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Il Sindaco Prot. n. 10985 COMUNE DI CREMA Provincia di Cremona C.F. 91035680197 P.IVA 00111540191 Piazza Duomo, 25 26013 Crema (CR) tel. 0373-894340 - fax 0373-894257 e-mail: ufficio.sindaco@comune.crema.cr.it UFFICIO DI STAFF DEL SINDACO Crema, 14.04.2015 Egregio Presidente Roberto Maroni Gentile Assessore Valentina Aprea Egregio Direttore Generale Andrea Gibelli OGGETTO: LIQUIDAZIONE FONDAZIONE CHARIS CREMA E ATTI CONSEGUENTI Con la presente richiamo la vostra attenzione in merito ad una vicenda che riguarda Regione Lombardia ed il Comune di Crema (CR), di cui sono sindaco dal Maggio 2012. Opero una sintesi piuttosto dettagliata di una vicenda complessa, che è comunque agli atti documentata presso i vostri uffici (Referenti Struttura Sistema della Formazione Dirigente, allora DG Albonetti, Dott. Bonanno, Signora Lucia Liguori, Dott. Ruggero Grossoni, successivamente Arch. Alessandro Corno,). La vicenda parte nel 2008, quando l allora Sindaco di Crema Dott. Bruno Bruttomesso, il 26 marzo, con nota prot. 7602 manda un fax a Regione Lombardia in cui segnala due interventi di edilizia scolastica in scuole non statali di Crema, meritevoli di contributi regionali. Dopo soli due giorni, il 28 marzo, la Giunta Comunale di Crema approva la delibera 149/2008 che ha per oggetto: APPROVAZIONE PROTOCOLLI DI INTESA TRA REGIONE LOMBARDIA, COMUNE DI CREMA E FONDAZIONI CHARIS E MANZIANA PER UTILIZZO DEI CONTRIBUTI A VALERE SUI FONDI DELLA L.R. 1/2000 PER L EDILIZIA SCOLASTICA. Nello stesso giorno Regione Lombardia, Comune di Crema e Fondazione Charis sottoscrivono il protocollo di intesa con cui la DG Istruzione Formazione e Lavoro di Regione Lombardia (DG Albonetti) si impegna a proporre alla Giunta Regionale Lombarda l assegnazione di un contributo per il finanziamento della scuola della Fondazione Charis per 4,5 milioni di euro, su un costo complessivo di 14 milioni. La Giunta Comunale, approvando con la propria delibera 149/2008 il protocollo di intesa, si assume l'onere di fungere da ente attuatore dell intervento, rimandando a un successivo atto negoziale tra le parti gli oneri di ciascun contraente. 1

Il 9 aprile la Giunta Regionale approva la delibera n. 7030, relativa ai finanziamenti in materia di edilizia scolastica in Lombardia per il 2008; con tale deliberazione viene destinata la prima quota del finanziamento per la Fondazione Charis, per 1 milione di euro (non vi saranno altri impegni regionali, nonostante una iniziale proposta di 4,5 milioni della DG Istruzione Fonrazione e Lavoro). Tale possibilità per interventi di edilizia scolastica destinata ai privati era stata introdotta in Lombardia dal 2006, con possibilità di utilizzo di una quota fino al 25% dello stanziamento complessivo per interventi di «programmazione negoziata»: un accordo negoziale tra Regione, ente locale e privato come quello appunto sottoscritto a Crema. Sempre in quell anno 2008, il 25 Novembre, la Giunta Comunale di Crema assume l atto n. 2008/00456 con cui approva il progetto definitivo relativo all opera finanziata, denominato Stralcio attuativo n. 1 del nuovo complesso scolastico inserito nel Piano attuativo di iniziativa pubblica denominato Zona Polifunzionale area n. 3 Cascina Valcarenga della Fondazione Charis, trasmesso alla Regione il giorno successivo. Il 17 giugno 2009 viene stipulato anche il conseguente Accordo Negoziale previsto dal protocollo d intesa, per disciplinare le modalità di erogazione del contributo di 1.000.000, da cui si desume chiaramente come tale contributo è finalizzato quale quota di compartecipazione alla spesa di 8.992.179,99 dello stralcio attuativo n. 1 di cui alla delibera di G.C. succitata. Il progetto complessivo della Fondazione Charis riguarda infatti una struttura destinata ad ospitare una scuola paritaria (primaria di primo