La mitologia della civiltà greca



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La mitologia della civiltà greca La religione dei Greci è strettamente connessa alle forme letterarie e artistiche che illustrano le vicende di alcune divinità, o di entità semidivine, risultato di unioni tra dei ed umani, o di esseri umani dotati di poteri superiori, gli eroi. Il complesso di tali vicende costituisce il mithos, parola dai molteplici significati, riconducibili quasi tutti a quello generale di racconto. Il mithos, prima ancora di essere tramandato da fonti scritte o artistiche, conosce una diffusione orale e si sviluppa nel corso del tempo, sia a seconda della rielaborazione dei singoli autori, sia a seconda della diffusione del culto di specifiche divinità nelle diverse aree o città di un paese comunque regionale e relativamente frammentato. I miti greci furono raccolti in cicli (ad esempio quello troiano o quello tebano) le cui vicende che concernono quindi differenti aree del mondo ellenico. Unico elemento unificante è la composizione del pantheon greco, costituito da una gerarchia di figure divine che rappresentano anche le forze o aspetti della natura. Si parla comunemente di divinità olimpiche, con accenno al luogo, il monte Olimpo in appunto, in cui si riteneva abitassero. Il fatto che proprio tali divinità siano state assorbite anche dalla religione romana ha confermato il successo di alcune di esse rispetto ad altre. In realtà gli dei olimpici rappresentano una frase piuttosto tarda della elaborazione ellenica del concetto del divino e presuppongono l esistenza di divinità gerarchizzate che spesso rappresentano le forze naturali primordiali. Nei moltissimi miti e leggende di cui si compone la mitologia greca, le divinità sono descritte come esseri immortali dotati di un corpo idealizzato ma assolutamente reale. Al di là del loro aspetto, gli antichi dei greci erano dotati di fantastiche capacità; tra le più significative c'era l'immunità verso qualsiasi tipo di malattia e il poter essere feriti solo se si fossero verificate alcune circostanze straordinarie. I Greci pensavano che l'immortalità fosse una caratteristica distintiva dei loro dei; era assicurata loro, al pari dell'eterna giovinezza, dal costante consumo di nettare e ambrosia, che rinnovavano il sangue divino che scorreva nelle loro vene. Le più antiche fonti letterarie conosciute, i due poemi epici Iliade e Odissea, attribuiti ad Omero, concentrano la loro attenzione sugli eventi che ruotano attorno alla vicenda della guerra di Troia. Altri due poemi, quasi contemporanei alle opere omeriche, la Teogonia e Le opere e i giorni scritti da Esiodo, contengono invece racconti che riguardano la genesi del mondo, la cronologia dei sovrani celesti, il succedersi delle età dell'uomo, l'inizio delle sofferenze umane rispetto a una condizione originale felice e l'origine delle pratiche sacrificali. Diverse leggende sono contenute anche negli Inni omerici, nei frammenti dei poemi del ciclo epico, nelle poesie dei lirici greci, nelle opere dei tragediografi del V secolo a.c., negli scritti degli studiosi e dei poeti dell'età ellenistica (III-I a.c.). Filosofi e studiosi della letteratura greca e latina nonché studiosi moderni hanno interpretato in modo più razionalistico nel corso dei secoli il senso e il valore dei personaggi mitici, cercando di cogliere in essi il significato specifico e di spiegarne la genesi, trovandosi peraltro di fronte molto spesso a varianti contraddittorie dei miti relativi. Gli dei olimpici più conosciuti e venerati, quelli che costituiscono il così detto pantheon (complessodi divinità), avevano come loro re Zeus (latino Iuppiter, italiano Giove), dio del cielo e del tuono. Anch esso rinvia a una generazione più antica di divinità, essendo l ultimo figlio dei Titani Crono e Rea. I simboli di Zeus erano la folgore, l'aquila, la