II COMMISSIONE CONSILIARE AFFARI ISTITUZIONALI TRASCRIZIONE INTEGRALE

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CONSIGLIO REGIONALE DELLA LOMBARDIA IX LEGISLATURA II COMMISSIONE CONSILIARE AFFARI ISTITUZIONALI TRASCRIZIONE INTEGRALE Seduta del 1 dicembre 2011 Processo verbale n. 15 Il giorno 1 dicembre 2011, alle ore 10.30, è convocata a norma dell art. 31, comma 1 del Regolamento generale, presso la sede del Consiglio regionale, la II Commissione consiliare, per la trattazione degli argomenti di cui all ordine del giorno allegato. Presiede la seduta il Presidente Sante ZUFFADA. Assistono alla seduta la responsabile della posizione organizzativa Elisa RESTELLI e la Dirigente del Servizio Commissioni Maria Emilia PALTRINIERI. Alle ore 10,45 il Presidente ZUFFADA apre la seduta.

ARGOMENTO n. 1 dell o.d.g.: Comunicazioni del Presidente 2 Iniziamo i lavori della II Commissione comunicando la sostituzione del Consigliere Nicoli Cristiani con il Consigliere Carugo, del Consigliere Romeo con il Consigliere Marelli, del Consigliere Bossi con il Consigliere Bossetti. Comunico che dal Presidente dell AICCRE ci è pervenuta una lettera con cui di fatto si chiede un rifinanziamento dell AICCRE di duecentocinquantamila euro per l esercizio finanziario 2012 e 2012-2014; inoltre dal Presidente del Consiglio regionale è pervenuta nota con la trasmissione dell elenco dei progetti e degli atti comunitari; dal Consigliere Costanzo è stato consegnato un emendamento al PDL n. 130 (collegato). ARGOMENTI n. 2, 3,4, 5 e 6 dell o.d.g.: Nomina relatori Passiamo alla nomina dei relatori. Abbiamo in nomina : PDL n. 119 (Modifiche alla legge regionale statutaria 30 agosto 2008 n. 1 "Statuto d'autonomia della Lombardia), PDL 126 (Modifiche agli articoli 9, 13, 25 della legge regionale statutaria 30 agosto 2008, n. 1 "Statuto d'autonomia della Lombardia" ) PDL129 (Modifica della l.r. 30 agosto 2008, n. 1 "Statuto d'autonomia della Lombardia") che sono modifiche statutarie. Affiderei il tutto al Consigliere Mirabelli poiché è anche componente della Giunta per il Regolamento. PDL n. 125 Mutamento della denominazione del Comune di Tremosine, in Provincia di Brescia, in quella di Tremosine sul Garda : Consigliera Fatuzzo. PLP n. 21 - Illeicità dell installazione e dell'utilizzo dei sistemi dì gioco d azzardo elettronico nei locali pubblici. Modifica all articolo 110 del Regio Decreto 18 giugno 1931, n. 773 - (Approvazione del Testo Unico delle leggi di pubblica sicurezza) : Consigliere Alboni. ARGOMENTO n. 7, 8 e 9 dell o.d.g.: PDL N. 130 Disposizioni per l'attuazione della programmazione economico-finanziaria regionale,ai sensi dell'art. 9 ter della l.r. 31 marzo 1978, n. 34"Norme sulle procedure della programmazione, sul bilancio e sulla contabilità della Regione" - Collegato 2012. PDL N. 0131 Legge Finanziaria 2012. PDL N. 0132 Bilancio di previsione per l'esercizio finanziario 2012 e bilancio pluriennale 2012/2014 a legislazione vigente e programmatico.