e secondo grado e scuola secondaria), una scuola materna, un CFP, un auditorium, una cappella ed una palestra con spalti per 400 posti per un importo complessivo di 40milioni di euro, ma il contributo di euro 1.000.000 viene finalizzato esclusivamente alla realizzazione dell edificio scolastico superiore (stralcio attuativo n.1 di cui sopra). I lavori nel frattempo partono e l importo di l milione di euro, sulla base degli accordi assunti e degli stati avanzamento lavori verificati dal Comune di Crema, viene trasferito dal Comune di Crema alla Fondazione Charis progressivamente, in tre momenti: il primo nel dicembre 2009, il secondo nel maggio 2010. Nel Giugno 2011 il Comune trasmette alla Regione comunicazione di fine lavori, dando atto che si è superato del 7,5% l importo lavori rispetto a quanto desumibile dal Q.E. iniziale di 8,9 Milioni di Euro a carico di Charis, per cui era stato quantificato lo stralcio attuativo n.1, e nel Luglio 2011 avviene il pagamento del terzo S.A.L., a saldo del contributo di 1.000.000, riconoscendo appunto in 9.669.455,65 euro l importo complessivo della spesa sino ad allora sostenuta per la realizzazione dei lavori, come desumibile dalla documentazione prodotta da Charis. Il Comune trasmette immediatamente la contabilità finale a Regione Lombardia, insieme ai certificati di regolare esecuzione delle opere effettuate. Nell Ottobre 2011 Regione Lombardia, con propria nota ufficiale, osserva che le opere realizzate dalla Charis benché superiori a quelle di cui all accordo negoziale del 17.06.2009 e relative al 1^ stralcio lavori di 8,992.179 euro devono essere integrate con il completamento dell edificio per lo svolgimento di funzioni di formazione scolastica superiore. Spiega infatti che le finalità del contributo regionale di 1milione di euro saranno pienamente soddisfatte con il completamento dell istituto superiore. Successivamente viene quindi chiesto alla Fondazione Charis un ulteriore progetto definitivo, che rappresenti lo stralcio funzionale a completamento del protocollo di intesa 2

con conseguente crono programma, ed il 07.02.2012 il Comune di Crema, con atto G.C. n 37/2012 approva il progetto definitivo riguardante lo stralcio a completamento dell impegno sottoscritto, evidenziando che: a) l importo complessivo dell opera ammonta a 39,358 MLN di cui 9,669.455 realizzati ed oggetto della pratica trasmessa alla Regione; b) l importo relativo all edificio di formazione scolastica viene indicativamente stimato in 17,758 MLN c) il crono programma predisposto dalla Fondazione indica al 30.06.2014 la data di ultimazione della scuola d) gli oneri per il completamento sono tutti a carico di Charis. Intanto nel Maggio 2012 a Crema di insedia la nostra Amministrazione. Le opere risultano ferme da mesi, nonostante nell autunno, contatti informali con la Fondazione Charis diano per imminente la ripresa dei lavori. Il 27.11 si tiene un incontro in Regione con l Arch. Corno, il Dr. Bonanno e l Amministrazione Comunale, ed il 10.12.2012 il Comune di Crema scrive a Fondazione Charis eccependo che a) la contabilità degli ultimi S.A.L. risale al 2011 b) i lavori risultano sospesi da mesi c) non viene indicato un cronoprogramma per la fine lavori d) il completamento dell edificio con stralcio funzionale per le funzioni di formazione superiore è essenziale per il mantenimento del contributo di 1.000.000 già assegnato ed erogato. Al fine di evitare l attivazione di procedure per la restituzione del contributo il Comune di Crema intima una relazione riassuntiva contenente la descrizione delle opere eseguite con relativo importo di spesa sostenuto e rendicontato ed un crono programma indicante la data di ripresa dei lavori per lo stralcio funzionale. La Fondazione Charis il 23 gennaio 2013 produce la documentazione richiesta, ma nel febbraio 2013 comunica di avere avviato