REGIONE PIEMONTE DIREZIONE SANITA PUBBLICA SETTORE SANITA ANIMALE

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1 REGIONE PIEMONTE DIREZIONE SANITA PUBBLICA SETTORE SANITA ANIMALE ELENCO COMMENTATO DELLE SPECIE DI VOLATILI SELVATICI CHE PRESENTANO UN RISCHIO PIÙ ELEVATO RISPETTO ALL INFLUENZA AVIARIA DECISIONE DELLA COMMISSIONE EUROPEA 2006/101/CE DEL 6 FEBBRAIO 2006 INTEGRATO DALLE SPECIE INDICATE DAL CENTRO DI REFERANZA NAZIONALE PER L INFLUENZA AVIARIA DELL IZS DI PADOVA Torino, 30 agosto 2006 Testi a cura di Gabriella Vaschetti

2 ANSERIFORMES: - : 1) Cigno reale 2) Cigno selvatico 3) Cigno minore 4) Oca granaiola 5) Oca lombardella 6) Germano reale 7) Alzavola 8) Canapiglia 9) Codone 10) Fischione 11) Mestolone 12) Marzaiola 13) Moriglione 14) Moretta CHARADRIIFORMES : - Charadriidae: 15) Pavoncella - Scolopacidae : 16) Combattente - Lariidae: 17) Gabbiano comune 18) Gavina PELECANIFORMES: - Phalacrocoracidae: 19) Cormorano CICONIIFORMES: - Ardeidae: 20) Airone cenerino 21) Airone bianco maggiore 22) Garzetta 23) Nitticora

3 1) CIGNO REALE 2) CIGNO SELVATICO Nome scientifico Cygnus olor Nome scientifico Cygnus cygnus Specie monotipica a corologia auroasiatica. Anseriforme di grande dimensioni (apertura alare cm), interamente bianco, con becco arancione e protuberanza nera sulla fronte. Sessi simili, ma il maschio è generalmente di dimensioni maggiori. In Italia è specie migratrice, nidificante e svernante. L areale riproduttivo è piuttosto vasto, influenzato dalle numerose introduzioni operate dall uomo a scopo ornamentale. Le popolazioni più settentrionali sono migratrici, mentre quelle dell Europa centro-meridionale tendono ad essere sedentarie o a compiere modesti spostamenti. In Italia, storicamente, la specie compariva esclusivamente in inverno e durante le migrazioni. Successivamente la specie si è diffusa grazie ad ingenti immissioni di soggetti sui laghi svizzeri. Nel nostro Paese la specie ha iniziato a riprodursi negli anni sul Lago Maggiore e sul Lago di Como. Attualmente è nidificante in Piemonte (laghi d Orta e Maggiore), in Lombardia, in Veneto ed in Friuli-Venezia-Giulia. I dati di inanellamento riferiscono di un soggetti marcato in Lituania e ripreso a Forlì e di un soggetto marcato in Cecoslovacchia e rivisto in Valle Cavanata (GO). Nei mesi invernali, la popolazione residente è incrementata da soggetti provenienti da altre regioni europee. Le principali aree sono rappresentate dai bacini lacustri del nord Italia, oltre che dalle zone umide della Puglia e della Sicilia. I dati per il Piemonte riportano Specie monotipia a distribuzione eurosibirica. Anseriforme di grande dimensioni (apertura alare cm), interamente bianco, con becco nero e giallo. Sessi simili, ma il maschio è generalmente di dimensioni maggiori. In Italia è specie migratrice e raramente svernante. L areale riproduttivo è compreso attraverso gran parte dell Asia settentrionale e di un area meno vasta in Nord Europa. In periodo autunnale si sposta verso sud, alla ricerca di quartieri invernali distribuiti in Europa e Asia centro-meridionale. La specie, presente in Italia solo come svernante, era considerata in passato come presenza costante, mentre gli Autori più recenti la considerano specie migratrice rara ed irregolare. La maggior concentrazione di soggetti segnalati contemporaneamente riguarda uno stormo di 16 individui avvistati sul fiume Oglio ad Acqualunga (Brescia) nel gennaio Le altre segnalazioni si riferiscono a numeri inferiori, soprattutto in Friuli, anche se non mancano osservazioni in gran parte delle regioni italiane. L unico dato riguardante ricatture di soggetti inanellati, si riferisce ad un individuo marcato in ottobre a Zurigo, rimasto nella zona fino alla fine del marzo successivo, e poi abbattuto a Brescia il 9 aprile. È molto probabile che i piccoli contingenti che raggiungono attualmente l Italia facciano parte delle popolazioni che si riproduco in Fenno-Scandinavia e nella Siberia Occidentale. Specie accidentale in Piemonte: l ultima segnalazione si riferisce a 4 soggetti avvistati nel1996. I dati per la nostra Regione sono molto scarsi: 39 (6-74) individui coppie 11 osservazioni dal 1788 al individui

