VELA LE VIE DELL ARTE LE NUOVE METE DELLE GITE SOCIALI FORMELLO SPORTING CLUB LO SPORT IMMERSO NEL VERDE E NEL BLU ETTORE CONTI LA VOCE DELL IRONIA

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N. 40 - Settembre 2018 - Periodico trimestrale di finanza e cultura - Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in A.P. - 70% - Roma Aut. N. 21/2009 VELA VEIOLAGO LE VIE DELL ARTE LE NUOVE METE DELLE GITE SOCIALI LA RIVISTA DELLA BANCA DI FORMELLO E TREVIGNANO DI CREDITO COOPERATIVO FORMELLO SPORTING CLUB LO SPORT IMMERSO NEL VERDE E NEL BLU ETTORE CONTI LA VOCE DELL IRONIA FORMELLO JAZZ FESTIVAL BALLARE AL RITMO DI SWING TREVIGNANO FILMFEST IL CINEMA RACCONTA IL VIAGGIO BCC CREDITO COOPERATIVO Formello e Trevignano Romano

La gita settembrina Il tradizionale viaggio di settembre ha portato i nostri soci a Torino, passando per Bologna e al ritorno per Genova. Tre città, tre storie diverse e tre caratteristici paesaggi urbani: i palazzi regolari e le ville regie, i portici e le torri medievali, il molo e il porto. Qui i soci sono a Piazza Portoria, a Genova. La città sta lentamente riacquistando la normalità dopo il crollo del Ponte Morandi (14 agosto 2018).

BCC CREDITO COOPERATIVO Formello e Trevignano Romano

BCC CREDITO COOPERATIVO VELA N. 40 - Settembre 2018 - Periodico trimestrale di finanza e cultura - Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in A.P. - 70% - Roma Aut. N. 21/2009 LA RIVISTA DELLA BANCA DI FORMELLO E TREVIGNANO DI CREDITO COOPERATIVO VEIOLAGO LE VIE DELL ARTE LE NUOVE METE DELLE GITE SOCIALI FORMELLO SPORTING CLUB LO SPORT IMMERSO NEL VERDE E NEL BLU ETTORE CONTI LA VOCE DELL IRONIA FORMELLO JAZZ FESTIVAL BALLARE AL RITMO DI SWING TREVIGNANO FILMFEST IL CINEMA RACCONTA IL VIAGGIO Sommario 3 Editoriale del Presidente 4 L economia del Lazio 5 Il Punto del Direttore 6 Le Vie dell Arte 6 Formello e Trevignano Romano La rivista della Banca di Formello e Trevignano di Credito Cooperativo Non possiamo dirigere il vento, ma possiamo orientare la vela. (Seneca, scrittore latino) 11 Formello Sporting Club Periodico trimestrale Anno 11 - N. 40 Settembre 2018 Registrato presso il Tribunale di Tivoli il 27-10-2008 al N. 21/2008 Redazione Viale Umberto I, 92 Formello (Roma) Tel. 06 90 14 30 95 Direttore Responsabile Armando Finocchi Ufficio Soci Tel. 06 90 14 30 55 Stampa Miligraf Srl Via degli Olmetti, 36 Formello (Roma) Tel. 06 90 75 142 In copertina Borghi medievali come nidi di rondine sulla roccia. Questa è Orvieto, prima meta di un programma di gite sociali più coinvolgente che mai (fonte: archivio del Comune di Orvieto) 14 La Grande Guerra 20 Formello Jazz Festival 20 14 11 www.bccformello.com 24 Ettore Conti, la voce dell ironia 26 Navigare nella storia 30 Strada facendo 32 Le migliori tesi di laurea La sala del trono nella Reggia di Caserta, che abbiamo visitato nel mese di giugno con oltre 120 soci

Le filiali della BCC un riferimento in ogni comune Modernità bancaria e relazione sociale Da quando la nostra Banca ha allargato la sua operatività, ha aperto nuove filiali nei comuni attorno a Formello e Trevignano Romano, i paesi dove nacquero alla fine degli anni Cinquanta le due Casse rurali ed artigiane che in seguito si sarebbero unite. I soci e i clienti ci chiedevano una presenza più vicina alle loro famiglie e alle loro aziende. In ogni territorio prevale un attività economica: in alcuni comuni eccelle il turismo, attorno al lago e nei borghi medievali, in altri si è conservata una vivace rete commerciale o resiste l edilizia residenziale, in altri ancora sono le imprese innovative e dei servizi a trainare l economia, in distretti industriali dove le tradizioni artigiane si aprono alla tecnologia, all informatica e al mercato globale. Nei centri storici lo sportello della BCC ha portato la modernità, permettendo agli imprenditori di accedere ai servizi bancari più aggiornati. Erano comunità ancorate alla tradizione, romantiche ma fuori dai flussi economici, tanto che le grandi banche non avevano alcun interesse ad investire qui. Ora, invece, le agenzie e le filiali della BCC consentono tutte le operazioni bancarie, anche quelle più complesse, impensabili fino a qualche decennio fa. Nei nuovi quartieri, invece, dove spesso, soprattutto all inizio, mancava per forza di cose quel senso di comunità che era tipico dei paesi, l apertura di uno sportello della BCC ha portato un senso di cittadinanza e di relazione sociale, quando nella sede dell agenzia o della filiale ci si incontra, si scopre di abitare nella stessa zona o si viene a conoscenza delle iniziative sociali e culturali. Proprio per essere più vicini alle persone, e anche per dare un impulso più importante, nei prossimi mesi la filiale di Nepi dal Centro commerciale San Bernardo verrà spostata in via Giacomo Matteotti, la via principale nel cuore della comunità. In questo modo, tradizione, modernità e sviluppo andranno di pari passo. Il Presidente Angelo Buccioli 3

VELA STUDI DI SETTORE L economia del Lazio Èstato l aumento degli scambi con l estero a garantire l espansione dell attività economica regionale del 2017: in particolare, le esportazioni di mezzi di trasporto e di farmaci hanno trainato la crescita delle imprese manifatturiere. Il settore dei servizi è stato invece favorito dal buon andamento dei flussi turistici: negli alberghi della Città metropolitana di Roma le presenze sono aumentate del 2,3% rispetto al 2016. È cresciuto sia il numero dei turisti italiani (+1,3%) che di quelli stranieri (+2,8%). Da quali paesi del mondo si è registrato un aumento maggiore di visitatori? Dalla Cina e dalla Corea del Sud, dall America latina (Argentina e Brasile) e dalla Germania. Nel sistema portuale regionale (Civitavecchia, Fiumicino e Gaeta), i passeggeri sui servizi marittimi di linea sono aumentati del 4,1%. Dopo Barcellona, Civitavecchia è il secondo porto del Mediterraneo con ben 2,2 milioni di croceristi. A livello regionale, il basso costo del credito e alcuni incentivi hanno rafforzato gli investimenti per le imprese della metal-meccanica e in quelle di medie dimensioni. Nel 2017 gli occupati nel Lazio sono aumentati più della media nazionale e il tasso di disoccupazione è ulteriormente diminuito. Unica grande eccezione: il settore delle costruzioni, ancora alle prese con la stagnazione dell attività edilizia, sia negli investimenti che nell occupazione. Una su dieci delle start-up innovative (le nuove aziende che creano prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico) è stata aperta nel Lazio, che con 805 start-up innovative è secondo solo alla Lombardia (1.909) e all Emilia Romagna (862). Nel mercato immobiliare è proseguita la crescita delle transazioni e i prezzi sono rimasti sostanzialmente stazionari. La qualità del credito è migliorata con una politica selettiva di offerta delle banche: i prestiti sono cresciuti per le aziende meno rischiose mentre si sono ridotti per quelli che presentavano livelli di rischio più elevato. Il convegno annuale della Banca d Italia ha analizzato l andamento dell economia regionale nel 2017. Questi i risultati. 4

Il Credito Cooperativo conosce la comunità locale Aggiornamenti sulla riforma Anche in questi mesi estivi è proseguito il confronto tra i vertici di Federcasse e le più alte cariche istituzionali per definire nei dettagli la riforma del Credito Cooperativo, in un cammino intrapreso ormai da qualche anno. Si tratta di mettere insieme le richieste dei più importanti organi di controllo con l identità e il radicamento che le BCC hanno avuto e continuano ad avere nell economia locale. Da una parte, infatti, si chiede alle BCC di migliorare la propria governance, di assegnare più efficacemente le risorse patrimoniali e di aprire il sistema a capitali esterni per consentire, in caso di necessità, una rapida patrimonializzazione. Questo permetterà di creare un sistema bancario ancora più solido, a tutto vantaggio gio di noi soci e clienti, i con la formazione dei Gruppi Bancari Cooperativi. Dall altra parte, le BCC chiedono che vengano valorizzate ate la storia e il protagonismo delle singole Banche, riconoscendo l autonomia di ogni cooperativa bancaria in funzione della sua meritevolezza. Vuol dire che una gestione efficiente ficiente permetterà una maggiore autonomia in materia di pianificazione strategica e di politiche commerciali, i come siamo abituati a fare, perché conosciamo l economia locale. E l economia locale, in Italia, è fatta di piccole imprese: secondo i dati più recenti, le aziende con meno di 20 addetti sono oltre 4 milioni: il 98,2% del totale. Vi lavora il 56,4% degli cupati del settore privato, ben oltre la media europea, che si ferma al 39,9%. 9%. Il 16,5% in meno rispetto all Italia. oc- Queste aziende ogni giorno trovano nella BCC il loro partner privilegiato. Per un motivo molto semplice: la BCC fa parte della stessa comunità a cui offre f i suoi servizi bancari. piamo ascoltare le vostre esigenze per contribuire re a realizzare are i vostri Sap- progetti. Il Direttore Mario Porcu 5

VELA STORIE LE GITE DI SOCIALI VITA Le Vie dell Arte Il nuovo programma di gite sociali ci porterà nei luoghi più suggestivi di Roma e in alcune città del Lazio e dell Umbria, intrecciando talvolta gli itinerari dell arte con le strade del gusto. Le uscite sono di mezza giornata o di una giornata intera, secondo le destinazioni. La Banca sostiene le spese del pullman e delle visite guidate e la metà del costo degli ingressi e del pranzo, quando previsti. Una grande occasione per scoprire insieme luoghi suggestivi e per vivere intensamente i nostri valori cooperativi.

