Neos Kosmos Giovani per il mondo Di Kevin Algeri
Il progetto Giovani per il Mondo organizza esperienze di volontariato per ragazzi tra 18 e 35 anni, in vari paesi del mondo colpiti da catastrofi naturali o eventi bellici, per vivere la quotidianità delle persone aiutate dai progetti sostenuti dalla rete Caritas. Questo permette, da una parte, ai giovani di incontrare e condividere la quotidianità con bambini, giovani e adulti appartenenti a culture diverse. Dall altra parte, il progetto permette la realizzazione di un vero e proprio scambio tra la comunità bergamasca e la comunità locale, favorendo la conoscenza e la crescita reciproca in un ottica di scambio, cooperazione e partecipazione. 2
Possibili destinazioni Albania Grecia (Atene) Romania Bosnia Francia (Calais) In Italia Pescara Taranto Napoli 3
Dove si trova? 4
Perché Neos Kosmos? Significa «Nuovo mondo», il significato ha preso un accezione ancor più forte dopo la crisi economica che ha colpito fortemente la Grecia nel 2009, con la speranza di una rinascita. Il quartiere presentava, già prima dell apertura della Social House una comunità armena, nata «grazie» alla diaspora degli armeni, dovuta al genocidio perpetrato nei confronti di questo popolo da parte degli ottomani all inizio del XX secolo; ed una forte presenza di immigrati, «insediatisi» durante gli anni 90 ed i primi anni 2000. 5
La forte presenza di questa comunità, ben integrata nel ecosistema locale, fece da tramite e da base di partenza per la Social House che nacque nel 2014, grazie ad un progetto supervisionato da Caritas Greca e Caritas Italiana; inoltre nello stesso anno nasce un altra struttura, grazie all Associazione Papa Giovanni XXIII, quest ultima maggiormente incentrata sui poveri locali. 6
Perché nasce NKSH? La Social House nasce a causa della grave emergenza umanitaria, in quanto sull'intero territorio greco (comprendente le isole) al 30 marzo 2016 erano presenti più di 50 mila profughi. «Il Centro ha lo scopo d accogliere persone e famiglie in urgente stato di bisogno, in particolare profughi in fuga da guerre e povertà e famiglie greche colpite dalla crisi economica.» 7
Grecia: la crisi dei rifugiati in numeri Oltre 1.000.000 profughi/migranti sono sbarcati in Grecia dalle coste turche dall inizio del 2015 847.930 sbarchi sulle isole greche nel 2015 150.703 sbarchi sulle isole greche (1.1.2016-30.3.2016) 57.066 arrivi a febbraio 2016 e 26.222 arrivi a marzo 2016 40.574 persone soccorse al mare (1.1.2016-20.3.2016) 52.352 persone rimangono temporaneamente in Grecia in varie strutture: 5.984 nelle isole, 14.506 in Attica, 2.542 nella Grecia centrale, 28.980 nel nord e 340 nel sud della Grecia (5.4.2016) Il 52% delle persone entrate in Grecia attraverso le isole provengono dalla Siria, il 25% dall'afghanistan, il 16% dall'iraq, il 3% dall'iran (febbraio 2016) Il 40% degli sbarcati sono minori, il 22% sono donne e il 38% uomini
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La tratta L inizio della tratta greca avviene a metà del 2015 dove le barriere spinate tra la Bulgaria e la Turchia dalla hanno dirottato il flusso verso lo stato ellenico. All inizio della crisi migratoria, in Grecia sono arrivati circa 10 mila migranti irregolari all anno, poi grazie alla combinazione di violenze in Siria e dall apparente apertura tedesca, nel 2015 il numero di irregolari sbarcati sulle coste elleniche è salito a 10 mila migranti al giorno, provenienti per la maggior parte dalla Turchia, sono riusciti a raggiungere le ambite mete quali la Germania e la Svezia. Ma alla fine quando le frontiere dell Europa Settentrionale sono state chiuse, circa 62 mila migranti si sono trovati «bloccati» in Grecia anche a causa del loro rifiuto di tornare in Turchia. 10
Il loro viaggio, spesso continua in Serbia verso l Ungheria, ma con la «chiusura» ungherese, dal Pireo la catena di migranti si dirige a Nord attraverso Bosnia-Erzegovina, Croazia e Slovenia solo alcuni riescono a riprendere la marcia passando da Croazia e Slovenia, oppure dall'albania per imbarcarsi verso l'italia. Però da Atene siriani, iracheni, afghani, anche pachistani, preferiscono proseguire a piedi verso Austria e Germania attraverso vari paesi che hanno sospeso Schenghen. 11
Dopo migliaia di ingressi giornalieri anche la Macedonia, porta d'accesso per la Serbia, ha costruito un muro al confine meridionale, ciò ha portato a dirottare i flussi dalla Grecia ancora più a Ovest verso l'albania. Da qui i migranti hanno davanti due strade : o proseguire verso Nord, attraversando Kosovo e Montenegro, per proseguire poi in Bosnia, Croazia, Slovenia, infine Austria, e Monaco. 12
osservazioni I migranti smettono di essere parte di una società a causa del loro sradicamento totale dal loro territorio. Il loro obiettivo, oltre a quello puramente umano, è quello di tornare ad essere società abitando un nuovo territorio. L insieme delle tradizioni, miti, cultura, che portano all ideologia ed al diritto che può essere legittimo o illegittimo, porta spesso ad uno sconto, tal volta violento, tra le comunità locali ed i migranti 13
Come i migranti vedono il loro territorio d approdo Essi cercano di formare una comunità, e di abitare il territorio d approdo, che però non essendo quello da loro «desiderato» ed inoltre avendo la consapevolezza dell incertezza della durata del loro stanziamento sono portati a non formare una comunità tra loro e gli abitanti (in questo caso di Atene) e cercano, solo in via strettamente necessaria e forzosa di formare una loro nuova società all interno della struttura che li ospita; la loro razionalità socializzante eterocentrata è spesso, da loro stessi, non voluta e non cercata per il motivo sopra citato. Tutto ciò porta ad una situazione tra la popolazione locale ed i migranti di stallo precario. 14
Sitografia: www.puntogrecia.gr www.caritasbergamo.it www.apg23.org Fonti: Repubblica Ellenica (Segretariato Generale per i Media e la Comunicazione) 15