Giovedì 24 febbraio 2011 Prima Sessione della Giuria popolare Ingegnere Gianvito Bello: Assessore alle Politiche Energetiche della Provincia di Benevento. Ringrazio Ettore Rossi, il Centro di Cultura, l'arcidiocesi di Benevento, l Università del Sannio. Ho aderito subito a questa iniziativa perché la Provincia di Benevento, da due anni e mezzo (cioè da quando ci siamo insediati), sta facendo dell'innovazione e della sperimentazione nel settore delle politiche energetiche un cavallo di battaglia. L'efficientamento degli edifici pubblici e privati, la produzione di energia da fonti rinnovabili, la preservazione dell ambiente sono diventate nostre fissazioni. I temi energetici sono diventati parte integrante del nostro quotidiano. Dopo l'insediamento alla Casa Bianca, Obama, nel suo primo discorso alla Nazione, ha parlato proprio di temi energetici e in particolare della grande rivoluzione delle fonti rinnovabili. In questo momento soprattutto gli enti pubblici subiscono aggressioni da società senza scrupoli che offrono tutto e di più pensando di fare del bene all ambiente. Quindi bisogna stare attenti. Come Provincia di Benevento abbiamo attivato, da subito, una governance istituzionale e territoriale innovativa. Siamo partiti dalle Istituzioni: abbiamo convocato i nostri 78 comuni stipulando con essi un protocollo d'intesa che permette di metterci in sinergia per aumentare il nostro grado di appeal territoriale. Contemporaneamente abbiamo stipulato un accordo di programma con la Regione Campania e ci siamo dotati di una serie di partner scientifici come l Università del Sannio, Confindustria, associazioni sul territorio. Abbiamo comunicato con i cittadini tramite piani di comunicazione ad hoc. Oltre a questo tipo di rete ne abbiamo creata un'altra addirittura sovra territoriale che si chiama Patto delle Province, un patto sulle politiche energetiche stretto tra 41 province delle otto regioni del Mezzogiorno d Italia. La Provincia di Benevento fa da capofila: io, infatti, sono il presidente di questo sistema territoriale. Stiamo portando avanti una serie di accordi di programma con i ministeri. Le direttrici di azione sono tre: 1) Efficientamento degli edifici pubblici e privati. Oggi consumiamo molta energia prodotta da fonti fossili; le nostre caldaie di vecchia generazione liberano nell'atmosfera un alto tasso di CO2. I nostri edifi-
ci, inoltre, sono dei colabrodo da un punto di vista energetico: infissi e mura sono poco efficientati. 2) Produzione di energia da fonti rinnovabili. Stiamo attivando le azioni e i progetti necessari per produrre più energia da fonti rinnovabili. Fotovoltaico, eolico, biomassa, cogenerazione, trigenerazione. 3) La comunicazione, l informazione, il coinvolgimento dei cittadini sulle politiche energetiche per un cambio culturale. E' fondamentale che i cittadini siano a conoscenza del consumo energetico delle proprie case e quanto potrebbero risparmiare in termini energetici, e quindi anche economici, cambiando gli infissi, aprendo meno le finestre o installando, ad esempio, un sistema ventilato. Per l'efficientamento degli edifici abbiamo fornito ai comuni nei regolamenti (piano urbanistico comunale) delle norme (da inserire nei regolamenti edilizi dei PUC - Piano Urbanistico Comunale) che invitano i cittadini che costruiscono o ristrutturano casa a verificare gli standard minimi. Contemporaneamente abbiamo stretto un accordo con Casaclima, una delle agenzie italiane (di Bolzano) più all avanguardia per ciò che attiene i sistemi di efficientamento degli edifici, per fare a Benevento corsi di formazione per tecnici, professionisti, installatori, imprese per conseguire un primo grande obiettivo: la riduzione di CO2 nell ambiente. Inoltre, per gli edifici privati, abbiamo emanato un bando (in questi giorni stanno partendo i sopralluoghi per i cittadini) per incentivare l'installazione di impianti fotovoltaici. Ai cittadini abbiamo detto: vi diamo 1000 tetti fotovoltaici completamente gratuiti. Oggi comprare un kit fotovoltaico che produce 3 KW costa intorno ai 22-23 mila euro, e ovviamente, con la crisi economica, per le famiglie è difficile investire questi soldi nel fotovoltaico. Abbiamo emanato questo bando per due motivi: 1) Non far anticipare alle famiglie i soldi necessari per un impianto di tre o di sei KW ( 3 KW costa 20 mila euro; 6 KW costa 35 36 mila euro) e permettendo loro di risparmiare per venti anni il consumo della bolletta Enel. 2) Le mille famiglie ammesse al finanziamento saranno promotrici di un cambio culturale che deve avvenire in ciascuno di noi. Bisogna mandare un segnale chiaro ai cittadini: è possibile produrre energia verde anche nelle case. Allo stato attuale abbiamo riaperto il bando per le abitazioni private e i condomini.