LE VIE DELL ARTE VELA SABATO 20 OTTOBRE 2018 Il Duomo di Orvieto Meraviglia del gotico italiano Simbolo della città, il Duomo è una delle più belle cattedrali del mondo e uno dei pochi esempi gotici d Italia. La costruzione fu fortemente voluta nel XIII secolo sia dalla Chiesa che dal Comune, con l intento di creare un unica grande cattedrale per la città, in sostituzione delle due chiese malridotte che preesistevano sulla bella piazza. È un mirabile esempio di equilibri e commistioni di stili gotico e romanico, che la rendono davvero unica. La cappella medievale custodisce la reliquia del Miracolo di Bolsena, mentre la rinascimentale cappella di San Brizio è affrescata con il Giudizio Universale (Storie degli ultimi giorni). Costo per ogni partecipante: 19. Partenza: ore 7:00 da Trevignano, ore 8:00 da Formello. Pranzo in un ristorante a pochi passi dal Duomo. Rientro: in serata. Prenotazioni: 8-17 ottobre 2018 (ore 13). Regolamento I nostri soci stanno prendendo famigliarità con il nuovo regolamento introdotto l anno scorso, ideato per favorire la partecipazione di tutti. È possibile prenotarsi presso l Ufficio Soci (Formello, viale Umberto I, 4) oppure presso la Filiale di Trevignano R. (via IV Novembre, 2) nei giorni e negli orari previsti per ognuna delle gite in programma, versando la quota, quando prevista. Ogni socio può farsi accompagnare da un famigliare. Non è possibile prenotarsi telefonicamente o prenotare altre persone oltre al proprio accompagnatore. Per motivi organizzativi, il numero massimo di partecipanti per ogni gita sociale è di 50 persone. Per coinvolgere un numero sempre maggiore di soci, sarà data priorità a coloro che non hanno partecipato alle gite precedenti. Coloro che invece hanno già partecipato, verranno inseriti in una lista di attesa e in caso di disponibilità di posti verranno avvertiti nei giorni di giovedì e venerdì, prima della data in programma. Se ci sarà un affluenza maggiore a 50 persone per gita, la Banca valuterà l opportunità di organizzare un altro pullman nella stessa giornata oppure in una data successiva. Chiediamo ai soci prenotati di mantenere l impegno o di avvertire tempestivamente dell assenza dovuta a un eventuale imprevisto, in modo da permettere all Ufficio Soci di contattare i prenotati nella lista di attesa. Il socio che avrà versato la quota e non potrà partecipare alla gita per mancanza di posti, verrà rimborsato. Se invece prenoterà e poi non parteciperà senza avvertire dell assenza entro le date previste, perderà la quota. 7

VELA STORIE LE VIE DELL ARTE DI VITA SABATO 19 GENNAIO 2019 La Basilica di S. Maria Maggiore La grande chiesa con il soffitto in legno dorato SABATO 10 NOVEMBRE 2018 L Altare della Patria Per celebrare l Unità d Italia nel cuore di Roma La Patriarcale Basilica di S. Maria Maggiore è un autentico gioiello ricco di bellezze dal valore inestimabile. Da circa sedici secoli domina dal colle Esquilino la città di Roma: tempio mariano per eccellenza e culla della civiltà artistica. Unica basilica della città a conservare le strutture originali del suo tempo, presenta al suo interno particolarità che la rendono unica: i mosaici della navata centrale, dell Arco trionfale e dell abside; il pavimento cosmatesco e il soffitto cassettonato in legno dorato; le numerose cappelle e l altare maggiore arricchito dal genio di Valadier che sormonta la reliquia della Sacra Culla. La partecipazione è gratuita. Partenza: ore 7:30 da Trevignano, ore 8:30 da Formello. Rientro: ore 13 circa. Prenotazioni: 9-16 gennaio (ore 13). La sua candida architettura è uno dei simboli della Roma contemporanea. Il Vittoriano, questo il suo vero nome perché dedicato a Vittorio Emanuele II, primo re d Italia, venne inaugurato nel 1911, per il cinquantenario dell Unità d Italia. Da quando, nel 1921, accolse le spoglie del Milite Ignoto, assunse una nuova valenza simbolica, e quello che era stato pensato come un monumento dinastico divenne definitivamente una celebrazione dell Italia unita e della sua libertà. Oltre a portici, colonnati e statue che simboleggiano le regioni italiane, ospita il Museo centrale del Risorgimento e il Museo nazionale dell emigrazione italiana. La partecipazione è gratuita. Partenza: ore 7:30 da Trevignano, ore 8:30 da Formello. Rientro: ore 13 circa. Prenotazioni: 2-11 febbraio (ore 13). 8

LE VIE DELL ARTE VELA SABATO 23 FEBBRAIO 2019 Castel Sant Angelo Il mausoleo di Adriano sulle rive del Tevere Concepito per essere il mausoleo dell imperatore Adriano, inglobato nella cerchia di mura cittadine, dedicato successivamente a San Michele Arcangelo, assediato come baluardo difensivo durante le invasioni barbariche, spogliato delle sue splendide decorazioni marmoree, divenuto fortezza papale durante i periodi di crisi, affrescato nelle sue eleganti stanze Rinascimento, usato come celebre prigione pontificia: Castel Sant Angelo racchiude tutte le fasi della storia della città, straordinario monumento che si specchia nel Tevere in uno dei più straordinari panorami romani. Costo per ogni partecipante: 9. Partenza: ore 7:30 da Trevignano, ore 8:30 da Formello. Rientro: ore 13 circa. Prenotazioni: 11-20 febbraio (ore 13). Viterbo SABATO 16 MARZO 2019 La città dei papi e dei vicoli medievali Distesa verso l ultimo lembo della pianura maremmana, alle pendici dei monti Cimini, Viterbo è stata per secoli una capitale della Cristianità, di cui ancora rimangono come testimonianza le celeberrime chiese e l elegante palazzo papale in cima al colle cittadino. L imponente Sala del Conclave si affaccia sulla piazza, mentre la Loggia delle Benedizioni ha un susseguirsi di archi sorretti da slanciate colonnine. Una breve passeggiata attraverso il quartiere medievale di San Pellegrino rivela piccole vie, edifici storici e fontane che conservano intatto il tessuto urbanistico medievale. Costo per ogni partecipante: 23. Partenza: ore 7:30 da Trevignano, ore 8:30 da Formello. Pranzo in un prestigioso resort nelle campagne viterbesi. Rientro: in serata. Prenotazioni: 4-13 marzo (ore 13). 9

VELA STORIE LE VIE DELL ARTE DI VITA SABATO 15 GIUGNO 2019 Ostia antica Il porto affollato di una Roma cosmopolita SABATO 18 MAGGIO 2019 Tarquinia L arte dei misteriosi Etruschi Dopo una passeggiata tra i vicoli del centro storico, visiteremo il museo nazionale etrusco per scoprire questa affascinante civiltà pre-romana, ancora oggi per certi versi misteriosa. Il museo è allestito nel Palazzo Vitelleschi, autentico capolavoro architettonico grazie alla compresenza di elementi gotici e rinascimentali. All interno, la collezione è articolata su tre piani e contiene la più vasta raccolta d arte etrusca esistente al mondo. Sarcofaghi, vasi, piatti, ceramiche, statue, monete e buccheri (le tipiche ceramiche etrusche, nere e lucide) sono solo alcune tra le preziosissime opere che custodisce. Fu il primo porto di Roma, nelle vicinanze della foce del Tevere. Colonia fondata secondo la tradizione dal re Anco Marzio, si sviluppò in epoca imperiale come centro commerciale e portuale, legato all approvvigionamento di grano per la Capitale. Rimase centro residenziale e amministrativo dopo la costruzione dei porti in zona Fiumicino, ma decadde rapidamente in epoca tardo-antica e fu abbandonata in epoca alto-medievale. Le rovine della città furono scavate per 150 ettari a partire dagli inizi dell Ottocento, riportando alla luce templi, case e botteghe che ne fanno un emozionante testimonianza della vita quotidiana antica. Costo per ogni partecipante: 25. Partenza: ore 7:30 da Trevignano, ore 8:30 da Formello. Rientro: in serata. Pranzo in un ristorante sul mare. Prenotazioni: 3-12 giugno (ore 13). Costo per ogni partecipante: 22. Partenza: ore 7:00 da Trevignano, ore 8:00 da Formello. Pranzo in un ristorante sul mare. Rientro: in serata. Prenotazioni: 6-15 maggio (ore 13). 10

EDUCAZIONE ALLO SPORT VELA Formello Sporting Club Lo sport immerso nel verde e nel blu Un luogo per mantenersi in forma, rivolto agli sportivi, ai ragazzi e alle famiglie: è questo il circolo sportivo più importante di Formello, vicino al centro abitato ma già lontano dal traffico, in un ambiente che favorisce il divertimento, la concentrazione e le relazioni sociali. Il fiore all occhiello: la piscina. Seduti ai tavoli con vista sulla piscina e sui campi da tennis, tra ragazzi e adulti che arrivano con le borse o semplicemente in tuta o in pantaloncini, incontriamo Stefania Reina (presidente dell ASD che gestisce il centro sportivo), Giuliana Panti (responsabile delle attività sportive) e Maurizio Di Nardo (coordinatore delle strutture). Parliamo delle finalità del Centro e delle attività che ospita. Lo sport è prima di tutto uno stile di vita. È un educazione fisica e mentale. Ci viene riconosciuto di avere bravi istruttori federali. Ci si affeziona alla persona, certo, ma appena sali di livello si apprezza la professionalità di un istruttore, che è un atleta e un maestro di vita al tempo stesso: educa alla sana competizione, al rispetto dell avversario e a tirare fuori il meglio di se stessi. Del resto anche gli istruttori partecipano alle gare e quindi vivono in prima persona le emozioni dei loro allievi. Si impara anche dalle attività ludiche, come nel baby-nuoto, dai 28 mesi di età. Viviamo in una penisola, ma molti ragazzi non sanno nuotare: per loro si tratta di imparare a superare le proprie paure. Fare sport all aria aperta è ancora più salutare, nel rispetto del proprio corpo e dell ambiente. Abbiamo una piscina da 25 metri con 6 corsie. D estate è scoperta, d inverno è coperta e riscaldata. Anche le altre attività (l allenamento funzionale, che è la base del cross-fit, la ginnastica posturale, lo yoga o il nuovissimo barre-body, fusione tra yoga, pilates e danza) le facciamo all interno di gazebo che possiamo aprire e chiudere secondo le stagioni, il- 11

