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COMUNE DI FUSIGNANO PROVINCIA DI RAVENNA ORIGINALE DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE N. 3 DEL 13/01/2015 OGGETTO: ARMONIZZAZIONE DEI SISTEMI CONTABILI: LINEE DI INDIRIZZO PER LA GESTIONE. APPROVAZIONE ESERCIZIO PROVVISORIO CON SCHEMI DI BILANCIO D.LGS 118/2011, QUANTIFICAZIONE INCASSI VINCOLATI AL PRIMO GENNAIO 2015 - AUTORIZZAZIONE PEG PROVVISORIO NELLE MORE DI APPROVAZIONE DEL BILANCIO DI PREVISIONE 2015/2017 Il giorno 13/01/2015 alle ore 15:00 nella Sede Comunale, si è riunita la Giunta Comunale, previa partecipazione dei Sigg.ri: PASI NICOLA PIRAZZOLI LORENZA GEMIGNANI ANDREA MODENA VALENTINA MINGUZZI ANDREA Sindaco Vice Sindaco Assessore Assessore Assessore Risultano assenti, al momento dell'adozione della presente deliberazione: GEMIGNANI ANDREA,,,,,, Essendovi il numero legale per la validità dell'adunanza ne assume la presidenza il Sig. PASI NICOLA che dichiara aperta la seduta, alla quale assiste il SEGRETARIO Dott. MORDENTI MARCO. Il verbale e i suoi allegati sono sottoscritti dal SEGRETARIO al fine di attestare la loro corrispondenza con i documenti approvati. LA GIUNTA COMUNALE adotta la seguente deliberazione:

Oggetto: ARMONIZZAZIONE DEI SISTEMI CONTABILI: LINEE DI INDIRIZZO PER LA GESTIONE. APPROVAZIONE ESERCIZIO PROVVISORIO CON SCHEMI DI BILANCIO D.LGS 118/2011, QUANTIFICAZIONE INCASSI VINCOLATI AL PRIMO GENNAIO 2015 AUTORIZZAZIONE PEG PROVVISORIO NELLE MORE DI APPROVAZIONE DEL BILANCIO DI PREVISIONE 2015/2017. LA GIUNTA COMUNALE Premesso che: - con D. Lgs. n. 118 del 23 giugno 2011 veniva promossa la sperimentazione riguardante l attuazione delle disposizioni dei principi contabili generali e applicati per le Regioni, le Province e gli Enti locali, con particolare riguardo all adozione del bilancio di previsione finanziario annuale di competenza e di cassa; - con tale decreto legislativo le disposizioni si applicavano a decorrere dall anno 2014; - con D.L. n. 102 del 31 agosto 2013 sono state apportate delle modifiche, per le quali tali disposizioni si applicano a decorrere dall anno 2015, ad eccezione degli Enti interessati alla sperimentazione di un bilancio di previsione finanziario riferito ad un orizzonte temporale almeno triennale che, nel rispetto del principio contabile dell annualità, riunisca il bilancio annuale e il bilancio pluriennale 2013-2015 relativo all esercizio 2014; Richiamate: la Delibera di Giunta Comunale n. 52 del 24/09/2013 avente ad oggetto Adesione del comune di Fusignano alla sperimentazione della disciplina concernente i sistemi contabili e gli schemi di bilancio di cui all'art. 36 del D.Lgs. 23 giugno 2011, n. 118, come modificato dall'articolo 9 del D.L. 31 agosto 2013, n. 102. Anno 2014. Individuazione del referente per la sperimentazione. con la quale si avanzava la candidatura del Comune alla sperimentazione 2014 dei nuovi sistemi contabili; la delibera di- consiglio comunale n. 17 del 25/03/2014 Approvazione del bilancio di previsione esercizio 2014/2016, del documento unico di programmazione (D.U.P.) 2014/2016 (D.Lgs n. 118/2011 DPCM 28/12/2011), come successivamente variata con propri atti consiliari; la delibera di- giunta comunale n. 30 del 04/04/2014 Approvazione piano esecutivo di gestione Parte contabile ; - consiglio comunale n. 24 del 28/04/2014 Approvazione rendiconto della gestione relativa all anno 2013 ; la Delibera di Consiglio Comunale n. 55 del 29/09/2014 con la quale la giunta del comune di Fusignano ha presentato al consiglio comunale il Documento Unico di Programmazione del Comune di Fusignano per il triennio 2015/2017; - la Delibera di Consiglio Comunale n. 60 del 25/11/2014 con la quale è stato approvata la Variazione di assestamento generale al Bilancio di Previsione2014/2016; Preso atto che: il D.Lgs. 118/2011 prevede, a partire dal 2015 l'applicazione in via esclusiva delle