Passiamo ora ai PDL nn.130, 131 e 132, in merito ai quali aveva relazionato la volta precedente il Consigliere Alboni. Quindi, siamo oggi all atto della discussione e dell approvazione. Sono stati presentati alcuni emendamenti, che vi sono stati distribuiti. Ringraziamo per la presenza l Assessore Maccari, che è venuto su sua richiesta, molto gradita, per quanto riguarda l illustrazione di alcuni di emendamenti presentati da lui e di uno presentato insieme all Assessore Colozzi. Inviterei, quindi, immediatamente il relatore a intervenire se ha qualcosa da aggiungere. Lascerei immediatamente la parola all Assessore per l illustrazione dei suoi emendamenti. Poi prendiamo in considerazione gli altri emendamenti presentati facendoli illustrare dai proponenti. Dopodiché, andiamo alla votazione. Prego, Assessore. ASSESSORE MACCARI CARLO Grazie, Presidente. Buongiorno a tutti. Gli emendamenti che sono stati presentati dal sottoscritto insieme anche all Assessore Colozzi, a nome della Giunta, riguardano il tema dell unione e dell associazione dei Comuni. Peraltro, come ho avuto modo di dire già in aula sia in risposta a una interrogazione del Gruppo della Lega Nord sia nella richiesta di ritiro di un ordine del giorno del Gruppo del Partito Democratico, ho già anticipato che il passaggio nel collegato avrebbe permesso alla Regione di affrontare in maniera più organica, precisa e puntuale il tema. Il primo emendamento, quello a sola mia firma, interviene in osservanza della legge di stabilità finanziaria di questa estate nello stabilire i limiti ai quali devono corrispondere le Unioni dei Comuni. La legge stabiliva dei limiti massimi, ritenuti in assoluto da tutti, dall ANCI, dal mondo associazionistico dei Comuni, dalla Regione stessa, dei limiti troppo ampi per poter essere osservati e per poter dar vita ad unioni stabili e in grado di gestire il bacino di lavoro. Allora, la Regione è intervenuta abbassando da diecimila a cinquemila gli abitanti, a tremila nel caso degli abitanti appartenenti o appartenuti a Comunità montane, la popolazione che deve essere raggiunta in osservanza alla legge della manovra finanziaria di questa estate. Inoltre, la modifica dei parametri può essere o raggiunta sul limite dei cinquemila o dei tremila abitanti, o utilizzando il calcolo che la legge, mai abrogata e quindi vigente, della manovra finanziaria dello scorso anno permetteva di fare. Quindi, i nostri Comuni per poter raggiungere gli obiettivi potranno o tenere a riferimento il numero massimo degli abitanti, cinquemila o tremila, oppure potranno utilizzare un calcolo mai abrogato e vigente della legge di manovra di stabilità finanziaria dell estate dello scorso anno, il quadruplo del Comune più piccolo. Questo permetterà di fare un disegno preciso rispetto alla situazione che oggi c è già. Ricordo che le tante Unioni di Comuni che ci sono nella nostra Regione sono nate e nascono in virtù del numero degli abitanti considerato ottimale, quindi senza dei limiti particolari. Ridurre il limite, così come peraltro richiesto anche dall ANCI, permetterà di non distruggere ciò che abbiamo fatto e di permettere più agevolmente l osservanza della legge nel percorso associazionistico. Peraltro, l articolo 4 quater prevede anche la possibilità che la Giunta possa in casi specifici e documentati derogare. Perché questo? Ho già avuto modo di dire anche in aula che la nostra Regione con millecinquecento e oltre Comuni presenta tutta una serie di casi specifici che non potrebbero osservare la legge se non con deroghe specifiche. Porto sempre un esempio conosciuto del Mantovano: il Comune di Felonica, che è in osservanza di legge, è chiuso dal Veneto, dall Emilia e da Sermide. Allora, se esistono motivatamente delle impossibilità a partecipare a deroghe o se il limite ad esempio raggiunto non è di cinquemila abitanti ma è di quattromilaottocento e nei dintorni non è possibile fare unioni con altri Comuni, la Giunta ovviamente si riserva la possibilità con decreto proprio di derogare ai parametri che nell emendamento sono stati inseriti. Questo è il primo emendamento. 3