VELA STORIE EDUCAZIONE DI VITAALLO SPORT luminarli e riscaldarli se fa freddo. È un esperienza nuova e coinvolgente: allenarsi non nel chiuso di una stanza, ma nella natura. Forse l essenza dello sport è proprio questa: raccordare il proprio corpo con l ambiente che ci circonda e di cui facciamo parte. Non a caso per ottenere energia pulita sui tetti degli spogliatoi abbiamo installato pannelli solari e la nostra caldaia è alimentata con gusci di nocciole. Con il Tabata interval training, in cui ci si allena nella natura, avete raggiunto risultati importanti. È un nuovo tipo di allenamento che prende il nome dal suo ideatore, il giapponese Izumi Tabata, e che permette di concentrare il proprio impegno fisico in sessioni che alternano la massima intensità e il riposo. Abbiamo partecipato alla Spartan Race di Orte, gara in natura con 22 ostacoli, dove abbiamo segnato il 1.800 tempo su oltre 24.000 partecipanti. Anche quando si sceglie uno sport individuale, si finisce per stare in mezzo agli altri. Quest anno per la prima volta avremo una squadrapropaganda di nuoto che porta il nostro nome. È una grande soddisfazione. Lo hanno voluto i ragazzi stessi. Non è per conquistare delle medaglie, o non è solo per questo: è per rafforzare lo spirito di gruppo. È così che si trasmettono valori profondi. Si sta formando un altra giovane squadra femminile di nuoto sincronizzato, che dalle prossime Olimpiadi si chiamerà nuoto artistico. Le bambine che vogliono partecipare sono le benvenute Le attività in piscina non sono rivolte soltanto ai ragazzi. Sono rivolte a tutti. Per gli over 60 abbiamo corsi di acqua-pilates e di acqua-gymn che danno enormi vantaggi al corpo e alla mente. Ad una certa età è un problema fermarsi e non fare attività fisica. Invece in acqua migliora la circolazione e i gesti sono più leggeri, senza stressare troppo le articolazioni. Sono corsi seguiti con grande entusiasmo, a tal punto che abbiamo creato una convenzione con il Centro Sociale Anziani. Anche le persone disabili possono trovare soddisfazione e piacere nello sport. In collaborazione con le istituzioni e le ASL ospitiamo due gruppi di disabili provenienti da Formello e da Campagnano e avvieremo un corso per ragazzi autistici che richiedono particolari attenzioni. Gradualmente stiamo abbattendo tutte le barriere architettoniche. E chissà che in futuro non lontano non riusciremo ad acquistare un ausilio per permettere l accesso in acqua alle persone costrette a una sedia a rotelle. Nel Centro ci sono anche campi di tennis e di calcetto. Da 3 anni è aperta una scuola di tennis, anch essa guidata da istruttori federali. Organizziamo due tornei: il memorial Franco Fortuna, che ha raggiunto ormai un livello nazionale, e il torneo Città di Formello, patrocinato anche dal Comune, per far crescere nuovi talenti qui nel nostro territorio. Con una nostra squadra partecipiamo ogni anno al campio- 12

EDUCAZIONE LE VIE ALLO DELL ARTE SPORT VELA nato regionale Tennis Lazio : nel 2015 siamo arrivati secondi. Per le partite di calcetto, invece, già molte squadre amatoriali si incontrano qui, e magari al termine degli incontri si fermano al bar o nel ristorante, una vera chicca. Sì, perché il ristorante è in verità un accogliente trattoria, ispirata allo stile e alla cucina di una volta. Si chiama semplicemente Cucina e ci fa riscoprire i sapori genuini: i primi piatti della tradizione con la pasta fatta in casa, i prodotti dell orto a km-zero e la carne cotta alla griglia. Anche le patatine sono fresche, tagliate a mano e fritte al momento. I bambini notano subito la differenza! Pure gli ambienti sono suggestivi nella loro semplicità, con uno stile vintage e una serenità che fa sentire subito a casa. Da provare, senza dubbio. La cura del proprio corpo inizia a tavola, magari con semplici abitudini alimentari. La vita di ogni giorno mette a dura prova una dieta corretta. Vale per tutti, adulti e bambini. Lavori sedentari o al contrario usuranti, stress, ore trascorse in macchina nel traffico o davanti a un monitor o a uno smartphone L attività sportiva prevede anche un educazione alimentare, senza privazioni, ma con gradualità e determinazione. Il Centro è diventato un vero e proprio luogo di incontro, anche al di là dello sport. Non tutti i bambini amano la competizione, per indole o fisicità. Non tutti intraprenderanno l attività sportiva e noi rispettiamo la personalità di ognuno. Molti amano di più i momenti ludici, magari con i giochi tradizionali come il tiro alla fune o il salto con la corda, oppure ripassano le materie scolastiche. Lo vediamo ad esempio nei campi estivi che abbiamo attivato per venire incontro alle esigenze delle famiglie, che hanno bisogno di affidare i loro bambini a persone fidate e in luogo sicuro. Lo sport non deve essere una costrizione, ma una ricerca istintiva di equilibrio e di benessere. Anche gli adulti possono rilassarsi sotto un albero d olivo o riposarsi su un amaca. Con un solo abbonamento è possibile fare l attività sportiva che si preferisce. Anche in questo modo vogliamo diffondere i valori dello sport a tutti i livelli. Secondo il tempo a disposizione e gli impegni della giornata, tutti possono iniziare. Chi entra al Formello Sporting Club, con assoluta naturalezza troverà la sua dimensione. 13

VELA CENTO ANNI FA

CENTO ANNI FA VELA La Grande Guerra Sarajevo (Bosnia), 28 giugno 1914: un giovane serbo-bosniaco uccise l arciduca Francesco Ferdinando, erede al trono dell Impero austro-ungarico, e sua moglie. Questo attentato mise in movimento tutto un sistema di alleanze contrapposte: da una parte Germania e Austria, dall altra Francia, Inghilterra e Russia. Era iniziata la prima guerra mondiale. L anno dopo anche il Regno d Italia entrava nel conflitto, che terminò soltanto nell autunno del 1918. Esattamente un secolo fa. La guerra fu combattuta quasi esclusivamente in Europa, ma assunse il carattere di una guerra mondiale perché coinvolse anche Stati Uniti e Giappone e perché le potenze europee avevano allora colonie in tutto il mondo. Da anni, inoltre, vi erano attriti tra Austria e Russia per il controllo dei Balcani, tra Germania e Francia per le regioni di confine dell Alsazia e della Lorena, tra Germania e Inghilterra per il primato industriale, tra Italia e Austria per Trento e Trieste. La Germania, convinta dell efficienza e della rapidità del suo esercito, invase il Belgio per raggiungere la Francia, ma la resistenza dei Fran- cesi trasformò la guerra di movimento in una guerra di posizione, combattuta in trincea. Le truppe austro-tedesche fronteggiarono la Francia sul fronte occidentale e la Russia sul fronte orientale per quattro lunghi anni, con un immenso dispendio di vite umane, di rifornimenti, di energie e di materiale bellico. Vennero usate armi mai viste prima: mitragliatrici, lanciafiamme, gas tossici, aerei da ricognizione, sottomarini e carri armati. Anche le trasmissioni via radio ebbero una veloce evoluzione, per favorire la comunicazione tra i reparti. L Italia entra in guerra Allo scoppio della guerra il Regno d Italia si dichiarò neutrale, iniziando a trattare con l Austria per ottenere Trento e Trieste, ma in politica e nell opinione pubblica si accese il dibattito sulla guerra. I neutralisti erano i socialisti, in difesa degli operai e dei contadini; i cattolici, pacifisti; i liberali, che con Giolitti consideravano l Italia impreparata alla guerra e volevano contrattare Trento e Trieste con l Austria in cambio della neutralità. Gli interventisti erano i nazionalisti, che volevano una quarta guerra d indipendenza, i liberali di destra e molti ambienti monarchici. Nonostante la maggioranza parlamentare fosse contraria, il Re e il governo dichiararono guerra all Austria il 24 maggio 1915. Migliaia di contadini e operai italiani furono inviati al fronte, con uno sforzo industriale senza precedenti, come stava avvenendo in tutte le economie europee. L entrata in guerra dell Italia aprì un nuovo fronte ma non cambiò le sorti del conflitto. La vita quotidiana Chi era rimasto a casa (donne e anziani) dovette sopportare penuria di viveri e requisizioni. Le donne presero a lavorare nei campi e anche nelle fabbriche. In quegli anni una circolare del Ministero dell agricoltura esortava ad incrementare le semine perché era sempre più complicato importare il grano dall estero. 15

VELA CENTO ANNI FA Una canzone vale più di un generale! La Canzone del Piave e la ninna-nanna della guerra Nei giorni più duri del conflitto, soffrendo in trincea oppure sognando la pace lontano dal fronte, la musica ebbe un ruolo importantissimo per la coesione sociale della nazione. Molte canzoni furono composte proprio in quegli anni, come O surdato nnammurato, scritta da Aniello Califano e musicata da Enrico Cannio, o come La canzone del Piave, nata dalla fantasia di Ermete Giovanni Gaeta e che fu inno nazionale dall 8 settembre 1943 al 12 ottobre 1946, quando invece fu adottato Il Canto degli Italiani di Goffredo Mameli. Altri canti ottocenteschi trovarono poi una nuova popolarità, come Quel mazzolin di fiori, che divenne il motivetto più amato dagli Alpini. II Piave mormorava / calmo e placido al passaggio / dei primi fanti, il ventiquattro maggio: / l esercito marciava / per raggiunger la frontiera, / per far contro il nemico una barriera Come ci spiega l italianista Simone Cacurri, la Canzone del Piave contribuì in maniera decisiva a rinvigorire lo spirito dei soldati dopo Caporetto e a ricompattare un esercito oramai allo sbando, a tal punto che lo stesso generale Armando Diaz inviò un telegramma all autore, complimentandosi per l opera composta, che «al fronte vale più di un generale!». Del resto, la generazione che combatteva nelle trincee era figlia della grande stagione del melodramma italiano e di una cultura popolare, in lingua o in dialetto, fatta principalmente di canzoni. Ninna nanna, nanna ninna, / er pupetto vò la zinna / / Ninna nanna, pija sonno / ché se dormi nun vedrai / tante infamie e tanti guai / che succedeno ner monno / fra le spade e li fucili / de li popoli civili Sulle colonne dei giornali pacifisti si diffuse invece La ninna nanna de la guerra, scritta da Trilussa già nel 1914. Carlo Alberto Salustri (da qui l anagramma Trilussa) era nato a Roma nel 1871 e iniziò a 16 anni a pubblicare sonetti e favole in romanesco, ispirandosi a Giuseppe Gioacchino Belli (1791-1863), ma con una lingua a metà tra il romanesco e l italiano: era il dialetto non più del popolo, ma della borghesia. Declamava i suoi versi in pubblico nei teatri, nei salotti aristocratici e nei caffè-concerto. Era alto quasi due metri. La sua satira colpiva le ipocrisie della morale pubblica e la corruzione dei potenti, come appunto nei versi della ninna-nanna. Armando Diaz Trilussa È ancora oggi molto conosciuta anche perché è stata reinterpretata da Claudio Baglioni: con il titolo di Ninna nanna, nanna ninna, venne inserita nell album E tu del 1974.