quercia, lo scettro e la bilancia. Aveva come moglie la sorella Hera, Era (latino Iuno, Giunone), che di conseguenza era regina degli dèi. Tra i suoi attributi quello di proteggere il matrimonio e la famiglia. Poco sopportando i frequenti tradimenti di Zeus, alcuni miti la presentano come persecutrice delle amanti del marito. I suoi simboli erano il pavone, il melograno, la corona, il cuculo, la leonessa e la mucca. Altro figlio di Crono e di Rea, quindi fratello di Zeus ed Era, era Poseidon (latino Neptunus, italiano Poseidone e Nettuno): il mito lo presenta come signore dei mari, dei terremoti e dei cavalli. I suoi simboli erano il 1

cavallo, il toro, il delfino ed il tridente; era sposato con la Nereide Anfitrite, pur di poco inferiore a Zeus in termini di fedeltà coniugale. Demetra (latino Caere, italiano Cerere) era dea della fertilità, dell agricoltura, della natura e del ciclo delle stagioni. I suoi simboli erano il papavero, il grano, la fiaccola e il maiale. Anch essa era figlia di Crono e Rea. Dal suo nome latino, Cerere, deriva la parola "cereale". Dioniso (greco Dionisos, latino Bacchus, italiano Bacco) era dio del vino, delle feste e dell estasi, nonchè protettore dell'arte del teatro. I suoi simboli erano la vite, l'edera, la coppa, la tigre, la pantera, il leopardo, i delfini e la capra. Era figlio di Zeus e della mortale Semele ed era sposato con la principessa cretese Arianna: è il più giovane dio olimpico, nonché l'unico ad essere nato da una donna mortale. Apollo (greco Apollon, latino Phoebus) era dio della luce del giorno, della conoscenza, della musica, della poesia, della profezia e del tiro con l'arco. I simboli erano il sole, la lira, l'arco e le frecce, il corvo imperiale, il delfino, il lupo, il cigno e il topo. Era fratello gemello di Artemide (Diana), il più giovane figlio di Zeus e Leto. Artemide (greco Artemis, latino Diana). Era dea vergine della caccia, della verginità, del parto, del tiro con l'arco e di tutti gli animali del bosco. I suoi simboli erano la Luna (con cui viene identificata), il cervo, il cane, l'orsa, il serpente, il cipresso, e come per il fratello gemello l'arco e le frecce. Hermes (latino Mercurius, italiano Mercurio) era messaggero degli dèi, dio del commercio, dell eloquenza e dei ladri. Suoi simboli erano il caduceo, una sorta di bacchetta dai poteri magici, i sandali, il cappello alato, la cicogna e la tartaruga, con il guscio della quale creò la lira. Figlio di Zeus e della ninfa Maia era il secondo più giovane dio olimpico, di poco più vecchio di Dioniso. Sposò Driope, la figlia di Eurito, e il loro figlio Pan divenne il dio della natura, signore dei satiri, inventore del flauto di Pan e compagno di Dioniso. Athena (latino Minerva) era la dea vergine della saggezza, della sapienza, della guerra strategica, della guerra difensiva e della guerra fatta per giusta causa e nonché delle arti. I simboli erano la civetta e l'ulivo. Figlia di Zeus e dell'oceanina Meti, era nata secondo il mito dalla fronte del padre già adulta ed armata, dopo che questi aveva ingoiato la madre trasformata da lui stesso in una mosca. Era la sacra protettrice della città di Atene. Ares (latino Mars, italiano Marte), figlio di Zeus e Hera, era il dio della guerra e della violenza; suoi simboli erano il cinghiale, il serpente, il cane, l'avvoltoio, la lancia e lo scudo. Afrodite (latino Venus, italiano Venere) era dea dell Amore, della bellezza e del desiderio. I suoi simboli erano la colomba, l uccello, la mela, l ape, il cigno, il mirto e la rosa. Figlia di Zeus e dell'oceanina Dione, o secondo un altro mito nata dal sangue di Urano versato sul mare dopo essere stato sconfitto dal figlio minore Crono. Sposata con Efesto, ebbe molte relazioni extra coniugali, soprattutto con Ares. Il suo nome ha dato origine alla parola "afrodisiaco". Efesto (in italiano Vulcano) era