COMUNE DI SAN DONA DI PIAVE (Decorata con Croce al Merito di Guerra e con medaglia d Argento al Valor Militare)
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1 COMUNE DI SAN DONA DI PIAVE (Decorata con Croce al Merito di Guerra e con medaglia d Argento al Valor Militare) Ordinanza n 289 del 10/10/2018 Oggetto: Misure di contenimento dei livelli di concentrazione degli atmosferici. Limitazioni all utilizzo degli impianti e degli apparecchi di termici, combustioni all'aperto e spandimenti dei liquami zootecnici. Stagione Periodo dal 10 ottobre 2018 al 31 marzo RICHIAMATE: - la Direttiva 2008/50/CE relativa alla qualità dell'aria; - il Decreto Lgs 13 agosto 2010, n. 155, recante attuazione della Direttiva 2008/50/CE; - la Delibera di Giunta della Regione Veneto n del 30 dicembre 2013 che ratifica l Accordo di programma per l'adozione coordinata e congiunta di misure di risanamento della qualità dell'aria e contiene una serie di misure a breve, medio e lungo termine da attuare in modo omogeneo nell'intero bacino regionale padano al fine di far fronte alle criticità conseguenti alla scarsa dispersione degli atmosferici ; - la Delibera di Consiglio Regionale n. 90 del 19 aprile 2016 con cui si approva l'aggiornamento del Piano Regionale di Tutela e Risanamento dell'atmosfera (P.R.T.R.A.) e si individuano misure strutturali e permanenti da attuare su aree vaste di breve, medio e lungo periodo la cui adozione consente di ridurre progressivamente le emissioni in atmosfera con la finalità di conseguire il rispetto dei valori limite di qualità dell'aria; - la Delibera di Giunta della Regione Veneto n. 836 del 6 giugno 2017 con la quale si approva il nuovo Accordo di programma per l'adozione coordinata e congiunta di misure di risanamento per il miglioramento della qualità dell'aria nel Bacino Padano ; - la Deliberazione di Giunta Comunale nr. 221 del 26/10/2017, con la quale si è inteso recepire il nuovo Accordo di programma per l'adozione coordinata e congiunta di misure di risanamento per il miglioramento della qualità dell'aria nel Bacino Padano e dare attuazione alle misure individuate nel suddetto Accordo di programma; CONSIDERATO: - che il monitoraggio della qualità dell'aria condotto da A.R.P.A.V. nella Provincia di Venezia ha evidenziato che le concentrazioni delle polveri sottili (PM10) superano frequentemente e spesso in maniera consecutiva il valore limite di 50 μg/m 3 soprattutto durante la stagione autunnale e invernale; - che il monitoraggio della qualità dell'aria condotto da ARPAV su tutto il territorio regionale ha evidenziato altresì che il traffico veicolare, gli impianti di riscaldamento e i sistemi di produzione industriale, rappresentano le principali cause dell inquinamento atmosferico ed, in particolare, della formazione degli primari quali composti organici volatili, particolato, ossidi di azoto e monossido di carbonio; - studi epidemiologici, condotti in diverse città americane ed europee nel corso degli ultimi anni, hanno dimostrato che esiste una correlazione fra la presenza di polveri fini ed il numero di patologie dell'apparato respiratorio, cardiovascolare, ect;