CENTO ANNI FA VELA Agli agricoltori vennero concessi maggiori crediti per acquistare le sementi. Nei nostri paesi parecchie donne piangenti lamentarono che da giorni si sostenevano solo con polenta ed erba, si legge in un documento dell epoca. Si susseguivano le richieste alle amministrazioni comunali per avere grano e pane. A un certo punto, nell ultimo anno di guerra, vennero inviati al fronte giovani diciottenni, i ragazzi del 99. Chi era stato chiamato al fronte visse un esperienza durissima, in condizioni precarie e con il pericolo continuo della morte. Si rimaneva per mesi nelle trincee, protetti da reticolati e sacchi di sabbia, tra bombardamenti e urla dei feriti, gas che bruciavano la gola e punture contro le infezioni, pidocchi e dissenteria. Un momento di sollievo era la consegna delle lettere dei famigliari e dei pacchi con viveri e oggetti per la vita quotidiana, prima di tornare a combattere. Gli ideali patriottici erano maggiormente sentiti da soldati di estrazione borghese e piccolo-borghese. Le masse contadine, che riempivano le fila dell esercito, continuarono a considerare la guerra un inutile sacrificio, lontano dal lavoro quotidiano nei campi. Ungaretti e Remarque Si sta come / d autunno / sugli alberi / le foglie. Di che reggimento siete / fratelli? / Parola tremante / nella notte / Foglia appena nata In questi versi del grande poeta Giuseppe Ungaretti leggiamo le sensazioni e i sentimenti di chi si trovava al fronte e scopriva giorno dopo giorno la fragilità dell essere umano e la fratellanza con i compagni e persino con i nemici. Ungaretti si era arruolato come volontario e aveva combattuto sul Carso e poi sul fronte francese. Un altro combattente fu il tedesco Erich Maria Remarque, che di ritorno dal conflitto scrisse il romanzo Niente di nuovo sul fronte occidentale. Partito per la guerra con grandi ideali di onore ed eroismo, raccontò invece le ansie di chi combatteva una guerra inutile, tra il rumore delle armi e i feriti negli ospedali da campo. Remarque si chiedeva anche: cosa faremo noi soldati dopo la fine del conflitto? Sapremo tornare a una vita normale?. Era una generazione che, anche quando sopravvisse alle granate, fu distrutta dalla guerra. La Rivoluzione russa In Russia l avversione verso la guerra causò nel marzo 1917 la rivolta gli operai di Pietrogrado, che costrinse lo zar Nicola II ad abdicare. Si formò un governo provvisorio guidato dalla debole borghesia russa, incapace di affrontare i grandi problemi di una società arretrata. Nel mese di ottobre ci fu allora un altra rivoluzione, guidata stavolta dai soviet, le organizzazioni dei soldati e degli operai rivoluzionari. Trovarono in Lenin l ideologo più coinvolgente: si schierò contro la guerra e a favore della riforma agraria. Una volta preso il potere, i bolscevichi crearono uno Stato socialista: fabbriche, terre e banche passarono alla proprietà pubblica. Era nata l URSS, l Unione delle repubbliche socialiste sovietiche. Dopo aver sconfitto le forze contro-rivoluzionarie finanziate dagli Stati occidentali, il Partito comunista accentrò in pochi anni tutto il potere. Alla morte di Lenin, sarà Josif Stalin a governare l immenso impero sovietico, avviando un processo di industrializzazione forzata, statalizzando anche agricoltura e commercio ed eliminando con la forza tutti gli oppositori politici. La fine della guerra Il 1917 fu probabilmente l anno più difficile del conflitto, tra frustrazione, stanchezza e frequenti casi di insubordinazione tra i soldati. E quando la Russia uscì dalla guerra, gli Austro-tedeschi si riversarono sul fronte italiano, vincendo nettamente a Caporetto (24 ottobre 1917) e avanzando in territorio italiano: una disfatta. 17

VELA CENTO ANNI FA Ci vollero due settimane per riorganizzare are l esercito, confuso e quasi dimezzato, in una nuova linea di difesa sul fiume Piave. Ma a questo punto prese forza una reazione morale, oltre che militare, che portò un anno più tardi al successo nella battaglia di Vittorio Veneto (24 ottobre - 4 novembre 1918). A guerra finita, nei trattati di pace l Italia venne considerata una potenza di rango minore, anche se ottenne il Trentino, l Alto Adige, la Venezia Giulia, Trieste e l Istria. A dominare la scena erano Inghilterra e Francia. La mappa dell Europa era ridisegnata: l impero austro-ungarico venne smembrato, secondo la teoria dell autodeterminazione dei popoli; la Russia era uno Stato socialista; la Germania veniva umiliata con forti indennizzi da pagare. La Grande Guerra aveva mietuto 10 milioni di vittime. Tutte le potenze europee erano uscite dal conflitto con grandissime perdite umane ed economiche, mentre gli Stati Uniti si erano affermati come prima potenza economica mondiale. I soci fondatori combattenti Molti agricoltori e artigiani che alla metà del Novecento fondarono le due Casse rurali di Formello e Trevignano, all origine della nostra Banca, avevano combattuto giovanissimi la prima guerra mondiale. Tra i soci formellesi, al fronte combatterono Ottavio La Ragione e Giuseppe Magni, entrambi nati nel 1891; il primo lasciò le sue attività di imprenditore agricolo; il secondo in guerra rimase gravemente mutilato a una gamba. Anche Ubaldo Cardellini, classe 1897, venne ferito durante il conflitto. Di un anno più giovane era Gioventino Valloni, che dopo uno scontro a fuoco rimase in coma per un certo periodo. Due ragazzi del 99 erano invece Lorenzo Buccioli, agricoltore, e Giuseppe Soddu, che poi divenne carabiniere e combattè anche la seconda guerra mondiale, in un contingente formato a La Storta. Lo stesso accadde per alcuni soci fondatori trevignanesi: combattenti furono Orazio Luciani, classe 1890, due ragazzi del 99 come Alfiero Cecchini e Settimio Fefè (quest ultimo fu chiamato alle armi anche nella seconda guerra mondiale) e Felice Maciucchi detto Nino, classe 1897. Una storia particolare, quella di Felice: era impegnato sul Monte Nero, sulle Alpi Giulie. Nel suo battaglione era uno dei pochi ad avere dimestichezza con l alfabeto e la grammatica, e per questo scriveva e leggeva le lettere anche per gli altri soldati. In quei lunghi mesi, solo il filo della scrittura teneva unite le vite di uomini e donne, padri e figli, fratelli e sorelle. Durante un attacco venne ferito quasi mortalmente dallo scoppio di una granata. Lo diedero per morto e lo caricarono alla svelta sul carro dei deceduti. Solo un tenente-medico si accorse di un leggero movimento della sua mano: fu subito trasportato nell ospedale da campo e operato d urgenza. Molte schegge di granata gli rimasero nel corpo, ma si salvò. Tornato a casa, avviò in paese una fiorente pescheria. Si spense solo nel 1969: dopo due guerre mondiali, le automobili e gli aerei, ho fatto in tempo a vedere anche lo sbarco sulla Luna, disse pochi giorni prima di morire. Da quella dolorosa esperienza, dove la vita valeva poco più del costo di una pallottola o di una baionetta, i nostri soci fondatori combattenti impararono il valore e l utilità della cooperazione: pacifica, laboriosa e per il bene di tutti. Le Casse rurali, vicine alla gente Già durante il conflitto alcune Casse rurali sovvenzionarono i Comuni per l acquisto di viveri, come la Cassa di Nettuno, oppure aprirono spacci di generi alimentari, come la Cassa di Sutri. Nel dopoguerra le Casse rurali si mobilitarono ancora: la Cassa di Palestrina inaugurò una rivendita di sementi e concimi e quella 18

