REGOLAMENTO INTERNO PUBBLICA ASSISTENZA CROCE BIANCA CIRCONVALLAZIONE FAUSTO NOCE OLBIA ANNO 1994

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "REGOLAMENTO INTERNO PUBBLICA ASSISTENZA CROCE BIANCA CIRCONVALLAZIONE FAUSTO NOCE OLBIA ANNO 1994"

Transcript

1 DEI DIRITTI E DEI DOVERI DEI SOCI REGOLAMENTO INTERNO PUBBLICA ASSISTENZA CROCE BIANCA CIRCONVALLAZIONE FAUSTO NOCE OLBIA ANNO ) Tutti i Soci della Pubblica Assistenza Croce Bianca - Olbia - sono uguali per i loro diretti e doveri nei riguardi dell Associazione, ed i Soci del Consiglio Direttivo devono, essere esclusivamente Soci effettivi. 2) I Soci della Pubblica Assistenza Croce Bianca - Olbia -, hanno come scopo di portare aiuto al prossimo e si dedicano con altruismo e gratuitamente a detto scopo, considerandolo come dovere. 3) Il Socio evita atteggiamenti ed espressioni che possono ledere i principi morali, tiene una condotta dignitosa, usa le buone maniere e la cortesia, offre la sua amicizia ed il suo aiuto a chiunque ne abbia bisogno. 4) E dovere del Socio adoperarsi affinchè la Pubblica Assistenza Croce Bianca disponga di associati degni e capaci; ed è suo diritto - dovere segnalare ed isolare persone e fatti che tengano in dispregio i nobili principi ai quali si ispira l Associazione. 5) I Soci hanno il dovere della segretezza sia per quanto si attiene gli interventi eseguiti che per altri fatti, che in qualche modo possano ledere la serietà e la dignità dell Associazione e dei singoli soci. 6) I Soci ( Collaboratori o simili ) chiamati nel Consiglio Direttivo devono essere rispettati nella esplicazione delle funzioni stabilite dallo Statuto e dal Regolamento Interno. ( Delibera Consiglio Direttivo 29 Maggio 1984). 7) Ogni Socio ha il diritto di proporre modifiche o aggiunte al Regolamento Interno mediante relazione scritta, che il Direttivo vaglierà. 7Bis) Ogni Socio ha il dovere di effettuare il turno di servizio vestito decentemente, evitando di indossare : pantaloncini corti, minigonne, tacchi a spillo, ciabatte etc.. 7/a) Tutti i Soci compresi i componenti il Collegio dei Probiviri ed i componenti il Collegio dei Revisori dei Conti hanno il diritto dovere di segnalare al Consiglio Direttivo con apposita relazione scritta e firmata, eventuali precari fatti accaduti o eventuali iniziative da assumere, al fine di mantenere l osservanza delle norme statutarie e di quelle del Regolamento Interno, oltre a favorire il miglioramento della qualità del servizio e della vita associativa. Il Consiglio Direttivo ha il dovere di assumere conseguenti decisioni in merito alle segnalazioni pervenute, rispondendo all Assemblea Generale del Suo operato DELLA SEDE SOCIALE 8) La Sede Sociale è il luogo di convegno dei Soci, sede degli uffici e delle assemblee generali e del Direttivo. L accesso ad essa è riservato ai soci, e solo occasionalmente potranno accedervi persone di buona moralità e condotta allo scopo di acquisire nuovi soci o per partecipare a feste e manifestazioni a patto che il comportamento di dette persone sia consono alla serietà dell Associazione, ed in ogni caso devono essere accompagnati da un socio. 9) La pulizia ed il decoro della Sede sarà tenuto da tutti i soci, che curano di non sporcare in alcun modo i pavimenti, i muri e tutti gli altri oggetti dell associazione. I soci, su invito del Responsabile di turno, si asterranno dal continuare atti contrari all ordine ed alla pulizia e provvederanno a pulire e riordinare Sede ed oggetti sporcati o rimossi.

2 10) La pratica dei giochi o passatempi non deve dar luogo a scommesse e perciò è severamente vietato. 11) La Sede è depositaria dei libri sociali e dell Albo per la relazione tra soci, che sono responsabili della loro conservazione e riservatezza.. DEL SERVIZIO 12) Il servizio della Pubblica Assistenza Croce Bianca- Olbia viene svolto normalmente ad Olbia e nelle strade periferiche quando gli interventi sono da effettuare per segnalazione di incidenti stradali. 13) Gli interventi che ricadono in un raggio di 25 km.. da Olbia, prendendo come limiti territoriali San Teodoro, Padru, Berchiddeddu, Monti, Telti, S.Pantaleo, Golfo Aranci, Regione San Giovanni, Porto Rotondo e frazioni minori, sono da effettuarsi solo ed esclusivamente dopo che si sia accertato che l ambulanza del luogo medesimo sia fuori servizio o irreperibile. 14) Ogni necessità straordinaria di servizio ( al di fuori della zona anzidetta ) dovrà essere autorizzata nell ordine: dal Socio Presidente, dal Socio Vice-Presidente, dal Socio Responsabile del Personale, dal Socio Responsabile dei Servizi Sanitari, ed in mancanza di essi da un Socio componente il Consiglio Direttivo. 15) Quando venga richiesto intervento fuori dell abitato di Olbia, è necessario che il richiedente fornisca le più ampie informazioni sia della esatta ubicazione del luogo ove necessita l intervento e sia per poter verificare l attendibilità della richiesta del servizio. 16) Gli interventi richiesti per zone come Tempio Pausania, Santa Teresa, La Maddalena, Ozieri, Sassari, Nuoro, Oristano e via di seguito si possono effettuare ( sempre previa autorizzazione) nelle ore fuori del turno di servizio.tali interventi potrebbero essere effettuati però anche dal turno di servizio, a patto che il servizio in Sede resti regolarmente attivo con almeno una ambulanza efficiente. 17) E necessario accertarsi che il paziente da trasportare non sia deceduto prima dell inizio dell intervento, nel qual caso né viene assolutamente proibito il trasporto. 18) La Pubblica Assistenza Croce Bianca effettua trasporti di ammalati o infortunati da Ospedale a domicilio o viceversa. 19) I turni di servizio verranno compilati ed esposti all Albo dai Corresponsabili del Personale, che terranno conto delle prenotazioni sottoscritte dai Soci. In caso di più candidati allo stesso turno di servizio, l ordine di uscita per l eventuale soccorso sarà il seguente: a) per la prima chiamata uscirà il 1 equipaggio; b) per la seconda chiamata uscirà il 2 equipaggio; c) per la terza chiamata uscirà il 3 equipaggio.( Delibera Consiglio Direttivo 18 Marzo 1986 ). 20) E fatto divieto di cancellare dal foglio delle prenotazioni o dei turni definitivi il nominativo dei soci e di candidarsi per tali turni in sostituzione dei depennati. Ogni modifica in tal senso deve essere fatta dai responsabili della compilazione dei turni. 21) Alle manifestazioni Sportive - di Spettacolo Culturale o di altro genere interverrà un equipaggio diverso da quello in turno. 22) I Soci che abbiano già prestato servizio in dette manifestazioni dovranno dare la precedenza ad altri Soci che ancora non Vi abbiano partecipato. 23) Nel caso non si riuscisse a reperire l equipaggio per il servizio di cui all Art.21, e con le modalità di cui all Art.22, il servizio potrà essere svolto dal Personale in turno, a condizione che vengano assicurati i collegamenti con la Sede. 24) L organizzazione del servizio di cui all Art è di competenza dei corresponsabili del Personale.

