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Transcript:

41 Atlante Politico Indagine Demos & Pi per la Repubblica Rapporto, marzo 2014

NOTA INFORMATIVA L Atlante Politico è realizzato da Demos & Pi per La Repubblica ed è curato da Ilvo Diamanti, insieme a Fabio Bordignon e Roberto Biorcio, con la collaborazione di Martina Di Pierdomenico. La rilevazione è stata condotta nei giorni 25-28 febbraio 2014 da Demetra (metodo CATI). Il campione nazionale intervistato (Italia: N=1060, rifiuti/sostituzioni 6245) è rappresentativo per i caratteri socio-demografici e la distribuzione territoriale della popolazione italiana di età superiore ai 18 anni (margine di errore 3.0%). Documentazione completa su www.sondaggipoliticoelettorali.it 2

FIDUCIA AL 56% PER IL GOVERNO RENZI: UNO SU TRE CREDE CHE ARRIVERÀ AL 2018 di Ilvo Diamanti All'indomani della fiducia, ottenuta alle Camere, Renzi e il suo governo procedono spediti. Sostenuti da un elevato livello di consenso. Ma, al tempo stesso, da una diffusa consapevolezza circa le difficoltà e i rischi che li attendono. Oltre il 56%, degli elettori, secondo l'atlante Politico di Demos, attribuisce loro - a Renzi e al governo - un giudizio positivo. Pari o superiore a 6. Non è poco, visto che si tratta del terzo governo negli ultimi tre anni. Da quando Mario Monti, nel novembre 2011, subentrò a Silvio Berlusconi. L'arrivo di Monti, allora, apparve la fine di un incubo. Il suo, non a caso, resta il governo più stimato, al momento dell'incarico. Anche se, un anno dopo, la delusione travolse anche lui. Matteo Renzi, invece, ha rimpiazzato Enrico Letta alla guida del governo, nelle scorse settimane, dopo tensioni interne alla maggioranza e, per primo, al Pd. Con un'accelerazione che non è piaciuta agli stessi elettori di centrosinistra. Eppure il consenso a favore del governo e, a maggior ragione, del Premier appare molto ampio. La fiducia personale nei confronti di Renzi, infatti, supera il 64%. Ma è interessante osservare come il più apprezzato, dopo di lui, resti proprio Letta (52%). D'altronde, la quota di chi valuta il governo Renzi migliore del precedente, guidato da Letta, non è maggioritaria. Misura, infatti, intorno al 44%, mentre oltre un terzo degli elettori li giudica più o meno equivalenti. La considerazione di cui ancora dispone Letta appare, in qualche misura, un riconoscimento e, forse, anche un "risarcimento" di fronte al - discusso - finale del suo governo. Ciò, però, rende ancor più significativo il grado di fiducia personale nei confronti di Renzi. (Che, fra i "simpatizzanti" di Letta, sale all'85%.) E ne suggerisce la ragione, forse, più importante. La domanda di "autorità". La richiesta di guida e di rappresentanza che ampia parte della società ha, ormai, trasferito dai partiti alle persone. Tanto che, lo rammentiamo, quasi il 70% degli italiani si dice d'accordo con l'opinione secondo cui, in questo clima di confusione, "ci vorrebbe un uomo forte alla guida del Paese" (Sondaggio Demos, gennaio 2014). Renzi, in fondo, risponde a questa estesa domanda di leadership. Sottolineata dal consenso trasversale di cui egli 3