fabbro degli dèi, dio del fuoco e della metallurgia. I suoi simboli erano fuoco, incudine, ascia, asino, martello, pinze e quaglia. Figlio di Era, concepito, a seconda di distinte versioni mitiche, da Era da sola, o insieme a Zeus. Dopo la sua nascita fu gettato dal monte Olimpo e cadde sull'isola di Lemno. Sposato con Afrodite, le fu fedele al contrario della maggior parte dei mariti della mitologia. Il suo nome latino ha dato origine alla parola "vulcano". Hestia (Vesta) Dea della casa e del fuoco sacro (acceso per onorare le divinità), annoverata inizialmente tra gli Olimpi. preferendo vivere fra gli uomini, cederà il suo posto olimpico a Dioniso. Ade (latino Pluto, italiano Plutone), era il dio che governava su tutto l'oltretomba; proprio per questo, pur essendo una delle divinità maggiori e più potenti della Grecia Antica, non è presente sull'olimpo, proprio perchè la sua dimora sta nel regno dei morti e nei Campi Elisi. Il pantheon così definito presupponeva altre figure divine anteriori i caratteri e vicende dei quali sono rintracciabili nei miti teogonici (riferiti cioè alla genesi degli dei). 2

I miti dell'origine", o "miti della creazione", rappresentano un tentativo di tradurre l'universo in termini comprensibili all'uomo e di spiegare l'origine del mondo. Il racconto tradizionalmente più diffuso ed accettato degli inizi del mondo è quello narrato nella Teogonia di Esiodo. Tutto comincia con il Caos, un enorme ed indistinto nulla. Dal vuoto del caos apparve Gea (la Terra) con alcune altre divinità primordiali: Eros (l'amore), l'abisso (il Tartaro) e l'erebo (l'oscurità). Gea, senza la collaborazione di alcuna figura maschile, generò Urano (il cielo), che una volta nato la fecondò. Dalla loro unione per primi nacquero i Titani, sei maschi e sei femmine: Oceano, Ceo, Crio, Iperione, Giapeto, Teia, Rea, Temi, Mnemosine, Febe, Teti e Crono. Poi nacquero i monocoli Ciclopi (Bronte, Sterope e Arge) e gli Ecatonchiri (Briareo, Gige e Cotto) dalle cento mani. Crono l'astuto più giovane e terribile dei figli di Gea evirò il padre e divenne il sovrano dei Titani prendendo come moglie la sorella Rea, mentre gli altri Titani andarono a comporre la sua corte. Da Rea ebbe diversi figli che, per paura che lo spodestassero, mangiò uno ad uno. Ma non il più piccolo, Zeus, che Rea riuscì a nascondere affidandolo alle cure della capra Amaltea e che sostituì con una pietra ravvolta in fasce e in panni. Crono, ignaro della sostituzione, ingoiò quello che credeva l'ultimo dei suoi figli. Una volta adulto Zeus affrontò suo padre e lo costrinse a bere un farmaco che gli fece vomitare tutti i figli che aveva divorato, infine lo sfidò scatenando una guerra per il trono degli dei. Alla fine, con l'aiuto dei Ciclopi (che aveva liberato dal Tartaro) e da Campe, Zeus e i suoi fratelli e sorelle riuscirono ad avere la meglio, mentre Crono ed i Titani furono gettati a loro volta nel Tartaro e lì imprigionati. Oltre agli Olimpi, i Greci venerarono diverse divinità agresti come il dio-capra Pan, le Ninfe, le Nàiadi (che abitavano le sorgenti), le Drìadi (che dimoravano negli alberi), le Nereidi (abitatrici dei mari), gli dei fluviali, i Satiri ed altre. Esistevano poi le oscure forze del mondo sotterraneo come le Erinni (o Furie), che si credeva perseguitassero chi avesse commesso crimini contro i propri consanguinei. Altri personaggi della mitologia sono elencati di seguito: Acheloo - dio del fiume dell'etolia, figlio di Oceano e Teti Alfeo - dio del fiume con questo nome che scorre nel Peloponneso Alfito - dea seminatrice del grano bianco Asclepio - dio degli oracoli e della medicina (per i Romani Esculapio) Astrea - dea della sorte e della fortuna. Borea - dio del vento del nord Cabiri - gruppo di divinità adorate in Samotracia, Egitto e Menphi Calliope - Musa della Letteratura Càriti, più note nella loro versione romana di Grazie - dee della bellezza e forze della vegetazione: Aglaia, Eufrosine, Talia Ebe - coppiera degli dei, dea della giovinezza Ecate - dea della profezia, della luna, della notte, dei boschi, dei lupi e dei trivii Enio - dea della guerra Eolo re dei venti Eos - dea dell'aurora Eris - dea del caos e della discordia Eros - dio dell'amore, figlio di Afrodite 3