disposizioni riguardanti l'armonizzazione dei sistemi contabili di cui allo stesso decreto legislativo, come integrato con il D.Lgs 126/2014 considerando la sperimentazione, disciplinata dal DPCM 28/12/2011 conclusa al 31 dicembre 2014, ad esclusione del Rendiconto 2014; il vigente regolamento di contabilità dell ente, in attesa di modifica, non è in linea con i nuovi dettami normativi derivanti dalla partecipazione alla sperimentazione e che pertanto verrà applicato limitatamente a quanto compatibile con i principi generali e applicati di cui agli allegati al D.Lgs 118/2011; Richiamate le seguenti disposizioni normative relative ai termini per l approvazione del Bilancio di Previsione: D.Lgs 267/2000 Articolo 151 Principi generali: Gli enti locali ispirano la propria gestione al principio della programmazione. A tal fine presentano il Documento unico di programmazione entro il 31 luglio di ogni anno e il bilancio di previsione finanziario entro il 31 dicembre, riferiti ad un orizzonte temporale almeno triennale; D.Lgs.118/2011 art.18 Termini di approvazione dei Bilanci: Le amministrazioni di cui all art 1comma 1 del D.Lgs 118/2011 approvano il bilancio di previsione e il budget economico entro il 31 dicembre dell anno precedente; Allegato n. 4/1 al D.L gs 118/2011 Principio contabile applicato della programmazione paragrafo 9.3 La procedura di approvazione del bilancio di previsione degli enti locali : Entro il 15 novembre di ogni anno la giunta approva lo schema della delibera di approvazione del bilancio di previsione finanziario relativa almeno al triennio successivo, da sottoporre all approvazione del Consiglio. Unitamente allo schema di delibera di approvazione del bilancio, la Giunta trasmette, a titolo conoscitivo, anche la proposta di articolazione delle tipologie in categorie e dei programmi in macroaggregati; In caso di variazioni del quadro normativo di riferimento la Giunta aggiorna lo schema di delibera di bilancio di previsione in corso di approvazione, unitamente al Documento di programmazione. Entro il 31 dicembre di ciascun anno il Consiglio approva il bilancio di previsione riguardante le previsioni di entrata e di spesa riguardanti almeno il triennio successivo; D.Lgs 267/2000 Articolo 163 comma 3 l'esercizio provvisorio è autorizzato con legge o con decreto del Ministro dell'interno che, ai sensi di quanto previsto dall'art. 151, primo comma, differisce il termine di approvazione del bilancio, d'intesa con il Ministro dell'economia e delle finanze, sentita la Conferenza Stato-città ed autonomia locale, in presenza di motivate esigenze. Decreto del Ministero dell Interno del 24 dicembre 2014 con il quale è stato disposto il differimento al 31 marzo 2015 del termine per la deliberazione del bilancio di previsione 2015 degli enti locali Richiamate inoltre le seguenti norme relative alla disciplina dell esercizio provvisorio da adottarsi nelle more di approvazione del Bilancio di Previsione: D.Lgs.267/2000 art.163 Esercizio provvisorio e gestione provvisoria; Allegato n. 4/2 al D.L gs 118/2011 Principio contabile applicato concernente la contabilità finanziaria paragrafo 8. Esercizio Provvisorio e Gestione provvisoria e paragrafo 11 La gestione del Bilancio da parte del Tesoriere ;

Preso atto che secondo le disposizioni di cui al paragrafo 11 del Allegato 4/2 Principio contabile applicato concernente la contabilità finanziaria gli enti, in caso di esercizio provvisorio, trasmettono al tesoriere (anche in modalità elettronica mediante posta certificata): a)l elenco dei residui presunti alla data del 1 gennaio (di cui agli allegati A1_entrate e A2_Spese parte integrante e sostanziale del presente provvedimento); b) gli stanziamenti di competenza riguardanti l anno cui si riferisce l esercizio provvisorio, previsti nell ultimo bilancio di previsione approvato (di cui agli allegati B1_entrate e b_2_spese parte integrante e sostanziale del presente