4 3) CIGNO MINORE 4) OCA GRANAIOLA Nome scientifico Cygnus colombianus bewickii Nome scientifico Anser fabalis Specie politipica a corologia circumartica. Anseriforme di grande dimensioni (apertura alare cm), interamente bianco, con becco nero e giallo. Si differenzia dal Cigno selvatico perché la macchia gialla sul becco è di dimensioni inferiori. Sessi simili, ma il maschio è generalmente di dimensioni maggiori. In Italia è una specie di comparsa rara durante i movimenti migratori. L areale riproduttivo si estende a nord del Circolo Polare Artico. Specie di comparsa rara in Italia. Spesso, l arrivo di piccoli contingenti può coincidere con il perdurare di condizioni climatiche particolarmente severe nell Europa centro-settentrionale. I principali quartieri di svernamento sono rappresentati dalla Gran Bretagna (che ospita 1/3 della popolazione svernante) e l Olanda. Nei Paesi mediterranei è segnalato occasionalmente, fatta eccezione per la Camargue dove sverna abitualmente una piccola popolazione (circa 200 soggetti). Per il Piemonte sono note poche osservazioni: 1 risalente al 1955, 1 al 1965 e 2 al 1983: 0 individui 0 individui Specie politipica a corologia eurosibirica. È un oca di grandi dimensioni (apertura alare cm), di colore bruno o bruno scuro, con zampe e collo piuttosto lunghi. Zampe e punta del becco arancione. Sessi simili, sebbene il maschio sia generalmente più grande. In Italia è migratrice e svernante. Nidifica, infatti, nelle regioni settentrionali della Scandinavia ed in tutta la Siberia. La sottospecie fabalis migra lungo una rotta più occidentale, che passa attraverso la Scandinavia per raggiungere le vaste aree di concentrazione della Svezia meridionale e le coste tedesche e polacche del Mar Baltico. La sottospecie rossicus, che nidifica in territori più nord-orientali, mantiene rotte migratorie spostate verso est per raggiungere le zone di svernamento della pianura austro-ungherese, mentre altri contingenti si spingono verso i Paesi bassi, Francia, Spagna, fino a raggiungere l Italia. In Italia la specie è regolarmente presente in migrazione e localmente svernante. I primi stormi compaiono già dalla fine di novembre, anche se gli arrivi più consistenti si registrano dopo la metà di dicembre e sono concentrati, in particolare, nell alto Adriatico. Piccoli gruppi erratici o in migrazione sono stati osservati in diverse regioni italiane, probabilmente a seguito di eventi climatici particolari che hanno portato la popolazione svernante in alto Adriatico a disperdersi. I dati di ricattura si riferiscono a soggetti olandesi e tedeschi ripresi tra novembre a marzo, a segno che gli spostamenti verso territori più meridionali possono essere determinati da situazioni atmosferiche contingenti. Per il Piemonte: 3 (0-28) individui 0 coppie 5-50 individui

5 5) OCA LOMBARDELLA 6) GERMANO REALE Nome scientifico Anser albifrons Nome scientifico Anas platyrhynchos Specie politipica a corologia circumartica. È un oca di medie dimensioni (apertura alare cm), di colore bruno-grigio. Fronte bianca e addome con barre bruno-nere. I sessi e gli abiti stagionali sono simili, sebbene il maschio sia più grande. In Italia è migratrice e localmente svernante. Nidifica, infatti, nelle regioni circumartiche sino alla Siberia orientale. Sono conosciute 6 sub-popolazioni svernanti nel Paleartico occidentale. L Italia rappresenta un quartiere di svernamento per alcuni contingenti della popolazione invernale pannonica ed un ponte di migrazione per gli scarsi gruppi, della medesima popolazione, che si disperdono a sud fino alle coste della Libia e della Tunisia. Inoltre, come indicano dati provenienti da individui inanellati