CPT LUCCA Obblighi formativi e attrezzature di lavoro Lucca, 21/02/2013 1 Premesse Art. 71, comma 7, D. Lgs. 81/2008 e s.m.i. Qualora le attrezzature richiedano per il loro impiego conoscenze o responsabilità particolari in relazione ai loro rischi specifici, il datore di lavoro prende le misure necessarie affinché: a) l uso dell attrezzatura di lavoro sia riservato ai lavoratori allo scopo incaricati che abbiano ricevuto una informazione, formazione ed addestramento adeguata; Seminario 21/02/2013 1
Premesse Art. 72, comma 2, D. Lgs. 81/2008 e s.m.i. Chiunque noleggi o conceda in uso attrezzature di lavoro senza operatore [ ] Dovrà altresì acquisire e conservare agli atti per tutta la durata del noleggio o della concessione dell attrezzatura una dichiarazione del datore di lavoro che riporti l indicazione del lavoratore o dei lavoratori incaricati del loro uso, i quali devono risultare formati conformemente alle disposizioni del presente Titoloe,ovesitrattidiattrezzaturedicuiall articolo73,comma5, siano in possesso della specifica abilitazione ivi prevista. Premesse Art. 73, comma 4, D. Lgs. 81/2008 e s.m.i. Il datore di lavoro provvede affinché i lavoratori incaricati dell uso delle attrezzature che richiedono conoscenze e responsabilità particolari di cui all articolo 71, comma 7, ricevano una formazione, informazione ed addestramento adeguati e specifici, tali da consentire l utilizzo delle attrezzature in modo idoneo e sicuro, anche in relazione ai rischi che possano essere causati ad altre persone. Seminario 21/02/2013 2
Premesse Art. 73, comma 5, D. Lgs. 81/2008 e s.m.i. In sede di Conferenza permanente per i rapporti tra Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano sono individuate le attrezzature di lavoro per le quali è richiesta una specifica abilitazione degli operatori nonché le modalità per il riconoscimento di tale abilitazione, i soggetti formatori, la durata, gli indirizzi ed i requisiti minimi di validità della formazione. Le attrezzature di lavoro Accordo stato regioni del 22/02/2012 Attrezzature di lavoro per cui è richiesta una specifica abilitazione degli operatori: Piattaforme di lavoro mobili elevabili Gru a torre Gru mobile Gru per autocarro Carrelli elevatori semoventi con conducente a bordo Trattori agricoli e forestali Macchine movimento terra Pompe per calcestruzzo Seminario 21/02/2013 3
Le attrezzature di lavoro Piattaforme di lavoro mobili elevabili «Macchina mobile destinata a spostare persone alle posizioni di lavoro, poste ad altezza superiore a 2 m rispetto ad un piano stabile, nelle quali svolgono mansioni dalla piattaforma di lavoro, con l'intendimento che le persone accedano ed escano dalla piattaforma di lavoro attraverso una posizione di accesso definita e che sia costituita almeno da una piattaforma di lavoro con comandi, da una struttura estensibile e da un telaio.» TIPOLOGIE DI PLE Piattaforme a forbice semoventi - Sono in generale di tipo 3 e pertanto possono traslare con piattaforma in quota. - Possono, nei modelli più grandi, essere equipaggiate con stabilizzatori (diventano di tipo 1). - Sono dotate di sistemi elettronici di controllo dell inclinazione del telaio. - Sono dotate di sistemi di controllo del sovraccarico in navicella. Seminario 21/02/2013 4
TIPOLOGIE DI PLE Piattaforme articolate semoventi - Sono in generale di tipo 3 e pertanto possono traslare con navicella in quota. - Sono dotate di sistemi elettronici di controllo dell inclinazione del telaio. - Possono essere dotate di sistemi di controllo del sovraccarico in navicella. TIPOLOGIE DI PLE Piattaforme articolate semoventi - Sono in generale di tipo 3 e pertanto possono traslare con navicella in quota. - Sono dotate di sistemi elettronici di controllo dell inclinazione del telaio. - Possono essere dotate di sistemi di controllo del sovraccarico in navicella. - Struttura estensibile telescopica mediante catene a galle. Seminario 21/02/2013 5
