REGIONE PIEMONTE PROVINCIA di TORINO SUB AMBITO 1 AREA METROPOLITANA ELENCO DEI COMUNI SUDDIVISI SULLA BASE DELLA SITUAZIONE DELLO STRUMENTO URBANISTICO GENERALE Aggiornato al: 29 marzo 2001.. 1
A) Elenco dei comuni per i quali si propone l esonero dall adeguamento dello strumento urbanistico. Ai sensi della DGR 60-2189 del 5.02.2001 successivamente integrata con DGR 19 febbraio 2001 n.22-2274, si accerta che i comuni sotto elencati sono dotati di un piano regolatore il cui quadro del dissesto risulta aggiornato ed adeguato alle disposizioni della Circolare P.G.R. n. 7/LAP/96, con riferimento all intero territorio comunale. Pertanto, anche a seguito dell esame delle osservazioni, si prende atto che le situazioni di dissesto sul territorio comunale non risultano variate e, quindi, per i medesimi comuni si propone l esonero dall adeguamento degli strumenti urbanistici, ai sensi dell art. 18 comma 1 delle Norme di Attuazione del Progetto di PAI. 1. Carmagnola 2. Caselle Torinese 3. Chieri 4. Foglizzo 5. La Cassa 6. La Loggia 7. Lauriano 8. Leinì 9. San Benigno Canavese 10. San Raffaele Cimena (1) 11. Torrazza Piemonte 12. Villarbasse (1) Si segnala tuttavia che l approvazione con DGR ed il PRGC risultano antecedenti all applicazione del PSFF a cui, di conseguenza, le tavole di piano dovranno essere aggiornate 2
B) Elenco dei comuni per i quali si propone l adeguamento degli strumenti urbanistici generali in quanto non adeguati alla Circolare P.G.R. n.7/lap/96 ed al quadro dei dissesti rappresentato dal Progetto di PAI I comuni di seguito elencati sono sprovvisti di strumento urbanistico corredato da studi idrogeologici adeguati ai disposti della Circolare P.G.R. n. 7/LAP/96. I medesimi comuni devono procedere all adeguamento dello strumento urbanistico coerentemente con i principi informatori del Progetto di PAI ed in ottemperanza con la già menzionata Circ. 7/LAP/96. 1. Almese 2. Alpignano 3. Baldissero 4. Beinasco 5. Borgaro 6. Brozolo 7. Bruino 8. Brusasco 9. Buttigliera Alta 10. Cambiano 11. Casalborgone 12. Caselette 13. Castagneto Po 14. Castagnole Piemonte 15. Castiglione Torinese 16. Cavagnolo 17. Cinzano 18. Giaveno (1) 19. Isolabella 20. Lombriasco 21. Marentino 22. Mombello di Torino 23. Montaldo Torinese 24. Montanaro 25. Monteu da Po 26. None 27. Orbassano 28. Pavarolo 29. Pecetto 30. Pianezza 31. Piobesi Torinese 32. Piossasco 33. Reano 34. Riva presso Chieri 35. Rivalta di Torino 36. Rubiana 37. San Sebastiano da Po 38. Sangano 39. Sant Ambrogio di Torino 40. Trana 41. Trofarello 42. Val della Torre 43. Valgioie 44. Verrua Savoia 45. Villardora (1) Comune classificato sismico con D. Min. LL.PP. del 4 febbraio 1982, con grado di sismicità S=9, per il quale gli strumenti urbanistici generali ed esecutivi sono soggetti al parere preventivo da parte dell organismo tecnico regionale, per la verifica della compatibilità delle previsioni urbanistiche con le condizioni geomorfologiche del territorio, secondo quanto previsto dall art. 13 della L. 64/74 Provvedimenti per le costruzioni con particolari prescrizioni per le zone 3
sismiche, e dall art. 6 della legge regionale 12 marzo 1985 n. 19 Snellimento delle procedure di cui alla legge 2 febbraio 1974, n. 64, in attuazione della legge 10 dicembre 1981, n. 741. Il tipo e l ampiezza delle indagini da predisporre per gli adempimenti sopra specificati sono stati definiti con D.G.R. n. 2-19274 del 8 marzo 1988, Modalità per la formazione e l adeguamento degli strumenti urbanistici generali ed esecutivi e loro varianti ai fini della prevenzione del rischio sismico. 1.1) Comune classificato sismico che dispone di analisi geomorfologiche del territorio, predisposte secondo le modalità previste dalla D.G.R. n. 2-19274 del 8 marzo 1988 e verificate ai sensi della L. 64/74 ovvero della L.R. 19/85. I Comuni suddetti dispongono di un quadro dei dissesti e della pericolosità sul territorio ai sensi della D.G.R. n. 2-19274 del 8 marzo 1988, e devono, comunque, verificare ed eventualmente integrare il quadro dei dissesti e della pericolosità su tutto il territorio comunale ai sensi della Circ. P.G.R. n. 7/LAP/96 e relativa N.T.E., e sulla base dei principi informatori del progetto PAI e delle Leggi 267/98 e 365/00, e provvedere, se necessario, ad aggiornare lo strumento urbanistico. 1
C) Elenco dei comuni con strumenti urbanistici in itinere I comuni di seguito elencati stanno predisponendo la revisione delle strumento urbanistico generale con studi idrogeologici redatti in accordo con la Circolare P.G.R. n.7/lap/96. Sono compresi nell elenco sia i comuni che hanno avviato gli studi sia quelli che già dispongono di pareri istruttori. Al momento della definitiva approvazione mediante DGR dello strumento urbanistico generale sarà possibile includere tali comuni nell elenco degli esonerati. 1. Andezeno 2. Arignano (0) 3. Avigliana 4. Brandizzo 5. Candiolo 6. Carignano 7. Chivasso 8. Coazze (1) 9. Collegno 10. Gassino Torinese 11. Givoletto 12. Grugliasco 13. Lombardore 14. Moncalieri 15. Moriondo Torinese 16. Nichelino 17. Osasio 18. Pancalieri 19. Pino Torinese 20. Poirino 21. Pralormo 22. Rivalba 23. Rivoli 24. Rondissone 25. Rosta 26. San Gillio 27. San Mauro Torinese 28. Santena (2) 29. Sciolze 30. Settimo Torinese 31. Torino 32. Venaria 33. Verolengo 34. Villastellone 35. Vinovo 36. Volpiano (3) 37. Volvera (2) 2
