Caduta in bici: in quali casi spetta al Comune risarcire i danni?

Documenti analoghi
Cass /2013. Cade dal motorino. Nessun risarcimento se il conducente era a conoscenza dell'esisten

Corte di Cassazione - copia non ufficiale

Corte di Cassazione - copia non ufficiale

Page 1/5

CORTE DI CASSAZIONE - SENTENZA n.7777 / OMISSIS -

Errore diagnostico: la prova dell irrilevanza causale è della struttura

Corte di Cassazione - copia non ufficiale

Cass /2016. Il fatto che la strada sia sconnessa con altre buche e rappezzi non costituisce un'esime

I fatti di causa possono così ricostruirsi sulla base della sentenza impugnata.

Cliente non danneggiato: l avvocato negligente ha diritto al compenso

Cass /2016. Insidia stradale: il danneggiato non deve provare la pericolosità della strada.

CORTE DI CASSAZIONE III SEZIONE CIVILE SENTENZA DEL , N SVOLGIMENTO DEL PROCESSO

Condominio e danni da cose in custodia. Dimostrato il nesso causale l obbligazione risulta solidale.

Corte di Cassazione - copia non ufficiale

Cane di razza pericolosa: le precisazioni della Corte di Cassazione

Prova liberatoria: inutile se è accertata la colpa di un conducente

Risarcimento del danno: diritto autonomo rispetto a quello di proprietà

Cass /2015. Insidia stradale. Nessun risarcimento per la caduta in una buca sulla strada di casa

Contestazione disciplinare tardiva: i chiarimenti delle Sezioni Unite

Cass /2014. Art.2051 c.c.: la responsabilità della P.A. è esclusa solo dal caso fortuito

Giurisprudenza di legittimità CORTE DI CASSAZIONE CIVILE Sez. III, 3 aprile 2014, n. 7777

Quando si è alla guida di un veicolo bisogna sempre prestare la massima attenzione ai pedoni, e non solo in prossimità delle strisce pedonali.

Inciampa e cade per una buca presente sul manto stradale Sentenza n /2012 commento e testo

Avvocato Sergio Badellino penalista. Saint-Vincent 12 dicembre 2007

Tradimento: se non lede la dignità del coniuge, non c è il risarcimento

Chi non usa le cinture di sicurezza i cocci sono i suoi

Per la Suprema Corte il segnale va rispettato anche se la via è libera altrimenti si rischia di incorrere

Medico rifiuta di visitare paziente: le precisazioni della Cassazione

REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO SENTENZA

Cass /2013. Brecciolino sulla strada: responsabilità della società esecutrice dei lavori ex art c

Corte di Cassazione - copia non ufficiale

Valenza probatoria di una fattura: il parere della Cassazione

La giurisprudenza sulla responsabilità del medico

INDICE SOMMARIO. Prefazione... L INSIDIA E IL TRABOCCHETTO: DEFINIZIONE, CON- TENUTI E INQUADRAMENTO NORMATIVO CAPITOLO 1.

Danno patrimoniale futuro: il calcolo delle spese per l assistenza sanitaria

Malattia professionale (neoplasia gastrica) e nesso di causalità

Lavoro part time e Legge 104: va riconosciuto diritto ai permessi?

REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO TRIBUNALE DI COMO PRIMA SEZIONE CIVILE. Il Tribunale, nella persona del giudice unico Dott.

Polizze sulla vita: le precisazioni della Corte di Cassazione

Lesioni da caduta e risarcimento danni

LA DIFESA DEL MEDICO. I LIMITI CAUSALI DELL APPORTO PROFESSIONALE DEL SINGOLO OPERATORE. LA RESPONSABILITÀ DEL MEDICO NELL EQUIPE OPERATORIA

Responsabilità medica, la Cassazione sulla prova del nesso causale

Corte di Cassazione sez. III civ. 18 luglio 2011, n Sinistro stradale frana art c.c. - responsabilità ANAS - susssistenza

Corte di Cassazione - copia non ufficiale

SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE III CIVILE. Sentenza 9 dicembre 2010, n Svolgimento del processo

Cass. 6095/2015. Sassi dal cavalcavia: nessun risarcimento. Scritto da Francesco Annunziata Sabato 11 Aprile :00

GIURISPRUDENZA. Tribunale Milano sez. X civ. - 4 gennaio 2011

Università degli Studi Guglielmo Marconi

Disservizi sui treni, i pendolari hanno diritto a un risarcimento?