4 Il secondo emendamento, presentato insieme all Assessore Colozzi, che peraltro è anche qui presente, regola in sostanza un altro degli aspetti. Espongo la sostanza di quello che l emendamento che vi è stato distribuito vuole significare. Voi sapete che in Regione Lombardia il percorso associazionistico è previsto da una legge regionale. Parallelamente viene avanti una normativa nazionale i cui confini e profili sono ancora molto in discussione. Voi sapete che la Regione ha fatto ricorso in Corte sull articolo 16 della legge di riordino, che impone tutta una serie di adempimenti. Allora, noi diciamo, a scanso di equivoci - perché queste gestioni usufruiscono di contributi- che i contributi erogati nel prossimo anno verranno erogati alle associazioni e alle unioni di Comuni vigenti fino alla data dell entrata in vigore dell obbligo. Cioè, noi diciamo che per il prossimo anno i soldi che noi daremo, li daremo alle unioni e alle associazioni che sono già istituite prima dell entrata in vigore della legge che ne istituisce l obbligo. È permesso a queste unioni di prendersi in carico ulteriori Comuni. Quindi, su quello che esiste già è possibile poter ampliare e rafforzare. Ma è evidente che sui nuovi, non sapendo cosa succede ed essendo obbligatorio, non possiamo assumerci l incarico, l onere di dire le finanzieremo. Nel frattempo, comunque, noi diciamo anche, ed è il comma 2 della seconda modifica, che la Giunta regionale attiva da subito un percorso con il sistema delle Autonomie locali lombarde per l accompagnamento degli Enti locali nella fase di ridefinizione degli ambiti e delle forme dell associazionismo, tenuto conto di quanto previsto dall articolo 14. Cioè, che cosa diciamo? Che abbiamo un sistema esistente che funziona. Peraltro, i Comuni oggi sono, come stiamo facendo noi, nella fase di predisposizione dei bilanci. Insomma, noi vogliamo tutelare ciò che la Regione ha fatto in questi anni, che sappiamo essere solido e funzionante. Quindi, per il prossimo anno erogheremo il contributo sulla legge regionale, solo per quello che esiste già. Il nuovo, che non sappiamo come si svilupperà, non troverà nel prossimo anno sostegno economico. E l impegno di Regione Lombardia è di aprire dall 1 gennaio immediatamente un percorso che possa studiare insieme quale sarà la forma di accompagnamento che la Regione vorrà fare, e io credo che voglia fare, in questa fase associazionistica che noi crediamo essere importante. Però, come voi sapete, un conto è che i Comuni in virtù di una legge si mettano insieme, altra cosa è contare il fatto che milleottantotto Comuni devono per forza mettersi insieme. Noi, allora, salvaguardiamo quello che è stato fatto per l anno a venire, ci mettiamo nelle condizioni di dare la nostra disponibilità a far partire un tavolo con ANCI e con tutte le altre associazioni che abbiamo incontrato - è stato l accordo che abbiamo raggiunto - e facciamo partire un percorso che stabilisca quale ruolo dovrà avere la Regione nella fase di accompagnamento dalla nascita delle nuove unioni e delle associazioni, tenuto conto che su questo tema - questa è una sensazione che ho e a dire il vero è anche un auspicio - credo che il Governo debba pure intervenire, perché non c è dubbio che la manovra di questa estate, avendo inserito il tema dell obbligatorietà dell unione solo finalizzandola al risparmio della finanza, ha dato un taglio che secondo me è molto riduttivo. Il tema dell unione ha un senso se migliora l efficienza, l efficacia, l organizzazione del territorio, la capacità di rispondere ai cittadini, non solo se risparmia. Quindi, credo che ci sia la necessità di rimetterci mano. La Regione vuole salvaguardare il percorso fatto finora, ma vuole giocare il proprio ruolo di accompagnamento su quello che andrà a succedere nel futuro. Il senso di questo secondo emendamento presentato questa mattina è esattamente questo. Grazie. Prego, Consigliere Mirabelli. CONSIGLIERE MIRABELLI FRANCO (Illustra l emendamento n. 3 a firma del Consigliere Costanzo che chiede l equiparazione per il comune di Sondrio, per i finanziamenti, ad una comunità montana)