Esperidi - ninfe del tramonto, figlie della Notte Gea o Gaia - dea primordiale della terra, madre dei Titani ed essenza della natura Glauco - divinità marina Iacco - dio che guida la processione degli iniziati ai misteri eleusini Ilizia - genio femminile che presiede il parto Imeneo - dio che guida il corteo nuziale Iris - dea dell'arcobaleno Meti - figlia di Oceano, divinità dell'intelligenza astuta, madre di Atena Mnemosine - dea della memoria, madre delle Muse Moire - personificazione del destino di ciascuno Muse - cantatrici divine che presiedono al pensiero in tutte le sue forme, in particolare di: Calliope - musa della letteratura, Clio - musa della storia, Erato - musa della poesia erotica, Euterpe - musa della musica, Melpomene - musa della tragedia, Polimnia - musa della poesia religiosa, Talia - musa della commedia, Tersicore - musa della danza, Urania - musa dell'astronomia. Naponos - divinità della conoscenza, adorata in Magna Grecia Narciso - personaggio dell'amor di sé e della bellezza maschile Nefele (Zeus) - Dea delle nubi Nereo - divinità marina, figlio di Ponto e Gaia Nike - dea che personifica la Vittoria Nyx o Notte - dea della notte che ha generato Emera ed Etere assieme ad Erebo, Vi erano poi altre divinità personificazioni di alcuni aspetti della vita: Ore - divinità delle stagioni Pan - dio dei satiri* Persefone - figlia di Demetra, regina della morte Le Personificazioni, generate dalla Notte erano Apate, Ker, Moros, gli Oneiroi, Thanatos, Hypnos, Nemesi, Geras, Momo, Oizys, Philotes Pleiadi - 7 sorelle figlie del gigante Atlante Pluto - dio della ricchezza Ponto - personificazione maschile del mare Prassidiche - Triade divina della giusta punizione e della vendetta. Priapo - dio della città di Lampsaco, ha il potere di distogliere il malocchio Proteo - dio del mare incaricato di pascolare gli animali marini di Poseidone 4

Selene - divinità che guida il moto della Luna Sibilla - antichissima profetessa di Cuma divinizzata dopo la morte Stige - fiume degli inferi Thanatos - genio maschile alato che personifica la morte Tartaro - la regione più profonda del mondo, sotto gli inferi Tiche - fortuna, il caso divinizzato Titani e Titanidi - 6 figli e 6 figlie di Urano e Gaia Atlante - titano che reggeva il mondo sulle sue spalle Crono - padre delle prime sei divinità dell'olimpo, un Titano Elio - titano patrono del sole Febe - titana figlia di Urano, a cui si attribuisce la fondazione dell'oracolo di Delfi Giapeto - titano della prima generazione, figlio di Urano e Gaia Iperione - titano dell'oriente. Splende come il sole e può infiammarsi per attaccare Oceano titano nonché personificazione dell'acqua che circonda il mondo Rea - madre delle prime sei divinità dell'olimpo, un Titano Temi - dea della legge, titana Teti Titana Tritone - dio marino Urano - primordiale dio dei cieli, padre dei Titani Zefiro - dio del vento di ponente Orfeo - marito di Euridice Euridice - ninfa La mitologia greca ha avuto una grandissima influenza sulla cultura, le arti e la letteratura della civiltà occidentale e la sua eredità resta tuttora ben viva nei linguaggi e nelle culture che fanno parte di questa zona del mondo. È stata sempre presente nel sistema educativo, a partire dai primi gradi dell'istruzione, mentre poeti e artisti di tutte le epoche si sono ispirati a essa, mettendo in evidenza la rilevanza e il peso che i temi mitologici classici potevano rivestire in tutte le epoche della storia. 5

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