SCHEDA DI SICUREZZA ISOLVAL BOARD 1 - IDENTIFICAZIONE DELLA SOSTANZA E DELLA SOCIETÀ Nome commerciale: Tipo di prodotto e impiego: ISOLVAL BOARD Pannelli termoisolanti in perlite espansa. Questi prodotti sono utilizzati come isolanti termici per coperture piane. Fornitore: Valli Zabban S.p.A. - Via Danubio n 10 50019 Sesto Fiorentino (FI) ITALY Tel. 055/328041 Fax 055/300300 Internet: www.vallizabban.it E-mail: infotec@vallizabban.it Per informazioni urgenti rivolgersi a: Numero telefonico di chiamata urgente della società e/o di un organismo ufficiale di consultazione: Tel. +39 055 328041 - VALLI ZABBAN S.p.A. Persona competente responsabile della scheda di dati di sicurezza: Valli Zabban S.p.A. - Via Danubio n 10 50019 Sesto Fiorentino (FI) ITALY E-mail: tecnolab@vallizabban.it Tel. +39 055 328041 2 COMPOSIZIONE / INFORMAZIONE SUGLI INGREDIENTI Descrizione Il prodotto, preformato in pannelli, unisce isolamento termico con ottimo comportamento al fuoco, proprietà meccaniche e stabilità dimensionale. Composizione COMPONENTI % N EINECS Simbolo Frasi di rischio Perlite espansa 45-65 Fibre di cellulosa 20-35 265-995-8 Lana minerale 10-20 - Bitume 3-6 232-490-9 Amido 2-5 232-679-6 Nessuno dei componenti è radioattivo ai sensi della Direttiva Europea Euratom 96/29. 3 - IDENTIFICAZIONE DEI PERICOLI EFFETTI IRRITANTI L esposizione può provocare leggere irritazioni meccaniche alla pelle, agli occhi e alle vie respiratorie superiori. Questi effetti sono normalmente temporanei. Pagina 1 di 7
Sintomi o patologie preesistenti quali dermatiti, asma e patologie polmonari croniche possono venire aggravate dall esposizione. 4 - MISURE DI PRIMO SOCCORSO PELLE: In caso di irritazione della pelle, sciacquare e lavare delicatamente con acqua la zona irritata. Non strofinare o grattare. OCCHI: In caso di contatto lavare abbondantemente con acqua. Tenere a disposizione un collirio. Non sfregare gli occhi. NASO E GOLA: In caso di irritazione del naso o della gola, spostarsi in una zona non polverosa, bere dell acqua e soffiarsi il naso. Se i sintomi persistono, consultare il medico. 5 - MISURE ANTINCENDIO Questo materiale viene classificato come ritardante del fuoco. Utilizzare un agente estinguente per i circostanti materiali combustibili. 6 - MISURE IN CASO DI FUORIUSCITA ACCIDENTALE Nel caso di dispersioni accidentali che generano alte concentrazioni di polveri, dotare i lavoratori di adeguato equipaggiamento di protezione come descritto nel paragrafo 8. Riportare al più presto la situazione alla normalità. Prevenire un ulteriore dispersione di polveri umidificando il materiale. Rimuovere i frammenti di materiale, quindi pulire utilizzando un aspiratore con filtro ad alta efficienza (HEPA). Se comunque fosse necessario pulire ulteriormente con scope si raccomanda di bagnare prima. Non utilizzare aria compressa. Non lasciare il materiale esposto al vento. Non scaricare il prodotto nei condotti fognari ed evitare inoltre lo scarico nei corsi d acqua. Per lo smaltimento, vedere sezione 13. 7 - MANIPOLAZIONE E STOCCAGGIO MANIPOLAZIONE/TECNICHE PER LA RIDUZIONE DELLE EMISSIONI DURANTE LA MANIPOLAZIONE La manipolazione può causare emissioni di polveri. Adeguate misure di prevenzione e controllo del ciclo di lavorazione, combinate con un efficace sistema di pulizia permetteranno di rimanere entro i valori limite di esposizione. Pagina 2 di 7