una procedura di liquidazione volontaria, non essendo più in grado di reperire le risorse finanziarie per completare l opera. In quel momento gli stati avanzamento lavori sono fermi a poco più di 16 milioni ( su un totale di circa 40milioni) e nessuna parte della struttura risulta completata. Viene conseguentemente nominato un liquidatore, nella persona del dott. Alessandro Bani, con studio in Milano. A seguito di tale circostanza, in modo piuttosto inspiegabile, Regione Lombardia emana un decreto (Decreto Dirigenziale n. 5125 del 13.06.2013 della Direzione Generale Istruzione, Formazione e Lavoro, avente per oggetto: Pronuncia di decadenza del contributo di. 1.000.000 assegnato al Comune di Crema per l esecuzione delle opere di realizzazione del nuovo polo scolastico denominato Cascina Valcarenga Piano triennale 2007/2009 degli interventi di edilizia scolastica annualità 2008 L.R. 5 gennaio 2000, n.1 articolo 4 comma 107 Accertamento delle somme erogate ) con il quale, prendendo atto della mancata messa in atto del plesso scolastico, il contributo viene revocato e ne viene richiesta la restituzione al Comune di Crema, a cui la Regione scrive il giorno successivo (14.06.2013). Attraverso incontri in assessorato (uno con l Assessore Valentina Aprea il 14.05.2013), ma anche in via formale, precisamente con note del 23 marzo 2013 e del 01 Agosto 2013, agli atti documentate, il nostro Comune opera una serie di precisazioni e contestazioni. In particolare: 3

1. respinge fermamente ogni richiesta di restituzione del contributo di. 1.000.000 a Regione Lombardia in quanto, come noto, il Comune di Crema ha ricevuto tale contributo per poi erogarlo, sulla base degli accordi e della documentazione di volta in volta trasmessa alla Regione, alla Fondazione Charis, con la conseguenza che tale somma non è nella disponibilità dell Ente da anni; 2. eccepisce che ogni eventuale azione diretta al recupero del contributo del milione di, che il Comune ha ricevuto da Regione Lombardia ed erogato alla Fondazione Charis, a seguito delle procedure adottate in accordo con la Regione stessa, non può che essere rivolta nei confronti della Fondazione medesima; 3. invita la Direzione Regionale a rivalutare gli atti assunti, adeguandoli a quanto eccepito, sospendendo conseguentemente ogni determinazione in ordine alla restituzione del contributo da parte del Comune di Crema. 4. suggerisce a Regione Lombardia, avuta notizia dal commissario liquidatore della Charis, dott. Bani, dell inserimento fra i debiti della Fondazione Charis del contributo di. 1.000.000 della Regione, una diretta insinuazione nella Procedura di liquidazione per il recupero del contributo medesimo. Successivamente a tale nota seguono successive interlocuzioni politiche e tecniche nonché dichiarazioni pubbliche dell Assessore Valentina Aprea miranti a rassicurare il Comune di Crema, finchè il Dirigente della Struttura Sistema della Formazione Dott. Alessandro Corno, su sollecitazione del nostro dirigente Geom. Maurizio Redondi, con mail del 13.03.2014 conferma che Regione Lombardia si è direttamente insinuata nella procedura di liquidazione e che la pratica è seguita dalla Avvocatura Regionale, con la conseguenza che quando saranno recuperati i soldi dal fallimento, si provvederà a fare una sorta di compensazione sull accertamento emesso nei confronti del Comune. Tale circostanza di una insinuazione diretta, confermata dal commissario liquidatore Alessandro Bani, ci rassicura rispetto al fatto che non verrà richiesto all Ente alcun pagamento di somme che non sono più nelle disponibilità del Comune, proprio in ragione dell accordo trilaterale a suo tempo stipulato, ispirato da Regione Lombardia. Di questi giorni la notizia tuttavia che il Dirigente della Ragioneria di Regione Lombardia U.O. Programmazione e Gestione Finanziaria Dott. Giuseppe