ricatturati, giungono in Italia anche soggetti appartenenti alla popolazione dell area baltica e del Mare del Nord. La comparsa dei primi gruppi nell alto Adriatico avviene nella prima metà di dicembre, sebbene gli arrivi più consistenti si verifichino in gennaio e febbraio; nelle paludi pugliesi i branchi arrivano in dicembre. Esistono molte segnalazioni di presenza della specie durante le migrazioni ed inverno nelle zone umide del nord Itali e del centro-sud. I dati per il Piemonte sono molto scarsi: 0 (0-3) individui 0 coppie 5-50 individui Specie politipica a corologia oloartica. E un anatra di superficie di grosse dimensioni (apertura alare cm). Netto dimorfismo sessuale: maschio con piumaggio nuziale grigio, collare bianco, testa verde e becco giallo; femmina con piumaggio castano e becco arancio-marrone. In Italia è parzialmente sedentario, nidificante e svernante: i dati di inanellamento indicano, infatti, l arrivo nel nostro Paese di contingenti migratori soprattutto dall Europa centro-meridionale e dalla Russia europea, ma anche dall Inghilterra, dalla penisola scandinava e dalla Siberia orientale. In Italia buona parte della popolazione svernante è concentrata in poche zone umide di Lombardia, Piemonte, Friuli, Veneto ed Emilia, dove gli uccelli stazionano lungo le fasce golenali di alcuni fiumi e sui bacini lacustri. Due zone umide molto ampie (la Laguna di Venezia ed il Delta del Po) raggiungono la soglia di importanza internazionale ed ospitano rispettivamente il 10% ed il 12% del contingente svernante italiano. Nel restante territorio, lo svernamento della specie si concentra in Puglia ed in Sardegna. In Piemonte sono stati inanellati individui a scopo scientifico, principalmente dal 1985 al 1995 in periodo invernale. L analisi delle ricatture ha evidenziato la provenienza nord-orientale dei soggetti che giungono alle nostre latitudini per trascorrere il periodo invernale. Inoltre, è emerso un notevole turnover mensile della popolazione svernante, poiché in alcune bacini lacustri (Parco del Castello di Racconigi) solo il 36% degli individui rimane sul posto da un mese a quello successivo. Sulla base di questi dati e delle ricatture italiane, si può ipotizzare un continuo scambio di individui fra le varie zone preferenziali di sosta diurne ubicate in Piemonte e Lombardia. I dati piemontesi riferiscono: individui ( ) coppie

6 7) ALZAVOLA 8) CANAPIGLIA Nome scientifico Anas crecca Nome scientifico Anas strepera Specie politipica a corologia oloartica. È la più piccola delle anatre di superficie paleartiche (apertura alare: cm). Netto dimorfismo sessuale: maschio con piumaggio grigio, testa castana e verde; femmina castana. In Italia è principalmente migratrice e svernante. La migrazione post-nuziale, più consistente di quella pre-nuziale, inizia in agosto. Le presenze si fanno sensibili in ottobre e i numeri massimi si osservano tra novembre e la prima metà di dicembre. Dopo lo svernamento, si assiste a precoci movimenti pre-nuziali già a partire da febbraio, seguiti da spostamenti massicci in marzo. In base ai dati di inanellamento, si è desunto che la maggior parte delle alzavole riprese nel nostro Paese proviene dalla Francia (69%), a cui si aggiungono individui provenienti dall Olanda (13%), dalla Gran Bretagna (7%), dal Belgio e dalla Finlandia (3,5%) e in percentuali inferiori all 1% da Germania, Svezia, ex- URSS, Cecoslovacchia, Danimarca e Svizzera. In Piemonte sono stati inanellati solo 28 animali nel Parco del Castello Reale di Racconigi (CN) e nel Parco delle Lame del Sesia (NO): un individuo marcato a Racconigi in novembre è stato ripreso nell agosto successivo in Lituania, dimostrando così la provenienza nordorientale dei soggetti che giungono alle nostre latitudini per svernare. In Italia i soggetti in svernamento si concentrano nelle paludi e nelle lagune costiere di Friuli-Venezia- Giulia, Toscana, Lazio e Sardegna. La popolazione italiana