STOCCAGGIO Evitare di danneggiare gli imballi. E consigliato l uso di cartoni riciclabili e/o di film plastici. 8 - CONTROLLO DELL ESPOSIZIONE / PROTEZIONE INDIVIDUALE NORME D IGIENE E LIMITI D ESPOSIZIONE Le norme relative alla prevenzione e ai valori limite d esposizione possono differire da un paese all altro. Stabilire quale valore limite si deve applicare conformandosi alle locali norme. Nel caso non esistessero valori limite e norme specifiche si consiglia di consultare un igienista del lavoro che potrà assistervi per una valutazione specifica del rischio sul posto di lavoro e di conseguenza potrà raccomandarvi le appropriate protezioni respiratorie. Esempi di valori limite d esposizione per le lane minerali sono qui sotto riportati (Gennaio 2003). LIMITE DI ESPOSIZIONE NAZIONE Polvere Polvere Lana minerale FONTE inalabile (2) respirabile (2) (1) Germania 10 mg/m 3 6 mg/m 3 0.5 f/ml TRGS 900 Francia 10 mg/m 3 5 mg/m 3 1.0 f/ml Circulaire TR 82/46 de Juillet 1982 Inghilterra 10 mg/m 3 3 2.0 f/ml e 5 4 mg/m 3 mg/m HSE EH 40/99 Italia 10 mg/m 3 3 mg/m 3 1.0 f/cm 3 Raccomandato dall ACCGIH nel 1999 (1) Concentrazioni medie ponderate nel tempo di fibre respirabili misurate su 8 ore con il metodo convenzionale del filtro a membrana o della polvere totale respirabile con il metodo gravimetrico tradizionale. (2) Concentrazioni gravimetriche della polvere respirabile o inalabile-media ponderata su 8 ore. CONTROLLI TECNICI Analizzare i processi di lavorazione al fine di identificare le potenziali fonti di esposizione alle polveri. Si possono usare sistemi di aspirazione che prelevano le polveri alla fonte. Ad esempio: tavoli di lavoro in aspirazione, apparecchi di controllo delle emissioni di polveri e equipaggiamento adeguato per il lavoro manuale. Tenere pulito il posto di lavoro. Usare un aspiratore con filtro ad alta efficienza (HEPA) per la pulizia. Non usare scope o aria compressa. EQUIPAGGIAMENTI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE Protezione della pelle: Portare guanti e tute da lavoro che lascino liberi il collo e i polsi. Dopo l uso pulire gli abiti da lavoro prima di toglierli al fine di rimuovere le fibre (usare un aspiratore, mai aria compressa). Protezione degli occhi: Se necessario portare occhiali di sicurezza con protezioni laterali. Protezione respiratoria: Nel caso di concentrazioni al disotto del valore limite non è obbligatoria alcuna protezione respiratoria ma può essere proposta una maschera di tipo FFP2 che verrà utilizzata su base volontaria. Per operazioni di breve durata dove non si oltrepassa di dieci il valore limite usare una maschera FFP2. Nel caso di concentrazioni molto elevate o sconosciute, consultare la nostra società. Pagina 3 di 7
INFORMAZIONE E FORMAZIONE DEI LAVORATORI Il personale dovrà essere istruito sulle procedure di lavorazione e dovrà essere informato sulle norme da applicare. CONTROLLI AMBIENTALI Verificare i valori applicabili secondo le norme locali, nazionali o europee per le emissioni nell aria, nelle acque ed al suolo. Per i rifiuti vedi Paragrafo 13. 9 - PROPRIETÀ FISICHE E CHIMICHE Aspetto: Lastra di colore marrone-marrone chiaro Punto di ebollizione. Punto d infiammabilità: Auto infiammabilità: Proprietà comburenti: Densità relativa: 135 kg/m 3 Solubilità: Leggera Diametro geometrico medio ponderato rispetto alla lunghezza: > 1,5 µm Coefficiente di ripartizione: Odore: Leggero Punto di fusione: > 1300 C Infiammabilità: Proprietà esplosive: Tensione di vapore: 10 - STABILITÀ E REATTIVITÀ CONDIZIONI O SOSTANZE DA EVITARE Nessuna. PRODOTTI DI DECOMPOSIZIONE Nessuno. 11 - INFORMAZIONI TOSSICOLOGICHE PROPRIETÀ IRRITANTI Testate secondo la norma vigente (Direttiva 67/548/CEE, Allegato 5, Metodo B4), le fibre contenute in questi prodotti hanno dato risultato negativo. Tutte le fibre minerali artificiali come pure alcune fibre naturali, possono provocare una leggera irritazione con prurito o raramente, su alcuni soggetti particolarmente sensibili, un leggero rossore. A differenza di altre reazioni irritanti, questa non deriva da una reazione allergica o chimica ma semplicemente da un effetto meccanico. Pagina 4 di 7
