Al parroco della parrocchia di Santa Trinita in Crema, mons. Mauro Inzoli, ai Sacerdoti, suoi collaboratori, ai membri del Consiglio pastorale e a tutti i fedeli laici. Carissimi: 1. Sono passate già alcune settimane da quando abbiamo vissuto, con particolare intensità di fede, i giorni della visita pastorale, la cui celebrazione è avvenuta in un clima di cordiale e gioiosa accoglienza, da giovedì 10 gennaio a domenica 13, mediante momenti comunitari e di gruppo, con ogni categoria di persone, attraverso incontri personali, liturgici e catechistici, negli ambienti parrocchiali e in diverse case private. Mi è parso che la parrocchia, nella sua totalità, si sia lasciata coinvolgere da questo grande evento, convenientemente preparato a vari livelli. La grazia di Dio ha utilizzato anche questo strumento ecclesiale, qual è la visita pastorale, per parlare al cuore degli uomini, per interpellare, per rivedere il cammino compiuto, per suscitare impegni e propositi di azione. Molti i fedeli laici desiderosi di incontrare personalmente il loro pastore, pronti a narrare la propria testimonianza di fede e di comunione. Nutrita la partecipazione a momenti liturgici sacramentali, sempre ben curati.
Benediciamo, perciò, il Signore, che attraverso questi giorni di speciale incontro con il pastore della Chiesa di Crema, ha visitato il suo popolo, che vive un esperienza di Chiesa nella parrocchia di santa Trinita. 2. Un grazie particolare a quanti hanno preparato questi giorni con le loro preghiere e le sofferenze offerte, ma anche a coloro che in tempi e modalità diverse, hanno affrontato un confronto coraggioso, approfondito e leale. La visita pastorale porta, infatti, i suoi frutti sperati solo se in antecedenza si ha avuto il coraggio di rivedere criticamente il percorso ecclesiale compiuto e si sono riconosciuti umilmente i passi che ancora mancano perché la parrocchia si manifesti come vera vigna del Signore. 3. Ringrazio di cuore il parroco, mons. Mauro Inzoli, per la passione pastorale profusa in questi anni, per la sua indefessa attività di promozione e di coordinamento delle diverse attività, ma ancora di più, per la vicinanza paterna e autorevole con cui segue il gregge del Signore affidato alle sue cure. Indubbio il suo carisma educativo, che gli permette di mettersi in sintonia con tanta gente, anche esterna alla parrocchia, che lo ha scelto come punto di riferimento per la sua crescita in Cristo. 4. Ho incontrato una parrocchia che cerca di vivere il suo cammino di fede avvalendosi anche del carisma del movimento ecclesiale di Comunione e Liberazione, da cui riceve stimoli per alimentare il suo percorso di crescita cristiana e per una incisiva testimonianza nel mondo. Mi è parso di cogliere come l interazione tra la Parrocchia e il Movimento sia tale che quest ultimo dia un apporto considerevole alla parrocchia stessa, senza tuttavia esserne l elemento preponderante, anche se all esterno è nota comune l identificazione della Parrocchia con il Movimento! E la parrocchia, infatti, che mediante responsabili locali gestisce l organizzazione globale e sa darsi una organizzazione pastorale tale da non dipendere in modo esclusivo dal Movimento. 2
D altra parte, i membri del Movimento, taluni provenienti anche da altre parrocchie, trovano in s.trinita un punto di riferimento significativo, perché risponde alle loro esigenze. 5. In questi anni, come frutto del carisma di Comunione e Liberazione, si sono sviluppate scelte caritative che impegnano vari nuclei familiari, che in parrocchia, o comunque sul nostro territorio, hanno dato vita a gesti profetici di carità, a vantaggio dei bambini (affido e adozione) e a sostegno delle persone anziane (centro diurno). Queste espressioni della fede, incarnata dentro la nostra storia, onorano quanti ad esse si dedicano generosamente e insieme testimoniano come i miracoli della fede sono di fatto un segno di vitalità del cristianesimo nel mondo di oggi. 6. Un' altra caratteristica riscontrata nella parrocchia di s.trinità è la vivace presenza di un considerevole numero di ragazzi e di giovani. Li ho incontrati a più riprese sia nei momenti catechistici che in quelli liturgici. Con molta familiarità mi hanno raccontato il loro cammino di fede, fondato su una salda amicizia interpersonale, che facilita la conoscenza e l incontro profondo con il Signore Gesù e li impegna contemporaneamente in un servizio di carità e di testimonianza cristiana, spesso anche andando contro corrente, in ambienti ostili. 7. Notevole è l interesse dei genitori alla questione educativa, vera emergenza dei nostri tempi. Negli incontri loro riservati, non mi hanno nascosto le difficoltà, ma insieme mi hanno raccontato con quanto impegno e con quale passione, sostenuti dalla vicinanza affettiva ed effettiva di altri genitori, essi si dedicano alla crescita cristiana dei loro figli. 3