3 25) La partecipazione di un Socio effettivo ad un Assemblea Generale dei Soci è da equiparare a tutti gli effetti, ad un turno di servizio svolto ( Assemblea Generale 20 Settembre 1985 ). 26) Le persone che facciano richiesta verbale per l iscrizione come futuri soci, dovranno superare l esame del Tirocinio, che consiste nell effettuare ininterrottamente n 2 turni di servizio non attivo settimanale e per un totale di n 4 settimane. 27) I soci che abbiano superato l esame del Tirocinio, dopo aver presentato la domanda d iscrizione, ma non ancora in possesso della tessera, possono partecipare ai turni di servizio senza prenotarsi preventivamente, allo scopo di apprendere il funzionamento delle attrezzature della sede e delle ambulanze. Questi soci non potranno, per nessun motivo, svolgere servizio attivo sulle ambulanze, ma potranno uscire unitamente all equipaggio del turno di servizio, per prendere visione delle modalità d intervento. I soci in questione dovranno chiedere l autorizzazione per l uscita al Responsabile del Turno, il quale potrà concederla salvo uscite di pronto intervento per cause di incidenti stradali. DELL AMBULANZA 28) L ambulanza è il mezzo principale per la realizzazione del servizio, ed in quanto tale deve essere particolarmente curato dai Soci ad essa preposti; questi ultimi dovranno osservare le norme tecniche che verranno comunicate di volta in volta dal socio Direttore di macchina e faranno capo al medesimo per tutte le necessità e segnalazioni riguardanti il funzionamento per la marcia del medesimo. 29) Le attrezzature sanitarie ed i medicinali contenuti nell ambulanza dovranno essere giornalmente controllate e tenute in ordine dai militi, che osserveranno le norme comunicate dai Soci Direttori dei Servizi Sanitari ed agli stessi faranno capo per tutte le segnalazioni ed esigenze relative. DELL AUTISTA 30) Il Socio diventa AUTISTA dell ambulanza dopo che avrà conseguito e superato tutte le prove di abilitazione con tutti i mezzi di proprietà della Pubblica Assistenza Croce ( prove da effettuarsi in orari diurni e notturni ), alla presenza del Socio Direttore di Macchina. 31) Al giungere della richiesta d intervento, l autista si fa consegnare apposito foglio dalla persona preposta a ricevere la richiesta ( telefonista ) o chi per lui, appurando velocemente che vi siano indicati sufficienti dati per recarsi prontamente sul posto. 32) Qualora si tratti di un intervento urgente e solo in tale caso azionerà la sirena, curando di rispettare le norme del codice stradale e di avvalersi della possibilità di precedenza quando Urgenza e Buon Senso ne impongono la necessità. 33) Il Socio Autista è ugualmente tenuto ad aiutare i Soci Militi nel caricare e scaricare la barella dell autoambulanza ed impedire che più di un parente accompagni il malato medesimo, dando priorità all accesso in ambulanza di un medico, di infermiere specializzato o di ostetrica se sia il caso. 34) Il Socio Autista mantiene durante il servizio un comportamento improntato alla calma ed al controllo di se stesso ed evita atteggiamenti che possano non infondere fiducia sia sul malato che sul parente trasportato. 35) In caso malaugurato di incidente all autoambulanza, tale che possa pregiudicare la continuazione del trasporto, il Socio Autista utilizzerà il telefono cellulare dotato a bordo dell ambulanza per avvisare la Sede della Pubblica Assistenza Croce Bianca, affinchè la stessa possa prontamente intervenire con un altra autoambulanza nel luogo del sinistro per la continuazione del trasporto; ne dà successiva comunicazione al socio Presidente o altri componenti il Direttivo. 36) All inizio ed alla fine di ogni turno, controlla che il carburante dell automezzo sia sufficiente e che le altre attrezzature non sanitarie siano funzionanti ed in stato ottimale; egli opera con il camice bianco o giaccone blu munito di stemma simbolo dell Associazione e compila accuratamente l apposito rapporto dell intervento rispettandone la numerazione progressiva.

4 37) Il Socio Autista ( Anziano ) al compimento del anno dovrà effettuare tutte le prove macchine alla presenza del Direttore di Macchina, allo scopo di comprovare la propria preparazione Teorico Pratica Reattiva di guida delle autoambulanze. 38) L esame delle prove macchine effettuato dal Socio Autista Anziano sarà soggetto di verifica del Consiglio Direttivo, sentito il parere del Direttore di Macchina, e potrebbe, motivandola decidere la non riammissione del Socio come Autista. 39) Le richieste di prova macchina dei nuovi Soci saranno soggette ad approvazione da parte del Consiglio Direttivo, che potrebbe motivare l eventuale decisione di non ammissione. ( Delibera 22 Maggio 1986). 39/bis Il Socio nuovo Milite potrà conseguire l esame per diventare Autista, solo dopo 3 ( Tre ) mesi di servizio attivo in qualità di milite e che abbia effettuato almeno 8 (otto) turni di servizio, dovrà essere inoltre, in possesso della relativa patente di guida da almeno 2 (due) anni. 40) L autista fa ricorso alla scorta di carburante ( tenuta in sede ), solo in condizioni d impossibilità di rifornimento, e tale scorta dovrà essere ricostituita alla riapertura dei distributori. 41) Il Socio autista è obbligato segnalare nell apposita Bacheca appesa nel garage, eventuali guasti o anomalie dei mezzi di soccorso o potendo avvisare direttamente uno dei responsabili Direttori di Macchina. DEI MILITI 42) I Soci per poter ottenere l abilitazione di MILITE devono frequentare un corso di preparazione effettuato dal Socio Direttore dei Servizi Sanitari, il quale ne dovrà avvallare il superamento dell esame. 43) Al ricevere della richiesta di intervento essi devono avere già indossato il Camice bianco o il Giaccone Blu munito di contrassegno - simbolo dell Associazione, e prontamente si portano sull autoambulanza, s infilano i guanti di dotazione, e preparano eventuali apparecchiature che si presume possano essere necessarie al caso. 44) Il milite cura il trasferimento del malato sull autoambulanza per mezzo della barella, interessando eventualmente l autista per un aiuto supplettivo; solo se necessario sollecita l aiuto dei parenti e terze persone presenti, e si adopra per mostrare padronanza della situazione, con cortesia e con incoraggiamenti sia verso il malato che verso il parente trasportato; usa con sufficienza destrezza le apparecchiature a sua disposizione sull ambulanza per la buona riuscita del trasporto. 45) E assolutamente fatto divieto al milite di usare il rianimatore elettrico dotato a bordo dell autoambulanza Centro mobile di rianimazione, a meno che non ci sia a bordo il medico specializzato. 46) All inizio e alla fine del trasporto cura che la biancheria ed attrezzatura siano efficienti e riportate allo stato pristino. 47) In caso di incidente all autoambulanza, non abbandona il malato, a meno che, non potendovi provvedere l autista, si renda sollecitare con qualsiasi mezzo, anche tramite la polizia o altre pubbliche autorità, la continuazione del trasporto. 47/bis Il Socio MILITE è obbligato rifare l esame di abilitazione ogni biennio, in presenza del Socio Direttore dei Servizi Sanitari, il quale presenterà la relativa relazione al Socio Presidente o al Consiglio Direttivo sull esito dell esame stesso. Nel caso in cui il Socio Milite non passi l esame lo stesso potrà espletare il compito di Telefonista. DEL SOCIO TELEFONISTA 48) Il Socio Telefonista addetto alle richieste di intervento, annota su foglio in duplice copia i dati dell intervento da eseguire che, ove sia possibile devono essere.

5 A) Nome e Cognome del richiedente; B) Nome e Cognome dell infortunato o del paziente; C) Via, numero civico e località; D) Numero di telefono per poter eseguire una contro chiamata di controllo; E) Natura d incidente, della malattia o motivazione del trasporto. Consegna immediatamente una copia della richiesta al Socio del servizio di turno e allegherà la seconda copia al rendiconto di fine turno. 49) Durante i colloqui relativi alle richieste d intervento il Socio Telefonista mantiene un comportamento di gentile fermezza e si dimostrerà paziente e tollerante verso eventuali atteggiamenti opposti del richiedente. 50) I dati annotati dal Socio Telefonista sono fondamentali per la riuscita di un buon intervento. 50/bis Il Socio Telefonista è obbligato rifare l esame di abilitazione ogni biennio, in presenza del Direttore dei Servizi Sanitari, il quale presenterà la relativa relazione al Socio Presidente o al Consiglio Direttivo sull esito dell esame stesso. Nel caso in cui il Socio Telefonista non passi l esame, verrà momentaneamente sospeso da tale servizio con la facoltà di rifare l esame successivamente. DEL RESPONSABILE DEL TURNO 51) Tutti i componenti il turno collaborano con il Responsabile di Turno, il quale ha la facoltà di variare l ordine di uscita dei Soci componenti i diversi equipaggi, senza con ciò stravolgere o contrastare l Art. 19 del Regolamento Interno; si spera pertanto che prevalga sempre il buon senso è del Responsabile di Turno è dei soci medesimi. 52) E Responsabile di Turno il Socio più anziano di iscrizione, componente il turno stesso. 53) Il Socio Responsabile di Turno cura che siano stati eseguiti i controlli tecnici e sanitari sull autoambulanza partecipandovi egli stesso, all inizio e alla fine di ogni intervento. 54) Controlla durante la sua permanenza nella Sede Sociale che in essa Vi accedano soci e persone secondo le indicazioni del Regolamento. 55) Cura che tutti i Soci mantengano l ordine e la pulizia della Sede; controlla che documenti, mobili ed altre apparecchiature della Sede non vengano in alcun modo manomessi o danneggiati. 56) Il Responsabile del Turno rappresenta durante gli interventi la Pubblica Assistenza Croce Bianca Olbia ed è il coordinatore per la ottimale riuscita dell intervento; si asterrà con discrezione verso terze persone da qualsiasi commento sulla natura e vicissitudini dell intervento, e riferirà, se interpellato, direttamente al Direttivo. 57) Alla fine del turno, compilerà il notiziario del turno sull apposito registro annotando tutti gli avvenimenti di rilievo del turno, oppure nulla segnalando. 58) In assenza del Responsabile del Turno, il suo posto verrà assunto dal 2 Socio Responsabile del Turno. PROVVVEDIMENTI DISCIPLINARI 59) Soci che operano in nome della Pubblica Assistenza Croce Bianca, accettano oblazioni senza versarle alla Cassa dell Associazione, o pur versandole né abbiano fatta esplicita richiesta agli interessati, quale compenso per l intervento, sono puniti con la espulsione dall Associazione. 60) I Soci che abbandonino senza grave motivo il turno di servizio, sono puniti con la sospensione; se tale abbandono abbia recato grave pregiudizio all esecuzione dell intervento, sarà punito con la espulsione, salva la facoltà del Consiglio Direttivo e dell Assemblea dei Soci di denunciarlo all Autorità competente per omissione di soccorso.