TOSSICITÀ RESPIRATORIA Le fibre contenute in questo prodotto sono state testate, riguardo la loro biopersistenza, in conformità alle norme vigenti della Comunità Europea. I valori di biopersistenza misurati fanno sì che queste lane siano esonerate dalla classificazione di cancerogenicità secondo i criteri della nota Q della Direttiva 67/548/EEC. TOSSICITÀ CRONICA Alcuni studi effettuati sulla pelle di animali, applicando sulla pelle stessa della condensa di vapori bituminosi, hanno evidenziato lo sviluppo di tumori della pelle. Però, nessuna associazione tra l esposizione dell uomo e il tumore è stata riportata. Lo IARC ha concluso che non c è evidenza che il bitume da solo sia cancerogeno per l uomo. TOSSICITÀ RESPIRATORIA DELLE LANE MINERALI Gli studi epidemiologici effettuati su persone addette alla produzione di lane minerali non hanno dimostrato nessun effetto sulla salute legato alle fibre. Gli eccessi di tumori al polmone rilevati una prima volta nel 1982 hanno portato a una ricerca supplementare nella quale l analisi di alcuni importanti fattori confondenti ha permesso di attribuire a detti fattori e non alle fibre la causa degli eccessi. Il tabagismo è stato identificato come il più importante di questi fattori. STUDI SPERIMENTALI SULLE LANE MINERALI Durante gli studi per inalazione effettuati su animali le fibre minerali non hanno provocato né fibrosi polmonare, né cancro del polmone e nemmeno mesotelioma. Altri studi effettuati su animali per instillazione intratracheale e intraperitoneale non hanno evidenziato nessuna malattia salvo quelle derivanti da fibre di vetro molto fini per applicazioni speciali e da fibre minerali sperimentali. 12 - INFORMAZIONI ECOLOGICHE Questi prodotti sono materiali inerti stabili nel tempo. Nessun effetto negativo di questo materiale è attualmente noto. 13 - CONSIDERAZIONI SULLO SMALTIMENTO Gli sfridi di questi materiali possono generalmente essere inviati alle discariche autorizzate al proposito. Onde conoscere a quale gruppo appartiene il materiale consultare la lista Europea (Decisione n 2000/532/CE modificata) e verificare che sia conforme alle Vs. normative regionali e nazionali. Nel caso che questi sfridi siano stati inquinati da materiali pericolosi dovranno essere applicate delle raccomandazioni specifiche. A meno che siano umidificati, questi materiali sono per loro natura polverosi per cui devono essere smaltiti in sacchi di plastica o altri contenitori chiusi. Presso alcune discariche autorizzate i materiali polverosi possono essere trattati differentemente affinché vengano smaltiti rapidamente onde evitare la dispersione di polveri nell aria. Verificare che le norme regionali o nazionali possano essere applicate. Pagina 5 di 7
14 - INFORMAZIONI SUL TRASPORTO Non classificata come merce pericolosa dai regolamenti internazionali riguardanti i trasporti (ADR,RID,IATA,IMDG). Evitare che la polvere possa disperdersi durante il trasporto. 15 - INFORMAZIONI SULLA REGOLAMENTAZIONE TIPO DI FIBRE COME DEFINITO NELLA DIRETTIVA 67/548/CEE La definizione deriva dalla direttiva europea 67/548/CEE sulla classificazione, l etichettatura e l imballaggio delle sostanze e dei preparati pericolosi come modificata dalla direttiva 97/69/CE e dalla loro implementazione nelle normative degli Stati Membri. Secondo la Direttiva 67/548/CEE la fibra contenuta in questo prodotto è una lana minerale che appartiene al gruppo delle fibre (silicati) artificiali vetrose a orientazione casuale con un contenuto di ossidi alcalini e alcalino-terrosi (Na 2 O+K 2 O+CaO+ MgO+BaO) superiore al 18% in peso. Secondo la Direttiva 677548/CEE tutti i tipi di fibre (silicati) artificiali vetrose sono classificate irritanti per la pelle nonostante il fatto che i test eseguiti secondo l appropriato metodo EU (Direttiva 67/548/CEE, Allegato 5, Metodo B4), non abbiano mostrato nessuna reazione irritante per cui non