nidificante è stimata in coppie, di cui i 2/3 localizzate nelle principali zone umide della fascia costiera dell alto Adriatico. I dati riferiti al Piemonte sono: 1506 individui ( ) 0-1 coppia Specie politipica a corologia oloartica. E un anatra di superficie di grosse dimensioni (apertura alare cm), molto simile al Germano reale, da cui differisce per lo specchio alare bianco e nero. Il dimorfismo sessuale è poco accentuato. Specie di indole solitaria ed elusiva, raramente costituisce gruppi eterospecifici. In Italia è migratrice regolare e parzialmente svernante, con spostamenti in settembre-novembre e febbraio-aprile. Le principali aree di concentramento invernale sono rappresentate dalle zone umide costiere venete e friulane. In Italia è molto localizzata come nidificante, dove si concentra nelle Valli di Comacchio. La limitata estensione dell areale riproduttivo permette di quantificare, con ragionevole approssimazione, l entità della popolazione nidificante. Si ritiene, infatti, che circa coppie si riproducano nel nostro Paese, concentrate soprattutto nelle Valli di Comacchio. Per quanto riguarda la popolazione svernante, i dati di inanellamento confermano la provenienza di soggetti dal nord Europa e soprattutto dai Paese dell Est: Cecoslovacchia ed Ungheria. I quartieri di svernamento di maggiore importanza sono rappresentati dalle zone costiere della Puglia, nonché dalle lagune della costa veneto-friulana. I dati regionali si riferiscono esclusivamente ai censimenti invernali che registrano presenze soprattutto presso i bacini lacustri dell Oasi di Crava-Morozzo (CN): 35 individui (4-68) 0 coppie individui

7 9) CODONE 10) FISCHIONE Nome scientifico Anas acuta Nome scientifico Anas penelope Specie politipica a corologia oloartica. E un anatra di superficie di grosse dimensioni (apertura alare cm), con profilo slanciato. Dimorfismo sessuale accentuato in periodo riproduttivo: maschio grigio con petto e collo bianchi, testa castano scuro e becco blu; femmina castano con becco ceruleo. Generalmente gregario, spesso in associazione con altre specie congeneri. In Italia è migratrice regolare e parzialmente svernante, con spostamenti da metà marzo a metà maggio e da settembre a metà novembre. Le principali aree di concentramento invernale sono rappresentate da ambienti vallivi costieri e lagunari dell Adriatico settentrionale, della Toscana, della Puglia e della Sardegna. La specie nidificava in Italia in tempi storici: l ultima segnalazione certa risale al 1948 in Emilia Romagna. Attualmente la specie nidifica in Europa centrosettentrionale fino alle regioni più orientali della Siberia. Il Codone è presente in Italia durante i periodi migratori e lo svernamento. Dati di inanellamento dimostrano la provenienza di soggetti da Olanda, Russia, Gran Bretagna e Irlanda, Finlandia. Soggetti marcati in Italia sono stati ricatturati in Senegal e Mali, a testimonianza della direttrice est-sud-ovest che intraprendono gli animali durante la migrazione. In particolare, sembrerebbe che l Italia meridionale sia interessata dal transito e dallo svernamento di popolazioni orientali, mentre le regioni centro-settentrionali italiane ospitino individui di provenienza nord e centro europea. I dati per il Piemonte riportano: 20 individui (2-91) 0 coppie individui Specie monotipia a corologia eurosibirica. E un anatra di superficie di medie dimensioni ( apertura alare cm), dalla sagoma compatta con coda appuntita. In abito riproduttivo, il maschio presenta fronte e vertice giallo-ocra, testa castanorossiccia, petto rosato, corpo grigio ed evidente macchia bianca sulle copritrici dell ala; femmina castana con zona retro-oculare più scura. In Italia la specie è migratrice e svernante. Il Fischione giunge in Italia verso la fine d agosto, anche se i concentramenti più consistenti si registrano da ottobre a dicembre. In tempi storici la specie era considerata localmente nidificante in Veneto, in