Caso fortuito e imprevedibilità dell animale. Chi è il responsabile?

REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

L'esclusione dalla garanzia assicurativa contro gli infortuni per dolo o colpa grave dell assicurato

Cass. 3146/2017. Quando l'indennizzo diretto è applicabile anche in caso di collisione tra più di due veico

Cass /2018 Contrassegno falso o mancanza di copertura: risarcisce sempre il FGVS?

Sofferenza dei familiari: è presunta in caso di decesso del congiunto

Actio iudicati e condanna penale: la Cassazione fa il punto

RESPONSABILITÀ DA COSE IN CUSTODIA: LA CONDOTTA COLPOSA DEL DANNEGGIATO ESCLUDE IL RISARCIMENTO

REPUBBLICA ITALIANA. Cass. 9253/2015. Incidente procurato da auto rubata non assicurata: azione di regresso nei confronti del p

Cass /2017. Cane randagio: il Comune unico responsabile. Scritto da Francesco Annunziata Martedì 23 Maggio :58

GdP Nola. Insidia stradale. Lesioni. Incompetenza per materia del GdP: la persona non è un bene mobile.

Tale inquadramento è figlio della concezione in voga a partire dal primo ventennio del secolo scorso in poi,

NON SEMPRE CHI TAMPONA HA TORTO (Cassazione Civile-Sezione III - Sentenza n del )

Il danno non patrimoniale come novellato dalla legge n. 124/2017

UFFICIO DEL GIUDICE DI PACE DI NOLA. Insidia stradale. Uso improprio della cosa: nessun risarcimento (M. Cuomo)

Infortunio sul lavoro, obbligo di cooperazione tra appaltante e appaltatore, concorso di colpa della vittima

Obblighi di custodia della rete stradale da parte della P.A. e principio di autoresponsabilità del danneggiato

Pubblico impiego e abuso dei contratti a termine. La vicenda

Cass /2011. Contrassegno assicurativo falso: sussistenza rapporto assicurativo.

Cassazione, Sez. III, 12 ottobre 2010, n (Pres. Varrone Rel. Filadoro) Svolgimento del processo

Riduzione della capacità lavorativa e danno (Cass., n /2013)


La responsabilità di cose in custodia

Corte di Cassazione, sez. III Civile, sentenza 24 gennaio 8 marzo 2017, n Presidente Spirito Relatore Olivieri Ffatti di causa In seguito alla

Omicidio stradale e guida in stato di ebbrezza: unico reato

Caduta ospedale: ultime sentenze. Autore : Redazione. Data: 19/10/2019

Titolo IX Dei fatti illeciti Art Risarcimento per fatto illecito. sentenza 05 luglio 2017 n sentenza 23 marzo 2017 n 7468

SENTENZA. XX - Attore appellante - rappresentato e difeso dagli Avv.ti S. Pennisi e T. Virgili del Foro di Modena

Danni da buche, fosse, mattonelle, tombini, marciapiedi, scalini e altre insidie stradali: come ottenere il risarcimento.

INDICE. Premessa... XV. CAPITOLO I I principi informatori del sistema aquiliano

Responsabilità medica: omissione dell obbligo informativo e danno, quale relazione?

Corte di Cassazione - copia non ufficiale

La responsabilità di cose in custodia

Ferro sporgente. Nessun risarcimento se l'evento è evitabile con l'ordinaria diligenza (R. Iorio).

REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO UFFICIO DEL GIUDICE DI PACE DI TERMINI IMERESE

Spese mediche false nel 730: dichiararle è un reato?

N - PARTE CHIAMATA IN CAUSA -

Danno da insidia stradale: riparto dell onere probatorio tra danneggiato e custode

Lettera risarcimento danni buca stradale. Autore : Redazione. Data: 18/12/2018

CORSO DI FORMAZIONE TUTORI VOLONTARI PER MINORI STRANIERI NON ACCOMPAGNATI MODULO GIURIDICO LA RESPONSABILITÀ DEI TUTORI

Cass / Lesione conseguente alla caduta dalla moto: è un bene mobile?