provvedimento), indicante, per ciascun stanziamento, anche gli impegni già assunti, che possono essere aggiornati alla data del 31 dicembre dell anno precedente e l importo del fondo pluriennale vincolato aggiornato alla data del 31 dicembre dell anno precedente; Preso atto inoltre che secondo le disposizioni di cui al D.Lgs 267/2000 e al paragrafo 10 del Allegato 4/2 del D.Lgs 118/2011 Principio contabile applicato concernente la contabilità finanziaria ai fini della contabilizzazione dell utilizzo degli incassi vincolati degli enti locali: a) Gli enti devono comunicare al tesoriere le riscossioni a destinazione vincolata derivanti da legge da trasferimenti e da prestiti (art 180 comma 3 TUEL); b) Gli enti devono comunicare al tesoriere i pagamenti con destinazione vincolata derivanti da legge, da trasferimenti e da prestiti (art 185 comma 2 TUEL); c) Gli enti possono utilizzare in termini di cassa le entrate vincolate di cui all art 180 comma 3 del TUEL, per il finanziamento di spese correnti (art 194 TUEL); d) Nel caso in cui una spesa sia pagata anticipatamente rispetto all incasso della correlata entrata vincolata, il mandato di pagamento non riporta l indicazione di cui all articolo 185, comma 2, lettera i), del TUEL, concernente il rispetto degli eventuali vincoli di destinazione stabiliti per legge o relativi a trasferimenti o ai prestiti, in quanto la spesa non è effettuata a valere di incassi vincolati. Ne consegue che, l ordinativo di incasso concernente l entrata correlata incassata successivamente al correlato pagamento, non riporta l indicazione di cui all articolo 180, comma 3, lettera d), del TUEL, concernente gli eventuali vincoli di destinazione delle entrate derivanti da legge, da trasferimenti o da prestiti, in quanto, essendo il vincolo già stato rispettato, gli incassi non sono vincolati alla realizzazione di una specifica spesa (Risposta Arconet del 26/11/2014) e) All avvio del 2015 gli enti locali comunicano formalmente al proprio tesoriere l importo degli incassi vincolati al 31/12/2014; Ravvisata la necessità: di dettagliare, nel deliberato, le disposizioni che si applicano per l'assunzione di impegni durante l'esercizio provvisorio derivanti dal combinato disposto del D.lgs 267/2000 e dei Principi contabili applicati concernenti la contabilità finanziaria; di dettagliare, nel deliberato, le disposizioni che si applicano nei rapporti con il Tesoriere durante l'esercizio provvisorio derivanti dal combinato disposto del D.lgs 267/2000 e dei Principi contabili applicati concernenti la contabilità finanziaria; di approvare e trasmettere al tesoriere l'elenco dei residui al 1 gennaio 2015 come da allegati A1 Entrate e A2 Spese) al presente provvedimento che ne costituiscono parte integrante e sostanziale;

di approvare e trasmettere al tesoriere gli schemi di bilancio armonizzato (assestato 2014/2016), di cui al D. Lgs 118/2011 come da allegati B1 Entrate e B2 Spese) al presente provvedimento che ne costituiscono parte integrante e sostanziale; di quantificare un importo pari a zero la cassa vincolata, presso la tesoreria comunale, escluse quindi le giacenze da mutui e prestiti depositate giacenti su altri conti correnti bancari, quale sommatoria dei residui attivi relativi alle entrate vincolate sommati al fondo pluriennale vincolato al 31 dicembre 2014 relativo ai capitoli vincolati dedotti i residui passivi relativi a capitoli vincolati, come definito dal paragrafo 10.6, dell'allegato 4/2 del D.Lgs 118/2011; di riconfermare gli stanziamenti e le dotazioni necessarie, nel limite di quanto indicato dall'ultimo PEG approvato con delibera di Giunta n. 30 del 04/04/2014, esecutiva a termini di legge, come successivamente modificato dalle variazioni intercorse durante l'esercizio 2014, in attesa dell'approvazione del PEG 2015/2017 che potrà essere deliberato in via definitiva solo una volta approvato il Bilancio di Previsione per