alcune zone della Pianura Padana, in Toscana ed in Sardegna. In Italia la specie è comune in periodo invernale. Gli uccelli svernanti in Italia provengono prevalentemente dalla Siberia centrale e occidentale. Utilizzando i dati provenienti dall inanellamento, sono state riconosciute tre sub-popolazioni: una che nidifica in Islanda e sverna in Scozia e Irlanda; una nidificante in Scandinavia e Russia che sverna in Europa nord-occidentale; una che si riproduce in Siberia centrale ed orientale e sverna nel Mar Nero e nel Mar Mediterraneo. La specie è comunque molto mobile e soprattutto i grandi stormi tendono a compiere rapidi e lungi movimenti migratori, fino a raggiungere la regione africana del Sahel. Le principali aree di svernamento in Italia sono rappresentate delle coste e lagune del Friuli-Venezia-Giulia e dal Golfo di Manfredonia in Puglia. I dati piemontesi: 63 individui (6-155) 0 coppie individui

8 Nome italiano Nome scientifico 11) MESTOLONE Anas clypeata femmina Maschio, in estate e in inverno 12) MARZAIOLA Nome scientifico Anas querquedula Specie politipica a corologia oloartica. E un anatra di superficie di medie dimensioni (apertura alare cm), con corpo compatto e collo corto. Tipico per il becco grosso e allungato, utilizzato per filtrare lo strato superficiale dell acqua. È l unica anatra di superficie con iride giallo. Dimorfismo accentuato in periodo riproduttivo: maschio con testa verde, corpo chiaro con fianco castano; femmina castana. In Italia è nidificante, migratrice regolare e parzialmente svernante. La migrazione autunnale ha luogo fra agosto e ottobre, mentre quella primaverile si svolge tra metà febbraio ed aprile. Le principali aree di svernamento sono le zone umide costiere del basso e alto Adriatico, della Sicilia e della Sardegna. In Italia si stima che la specie sia nidificante con coppie, il 90% delle quali localizzate in Emilia Romagna e Veneto, con massime concentrazioni nelle Valli di Comacchio e nelle zone limitrofe. Dall esame delle ricatture italiane avvenute in periodo migratorio ed invernale, si nota che il maggior numero di animali proviene dall Europa nord occidentale e nord orientale; altri soggetti risultano di provenienza orientale, fino alle coste del Mar Caspio. La distribuzione invernale del Mestolone raggiunge latitudini molto più meridionali rispetto alle altre anatre di superficie, raggiungendo i Paesi africani del Sahel, come Senegal, Niger e Chad. I dati per il Piemonte sono molto scarsi, anche per il periodo invernale: 17 individui (5-52) 0-1 coppie individui Specie politipica a corologia eurasiatica. È un anatra di superficie di piccole dimensioni (apertura alare cm). Netto dimorfismo sessuale in periodo riproduttivo: maschio riconoscibile per l evidente sopracciglio bianco, lati del capo castani, fianchi cerulei; femmina castana con testa lievemente striata. In Italia è nidificante e migratrice regolare. La specie compie una migrazione ad arco che comporta, nel nostro Paese, una migrazione pre-nuziale assai più sensibile di quella post-nuziale. Un certo numero di individui transita, tuttavia, anche in agosto-settembre. La stima delle coppie nidificanti in Italia riferisce di coppie, delle quali l 85% nelle regioni settentrionali ed in particolare nella laguna veneta, in Friuli- Venezia-Giulia ed in Piemonte. Per quanto riguarda la provenienza dei migratori, i dati di inanellamento individuano le principali aree nei Paesi del nord ed est Europa (Russia, Ungheria), mentre soggetti marcati in Italia sono stati ripresi in Senegal: infatti, i principali quartieri di svernamento sono ubicati nell Africa saheliana ed in particolare nella zona di inondazione del Niger e sul lago Chad. Fenomeni di siccità imponenti e prolungati nella fascia del Sahel hanno, dunque, drammatiche conseguenze sui tassi di sopravvivenza della specie, da cui ne consegue una declino della popolazione mondiale registrato negli ultimi anni. Ultime stime di nidificanti riportano, infatti, solo 5000 coppie presenti in Europa. I dati per il Piemonte: 0 individui coppie individui