CENTO ANNI FA VELA di Sonnino assegnò piccoli poderi a un prezzo di favore ai soci reduci dalle trincee. A Formello negli anni Venti nacque una piccola Cassa rurale di prestanza agraria. In altri territori del Lazio, l Opera nazionale per i combattenti (ONC) dissodò terreni per distribuirli con contratti di migliorìa. Accadde in molte campagne attorno a Roma e anche a Trevignano. In alcune comunità furono invece le stesse Amministrazioni comunali a concedere terreni in affitto pluriennale o a livello, cioè fino alla morte del colono. A Formello, dopo una petizione popolare avviata prima della guerra, nel 1914 e nel 1920 più di duecento capi-famiglia ottennero particelle di un ettaro della tenuta comunale a vantaggio di famiglie che stentavano la vita e soffrivano la fame. La diffusione della piccola proprietà contadina fu quindi accelerata dalla guerra e ovunque incoraggiò forme di credito popolare e cooperativo. L alba del fascismo In Italia, alla fine del conflitto i nazionalisti accusarono i governi liberali di debolezza, con il mito della vittoria mutilata, espressione di Gabriele D Annunzio che indicava una vittoria incompleta, senza adeguate conquiste territoriali. Fu un periodo di aumento dei prezzi e disoccupazione. Nacquero nuove forze politiche, come il Partito popolare italiano di don Luigi Sturzo e i Fasci di combattimento di Benito Mussolini. Nelle elezioni del 1919 i liberali persero la maggioranza in Parlamento, a favore di socialisti e popolari. Negli ambienti borghesi si faceva strada il timore di una rivoluzione socialista. Giolitti si dimise. Il movimento fascista, intanto, si era organizzato in un partito nazionale e aveva avviato azioni dimostrative contro gli oppositori, fino alla marcia su Roma del 28 ottobre 1922. Davanti a questa simbolica prova di forza, il re Vittorio Emanuele III incaricò Mussolini di formare il nuovo governo. Per la storia italiana era iniziata una pagina nuova. Perché la Grande Guerra cambiò la storia del Novecento? Dopo la guerra l Europa non era più al centro del mondo. E all interno degli stessi Stati europei, enormemente impoveriti, il conflitto aveva mobilitato le masse: fu la prima guerra dei popoli e non solo degli eserciti. Aveva fatto maturare una nuova coscienza politica in coloro che, tornati a casa, aderirono alle organizzazioni sindacali, parteciparono a scioperi o chiesero terre da coltivare in cambio del grande sacrificio compiuto. Molti reduci non avevano più alcuna fiducia nei sistemi politici del passato e votarono per nuovi partiti, altri non finirono mai di sognare una rivincita militare. La vita politica stava assumendo le stesse tecniche delle campagne militari, con grandi adunate e roboanti proclami destinati ad avere un enorme seguito anche grazie alle innovazioni delle radiocomunicazioni. È con la prima guerra mondiale che inizia davvero il Novecento; è la tesi dello storico britannico Eric Hobsbawm. Gli anni Dieci appartengono ancora all Ottocento, ancorati alle dinamiche della vecchia politica e alle certezze della Belle Èpoque. Questo secolo breve iniziato nel 1914 finirà nel 1991, con il crollo dell Unione sovietica. Da quel momento, senza la netta divisione tra mondo capitalista e mondo socialista, siamo già nel mondo contemporaneo. La storia diventa cronaca tutta da vivere e da interpretare. Le immagini di queste pagine sono di Achille Beltrame (1871-1945), pittore veneto che illustrò la Grande Guerra nelle copertine della Domenica del Corriere. Non si mosse mai dalla redazione milanese del Corriere della Sera, eppure con una fervida immaginazione disegnò avvenimenti e personaggi di tutto il mondo, che in questo modo arrivarono anche a chi non sapeva leggere, nelle città come nelle più sperdute case di campagna. Cronaca, sport, costume, guerre, curiosità: tutta la società italiana della prima metà del Novecento è stata narrata nelle sue 4.662 tavole. 19

VELA EVENTI Formello Jazz Festival Grande successo della decima edizione, tra jazz, swing, auto e costumi d epoca al Centro civico Le Rughe e in piazza San Lorenzo. E ora la Fondazione Italiana del Jazz e dello Swing permetterà di imparare queste originali musicalità trasmesse direttamente dal talento di grandi maestri che hanno portato fino a noi questi ritmi travolgenti. Era il 10 luglio li 2009 quando nei giardini comunali di Formello andava in scena la prima edizione. C erano davvero poche persone e sembrava che l iniziativa dovesse finire lì, ricorda oggi Cesare Banchi, ideatore del festival. Nei giorni successivi, invece, con Greg in concerto, il pubblico riempì tutte le sedie disponibili e ci fece capire che era possibile associare le melodie swing e jazz alle atmosfere di un borgo medievale, facendo scoprire generi musicali forse poco conosciuti o comunque dimenticati. Il Formello Jazz Festival, che dalla seconda edizione trovava in piazza san Lorenzo la sua location più suggestiva, è dedicato al Jazz tradizionale, ovvero ai generi meglio definiti come New Orleans, Dixieland e Swing, con ritmi e melodie che vanno dal 1920 al 1950. Nato dalle forme musicali degli schiavi afro-americani, il Jazz è diventato nel mondo anche uno stile di vita. Interpreti d eccezione Sono brani scritti dai grandi interpreti internazionali del Jazz che molti di noi hanno ascoltato da ragazzi o perché cantati o ballati dai nostri genitori o, ancora, perché riascoltati nelle pubblicità o nei concerti. Una musica intramontabile che ci riporta all America degli anni 30 e poi all arrivo degli americani in occasione della Liberazione nel 1945. In Italia abbiamo ancora artisti che hanno suonato con molti di quei grandi musicisti: due di loro sono Carlo Loffredo e Lino Patruno, che si sono esibiti proprio a Formello. Ma in questi dieci anni al Festival hanno suonato jazzisti professionisti del calibro di Giorgio Cuscito con la Swing Valley Band, Aprea quintet con Mariano e Antonella Aprea, Armando Bertozzi, Enrico Zanisi, Claudio Gregori (Greg), Luca Velotti, Elisabetta Antonini, Gabriele Coen, Marco Guidolotti, Massimo Pirone Orchestra, The Roaring Twenties, La luna nel caffè, Blue Kate Duo, la BIXI Big Band, la Banda di Formello in jazz, la Banda di Campagnano in jazz, la Max Ciafrei Orchestra, le Ladyvette, Jacopo Bertini, Piji Siciliani, lo spettacolo di Cabaret Gigì e la Nowadays Orchestra, Renato Gattone e Clara Simonovietz, Cristina Stabile, Emanuele Urso King of Swing, Francesca Faro, Antongiulio Foti e Giuseppe De Simoni, 20

EVENTI VELA Nadia Straccia, Daniela Troilo, The Swing Barriques. E alcuni degli ospiti di quelle serate sono stati Franco Nero, Carlo Delle Piane, Nino Benvenuti, Marcello Cirillo, Giancarlo Magalli e Antonella Elia. Non sono mancati servizi su Baobab (RadioUno Rai), Uno Mattina (Rai1), TG2 e TG3 e dirette radiofoniche su Radio L Olgiata e il circuito delle 100 Radio. DIECI ANNI DI IDEE Edizione dopo edizione, il festival si è arricchito di altri eventi a fare da cornice, per non limitarsi solo alla musica e renderlo unico nel suo genere. E così nel 2012 nasce la Formello Swing Dance Society, la prima scuola di Lindy Hop a Formello, grazie alla presenza di insegnanti delle scuole di Roma, prima della scuola Swing o Roma di Eddy Ceccarelli con Betty Granio e poi della scuola Feel That Swing di Morena Petrolati con Livio Totteri. Nello stesso anno vede la luce il Premio Fotografico Tania Wolodimeroff - Jazz Vision. L anno successivo, il 2013, è la volta del Concorso X-Jazz per musicisti non professionisti di jazz tradizionale. Dal 2014 arrivano le auto d epoca: le Auto americane della Nicola Bulgari Foundation e le italiane e intercontinentali del club romano La Manovella capitanate da Francesco Congiu, fino alle imponenti Rolls-Royce della scuderia GialloquarantaClub di Salvatore Nobili, e di nuovo alle italiane del Club CAMEPCDR di Campagnano, con Mario Pompili. Dal 2016 l offerta si arricchisce di un nuovo gioiello: gli abiti d epoca, grazie alle sartorie teatrali Tirelli Costumi e AnnamodeCostumes. Sempre dal 2016 inizia FormelloJazz Winter, e tutti gli anni, madrina dell iniziativa è stata Lalla Hop, che assieme a DJArpad, lancia quasi tutti i festival Swing in Italia. quelli più vicini all origine, che in questo caso è stata Formello. Il secondo, la Fondazione, consentirà di studiare e apprendere il sound del Jazz direttamente dai grandi interpreti italiani (che oggi sono molti), oltre che internazionali, e continuare a portare al pubblico lo swing, che poi è uno dei generi musicali del Jazz tradizionale, quello ballabile, facendo in modo di trasmettere anche questo alle giovani e meno giovani generazioni, per il piacere di divertirsi in allegria, oltre che fare un sanissimo esercizio fisico. Queste dieci edizioni - conclude Cesare Banchi - non avrebbero potuto esistere senza l impegno di chi ha partecipato gratuitamente all organizzazione del festival, senza le amministrazioni comunali che si sono succedute negli anni e senza il contributo di molti sostenitori, tra cui la Banca. E senza l affetto e la grande partecipazione del pubblico, che ogni anno ha rinnovato il nostro entusiasmo. Un sentito ringraziamento a tutti e un invito a partecipare alla 11 edizione, per l estate 2019. (facebook, formellojazz Festival + Formello Swing Dance Society / www.formellojazz.it) Ballare a ritmo di Swing Nel 2017, infine, si sono gettate le basi per due importanti progetti: Francigena in Jazz & Swing e Fondazione Italiana del Jazz e dello Swing. Il primo porterà il jazz negli altri borghi della via Francigena, da Canterbury in Gran Bretagna fino a Brindisi in Puglia, attraversando quindi la Francia e l Italia, cominciando da

VELA CRONACHE DAL NOVECENTO Un corso di taglio e cucito Nel dopoguerra erano molto diffusi questi corsi in cui le ragazze imparavano o affinavano le loro capacità apprese in casa dalla madre o dalla nonna. In questo modo quella che era una pratica domestica si aprì al confronto e alla tradizione artigianale. Oggi queste professionalità sono ricercate nel settore della sartoria, della moda e dei costumi d epoca realizzati per il mondo dello spettacolo.