(0) Il comune dispone di DGR sul PRGC redatto con criteri assimilabili alla Circ.7/LAP, ma antecedenti ad essa, e senza parere della Dir.20 (1) Comune classificato sismico con D. Min. LL.PP. del 4 febbraio 1982, con grado di sismicità S=9, per il quale gli strumenti urbanistici generali ed esecutivi sono soggetti al parere preventivo da parte dell organismo tecnico regionale, per la verifica della compatibilità delle previsioni urbanistiche con le condizioni geomorfologiche del territorio, secondo quanto previsto dall art. 13 della L. 64/74 Provvedimenti per le costruzioni con particolari prescrizioni per le zone sismiche, e dall art. 6 della legge regionale 12 marzo 1985 n. 19 Snellimento delle procedure di cui alla legge 2 febbraio 1974, n. 64, in attuazione della legge 10 dicembre 1981, n. 741. Il tipo e l ampiezza delle indagini da predisporre per gli adempimenti sopra specificati sono stati definiti con D.G.R. n. 2-19274 del 8 marzo 1988, Modalità per la formazione e l adeguamento degli strumenti urbanistici generali ed esecutivi e loro varianti ai fini della prevenzione del rischio sismico. 1.3) Comune classificate sismico che dispone di un quadro dei dissesti e della pericolosità sul territorio predisposto ai sensi della D.G.R. n. 2-19274 del 8 marzo 1988, adeguato per l intero territorio comunale ai sensi della Circ. P.G.R. n. 7/LAP/96 e relativa N.T.E., e di uno strumento urbanistico in itinere. (2) Il Comune dispone di studi geologici tematici e di sintesi estesi a tutto il territorio comunale, condivisi con parere della Dir.20, qualora il Comune si attivi presso gli uffici regionali urbanistici per verificare le previsioni di piano ed ottenga una DGR di approvazione del medesimo, il Comune verrà inserito nell elenco degli esonerabili di cui all art. 18 delle NdA del PAI (3) Il Comune dispone di un PRGC con studi estesi a tutto il territorio comunale, approvati con DGR e parere Dir.20, confrontabili con i criteri della Circ. 7/LAP/96, ma di poco antecedenti alla stessa
D) Comuni soggetti a perimetrazioni Aree RME/267/99 Il Piano straordinario per le aree a rischio molto elevato (PS267), approvato con deliberazione del Comitato Istituzionale dell Autorità di bacino del fiume Po, in data 26 ottobre 1999, n. 14/99, ai sensi della legge n. 267/1998 e s.m., ha individuato e delimitato sul territorio dei comuni sottoelencati aree a rischio molto elevato. Pertanto, ai sensi della D.G.R. n. 60-2189 del 5 febbraio 2001, si ritiene che il PAI debba essere integrato in modo da recepire le suddette delimitazioni quali aree a rischio molto elevato, denominate RME/267/99 nelle cartografie allegate, per le quali si ritiene debbano essere applicate le norme di salvaguardia di cui al suddetto Piano straordinario, fino all adeguamento del Piano Regolatore alle prescrizioni del PAI in ottemperanza ai dettami dell art.18 delle Norme di Attuazione al PAI, ed in sintonia con i disposti della Circolare P.G.R. n.7/lap/96. Per il subambito Torino1 nessun comune è compreso in questa classe 1
E) Comuni soggetti a perimetrazioni Aree RME/267/01 I comuni sotto elencati sono stati interessati da recenti eventi di dissesto idrogeologico, che hanno modificato le situazioni di dissesto e di pericolosità rilevante sul territorio comunale. Ai sensi della D.G.R. n. 60-2189 del 5 febbraio 2001, sono stati individuati ambiti a rischio molto elevato. Pertanto, si ritiene che il PAI debba essere integrato con tali ambiti individuati quali aree a rischio molto elevato, denominate RME/267/01 nelle tavole allegate, per le quali si ritiene debbano essere applicate le norme di salvaguardia di cui al Piano straordinario per le aree a rischio molto elevato (PS267), già approvato con deliberazione del Comitato Istituzionale dell Autorità di bacino del fiume Po in data 26 ottobre 1999, n. 14/99, ai sensi della legge n. 267/1998 e s.m., fino all adeguamento del Piano Regolatore alle prescrizioni del PAI, in ottemperanza ai dettami dell art.18 delle Norme di Attuazione al PAI, ed in sintonia con i disposti della Circolare P.G.R. n.7/lap/96. Nell elenco sono inoltre compresi ed evidenziati (*) i comuni già assoggettati ai provvedimenti previsti dall art. 9 bis della L.R. 56/77 a seguito degli eventi alluvionali degli anni 1993 e 1994 non superati con adozione di adeguata variante urbanistica. 1. Druento In qualità di comune assoggettato a provvedimento cautelare su parte del territorio comunale 2
QUADRO RIASSUNTIVO Totale comuni compresi nell elenco A 12 Totale comuni compresi nell elenco B 45 Totale comuni compresi nell elenco C 37 Totale comuni compresi nell elenco D / Totale comuni compresi nell elenco E 1 TOTALE COMPLESSIVO (*) 95 * Il TOTALE COMPLESSIVO DEVE CORRISPONDERE AL NUMERO COMPLESSIVO DEI COMUNI DELLA PROVINCIA O DEL SUBAMBITO PROVINCIALE INTERESSATI 3
REGIONE PIEMONTE PROVINCIA di TORINO SUB AMBITO 2 PINEROLO ELENCO DEI COMUNI SUDDIVISI SULLA BASE DELLA SITUAZIONE DELLO STRUMENTO URBANISTICO GENERALE Aggiornato al: 30 marzo 2001 4