2 CONSIDERATO che nel Comune di San Donà di Piave è presente una stazione fissa (Background urbano) con analizzatore automatico di PM 2,5, da cui risulta che anche tale parametro presenta valori elevati nel periodo autunno-inverno; CONSIDERATO che i suddetti valori costituiscono comprovata esigenza di cui all art. 5, comma 1, del citato D.P.R. 74/2013, al fine di derogare a quanto previsto dall art. 4 comma 2) lett. e) della suddetta normativa; CONSIDERATO che questo Comune è compreso nella Zona climatica E ; CONSIDERATO che in data 20 settembre 2018 si è tenuto un incontro del Tavolo Tecnico Zonale presieduto e coordinato dalla Città metropolitana durante il quale è stato deciso di mantenere uniforme ed omogenea l applicazione di misure di limitazione nell ambito geografico individuato dall Agglomerato Venezia IT0508 che ricomprende oltre a Venezia i Comuni di Marcon, Martellago, Mira, Quarto d Altino, Scorzè e Spinea, oltre che nelle aree urbane dei capoluoghi dei Comuni con popolazione superiore ai abitanti ricadenti in zone presso le quali risulta superato uno o più dei valori limite del PM10 quali Chioggia e San Donà; RILEVATO che: - le misure temporanee e omogenee si attivano in funzione del livello di allerta raggiunto. Nel dettaglio il sistema di azioni è stato modulato su tre gradi di allerta per il PM10: nessun allerta verde : nessun superamento misurato, nella stazione di riferimento, del valore limite giornaliero (50 μg/m 3 ) della concentrazione di PM10; livello di allerta 1 arancio : attivato dopo 4 giorni consecutivi di superamento, del valore del valore limite giornaliero (50 μg/m 3 ) della concentrazione di PM10 sulla base della verifica effettuata il lunedì e il giovedì (giorni di controllo) sui quattro giorni antecedenti; livello di allerta 2 rosso : attivato dopo 10 giorni consecutivi di superamento, nella stazione di riferimento, del valore limite giornaliero sulla base della verifica effettuata il lunedì e il giovedì (giorni di controllo) sui giorni antecedenti; - la stazione di riferimento per il Comune di San Donà di Piave è quella di background urbano e che A.R.P.A.V. provvederà, in base ai parametri ivi registrati, campagne di monitoraggio temporanee, e tramite un modello matematico ad individuare i livelli di PM10 relativi al territorio comunale; - ARPAV, al raggiungimento del livello di allerta arancio e rosso invierà ai comuni interessati una informativa nelle giornate di lunedì e giovedì non festivi, che verrà diramata dal Comune tramite un comunicato stampa e pubblicata nel sito istituzionale; - le misure temporanee da attivare il giorno successivo a quello di controllo previsto nei giorni di lunedì e giovedì) restano in vigore fino al giorno di controllo successivo e a seguito di comunicato ARPAV che indica il rientro dei valori di PM10 nei limiti di legge, a condizione che le ; VISTA la Deliberazione di G. C. n. 205 del 09/10/2018 che aggiorna l individuazione delle misure da adottare, le deroghe e gli ambiti interessati in base alle decisioni assunte dal Tavolo Tecnico Zonale; VISTO il D. Lgs 152/2006; VISTO il D. Lgs 267/2000; VISTO il D.P.R. 74/2013; VISTO il D.M. del 7 novembre 2017, n. 186; DISPONE nel periodo compreso tra il 10 Ottobre 2018 ed il 31 marzo 2019 Tutti i giorni e per, fermo restando quanto previsto dall art. 4, comma 2) lettera e) del D.P.R. 74/2013 relativamente al periodo di accensione degli impianti termici dal 15 Ottobre al 15 Aprile:
3 1. IL DIVIETO di combustione all aperto, ai sensi dell art 182, comma 6-bis del Decreto legislativo 152/2006 (DGRV n. 122/2015), in particolare in ambito agricolo e di cantiere, ad eccezione della necessità di combustione finalizzata alla tutela sanitaria di particolari specie vegetali; 2. LA RIDUZIONE di 2 ore giornaliere del periodo massimo di accensione consentito dall art. 4, c. 2, del D.P.R.74/2013, da attuarsi dalle ore 16:00 alle ore 18:00 di ogni giorno, per quanto riguarda l'esercizio degli impianti termici e di tutti i cosiddetti apparecchi per