Il Festival Barocco anche a Nepi IN BREVE VELA Conferenza sulle malattie della tiroide Spazio a giovani strumentisti e compositori da tutto il mondo, sedici concerti affidati a prestigiosi specialisti nel repertorio barocco. Proprio in questi giorni l edizione 2018 del Festival Barocco Alessandro Stradella di Viterbo e Nepi, si caratterizza, oltre che per un ampia offerta di concerti, masterclass, seminari e conferenze di alto livello, per un importante novità: l apertura al dialogo tra musica barocca e contemporanea, per stimolare una riflessione ormai indispensabile tra i compositori e gli esecutori sulle prospettive e il futuro dei nuovi linguaggi musicali. La Call for Young Composerse per giovani ensemble barocchi NEWTRACKS@FBAS 2018 ha richiamato ragazzi da tutto il mondo, mettendo in contatto culture, esperienze e formazioni molto diverse tra loro. Apertura con molto pubblico e stampa nazionale e internazionale il 1 settembre a Viterbo nella Chiesa di Santa Maria della Verità con l oratorio di Alessandro Stradella Ester, liberatrice del popolo ebreo, con l Ensemble Mare Nostrum diretto Andrea De Carlo, ideatore della collana discografica The Stradella Project. La chiusura il 16 settembre a Viterbo con il concerto del cantante Marco Beasleycon il programma intitolato La Clessidra. Il Festival prevede appuntamenti a Viterbo, Nepi, Sutri e Caprarola con il flautista svedese Dan Laurin, il contrabbassista e compositore Daniele Roccato, il baritono Furio Zanasi, l ensemble I Bassifondi, la violista da gambalucileboulanger, il giovaneduo Repicco, l ensembleabchordis, e i giovani virtuosi dei Talenti Vulcanicie dello- Stradella Y(oung)-Project. Oltre ai concerti Masterclass internazionali dall 8 al 12 settembre e diversi seminari e conferenze. Il programma completo del Festival è consultabile nel sito: http://www.festivalstradella.org/ Nella serie di conferenze sulla salute, venerdì 19 ottobre alle ore 17, nella Sala sociale della Banca a Formello in Via Umberto I, 92, la dott.ssa Lucilla Bollanti, nota endocrinologa all Azienda ospedaliera Sant Andrea di Roma, terrà una conferenza sulle malattie della tiroide, con il linguaggio chiaro e divulgativo che caratterizza questi incontri sul benessere e sulla qualità della vita. Siete tutti invitati a partecipare. Arie d Opera e Canzoni dal Mondo a Trevignano Nella suggestiva cornice del Piazzale del Molo di Trevignano R., tra le atmosfere del lago e uno dei borghi più belli del Lazio, sabato 28 luglio è andata in scena la seconda edizione del concerto Arie D Opera e Canzoni dal Mondo. Direttore artistico è stato il Maestro Roberto Lovèra (baritono), con Monica Burgio, mezzosoprano, il Maestro Massimiliano Franchina al pianoforte e la partecipazione della Scuola di Arte e Spettacolo Fantasia. L evento, prodotto e presentato da Elsa Amirkhanian, ha avuto il patrocinio del Comune di Trevignano Romano, della nostra Banca e dell Associazione culturale Parnaso. Da Bella siccome un angelo a Una voce poco fa, da Roma nun fa la stupida stasera a That s Amore, i brani in programma hanno espresso il messaggio universale della musica spaziando dalla tradizione lirica alla cultura popolare, fino alle colonne sonore del grande cinema. L iniziativa ha avuto una segnalazione anche all interno del TG3-Lazio. 23

VELA PERSONAGGI Ettore Conti, la voce dell ironia Il grande attore e doppiatore è scomparso a Formello all età di 94 anni. Amava il teatro ma prestò la sua voce a celebri personaggi del cinema del Novecento, dal medico di bordo di Love Boat a Joker, l enigmatico criminale della serie televisiva Batman. Un ricordo personale della moglie Sara. 24 Siamo venuti ad abitare a Formello nell ottobre del 1977 ed è stata una mia scelta. Desideravo una casa in campagna. Allora avevo il mio primo figlio di 5 anni e stavo aspettando il secondo. Formello mi era familiare in quanto ci venivo da adolescente, ospite di una mia amichetta delle elementari, il cui papà aveva costruito una casa a Monte Madonna, vicino a quella del sindaco Bruno Sbardella. In seguito anche mia sorella costruì la sua, sempre a Monte Madonna. Nei primi anni siamo stati in affitto, ma poi edificammo la nostra casa a Castelli, in cui abitiamo dal 1980, in un terreno inizialmente ad uso civico riscattato dopo tante battaglie. Ho iniziato a lavorare nel cinema nel 1968 con Il medico della mutua diretto da Luigi Zampa, a fianco di Alberto Sordi che interpretava l indimenticabile dottor Guido Tersilli. A Formello girai La vita di Leonardo da Vinci, uno sceneggiato a puntate scritto e diretto da Renato Castellani e interpretato da Philippe Leroy. Poi, nel 1970, nella tournée tea-

PERSONAGGI VELA trale dei Tre Moschettieri, conobbi Ettore Conti, che sarebbe diventato mio marito. Era di 22 anni più grande di me. Fui subito affascinata dalla sua simpatia. Pensai: come mi fa ridere e come è protettivo Sì, era l uomo della mia vita. Avrebbe compiuto a dicembre 94 anni, ma se ne è andato via con una brutta polmonite. Voglio ricordare chi era. Oltre ad essere un padre e marito meraviglioso, è stato anche un ottimo attore. Proveniva da una famiglia di insegnanti di Sesto San Giovanni (Milano), dove era nato il 14 dicembre 1924. Iniziò a 18 anni la carriera di attore nella compagnia di Memo Benassi, alternando poi il teatro, il cinema e la televisione, anche come doppiatore. La carriera teatrale è stata la più importante: nel 1947 è approdato al Piccolo Teatro di Milano e ha interpretato il ruolo di Silvio nell Arlecchino servitore di due padroni di Carlo Goldoni, diretto da Giorgio Strehler. E poi ancora Delitto e Castigo di Fedor Dostojevskij, L anima buona di Sezuan di Bertolt Brecht o L avaro di Molière, grandi classici. In televisione ha recitato in caroselli, sketch e spettacoli di varietà con Virna Lisi, Gino Bramieri, Paolo Villaggio, Walter Chiari, Raimondo Vianello e Sandra Mondaini. Lunga anche la sua attività di doppiatore: ha doppiato Fred Astaire in Cenerentola a Parigi, Bernie Kopell, il medico di bordo della serie Love Boat, Cesar Romero nel personaggio di Joker nella serie cult Batman e John Wood nel film Chocolat, con Juliette Binoche e Johnny Depp, per finire con il Cappello Parlante della saga di Harry Potter. Ma per me é stato il compagno di una vita, il collega di lavoro, un uomo che ha vissuto la sua esistenza con ironia, ma prendendola sul serio. È stato la mia stella polare, che spero di incontrare ancora, un giorno, per una lunga tournée teatrale nei cieli. (Sara Franchetti Conti) Ettore Conti è stato per anni la spalla di Gino Bramieri, il brillante umorista milanese. Qui interpreta un vigile urbano. La trasmissione è L amico del giaguaro, programma televisivo presentato da Corrado. In ognuna delle 19 puntate, andate in onda negli anni Sessanta, veniva fatta la parodia di un celebre film. A teatro con Walter Chiari. Walter Annicchiarico (questo il suo vero cognome) proveniva da una famiglia di origini pugliesi ed era nato a Verona nel 1924. Visse l infanzia a Milano e sui banchi di scuola conobbe Ettore. Grandi amici, si ritrovarono insieme nei teatri italiani. Con la bellissima Virna Lisi e Raimondo Vianello in un famoso carosello : erano sketch comici seguiti da messaggi pubblicitari. Andarono in onda per vent anni, dal 1957 al 1977. Questo carosello faceva parte della serie dedicata a un dentifricio e si concludeva sempre con la frase, rivolta a Virna Lisi, Con quella bocca, può dire ciò che vuole!. Uno dei tanti attori doppiati in italiano: è Bernie Kopell, in alto a destra, il medico di bordo Adam Bricker in Love Boat, la serie televisiva statunitense ambientata su una nave da crociera. In Italia andò in onda su Canale 5 dal 1 giugno 1980. Ancora popolare è la sigla, una canzone di Little Tony: Mare, profumo di mare, con l amore io voglio giocare 25

VELA NAVIGARE NELLA STORIA L Editto dei prezzi massimi Il sogno di un Imperatore Diocleziano e i suoi consiglieri individuarono nei mercanti i responsabili della nuova crisi economica e sociale e della nuova ondata inflazionistica. Diocleziano non indossava paramenti di porpora, simbolo del potere imperiale, ma abiti di morbida seta ricamati con lamine d oro. I complicati arabeschi del mantello scendevano fino ai calzari, tempestati di rubini e pietre preziose. Presiedeva il sacro Concistorio, il Consiglio privato imperiale, assiso su un trono che incombeva minaccioso sui convenuti. Sempre dall alto riceveva dignitari e ambasciatori costretti a seguire un rigido cerimoniale per essere ammessi al suo cospetto. Davanti a lui tutti dovevano inginocchiarsi, flettere il busto fino a terra e protendere le braccia in segno di venerazione. Una crisi economica e sociale Si considerava al di sopra di tutto e di tutti, era dominus et deus, signore e dio, e quindi era d obbligo seguire la liturgia della proschynesis, una forma solenne di adorazione e di preghiera. Una pratica antichissima che sotto il regime assiro consisteva nell inviare baci con lenti e solenni gesti delle mani. Il

NAVIGARE IL FILO DELLA NELLA MEMORIA STORIA VELA palazzo di Nicomedia, dove risiedeva, era sacro, come sacre erano le persone di cui si serviva. Complotti e congiure non erano neppure ipotizzabili poiché attentare alla vita di un dio era un sacrilegio che oltre a togliere la vita dannava l anima nel regno dei morti. Solo così, pensava Diocleziano, poteva salvare il suo trono. Prima del 284, anno della sua incoronazione, l Impero romano era caduto in una crisi profonda, conosciuta come la crisi del terzo secolo, tra il susseguirsi di assassinii, rivendicazioni dinastiche e il continuo succedersi di imperatori. Lui stesso era stato acclamato Imperatore in tragiche circostanze. Numeriano, il predecessore, dopo una grande vittoria sull Impero persiano sasanide, iniziò una lunga marcia di ritorno che da Tsifonte, capitale della Persia, lo doveva riportare a Nicomedia. Per percorrere gli oltre duemila chilometri l esercito impiegò sette mesi. Un viaggio tormentato e pieno d insidie, tanto che raggiunta la città di Emesa, l Imperatore si ammalò gravemente. Si rese necessario approntare una speciale carrozza per nasconderlo alla vista di tutti a causa di una infiammazione che lo tormentava da tempo. Su una collina vicina a Nicomedia, però, dalla carrozza cominciò ad uscire un odore nauseabondo: Numeriano era morto, quasi sicuramente assassinato. Il successore di Numeriano I generali allora proclamarono Diocleziano suo successore. Il nuovo padrone dell Impero dovette affrontare subito una situazione drammatica. I costi di guerre continue, l abbandono delle terre coltivate, un sistema fiscale rigido e per niente efficiente avevano prodotto un inflazione galoppante che minacciava fin dalle fondamenta lo Stato romano, che a quel tempo aveva assunto dimensioni continentali. Per arginare la deriva erano state approntate, di volta in volta, misure estemporanee per incrementare le entrate, come celebrazioni di vittorie, magari lontane nel tempo, per ottenere donazioni dalle città coinvolte. Oppure tasse suppletive per la protezione militare. Fu fatto ricorso alla celebrazione di processi artificiosi per tradimento, per poi procedere alla confisca dei beni. Per pagare i legionari diminuì il contenuto d argento delle monete, che a un certo punto erano costituite da una base di rame rivestita da una sottile lamina di metallo prezioso. Si arrivò al punto che quando i soldati non potevano essere pagati con monete d oro o d argento, venivano retribuiti con razioni di vitto aggiuntive, oppure con armi, mantelli, armature e vasellame di ogni genere. Cominciò allora una continua operazione di scambio, una specie di baratto, tra i legionari che vendevano i beni in loro possesso e le popolazioni che incrociavano sul loro cammino. Non sempre lo scambio veniva considerato equivalente tra le parti, ma la spada e la voracità dei soldati rendevano inutili e perfino pericolose le rimostranze di tanta povera gente. Più volte fu messo in atto un sistematico saccheggio dei poderi e delle case dei contadini che, sempre più intimoriti, cercavano di fuggire lontano dagli eserciti in arrivo o di nascondere i pochi beni posseduti. I responsabili sono i mercanti? Diocleziano dunque doveva porre rimedio ad una situazione insostenibile. Il suo talento organizzativo, 27