F) Elenco dei comuni per i quali si propone l esonero dall adeguamento dello strumento urbanistico. Ai sensi della DGR 60-2189 del 5.02.2001, successivamente integrata con DGR 19 febbraio 2001 n.22-2274, si accerta che i comuni sotto elencati sono dotati di un piano regolatore il cui quadro del dissesto risulta aggiornato ed adeguato alle disposizioni della Circolare P.G.R. n. 7/LAP/96, con riferimento all intero territorio comunale. Pertanto, anche a seguito dell esame delle osservazioni, si prende atto che le situazioni di dissesto sul territorio comunale non risultano variate e, quindi, per i medesimi comuni si propone l esonero dall adeguamento degli strumenti urbanistici, ai sensi dell art. 18 comma 1 delle Norme di Attuazione del Progetto di PAI. Per il Sub-ambito 2 Pinerolo non vi sono Comuni compresi in questa categoria 5
G) Elenco dei comuni per i quali si propone l adeguamento degli strumenti urbanistici generali in quanto non adeguati alla Circolare P.G.R. n.7/lap/96 ed al quadro dei dissesti rappresentato dal Progetto di PAI I comuni di seguito elencati sono sprovvisti di strumento urbanistico corredato da studi idrogeologici adeguati ai disposti della Circolare P.G.R. n. 7/LAP/96. I medesimi comuni devono procedere all adeguamento dello strumento urbanistico coerentemente con i principi informatori del Progetto di PAI ed in ottemperanza con la già menzionata Circ. 7/LAP/96. 1. Angrogna (1.1) 2. Bibiana (1.1) 3. Bobbio Pellice (1.1) 4. Bricherasio (1.1) 5. Buriasco 6. Campiglione Fenile (1.1) 7. Cantalupa (1.1) 8. Cercenasco 9. Cumiana (1.1) 10. Frossasco (1.1) 11. Garzigliana (1.1) 12. Macello (1.2) 13. Massello (1.1) 14. Osasco (1.1) 15. Perosa Argentina (1.1) 16. Perrero (1.1) 17. Piscina 18. Pinerolo (1.1) 19. Pomaretto (1.1) 20. Porte (1.1) 21. Prali (1.1) 22. Pramollo (1.1) 23. Prarostino (1.1) 24. Roletto (1.2) 25. Rorà (1.1) 26. Roure (1.1) 27. Salza di Pinerolo (1.1) 28. San Germano Chisone (1.1) 29. San Pietro Val Lemina (1.2) 30. Scalenghe 31. Vigone 32. Villar Perosa (1.1) 33. Virle Piemonte 6
(1.1) Comuni classificati sismici con D. Min. LL.PP. del 4 febbraio 1982, con grado di sismicità S=9, per i quali gli strumenti urbanistici generali ed esecutivi sono soggetti al parere preventivo da parte dell organismo tecnico regionale, per la verifica della compatibilità delle previsioni urbanistiche con le condizioni geomorfologiche del territorio, secondo quanto previsto dall art. 13 della L. 64/74 Provvedimenti per le costruzioni con particolari prescrizioni per le zone sismiche, e dall art. 6 della legge regionale 12 marzo 1985 n. 19 Snellimento delle procedure di cui alla legge 2 febbraio 1974, n. 64, in attuazione della legge 10 dicembre 1981, n. 741. Il tipo e l ampiezza delle indagini da predisporre per gli adempimenti sopra specificati sono stati definiti con D.G.R. n. 2-19274 del 8 marzo 1988, Modalità per la formazione e l adeguamento degli strumenti urbanistici generali ed esecutivi e loro varianti ai fini della prevenzione del rischio sismico. Comuni classificati sismici che dispongono di analisi geomorfologiche del territorio, predisposte secondo le modalità previste dalla D.G.R. n. 2-19274 del 8 marzo 1988 e verificate ai sensi della L. 64/74 ovvero della L.R. 19/85. I Comuni suddetti dispongono di un quadro dei dissesti e della pericolosità sul territorio ai sensi della D.G.R. n. 2-19274 del 8 marzo 1988, e devono, comunque, verificare ed eventualmente integrare il quadro dei dissesti e della pericolosità su tutto il territorio comunale ai sensi della Circ. P.G.R. n. 7/LAP e relativa N.T.E., e sulla base dei principi informatori del progetto PAI e delle Leggi 267/98e 365/00, e provvedere, se necessario, ad aggiornare lo strumento urbanistico. (1.2.) Comuni classificati sismici con D. Min. LL.PP. del 4 febbraio 1982, con grado di sismicità S=9, per i quali gli strumenti urbanistici generali ed esecutivi sono soggetti al parere preventivo da parte dell organismo tecnico regionale, per la verifica della compatibilità delle previsioni urbanistiche con le condizioni geomorfologiche del territorio, secondo quanto previsto dall art. 13 della L. 64/74 Provvedimenti per le costruzioni con particolari prescrizioni per le zone sismiche, e dall art. 6 della legge regionale 12 marzo 1985 n. 19 Snellimento delle procedure di cui alla legge 2 febbraio 1974, n. 64, in attuazione della legge 10 dicembre 1981, n. 741. Il tipo e l ampiezza delle indagini da predisporre per gli adempimenti sopra specificati sono stati definiti con D.G.R. n. 2-19274 del 8 marzo 1988, Modalità per la formazione e l adeguamento degli strumenti urbanistici generali ed esecutivi e loro varianti ai fini della prevenzione del rischio sismico. Comuni classificati sismici che non dispongono di analisi geomorfologiche del territorio predisposte secondo la D.G.R. n. 2-19274 del 8 marzo 1988. I Comuni suddetti devono adeguare gli studi a corredo degli strumenti urbanistici secondo i disposti della Circ. P.G.R. n. 7/LAP/96 e relativa N.T.E., e sulla base dei principi informatori del progetto PAI e delle Leggi 267/98 e 365/00, e provvedere ad aggiornare lo strumento urbanistico.