dovrebbero essere classificate irritanti. Secondo la nota Q della Direttiva 67/548/CEE, la lana minerale è esonerata dalla classificazione di sostanza cancerogena in ragione della sua bassa biopersistenza polmonare come misurata secondo i metodi specificati dall Unione Europea e dalle norme Tedesche (protocollo EU ECB/TM/27(rev7) e secondo il metodo Tedesco specificato nel TRSG 905 (1999). PROTEZIONE DEI LAVORATORI Deve essere conforme alle diverse direttive europee come modificate e implementate negli Stati Membri: a) Direttiva del Consiglio 89/391/CEE in data 12 giugno 1989 sull introduzione delle misure da adottare per migliorare la sicurezza dei lavoratori sul posto di lavoro (OJEC(Giornale Ufficiale della Comunità Europea) L 183 del 29 giugno 1989, p.1). b) Direttiva del Consiglio 98/24/CE in data 7 aprile 1998 sulla protezione della salute e della sicurezza dei lavoratori contro i rischi legati all uso di agenti chimici sul posto di lavoro (OJCE L 131 del 5 maggio 1998, p.11). ALTRE POSSIBILI REGOLAMENTAZIONI E proprio degli Stati membri implementare le Direttive Europee all interno delle loro normative nazionali nei tempi stabiliti dalla direttiva. Gli Stati Membri possono altresì introdurre direttive più restrittive. E pertanto necessario adeguarsi sempre alle normative nazionali. 16 - ALTRE INFORMAZIONI REFERENZE UTILI (le direttive citate devono essere considerate nella loro versione emendata) Direttiva del Consiglio 89/391/CEE del 12 giugno 1989 sull introduzione delle misure da adottare per migliorare la sicurezza dei lavoratori sul posto di lavoro (OJEC (Giornale Ufficiale della Comunità Europea) L 183 del 29 giugno 1989,p.1). Direttiva del Consiglio 67/548/CEE relativa all adeguamento delle disposizioni legislative, regolamentari e amministrative degli Stati Membri relative alla classificazione, all imballaggio e all etichettatura delle sostanze pericolose (OJEC L 196 del 16 Agosto 1967, p.1 e relative modifiche e aggiornamenti relativi ai progressi tecnici). Pagina 6 di 7
Direttiva del Consiglio 97/69/CE del 5 dicembre 1997 23 aggiornamento relativo ai progressi Tecnici della Direttiva del Consiglio 67/548/CEE(OJEC L 343,p.19 del 13 Dicembre 1997). Direttiva del Consiglio 98/24/CE del 7 aprile 1998 sulla protezione della salute e della sicurezza dei lavoratori contro i rischi legati all uso di agenti chimici sul posto di lavoro (OJCE L 131 p.11 del 5 maggio 1998). TRGS 521: Faserstäube, Februar 1999. PRECAUZIONI DA PRENDERE DOPO L USO E IN OCCASIONE DELLA LORO RIMOZIONE Poiché durante le operazioni di rimozione del materiale dopo il suo utilizzo nei forni industriali si possono avere alte concentrazioni di polvere l ECFIA raccomanda : a) prendere le adeguate misure per ridurre le emissioni di polveri, a) che il personale addetto alle operazioni utilizzi un equipaggiamento di protezione respiratoria adeguato al fine di ridurre l esposizione conformemente ai valori limite applicabili. Le informazioni contenute in questo documento sono basate sulle conoscenze, disponibili alla data di compilazione, relative alle prescrizioni per la sicurezza e per il corretto uso del prodotto. Di conseguenza VALLI ZABBAN SPA non si assume nessuna responsabilità per comportamenti degli acquirenti non conformi alle informazioni sopra riportate, per impieghi del prodotto non ragionevolmente prevedibili, non corretti o impropri, per carenza di informazione degli utilizzatori finali. In caso di dubbi nell'utilizzo contattare il produttore all indirizzo riportato nella Sezione 1. Le caratteristiche del materiale espresse nella presente scheda sono da interpretare al solo fine di indicare le norme di sicurezza e le azioni di emergenza e non possono pertanto essere interpretate come indicazione di specifica di prodotto o garanzia di qualità. Pagina 7 di 7