il riscaldamento quali stufe, caminetti ecc., alimentati a combustibili liquidi o solidi non compresi nei divieti di cui al comma 7, per cui il limite di accensione giornaliera è ridotto da 14 a 12 ore; Sono fatte salve le esclusioni di cui all art. 4, commi 5 e 6 del DPR 74/ LA RIDUZIONE dei valori massimi della temperatura dell aria nei singoli ambienti riscaldati (art. 3, comma 1, del D.P.R. 74/2013), come di seguito stabiliti: a) 17 C (+2 di tolleranza) per gli edifici adibiti ad attività industriali ed artigianali e commerciali; b) 19 C (+2 di tolleranza) per tutti gli altri edifici; Sono fatte salve le esclusioni di cui all art. 3, comma 4 del DPR 74/2013; 4. IL DIVIETO della climatizzazione dei seguenti spazi dell'abitazione o ambienti ad essa complementari: box, garage, cantine, ripostigli, scale primarie e secondarie che collegano spazi di abitazione con cantine, box e garage; 5. IL DIVIETO di utilizzo per la climatizzazione di: a) biomasse legnose non conformi alla norma UNI CEN/TS 14588; b) legno impregnato, verniciato o trattato; c) rifiuti, carta plastificata, sostanze artificiali di qualsiasi tipo, confezioni o contenitori (tetrapak) e comunque ogni altro materiale che possa rilasciare esalazioni nocive e polveri durante la combustione; Misure temporanee aggiuntive da applicare con allerta livello 1 ARANCIO LIMITAZIONE DELL'ESERCIZIO DEGLI IMPIANTI TERMICI DIVIETO COMBUSTIONI ALL'APERTO E SPANDIMENTO DEI LIQUAMI ZOOTECNICI Limitazioni di utilizzo per tutti gli impianti termici - divieto di utilizzo generatori calore a biomasse inferiori o uguali a 2 stelle (DGRV n. 1908/2016) Tipologia delle limitazioni abbruciamento piccoli cumuli di residui vegetali, falò rituali, barbecue, fuochi d'artificio e spandimenti zootecnici divieto di qualsiasi tipologia di combustioni all aperto compresi i barbecue, i falò rituali e fuochi d artificio divieto di spandimento dei liquami zootecnici e, in presenza di proibizione regionale, impedimento di rilasciare le relative deroghe tra il 10/10/2018 e il 31/03/2018 nei giorni successivi al superamento per 4 gg consecutivi dei 50 μg/m 3 concentrazione PM10 tra il 10/10/2018 e il 31/03/2018 nei giorni successivi al superamento per 4 gg consecutivi dei 50 μg/m 3 concentrazione PM10
4 (martedì e venerdì) (martedì e venerdì) Orario quelle previste dal DPR 74/2013 possibilità di utilizzo di generatori di calore domestici alimentati a biomassa legnosa in assenza di un impianto di riscaldamento alternativo Orario combustione finalizzata a tutela sanitaria di particolari specie vegetali manifestazioni pubbliche autorizzate /previste dal Comune Misure temporanee aggiuntive da applicare con allerta livello 2 ROSSO LIMITAZIONE DELL'ESERCIZIO DEGLI IMPIANTI TERMICI Limitazioni di utilizzo per tutti gli impianti termici - divieto di utilizzo generatori calore a biomasse inferiori o uguali a 2 stelle (DGRV n. 1908/2016) DIVIETO COMBUSTIONI ALL'APERTO E SPANDIMENTO DEI LIQUAMI ZOOTECNICI Tipologia delle limitazioni abbruciamento piccoli cumuli di residui vegetali, falò rituali, barbecue, fuochi d'artificio e spandimenti zootecnici divieto di qualsiasi tipologia di combustioni all aperto compresi i barbecue, i falò rituali e fuochi d artificio divieto di spandimento dei liquami zootecnici e, in presenza di proibizione regionale, impedimento di rilasciare le relative deroghe tra il 10/10/2018 e il 31/03/2019 nei giorni successivi al superamento per 10 gg consecutivi dei 50 μg/m 3 di concentrazione di PM10 (martedì e venerdì) tra il 10/10/2018 e il 31/03/2019 nei giorni successivi al superamento per 10 gg consecutivi dei 50 μg/m 3 di concentrazione di PM10 (martedì e venerdì)