VELA NAVIGARE NELLA STORIA 28 di cui aveva dato prova nell introduzione del sistema tetrarchico, innovò profondamente i principi basilari dell annona, tassando in maniera proporzionale le ricchezze dell Impero. In base alla produzione, ad esempio, venivano tassati i latifondi, razionalizzando così lo sfruttamento delle risorse disponibili. Per questa ragione ogni cinque anni venivano censiti i beni in una specie di inventario. Queste ed altre innovazioni riversarono nelle casse dello Stato una mole di ricchezza mai registrata in precedenza, tanto che in quel tempo si parlava di questa nostra felice età. Nonostante ciò i prezzi ricominciarono a salire vertiginosamente accanto ad una consistente oscillazione monetaria. Il denario, l unità cui si rapportava ogni prezzo, perse gran parte del suo valore, il che produsse la conversione in oro delle monete. I prestiti furono concessi soltanto a breve termine e i tassi d interesse variavano sensibilmente in rapporto alle richieste ed alla disponibilità di denaro. Diocleziano e i suoi consiglieri individuarono nei mercanti i responsabili della nuova crisi economica e sociale e della nuova ondata inflazionistica. L aumento dei prezzi, ritenevano, era da attribuirsi alla voracità degli addetti al commercio che ne fissavano a loro arbitrio la misura. Per dirimere le controversie e per combattere soprattutto l inflazione pensarono di emanare un editto contenente i prezzi massimi di ogni singolo prodotto. Era impensabile, d altronde, innescare un processo deflazionistico riducendo i costi militari e le spese di un agguerrito apparato burocratico. L Edictum De Pretiis Rerum Venalium All inizio del 301 fu emanato l editto De Pretiis, che conteneva un lungo elenco di prodotti di uso comune, accanto ai quali era indicato il prezzo massimo di vendita. Vi si legge: Ogni uomo sappia che mentre gli è vietato di superare i prezzi massimi, non gli è imposto alcun limite nell abbassarli. [ ] Era tradizione al tempo dei nostri padri accompagnare la legge ad una pena per la sua trasgressione e poiché una situazione benefica per l umanità di rado viene accettata spontaneamente, è nostra volontà che chiunque violi le misure del presente statuto sia soggetto per la sua impudenza alla pena capitale. Nella parte iniziale del provvedimento imperiale si trova uno spaccato della società di allora, alle prese con una lotta di classe per la sopravvivenza. Da una parte i commercianti che non intendevano, nonostante la minaccia della pena di morte, vendere i prodotti a prezzi stabiliti per legge, dall altra i compratori, che davanti alla palese inosservanza del decreto si diedero ad un sistematico saccheggio. All assalto dei negozi i mercanti reagirono ritirando dalla catena distributiva anche i beni di prima necessità, in attesa di una modifica dell editto. Gli acquisti che necessitavano alla sopravvivenza avvenivano allora a borsa nera, a prezzi illegali, in un diffuso commercio clandestino. Per Diocleziano era dunque colpa dei commercianti se si era reso necessario emanare così drastiche disposizioni che limitavano di fatto la libertà del cittadino. Vi si legge ancora: L unico desiderio di questi folli è disdegnare il bene comune, in quanto per gli uomini smodati e privi di scrupoli è quasi un obbligo religioso non frenare i propri ladrocini. Tra economia e politica Era in fondo il sogno di un Imperatore di controllare completamente l economia di territori vastissimi e molto diversi tra loro, nel nome della giustizia del governo di Roma. Era il momento di intervenire, ormai, senza esitazioni: Noi, protettori della razza umana, abbiamo deciso che la giustizia dovrà intervenire, dispensando la tanto attesa soluzione cui gli uomini non hanno potuto prevedere per proprio conto, e che, in virtù della nostra previdenza, sarà applicata al miglioramento generale di tutti. Non si può lamentare che il nostro intervento sia intempestivo, inutile o di scarsa importanza, poiché gli uomini privi di scrupoli hanno intravisto nel nostro silenzio, durato così a lungo, una lezione di autocontrollo, ma hanno preferito non imitarla. L avidità dei mercanti, secondo la corte imperiale, era talmente esasperata che essi auspicavano annate agricole sfavorevoli per poi speculare nei periodi di carestia, anticipando talvolta le loro merci e chiedendo un altissimo interesse: Chi è tanto insensibile e privo di sentimenti umani da non sapere che nei commerci e nella vita quotidiana delle città si fa uso ovunque di prezzi smodati, e che lo sfrenato desiderio di guadagno non è attenuato da ricche messi né da annate abbondanti? D altra parte gli uomini malvagi dediti al commercio cercano di prevedere

NAVIGARE NELLA STORIA VELA il tempo, osservando i movimenti delle stelle, poiché non sopportano che le piogge nutrano i fertili campi e promettano messi abbondanti: infatti essi considerano il clima favorevole e l abbondanza come una sventura. Questi uomini speculano sugli anni di carestia e hanno ammassato fortune personali bastanti a intere nazioni e tuttavia cercano di mettere le mani anche su ricchezze di minore entità e impongono interessi rovinosi. Anche i soldati, garanti del potere di Roma, non sfuggivano all aumento dei prezzi: Talvolta a un soldato, con un solo acquisto, vengono strappati paga e donazioni. Il tributo dato dal mondo intero per sostenere gli eserciti diviene il profitto di questi ladri, mentre i soldati devono consegnare la ricompensa per il loro servizio e le paghe di veterani a questi profittatori, i quali ogni giorno razziano allo Stato ricchezze eccessive persino per loro. Il costo della vita quotidiana L editto conteneva l elenco di più di mille prodotti, che andavano da quelli manifatturieri ai generi alimentari, alle paghe degli artigiani divise per settori, al vestiario, ai trasporti e così via. In tal modo possiamo sapere che la paga di un manovale si aggirava sui 30 denari al giorno e che per acquistare un paio di scarpe necessitava la retribuzione di cinque giornate lavorative. Un insegnante di retorica guadagnava 200-250 denari al mese per ciascun alunno. Il patrocinio di un avvocato costava oltre 1.000 denari per causa. Un pannello epigrafico rinvenuto nei pressi di Pompei riporta i prezzi di alcuni prodotti alimentari: un modio di frumento (6,5 chilogrammi) costava 4 sesterzi; una porzione di vino comune un asse, una di vino Falerno 4 assi, pari a un sesterzio; una libbra di carne suina, 12 denari; 500 grammi di olive nere, 4 denari; la lavatura di una tunica, un denario, uguale a 4 sesterzi. Per far rispettare la legge Lattanzio scrive che fu versato molto sangue. Tuttavia l enorme divario tra i prezzi di mercato e quelli imposti dall Imperatore lasciava prevedere una limitata durata del decreto, anche se copie di esso, scritte su pietra in lingua greca e latina, furono distribuite in tutto l Impero. Dopo qualche anno l editto perse ogni efficacia, specie dopo il 305, quando Diocleziano depose la carica di Imperatore, ritirandosi nel suo palazzo di Spalato, dove morì il 3 dicembre del 311. Tratto da L Oro dell Impero di Gino Polidori

VELA APPUNTAMENTI Strada facendo Il cinema racconta il viaggio dal 20 al 24 settembre Dopo il grande successo delle sei edizioni precedenti, torna il Trevignano FilmFest, la rassegna cinematografica a tema che si svolge nelle due sale dello storico Cinema Palma, ben noto a tutti gli amanti della settima arte della Capitale e dell intera area attorno al lago di Bracciano. Cercando Camille 30 trada facendo, il cinema racconta il viaggio Sè l argomento di quest anno, con una dedica speciale: a Stefano Trincia, già corrispondente da New York del Messaggero e poi capo della redazione Esteri del quotidiano romano, autentico pilastro del team di giornalisti volontari che organizza il FilmFest, venuto a mancare il 26 luglio scorso. Fra le tante cose, Stefano si era ritagliato il ruolo di titolista: era lui che coniava le parole del logo, anche queste dell edizione 2018. Un breve filmato lo ricorderà agli spettatori. Film e ospiti prestigiosi Tanti film, dodici, l orgoglio di aver ottenuto per la seconda volta consecutiva il patrocinio della Camera dei Deputati, e tanti ospiti: dall attrice Anna Ferzetti, protagonista di Cercando Camille, all astronauta, astrofisico e scrittore italiano Umberto Guidoni, il primo europeo a visitare la stazione spaziale internazionale. Dalla regista italiana Susanna Nicchiarelli, alla regista norvegese Iram Haq, autrice dello splendido Cosa dirà la gente, che sarà a Trevignano assieme alla giovane protagonista del film, Maria Mozhdah. Dalla Bosnia al Giappone Il tema del viaggio sarà affrontato in tutte le sue declinazioni. Giovedì 20 settembre ci sarà una serata speciale, dedicata a Cercando Camille, film che racconta la storia della figlia di un giornalista inviato di guerra e afflitto da Alzheimer, che riporta il padre nella Bosnia teatro di tante sue corrispondenze, nella speranza vana che lui riacquisti la memoria. Venerdì alle 17,30 l inaugurazione ufficiale, con i discorsi delle autorità e il breve ricordo di Stefano. Poi il bellissimo documentario di Mujah Maraini Melehi, Haiku on a Plume Tree, che racconta la storia dell antropologo Fosco Maraini, internato in Giappone per quasi due anni, dopo essersi rifiutato di firmare per la Repubblica di Salò. Condivide la prigionia con la moglie Topazia Alliata e le tre figlie piccole: Dacia, che poi diventerà scrittrice famosa, Yuki e Toni. Mujah sarà presente in sala, a ricevere il trofeo del Trevignano FilmFest. Dopo un rinfresco offerto al pubblico nella piazzetta del cinema, allietato dalla musica della band The Fireplace, verrà proiettato lo splendido Charley Thompson di Andrew Haigh, storia di un adolescente che fugge da tutto in compagnia del suo unico amico, un vecchio cavallo da corsa.