C) Elenco dei comuni con strumenti urbanistici in itinere I comuni di seguito elencati stanno predisponendo la revisione delle strumento urbanistico generale con studi idrogeologici redatti in accordo con la Circolare P.G.R. n.7/lap/96. Sono compresi nell elenco sia i comuni che hanno avviato gli studi sia quelli che già dispongono di pareri istruttori. Al momento della definitiva approvazione mediante DGR dello strumento urbanistico generale sarà possibile includere tali comuni nell elenco degli esonerati. 38. Airasca 39. Cavour (1) 40. Lusernetta (1.3) 41. Pragelato 42. San Secondo di Pinerolo (1.3) 43. Villafranca Piemonte (1) Il Comune di Cavour dispone di una PRGC con studi estesi a tutto il territorio, compreso l adeguamento al PSFF, approvato con DGR, confrontabili con i criteri della Circ. P.G.R. n.7/lap/96, ma di poco antecedenti alla stessa. (1.3) Comuni classificati sismici con D. Min. LL.PP. del 4 febbraio 1982, con grado di sismicità S=9, per i quali gli strumenti urbanistici generali ed esecutivi sono soggetti al parere preventivo da parte dell organismo tecnico regionale, per la verifica della compatibilità delle previsioni urbanistiche con le condizioni geomorfologiche del territorio, secondo quanto previsto dall art. 13 della L. 64/74 Provvedimenti per le costruzioni con particolari prescrizioni per le zone sismiche, e dall art. 6 della legge regionale 12 marzo 1985 n. 19 Snellimento delle procedure di cui alla legge 2 febbraio 1974, n. 64, in attuazione della legge 10 dicembre 1981, n. 741. Il tipo e l ampiezza delle indagini da predisporre per gli adempimenti sopra specificati sono stati definiti con D.G.R. n. 2-19274 del 8 marzo 1988, Modalità per la formazione e l adeguamento degli strumenti urbanistici generali ed esecutivi e loro varianti ai fini della prevenzione del rischio sismico. Comuni classificati sismici che dispongono di un quadro dei dissesti e della pericolosità sul territorio predisposto ai sensi della D.G.R. n. 2-19274 del 8 marzo 1988, adeguato per l intero territorio comunale ai sensi della Circ. P.G.R. n. 7/LAP e relativa N.T.E., e di uno strumento urbanistico in itinere. 1
D) Comuni soggetti a perimetrazioni Aree RME/267/99 Il Piano straordinario per le aree a rischio molto elevato (PS267), approvato con deliberazione del Comitato Istituzionale dell Autorità di bacino del fiume Po, in data 26 ottobre 1999, n. 14/99, ai sensi della legge n. 267/1998 e s.m., ha individuato e delimitato sul territorio dei comuni sottoelencati aree a rischio molto elevato. Pertanto, ai sensi della D.G.R. n. 60-2189 del 5 febbraio 2001, si ritiene che il PAI debba essere integrato in modo da recepire le suddette delimitazioni quali aree a rischio molto elevato, denominate RME/267/99 nelle cartografie allegate, per le quali si ritiene debbano essere applicate le norme di salvaguardia di cui al suddetto Piano straordinario, fino all adeguamento del Piano Regolatore alle prescrizioni del PAI in ottemperanza ai dettami dell art.18 delle Norme di Attuazione al PAI, ed in sintonia con i disposti della Circolare P.G.R. n.7/lap/96. 1. Fenestrelle (1.1) (1.1) Comuni classificati sismici con D. Min. LL.PP. del 4 febbraio 1982, con grado di sismicità S=9, per i quali gli strumenti urbanistici generali ed esecutivi sono soggetti al parere preventivo da parte dell organismo tecnico regionale, per la verifica della compatibilità delle previsioni urbanistiche con le condizioni geomorfologiche del territorio, secondo quanto previsto dall art. 13 della L. 64/74 Provvedimenti per le costruzioni con particolari prescrizioni per le zone sismiche, e dall art. 6 della legge regionale 12 marzo 1985 n. 19 Snellimento delle procedure di cui alla legge 2 febbraio 1974, n. 64, in attuazione della legge 10 dicembre 1981, n. 741. Il tipo e l ampiezza delle indagini da predisporre per gli adempimenti sopra specificati sono stati definiti con D.G.R. n. 2-19274 del 8 marzo 1988, Modalità per la formazione e l adeguamento degli strumenti urbanistici generali ed esecutivi e loro varianti ai fini della prevenzione del rischio sismico. Comuni classificati sismici che dispongono di analisi geomorfologiche del territorio, predisposte secondo le modalità previste dalla D.G.R. n. 2-19274 del 8 marzo 1988 e verificate ai sensi della L. 64/74 ovvero della L.R. 19/85. I Comuni suddetti dispongono di un quadro dei dissesti e della pericolosità sul territorio ai sensi della D.G.R. n. 2-19274 del 8 marzo 1988, e devono, comunque, verificare ed eventualmente integrare il quadro dei dissesti e della pericolosità su tutto il territorio comunale ai sensi della Circ. P.G.R. n. 7/LAP e relativa N.T.E., e sulla base dei principi informatori del progetto PAI e delle Leggi 267/98e 365/00, e provvedere, se necessario, ad aggiornare lo strumento urbanistico. 2
H) Comuni soggetti a perimetrazioni Aree RME/267/01 I comuni sotto elencati sono stati interessati da recenti eventi di dissesto idrogeologico, che hanno modificato le situazioni di dissesto e di pericolosità rilevante sul territorio comunale. Ai sensi della D.G.R. n. 60-2189 del 5 febbraio 2001, sono stati individuati ambiti a rischio molto elevato. Pertanto, si ritiene che il PAI debba essere integrato con tali ambiti individuati quali aree a rischio molto elevato, denominate RME/267/01 nelle tavole allegate, per le quali si ritiene debbano essere applicate le norme di salvaguardia di cui al Piano straordinario per le aree a rischio molto elevato (PS267), già approvato con deliberazione del Comitato Istituzionale dell Autorità di bacino del fiume Po in data 26 ottobre 1999, n. 14/99, ai sensi della legge n. 267/1998 e s.m., fino all adeguamento del Piano Regolatore alle prescrizioni del PAI, in ottemperanza ai dettami dell art.18 delle Norme di Attuazione al PAI, ed in sintonia con i disposti della Circolare P.G.R. n.7/lap/96. Nell elenco sono inoltre compresi ed evidenziati (*) i comuni già assoggettati ai provvedimenti previsti dall art. 9 bis della L.R. 56/77 a seguito degli eventi alluvionali degli anni 1993 e 1994 non superati con adozione di adeguata variante urbanistica. 