* Sottolineo ora alcune raccomandazioni, e indico alcune linee direttrici, che diventeranno punto di verifica da condividere nei diversi gruppi, a partire dal consiglio pastorale parrocchiale, per un ulteriore tappa del cammino di Chiesa: 1. Per la ricchezza delle proposte pastorali e delle persone che sono impegnate, la vostra parrocchia può essere un notevole punto di riferimento per la pastorale cittadina. Potete dimostrare che la vita parrocchiale non consiste nella proposta di un cristianesimo minimale pur promovendo la dimensione popolare. Con umiltà e senza ostentazione, siate propositivi, aperti sempre di più alle altre parrocchie per un cammino di insieme, che diventa sempre più una scelta urgente e incontrovertibile. E poiché tra noi non c è che scambio: chi ha ricevuto di più deve sentirsi impegnato a offrire di più, a servire di più, ad amare di più. Sia la vostra parrocchia la prima a incarnare quei punti programmatici e quelle scelte pastorali che ho offerto a tutta la Città a conclusione della visita pastorale. Vorrei che diventassero davvero consolidati punti di riferimento, attorno ai quali testimoniare nei prossimi mesi la vostra obbedienza ecclesiale. 2. Un confronto continuato e un reciproco scambio è assicurato tra la vostra parrocchia e la nostra Chiesa locale nella misura in cui la formazione dei catechisti parrocchiali, degli educatori e dei diversi animatori pastorali non si esaurirà all interno della parrocchia, ma utilizzerà anche i programmi e le attività degli organismi pastorali diocesani. Così pure gli adolescenti e i giovani della vostra parrocchia continueranno ad inserirsi in quelle proposte pastorali (veglie; esercizi spirituali; momenti specifici di catechesi, ecc.) che la pastorale giovanile programma appositamente nei diversi periodi dell anno liturgico. 4
3. Mentre la parrocchia di s.trinita accoglie volentieri persone che provengono da altre realtà parrocchiali, membri del Movimento di CL, occorre nello stesso tempo ricordare il loro compito di presenza testimoniale nelle parrocchie in cui essi abitano, anche per non privare il territorio, in cui essi normalmente vivono, del loro apporto costruttivo. Normalmente, i Sacramenti della iniziazione cristiana siano celebrati nella parrocchia di appartenenza, e comunque, se in parrocchia di s.trinita, sempre con l accordo previo del parroco. 4. Fate in modo di essere pienamente disponibili all accoglienza di tutti, soprattutto delle persone più semplici, meno preparate e spiritualmente povere. Il vostro atteggiamento di vera apertura verso chiunque favorirà la caduta del diffuso, ingiusto pregiudizio, confermato da commenti a me pervenuti in più occasioni, che la vostra sia in massima parte una parrocchia di elite, in cui solo i membri di Cl hanno accesso e libertà di iniziativa. Con la scelta ben determinata di andare incontro ai lontani, alle famiglie che ancora non frequentano, eserciterete la dimensione ordinaria della missionarietà, a partire soprattutto da quanti, pur residenti in parrocchia, si sentono estranei alla vita parrocchiale. 5. Per quanto i malati e gli anziani siano periodicamente visitati da laici, i quali anche hanno il compito di portare loro la s.comunione, soprattutto la domenica, sia anche assicurata l assistenza frequente del parroco per il conforto della fede e per offrire loro il sacramento della Riconciliazione. 6. Come vado ripetendo in tutte le Comunità che visito, prova sicura della autenticità della proposta cristiana nei confronti dei ragazzi e dei giovani e delle 5
giovani, è se all interno della parrocchia sbocceranno vocazioni al sacerdozio e alle molteplici e variegate forme della vita consacrata. Per questo, oltre un cammino di vita cristiana condiviso in comunità, auspico per tutte le categorie del popolo di Dio, una ripresa sistematica della adorazione eucaristica in alcuni orari della settimana e della devozione mariana. Vi assicuro la mia preghiera costante per voi e per la vostra Comunità. Il Signore moltiplichi il bene che seminate e vi doni con larghezza la sua benedizione. Continuate a pregate anche per me, perché possa essere sempre fedele al ministero che mi è affidato. Oscar Cantoni, Vescovo Crema, 20 febbraio 2008 6