V FU, P ari over e colte e cari api, in tempo che ci separa dal Fuoco di Pentecoste vi proponiamo un percorso di catechesi da vivere in lan/oviziato e personalmente. Quanto abbiamo preparato per voi potrà essere utile per comprendere, riscoprire, e fare nostri i oni e i Frutti che lo pirito anto ha infuso in noi. eguiteci in queste parole: FU MPG oni sono proprio regali che ci vengono fatti per renderci più simili a io e i Frutti quelle azioni pratiche e concrete che il ono ci ispira a fare. Vi abbiamo preparato una spiegazione per ogni ono dello pirito anto e per il Frutto che ne deriva. Vedrete sarà una bella scoperta, o una bella ri-scoperta per chi già si era confrontato su questo tema! elle nostre omunità / viviamo dei momenti che sono collegati ai oni dello pirito anto? iusciamo ad individuare azioni pratiche, sia come omunità che singolarmente, facciamo che son ispirate ai oni? i avete mai pensato? cco come vi proponiamo di vivere questo percorso di catechesi. Per prima cosa vi chiediamo di mettervi a tavolino con il vostro calendario, il programma dell anno e la vostra arta di lan. ndividuate quali sono le azioni della omunità / che più si possono ispirare ai oni dello pirito anto. Quando li avete individuati vi chiediamo di provare ad affrontarli tutti nei momenti più significativi del vostro anno scout. Una volta che avrete vissuto l azione, create un momento di catechesi con gli spunti che vi lasciamo, aggiungendo ed integrando con canti, letture e riflessioni che ritenete opportuni. l termine del momento, compilate personalmente il tagliandino (lo trovate nel materiale che vi forniamo) scrivendo il momento di clan e il vostro impegno personale a riguardo. Poi legateli insieme con una fascetta per non perderli e averli con voi. È importante che ognuno di voi lo faccia perché dovrete portarli al Fuoco di Pentecoste.
Man mano che affrontate un ono, completate che trovate scomposta in questo spiegone, in modo da arrivare alla fine del percorso con l intero puzzle completato: M: Papa Francesco ha svolto una catechesi sui sette doni, introducendo il suo insegnamento con queste precise parole: Voi sapete che lo pirito anto costituisce l anima, la linfa vitale della hiesa e di ogni singolo cristiano: è l more di io che fa del nostro cuore la sua dimora ed entra in comunione con noi. o pirito anto sta sempre con noi, sempre è in noi, nel nostro cuore. o pirito stesso è il dono di io per eccellenza (cfr. Gv 4,10), è un regalo di io, e a sua volta comunica a chi lo accoglie diversi doni spirituali. a hiesa ne individua sette, numero che simbolicamente dice pienezza, completezza. P (ap 7, 24-27) Fa riferimento ad una profonda intimità con io, raggiunta nella preghiera, che ci permette di vedere le cose dal suo punto di vista, cioè come le comprende ui, secondo il suo progetto di amore per le creature. ssa ci aiuta soprattutto a saper distinguere il bene dal male (cf. sapère > dar sapore). noltre serve a capire come funziona la vita: valutare le cose e le situazioni secondo un giusto ordine e comprendere che tutto serve (gioie e dolori) ma non dura per sempre. MP zione che vi proponiamo: Hike, deserto voi, come vi siete giocati nell azione che avete fatto?
(almo 118[119], 104) egato alla dimensione di fede, ci fa scorgere il senso profondo della realtà e della Parola di io. i aiuta a non essere superficiali, ma ad arrivare al cuore delle cose. Questo dono può agire in diversi modi: può darci la capacità di conoscere noi stessi e affrontare coscientemente ciò che in noi non va, oppure di conoscere e capire a fondo gli altri, ma può essere anche l intelligenza spirituale per leggere la Bibbia tra le righe e ricavarne un nutrimento di vita. il dono della profondità contro la superficialità e la banalità, dell essere contro l apparire. profezia zione che vi proponiamo: punto della strada voi, come vi siete giocati nell azione che avete fatto? G (Mt 6, 25-34) Ha un risvolto pratico, perché guida e illumina la coscienza a comprendere quali siano le azioni da compiere secondo il Vangelo. i aiuta a scoprire il progetto d amore che io ha su di noi e la strada giusta per realizzarlo. Questo dono agisce in noi in due modi: ci fa diventare consiglieri per gli altri, in particolare rendendoci in grado di trasmettere le nostre esperienze di fede, ma ci fa anche riconoscere bisognosi di consigli nelle scelte quotidiane che la vita ci mette davanti. l ignore ci facilita la vita mettendoci accanto persone di ua fiducia (genitori, amici, educatori, don.. ecc.) che ci possono aiutare. M zione che vi proponiamo: P voi, come vi siete giocati nell azione che avete fatto? F (ir 2, 1-6) i rende capaci di superare le difficoltà della vita da una parte, la pigrizia dall altra. il dono del coraggio, della costanza, della tenacia: uno scrittore dei primi secoli del ristianesimo paragonava lo pirito anto all allenatore e l allenatore, si sa, prepara alla fatica. nche questo dono ha due dimensioni, quella passiva ci aiuta a resistere agli attacchi del male, mentre quella attiva è la forza per vincere il male con il bene. i insegna a sostituire l amore per la forza con la forza dell amore. G zione che vi proponiamo: strada voi, come vi siete giocati nell azione che avete fatto?
(almo 48[49]) n sintonia con il progresso della conoscenza umana, coglie ogni creatura ed ogni realtà nel suo rapporto con io. Questo dono può essere espresso anche col termine conoscenza, che nella Bibbia significa anche amare : insegna ad amare una persona se la si vuole capire e anche io lo si comprende solo amandolo. hi ama capisce meglio, capisce prima, capisce di più (cf.. Filippo eri). unque è la luce per vedere nelle cose e nelle persone la bellezza di io: il cuore che ama comprende più della mente (cf.. Giovanni XX). UP, l MM, F zione che vi proponiamo: PGH MU, voi, come vi siete giocati nell azione che avete fatto? P (s 11, 3-4) onduce ad un atteggiamento profondamente religioso, di grande confidenza nei confronti di io e, quindi, di comunione verso tutti gli uomini. legato al termine latino pietas, l amore familiare tra genitori e figli, e non ha nessun senso negativo. il dono che ci aiuta a credere sul serio che io è Padre, ci ama, ci dà forza, pace e gioia; e che ci porta a fidarci di io con lo stesso abbandono di un bambino che si sente sicuro tra le braccia del babbo e della mamma. PGH, zione che vi proponiamo: strada voi, come vi siete giocati nell azione che avete fatto? M di (ir 1, 9-18) on è certamente un sentimento di terrore, ma indica l abbandono umile verso il ignore, consapevoli certamente della sua santità e della distanza che ci separa, ma altrettanto consapevoli della nostra vocazione ad essere e vivere come suoi figli. Questo dono ci fa diventare consapevoli della grandezza di io: egli è buono, ma anche forte e potente. ui si devono rispetto e obbedienza: io non si può prendere in giro, né ingannare. on possiamo fare sempre quello che ci pare e piace perché non siamo noi i padroni del bene e del male, quindi non possiamo far diventare giusto ciò che è ingiusto, lecito ciò che è illecito. on è affatto paura di io, ma è rispetto e stima verso di ui: l unica paura è quella di perderlo o di offenderlo. coerenza zione che vi proponiamo: firma carta di clan voi, come vi siete giocati nell azione che avete fatto? Per info: rsf@toscana.agesci.it - rsm@toscana.agesci.it
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