategoria, la trasmissione delle informazioni utilizza il codice «categoria aperta» della pertinente categoria o, in mancanza di essa o di categorie analoghe, il codice «altri reati». 3. Nella trasmissione delle informazioni sul contenuto della condanna, specificamente sulle pene e sulle misure di sicurezza nonché sulle decisioni successive che applicano misure alternative si menziona il codice corrispondente a ciascuna delle pene e delle misure, secondo la tavola comune delle categorie e delle sottocategorie delle pene e delle misure di cui all'allegato B al presente decreto. 4. In assenza di corrispondenza delle pene o delle misure di cui al comma 3 con una sottocategoria, la trasmissione delle informazioni utilizza il codice «categoria aperta» della pertinente categoria di pene e misure o, in mancanza di essa o di categorie analoghe, il codice «altre pene e misure».

6 5. L Ufficio centrale provvede a definire la corrispondenza dei reati e delle pene, oltre che delle altre misure di cui al comma 3, con le indicazioni delle tavole di cui agli allegati A e B al presente decreto, curando altresì l aggiornamento delle stesse. 6. L Ufficio centrale, nel fornire le informazioni richieste, specifica, ove possibile, se il reato è stato commesso in forma consumata o tentata, con modalità concorsuali, se sono stati riconosciuti e applicati difetti di imputabilità, cause di giustificazione o cause di non punibilità, se è stata riconosciuta ed applicata la recidiva. Può dare, altresì, se pertinenti, informazioni circa la natura e le condizioni di esecuzione delle pene e delle altre misure applicate, secondo i parametri di cui all allegato B al presente decreto. 7. L Ufficio centrale indica il parametro «decisioni non penali» soltanto nei casi in cui lo Stato membro di cui la persona interessata ha la cittadinanza fornisca, su base

volontaria, informazioni su dette decisioni in risposta a una richiesta di informazioni sulle condanne. Articolo 5 Informazioni su reati, pene e misure nazionali 1. Gli Stati membri forniscono al segretariato generale del Consiglio le seguenti informazioni allo scopo, in particolare, di stilare il manuale non vincolante ad uso degli operatori di cui all articolo 6, paragrafo 2, lettera a): da attuare. a) elenco dei reati nazionali, in ognuna delle categorie della tavola dei reati di cui all allegato A. L elenco contiene la denominazione o qualificazione giuridica del reato e un riferimento alla disposizioni giuridiche applicabili. Può altresì comportare una breve descrizione degli elementi costitutivi del reato; b) elenco dei tipi di pene, eventuali pene supplementari e misure di sicurezza e decisioni successive che modificano l esecuzione della pena secondo il dettato della legge nazionale, in ognuna delle categorie della tavola delle pene e misure di cui all allegato B. Può altresì comportare una breve descrizione della pena o misura specifica. 2. Gli Stati membri provvedono all aggiornamento periodico degli elenchi e delle descrizioni di cui al paragrafo 1 e trasmettono le 7

informazioni aggiornate al segretariato generale del Consiglio. 3. Il segretariato generale del Consiglio comunica agli Stati membri e alla Commissione le informazioni ricevute a norma del presente articolo. Articolo 6 Misure di esecuzione 1. Il Consiglio, deliberando a maggioranza qualificata e previa consultazione del Parlamento europeo, adotta le modifiche degli allegati A e B che si rivelino necessarie. da attuare. 2. I rappresentanti dei servizi competenti delle amministrazioni degli Stati membri e la Commissione si informano e si consultano reciprocamente, in seno al Consiglio, per: a) stilare un manuale non vincolante destinato agli operatori del settore che stabilisca le procedure di scambio delle informazioni attraverso ECRIS, trattando, in particolare, delle modalità di identificazione degli autori dei reati e recando l interpretazione uniforme delle categorie di reato e delle pene e misure di cui, rispettivamente, agli allegati A e B; b) coordinare la loro azione ai fini dello sviluppo e dell esercizio di ECRIS, per quanto riguarda in particolare: i) la definizione di sistemi e procedure di registrazione che consentano il monitoraggio del funzionamento di 8

ECRIS e la realizzazione di statistiche non personali relative allo scambio, tramite ECRIS, delle informazioni estratte dai casellari giudiziari; ii) l adozione di specifiche tecniche dello scambio, compresi i requisiti di sicurezza, in particolare il pacchetto comune di protocolli; iii) la definizione di procedure di verifica della conformità delle applicazioni informatiche nazionali alle specifiche tecniche. Articolo 7 Relazione I servizi della Commissione pubblicano una relazione periodica sugli scambi, tramite ECRIS, delle informazioni estratte dai casellari giudiziari basata in particolare sulle statistiche di cui all articolo 6, paragrafo 2, lettera b), punto i). Essa è pubblicata per la prima volta un anno dopo la presentazione della relazione di cui all articolo 13, paragrafo 3, della decisione quadro 2009/315/GAI. da attuare. Articolo 8 Attuazione e termini 1. Gli Stati membri adottano le misure necessarie per conformarsi alle disposizioni della presente decisione entro il 7 aprile 2012. da attuare. 2. Gli Stati membri utilizzano il formato di cui all articolo 4 e si conformano alle modalità per organizzare e agevolare gli scambi di informazioni previste 9

dalla presente decisione a decorrere dalla data notificata in conformità dell articolo 11, paragrafo 6, della decisione quadro 2009/315/GAI. Articolo 9 Decorrenza degli effetti Gli effetti della presente decisione decorrono dal giorno della pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell Unione europea. da attuare. 10