TIPOLOGIE DI PLE Piattaforme telescopiche semoventi - Sono in generale di tipo 3 e pertanto possono traslare con navicella in quota. - Sono dotate di sistemi elettronici di controllo dell inclinazione del telaio. - Possono essere dotate di sistemi di controllo del sovraccarico in navicella. TIPOLOGIE DI PLE Piattaforme telescopiche cingolate - Sono in generale di tipo 3 e pertanto possono traslare con navicella in quota. - Sono dotate di sistemi elettronici di controllo dell inclinazione del telaio. - Possono essere dotate di sistemi di controllo del sovraccarico in navicella. - Pressione al suole di circa 0,46 kg/cm 2. Seminario 21/02/2013 6
TIPOLOGIE DI PLE Piattaforme ragno - Sono di tipo 1 e pertanto non possono traslare con navicella in quota. - Sono dotate di sistemi elettronici di controllo dell inclinazione del telaio. - Possono essere dotate di sistemi di controllo del sovraccarico in navicella. - Spesso hanno il carro cingolato. - Il sistema di stabilizzazione riesce a compensare dislivelli elevati (rispetto alle altre PLE). TIPOLOGIE DI PLE Piattaforme trainabili -Sonoditipo1epertantononpossono traslare con navicella in quota. - Possono essere dotate di sistemi di controllo del sovraccarico in navicella. - Sono trainate da opportuno automezzo. Seminario 21/02/2013 7
TIPOLOGIE DI PLE Piattaforme autocarrate (< 5,6 t) - Sono di tipo 1 e pertanto non possono traslare con navicella in quota. - Possono avere una struttura estensibile telescopica oppure con pantografo e braccio telescopico. - Possono essere dotate di sistemi di controllo del sovraccarico in navicella. - Spesso non sono dotate di sistemi elettronici di controllo inclinazione del telaio. TIPOLOGIE DI PLE Piattaforme autocarrate (> 5,6 t) - Sono di tipo 1 e pertanto non possono traslare con navicella in quota. - Possono avere una struttura estensibile con bracci tipo quelli delle autogru. - Sono dotate di sistemi di controllo del sovraccarico in navicella. - Sono dotate di sistemi elettronici di controllo inclinazione del telaio. - Spesso sono dotate di cabina comandi su torretta girevole. Seminario 21/02/2013 8
CPT LUCCA TIPOLOGIE DI PLE Piattaforme su sollevatori telescopici - Sono di tipo 1 e pertanto non possono traslare con navicella in quota. - Spesso sono dotate di sistemi elettronici di controllo dell inclinazione del telaio. - Sono dotate di sistemi di controllo del sovraccarico in navicella. TIPOLOGIE DI PLE Piattaforme applicate a gru idrauliche su autocarro - Sono di tipo 1 e pertanto non possono traslare con navicella in quota. - Spesso vengo utilizzate in maniera impropria (come gru). Seminario 21/02/2013 9
CPT LUCCA TIPOLOGIE DI PLE Piattaforme by bridge - Spesso sono di tipo 1, ma esistono modelli anche di tipo 3. Seminario 21/02/2013 10
CPT LUCCA TIPOLOGIE DI PLE Piattaforme by bridge per la trave di bordo - Spesso sono di tipo 1, ma esistono modelli anche di tipo 3 (con motorizzazione elettrica o oleodinamica). - Il carro della piattaforma è stretto in modo da consentire il traffico sulle due corsie. Seminario 21/02/2013 11
TIPOLOGIE DI PLE Piattaforme by bridge per la trave di bordo - L accessibilità alla piattaforma dal viadotto è possibile in qualsiasi configurazione mediante la torre verticale. - Alla torre verticale possono essere aggiunti ponteggi supplementari. DPI ESSENZIALI DPI essenziali (da integrare eventualmente in funzione delle lavorazioni): - scarpe antinfortunistiche - casco con cinturino di trattenuta al mento omologato per lavori in quota - Imbracatura anticaduta con cordino. Seminario 21/02/2013 12
CPT LUCCA DPI ESSENZIALI USI IMPROPRI Seminario 21/02/2013 13
CPT LUCCA Le attrezzature di lavoro Gru a torre «Gru a braccio orientabile, con il braccio montato sulla parte superiore di una torre che sta approssimativamente in verticale nella posizione di lavoro.» GME tradizionale (City) Seminario 21/02/2013 14
CPT LUCCA GME Flat top GME Braccio a volata variabile (Luffing jib tower crane) Seminario 21/02/2013 15
GMA rotazione alta GMA rotazione bassa Seminario 21/02/2013 16
CPT LUCCA GMA rotazione bassa I modelli più grandi possono avere le seguenti caratteristiche: Portata max: 8 t, sbraccio max: 50 m, portata al massimo sbraccio: 1,4 t Altezza max gancio: 37 m GMA Montaggio rapido con torre a elementi Seminario 21/02/2013 17
CPT LUCCA Gru a torre con carro cingolato Gru a torre mobile Portata max: 8 t Sbraccio max: 52 m Portata al massimo sbraccio: 1,8 t Altezza max gancio: 33 m Seminario 21/02/2013 18