Presso la Provincia è inoltre aperto uno sportello informativo per le politiche energetiche. C è anche un numero verde, cui i cittadini possono rivolgersi e un sito internet. Nel settore delle politiche energetiche l'ente pubblico può fare da capofila in un sistema di governance ma sono gli imprenditori privati che devono fare da motore. In questo momento storico l unico settore che funziona, che investe, che crea autonomia e posti di lavoro è quello dell'energia. La Provincia di Benevento ha, inoltre, emanato un bando per i laureati all'università del Sannio che partiranno alla volta di Bruxelles dove faranno uno stage di quattro mesi (completamente finanziato dalla Provincia) per imparare tutto sulle politiche energetiche. C è una forte richiesta di ingegneri energetici, di periti, di installatori in questo settore. Per quanto riguarda le fonti rinnovabili la Provincia di Benevento ha avuto la delega regionale per la produzione di energia verde. La Provincia, cioè, concede le autorizzazioni alle aziende che vogliono costruire impianti energetici nel territorio di Benevento. Che è successo fino a qualche anno fa? Il beneventano ha oggi 400 megawatt di energia in rete dei quali consuma soltanto un decimo. Questa energia proviene dai grandi impianti eolici che sono stati costruiti nel Fortore e nell alto Sannio negli anni 80 e 90 che, in termini di sviluppo economico, non hanno prodotto granchè. Qualche benefits, qualche royalties per i comuni del territorio interessato ma hanno anche deturpato l ambiente. Oggi, come Provincia, abbiamo invertito completamente la tendenza. E' nostra intenzione battere la strada delle rinnovabili ma anziché permettere che avvengano grandi interventi che impattano l ambiente, abbiamo inserito nella nostra PTCP (Pianificazione Territoriale di Coordinamento Provinciale) una serie di interventi di rete: - la rete dei piccoli campi fotovoltaici (campi da 1 megawatt); -la rete dei piccoli parchi eolici (mini eolico o micro eolico). Ci abitueremo, come avviene negli Stati Uniti, ad avere nelle nostre aziende agricole la piccola pala eolica che non deturpa l ambiente ma che produce energia addirittura da vendere. - la rete dei piccoli impianti di biomasse legati a concetti di filiera corta. Pensiamo ad un piccolo impianto che consuma le biomasse prodotte nei campi. I terreni sono desertificati: non ci sono più le grosse distese coperte dalle coltivazioni di tabacco. Stiamo perciò dicendo ai contadini di organizzarsi per coltivare produzioni di biomasse da bruciare: nello stesso tempo si rimette in moto l'agricoltura e si produce energia pulita e compatibile con l ambiente. Ciò si traduce in ricchezza.