6 61) I Soci prenotati per il turno che non diano avviso almeno 48 ore prima, della loro impossibilità di eseguire il servizio, devono personalmente reperire il sostituto, e portare a conoscenza almeno uno dei Responsabili del Personale, salvo causa di forza maggiore. Non provvedendovi, potrà essere sospeso dal servizio. 62) Se un Socio diffonde notizie inerenti il servizio o altri fatti che ledano in qualche modo la dignità, la serietà dell Associazione potrà essere soggetto a provvedimenti disciplinari. 63) Il Responsabile di Turno che ometta una completa segnalazione dei fatti sul notiziario di fine turno, potrà essere sollevato da tale incarico. 64) Se il Socio effettivo durante l arco di un anno solare non copre almeno sei turni, sarà considerato Socio contribuente. 65) Se un Socio e più Soci si rendono colpevoli di furto con destrezza o con scasso di beni o danari dell Associazione, sarà espulso dall Associazione con facoltà del Consiglio Direttivo e di denuncia all Autorità competente. 66) Qualora si siano verificati comportamenti di violenza o contrari alla pubblica decenza all interno della Sede o della ambulanza, i Soci responsabili saranno soggetti di Provvedimento disciplinare. 67) I Soci responsabili di gettare discredito sui soci ordinari o dei Soci componenti il Consiglio Direttivo della Pubblica Assistenza Croce Bianca, o che ne boicottino l opera, saranno soggetti di Provvedimento disciplinare. 68) Altre inosservanze al presente Regolamento possono essere definite con semplice richiamo o diffida o sospensione da incarichi o espulsione.

COMUNE DI ACCETTURA Provincia di Matera

COMUNE DI ACCETTURA Provincia di Matera COMUNE DI ACCETTURA Provincia di Matera REGOLAMENTO PER L UTILIZZO DEGLI AUTOMEZZI COMUNALI (Approvato con delibera di C.C. n.34 del 37/11/2009 ) ARTICOLO 1 OGGETTO DEL REGOLAMENTO 1. Il presente Regolamento

Dettagli

Art. 2 Il volontario iscritto presso l ABVAM è tenuto a svolgere le ore di servizio e gli aggiornamenti richiesti dalla legge Regionale.

Art. 2 Il volontario iscritto presso l ABVAM è tenuto a svolgere le ore di servizio e gli aggiornamenti richiesti dalla legge Regionale. Questo regolamento integra lo statuto dell associazione allo scopo di dare ai volontari del soccorso iscritti all A.B.V.A.M. alcune linee guida da seguire, sia durante il servizio nell ambito del soccorso

Dettagli

REGOLAMENTO PER L USO DEGLI AUTOMEZZI COMUNALI APPROVATO

REGOLAMENTO PER L USO DEGLI AUTOMEZZI COMUNALI APPROVATO REGOLAMENTO PER L USO DEGLI AUTOMEZZI COMUNALI APPROVATO CON DELIBERA DI CONSIGLIO COMUNALE N. 13 DELL 08.04.2008 ARTICOLO 1 OGGETTO DEL REGOLAMENTO Il presente Regolamento disciplina la gestione e l uso

Dettagli

REGOLAMENTO AUTO AZIENDALI

REGOLAMENTO AUTO AZIENDALI REGOLAMENTO AUTO AZIENDALI IL PRESENTE REGOLAMENTO HA LO SCOPO DI DISCIPLINARE L USO, LA GESTIONE E LA MANUTENZIONE, SIA ORDINARIA CHE STRAORDINARIA, DEI VEICOLI DI PROPRIETÀ O IN DOTAZIONE DELL AGENZIA

Dettagli

REGOLAMENTO PER L ESERCIZIO DELLE FUNZIONI DEI VOLONTARI IN SERVIZIO SOSTITUTIVO DI LEVA NELLA POLIZIA MUNICIPALE

REGOLAMENTO PER L ESERCIZIO DELLE FUNZIONI DEI VOLONTARI IN SERVIZIO SOSTITUTIVO DI LEVA NELLA POLIZIA MUNICIPALE REGOLAMENTO PER L ESERCIZIO DELLE FUNZIONI DEI VOLONTARI IN SERVIZIO SOSTITUTIVO DI LEVA NELLA POLIZIA MUNICIPALE ( art. 46, Legge 27 Dicembre 1997, n. 449. ) Approvato con delibera del Consiglio Comunale

Dettagli

COMUNE DI SAN LAZZARO DI SAVENA

COMUNE DI SAN LAZZARO DI SAVENA COMUNE DI SAN LAZZARO DI SAVENA (Provincia di Bologna) DISPOSIZIONI IN ORDINE ALLA GESTIONE, ALL UTILIZZO E ALLA GUIDA DELLE AUTO DI PROPRIETÀ COMUNALE Approvato con delibera di Giunta Comunale n. 109

Dettagli

CODICE DEONTOLOGICO PRINCIPI GENERALI

CODICE DEONTOLOGICO PRINCIPI GENERALI CODICE DEONTOLOGICO L Associato ANAP esercita la propria attività in piena libertà, autonomia ed indipendenza, per tutelare i diritti e gli interessi del cliente, assicurando la conoscenza delle norme

Dettagli

Comune di Azzanello Provincia di Cremona

Comune di Azzanello Provincia di Cremona Comune di Azzanello Provincia di Cremona Regolamento del servizio di assistenza domiciliare prestato dal Comune di Azzanello Approvato con deliberazione di Giunta Comunale n. 47 del 28.10.1996. INDICE

Dettagli

COMUNE DI BOTTICINO PROVINCIA DI BRESCIA REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE DEI SERVIZI E DEGLI UFFICI DEL COMUNE DI BOTTICINO

COMUNE DI BOTTICINO PROVINCIA DI BRESCIA REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE DEI SERVIZI E DEGLI UFFICI DEL COMUNE DI BOTTICINO COMUNE DI BOTTICINO PROVINCIA DI BRESCIA REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE DEI SERVIZI E DEGLI UFFICI DEL COMUNE DI BOTTICINO DISCIPLINA DELL UTILIZZO DELLE AUTOVETTURE E DEI MEZZI MECCANICI DI PROPRIETA COMUNALE

Dettagli

COMUNE DI FONTANELLA - Provincia di Bergamo -

COMUNE DI FONTANELLA - Provincia di Bergamo - Allegato alla deliberazione Consiglio comunale n. 4 dell 11.02.2012 Il Segretario Comunale COMUNE DI FONTANELLA - Provincia di Bergamo - REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E LA DISCIPLINA DEL SERVIZIO DI VOLONTARIATO

Dettagli

COMUNE DI PORTO RECANATI Provincia di Macerata Ufficio Tecnico Serv. LL.PP. Protezione Civile

COMUNE DI PORTO RECANATI Provincia di Macerata Ufficio Tecnico Serv. LL.PP. Protezione Civile COMUNE DI PORTO RECANATI - UFFICIO TECNICO SERV. LL.PP. PROTEZIONE CIVILE 1 ART. 1 FINALITÀ Il Gruppo Volontari di Protezione Civile del Comune di Porto Recanati svolge e promuove attività di previsione,

Dettagli

REGOLAMENTO PER L UTILIZZO DEGLI AUTOMEZZI

REGOLAMENTO PER L UTILIZZO DEGLI AUTOMEZZI COMUNE DI CERESETO PROVINCIA DI ALESSANDRIA REGOLAMENTO PER L UTILIZZO DEGLI AUTOMEZZI (approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 28 in data 21/11/2008) I N D I C E Art. 1 Art. 2 - Oggetto

Dettagli

Regolamento della Consulta delle Associazioni del Comune di Villa d Almè. Adozione testo definitivo del 02/05/2014

Regolamento della Consulta delle Associazioni del Comune di Villa d Almè. Adozione testo definitivo del 02/05/2014 Regolamento della Consulta delle Associazioni del Comune di Villa d Almè Adozione testo definitivo del 02/05/2014 Art.1 RIFERIMENTI ALLO STATUTO COMUNALE 1 Il presente Regolamento si ispira al Titolo III

Dettagli

COMUNE DI LONDA (Provincia di Firenze)

COMUNE DI LONDA (Provincia di Firenze) 1 COMUNE DI LONDA (Provincia di Firenze) Regolamento per l utilizzo di autoveicoli e macchine operatrici Approvato con atto consiliare n 86 del 30.11.2006 1 2 ART. 1 Norma di carattere generale La gestione

Dettagli

STATUTO DELL ASSOCIAZIONE Vds Voglia di stupire

STATUTO DELL ASSOCIAZIONE Vds Voglia di stupire (Allegato a) STATUTO DELL ASSOCIAZIONE Vds Voglia di stupire Sulle orme di Karol Titolo I Costituzione e Scopi Art. 1. E costituita l Associazione denominata Vds Voglia di stupire con sede presso parrocchia

Dettagli

Settore Gestione e Organizzazione Risorse Umane

Settore Gestione e Organizzazione Risorse Umane Settore Gestione e Organizzazione Risorse Umane REGOLAMENTO PER L USO DEI VEICOLI DELLA PROVINCIA DI BRESCIA REGOLAMENTO PER L USO DEI VEICOLI DELLA PROVINCIA DI BRESCIA. Art. 1 1. Il presente regolamento

Dettagli

Regolamento nazionale protezione civile A.N.P.AS.