9 13) MORIGLIONE 14) MORETTA Nome scientifico Aythya ferina Nome scientifico Aythya fuligula Specie monotipica a corologia eurasiatica. È un anatra tuffatrice di medie dimensioni (apertura alare cm), dalla corporatura compatta. Netto dimorfismo sessuale in periodo riproduttivo: maschio con corpo grigio, petto nero e testa castano-rossiccia; femmina castana con petto più scuro. In Italia è nidificante, migratrice e svernante. La specie è ampiamente diffusa nel Paleartico, dall Europa occidentale fino in Siberia. È ampiamente distribuito nelle zone di foresta-steppa, anche se da oltre un secolo si è espanso nelle zone temperate dell Europa. Specie di recente immigrazione come nidificante in Italia, il Moriglione è stato segnalato con regolarità a partire dall inizio degli anni Settanta in Sardegna e nella fascia costiera dell alto Adriatico. Successivamente si è diffuso in Emilia Romagna, Veneto e Friuli-Venezia-Giulia. La stima della popolazione nidificante in Italia ammonta a coppie, di cui il 60 70% concentrate nella fascia costiera alto-adriatica. Sebbene i dati non siano molti, appare che la popolazione nidificante in Italia sia parzialmente sedentaria, come accertato in Sicilia. In generale il periodo migratorio è concentrato fra agosto e novembre e, quindi, tra febbraio e aprile. Appaiano invece consistenti i conteggi degli uccelli svernanti, concentrati soprattutto in Veneto, Emilia Romagna, Sardegna e Toscana. I dati per il Piemonte riportano: 449 ( ) individui 1-5 coppie Specie monotipica a corologia eurosibirica. È un anatra tuffatrice di piccole dimensioni (apertura alare cm), compatta con collo corto e piccola cresta sul capo. Netto dimorfismo sessuale: maschio nero con fianco bianco, becco blu e iride giallo; femmina castana con macchia bianca (molto variabile, può essere assente) alla base del becco. In Italia è migratrice, parzialmente nidificante e svernante. Le popolazioni più settentrionali presentano un comportamento spiccatamente migratorio, mentre quelle dell Europa centrale tendono ad essere sedentarie, sebbene risultino spostamenti verso sud-ovest anche di 500 km. Gli individui della Siberia occidentale ed orientale migrano ad est fino a raggiungere il Mediterraneo ed il Mar Nero, con massime concentrazioni sul Delta del Danubio, Grecia e Turchia. Alcuni soggetti raggiungono anche l Africa settentrionale. In Italia la Moretta è regolare e comune durante le migrazioni e nel periodo invernale. Individui in migrazione (ottobre-novembre e febbraio-marzo) sono segnalati sia in aree costiere del Tirreno sia in zone umide interne del nord e centro-sud Italia. In inverno le principali aree di concentrazione sono le zone umide costiere del Veneto e dell Emilia-Romagna. La nidificazione è testimoniata storicamente e, ad oggi, sono conosciuti piccoli insediamenti in Toscana ed in Piemonte (Laghi dell Oasi di Crava-Morozzo, Cuneo). I dati piemontesi riportano: 240 (80-471) individui 5-15 coppie

10 15) PAVONCELLA 16) COMBATTENTE Nome scientifico Vanellus vanellus Nome scientifico Philomacus pugnax Charadriidae Scolopacidae Charadriiformes Charadriiformes Specie politipica a corologia eurasiatica. È un caradriforme di medie dimensioni (apertura alare cm), dal piumaggio vistoso: dorso verde scuro con riflessi iridescenti, pettorina nera, ventre bianco, testa bianca e nera con ciuffo sulla nuca. Sessi simili, anche se il maschio presenta un piumaggio più colorato. In Italia è specie nidificante, migratrice e svernante regolare: le popolazioni nordiche sono completamente migratrici, mentre quelle meridionali (comprese quelle italiane) sono parzialmente sedentarie. Ricatture di individui inanellati indicano che la maggior parte delle pavoncelle che svernano in Italia sono di provenienza europea (Repubblica Ceca, Germania, Olanda, Austria