Chiappalone, raggiunti telefonicamente i nostri uffici, riferisce di dovere adottare tutte le misure per la riscossione della somma in discussione in quanto atto dovuto, da dimostrare al Collegio Revisori di Regione Lombardia così come alla Corte dei Conti. Per tale motivo annuncia che emetterà atto di pignoramento di somme per un milione di euro in capo al Comune di Crema, a meno che venga accertata, da un ulteriore atto della Direzione Generale Regionale, l insussistenza motivata del credito. Va da sé che la mia Amministrazione si oppone e si opporrà in maniera totale, recisa, assoluta, per tutte le ragioni sopra esposte, ad una istanza di Regione Lombardia laddove un tale atto venisse assunto ed ingiunto al Comune di Crema, resosi semplicemente disponibile a fungere da ente attuatore per assecondare il disegno regionale di assegnazione di risorse alla Fondazione Charis ed essendosi il Comune di Crema sempre mosso all interno del perimetro delle competenze ed incombenze attribuitegli da Regione Lombardia con gli atti via via assunti. Chiedo pertanto che il Direttore Generale di Regione Lombardia, acquisita la documentazione agli atti presso la Struttura Sistema della Formazione, sentiti il Dott. Alessandro Corno, la signora Lucia Liguori, il Dott. Bonanno, il Dott. Ruggero Grossoni, 4

voglia accertare l insussistenza del credito verso il Comune di Crema e attestare che il medesimo credito, così come agli atti documentato, è vantato da Regione Lombardia esclusivamente nei confronti della Fondazione Charis, così stralciando la posizione del Comune di Crema, semplice intermediario nella erogazione dei denari sulla base della disciplina proposta da Regione Lombardia ed accolta dal nostro Comune. Alla luce di quanto sopra esposto, dopo avere atteso qualche giorno al fine di potere verificare, insieme a Regione Lombardia, alla Provincia di Cremona ed al Commissario liquidatore della Fondazione Charis la possibilità di una riconversione in chiave pubblica dell immobile di che trattasi, accedendo ai finanziamenti dei Fondi BEI, messi a bando con scadenza il 10.04.2015 (verifica poi conclusasi negativamente la scorsa settimana in quanto la proprietà del bene è attualmente in capo alla Fondazione e tale elemento rende non accessibile il finanziamento), richiamato quanto ampiamente documentato agli atti e verificabile attraverso l interlocuzione con dirigenti e funzionari di regione Lombardia sopra citati, con la presente, facendo riferimento alle precedenti note prot. 5401/13.03.2013 e prot. 17772/01.08.2013 CHIEDO 1. che il Direttore Generale di Regione Lombardia voglia prioritariamente accertare la insussistenza del credito di 1.000.000 di Euro nei confronti del Comune di Crema, in quanto, come è noto e documentato, il Comune di Crema ha ricevuto tale contributo per poi erogarlo, sulla base degli accordi e della documentazione di volta in volta trasmessa alla Regione, alla Fondazione Charis, con la conseguenza che tale somma non è nella disponibilità dell Ente da anni; 2. che Regione Lombardia si renda disponibile, insieme alla Provincia di Cremona, al Liquidatore della Fondazione Charis, al Comune di Crema, al fine di valutare se sussistano le condizioni per non disperdere, anzi per mettere a frutto le ingenti risorse economiche già investite da Regione Lombardia e per recuperare una costruzione di dimensioni assai imponenti che rischia di deperire e non potere soddisfare le pretese risarcitorie della Regione. In tal modo si trasformerebbe un evento sfavorevole in una opportunità: quella di ottenere a condizioni ora vantaggiose una struttura scolastica pubblica ritenuta tuttora necessaria, in quanto passibile di reimpiego a beneficio dell utenza scolastica che grava sul comprensorio cremasco. In attesa di un positivo, tempestivo riscontro, sono a porgere distinti saluti. IL SINDACO Dr.ssa Stefania Bonaldi 5