Regolamento nazionale protezione civile A.N.P.AS. Regolamento nazionale protezione civile A.N.P.AS. Approvato dal Consiglio Nazionale il 10 settembre 2005 Art.1 - L A.N.P.AS. svolge attività di Protezione Civile direttamente o attraverso i Comitati Regionali

Dettagli

Regolamento per il servizio di trasporto per minori e adulti disabili, anziani, e persone in temporanea situazione di disagio.

Regolamento per il servizio di trasporto per minori e adulti disabili, anziani, e persone in temporanea situazione di disagio. Regolamento per il servizio di trasporto per minori e adulti disabili, anziani, e persone in temporanea situazione di disagio. Regolamento per il servizio di trasporto per minori e adulti disabili, anziani,

Dettagli

GE.SE.CO. ARZACHENA SRL REGOLAMENTO PER USO AUTOMEZZI GE.SE.CO. ARZACHENA SRL MODALITÀ DI UTILIZZO DEL MEZZO PROPRIO PER RAGIONI DI SERVIZIO

GE.SE.CO. ARZACHENA SRL REGOLAMENTO PER USO AUTOMEZZI GE.SE.CO. ARZACHENA SRL MODALITÀ DI UTILIZZO DEL MEZZO PROPRIO PER RAGIONI DI SERVIZIO GE.SE.CO. ARZACHENA SRL REGOLAMENTO PER USO AUTOMEZZI GE.SE.CO. ARZACHENA SRL E MODALITÀ DI UTILIZZO DEL MEZZO PROPRIO PER RAGIONI DI SERVIZIO Approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 24 gennaio

Dettagli

REGOLAMENTO CENTRO RICREATIVO DISABILI C.R.D.

REGOLAMENTO CENTRO RICREATIVO DISABILI C.R.D. COMUNE DI CARUGATE PROVINCIA DI MILANO REGOLAMENTO CENTRO RICREATIVO DISABILI C.R.D. DEL COMUNE DI CARUGATE APPROVATO CON DELIBERAZIONE DI C.C. N. 62 DEL 25/07/2007 ART. 1 Il Comune di Carugate ha attivato,

Dettagli

REGOLAMENTO PER IL TRASPORTO SCOLASTICO

REGOLAMENTO PER IL TRASPORTO SCOLASTICO REGOLAMENTO PER IL TRASPORTO SCOLASTICO Approvato con Delibera di Consiglio Comunale n. 11 del 09.04.2013 Pagina 1 SOMMARIO ART. 1 OGGETTO 3 ART. 2 MODALITA DI ESPLETAMENTO DEL SERVIZIO 3 ART. 3 UTENTI

Dettagli

REGOLAMENTO DELLA BANCA DEL TEMPO IL TEMPO VOLA

REGOLAMENTO DELLA BANCA DEL TEMPO IL TEMPO VOLA REGOLAMENTO DELLA BANCA DEL TEMPO IL TEMPO VOLA 1. Istituzione e finalità 1.1. I Comuni di Cecina e Volterra, al fine di promuovere ed attivare forme d auto-aiuto nella comunità (art.24 legge 42/50) per

Dettagli

Formazione Particolare Aggiuntiva Preposti Accordo Stato Regioni del 21 dicembre 2011

Formazione Particolare Aggiuntiva Preposti Accordo Stato Regioni del 21 dicembre 2011 Formazione Particolare Aggiuntiva Preposti Accordo Stato Regioni del 21 dicembre 2011 Modalità d esercizio della funzione di preposto Relazioni tra i vari soggetti interni ed esterni del sistema di prevenzione

Dettagli

CONSIGLIO NAZIONALE DELL ORDINE DEI CONSULENTI DEL LAVORO MODALITA` ATTUATIVE AL REGOLAMENTO DELLA FORMAZIONE CONTINUA

CONSIGLIO NAZIONALE DELL ORDINE DEI CONSULENTI DEL LAVORO MODALITA` ATTUATIVE AL REGOLAMENTO DELLA FORMAZIONE CONTINUA CONGLIO NAZIONALE DELL ORDINE DEI CONSULENTI DEL LAVORO REGOLAMENTO DELLA FORMAZIONE CONTINUA OBBLIGATORIA DEL CONSULENTE DEL LAVORO PER L ESERCIZIO IN QUALITA DELLA PROFESONE MODALITA` ATTUATIVE AL REGOLAMENTO

Dettagli

DOMANDA DI ISCRIZIONE AI CORSI DI RECUPERO PUNTI PATENTE (sottocategoria A1, categorie A, B, B + E e patenti superiori)

DOMANDA DI ISCRIZIONE AI CORSI DI RECUPERO PUNTI PATENTE (sottocategoria A1, categorie A, B, B + E e patenti superiori) - 1 - DOMANDA DI ISCRIZIONE AI CORSI DI RECUPERO PUNTI PATENTE (sottocategoria A1, categorie A, B, B + E e patenti superiori) Da compilare e trasmettere via fax al numero 02.781844 oppure via e-mail a:

Dettagli

Comune di Nembro Provincia di Bergamo REGOLAMENTO DEL GRUPPO COMUNALE DI VOLONTARIATO DI PROTEZIONE CIVILE. Pagina 1 di 6

Comune di Nembro Provincia di Bergamo REGOLAMENTO DEL GRUPPO COMUNALE DI VOLONTARIATO DI PROTEZIONE CIVILE. Pagina 1 di 6 Comune di Nembro Provincia di Bergamo REGOLAMENTO DEL GRUPPO COMUNALE DI VOLONTARIATO DI PROTEZIONE CIVILE Pagina 1 di 6 ART. 1 È costituito presso la sede municipale il GRUPPO COMUNALE DI VOLONTARIATO

Dettagli

REGOLAMENTO PER L ORGANIZZAZIONE DELL ATTIVITA DI REPERIBILITA DEI SERVIZI VIABILITA ed EDILIZIA DELLA PROVINCIA DI CHIETI

REGOLAMENTO PER L ORGANIZZAZIONE DELL ATTIVITA DI REPERIBILITA DEI SERVIZI VIABILITA ed EDILIZIA DELLA PROVINCIA DI CHIETI REGOLAMENTO PER L ORGANIZZAZIONE DELL ATTIVITA DI REPERIBILITA DEI SERVIZI VIABILITA ed EDILIZIA DELLA PROVINCIA DI CHIETI ARTICOLO N.1 DEFINIZIONE La reperibilità è l obbligo del lavoratore di porsi in

Dettagli

REGOLAMENTO PER L USO DELLA SALA PROVE MUSICALE

REGOLAMENTO PER L USO DELLA SALA PROVE MUSICALE REGOLAMENTO PER L USO DELLA SALA PROVE MUSICALE Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 21 del 02/04/2013 REGOLAMENTO PER L USO DELLA SALA PROVE MUSICALE Art.1 Finalità L Amministrazione

Dettagli

Lega nazionale sci Uisp REGOLAMENTO DI FORMAZIONE

Lega nazionale sci Uisp REGOLAMENTO DI FORMAZIONE Lega nazionale sci Uisp REGOLAMENTO DI FORMAZIONE approvato dal Consiglio nazionale di lega il 4 ottobre 2007 Premessa: Per i candidati Operatori Sportivi Volontari sono previsti i seguenti momenti corsuali:

Dettagli

Comune di Montagnareale Provincia di Messina

Comune di Montagnareale Provincia di Messina REGOLAMENTO PER LA NOMINA ED IL FUNZIONAMENTO DELLA COMMISSIONE CONSILIARE PERMANENTE PER L ESAME DELLE NORME REGOLAMENTARI DELL ENTE INDICE Art. 1 - Oggetto del regolamento- definizioni. Art. 2 - Composizione,

Dettagli

REGOLAMENTO PER L USO DEI LOCALI COMUNALI PER LO SVOLGIMENTO E L ORGANIZZAZIONE DELLE ATTIVITA SPORTIVE, RICREATIVE E CULTURALI

REGOLAMENTO PER L USO DEI LOCALI COMUNALI PER LO SVOLGIMENTO E L ORGANIZZAZIONE DELLE ATTIVITA SPORTIVE, RICREATIVE E CULTURALI COMUNE DI ROCCAVIONE Provincia di Cuneo REGOLAMENTO PER L USO DEI LOCALI COMUNALI PER LO SVOLGIMENTO E L ORGANIZZAZIONE DELLE ATTIVITA SPORTIVE, RICREATIVE E CULTURALI VERBALE DI DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO

Dettagli

PROCEDURA. Istituzione dei cancelli e attivazione delle ronde antisciacallaggio. PROTEZIONE CIVILE EDUCATIONAL www.casaleinforma.it/pcivile.