Perché ricchezza? Come Provincia abbiamo infatti promesso agli investitori di concedere loro le autorizzazioni necessarie entro 90 giorni a patto di utilizzare per il lavoro installatori, professionisti, imprese locali formate nei nostri corsi da Casaclima. Ogni campo fotovoltaico da un megawatt, che occupa due ettari di terreno, garantisce il lavoro ad una decina di persone: custode, installatori, manutentori ecc.. A dicembre scorso, per la prima volta, abbiamo fatto vedere ai cittadini, in una struttura montata sotto la Rocca, le prime trenta aziende nazionali ed internazionali che investono nel Sannio per far capire che si sta formando un sistema industriale di sviluppo locale che noi chiamiamo polo di eccellenza delle energie rinnovabili. Tutto questo presuppone una preparazione sia da parte dell ente pubblico, perché l ente pubblico può fare da capofila di questo sistema di governance, ma è la società civile e, quindi, le famiglie, gli imprenditori locali che devono cambiare mentalità per approcciarsi a questo tema in modo diverso. Oggi noi abbiamo zone industriali quasi abbandonate perché sono stati fatti investimenti da alcuni industriali che, in conseguenza della crisi, sono poi emigrati altrove o hanno addirittura chiuso bottega. Con la produzione di energia verde abbiamo la possibilità di riconvertire il nostro sistema territoriale di sviluppo, prima basato sull agricoltura e sul terziario. Come Provincia di Benevento abbiamo creato i presupposti, ora bisogna che ci seguano gli imprenditori. Un primo grande segnale c è stato. Confindustria ha organizzato Nova Energia che consorzia 15 aziende locali, nazionali ed internazionali occupate in questo settore. Il Consorzio ha presentato un progetto alla Regione Campania che, se approvato, frutterà 120 milioni di euro di investimenti industriali: a Benevento non ci saranno soltanto campi per produrre l energia ma si cominceranno a produrre componenti industriali per gli impianti (una parte di pale eoliche, ad esempio, anziché comprarle in Germania o Spagna, si produrranno direttamente a Benevento; i pannelli fotovoltaici saranno prodotti da un'azienda che si insedierà a Ponte). Altro progetto importante attivato dalla Provincia di Benevento si chiama Eternit Free. Abbiamo stretto un accordo di programma con un azienda che si chiama ZeroCO2 e con Legambiente (perché stiamo lavorando anche con le associazioni ambientaliste) che ci impegna a sostituire gratuitamente per l'imprenditore, l'eternit presente nei tetti dei capannoni industriali (le fibre di questo materiale sono cancerogene e producono grandi danni all ambiente) con pannelli fotovoltaici. L'imprenditore, quindi, ha un doppio vantaggio: non dovrà occuparsi dello smaltimento dell'eternit (per smaltire un metro quadrato di eternit occorrono 250 euro) e, contemporaneamente, l'energia gli costerà meno.
Nel campo della comunicazione una bella iniziativa della Provincia è il Patto dei Sindaci. Non so se avete sentito parlare del questo Covenant of Mayors, questa grande iniziativa europea che coinvolge i cittadini attraverso le città. Abbiamo fatto il Forum dell Alta Energia a dicembre, e siamo stati in collegamento con Bruxelles in video conferenza con il responsabile dei temi energetici nella Commissione Europea. Con il Patto dei Sindaci i sindaci del nostro territorio si sono impegnati ad attivare i piani di azione locale per l energia, cioè i piani ad hoc per il risparmio energetico (l'unione Europea ha finanziato Elena, il progetto della Provincia di Benevento per il cambiamento culturale della società civile intorno ai temi delle politiche energetiche. Per questo scopo, all'interno di Elena sono previsti dei workshop che saranno organizzati dai comuni sanniti per la comunicazione e l'informazione ai cittadini). A chiusura di questo incontro voglio dirvi che abbiamo ottenuto un finanziamento ministeriale pari a 50 milioni di euro per il progetto Cantieri. Secondo quanto previsto da questo progetto riapriremo 25 immobili di proprietà provinciale (cantieri) nelle 25 province del mezzogiorno, a cominciare da Benevento. Queste 25 strutture saranno musei, scuole, biblioteche, piscine, uffici aperti al pubblico dalla prima pietra, cioè dal primo momento della ristrutturazione. Al pubblico interessato, al professionista, agli studenti organizzeremo momenti di formazione per mostrar loro come si fa un cappotto, come si sostituisce un infisso, come si realizza una caldaia di trigenerazione (produce energia elettrica e consente di utilizzare l'energia termica recuperata dalla trasformazione anche per produrre energia frigorifera, ovvero acqua refrigerata per il condizionamento) o come si installa un impianto geotermico che, invece della caldaia, impiega una sonda messa trenta metri sotto terra. Questi 25 cantieri avranno, dall'inizio alla fine dei lavori, un tabellone luminoso che mostrerà giorno per giorno i consumi dell'edificio. Se all'inizio l'edificio produce, ad esempio, zero energia alla fine potrà mantenersi autonomamente attraverso l'energia generata dai pannelli fotovoltaici (o dalle pellicole di film installate sui tetti in luogo dei pannelli o delle tegole a celle integrate o collocate al posto delle finestre) o tramite la trigenerazione e la geotermia. Le politiche energetiche sono importanti non solo per l ambiente ma anche per lo sviluppo economico delle nostra terra che non ha grandi produzioni industriali.