per i ragazzi delle Elementari Sabato 12 Marzo 2016 12
1 STAZIONE GESU E CONDANNATO A MORTE Dal Vangelo di Matteo (Mt 27,22-25): Chiese loro Pilato: «Ma allora, che farò di Gesù, chiamato Cristo?». Tutti risposero: «Sia crocifisso!». Ed egli disse: «Ma che male ha fatto?». Essi allora gridavano più forte: «Sia crocifisso!». Pilato, visto che non otteneva nulla, anzi che il tumulto aumentava, prese dell'acqua e si lavò le mani davanti alla folla, dicendo: «Non sono responsabile di questo sangue. Pensateci voi!». E tutto il popolo rispose: «Il suo sangue ricada su di noi e sui nostri figli». Dopo circa tre ore di sofferenza sulla croce, Gesù muore. Con le parole «Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?», che sono l'inizio di un salmo recitato dal popolo d'israele, prende su di sé la sofferenza della sua gente, di tutta l'umanità. Come uomo, Gesù si sente solo, dominato dal dolore; ma sa anche che il suo grido d'angoscia non è l'ultima parola. Conosce la Scrittura: il salmo continua dicendo che Dio non si dimentica di chi soffre, lo ascolta, anche quando vive momenti di buio. Sulla croce, dunque, il Padre non l'ha abbandonato. Signore Gesù, quando vediamo qualcuno nel buio, abbandonato da tutti, aiutaci a essere per lui un piccolo raggio di luce, un segno di speranza. 2 11
5 STAZIONE GESU MUORE SULLA CROCE Dal Vangelo di Marco (Mc 15,33-37): Quando fu mezzogiorno, si fece buio su tutta la terra fino alle tre del pomeriggio. Alle tre, Gesù gridò a gran voce: «Eloì, Eloì, lemà sabactàni?», che significa: «Dio mio, Dio mio, perchè mi hai abbandonato?». Udendo questo alcuni dei presenti dicevano: «Ecco, chiama Elia!». Uno corse a inzuppare di aceto una spugna, la fissò su una canna e gli dava da bere, dicendo: «Aspettate, vediamo se viene Elia a farlo scendere». Ma Gesù, dando un forte grido, spirò. Pilato ha davanti a sé Gesù. E sicuro che è innocente e non vorrebbe condannarlo. Pilato è come tutti noi: in certi casi sappiamo qual è la scelta giusta da fare, ma invece di essere coraggiosi ci lasciamo trascinare dagli altri, da quello che pensano tutti e dal modo di comportarsi di tutti. Signore Gesù, sei stato accusato e condannato ingiustamente, insegnaci a fare le scelte giuste anche quando richiedono coraggio, quando sono diverse da quelle della maggior parte degli altri. Rendici capaci di non lavarci le mani. 10 3
2 STAZIONE GESU CADE TRE VOLTE I soldati si preparano a crocifìggere Gesù. Per loro il condannato non merita nessun rispetto: gli tolgono le vesti, la tunica e tirano a sorte a chi tocchi. Essere denudati davanti a tutti vuol dire non contare più nulla, non essere più nessuno. Tutto questo realizza ciò che i profeti avevano predetto Isaia (Is 53,3-4)...era disprezzato e non ne avevamo alcuna stima. Eppure egli si è caricato delle nostre sofferenze, si è addossato i nostri dolori; e noi lo giudicavamo castigato, percosso da Dio e umiliato. Signore Gesù, rendici capaci di non disprezzare chi sembra non contare nulla, chi è rifiutato da tutti e privato di ogni cosa che ha, come te prima di essere crocifisso 4 9
4 STAZIONE GESU E SPOGLIATO DELLE VESTI Dal Vangelo di Giovanni (Gv 19,23-24): I soldati poi, quando ebbero crocifisso Gesù, presero le sue vesti, ne fecero quattro parti - una per ciascun soldato - e la tunica. Ma quella tunica era senza cuciture, tessuta tutta d'un pezzo da cima a fondo. Perciò dissero tra loro: «Non stracciamola, ma tiriamo a sorte a chi tocca». Così si compiva la Scrittura, che dice: Si sono divisi tra loro le mie vesti e sulla mia tunica hanno gettato la sorte. E i soldati fecero così. 8 Cadendo per tre volte, Gesù ci dimostra fino a che punto si umilia nel suo amore per noi. Condivide con noi fino in fondo la sofferenza Per vincere il dolore e il male, però, non serve fingere di non vederlo, evitarlo. Bisogna "attraversarlo". Ci saranno sicuramente delle cadute, ma Gesù, che ha fatto la nostra stessa esperienza, rimane vicino a noi. Signore Gesù, fa che le cadute non ci spaventino, ma che, nei momenti più difficili, sappiamo rialzarci chiedendo il tuo aiuto e afferrando la tua mano, sempre pronta ad aiutarci. 5
3 STAZIONE IL CIRENEO AIUTA GESU A PORTARE LA CROCE La croce arriva sulle sue spalle all'improvviso, come capita a noi, quando inaspettatamente viviamo momenti di sofferenza. Se però accettiamo di portare la croce con Gesù, contribuiamo alla salvezza di tutti gli uomini. Lui intanto continua a camminare vicino a noi e ci sostiene. Dal Vangelo di Marco (Mc 15,21-22): Costrinsero a portare la sua croce un tale che passava, un Signore Gesù, rendici capaci di offrire a te le nostre sofferenze, le fatiche di ogni giorno, per la salvezza di tutti gli uomini. certo Simone di Cirene, che veniva dalla campagna... 6 CHE COSA MI INSEGNA? 7