PROCEDURA. Istituzione dei cancelli e attivazione delle ronde antisciacallaggio. PROTEZIONE CIVILE EDUCATIONAL www.casaleinforma.it/pcivile. Comune di San Rocco al Porto Ufficio di Protezione Civile Sezione viabilità Bozza: Ottobre 2000 1a stesura: Luglio 2001 Verifica: Ottobre 2001 PROCEDURA Istituzione dei cancelli e attivazione delle ronde

Dettagli

4. Essere informati sui rischi e le misure necessarie per ridurli o eliminarli;

4. Essere informati sui rischi e le misure necessarie per ridurli o eliminarli; Lezione 3 Le attribuzioni del Rappresentante dei Lavoratori per la sicurezza Il diritto alla salute Abbiamo già sottolineato che il beneficiario ultimo del testo unico è la figura del lavoratore. La cui

Dettagli

COMUNE DI ARCO Provincia di Trento DISCIPLINARE PER LA TENUTA DEL REGISTRO DELLE DICHIARAZIONI ANTICIPATE DI TRATTAMENTI SANITARI

COMUNE DI ARCO Provincia di Trento DISCIPLINARE PER LA TENUTA DEL REGISTRO DELLE DICHIARAZIONI ANTICIPATE DI TRATTAMENTI SANITARI COMUNE DI ARCO Provincia di Trento DISCIPLINARE PER LA TENUTA DEL REGISTRO DELLE DICHIARAZIONI ANTICIPATE DI TRATTAMENTI SANITARI Articolo 1 Registro delle dichiarazioni (Testamenti Biologici) 1. Il Comune

Dettagli

COMUNE DI CARASCO (Provincia di Genova)

COMUNE DI CARASCO (Provincia di Genova) COMUNE DI CARASCO (Provincia di Genova) REGOLAMENTO PER LA TENUTA DELL ALBO PRETORIO ON-LINE Approvato con deliberazione C.C. n. 28 del 3 maggio 2011 ARTICOLO 1 Ambito di applicazione Il presente regolamento

Dettagli

R E G O L A M E N T O

R E G O L A M E N T O COMUNE DI VENZONE UDINE PROVINCIA DI ************************************************************************************************ R E G O L A M E N T O PER LA COSTITUZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DEL GRUPPO

Dettagli

COMUNE DI VIGNALE MONFERRATO Provincia di Alessandria REGOLAMENTO GRUPPO VOLONTARI DELLA PROTEZIONE CIVILE

COMUNE DI VIGNALE MONFERRATO Provincia di Alessandria REGOLAMENTO GRUPPO VOLONTARI DELLA PROTEZIONE CIVILE COMUNE DI VIGNALE MONFERRATO Provincia di Alessandria REGOLAMENTO GRUPPO VOLONTARI DELLA PROTEZIONE CIVILE INDICE: ARTICOLO 1: ARTICOLO 2: ARTICOLO 3: ARTICOLO 4: ARTICOLO 5: ARTICOLO 6: ARTICOLO 7 : ARTICOLO

Dettagli

COMUNE DI CALCI. (Prov. di Pisa) DEL COMUNE DI CALCI (PI) (Approvato con delibera del Consiglio Comunale n. 16 del 05.04.12)

COMUNE DI CALCI. (Prov. di Pisa) DEL COMUNE DI CALCI (PI) (Approvato con delibera del Consiglio Comunale n. 16 del 05.04.12) COMUNE DI CALCI (Prov. di Pisa) REGOLAMENTO PER L UTILIZZO DELLA SALA PROVE MUSICALI DEL COMUNE DI CALCI (PI) (Approvato con delibera del Consiglio Comunale n. 16 del 05.04.12) Art. 1 - Finalità. L Amministrazione

Dettagli

Regolamento ESN - Associazione Erasmus Padova

Regolamento ESN - Associazione Erasmus Padova Regolamento ESN - Associazione Erasmus Padova (Approvato il 14 Maggio 2012) Questo regolamento ha la finalità di rendere più agevole la gestione quotidiana dell associazione e facilitare l interpretazione

Dettagli

STATUTO SOCIALE ONLUS MARIANNA. È stata costituita, con riferimento agli articoli 2 e 18 della Costituzione Italiana, agli

STATUTO SOCIALE ONLUS MARIANNA. È stata costituita, con riferimento agli articoli 2 e 18 della Costituzione Italiana, agli STATUTO SOCIALE ONLUS MARIANNA ART. 1 - DENOMINAZIONE È stata costituita, con riferimento agli articoli 2 e 18 della Costituzione Italiana, agli articoli 36, 37 e 38 del Codice Civile e alle indicazioni

Dettagli

Regolamento per l'utilizzo di Automezzi di proprietà dell Associazione ARCO Onlus. Articolo 1. Oggetto

Regolamento per l'utilizzo di Automezzi di proprietà dell Associazione ARCO Onlus. Articolo 1. Oggetto A.R.C.O. Associazione Ricreativa Cittadini Operosi Via Taddeo d Este 5 35042 Este (PD) Fax 0429 693438 Cell. 3387935909 arco.onlus@alice.it postmaster@per.arco.onlus.name www.arco.onlus.name prot. n. del

Dettagli

REGOLAMENTO PER LO SVOLGIMENTO DELLA PRATICA FORENSE

REGOLAMENTO PER LO SVOLGIMENTO DELLA PRATICA FORENSE CONSIGLIO DELL ORDINE DEGLI AVVOCATI DI GENOVA PALAZZO DI GIUSTIZIA REGOLAMENTO PER LO SVOLGIMENTO DELLA PRATICA FORENSE ( delibere del 14 marzo 2002 e 21 giugno 2007 ) L iscrizione nel Registro speciale

Dettagli

Riferimenti normativi

Riferimenti normativi CRITERI E MODALITÀ PER IL RIMBORSO DELLE SPESE DIRETTAMENTE SOSTENUTE DALLE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO PER LA REALIZZAZIONE DI PROGETTI REGOLAMENTATI DA CONVENZIONE I Progetti possono essere integrativi

Dettagli

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DELLE ORGANIZZAZIONI DI VOLONTARIATO DI PROTEZIONE CIVILE DELLA PROVINCIA DI MANTOVA

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DELLE ORGANIZZAZIONI DI VOLONTARIATO DI PROTEZIONE CIVILE DELLA PROVINCIA DI MANTOVA PROVINCIA DI MANTOVA Servizio Protezione Civile REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DELLE ORGANIZZAZIONI DI VOLONTARIATO DI PROTEZIONE CIVILE DELLA PROVINCIA DI MANTOVA REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DELLE ORGANIZZAZIONI

Dettagli

REGOLAMENTO PER L USO DEL CENTRO SOCIO-CULTURALE DI AZZANELLO DI PASIANO DI PORDENONE. ARTICOLO 1 Oggetto del regolamento.

REGOLAMENTO PER L USO DEL CENTRO SOCIO-CULTURALE DI AZZANELLO DI PASIANO DI PORDENONE. ARTICOLO 1 Oggetto del regolamento. REGOLAMENTO PER L USO DEL CENTRO SOCIO-CULTURALE DI AZZANELLO DI PASIANO DI PORDENONE ARTICOLO 1 Oggetto del regolamento Il Centro socio-culturale di Azzanello di Pasiano di Pordenone (di seguito nominato

Dettagli

C I T T À DI SURBO Provincia di Lecce ~~~~~~o~~~~~~

C I T T À DI SURBO Provincia di Lecce ~~~~~~o~~~~~~ C I T T À DI SURBO Provincia di Lecce ~~~~~~o~~~~~~ REGOLAMENTO COMUNALE DEL SERVIZIO AUSILIARIO VOLONTARIO - Approvato con deliberazione C.C. n. 7 del 01.03.2013 - Modificato con deliberazione C.C. n.