l'esercizio 2015/2017, affidando ai Responsabili di Area, ai sensi dell'art 169 del D.Lgs. 267/2000, precisando che, fino all'approvazione del PEG preventivo definitivo 2015/2017: gli atti di gestione adottati devono avere quale oggetto esclusivo attività istituzionali, riconducibili alle funzioni e ai compiti che il comune deve obbligatoriamente svolgere e che, nella loro attuazione, devono avere soluzione di continuità; l impegno delle spese deve avvenire nel rispetto di quanto previsto principio contabile applicato concernente la contabilità finanziaria di cui al D.Lgs 118/2011 Allegato 4/2; l acquisizione di beni e servizi, nonché l affidamento di incarichi professionali devono avvenire nel rispetto della normativa comunitaria, nazionale e regionale in materia di appalti, nonché a quanto stabilito dal vigente regolamento dei contratti dell ente; gli atti di gestione riguardanti interventi, iniziative o progetti di nuova definizione o comunque con impostazione innovativa, richiedono in ogni caso l approvazione da parte dell'organo esecutivo; Preso atto infine che la legge di stabilità 2015 modifica, in particolare ai commi 629 e 630 dell'art 3, la normativa in merito all'applicazione dell'imposta sul valore aggiunto (DPR 633/1972) per quello che riguarda: l'ampliamento dell'applicazione della cosiddetta reverse charge (art 17 comma 6) con l'inserimento dei servizi di pulizia, di demolizione, di installazione di impianti e di completamento degli edifici; l'introduzione del cosiddetto split payment ( art 17 Ter) in base al quale, per le fatture di acquisto di beni e servizi che non ricadono nel meccanismo del reverse charge, il comune deve corrispondere l'imposta direttamente allo stato e non più alle imprese fornitrici; Ravvisata la necessità: di dettagliare, nel deliberato, le disposizioni per la registrazioni delle fatture e per le comunicazioni ai fornitori;

Acquisiti i pareri favorevoli in ordine alla regolarità Tecnica dal Responsabile dell'unità Territoriale del Comune di Fusignano e Contabile rilasciato dal Dirigente dell'area servizi finanziari dell'unione dei Comuni della Bassa Romagna, resi ai sensi dell'art. 49, comma 1, del TUEL e successive modificazioni ed integrazioni, allegati alla presente deliberazione; Ad unanimità dei voti palesemente espressi; DELIBERA Per i motivi espressi in premessa che si intendono integralmente riportati: - di approvare l'esercizio provvisorio sulla base degli stanziamenti definitivi risultanti dal Bilancio di Previsione 2014-2016 esercizio 2015, nonché sulla base dei residui derivanti dalle annualità precedenti e delle somme di competenza 2014 da imputare all esercizio 2015 secondo il nuovo principio della cosiddetta competenza rafforzata; - di dettagliare, come segue, le disposizioni che si applicano durante l'esercizio provvisorio derivanti dal combinato disposto del D.Lgs 267/2000 e dei Principi contabili applicati concernenti la contabilità finanziaria: 1) Nel corso dell esercizio provvisorio, gli enti gestiscono gli stanziamenti di spesa previsti nell ultimo bilancio di previsione (2014/2016), definitivamente approvato (assestato) per l esercizio cui si riferisce l esercizio provvisorio (2015), quindi gli stanziamenti di riferimento sono quelli assestati del 2015, secondo anno del pluriennale 2014/2016; 2) Nel corso dell esercizio provvisorio, le spese correnti possono essere impegnate mensilmente, per ciascun programma, unitamente alla quota dei dodicesimi non utilizzata nei mesi precedenti, somme non superiori ad un dodicesimo degli stanziamenti previsti nel secondo esercizio dell ultimo bilancio di previsione deliberato, ridotte delle somme già impegnate negli esercizi precedenti e dell importo accantonato al fondo pluriennale (la voce di cui fondo pluriennale vincolato) ; 3) Sfuggono al limite del dodicesimo le spese tassativamente regolate dalla legge quelle non suscettibili di pagamento