1. Inverso Pinasca (1.1) 2. Luserna San Giovanni (1.1) 3. Pinasca (1.1) 4. Torre Pellice (1.1) 5. Usseaux (1.1) (*) 6. Villar Pellice (1.1) (1.1) Comuni classificati sismici con D. Min. LL.PP. del 4 febbraio 1982, con grado di sismicità S=9, per i quali gli strumenti urbanistici generali ed esecutivi sono soggetti al parere preventivo da parte dell organismo tecnico regionale, per la verifica della compatibilità delle previsioni urbanistiche con le condizioni geomorfologiche del territorio, secondo quanto previsto dall art. 13 della L. 64/74 Provvedimenti per le costruzioni con particolari prescrizioni per le zone sismiche, e dall art. 6 della legge regionale 12 marzo 1985 n. 19 Snellimento delle procedure di cui alla legge 2 febbraio 1974, n. 64, in attuazione della legge 10 dicembre 1981, n. 741. Il tipo e l ampiezza delle indagini da predisporre per gli adempimenti sopra specificati sono stati definiti con D.G.R. n. 2-19274 del 8 marzo 1988, Modalità per la formazione e l adeguamento degli strumenti urbanistici generali ed esecutivi e loro varianti ai fini della prevenzione del rischio sismico. Comuni classificati sismici che dispongono di analisi geomorfologiche del territorio, predisposte secondo le modalità previste dalla D.G.R. n. 2-19274 del 8 marzo 1988 e verificate ai sensi della L. 64/74 ovvero della L.R. 19/85. I Comuni suddetti dispongono di un quadro dei dissesti e della pericolosità sul territorio ai sensi della D.G.R. n. 2-19274 del 8 marzo 1988, e devono, comunque, verificare ed eventualmente integrare il quadro dei 3
dissesti e della pericolosità su tutto il territorio comunale ai sensi della Circ. P.G.R. n. 7/LAP e relativa N.T.E., e sulla base dei principi informatori del progetto PAI e delle Leggi 267/98e 365/00, e provvedere, se necessario, ad aggiornare lo strumento urbanistico. (*) Comune già soggetto a perimetrazione RME/267/99, per il quale vengono proposte ulteriori perimetrazioni RME/267/01 4
QUADRO RIASSUNTIVO Totale comuni compresi nell elenco A \ Totale comuni compresi nell elenco B 33 Totale comuni compresi nell elenco C 6 Totale comuni compresi nell elenco D 1 Totale comuni compresi nell elenco E 6 TOTALE COMPLESSIVO (*) 46 * Il TOTALE COMPLESSIVO DEVE CORRISPONDERE AL NUMERO COMPLESSIVO DEI COMUNI DELLA PROVINCIA O DEL SUBAMBITO PROVINciale INTERESSATi 5
REGIONE PIEMONTE PROVINCIA di TORINO SUB AMBITO 3 SUSA ELENCO DEI COMUNI SUDDIVISI SULLA BASE DELLA SITUAZIONE DELLO STRUMENTO URBANISTICO GENERALE Aggiornato al 5 aprile 2001 6
I) Elenco dei comuni per i quali si propone l esonero dall adeguamento dello strumento urbanistico. Ai sensi della DGR 60-2189 del 5.02.2001, successivamente integrata con DGR 19 febbraio 2001 n.22-2274, si accerta che i comuni sotto elencati sono dotati di un piano regolatore il cui quadro del dissesto risulta aggiornato ed adeguato alle disposizioni della Circolare P.G.R. n. 7/LAP/96, con riferimento all intero territorio comunale. Pertanto, anche a seguito dell esame delle osservazioni, si prende atto che le situazioni di dissesto sul territorio comunale non risultano variate e, quindi, per i medesimi comuni si propone l esonero dall adeguamento degli strumenti urbanistici, ai sensi dell art. 18 comma 1 delle Norme di Attuazione del Progetto di PAI. 13. Sauze di Cesana 7
J) Elenco dei comuni per i quali si propone l adeguamento degli strumenti urbanistici generali in quanto non adeguati alla Circolare P.G.R. n.7/lap/96 ed al quadro dei dissesti rappresentato dal Progetto di PAI I comuni di seguito elencati sono sprovvisti di strumento urbanistico corredato da studi idrogeologici adeguati ai disposti della Circolare P.G.R. n. 7/LAP/96. I medesimi comuni devono procedere all adeguamento dello strumento urbanistico coerentemente con i principi informatori del Progetto di PAI ed in ottemperanza con la già menzionata Circ. 7/LAP/96. 34. Bruzolo 35. Chiomonte 36. Claviere 37. Condove 38. Giaglione 39. Gravere 40. Mattie 41. Meana di Susa 42. Mompantero 43. Moncenisio 44. Novalesa 45. Salbertrand 46. San Didero 47. San Giorio di Susa 48. Sauze l Oulx 49. Sestrieres 50. Venaus 8
C) Elenco dei comuni con strumenti urbanistici in itinere I comuni di seguito elencati stanno predisponendo la revisione delle strumento urbanistico generale con studi idrogeologici redatti in accordo con la Circolare P.G.R. n.7/lap/96. Sono compresi nell elenco sia i comuni che hanno avviato gli studi sia quelli che già dispongono di pareri istruttori. Al momento della definitiva approvazione mediante DGR dello strumento urbanistico generale sarà possibile includere tali comuni nell elenco degli esonerati. 44. Bussoleno 45. Caprie 46. Chianocco 47. Chiusa di San Michele 48. Exilles 49. Sant Antonino di Susa (1) 50. Vaie 51. Villarfocchiardo (2) (1) Comuni classificati sismici con D. Min. LL.PP. del 4 febbraio 1982, con grado di sismicità S=9, per i quali gli strumenti urbanistici generali ed esecutivi sono soggetti al parere preventivo da parte dell organismo tecnico regionale, per la verifica della compatibilità delle previsioni urbanistiche con le condizioni geomorfologiche del territorio, secondo quanto previsto dall art. 13 della L. 64/74 Provvedimenti per le costruzioni con particolari prescrizioni per le zone sismiche, e dall art. 6 della legge regionale 12 marzo 1985 n. 19 Snellimento delle procedure di cui alla legge 2 febbraio 1974, n. 64, in attuazione della legge 10 dicembre 1981, n. 741. Il tipo e l ampiezza delle indagini da predisporre per gli adempimenti sopra specificati sono stati definiti con D.G.R. n. 2-19274 del 8 marzo 1988, Modalità per la formazione e l adeguamento degli strumenti urbanistici generali ed esecutivi e loro varianti ai fini della prevenzione del rischio sismico. 