Cassazione penale, sez. III, 09/11/2011, (ud. 09/11/2011, dep.15/12/2011), n

Giurisprudenza di legittimità CORTE DI CASSAZIONE CIVILE Sez. III, 22 aprile 2010, n. 9527

Codice civile, approvato con regio decreto 16 marzo 1942, n. 262 (1).

Corte di Cassazione, sez. III Civile, sentenza 18 novembre gennaio 2016, n. 681 Presidente Vivaldi Relatore De Stefano

Vitalizio assistenziale: in cosa si differenzia dalla donazione?

Rapina sul posto di lavoro: dei danni al lavoratore ne risponde il datore qualora manchino adeguati sistemi di sicurezza

Transcript:

Caduta in bici: in quali casi spetta al Comune risarcire i danni? Un ordinanza della Corte di Cassazione fa il punto sui casi in cui un ciclista caduto a causa di una buca stradale decida di fare causa al Comune, e sulle possibilità di ottenere un risarcimento. Può una caduta in bici, causata da una buca, comportare automaticamente un risarcimento da parte del Comune? Sul punto si è espressa la Corte di Cassazione con l ordinanza n. 6034/2018, fornendo alcune importanti precisazioni a riguardo. Secondo i giudici, infatti, il Comune è responsabile e paga i danni per le ferite causate dalla caduta in bici a causa di una buca sul manto stradale. Nello specifico, l amministrazione è responsabile ex art. 2051 c.c. per i danni cagionati dalla cosa in custodia, salvo che provi il caso fortuito, laddove il danneggiato dimostri il nesso causale tra la cosa e l evento dannoso, indipendentemente dalla pericolosità o meno o dalle

caratteristiche intrinseche della prima. Esiste comunque la possibilità secondo cui il nesso eziologico tra fatto ed evento dannoso possa essere interrotto dal comportamento imprudente del danneggiato nel dinamismo causale del danno. Non solo. La terza sezione civile della Cassazione ha ricordato alcuni principi ormai consolidati in materia di risarcimento danni cagionati da una cosa in custodia. Nel caso di specie, i giudici si sono espressi sul ricorso di un Comune. Questo era stato citato in giudizio da un cittadino, il quale aveva chiesto all amministrazione un risarcimento per le lesioni che aveva riportato dopo una caduta in bici causata dell omessa manutenzione stradale. L uomo, mentre percorreva insieme ad altri ciclisti una strada comunale, aveva perso l equilibrio a causa della presenza di buche e pietrisco. A quel punto era caduto riportando un trauma cranico e diverse e notevoli ferite. La Corte d Appello ha ritenuto vi fosse un concorso di colpa tra ciclista e Comune nella causazione del sinistro. Un concorso peraltro pari al 50% in capo a ognuno. Per tale ragione, aveva condannato l amministrazione al risarcimento del danno patito dal ciclista, liquidato in oltre 28mila euro. Alla fattispecie, infatti, la Corte territoriale aveva ritenuto applicabile l art. 2051 c.c.,. Ciò in quanto sussisteva un effettivo potere di controllo da parte dell amministrazione convenuta sulla strada di sua proprietà, che era non distante dal perimetro urbano e

notoriamente frequentata da ciclisti anche per il suo carattere turistico. Non solo. La Corte ha ritenuto di aver accertato anche il nesso causale tra la caduta in bici e la condizione anomala del manto stradale. Questo proprio a causa di buche localizzate a centro strada, dove non vi era segnalazione di pericolo. Al punto che gli stessi ciclisti che precedevano e affiancavano l attore (impedendogli in parte la visuale) erano riusciti a evitarle solo all ultimo momento e per miracolo. Il Comune, invece, non ha offerto la prova del caso fortuito, consistente nella eccezionalità e imprevedibilità del comportamento dell utente della strada. Circostanza tale da risultare causa sopravvenuta idonea da sola a provocare l evento. Per il giudice a quo, tuttavia, anche il danneggiato era parzialmente in colpa. Ciò in quanto avrebbe dovuto e potuto porre maggiore attenzione nell incedere e procedere con particolare prudenza ed avvedutezza, riducendo anche la velocità. Soprattutto perché lo stesso non poteva fare affidamento su un perfetto stato di manutenzione del manto stradale. In Cassazione, il Comune ha contestato la decisione. Per l amministrazione, infatti, l affermazione relativa alla posizione e alle caratteristiche della strada teatro dell evento lesivo fosse priva di riscontro in istruttoria e non potesse essere ricondotta alla nozione giuridicamente di fatto notorio.