5 Orario quelle previste dal DPR 74/2013 possibilità di utilizzo di generatori di calore domestici alimentati a biomassa legnosa in assenza di un impianto di riscaldamento alternativo Orario combustione finalizzata a tutela sanitaria di particolari specie vegetali manifestazioni pubbliche autorizzate /previste dal Comune RACCOMANDA l'utilizzo, per generatori a biomassa di potenza inferiore a 35 kw, di pellet certificato di classe A1 UNI EN ISO (ALLEGATO X Parte II Sez. 4, Paragrafo 1, lettera D del D. Lgs. 152/2006). RICORDA 1. IL DIVIETO, a partire da dicembre 2017: - di utilizzo di tutti i generatori di calore domestici alimentati a biomassa legnosa aventi prestazioni energetiche ed emissive che non sono in grado di rispettare i valori previsti almeno per la classe 2 stelle; - di installare generatori di calore domestici alimentati a biomassa legnosa inferiori alla classe 3 stelle; 2. IL DIVIETO dal di installare generatori inferiori a 4 stelle; 3. L OBBLIGO, in tutti gli edifici, per l amministratore e, dove questo manchi, il proprietario o i proprietari di esporre, presso ogni impianto centralizzato di produzione, distribuzione e utilizzazione di calore, una tabella che riporti: - l indicazione del periodo annuale di esercizio dell impianto termico e dell orario di attivazione giornaliera prescelto; - le generalità e il recapito del soggetto responsabile dell impianto termico; - il codice dell impianto assegnato dal catasto regionale degli impianti termici; AVVISA Fatto salvo quanto previsto da specifiche disposizioni di legge e quanto di seguito stabilito, le violazioni alle disposizioni della presente ordinanza sono punite con una sanzione amministrativa pecuniaria da 25,00 a 500,00 ai sensi dell art. 4 del Regolamento comunale per l applicazione delle sanzioni amministrative per le violazioni ai regolamenti ed alle ordinanze comunali. In caso di ulteriori violazioni alla norma anzidetta, da parte dello stesso soggetto, la sanzione amministrativa pecuniaria potrà essere stabilita ai sensi dell art. 4, comma 2, del Regolamento comunale per l applicazione delle sanzioni amministrative per le violazioni ai regolamenti ed alle ordinanze comunali. DISPONE - che all esecuzione alla vigilanza sull'osservanza delle disposizioni della presente ordinanza ed all accertamento ed all irrogazione delle sanzioni provvedano per quanto di propria competenza, il Corpo di Polizia Locale, il Dipartimento di Prevenzione dell USSL n.10 Veneto Orientale nonché ogni altro agente od ufficiale di polizia giudiziaria a ciò abilitato dalle disposizioni vigenti; - che la presente Ordinanza venga resa nota a tutti i cittadini ed agli Enti interessati mediante pubblicazione all Albo Pretorio, sul sito Internet del Comune ed anche attraverso gli organi di informazione al fine di garantirne la tempestiva divulgazione, con invio inoltre della stessa a: - Comando Polizia Locale di San Donà di Piave; - ULSS 4 Veneto Orientale di San Donà di Piave. La presente ordinanza è immediatamente eseguibile e rimane in vigore fino al 15 Aprile 2018.
6 Avverso la presente ordinanza può essere presentato ricorso avanti all Organo Giudiziario Amministrativo (TAR Veneto), entro 60 (sessanta) gg., o in via alternativa ricorso straordinario al Capo dello Stato entro 120 (centoventi) gg. dalla notifica del presente mediante affissione all Albo Comunale Servizi ambientali IL SINDACO Andrea Cereser (atto sottoscritto digitalmente)
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