1.3) Comuni classificati sismici che dispongono di un quadro dei dissesti e della pericolosità sul territorio predisposto ai sensi della D.G.R. n. 2-19274 del 8 marzo 1988, adeguato per l intero territorio comunale ai sensi della Circ. P.G.R. n. 7/LAP e relativa N.T.E., e di uno strumento urbanistico in itinere. (2) Comune classificato sismico con D. Min. LL.PP. del 4 febbraio 1982, con grado di sismicità S=9, per il quale gli strumenti urbanistici generali ed esecutivi sono soggetti al parere preventivo da parte dell organismo tecnico regionale, per la verifica della compatibilità delle previsioni urbanistiche con le condizioni geomorfologiche del territorio, secondo quanto previsto dall art. 13 della L. 64/74 Provvedimenti per le costruzioni con particolari prescrizioni per le zone sismiche, e dall art. 6 della legge regionale 12 marzo 1985 n. 19 Snellimento delle procedure di cui alla legge 2 febbraio 1974, n. 64, in attuazione della legge 10 dicembre 1981, n. 741. Il tipo e l ampiezza delle indagini da predisporre per gli adempimenti sopra specificati sono stati definiti con D.G.R. n. 2-19274 del 8 marzo 1988, Modalità per la formazione e l adeguamento degli strumenti urbanistici generali ed esecutivi e loro varianti ai fini della prevenzione del rischio sismico. 1.1 Comune classificato sismico che dispone di analisi geomorfologiche del territorio, predisposte secondo le modalità previste dalla D.G.R. n. 2-19274 del 8 marzo 1988 e verificate ai sensi della L. 64/74 ovvero della L.R. 19/85. I Comuni suddetti dispongono di un quadro dei dissesti e della pericolosità sul territorio ai sensi della D.G.R. n. 2-19274 del 8 marzo 1988, e deve, comunque, verificare ed eventualmente integrare il quadro dei dissesti e della pericolosità su tutto il territorio comunale ai sensi della Circ. P.G.R. n. 7/LAP/96 e relativa N.T.E., e sulla base dei principi informatori del progetto PAI e delle Leggi 267/98 e 365/00, e provvedere, se necessario, ad aggiornare lo strumento urbanistico. 1
D) Comuni soggetti a perimetrazioni Aree RME/267/99 Il Piano straordinario per le aree a rischio molto elevato (PS267), approvato con deliberazione del Comitato Istituzionale dell Autorità di bacino del fiume Po, in data 26 ottobre 1999, n. 14/99, ai sensi della legge n. 267/1998 e s.m., ha individuato e delimitato sul territorio dei comuni sottoelencati aree a rischio molto elevato. Pertanto, ai sensi della D.G.R. n. 60-2189 del 5 febbraio 2001, si ritiene che il PAI debba essere integrato in modo da recepire le suddette delimitazioni quali aree a rischio molto elevato, denominate RME/267/99 nelle cartografie allegate, per le quali si ritiene debbano essere applicate le norme di salvaguardia di cui al suddetto Piano straordinario, fino all adeguamento del Piano Regolatore alle prescrizioni del PAI in ottemperanza ai dettami dell art.18 delle Norme di Attuazione al PAI, ed in sintonia con i disposti della Circolare P.G.R. n.7/lap/96. 1. Bardonecchia 2. Borgone di Susa 3. Cesana Torinese 2
K) Comuni soggetti a perimetrazioni Aree RME/267/01 I comuni sotto elencati sono stati interessati da recenti eventi di dissesto idrogeologico, che hanno modificato le situazioni di dissesto e di pericolosità rilevante sul territorio comunale. Ai sensi della D.G.R. n. 60-2189 del 5 febbraio 2001, sono stati individuati ambiti a rischio molto elevato. Pertanto, si ritiene che il PAI debba essere integrato con tali ambiti individuati quali aree a rischio molto elevato, denominate RME/267/01 nelle tavole allegate, per le quali si ritiene debbano essere applicate le norme di salvaguardia di cui al Piano straordinario per le aree a rischio molto elevato (PS267), già approvato con deliberazione del Comitato Istituzionale dell Autorità di bacino del fiume Po in data 26 ottobre 1999, n. 14/99, ai sensi della legge n. 267/1998 e s.m., fino all adeguamento del Piano Regolatore alle prescrizioni del PAI, in ottemperanza ai dettami dell art.18 delle Norme di Attuazione al PAI, ed in sintonia con i disposti della Circolare P.G.R. n.7/lap/96. Nell elenco sono inoltre compresi ed evidenziati (*) i comuni già assoggettati ai provvedimenti previsti dall art. 9 bis della L.R. 56/77 a seguito degli eventi alluvionali degli anni 1993 e 1994 non superati con adozione di adeguata variante urbanistica. 1. Oulx 2. Susa 3
QUADRO RIASSUNTIVO Totale comuni compresi nell elenco A 1 Totale comuni compresi nell elenco B 17 Totale comuni compresi nell elenco C 8 Totale comuni compresi nell elenco D 3 Totale comuni compresi nell elenco E 2 TOTALE COMPLESSIVO (*) 31 4
REGIONE PIEMONTE PROVINCIA di TORINO SUB AMBITO 4 LANZO-CIRIE ELENCO DEI COMUNI SUDDIVISI SULLA BASE DELLA SITUAZIONE DELLO STRUMENTO URBANISTICO GENERALE Aggiornato al 4 aprile 2001 5
L) Elenco dei comuni per i quali si propone l esonero dall adeguamento dello strumento urbanistico. Ai sensi della DGR 60-2189 del 5.02.2001, successivamente integrata con DGR 19 febbraio 2001 n.22-2274, si accerta che i comuni sotto elencati sono dotati di un piano regolatore il cui quadro del dissesto risulta aggiornato ed adeguato alle disposizioni della Circolare P.G.R. n. 7/LAP/96, con riferimento all intero territorio comunale. Pertanto, anche a seguito dell esame delle osservazioni, si prende atto che le situazioni di dissesto sul territorio comunale non risultano variate e, quindi, per i medesimi comuni si propone l esonero dall adeguamento degli strumenti urbanistici, ai sensi dell art. 18 comma 1 delle Norme di Attuazione del Progetto di PAI. 14. Levone 15. San Maurizio Canavese 6