Ma non è tutto. Il Comune ha anche contestato l esistenza del nesso causale tra la cosa in custodia e il danno. In tal senso ha affermato che il ciclista non aveva prestato il dovuto livello di attenzione richiesto dalla situazione in cui si trovava. Anche perché la buca che ha causato la caduta in bici era sufficientemente ampia da risultare visibile e, quindi, evitabile. Sul punto, spiega invece la Corte, è consolidato il principio secondo cui l ente proprietario di una strada aperta al pubblico transito si presume responsabile, ai sensi dell art. 2051 c.c., dei sinistri riconducibili alle situazioni di pericolo connesse in modo immanente alla struttura o alle pertinenze della strada stessa, indipendentemente dalla sua estensione. Ancora, il criterio di imputazione della responsabilità in capo al custode della cosa per i danni da questa cagionati (ex art. 2051 c.c.) prescinde da qualunque connotato di colpa. Pertanto incombe al danneggiato allegare, dandone la prova, il rapporto causale tra la cosa e l evento dannoso. E ciò indipendentemente dalla pericolosità o meno o dalle caratteristiche intrinseche della prima. Quanto invece alla deduzione di omissioni, violazioni di obblighi di legge di regole tecniche o di criteri di comune prudenza da parte del custode, rileva ai fini della sola fattispecie dell art. 2043 c.c.. Salvo, però, che la deduzione non sia diretta soltanto a dimostrare lo stato della cosa e la sua capacità di recare danno, a sostenere allegazione e prova del rapporto causale tra quella e l evento dannoso.

Tra i consolidati principi enunciati dai giudici, vi è anche quello secondo cui, nella categoria delle cause di esclusione della responsabilità oggettiva per danno da cose, la condotta del danneggiato che entri in interazione con queste si atteggia diversamente a seconda del grado di incidenza causale sull evento dannoso. Ciò in applicazione, anche ufficiosa, dell art. 1227 c.c., primo comma. In sostanza, quanto più la situazione di possibile danno è suscettibile di essere prevista e superata attraverso l adozione delle cautele da parte dello stesso danneggiato tanto più incidente deve considerarsi l efficienza causale del comportamento imprudente del medesimo nel dinamismo causale del danno. E questo fino a rendere possibile che detto comportamento interrompa il nesso eziologico tra fatto ed evento dannoso. Nella vicenda in esame, la Corte d Appello ha dato conto della sussistenza del rapporto di custodia del Comune convenuto sulla strada teatro dell evento lesivo. Inoltre, ha evidenziato il rapporto oggettivo di causa-effetto tra percorrenza della strada comunale da parte del ciclista e la sua caduta in bici per la presenza di una buca. Il giudice a quo ha, infine, dato anche peso alla condotta del danneggiato, ai sensi dell art. 1227 c.c.. Si è infatti tenuto conto sia delle circostanze di fatto contingenti, sia del grado di attenzione richiesto al danneggiato. Pertanto, è stato ritenuto sussistente un concorso paritario di responsabilità e, dunque, l efficacia non elidente del nesso di causa anzidetto ad opera della condotta del danneggiato.

Alla luce di quanto enunciato, il ricorso dell amministrazione comunale è stato respinto. Hai avuto un problema simile? Scrivi per una consulenza gratuita a redazione@responsabilecivile.it o scrivi un sms, anche vocale, al numero WhatsApp 3927945623 Leggi anche: INSIDIA STRADALE, SE LA BUCA È PREVEDIBILE NESSUN RISARCIMENTO