APPUNTAMENTI VELA Oltre i confini e i pregiudizi Sabato, fra gli altri, sarà la volta de Il prigioniero coreano, storia di un pescatore della Corea del Nord che per errore finisce con la sua barca in acque sudcoreane, raccontata da Kim Ki-Duk, Visages Villages di Agnès Varda, altro documentario in cui la regista novantenne e un noto fotografo viaggiano nei villaggi più sperduti della Francia in cerca degli abitanti rimasti, che premiano con gigantografie sui muri esterni delle loro case. E poi Cosa dirà la gente, che racconta il dramma di una ragazza norvegese di origini pakistane, che il padre rispedisce in Pakistan quando la scopre con un ragazzo. In viaggio verso se stessi Domenica sarà la giornata di Susanna Nicchiarelli e del suo Nico 1988 sulla tournee europea durante la quale la rockstar Christa Paffgen, meglio nota come Nico, si può dire che riscopra se stessa. Il film sullo spazio Gravity, di Alfonso Cuaròn, darà la possibilità al pubblico di parlare con Umberto Guidoni, intervistato sul palco. Ancora un concerto in piazza con brindisi, stavolta ad opera della jazz band The Scoop, e poi Il cittadino illustre di Gaston Dutràt, che narra di uno scrittore premio Nobel che vive in Europa, convinto a far Trilussa ritorno al paesello natio in Argentina, e durante la visita ne accadono di tutti i colori. Le proiezioni per le scuole Lunedì mattina, per la tradizionale proiezione riservata alle scuole medie di Trevignano, è in programma Tito e gli alieni di Paola Randi. E con i ragazzi dialogheranno i due giovanissimi attori, Luca Esposito e Chiara Stella Riccio. Poi ancora El Abrazo de la Serpiente di Ciro Guerra, storia del viaggio di due antropologi, che in epoche diverse vanno a incontrare uno sciamano, e il francese Crash Test Aglae di Eric Gravel: c è una fabbrica che chiude e delocalizza in India, ma l operaia protagonista non accetta di restarsene a casa, e se ne va anche lei in India, a lavorare a paga ultraridotta. La FilmFest Card Come gli altri anni tutti questi film saranno visibili grazie alla FilmFest Card, che costa appena 10 euro, ma l ingresso sarà garantito solo finché la sala non si sarà riempita del tutto. Anche questa volta chi viene da fuori potrà fermare l auto nel parcheggio vicino al cimitero di Trevignano, e una navetta lo porterà al cinema per ricondurlo poi all auto. Per gli orari delle proiezione e le eventuali modifiche, si raccomanda di consultare il sito www.trevignanofilmest.it e la pagina fb dedicata. Presidente del Trevignano FilmFest è Corrado Giustiniani, direttore artistico Fabio Ferzetti. Nel team che collabora con la famiglia Palma per l organizzazione dell evento figurano Michele Concina, Silvia Bizio, Luciana Capretti, Fausta Savone, Enrico Cattaneo, Valeria Riccioni, Francesca Bini, Giorgio De Rossi. Sempre pronta a offrire il suo aiuto, Maria Concetta Mattei. Senza il sostegno di alcuni sponsor il FilmFest non potrebbe realizzarsi. Fra questi: la BCC di Formello e Trevignano, Bnl, Eni, Regione Lazio, Comune di Trevignano e Trevignano Promo. Dedichiamo questa rassegna a Stefano Trincia, giornalista straordinario, amico indimenticabile e pilastro del team di giornalisti volontari che ogni anno preparano la manifestazione, venuto a mancare il 26 luglio scorso. Fra le tante cose, Stefano si era ritagliato il ruolo di titolista, ed era lui che ogni anno coniava le parole del logo. Anche questo lo ha creato lui. Ancora Buon viaggio, Stefano. (C.G. e il team del TFF) 31

VELA LE MIGLIORI TESI DI LAUREA La fantasia, più reale della realtà QUELLA CAPACITÀ UNICAMENTE UMANA DI RIFLETTERE SUL MONDO E RIUSCIRE ANCHE A IMMAGINARSELO DIVERSAMENTE DI CAMILLA MANNOCCHI NEO-LAUREATA IN PSICOLOGIA E PROCESSI SOCIALI Camilla Mannocchi studia Psicologia applicata ai contesti giuridico-forensi all Università di Roma La Sapienza. Vive a Morlupo. Molto spesso si sottostima il ruolo che la fantasia riveste nella vita psichica: eppure quello che si sogna ogni giorno può dire molto di ognuno di noi. Infatti, gli individui tendono a considerare molto affascinanti i loro desideri inconsci e i loro sogni, ricercandone continue interpretazioni, e badano meno alle loro fantasie coscienti. Queste ultime però hanno effetti che si riverberano nelle scelte di vita, nel modo di affrontare il mondo e nelle relazioni sociali. Comunemente si pensa che rifugiarsi eccessivamente nella fantasia possa essere dannoso, ma anche chi blocca ogni accesso consapevole a essa rischia di non riuscire a vedere uno schema nelle situazioni tipiche con le quali si scontra, e di conseguenza non acquisirà modalità alternative di fronteggiare gli eventi. Cerchiamo di entrare più nello specifico. A un primo livello, la fantasia ha una funzione emotiva: può servire a compensare un bisogno frustrato o a non preoccuparsi di un problema. Ma desideri diversi e diverse personalità necessitano di differenti fantasie. Le fantasie possono essere piacevoli, come quando immaginiamo di risolvere un conflitto, avere una promozione o ottenere un successo. Sollevano l autostima e ci fanno quindi sentire meglio. Ma possono essere negative, come quando ci si prefigura scenari o eventi terrificanti, come un aereo in fiamme. In questo caso possono servire a non trovarsi impreparati di fronte al peggio. Se troppo frequenti, arrivano a ridurre le attività quotidiane, come accade per chi è schiavo delle proprie ansie o fobie e si preclude così una moltitudine di esperienze. Ci sono poi delle particolari fantasie, nate nell infanzia, che vertono su un tema che diventa fondamentale per l individuo nel corso di tutta la sua vita: chi da piccolo sognava di fare l eroe di un mondo fantastico, per esempio, da grande potrà studiare per diventare medico o pompiere, pur senza rendersi conto che non sta facendo altro che realizzare il suo sogno d infanzia, adattato alla realtà. Molte fantasie, poi, sono rivolte al futuro. A volte, le persone invece di cercare un reale oggetto d amore, immaginano una relazione di fantasia, finendo per innamorarsi follemente di qualcuno che non è reale, magari perché non sono pronte a mettersi in gioco davvero. In seguito, però, sarà quell immagine ideale a influenzare una relazione reale. Infine, vi è il ruolo della cultura: in occidente, i bisogni di accudimento e realizzazione personale si traducono nell amore romantico, mentre in oriente si dà molta più importanza alla famiglia e alla comunità, in un ottica più collettivista che individualista. La cultura influenza dunque la forma e il contenuto delle nostre fantasie, che ci accompagnano lungo tutta la vita, e a nostra volta noi con le nostre fantasie modifichiamo il mondo esterno, in un processo continuo e circolare. 32

BCC CREDITO COOPERATIVO Formello e Trevignano Romano Sede Amministrativa FORMELLO Viale Umberto I, 92 Tel. 06.90143095 Fax 06.90146800 Sede Centrale FORMELLO Responsabile Dipendenza Sede Monica Franchini Viale Umberto I, 4 Tel. 06.9014301 Fax 06.9089034 Agenzia n 1 LE RUGHE Responsabile di Agenzia Marcello Bonafede Viale Africa, 8 Tel. 06.9087359 Fax 06.9087282 Filiale CAMPAGNANO DI ROMA Responsabile di Filiale Francesco Morganti Piazza Regina Elena, 23 Tel. 06.90154376/77 Fax 06.90154380 Agenzia n 2 OLMETTI Responsabile di Agenzia Francesco Gennari Via degli Olmetti, 41 3U Tel. 06.90400394 Fax 06.90400352 Filiale TREVIGNANO ROMANO Responsabile di Filiale Pietro Bernabei Via IV Novembre, 2 Tel. 06.999121 Fax 06.9999514 Filiale ANGUILLARA SABAZIA Responsabile di Filiale Luca Maciucchi Via Anguillarese Km 5,200 Tel. 06.9994574/385 Fax 06.9994385 Filiale CESANO Responsabile di Filiale Marcello Maccari Via della Stazione, 359 Tel. 06.30439538 Fax 06.3038935 Filiale MONTEROSI Responsabile di Filiale Barbara D Alessio Via Roma, 50 Tel. 0761.696284 Fax 0761.698041 Filiale NEPI Responsabile di Filiale Alessandro Guadagni Via Monsignor Olivares (Centro comm. San Bernardo) Tel. 0761.555301-556598 Fax 0761.555280 CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE Presidente Angelo Buccioli Vice Presidente Marco Palma Consiglieri Giammarco Altarocca Angela Antonini Valentino Costantini Gianluca Franchini Palma Mazzoni Piergiorgio Montani Maurizio Varzi Presidente Onorario Gino Polidori COLLEGIO SINDACALE Presidente Cristiano Sforzini Sindaci Filippo Salvatore Licenziato Nazzareno Neri Sindaci supplenti Massimo Caramante Giuseppe Giurato DIREZIONE GENERALE Direttore Generale Mario Porcu COMMISSIONE SOCI Alvaro Altarocca (Presidente della Commissione Soci) Matteo Stefanelli Giuseppina Angelici Carlo Ariani Vincenzo Brunori Leonardo Catarci Piero Catena Federica Cialdea Franco D Alessio Karen D Anna Adriano Fiorelli Antonio Viglietta GRUPPO GIOVANI SOCI Giuseppe Stangoni (Presidente del Gruppo Giovani Soci) Chiara Marricchi Paolo De Angelis Valerio Lapadula Federica Leuti Fabio Rossetti Eolo Avincola Lorenzo Chiacchierini Chiara Gazzella Fabrizio Zofrea Giulia Martoni Ilaria Gasponi Nepi Formello Monterosi Trevignano Romano Campagnano di Roma Trevignano Romano Campagnano di Roma Nepi Monterosi Anguillara Sabazia Cesano Formello Anguillara Sabazia Le Rughe Olmetti Cesano di Roma

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