e Finlandia). Negli ultimi decenni la specie ha subito una contrazione della popolazione nidificate a causa dell intensificarsi della pratica intensiva agricola, che ha comportato la distruzione ed il disturbo durante il periodo riproduttivo. In Piemonte, le stime di censimento, suggeriscono i seguenti dati: individui coppie individui Specie monotipica a corologia eurosibirica. È un caradriforme di medie dimensioni (apertura alare cm), dal piumaggio vistoso in periodo riproduttivo, più sommesso in periodo invernale (foto). Becco leggermente curvo, zampe arancione. Il maschio, solitamente, è di dimensioni maggiori rispetto alla femmina. In Italia è specie migratrice regolare e svernante parziale. Il movimento migratorio pre-riproduttivo si sviluppa da febbraio a maggio, con massimi in aprile. La migrazione post-riproduttiva, caratterizzata da un minor numero di soggetti, inizia alla fine di giugno con l arrivo dei maschi adulti e termina all inizio di novembre, con picchi tra settembre e ottobre dovuti al passaggio dei giovani. La specie nidifica in nord Europa e Siberia, per cui è presente nel nostro Paese solo in migrazione o d inverno. Per la tipica strategia della specie che compie una migrazione ad arco, ne risulta che il Combattente è abbondante in Italia durante il passo primaverile, quando gli uccelli risalgono dall Africa in linea retta verso le aree di nidificazione; in autunno, invece, il passo è scarso nel nostro Paese in quanto gli uccelli compiono un arco che li porta a migrare lentamente verso sudovest, costeggiando le coste europee, alla volta dei quartieri di svernamento. In Piemonte, le principali aree di concentrazione durante il passo primaverile risultano le risaie vercellesi e novaresi, dove è possibile osservare assembramenti di oltre 4000 soggetti. I dati, infatti, riferiscono: 0-4 individui 0 coppie individui

11 17) GABBIANO COMUNE 18) GAVINA Nome scientifico Larus ridibundus Nome scientifico Larus canus Lariidae Lariidae Charadriiformes Charadriiformes Specie monotipica a corologia eurasiatica. È un gabbiano di medie dimensioni (apertura alare cm). Presenta un piumaggio primaverile caratteristico per testa marrone che contrasta con il bianco del collo. In periodo non riprduttivo il piumaggio è più chiaro, la testa biancastra con macchia castana dietro l occhio. In Italia è specie migratrice, nidificante e svernante. La maggior parte della popolazione nidifica nei paesi dell Est europeo fino alla Russia, per cui il nostro Paese è interessato soprattutto da notevoli flussi di uccelli che vi giungono per trascorre il periodo invernale. Il primo insediamento riproduttivo in Italia risale agli anni Cinquanta nelle Valli di Comacchio, mentre ad oggi la principale area di nidificazione è rappresentata dal Delta del Po, con nuclei secondari in Piemonte (risaie vercellesi), nella Laguna di Venezia ed in Sardegna. In Piemonte sono stati inanellati solo 2 individui, mentre sono stati effettuati 22 controlli, dimostrando anche per questa specie una provenienza orientale dei contingenti che scelgono il nostro Paese come area di svernamento. In Piemonte la specie è presente come nidificante soprattutto nelle risaie vercellesi e novaresi, mentre in periodo invernale si distribuisce nei principali bacini lacustri e sui fiumi. I dati per la nostra Regione riportano: individui coppie Specie politipica a corologia olartica. È un gabbiano di medie dimensioni (apertura alare cm), dal profilo arrotondato. In primavera presenta testa bianca, becco e zampe gialle, mentre in periodo non riproduttivo la testa è lievemente striata ed il becco è grigio. In Italia è specie migratrice e svernante regolare. In Europa sono presenti la sottospecie nominale che nidifica in nord Europa fino alla Svizzera, e la sottospecie heinei, di origine più orientale. La presenza in Italia è limitata ai mesi centrali dell inverno, con insediamento della popolazione svernante in novembre