Gli eventi della Rivoluzione in sintesi Si distinguono tre grandi fasi della Rivoluzione: iniziale centrale finale tratti generali (tendenzialmente) legalitaria e (più) moderata: sembra riuscire un compromesso tra il Re e la rivoluzione estremista: il potere è in mano ai Montagnardi, che dominano col Terrore nuovamente moderata: il potere passa ai "termidoriani" periodo dall'estate del 1789 all'estate 1792 dal 10 agosto 1792 al 27 luglio 1794 dal 27 luglio 1794 fino al 9 novembre 1799 (colpo di stato di Napoleone) organi istituzionali Stati Generali Assemblea Costituente Assemblea Legislativa Convenzione Nazionale Direttorio fase (semi-)legalitaria iniziale sembra riuscire un compromesso tra il Re e la rivoluzione; organismi: gli Stati generali, trasformati poi in Assemblea Costituente, e poi l'assemblea Legislativa dall'estate del 1789 all'estate 1792 1789 marzo 5 maggio elezioni per gli Stati Generali organismo previsto dagli ordinamenti della monarchia ma da moltissimo tempo non più di fatto convocato, era formato da rappresentanti dei tre Ordini, nobilità, clero e terzo stato. seduta inaugurale degli Stati Generali; problema del voto (per testa o per ordine). Si pone subito il problema del voto: per ordine, come era accaduto in passato, ovvero per testa (cioè rappresentante per rappresentante). Votando per ordine i ceti privilegiati sarebbero stati avvantaggiati, avendo una maggioranza (due contro uno) assicurata, mentre votando per testa il Terzo Stato avrebbe avuto la maggioranza, non solo perché qualche nobile e qualche ecclesiastico avrebbe votato con lui, ma anche per la composizione dell'assemblea la nobiltà 270 rappresentanti, di cui 1/3 liberali il clero: 291 rappresentanti il terzo stato: 578 rappresentanti (di cui almeno 200 avvocati, 80/100 commercianti, mercanti e finanzieri, 50 proprietari terrieri, una 30 uomini di scienza, tra cui molti medici) Ma il Terzo stato non riesce a ottenere subito di votare per testa e a questo punto, separatosi dal resto dell'assemblea, si proclama prima Assemblea dei Comuni (6 maggio), a imitazione dell'inghilterra, poi proclamatosi Assemblea Nazionale
(17 giugno), giura di non sciogliersi fino alla elaborazione di una Costituzione (giuramento della Pallacorda, dove erano stati costretti a ritrovarsi per la chiusura da parte del Re della loro sede: 20 giugno) 27 giugno il Re invita clero e nobilità ad unirsi al Terzo Stato, accettando il voto per testa gli Stati Generali diventano Assemblea Nazionale Costituente, incaricata di 9 luglio decidere il nuovo assetto della Francia presa della Bastiglia fortezza ritenuta, a torto del resto, simbolo del potere assolutista, ma dove erano rinchiusi solo 7 detenuti, e non politici (4 falsari, due matti e un maniaco 14 luglio sessuale), e dove gli "strumenti di tortura" erano in realtà oggetti da museo o di uso quotidiano <!--[cfr. Messori, Pensare la storia, p.311/2]-->); il governatore della Bastiglia fu massacrato a tradimento, e decapitato da un garzone di macellaio (che "sapeva lavorare le carni"): la sua testa, ficcata su una picca, come quello del sindaco di Parigi, venne portata in processione. 17 luglio il Re riconosce il Comune di Parigi come nuova entità istituzionale fine luglio assalti ai castelli e incendio dei documenti degli archivi 4 agosto abolizione del regime feudale 26 agosto Dichiarazione dei Diritti dell'uomo e del Cittadino il Re e la famiglia costretti a trasferirsi da Versailles a Parigi (in tale occasione 5 ottobre viene anche umiliantemente costretto a indossare il berretto frigio, simbolo della Rivoluzione) novembre confisca dei beni ecclesiastici dicembre parità di diritti ai protestanti 1790 14 luglio in ricordo della presa della Bastiglia: Festa della Federazione, cui partecipa il Re Costituzione Civile del Clero: i sacerdoti e i vescovi vengono totalmente luglio inquadrati nello Stato e costretti a giurare fedeltà ad esso più che alla Chiesa universale 1791 tra il 90 e il 91 la Costituente vara una serie di provvedimenti che riformano profondamente la struttura amministrativa della Francia, tra l'altro suddividendola in 83 dipartimenti. Legge Le Chapelier: sciolte le corporazioni e vietati gli scioperi 14 giugno 20-21 giugno Si tratta si scelte filocapitalistiche: vengono le corporazioni e le società di mutuo soccorso erano basate su valori comunitari, estranei e nocivi all'individualismo capitalistico, e il diritto di sciopero viene negato, alla faccia del "popolo" tanto decantato a parole; Vengono anche aboliti i residui dazi interni, per favorire al massimo il commercio. tentata fuga del Re: scoperto e fermato a Varennes