frazionato in dodicesimi e le spese a carattere continuativo necessarie per garantire il mantenimento del livello qualitativo e quantitativo dei servizi esistenti, impegnate a seguito della scadenza dei relativi contratti; 4) I rimborsi in c/capitale di somme non dovute o incassate in eccesso, quali i rimborsi degli oneri di urbanizzazione, costituiscono spese non suscettibili di pagamento frazionato in dodicesimi; 5) Possono essere impegnate spese relative alle partite di giro (al di fuori del limite di un dodicesimo) 6) Sono impegnabili le somme relative a lavori pubblici di somma urgenza o altri interventi di somma urgenza; 7) Non è ammesso il ricorso all indebitamento; 8) Per estensione logica della normativa relativa alla gestione provvisoria (avente natura più restrittiva dell esercizio provvisorio) sfuggo al limite del dodicesimo le obbligazioni derivanti da provvedimenti giurisdizionali esecutivi e di obblighi speciali tassativamente regolati dalla legge, il pagamento delle spese di personale, delle spese relative delle rate di mutuo, i canoni, imposte e

tasse, ed, in particolare, le sole operazioni necessarie per evitare che siano arrecati danni patrimoniali certi e gravi all ente; 9) La gestione in dodicesimi dell esercizio provvisorio riguarda solo gli stanziamenti di competenza (e non di cassa) della spesa al netto degli impegni assunti negli esercizi precedenti con imputazione all esercizio provvisorio e dell importo del fondo pluriennale vincolato; 10) Gli impegni assunti negli esercizi precedenti, non sono soggetti ai limiti dei dodicesimi sfuggono al limite dei dodicesimo anche gli impegni cancellati nell ambito delle operazioni di riaccertamento dei residui e reimputati alla competenza dell esercizio corrente; 11) Tutte, le spese sono impegnate sempre nel rispetto del principio contabile generale e applicato della competenza finanziaria, con imputazione agli esercizi in cui le spese sono esigibili, nei limiti degli stanziamenti dell ultimo bilancio approvato; 12) Le spese di investimento di norma non possono essere impegnate, salvo quanto previsto nel punto successivo; 13) Nel corso dell esercizio provvisorio, per garantire la prosecuzione o l avvio di attività soggette a termini o scadenza, il cui mancato svolgimento determinerebbe danno per l ente, è consentito l utilizzo delle quote vincolate dell avanzo di amministrazione sulla base di una relazione documentata del dirigente competente. A tal fine, dopo avere acquisito il parere dell organo di revisione contabile la Giunta delibera una variazione del bilancio provvisorio in corso di gestione, che dispone l utilizzo dell avanzo di amministrazione vincolato determinato sulla base di dati di pre-consuntivo dell esercizio precedente. Costituiscono, ai sensi del comma ter dell art 187 del D.Lgs 267/2000 quote vincolata del risultato di amministrazione le entrate accertate e le corrispondenti economie di bilancio: a. nei casi in cui la legge o i principi contabili generali e applicati individuano un vincolo di specifica destinazione dell'entrata alla spesa; b. derivanti da mutui e finanziamenti contratti per il finanziamento di investimenti determinati; c. derivanti da trasferimenti erogati a favore dell'ente per una specifica destinazione determinata; d. derivanti da entrate accertate straordinarie, non aventi natura ricorrente, cui l'amministrazione ha formalmente attribuito una specifica destinazione (con propria delibera). 