Gru Derrick Questo tipo di gru è utilizzata spesso per smontare altre gru su grattacieli, piloni di ponti o torri di telecomunicazioni. Portata max: 10 t Sbraccio max: 25 m Portata al massimo sbraccio: 7,5 t Le attrezzature di lavoro Gru mobile «Autogru a braccio in grado di spostarsi con carico o senza carico senza bisogno di vie di corsa fisse è che rimane stabile per effetto della gravità.» Seminario 21/02/2013 19
Gru mobile Le gru mobili possono funzionare su pneumatici, cingolioaltrimezzi mobili. In posizioni fisse possono essere sostenute da stabilizzatori che ne aumentano la stabilità. La sovrastruttura delle gru mobili può essere del tipo girevole a 360. Essa è solitamente dotata di uno o più paranchi e/o cilindri idraulici per il sollevamento del braccio e del carico. Tipologie Gru mobile industriale Gru mobile con braccio telescopico Seminario 21/02/2013 20
Tipologie Gru mobile con braccio telescopico Gru mobile industriale Tipologie Seminario 21/02/2013 21
Tipologie Gru mobile con braccio telescopico e falchetto Gru mobile con falchetto mobile Tipologie Gru mobile con braccio a traliccio Gru mobile cingolata (Crawler crane) Seminario 21/02/2013 22
Tipologie Gru mobile cingolata (Crawler crane) Tipologie Gru mobile con contrappeso aggiuntivo Seminario 21/02/2013 23
Tipologie Gru mobile con contrappeso aggiuntivo Le attrezzature di lavoro Gru per autocarro «gru a motore comprendente una colonna, che ruota intorno ad una base ed un gruppo bracci che è applicato alla sommità della colonna. La gru è montata di regola su un veicolo (eventualmente su un rimorchio, su una trattrice o su una base fissa) ed è progettata per caricare e scaricare il veicolo.» Seminario 21/02/2013 24
Gru per autocarro Gru a motore comprendente una colonna, che ruota ad una base ed un gruppo bracci che è applicato alla sommità della colonna. La gru è montata di regola su un veicolo ed è progettata per caricare e scaricare il veicolo o per altri compiti come specificato dal produttore nel mauale di uso e manutenzione (rif. EN 12999 : 2011). Tipi di montaggio Gru per autocarro montata dietro alla cabina Gru per autocarro a montaggio posteriore Gru per la movimentazione di legname a montaggio posteriore Seminario 21/02/2013 25
Tipi di montaggio Gru per autocarro montata su trattore Gru a base fissa Gru per autocarro montata su pickup Le attrezzature di lavoro Carrelli elevatori semoventi con conducente a bordo 1) Carrelli semoventi a braccio telescopico: carrelli elevatori a contrappeso dotati di uno o più bracci snodati, telescopici o meno, non girevoli, utilizzati per impilare carichi. Il dispositivo di sollevamento non deve essere girevole o comunque non deve presentare un movimento di rotazione maggiore di 5 rispetto all'asse longitudinale del carrello. Seminario 21/02/2013 26
Carrelli semoventi con braccio telescopico Uso della forca Carrelli semoventi con braccio telescopico Seminario 21/02/2013 27
Le attrezzature di lavoro Carrelli elevatori semoventi con conducente a bordo Carrelli industriali semoventi: qualsiasi veicolo dotato di ruote (eccetto quelli circolanti su rotaie) concepito per trasportare, trainare, spingere, sollevare, impilare o disporre su scaffalature qualsiasi tipo di carico ed azionato da un operatore a bordo su sedile. Carrelli industriali semoventi Seminario 21/02/2013 28
Le attrezzature di lavoro Carrelli elevatori semoventi con conducente a bordo Carrelli/Sollevatori/Elevatori semoventi telescopici rotativi: attrezzature semoventi dotate di uno o più bracci snodati, telescopici o meno, girevoli, utilizzate per movimentare carichi ed azionate da un operatore a bordo su sedile. Carrelli semoventi telescopici rotativi Seminario 21/02/2013 29
CPT LUCCA Attrezzature intercambiabili Uso della forca Attrezzature intercambiabili Gancio su zattera Impiego come apparecchio di sollevamento esempio di applicazione operativa di gancio su zattera Seminario 21/02/2013 30
CPT LUCCA Attrezzature intercambiabili Braccio gru Braccio gru telescopico esempio di applicazione operativa con il braccio gru Attrezzature intercambiabili Falcone con verricello esempio di applicazione operativa del Seminario 21/02/2013 31