5 È un emendamento che ha uno scopo. È evidente che c è un problema, nel senso che la legge esclude la possibilità per i Capoluoghi di Provincia di accedere ai finanziamenti delle Comunità montane. È evidente che questa norma è stata fatta pensando ai grandi Comuni: il Comune di Sondrio è capoluogo, ma ha meno di trentamila abitanti. Però, capisco che difficilmente possiamo risolvere la questione con una legge regionale. Comunque, poniamo la questione se ci sono soluzioni per cui il Consiglio regionale o la Giunta possa in qualche modo intervenire su un punto, che è un punto credo anche di buonsenso. Proviamo a istruirlo. Prego, Assessore Colozzi. ASSESSORE COLOZZI ROMANO Vorrei tranquillizzare il Consigliere Costanzo, ma non c è. Quindi, chiedo a qualcuno di farsi interprete di questo tentativo di tranquillizzazione. La legge vigente prevede già quello che chiede l emendamento, perché i Comuni che hanno certe caratteristiche, tipo quelli Capoluogo, per legge sono esclusi dalla Comunità montana come organismo giuridico, ma hanno la loro quota di finanziamento in quanto Comune montano. Dato che l emendamento dice ai soli fini economici, se Sondrio entrasse dentro non avrebbe un euro in più di quello che ha stando fuori già con la legge vigente. C è poi l emendamento numero 1 a firma mia che dice che la Regione Lombardia con la legge regionale n. 33 aveva previsto di destinare all acquisto di spazi su mezzi di comunicazione di massa almeno il 40 per cento a favore di giornali e quotidiani e almeno il 5 per cento a favore dell emittenza privata televisiva locale e radiofonica locale. Poiché in Lombardia dalla fine del 2010 c è stato il definitivo passaggio al digitale terrestre, quindi con una crescita esponenziale dei media digitali, spesso collegati agli editori tradizionali, viene proposto di modificare la percentuale e di portare ad almeno il 30 per cento la percentuale di acquisti di spazi pubblicitari a favore di giornali, quotidiani e periodici. Dunque, si parla di ridurre: dal 40 scendiamo al 30 per cento, quindi avremmo ulteriore possibilità di agire sul problema del digitale terrestre. Io non ho altri emendamenti. L emendamento numero 3 si intende ritirato? Collega Costanzo? Bene, ritirato. Prego, per dichiarazione di voto sull emendamento numero 3. CONSIGLIERE MARTINA MAURIZIO Ritiriamo l emendamento numero 3 Emendamento numero 1. CONSIGLIERE MARTINA MAURIZIO Esatto, su questo. Che è quello che ha illustrato l Assessore Maccari. CONSIGLIERE MARTINA MAURIZIO Sì, su questo, Presidente.

6 Prego, Consigliere Martina. CONSIGLIERE MARTINA MAURIZIO Noi sosteniamo l emendamento, nel senso che riconosciamo in questo sforzo esattamente lo sforzo che avevamo chiesto di produrre, nelle settimane scorse, all Assessore Maccari e alla Giunta in ordine al problema delicato della gestione di quelle norme dell estate scorsa in relazione al territorio lombardo. Ci sono i passaggi giusti per poter costruire un piano di lavoro utile al territorio senza strattonare le esigenze del territorio. Mi premeva dirlo perché nei fatti recepisce una serie di istanze che anche noi, come PD, avevamo immediatamente posto all attenzione del Consiglio anche con la mozione che facemmo. Per cui, è bene che si sia tracciata una strada lombarda utile a gestire questa questione, evitando queste forzature con cui ci siamo scontrati, che obiettivamente erano animate da questa logica del taglio dei