dispone. Da Sinistra a Destra, passando per il Centro. Con la sola eccezione degli elettori del M5S, fra i quali, peraltro, è apprezzato da oltre il 43%. Certo, a Renzi manca la legittimazione del passaggio elettorale. Tuttavia, egli è stato plebiscitato alle primarie del Pd, l'unico partito "vero" rimasto. Ma il suo consenso dipende anche dal "modo" in cui si è imposto. Con la forza. Per certi versi, con la prepotenza. Renzi appare, quindi, il premier di un "governo personale", che egli ha plasmato. E solo da lui ottiene significato. D'altronde, egli eredita una maggioranza definita, dal suo stesso predecessore, "strana". Uscita da un'elezione senza vincitori. Che ha rivelato un Paese diviso in tre grandi minoranze, poco comunicanti. Così, oggi la maggioranza degli elettori non si scandalizza se, per approvare alcune leggi, il governo debba ricorrere al sostegno dell'opposizione. Al voto di Sel, a parlamentari del M5S o a Forza Italia. Le polemiche suscitate dal negoziato con Silvio Berlusconi per delineare una nuova legge elettorale, l'italicum, sembrano poco significative a gran parte degli elettori. D'altra parte, è difficile sostenere che ad avvantaggiarsene sia stato Berlusconi. Semmai, pare vero il contrario, a giudicare dalle stime elettorali, che vedono il Pd in crescita e il Centrosinistra largamente in vantaggio. Mentre, in caso di ballottaggio fra le due principali coalizioni, come previsto dall'italicum, il successo del Centrosinistra guidato da Renzi sul Centrodestra di Berlusconi (o meglio, del leader da lui designato) risulterebbe schiacciante. Dunque, Matteo Renzi oggi appare l'uomo Forte e Veloce, richiesto da una parte (ampia) del Paese per fare fronte alla debolezza della politica. Tuttavia, le riserve sulla sua effettiva capacità di "salvare" l'italia e di realizzare i suoi buoni propositi appaiono diffuse. Da un lato, infatti, il 57% degli intervistati, nel sondaggio di Demos, crede che egli sarà, davvero, in grado, come ha promesso, di realizzare 4 riforme nei prossimi 4 mesi. Ma, dall'altro, oltre 4 elettori su 10 la pensano diversamente. Allo stesso modo, il 54% pensa che riuscirà a portarci "oltre la crisi". Ma, al momento dell'insediamento a Palazzo Chigi, la quota di quanti credevano nella capacità di Enrico Letta di "salvarci" era superiore al 60%. Nel caso di Mario Monti: superava l'80%. Il problema è che ci siamo abituati all'instabilità. All'insicurezza. Peraltro, gli italiani tendono a "rimuovere" i pericoli che vengono dall'esterno. La crisi che lacera l'ucraina, infatti, appare una minaccia al 41% circa degli intervistati, ma il 44% (cioè, una componente maggiore) pensa il contrario. La vede, cioè, come un'ombra lontana. Tuttavia, il clima di incertezza che ci avvolge rende difficile guardare distante. Solo un terzo degli italiani, infatti, crede che questo governo durerà fino alla conclusione della 4

legislatura. Non pochi, viste le difficoltà di questa fase. Ma, comunque, una minoranza. Matteo Renzi, dunque, è costretto a correre veloce. Perché la velocità è il suo marchio. Ma anche una necessità. Per affrontare molteplici insidie che, a detta degli stessi italiani, gli giungono da diverse direzioni. Lontane e vicine. I mercati, l'europa, la delusione dei cittadini. L'opposizione di Fi e, ancor più, del M5S. Le trappole tese dai nemici. Ma, soprattutto, dagli amici. Dagli alleati e, in primo luogo, dal suo stesso partito. Il Pd. Dove molti sono in attesa. Che inciampi in qualche ostacolo. In qualche promessa mancata. Per questo Renzi è condannato a correre. A fare tutto in fretta. Senza troppi programmi. Perché domani è un altro giorno. Si vedrà. 5

DEMOCRATICI A QUOTA 35% MATTEO ATTRAE ELETTORI M5S di Roberto Biorcio e Fabio Bordignon Effetto Renzi sulle intenzioni di voto degli italiani. L ascesa del sindaco-rottamatore ai vertici del partito e alla guida del governo ha avviato la classica fase di luna di miele che caratterizza l insediamento di nuovi esecutivi. Determinando un quadro elettorale nettamente favorevole al Pd. Va subito ricordato che anche i governi Monti e Letta avevano inizialmente ottenuto una elevata fiducia, ma il clima è molto cambiato dopo pochi mesi. Gli stessi (ampi) consensi raccolti dal Pd di Bersani, all indomani delle primarie 2012, si sono poi sensibilmente ridimensionati. In questo momento, il 34.8% degli elettori si dice pronto a votare per il partito del premier, che supera di oltre nove punti il risultato di un anno fa. Il Pd di Renzi recupera una parte dei voti che, alle elezioni del 2013, erano stati strappati dal M5s. E sembra poter esercitare una certa attrazione sull elettorato di centro-destra. Le previsioni degli intervistati, peraltro, attribuiscono a larga maggioranza la vittoria al centro-sinistra nelle prossime elezioni. Una coalizione con Sel e altre forze minori di centro-sinistra potrebbe arrivare a sfiorare il 39%. Lo scenario disegnato dall Atlante politico continua ad essere di tipo tripolare. Rispetto alle Politiche di un anno fa, il centro si è ulteriormente prosciugato: Scelta civica e Udc si aggirano intorno al 2%. Mentre il partito di Grillo, dopo una parziale flessione, ormai dallo scorso autunno si attesta intorno al 21%. Nell ultimo mese, si sono in parte contratte le intenzioni di voto per Forza Italia (21.5) e, in modo più sensibile, per il Nuovo centro-destra (4.1). Se si prendono poi in considerazione i consensi di Fratelli d Italia (2.2), della Lega (3.3) e di altre forze minori, il perimetro del centro-destra include circa il 33% dei voti. Un risultato che renderebbe poco probabile un successo della coalizione di centrodestra. A meno di imprevedibili rimonte. In questa fase, il risultato di un eventuale ballottaggio tra il centro-sinistra di Renzi e un centro-destra guidato (ancora una volta) da Berlusconi sembrerebbe già segnato. Nelle preferenze degli intervistati, il leader democratico prevarrebbe con il 60%, mentre solo il 23% sceglierebbe il Cavaliere. Nel confronto diretto, Renzi sottrarrebbe all avversario una parte dei voti della sua stessa coalizione e, soprattutto, sarebbe sostenuto da una componente molto ampia di elettori 5 stelle. 6