M) Elenco dei comuni per i quali si propone l adeguamento degli strumenti urbanistici generali in quanto non adeguati alla Circolare P.G.R. n.7/lap/96 ed al quadro dei dissesti rappresentato dal Progetto di PAI I comuni di seguito elencati sono sprovvisti di strumento urbanistico corredato da studi idrogeologici adeguati ai disposti della Circolare P.G.R. n. 7/LAP/96. I medesimi comuni devono procedere all adeguamento dello strumento urbanistico coerentemente con i principi informatori del Progetto di PAI ed in ottemperanza con la già menzionata Circ. 7/LAP/96. 46. Balme 47. Cafasse 48. Cantoira 49. Ceres 50. Fiano 51. Front 52. Germagnano 53. Grosso 54. Lemie 55. Mathi 56. Mezzenile 57. Monastero di Lanzo 58. Nole 66. Vauda Canavese 67. Villanova Canavese 68. Viù 59. Robassomero 60. Rocca Canavese 61. San Carlo Canavese 62. San Francesco al Campo 63. Traves 64. Vallo Torinese 65. Varisella 7
C) Elenco dei comuni con strumenti urbanistici in itinere I comuni di seguito elencati stanno predisponendo la revisione delle strumento urbanistico generale con studi idrogeologici redatti in accordo con la Circolare P.G.R. n.7/lap/96. Sono compresi nell elenco sia i comuni che hanno avviato gli studi sia quelli che già dispongono di pareri istruttori. Al momento della definitiva approvazione mediante DGR dello strumento urbanistico generale sarà possibile includere tali comuni nell elenco degli esonerati. 52. Balangero 53. Barbania 54. Chialamberto 55. Ciriè 56. Coassolo Torinese 57. Corio 58. Lanzo Torinese 59. Pessinetto 60. Rivarossa 61. Usseglio 1
D) Comuni soggetti a perimetrazioni Aree RME/267/99 Il Piano straordinario per le aree a rischio molto elevato (PS267), approvato con deliberazione del Comitato Istituzionale dell Autorità di bacino del fiume Po, in data 26 ottobre 1999, n. 14/99, ai sensi della legge n. 267/1998 e s.m., ha individuato e delimitato sul territorio dei comuni sottoelencati aree a rischio molto elevato. Pertanto, ai sensi della D.G.R. n. 60-2189 del 5 febbraio 2001, si ritiene che il PAI debba essere integrato in modo da recepire le suddette delimitazioni quali aree a rischio molto elevato, denominate RME/267/99 nelle cartografie allegate, per le quali si ritiene debbano essere applicate le norme di salvaguardia di cui al suddetto Piano straordinario, fino all adeguamento del Piano Regolatore alle prescrizioni del PAI in ottemperanza ai dettami dell art.18 delle Norme di Attuazione al PAI, ed in sintonia con i disposti della Circolare P.G.R. n.7/lap/96. Per il subambito 4 Lanzo-Ciriè nessun comune è compreso in questa classe 2
N) Comuni soggetti a perimetrazioni Aree RME/267/01 I comuni sotto elencati sono stati interessati da recenti eventi di dissesto idrogeologico, che hanno modificato le situazioni di dissesto e di pericolosità rilevante sul territorio comunale. Ai sensi della D.G.R. n. 60-2189 del 5 febbraio 2001, sono stati individuati ambiti a rischio molto elevato. Pertanto, si ritiene che il PAI debba essere integrato con tali ambiti individuati quali aree a rischio molto elevato, denominate RME/267/01 nelle tavole allegate, per le quali si ritiene debbano essere applicate le norme di salvaguardia di cui al Piano straordinario per le aree a rischio molto elevato (PS267), già approvato con deliberazione del Comitato Istituzionale dell Autorità di bacino del fiume Po in data 26 ottobre 1999, n. 14/99, ai sensi della legge n. 267/1998 e s.m., fino all adeguamento del Piano Regolatore alle prescrizioni del PAI, in ottemperanza ai dettami dell art.18 delle Norme di Attuazione al PAI, ed in sintonia con i disposti della Circolare P.G.R. n.7/lap/96. Nell elenco sono inoltre compresi ed evidenziati (*) i comuni già assoggettati ai provvedimenti previsti dall art. 9 bis della L.R. 56/77 a seguito degli eventi alluvionali degli anni 1993 e 1994 non superati con adozione di adeguata variante urbanistica. 1. Ala di Stura (1) 2. Groscavallo (2) (1) si segnala che il Comune di Ala di Stura dispone di DGR di approvazione del PRGC supportato da studi redatti ai sensi della Circ. 7/Lap condivisi dalla direzione 20 (2) si segnala che il PRGC relativo al Comune di Groscavallo è in istruttoria presso gli uffici regionali competenti e dispone di studi geologici redatti in ottemperanza alla Circ. 7/LAP con parere positivo della Dir. 20. 3
QUADRO RIASSUNTIVO Totale comuni compresi nell elenco A 2 Totale comuni compresi nell elenco B 23 Totale comuni compresi nell elenco C 10 Totale comuni compresi nell elenco D / Totale comuni compresi nell elenco E 2 TOTALE COMPLESSIVO (*) 37 4
REGIONE PIEMONTE PROVINCIA di TORINO SUB AMBITO 5 IVREA ELENCO DEI COMUNI SUDDIVISI SULLA BASE DELLA SITUAZIONE DELLO STRUMENTO URBANISTICO GENERALE Aggiornato al 6 aprile 2001 5
O) Elenco dei comuni per i quali si propone l esonero dall adeguamento dello strumento urbanistico. Ai sensi della DGR 60-2189 del 5.02.2001, successivamente integrata con DGR 19 febbraio 2001 n.22-2274, si accerta che i comuni sotto elencati sono dotati di un piano regolatore il cui quadro del dissesto risulta aggiornato ed adeguato alle disposizioni della Circolare P.G.R. n. 7/LAP/96, con riferimento all intero territorio comunale. Pertanto, anche a seguito dell esame delle osservazioni, si prende atto che le situazioni di dissesto sul territorio comunale non risultano variate e, quindi, per i medesimi comuni si propone l esonero dall adeguamento degli strumenti urbanistici, ai sensi dell art. 18 comma 1 delle Norme di Attuazione del Progetto di PAI. 16. Azeglio 17. Forno Canavese 18. Pertusio 19. Prascorsano 20. Rivara 21. San Giorgio Canavese 22. Vialfrè 23. Vische 6