costi delle Istituzioni e della politica locale, ma che rischiavano di produrre un effetto micidiale sul territorio. Parere del Relatore? CONSIGLIERE ALBONI ROBERTO Favorevole. Bene. Allora, pongo in votazione l emendamento numero 1. Favorevoli? Contrari? Astenuti? È approvato all unanimità. Emendamento numero 4. È stato illustrato sempre dall Assessore Maccari. Parere del Relatore? CONSIGLIERE ALBONI ROBERTO Favorevole. Pongo in votazione l emendamento numero 4. Favorevoli? Contrari? Astenuti? È approvato all unanimità. Emendamento numero 2, da me presentato. Parere del Relatore? CONSIGLIERE ALBONI ROBERTO Favorevole, Presidente. Pongo in votazione l emendamento numero 2. Favorevoli? Contrari? Astenuti? È approvato. Si sono astenuti i Consiglieri Marcora e Fatuzzo. Passiamo alle dichiarazioni di voto sui provvedimenti numeri 130, 131 e 132. Ci sono dichiarazioni di voto? Bene, due minuti di sospensione. (La seduta viene sospesa) Riprendiamo i lavori. Ci sono dichiarazioni di voto sui provvedimenti? Non vedo dichiarazioni di

7 voto. Per cui, passiamo alla votazione del PDL n. 130. Favorevoli? Contrari? Astenuti? È approvato. (Votano a favore i Consiglieri ALBONI, BOSSETTI, BOTTARI, CARUGO, GALLI, MARELLI, ZUFFADA. (Votano contro i Consiglieri MARTINA, MIRABELLI, PAVESI. Si astengono i Consiglieri FATUZZO, MARCORA La Commissione esprime parere favorevole a maggioranza comprensivo degli emendamenti.) PDL n. 131. Favorevoli? Contrari? Astenuti? È approvato. (Votano a favore i Consiglieri ALBONI, BOSSETTI, BOTTARI, CARUGO, GALLI, MARELLI, ZUFFADA. Votano contro i Consiglieri MARTINA, MIRABELLI, PAVESI. Si astengono i Consiglieri FATUZZO, MARCORA La Commissione esprime parere favorevole a maggioranza.) PDL n. 132. Favorevoli? Contrari? Astenuti? È approvato. (Votano a favore i Consiglieri ALBONI, BOSSETTI, BOTTARI, CARUGO, GALLI, MARELLI, ZUFFADA. Votano contro i Consiglieri MARTINA, MIRABELLI, PAVESI. Si astengono i Consiglieri FATUZZO, MARCORA) La Commissione esprime parere favorevole a maggioranza) La Commissione ha terminato i suoi lavori. Ringraziamo gli Assessori e tutti i partecipanti. Arrivederci e grazie. La seduta termina alle ore 11,10. Partecipano ai lavori della seduta i seguenti Consiglieri componenti della Commissione: Presidente Sante ZUFFADA (Il Popolo della Libertà) 10 Vice Presidente Franco MIRABELLI (Partito Democratico della Lombardia) 4 Componenti Roberto ALBONI (Il Popolo della Libertà) 10 Claudio BOTTARI (Lega Lombarda Lega Nord Padania) 5 Elisabetta FATUZZO (Partito Pensionati) 1 Stefano GALLI (Lega Lombarda Lega Nord Padania) 5 Maurizio MARTINA (Partito Democratico della Lombardia) 5 Enrico MARCORA (U.D.C.) 3 Giovanni PAVESI (Partito Democratico della Lombardia) 4 Filippo PENATI (Gruppo misto) 1 in sostituzione del Consigliere Franco NICOLI CRISTIANI, ai sensi dell art. 27, comma 4, del Regolamento:

il Consigliere Stefano CARUGO (Il Popolo della Libertà) 9 8 in sostituzione dei Consiglieri Renzo BOSSI e Massimiliano ROMEO, ai sensi dell art. 27, comma 4, del Regolamento: il Consigliere Cesare BOSSETTI (Lega Lombarda-LegaNord-Padania) 5 il Consigliere Alessandro MARELLI (Lega Lombarda-LegaNord-Padania) 5 Partecipa altresì: Giuliano BANTERLE del Servizio Legislativo del Consiglio regionale. Risultano assenti alla seduta i Consiglieri componenti della Commissione: Carlo BORGHETTI Renzo BOSSI Giulio CAVALLI Chiara CREMONESI Franco NICOLI CRISTIANI Massimiliano ROMEO Stefano ZAMPONI (Partito Democratico della Lombardia) (Lega Lombarda-Lega Nord-Padania) (Sinistra Ecologia Libertà) (Sinistra Ecologia Libertà) (Il Popolo della Libertà) (Lega Lombarda-Lega Nord-Padania) (Italia dei valori) IL PRESIDENTE (Sante ZUFFADA) IL CONSIGLIERE SEGRETARIO F.F. (Elisabetta FATUZZO) LA RESPONSABILE DELLA POSIZIONE ORGANIZZATIVA (Elisa RESTELLI) Allegato: ordine del giorno n.b. in corsivo le integrazioni dell Ufficio.