approvata la nuova Costituzione La Francia diviene una monarchia costituzionale, ed attua il principio delle divisione dei tre poteri: 3 settembre il Re è dei francesi, rappresentante della Nazione, da cui emana la sovranità (superamento del diritto divino), e a cui presta giuramento di fedeltà; esercita il potere esecutivo, nominando i ministri che sono responsabili solo di fronte a lui, ed ha diritto di veto sulle leggi approvate dal Parlamento, ma solo una volta (per legge); il potere legislativo è affidato a una sola Camera (monocameralismo), l'assemblea Legislativa, di 745 membri, eletti su base censitaria, per soli due anni; i cittadini vennero divisi in attivi (con maggiori diritti, pagavano una certa imposta annua; erano circa 4 milioni, a loro volta distinti in eleggibili o no) e passivi (circa 3 milioni); il potere giudiziario è affidato a magistrati eletti dal popolo; Vi sono elementi di squilibrio, che spiegano perché le cose non si assestarono su tale assetto: il monocameralismo e la brevità del mandato elettorale erano destinati a innescare un clima di irrequieta e inconcludente frenesia, e la scelta di statalizzare il clero, calpestando 18 secoli di Cristianesimo, apriva una profonda ferita nella coscienza di molti francesi. 1 ottobre 1792 si riunisce per la prima volta la Assemblea Legislativa, il Parlamento previsto dalla Costituzione dichiarazione di guerra all'austria fu voluta 20 aprile dal Re, che sperava che una sconfitta della Francia rivoluzionaria gli avrebbe ridato il potere assoluto dai girondini, che speravano al contrario che una vittoria della Francia avrebbe definitivamente consolidato i risultati già raggiunti Gli unici che ne avrebbero tratto vantaggio, i giacobini, temevano invece che la guerra avrebbe travolto la Rivoluzione, per le debolezza dell'esercito francese di fronte alle potenti nazioni assolutistiche, interessate, come ben sapeva il Re, a soffocare un pericoloso contagio. fase estremista le truppe francesi, guidate dai nobili, interessati come il Re a far vincere primavera/estate gli austroprussiani che avrebbero riportato l'assolutismo, subiscono una serie di rovesci militari tali da far temere il peggio per la Rivoluzione.
estate 10 agosto mobilitazione popolare: a Parigi si organizzano i sanculotti, così chiamati dalla foggia dei pantaloni, che finivano alla caviglia e non poco sotto il ginocchio, come quelli aristocratici, detti appunti culottes, e in provincia i federati si mobilitano convergendo in massa per difendere la Rivoluzione minacciata. Viene composta la Marsigliese, composta da Rouget de l'isle per l'armata del Reno, venne cantata per la prima volta dalla colonna dei marsigliesi, particolarmente combattivi la folla invade la residenza parigina del Re, le Tuileries, dove il Re era difeso solo da merceneri svizzeri e da nobili; in un primo tempo la folla venne fermata a fucilate (376 tra morti e feriti), poi il Re diede ordine di cessare il fuoco, e lo fa prigioniero. l'assemblea Legislativa lo sospende dalle sue funzioni, e il Comune di Parigi ne cura la custodia carceraria. Vengono indette nuove elezioni a suffragio universale. si insedia un nuovo parlamento (senza precisarne le funzioni), la Convenzione Nazionale: la potevano votare teoricamente 7 milioni di settembre francesi (suffragio universale), di fatto solo il 10% di loro andò a votare; evidentemente non si fidava della effettiva legalità dei rivoluzionari. massacri di presunti controrivoluzionari nelle prigioni (1400 circa 2-6 settembre vengono trucidati senza alcuna possibilità di difendersi) 20 settembre vittoria francese a Valmy sugli austroprussiani 21 settembre abolita la monarchia, viene proclamata la Repubblica 9 novembre vittoria di Jemappes 10 dic '92/ 20 gen '93 processo a Luigi XVI sia i girondini sia i montagnardi concordano nel ritenere il Re colpevole di tradimento della nazione, per il suo tentativo di fuga e per aver complottato con i sovrani europei contro la Rivoluzione; tuttavia divergenze si creano sul tipo di condanna: la pena capitale passa con una maggioranza non molto ampia, 387 voti contro 334. 1793 gennaio/marzo vittorie delle armate francesi e avanzata in Savoia, Belgio e Renania: l'idea è esportare la rivoluzione in altri paesi 20 gennaio il Re viene condannato a morte 21 gennaio il Re, Luigi XVI, viene decapitato sconfitta francese a Neerwinden: la Francia ha ora contro non solo 18 marzo Austria e Prussia, ma anche Olanda, Inghilterra, Spagna e molti altri stati, preoccupati dell'espansionismo rivoluzionario marzo insurrezione della Vandea e di altre regioni contro il governo rivoluzionario, nemico della fede e del (vero) popolo 6 aprile istituzione del Comitato di Salute Pubblica: si va verso il regime una folla di sanculotti parigini costringe la Convenzione a liquidare i 2 giugno girondini, ultimo baluardo moderato, e a dare tutto il potere ai Montagnardi: è il Terrore 24 giugno Dichiarazione dei diritti dell'uomo e del cittadino.
Costituzione dell'anno I 24 giugno non entrò peraltro mai in vigore, prevedeva il suffragio universale il diritto al lavoro e all'assistenza come pure il diritto a resistere alla tirannide 17 settembre legge dei sospetti, in base alla quale saranno arrestati e in gran parte ghigliottinati mezzo milione di francesi, senza regolare processo 5 ottobre calendario repubblicano 1794 10 giugno intensificazione del Terrore: è il "Grande Terrore" 26 giugno vittoria francese a Fleurus 27 luglio 1795 aprilemaggio fase termidoriana [9 termidoro] Robespierre è messo sotto accusa, e il giorno dopo ghigliottinato: è la fine del Terrore repressione di rivolte dei sanculotti aprile-luglio trattati di pace con Prussia e Olanda Costituzione dell'anno III