CPT LUCCA Attrezzature intercambiabili Tipologia di verricelli esempio di applicazione operativa di Verricello su zattera Attrezzature intercambiabili Gancio su forca esempio di applicazione operativa con gancio su forca Seminario 21/02/2013 32
CPT LUCCA Attrezzature intercambiabili Pinza per fusti Attrezzature intercambiabili Pala meccanica Seminario 21/02/2013 33
Attrezzature intercambiabili PLE Attrezzature intercambiabili PLE con braccio a pendolo Tipologia space caratterizzata da braccio con prolunga a cui è applicata la piattaforma aerea, con escursione sia in elevazione,sia sotto il piano di appoggio del sollevatore. Seminario 21/02/2013 34
CPT LUCCA Attrezzature intercambiabili Tipo con prolunga con piattaforma applicata al braccio del sollevatore telescopico Escursione in quota Movimentazione sotto il piano di appoggio del sollevatore Le attrezzature di lavoro Macchine movimento terra Escavatori idraulici: macchina semovente a ruote, a cingoli o ad appoggi articolati, provvista di una strutturai superiore (torretta) normalmente in grado di ruotare di 360 e che supporta un braccio escavatore azionato da un sistema idraulico e progettata principalmente per scavare con una cucchiaia o una benna rimanendo ferma, con massa operativa maggiore di 6.000 kg. Seminario 21/02/2013 35
Escavatori idraulici Escavatore a cingoli Escavatore a ruote Escavatori idraulici Escavatore ad appoggi articolati = escavatore provvisto di tre o più appoggi di sostegno. Gli appoggi possono essere articolati e/o telescopici e dotati di ruote. Escavatore ad appoggi articolati Seminario 21/02/2013 36
Le attrezzature di lavoro Macchine movimento terra Escavatori a fune: macchina semovente a ruote, a cingoli o ad appoggi articolati, provvista di una torretta normalmente in grado di ruotare di 360 e che supporta una struttura superiore azionata mediante un sistema a funi progettata principalmente per scavare con una benna per il dragaggio, una cucchiaia frontale o una benna mordente, usata per compattare il materiale con una piastra compattatrice, per lavori di demolizione mediante gancio o sfera e per movimentare materiale con equipaggiamenti o attrezzature speciali. Escavatore cingolato a funi con sistema di sollevamento (Crawler type cable excavator with lifting system). Escavatore cingolato a funi con sistema di dragaggio (Crawler type cable excavator with dragline equipment). Seminario 21/02/2013 37
Escavatore cingolato a funi con sistema a perforazione (intelaiatura oscillante). Escavatore cingolato a funi con sistema di palificazione (martello idraulico o diesel). Le attrezzature di lavoro Macchine movimento terra Pale caricatrici frontali: macchina semovente a ruote o a cingoli, provvista di una parte anteriore che funge da sostegno ad un dispositivo di carico, progettata principalmente per il carico o lo scavo per mezzo di una benna tramite il movimento in avanti della macchina, con massa operativa maggiore di 4.500 kg. Seminario 21/02/2013 38
CPT LUCCA Pala caricatrice frontale Esegue operazioni di scavo parziali e carica il terreno e lo trasporta per brevi distanze Le attrezzature di lavoro Macchine movimento terra Terne: macchina semovente a ruote o a cingoli costituita da una struttura di base progettata per il montaggio sia di un caricatore anteriore che di un escavatore posteriore. Seminario 21/02/2013 39
Le attrezzature di lavoro Macchine movimento terra Autoribaltabile a cingoli: macchina semovente a cingoli, dotata di cassone aperto, impiegata per trasportare e scaricare o spargere materiale, con massa operativa maggiore di 4.500 kg. Le attrezzature di lavoro Pompe per il calcestruzzo Dispositivo, costituito da una o più parti estensibili, montato su un telaio di automezzo, autocarro, rimorchio o veicolo per uso speciale, capace dì scaricare un calcestruzzo omogeneo, attraverso il pompaggio del calcestruzzo stesso. Seminario 21/02/2013 40