14) Sono altresì consentite, con delibera di giunta, le variazioni compensative tra le dotazioni delle missioni e dei programmi limitatamente alle spese per il personale, conseguenti a provvedimenti di trasferimento del personale all interno dell ente; 15) La Giunta può adottare per quanto riguarda le spese, variazioni agli stanziamenti di competenza dei macroaggregati compensative all interno dei programmi, anche prevedendo l istituzione di nuovi capitoli; 16) La Giunta può adottare per quanto riguarda le entrate, variazioni agli stanziamenti di competenza delle entrate compensative all'interno della medesima tipologia e/o della medesima categoria, anche prevedendo l'istituzione di nuovi capitoli 17) L utilizzo del Fondo di riserva è consentito solo per fronteggiare obbligazioni derivanti da provvedimenti giurisdizionali esecutivi, da obblighi tassativamente previsti dalla legge (quali, ad esempio, le spese per le elezioni in caso di stanziamenti non adeguati nella spesa corrente) e per garantire la prosecuzione o l avvio di attività soggette a termini o scadenza, il cui mancato svolgimento determinerebbe danno per l ente. A seguito dell approvazione del bilancio di previsione, con riferimento all esercizio in corso, il limite massimo di accantonamento al fondo di

riserva (art. 166 del D.Lgs 267/2000 non superiore al 2% delle spese correnti) è ridotto dell importo del fondo di riserva utilizzato nel corso dell esercizio provvisorio; - di dettagliare, come segue, le disposizioni che si applicano nei rapporti con il Tesoriere durante l'esercizio provvisorio derivanti dal combinato disposto del D.lgs 267/2000 e dei Principi contabili applicati concernenti la contabilità finanziaria: 1) le verifiche riguardanti i dodicesimi sono svolte dal tesoriere facendo riferimento alla differenza tra gli stanziamenti di competenza e l importo delle spese già impegnate e del fondo pluriennale vincolato, fermo restando le verifiche riguardanti la capienza complessiva degli stanziamenti di competenza, sulla base della differenza tra lo stanziamento di competenza complessivo e l importo del fondo pluriennale vincolato; 2) il controllo è svolto dal Tesoriere operando una netta separazione fra la disponibilità: - dei dodicesimi mensili - fissa per ciascun mese salvo variazioni dovute ad aggiornamenti sulle somme già impegnate negli esercizi precedenti, determinata dall importo dei singoli stanziamenti di bilancio al netto dell importo accantonato al fondo pluriennale vincolato, e della quota parte non usufruita nei mesi antecedenti a quello in cui è effettuato il pagamento del mandato; - della disponibilità per mandati non frazionati - dal 1 gennaio 2015 verrà utilizzato l apposito elemento dell ordinativo di pagamento, previsto per identificare le spese non soggette al controllo dei dodicesimi di cui all articolo 163,comma 5, in caso di esercizio provvisorio. Al tesoriere non è richiesto di verificare che la spesa cui si riferisce il mandato è esclusa dall obbligo della gestione per dodicesimi, gli enti che adottano l Ordinativo informatico, utilizzano il campo previsto per indicare che trattasi di spesa esclusa dall obbligo della gestione per dodicesimi valorizzando il flag frazionabile con NO per tutte le spese non soggette al controllo dei dodicesimi comprese le spese a valere sulle somme già impegnate); - di approvare e trasmettere al tesoriere l'elenco dei residui al 1 gennaio 2015 come da allegati A1 Entrate e A2 Spese) al presente provvedimento che ne costituiscono parte integrante e sostanziale; - di approvare e trasmettere al tesoriere gli schemi di bilancio armonizzato (assestato 2014/2016), di cui al D. Lgs 118/2011 come da allegati B1 Entrate e B2 Spese) al presente provvedimento che ne costituiscono parte integrante e sostanziale; - di comunicare al Tesoriere l importo pari a zero derivante dalla quantificazione della cassa vincolata, presso la tesoreria comunale, escluse quindi le giacenze da mutui e prestiti depositate giacenti su altri conti correnti bancari, quale sommatoria dei residui attivi relativi alle entrate vincolate sommati al fondo pluriennale vincolato al 31 dicembre 2014 relativo ai capitoli vincolati dedotti i residui passivi relativi a capitoli vincolati, come definito dal paragrafo 10.6; del Allegato 4/2 del D.Lgs 118/2011; - di confermare per l'esercizio 2015, in attesa dell'approvazione del Bilancio di Previsione e del successivo Piano Esecutivo di Gestione, quanto indicato dall'ultimo PEG approvato con delibera di Giunta n. 60 del 13/05/2014 come successivamente modificato dalle variazioni intercorse durante l'esercizio 2014 e precisamente: l'ulteriore graduazione delle risorse dell'entrata in Capitoli, dei Servizi in Centri di Costo e degli interventi in Capitoli/Articoli e la relativa assegnazione ai Responsabili di Area; le deleghe per la gestione contabile degli stanziamenti assegnati ai Responsabili di Area