P) Elenco dei comuni per i quali si propone l adeguamento degli strumenti urbanistici generali in quanto non adeguati alla Circolare P.G.R. n.7/lap/96 ed al quadro dei dissesti rappresentato dal Progetto di PAI I comuni di seguito elencati sono sprovvisti di strumento urbanistico corredato da studi idrogeologici adeguati ai disposti della Circolare P.G.R. n. 7/LAP/96. I medesimi comuni devono procedere all adeguamento dello strumento urbanistico coerentemente con i principi informatori del Progetto di PAI ed in ottemperanza con la già menzionata Circ. 7/LAP/96. 69. Agliè 70. Alice superiore 71. Alpette 72. Bairo 73. Baldissero Canavese 74. Barone Canavese 75. Bollengo 76. Borgiallo 77. Borgomasino 78. Bosconero 79. Brosso 80. Burolo (1) 81. Busano 82. Candia Canavese 83. Canischio 84. Caravino 85. Carema 86. Cascinette d Ivrea 87. Castellamonte 88. Castelnuovo Nigra 89. Ceresole Reale 90. Chiesanuova 91. Ciconio 92. Cintano 93. Colleretto Castelnuovo 94. Cossano Canavese 95. Cuceglio 96. Favria 97. Feletto 98. Fiorano Canavese 99. Frassinetto 100. Issiglio 101. Lessolo 102. Lugnacco 103. Lusigliè 104. Maglione 105. Mazzè 106. Mercenasco 107. Meugliano 108. Nomaglio 109. Oglianico 110. Orio Canavese 111. Ozegna 112. Parella 113. Pecco 114. Piverone 115. Pratiglione 116. Quagliuzzo 117. Quincinetto 118. Ribordone 119. Rivarolo Canavese 120. Romano Canavese 121. Rueglio 122. Salassa 123. San Colombano Belmonte 124. San Giusto Canavese 125. San Martino Canavese 126. San Ponso 127. Scarmagno 128. Settimo Rottaro 129. Settimo Vittone 130. Strambinello 7
131. Torre Canavese 132. Trausella 133. Traversella 134. Valprato Soana 135. Vico Canavese 136. Vidracco 137. Villareggia 138. Vistrorio (1) Il comune di Burolo dispone di PRGC approvato con DGR e studi redatti secondo criteri assimilabili alla Circ.7/LAP, con parere positivo della Dir.20, ma di poco antecedenti ad essa. 1
C) Elenco dei comuni con strumenti urbanistici in itinere I comuni di seguito elencati stanno predisponendo la revisione delle strumento urbanistico generale con studi idrogeologici redatti in accordo con la Circolare P.G.R. n.7/lap/96. Sono compresi nell elenco sia i comuni che hanno avviato gli studi sia quelli che già dispongono di pareri istruttori. Al momento della definitiva approvazione mediante DGR dello strumento urbanistico generale sarà possibile includere tali comuni nell elenco degli esonerati. 62. Albiano d Ivrea 63. Andrate 64. Banchette 65. Borgofranco d Ivrea 66. Caluso 67. Chiaverano 68. Colleretto Giacosa 69. Ivrea 70. Montalenghe 71. Montalto Dora 72. Palazzo Canavese 73. Pavone Canavese 74. Perosa Canavese 75. Quassolo 76. Ronco Canavese 77. Salerano Canavese 78. Samone 79. Strambino 80. Tavagnasco 81. Valperga 1
D) Comuni soggetti a perimetrazioni Aree RME/267/99 Il Piano straordinario per le aree a rischio molto elevato (PS267), approvato con deliberazione del Comitato Istituzionale dell Autorità di bacino del fiume Po, in data 26 ottobre 1999, n. 14/99, ai sensi della legge n. 267/1998 e s.m., ha individuato e delimitato sul territorio dei comuni sottoelencati aree a rischio molto elevato. Pertanto, ai sensi della D.G.R. n. 60-2189 del 5 febbraio 2001, si ritiene che il PAI debba essere integrato in modo da recepire le suddette delimitazioni quali aree a rischio molto elevato, denominate RME/267/99 nelle cartografie allegate, per le quali si ritiene debbano essere applicate le norme di salvaguardia di cui al suddetto Piano straordinario, fino all adeguamento del Piano Regolatore alle prescrizioni del PAI in ottemperanza ai dettami dell art.18 delle Norme di Attuazione al PAI, ed in sintonia con i disposti della Circolare P.G.R. n.7/lap/96. 1. Noasca 2. Vestignè 2
Q) Comuni soggetti a perimetrazioni Aree RME/267/01 I comuni sotto elencati sono stati interessati da recenti eventi di dissesto idrogeologico, che hanno modificato le situazioni di dissesto e di pericolosità rilevante sul territorio comunale. Ai sensi della D.G.R. n. 60-2189 del 5 febbraio 2001, sono stati individuati ambiti a rischio molto elevato. Pertanto, si ritiene che il PAI debba essere integrato con tali ambiti individuati quali aree a rischio molto elevato, denominate RME/267/01 nelle tavole allegate, per le quali si ritiene debbano essere applicate le norme di salvaguardia di cui al Piano straordinario per le aree a rischio molto elevato (PS267), già approvato con deliberazione del Comitato Istituzionale dell Autorità di bacino del fiume Po in data 26 ottobre 1999, n. 14/99, ai sensi della legge n. 267/1998 e s.m., fino all adeguamento del Piano Regolatore alle prescrizioni del PAI, in ottemperanza ai dettami dell art.18 delle Norme di Attuazione al PAI, ed in sintonia con i disposti della Circolare P.G.R. n.7/lap/96. Nell elenco sono inoltre compresi ed evidenziati (*) i comuni già assoggettati ai provvedimenti previsti dall art. 9 bis della L.R. 56/77 a seguito degli eventi alluvionali degli anni 1993 e 1994 non superati con adozione di adeguata variante urbanistica. 1. Cuorgnè (1) 2. Ingria (*) 3. Locana 4. Loranzè (*) 5. Pont Canavese (2) 6. Sparone (1) Il comune aveva già avviato studi per la revisione del PRGC secondo i criteri della Circ. 7/LAP/96 precedentemente all evento alluvionale ottobre 2000 che ha portato alla perimetrazione delle aree RME/01 (2) Il comune dispone di un PRGC approvato con DGR e parere Dir.20 supportato da studi condotti secondo i criteri della Circ. 7/Lap/96; risultando di conseguenza nell elenco dei comuni esonerabili, in tale elenco rientrerà a seguito della verifica e variante dello strumento urbanistico relativamente agli ambiti perimetrati quali RME/01 3
QUADRO RIASSUNTIVO Totale comuni compresi nell elenco A 8 Totale comuni compresi nell elenco B 70 Totale comuni compresi nell elenco C 20 Totale comuni compresi nell elenco D 2 Totale comuni compresi nell elenco E 6 TOTALE COMPLESSIVO (*) 106 4