Riconoscimento della formazione pregressa (9.1) Alla data di entrata in vigore del presente accordo sono riconosciuti i corsi già effettuati che, per ciascuna tipologia di attrezzatura, soddisfino i seguenti requisiti: a) corsi di formazione della durata complessiva non inferiore a quella prevista dagli allegati, composti di modulo teorico, modulo pratico e verifica finale dell apprendimento; Riconoscimento della formazione pregressa b) corsi, composti di modulo teorico, modulo pratico e verifica finale dell apprendimento, di durata complessiva inferiore a quella prevista dagli allegati a condizione che gli stessi siano integrati tramite il modulo di aggiornamento di cui al punto 6, entro 24 mesi dalla data di entrata in vigore del presente accordo; c) corsi di qualsiasi durata non completati da verifica finale di apprendimento a condizione che entro 24 mesi dalla data di entrata in vigore del presente accordo siano integrati tramite il modulo di aggiornamento di cui al punto 6 e verifica finale dell apprendimento. Seminario 21/02/2013 41
Riconoscimento della formazione pregressa (9.3) Al fine del riconoscimento del corso effettuato prima dell entrata in vigore del presente accordo, questo deve essere documentato tramite registro del corso recante: elenco dei partecipanti (con firme), nominativi e firme dei docenti, contenuti, ora di inizio e fine, esiti della valutazione teorica e dell esercitazione pratica. La documentazione deve essere conservata per almeno 10 anni dalla data di conclusione del corso, il partecipante al corso deve essere in possesso di attestato di partecipazione. Soggetti formatori Sono soggetti formatori del corso di formazione e del corso di aggiornamento: a) le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano, anche mediante le proprie strutture tecniche operanti nel settore della prevenzione (Aziende Sanitarie Locali, ecc.) e della formazione professionale; b) il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, mediante il personale tecnico impegnato in attività del settore della sicurezza sul lavoro; Seminario 21/02/2013 42
Soggetti formatori c) l INAIL; d) le associazioni sindacali dei datori di lavoro e dei lavoratori nel settore di impiego delle attrezzature di cui ai presente accordo oggetto della formazione, anche tramite le loro società di servizi prevalentemente o totalmente partecipate; e) gli ordini o collegi professionali cuiafferisconoisoggettidicuial comma 1 dell articolo 98 del D.Lgs. n. 81/2008, nonché le associazioni di professionisti senza scopo di lucro, riconosciute dai rispettivi ordini o collegi professionali di cui sopra; Soggetti formatori f) le aziende produttrici/distributrici/noleggiatrici/utilizzatrici (queste ultime limitatamente ai loro lavoratori) di attrezzature di cui al presente accordo oggetto della formazione, organizzate per la formazione e accreditate in conformità al modello di accreditamento definito in ogni Regione e Provincia autonoma ai sensi dell intesa sancita in data 20 marzo 2008 e pubblicata su GURI del 23 gennaio 2009 e in deroga alla esclusione dall accreditamento prevista dalla medesima intesa; Seminario 21/02/2013 43
Soggetti formatori g) i soggetti formatori con esperienza documentata, almeno triennale alla data di entrata in vigore del presente accordo, nella formazione per le specifiche attrezzature oggetto del presente accordo accreditati in conformità al modello di accreditamento definito in ogni Regione e Provincia autonoma ai sensi dell intesa sancita in data 20 marzo 2008 e pubblicata su GURI del 23 gennaio 2009; Soggetti formatori h)isoggettiformatori,conesperienzadocumentatadialmenosei anni nella formazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro, accreditati in conformità al modello di accreditamento definito in ogni Regione e Provincia autonoma ai sensi dell intesa sancita in data 20 marzo 2008 e pubblicata su GURI del 23 gennaio 2009; Seminario 21/02/2013 44
CPT LUCCA Soggetti formatori i) gli enti bilaterali, quali definiti all articolo 2, comma 1, lettera h), del D. Lgs. 10 settembre 2003, n. 276, e successive modifiche e integrazioni, e gli organismi paritetici quali definiti all articolo 2, comma 1, lettera e), del D.Lgs. n. 81/2008 e per lo svolgimento delle funzioni di cui all articolo 51 del D.Lgs. n. 81/2008, entrambi istituiti nei settore di impiego delle attrezzature oggetto della formazione; l) le scuole edili costituite nell ambito degli organismi paritetici di cui alla lettera i). 90 Seminario 21/02/2013 45
91 Ing. Paolo Magliano www.css engineering.it Tel. 392.2009552 Tel. 334.2528800 paolo.magliano@gmail.com Seminario 21/02/2013 46