e/o Unità Territoriali rimangono quelle previste negli appositi atti di delega adottati dal Sindaco di Fusignano e/o dai singoli dirigenti; l'assegnazione degli stanziamenti dell'entrata e della spesa in base a quanto previsto dall'art. 163 del D. Lgs. 267/2000, a quanto originariamente assegnato nel PEG 2014 e sue successive variazioni; - di disporre che, fino all'approvazione del PEG definitivo 2015/2017: gli atti di gestione adottati devono avere quale oggetto esclusivo attività istituzionali, riconducibili alle funzioni e ai compiti che il comune deve obbligatoriamente svolgere e che, nella loro attuazione, devono avere soluzione di continuità; l impegno delle spese deve avvenire nel rispetto di quanto previsto principio contabile applicato concernente la contabilità finanziaria di cui al D.Lgs 118/2011; l acquisizione di beni e servizi, nonché l affidamento di incarichi professionali devono avvenire nel rispetto della normativa comunitaria, nazionale e regionale in materia di appalti, nonché a quanto stabilito dal vigente regolamento dei contratti dell ente; gli atti di gestione riguardanti interventi, iniziative o progetti di nuova definizione o comunque con impostazione innovativa, richiedono in ogni caso l approvazione da parte dell'organo esecutivo; - di limitare quindi la validità delle assegnazioni del presente atto fino all'approvazione del Bilancio di Previsione 2015/2017; - di autorizzare i pagamenti da effettuare nel corso del 2015 sia sui residui che in competenza in base alle ipotesi di incasso, e ai limiti del patto di stabilità vigenti previa puntuale verifica da parte dell'area Lavori Pubblici e Patrimonio congiuntamente ai Servizi Finanziari in attesa di definizione dei saldi finanziari in termini di competenza mista da adottarsi in sede di approvazione del Bilancio di Previsione 2015/2017; - di derogare il vigente regolamento di contabilità dell ente, non in linea con i nuovi dettami normativi derivanti dall'armonizzazione dei sistemi contabili di cui al citato D.Lgs 118/2011, che verrà quindi applicato limitatamente a quanto compatibile con detti principi; - di dettagliare, come segue, le disposizioni derivanti dall'introduzione nella disciplina IVA dello split payment e del reverse charge, in mancanza del relativo decreto attuativo: Il nuovo regime verrà applicato alle fatture emesse in data successiva al 31 dicembre 2014; Per le fatture soggette a split payment si procederà a versare al fornitore solo l'imponibile e a rinviare la definizione del pagamento dell'iva all'emanazione del decreto ministeriale; Non rientrano nella disciplina dello split payment le prestazioni soggette a ritenuta d'acconto o quelle soggette alla reverse charge; Essendo soggette a revese charge i servizi commerciali che ricadono nelle fattispecie di cui all'art 17 comma 2 occorrerà dare apposita comunicazione, a cura dell'assegnatario dello stanziamento, ai fornitori al momento dell'affidamento (per i nuovi affidamenti) o prima dell'emissione della fattura al fine di consentire agli stessi la corretta emissione delle fattura;

- di dichiarare, con separata unanime votazione palesemente espressa, il presente atto immediatamente eseguibile ai sensi dell art. 134, comma 4, del T.U.E.L. per consentire ai responsabili competenti l assunzione degli impegni di spesa. Il Presidente PASI NICOLA Il SEGRETARIO MORDENTI MARCO