Dettagli

COMUNE DI SAN COLOMBANO AL LAMBRO PROVINCIA MILANO

COMUNE DI SAN COLOMBANO AL LAMBRO PROVINCIA MILANO COMUNE DI SAN COLOMBANO AL LAMBRO PROVINCIA MILANO REGOLAMENTO COMUNALE DI VOLONTARIATO DI PROTEZIONE CIVILE Art. 1 E costituito presso la sede municipale il gruppo comunale di volontari di protezione

Dettagli

N O M I N A INCARICATI DELLE MISURE DI PREVENZIONE INCENDI, LOTTA ANTINCENDIO E GESTIONE DELLE EMERGENZE

N O M I N A INCARICATI DELLE MISURE DI PREVENZIONE INCENDI, LOTTA ANTINCENDIO E GESTIONE DELLE EMERGENZE DESIGNAZIONE DEI LAVORATORI INCARICATI DELL'ATTUAZIONE DELLE MISURE DI PREVENZIONE INCENDI E LOTTA ANTINCENDIO, DI EVACUAZIONE DEI LUOGHI DI LAVORO IN CASO DI PERICOLO GRAVE E IMMEDIATO, DI SALVATAGGIO

Dettagli

REGOLAMENTO COMUNALE PER LA CELEBRAZIONE DEI MATRIMONI CIVILI

REGOLAMENTO COMUNALE PER LA CELEBRAZIONE DEI MATRIMONI CIVILI REGOLAMENTO COMUNALE PER LA CELEBRAZIONE DEI MATRIMONI CIVILI Approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 67 del 28/05/2010 I ND I C E art. 1 - Oggetto e finalità del regolamento art. 2 - Funzioni

Dettagli

COMUNE DI SALO Provincia di Brescia

COMUNE DI SALO Provincia di Brescia COMUNE DI SALO Provincia di Brescia Regolamento per la celebrazione dei matrimoni civili Approvato con Delibera di Consiglio Comunale n. 28 del 04.05.2015 Pubblicato all Albo dal 18.06.2015 al 03.07.2015

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELL ESERCIZIO DELLE FUNZIONI DEGLI AGENTI CONTABILI INTERNI A DENARO E A MATERIA

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELL ESERCIZIO DELLE FUNZIONI DEGLI AGENTI CONTABILI INTERNI A DENARO E A MATERIA REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELL ESERCIZIO DELLE FUNZIONI DEGLI AGENTI CONTABILI INTERNI A DENARO E A MATERIA 1 INDICE Art. 1 Scopo del Regolamento Art. 2 Compiti e attribuzione delle funzioni Art. 3

Dettagli

ALLEGATO A) REGOLAMENTO PER LA CELEBRAZIONE DEI MATRIMONI CIVILI. Allegato alla deliberazione del Consiglio Comunale n del

ALLEGATO A) REGOLAMENTO PER LA CELEBRAZIONE DEI MATRIMONI CIVILI. Allegato alla deliberazione del Consiglio Comunale n del ALLEGATO A) REGOLAMENTO PER LA CELEBRAZIONE DEI MATRIMONI CIVILI Allegato alla deliberazione del Consiglio Comunale n del INDICE Articolo 1 Oggetto e finalità del regolamento Articolo 2 Richiesta della

Dettagli

DOMANDA DI ISCRIZIONE AI CORSI DI RECUPERO PUNTI PATENTE (Categorie A, B)

DOMANDA DI ISCRIZIONE AI CORSI DI RECUPERO PUNTI PATENTE (Categorie A, B) DOMANDA DI ISCRIZIONE AI CORSI DI RECUPERO PUNTI PATENTE (Categorie A, B) Modulo da compilare e trasmettere via fax al numero 0342/511075 o via mail a autoscuolaacisondrio@gmail.com Cognome Nome Codice

Dettagli

COMUNE DI COSIO VALTELLINO (PROVINCIA DI SONDRIO) Regolamento comunale dei Volontari della Protezione Civile

COMUNE DI COSIO VALTELLINO (PROVINCIA DI SONDRIO) Regolamento comunale dei Volontari della Protezione Civile COMUNE DI COSIO VALTELLINO (PROVINCIA DI SONDRIO) Regolamento comunale dei Volontari della Protezione Civile Allegato alla deliberazione C.C. 35/2007 Comune di Cosio Valtellino Provincia di Sondrio REGOLAMENTO

Dettagli

COMUNE DI RENATE Provincia di Monza e Brianza

COMUNE DI RENATE Provincia di Monza e Brianza REGOLAMENTO COMUNALE PER L INSTALLAZIONE E LA TENUTA DEGLI IMPIANTI DI VIDEOSORVEGLIANZA Approvato dal Consiglio Comunale con delibera n. 50 del 25/11/2009 versione 3 03/11/2009 REGOLAMENTO PER L INSTALLAZIONE

Dettagli

REGOLAMENTO DELL ELENCO DEGLI AGENTI SPORTIVI DELLA LEGA PALLAVOLO SERIE A

REGOLAMENTO DELL ELENCO DEGLI AGENTI SPORTIVI DELLA LEGA PALLAVOLO SERIE A REGOLAMENTO DELL ELENCO DEGLI AGENTI SPORTIVI DELLA LEGA PALLAVOLO SERIE A Art. 1) ISTITUZIONE E istituito presso la Lega Pallavolo Serie A Maschile l Elenco degli Agenti Sportivi Art.2) DEFINIZIONI E

Dettagli

COMUNE DI RUFFANO Provincia di Lecce REGOLAMENTO DEL SERVIZIO DI PRONTA REPERIBILITA'

COMUNE DI RUFFANO Provincia di Lecce REGOLAMENTO DEL SERVIZIO DI PRONTA REPERIBILITA' COMUNE DI RUFFANO Provincia di Lecce REGOLAMENTO DEL SERVIZIO DI PRONTA REPERIBILITA' Art. 1 Servizio di Pronta Reperibilità- Istituzione e finalità 1.Nell ambito del Territorio del Comune di Ruffano è

Dettagli

PROCEDURA DI SICUREZZA

PROCEDURA DI SICUREZZA SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE DAI RISCHI Pagina 1 di 5 PROCEDURA DI SICUREZZA 1. NORME DI COMPORTAMENTO GENERALI 2. Revisione numero Data emissione e/o ultima modifica Approvata da Emessa da S.P.P.R.

Dettagli

REGOLAMENTO COMUNALE PER IL SERVIZIO DI TRASPORTO SOCIALE

REGOLAMENTO COMUNALE PER IL SERVIZIO DI TRASPORTO SOCIALE REGOLAMENTO COMUNALE PER IL SERVIZIO DI TRASPORTO SOCIALE Art. 1 (Istituzione del servizio) Il Comune di Fossalto promuove il benessere dei propri cittadini, con il fine di inserire ed integrare socialmente

Dettagli

REGOLAMENTO PER IL PERIODICO DI INFORMAZIONE

REGOLAMENTO PER IL PERIODICO DI INFORMAZIONE COMUNE DI NOVALEDO REGOLAMENTO PER IL PERIODICO DI INFORMAZIONE Approvato con Deliberazione del Consiglio Comunale nr. 07 del 31.03.2011 Modificato con Deliberazione del Consiglio Comunale nr. 27 del 18.06.2015

Dettagli

UNIONE DEI COMUNI LOMBARDA DELLA VALLETTA Provincia di Lecco. Regolamento del Gruppo Intercomunale di Volontari di Protezione Civile della Valletta

UNIONE DEI COMUNI LOMBARDA DELLA VALLETTA Provincia di Lecco. Regolamento del Gruppo Intercomunale di Volontari di Protezione Civile della Valletta UNIONE DEI COMUNI LOMBARDA DELLA VALLETTA Provincia di Lecco Regolamento del Gruppo Intercomunale di Volontari di Protezione Civile della Valletta APPROVATO CON DELIBERAZIONE DELL ASSEMBLEA DELL UNIONE

Dettagli

MISURE DI EVACUAZIONE PER LA SEZIONE INFN DI MILANO RELATIVAMENTE AL LABORATORIO LASA REGOLAMENTO

MISURE DI EVACUAZIONE PER LA SEZIONE INFN DI MILANO RELATIVAMENTE AL LABORATORIO LASA REGOLAMENTO MISURE DI EVACUAZIONE PER LA SEZIONE INFN DI MILANO RELATIVAMENTE AL LABORATORIO LASA REGOLAMENTO Qualora si verichi un incidente tale da rendere necessario l abbandono cautelativo dell edificio (p. es.