STIME ELETTORALI (CAMERA DEI DEPUTATI) Se oggi ci fossero le elezioni politiche nazionali, Lei quale partito voterebbe alla Camera? (valori percentuali*) STIME DI VOTO 25-28 febbraio 2014 STIME DI VOTO 8-15 gennaio 2014 ELEZIONI POLITICHE 2013 Pd 34.8 34.2 25.4 Sel 4.0 3.5 3.2 Forza Italia 21.5 21.9 Nuovo centro-destra 4.1 6.2 21.6 Pdl Lega Nord 3.3 3.2 4.1 Fratelli d Italia 2.2 2.0 2.0 Movimento 5 stelle 21.3 21.2 25.6 Scelta civica 2.0 2.3 8.3 Udc 2.1 2.0 1.8 Altri partiti 4.7 3.5 8.0 Totale 100.0 100.0 100.0 * I risultati delle forze politiche che non raggiungono il 2% sono in altri partiti 7

BALLOTTAGGIO RENZI vs BERLUSCONI Se dovesse esserci un ballottaggio, chi voterebbe tra (valori percentuali) 8

LE PREVISIONI DEGLI ELETTORI Secondo Lei, se oggi si dovesse votare per le elezioni politiche nazionali, chi vincerebbe? (valori percentuali) In base all orientamento politico Tra gli elettori Partito Democratico Sel e altri di sinistra Forza Italia Ncd, Lega Nord e altri di destra Movimento 5 Stelle Altri partiti Astenuti, incerti, reticenti TUTTI Il centro-sinistra di Renzi 85.8 70.5 33.7 46.1 33.6 72.9 55.5 59.3 Il centro-destra di Berlusconi 7.6 18.6 54.7 48.7 10.1 4.5 17.9 20.0 Il Movimento 5 Stelle di Grillo 1.9 7.5 5.2 2.7 52.7 13.8 7.7 11.6 Non sa / non risponde 4.7 3.4 6.4 2.5 3.6 8.8 18.9 9.1 TOTALE 100 100 100 100 100 100 100 100 9

IL GIUDIZIO SUL GOVERNO SUBITO DOPO LA FIDUCIA Su una scala da 1 a 10 che voto darebbe, in questo momento al Governo Renzi? (valori percentuali di quanti esprimono una valutazione uguale o superiore a 6 Serie storica) Governo Renzi: In base all orientamento politico 10

IL GRADIMENTO DEI LEADER Che voto darebbe, su una scala da 1 a 10, a (valori percentuali di quanti esprimono una valutazione uguale o superiore a 6; tra parentesi la % di quanti non li conoscono o non si esprimono Serie storica) 11

LA DURATA DEL GOVERNO Secondo Lei, il governo Renzi quanto tempo resterà ancora in carica? (valori percentuali) 12

GOVERNO RENZI vs GOVERNO LETTA Secondo Lei, il governo Renzi rispetto al governo Letta è (valori percentuali) 13

4 RIFORME IN 4 MESI Renzi ha annunciato che il suo governo farà 4 riforme nei primi 4 mesi. Secondo lei, sarà in grado di realizzare questo programma? (valori percentuali) Tra gli elettori PD 74.0 SEL e altri di sinistra 48.5 Forza Italia 54.1 NCD, LEGA NORD e altri di destra 54.2 M5S 38.7 Altri partiti 62.5 Astenuti, incerti, reticenti 51.3 14

IL GOVERNO CI PORTERÀ FUORI DALLA CRISI ECONOMICA? Secondo Lei, il governo Renzi sarà in grado di portare l Italia fuori dalla crisi economica? (valori percentuali - Serie storica) 15

IL SOCCORSO DELLE OPPOSIZIONI Lei sarebbe favorevole o contrario se il governo Renzi, facesse approvare alcune riforme in Parlamento con l aiuto di (valori percentuali di quanti si dichiarano favorevoli) Tra gli elettori Partito Democratico Sel e altri di sinistra Forza Italia Ncd, Lega Nord e altri di destra Movimento 5 Stelle Altri partiti Astenuti, incerti, reticenti TUTTI Berlusconi e Forza Italia Alcuni parlamentari del M5S 62.4 40.2 96.6 79.8 39.1 71.5 63.1 63.7 62.0 68.2 47.3 49.7 84.6 63.8 60.8 62.5 Vendola e Sel 68.7 80.5 34.5 36.3 59.7 48.2 55.8 57.4 16

DA DOVE LE MAGGIORI DIFFICOLTÀ PER RENZI? Secondo Lei, da dove potrebbero arrivare le principali difficoltà per il governo Renzi? (valori percentuali) 17

L'UCRAINA E L'ITALIA Secondo lei, la situazione in Ucraina può avere degli effetti anche sull Europa e sull Italia? (valori percentuali) 18