Dettagli

PROVINCIA DI BRINDISI

PROVINCIA DI BRINDISI $//(*$72³% DOOD'HWHUPLQD]LRQH'LULJHQ]LDOH1BBBBBGHOBBBBBBBBBBB PROVINCIA DI BRINDISI 9LD'H/HR%5,1',6, CAPITOLATO SPECIALE D APPALTO SERVIZIO DI MANUTENZIONE ORDINARIA E STRAORDINARIA (parte meccanica ed

Dettagli

STATUTO DELLA ASSOCIAZIONE FOTOGRAFICA "FURIO DEL FURIA"

STATUTO DELLA ASSOCIAZIONE FOTOGRAFICA FURIO DEL FURIA STATUTO DELLA ASSOCIAZIONE FOTOGRAFICA "FURIO DEL FURIA" DENOMINAZIONE - SEDE - AFFILIAZIONE - AZIONE -SCOPI Art. 1 Il 01 Gennaio 1977 si costituisce l Associazione Fotografica "Furio Del Furia" con sede

Dettagli

GUARDIE ECOLOGICHE VOLONTARIE REGOLAMENTO DI SERVIZIO. Sommario

GUARDIE ECOLOGICHE VOLONTARIE REGOLAMENTO DI SERVIZIO. Sommario GUARDIE ECOLOGICHE VOLONTARIE REGOLAMENTO DI SERVIZIO Sommario Art. 1 - Organizzazione del Servizio Art. 2 - Disposizioni Generali Art. 3 - Finalità del Servizio Art. 4 - Modalità di Accesso Art. 5 - Funzioni

Dettagli

COMUNE DI SERDIANA Provincia di Cagliari REGOLAMENTO UTILIZZO PARCO AUTO COMUNALE. (Regolamento approvato con deliberazione C.C. n. 32 del 6.08.

COMUNE DI SERDIANA Provincia di Cagliari REGOLAMENTO UTILIZZO PARCO AUTO COMUNALE. (Regolamento approvato con deliberazione C.C. n. 32 del 6.08. COMUNE DI SERDIANA Provincia di Cagliari REGOLAMENTO UTILIZZO PARCO AUTO COMUNALE (Regolamento approvato con deliberazione C.C. n. 32 del 6.08.2010) Art. 1 Oggetto Il presente regolamento disciplina la

Dettagli

REGOLAMENTO PER L IMPIEGO DI VOLONTARIATO IN ATTIVITA SOCIALMENTE UTILI

REGOLAMENTO PER L IMPIEGO DI VOLONTARIATO IN ATTIVITA SOCIALMENTE UTILI REGOLAMENTO PER L IMPIEGO DI VOLONTARIATO IN ATTIVITA SOCIALMENTE UTILI Approvato con D.C.C. n. 2 in data 12-02-2015 Art.1 Il Comune di Roncaro volendo garantire nell ambito del proprio territorio attività

Dettagli

REGOLAMENTO COMUNALE PER L USO DEGLI IMPIANTI SPORTIVI

REGOLAMENTO COMUNALE PER L USO DEGLI IMPIANTI SPORTIVI 1 Via 2 giugno 22 Ufficio segreteria, attività culturali e economato P. IVA 00524150307 - ( ' 0431382805-7 0431382820 - / segreteria@com-terzo-di-aquileia.regione.fvg.it REGOLAMENTO COMUNALE PER L USO

Dettagli

Regolamento Interno della Regione Piemonte

Regolamento Interno della Regione Piemonte Regolamento Interno della Regione Piemonte Art. 1 ACCESSO La sede è di accesso, esclusivamente ai componenti della S.V.P.C BORGARO, riconoscibili dalla apposita tessere da tenere in visione e va mantenuta

Dettagli

PIANO PROTEZIONE CIVILE REGOLAMENTO GRUPPO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE

PIANO PROTEZIONE CIVILE REGOLAMENTO GRUPPO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE PIANO PROTEZIONE CIVILE REGOLAMENTO GRUPPO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE INDICE Art. 1 Costituzione e finalità del Gruppo Comunale di Protezione Civile. Pag. 3 Art. 2 Criteri di iscrizione ed ammissione.pag.

Dettagli

CITTA DI MEDE COMANDO POLIZIA LOCALE REGOLAMENTO DEL GRUPPO DEI VOLONTARI CIVICI PER LA SICUREZZA - CITTA DI MEDE -

CITTA DI MEDE COMANDO POLIZIA LOCALE REGOLAMENTO DEL GRUPPO DEI VOLONTARI CIVICI PER LA SICUREZZA - CITTA DI MEDE - CITTA DI MEDE COMANDO POLIZIA LOCALE ***************************************************** REGOLAMENTO DEL GRUPPO DEI VOLONTARI CIVICI PER LA SICUREZZA - CITTA DI MEDE - *****************************************************

Dettagli

Regolamento interno del Coordinamento delle associazioni di volontariato della provincia di Treviso Testo approvato dall Assemblea del 28 aprile 2007

Regolamento interno del Coordinamento delle associazioni di volontariato della provincia di Treviso Testo approvato dall Assemblea del 28 aprile 2007 Regolamento interno del Coordinamento delle associazioni di volontariato della provincia di Treviso Testo approvato dall Assemblea del 28 aprile 2007 Art. 1 - Soci Ciascun membro del Coordinamento che

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA TENUTA DEL REGISTRO DEI TESTAMENTI BIOLOGICI

REGOLAMENTO PER LA TENUTA DEL REGISTRO DEI TESTAMENTI BIOLOGICI COMUNE DI LATERINA Provincia di Arezzo REGOLAMENTO PER LA TENUTA DEL REGISTRO DEI TESTAMENTI BIOLOGICI Approvato con Deliberazione del Consiglio Comunale n. 80 del 26/11/2014 INDICE ART. 1 Premesse ART.

Dettagli

Procedura di iscrizione al corso on line

Procedura di iscrizione al corso on line Pag. 1 di 8 Procedura di iscrizione al corso on line 1 Come iscriversi... 1 1.1 Richiesta di iscrizione via Web da parte dell Esaminatore... 2 1.1.1 Prerequisiti per l iscrizione... 2 1.1.2 Compilazione

Dettagli

Comunicazione ai lavoratori in merito alla possibilità di eleggere il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS) Informa i Lavoratori che:

Comunicazione ai lavoratori in merito alla possibilità di eleggere il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS) Informa i Lavoratori che: OGGETTO: Comunicazione ai lavoratori in merito alla possibilità di eleggere il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS) Con la presente la sottoscritta impresa con sede in Via...::::: Informa

Dettagli

REGOLAMENTO SERVIZIO ECONOMATO

REGOLAMENTO SERVIZIO ECONOMATO REGOLAMENTO SERVIZIO ECONOMATO (ART. 153, comma 7 d.lgs. 18 agosto 2000 n. 267 e successive modificazioni e integrazioni) Approvato dal Consiglio Comunale con atto n. del INDICE ANALITICO CAPO I DISPOSIZIONI

Dettagli

COMUNE DI VALLE LOMELLINA PROVINCIA DI PAVIA

COMUNE DI VALLE LOMELLINA PROVINCIA DI PAVIA COMUNE DI VALLE LOMELLINA PROVINCIA DI PAVIA COMANDO POLIZIA LOCALE 5(*2/$0(172'(/*58332 92/217$5,&,9,&,&2081$/, 9$//(/20(//,1$ Approvato dal Consiglio Comunale in data 06 luglio 2007 con deliberazione

Dettagli

COMUNE DI ENNA REGOLAMENTO DEGLI AGENTI CONTABILI DEL COMUNE DI ENNA

COMUNE DI ENNA REGOLAMENTO DEGLI AGENTI CONTABILI DEL COMUNE DI ENNA COMUNE DI ENNA REGOLAMENTO DEGLI AGENTI CONTABILI DEL COMUNE DI ENNA APPROVATO CON DELIBERA CONSILIARE N. 14 DEL 21.03.2012 INDICE Art.1 - Compiti ed attribuzioni delle funzioni Art.2 - Incassi e versamenti

Dettagli

CONSIGLIO DELL'ORDINE DEGLI AVVOCATI DI ROMA

CONSIGLIO DELL'ORDINE DEGLI AVVOCATI DI ROMA CONSIGLIO DELL'ORDINE DEGLI AVVOCATI DI ROMA REGOLAMENTO ATTUATIVO PER LA FORMAZIONE PERMANENTE OBBLIGATORIA ART. 1 Il presente Regolamento disciplina la realizzazione della Formazione Professionale Continua

Dettagli

ACCORDO DI PRESTITO. Titolo della mostra: Luogo: Date:

ACCORDO DI PRESTITO. Titolo della mostra: Luogo: Date: ACCORDO DI PRESTITO Parma, Rif. N. Titolo della mostra: Luogo: Date: Il sottoscritto (prestatore) accetta di prestare a L oggetto/gli oggetti indicato/i nell allegato n.1 (lista opere e documenti) sotto

Dettagli

COMUNE DI INARZO. Provincia di Varese REGOLAMENTO PER I SERVIZI DI ASSISTENZA DOMICILIARE

COMUNE DI INARZO. Provincia di Varese REGOLAMENTO PER I SERVIZI DI ASSISTENZA DOMICILIARE COMUNE DI INARZO Provincia di Varese REGOLAMENTO PER I SERVIZI DI ASSISTENZA DOMICILIARE Art. 1 Il Comune di Inarzo istituisce per i residenti il Servizio di Assistenza Domiciliare (S.A.D.) agli anziani

Dettagli

Allegato C Regolamento volontari canile/gattile

Allegato C Regolamento volontari canile/gattile Allegato C Regolamento volontari canile/gattile REGOLAMENTO VOLONTARI CANILE/GATTILE OGGETTO ARTICOLO 1 Il presente Regolamento disciplina le procedure di accesso e le modalità di esercizio dell attività

Dettagli

REGOLAMENTO INTERNO. Art.5 Una volta ammesso il Socio Volontario deve essere in regola, entro un mese, con la quota associativa vigente.

REGOLAMENTO INTERNO. Art.5 Una volta ammesso il Socio Volontario deve essere in regola, entro un mese, con la quota associativa vigente. REGOLAMENTO INTERNO NORME GENERALI Art.1 L attività dell Associazione Pubblica Assistenza Val Tidone Val Luretta è svolta da Soci Attivi che volontariamente e gratuitamente prestano la loro opera di assistenza,

Dettagli

ORDINE DEGLI AVVOCATI DI CAMPOBASSO REGOLAMENTO UNICO. per la Pratica Forense e l esercizio del Patrocinio. Titolo I. La Pratica Forense.

ORDINE DEGLI AVVOCATI DI CAMPOBASSO REGOLAMENTO UNICO. per la Pratica Forense e l esercizio del Patrocinio. Titolo I. La Pratica Forense. ORDINE DEGLI AVVOCATI DI CAMPOBASSO REGOLAMENTO UNICO per la Pratica Forense e l esercizio del Patrocinio Titolo I La Pratica Forense Articolo 1 Il praticante Avvocato regolarmente iscritto nell apposito

Dettagli

ORDINE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI circoscrizione del Tribunale di Catania CATANIA

ORDINE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI circoscrizione del Tribunale di Catania CATANIA REGOLAMENTO PER LA RISCOSSIONE DEI CONTRIBUTI ANNUALI DI ISCRIZIONE ALL ORDINE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI DI CATANIA PREMESSA Il presente Regolamento si propone di normare la

Dettagli

CITTA DI BARLETTA Settore Servizi Istituzionali Servizi Demografici

CITTA DI BARLETTA Settore Servizi Istituzionali Servizi Demografici CITTA DI BARLETTA Settore Servizi Istituzionali Servizi Demografici REGOLAMENTO COMUNALE PER L ORGANIZZAZIONE DEL SERVIZIO PER LA CELEBRAZIONE DEI MATRIMONI CIVILI (Approvato con deliberazione consiliare

Dettagli

UNIONCAMERE LAZIO REGOLAMENTO DEL SERVIZIO DI CASSA ECONOMALE

UNIONCAMERE LAZIO REGOLAMENTO DEL SERVIZIO DI CASSA ECONOMALE UNIONCAMERE LAZIO REGOLAMENTO DEL SERVIZIO DI CASSA ECONOMALE INDICE Art. 1 - Oggetto e contenuto Art. 2 - Organizzazione e gestione della cassa economale Art. 3 - Fondi di anticipazione a favore del cassiere

Dettagli

COMITATO METODOLOGIE di ASSICURAZIONE della QUALITA' REGOLAMENTO

COMITATO METODOLOGIE di ASSICURAZIONE della QUALITA' REGOLAMENTO COMITATO METODOLOGIE di ASSICURAZIONE della QUALITA' REGOLAMENTO Titolo I Denominazione, Funzionamento, Sede, Scopo, Durata Art. 1 - Denominazione Nell ambito dell Associazione Italiana Cultura Qualità

Dettagli

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEL VOLONTARIATO E DELL ASSOCIAZIONISMO

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEL VOLONTARIATO E DELL ASSOCIAZIONISMO REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEL VOLONTARIATO E DELL ASSOCIAZIONISMO Approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 36 del 04.05.2006 Indice ART. 1 - OBIETTIVI...2 ART. 2 - FUNZIONI DELLA CONSULTA...2

Dettagli

REGOLAMENTO DEL GRUPPO COMUNALE DI VOLONTARI DI PROTEZIONE CIVILE

REGOLAMENTO DEL GRUPPO COMUNALE DI VOLONTARI DI PROTEZIONE CIVILE 13 REGOLAMENTO DEL GRUPPO COMUNALE DI VOLONTARI DI PROTEZIONE CIVILE ADOTTATO DAL CONSIGLIO COMUNALE CON DELIBERAZIONE N. 222/48316 P.G. NELLA SEDUTA DEL 15/12/1997 Art. 1 E costituito presso il Comune

Dettagli

COMUNE DI OLBIA REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE E L USO DELLA TELEFONIA CELLULARE

COMUNE DI OLBIA REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE E L USO DELLA TELEFONIA CELLULARE COMUNE DI OLBIA REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE E L USO DELLA TELEFONIA CELLULARE ~ 2 ~ Sommario Articolo 1 Oggetto... 3 Articolo 2 Suddivisione dei cellulari... 3 Articolo 3 Cellulari ad uso esclusivo...

Dettagli

REGOLAMENTO DEI SERVIZI APPROVATO DAL CONSIGLIO DIRETTIVO DEL 03 LUGLIO 2006 (modifica art.04-06-38-41)

REGOLAMENTO DEI SERVIZI APPROVATO DAL CONSIGLIO DIRETTIVO DEL 03 LUGLIO 2006 (modifica art.04-06-38-41) REGOLAMENTO DEI SERVIZI APPROVATO DAL CONSIGLIO DIRETTIVO DEL 03 LUGLIO 2006 (modifica art.04-06-38-41) 1 REGOLAMENTO DEI SERVIZI 2006 PUBBLICA ASSISTENZA CROCE BIANCA DI ORBASSANO REGOLAMENTO DEI SERVIZI

Dettagli

CASSA NAZIONALE DI PREVIDENZA E ASSISTENZA FORENSE

CASSA NAZIONALE DI PREVIDENZA E ASSISTENZA FORENSE CASSA NAZIONALE DI PREVIDENZA E ASSISTENZA FORENSE NUOVO REGOLAMENTO PER L ACCERTAMENTO DELLA INABILITA E DELLA INVALIDITA (Testo modificato con Ministeriale del 20 maggio 2010 - G.U. n. 128 del 4 giugno

Dettagli

Regolamento interno per l accreditamento di eventi formativi organizzati da soggetti terzi

Regolamento interno per l accreditamento di eventi formativi organizzati da soggetti terzi Regolamento interno per l accreditamento di eventi formativi organizzati da soggetti terzi PREMESSA L articolo 6 del Regolamento per la formazione professionale continua dell Ordine territoriale di Catania,

Dettagli

ISTITUZIONE PUBBLICA CULTURALE BIBLIOTECA CIVICA BERTOLIANA REGOLAMENTO DEI SERVIZI

ISTITUZIONE PUBBLICA CULTURALE BIBLIOTECA CIVICA BERTOLIANA REGOLAMENTO DEI SERVIZI ISTITUZIONE PUBBLICA CULTURALE BIBLIOTECA CIVICA BERTOLIANA REGOLAMENTO DEI SERVIZI 1. GESTIONE L organizzazione della biblioteca civica Bertoliana è curata dal Direttore che svolge questo compito nel

Dettagli

Chi è il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza RLS

Chi è il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza RLS Chi è il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza RLS Definizione di RLS (Art 2, comma 1, lettera i) del D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81) persona eletta o designata per rappresentare i lavoratori per

Dettagli

ASSOCIAZIONE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI DI TREVISO

ASSOCIAZIONE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI DI TREVISO ASSOCIAZIONE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI DI TREVISO REGOLAMENTO DELLE COMMISSIONI DI STUDIO SULLE MATERIE OGGETTO DELLA PROFESSIONE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI

Dettagli

2. Test di interoperabilità del sistema di gestione della PEC - Punto 1 della circolare 7 dicembre 2006, n. 51.

2. Test di interoperabilità del sistema di gestione della PEC - Punto 1 della circolare 7 dicembre 2006, n. 51. In esito all emanazione della circolare 7 dicembre 2006, n. CR/51 - che disciplina l attività di vigilanza e di controllo svolta da AGID nei confronti dei gestori di Posta Elettronica Certificata (PEC)

Dettagli

REGOLAMENTO PER GLI STAGE

REGOLAMENTO PER GLI STAGE REGOLAMENTO PER GLI STAGE emanato con D.R. n. 5146 del 2000, successivamente modificato con D.R. n. 9 del 16 gennaio 2007 e D.R. n. 198 del 29 novembre 2011 1/5 ART. 1 Ambito di applicazione 1.1 Il presente

Dettagli

REGOLAMENTO APPLICATIVO PROGETTO BLSD CRI

REGOLAMENTO APPLICATIVO PROGETTO BLSD CRI REGOLAMENTO APPLICATIVO PROGETTO BLSD CRI Il progetto BLSD CRI si pone come finalità la diffusione della cultura della rianimazione cardiopolmonare e delle competenze necessarie ad intervenire su persone

Dettagli