e dicembre. La sottospecie canus sverna soprattutto nel Baltico e nel Mare del Nord, spingendosi fino al Mediterraneo; la sottospecie heinei sverna comunemente intorno al Mar Nero e al Mar Caspio, raggiungendo il Mediterraneo centrale. I dati italiani sottostimano sicuramente la popolazione svernante, che si concentra soprattutto nelle zone costiere dell alto Adriatico, oltre che sui principali bacini lacustri del nord Italia. Mentre in Pianura Padana la specie è diffusa con continuità sia lungo la costa sia all interno, nelle regioni peninsulari ed insulari le segnalazioni sono quasi esclusivamente costiere. Per la nostra Regione i dati sono piuttosto scarsi: 50 (0 287) individui

12 19) CORMORANO 20) AIRONE CENERINO Nome scientifico Phalacrocorax carbo Nome scientifico Ardea cinerea Phalacrocoracidae Ardeidae Pelecaniformes Ciconiiformes Specie politipica a corologia subcosmopolita. È un uccello acquatico di grandi dimensioni (apertura alare cm). Presenta piumaggio nero con riflessi iridescenti. In estate presenta un'evidente macchia bianca rotonda sul fianco ed in primavera mostra bianche filopiume su nuca e collo. In Italia è specie migratrice, nidificante e svernante. La maggior parte della popolazione nidifica sulle coste del nord Europa e giunge nel nostro Paese per lo svernamento. Solo recentemente si sono verificati casi di nidificazione per l Italia. A parte l incerta posizione tassonomica della popolazione nidificante in Sardegna, gli individui presenti in Italia sono da riferire alla sottospecie sinensis. Numerose ricatture e letture di anelli colorati collocano l origine degli individui presenti in Italia nella fascia compresa tra Paesi Bassi-Danimarca ed Estonia. In Piemonte la specie è abbondate in periodo invernale, a partire da ottobre: i soggetti si concentrano lungo corsi d acqua o bacini lacustri dove formano consistenti dormitori (roost). Per quanto riguarda la nidificazione, il primo dato per il Piemonte risale al 1989, con l insediamento presso l Isolone di Oldenico Parco delle Lame del Sesia (NO); successivamente altre coppie hanno nidificato, anche a Torino sul Po (Meisino). In conclusione, i dati per la nostra Regione riportano: individui coppie Specie politipica a corologia paleartica-paleotropicale. È un airone di grandi dimensioni (apertura alare cm). Presenta piumaggio grigio, collo chiaro, ciuffo nero e remiganti nere. Il piumaggio da adulto è acquisito dopo il secondo anno di età. I sessi appaiono simili quanto alla colorazione del piumaggio. In Italia è specie migratrice, nidificante e svernante. Le popolazioni più settentrionali e dell Europa centrale mostrano un comportamento migratorio e transitano sull Italia alla volta del nord Africa e del Sahel. Altre popolazioni sono, invece, sedentarie. La popolazione nidificante in Italia è per lo più sedentaria ed è caratterizzata da fenomeni di dispersione dei giovani verso le fasce costiere. In periodo non riproduttivo, si aggiungono i soggetti in migrazione e quelli che frequentano il Mediterraneo come area di svernamento. Le principali aree di svernamento della specie in Italia sono rappresentate dall alto Adriatico e dalle zone umide costiere della Toscana e del Lazio. Il crescente numero di segnalazioni è dovuto principalmente ad una maggiore copertura del territorio durante i censimenti. Anche la minor pressione venatoria ha contribuito alla ripresa numerica della specie. I dati per il Piemonte sono abbondanti soprattutto per quanto attiene la nidificazione, grazie all insediamento di diverse colonie riproduttive (garzaie), anche eterospecifiche: individui coppie

13 Nome scientifico 21) AIRONE BIANCO MAGGIORE Casmerodius albus (Egretta alba) Ardeidae Nome scientifico 22) GARZETTA Egretta garzetta Ardeidae Ciconiiformes Ciconiiformes Specie politipica a corologia cosmopolita. È un airone di grandi dimensioni (apertura alare cm), dal piumaggio interamente bianco e zampe nere. In estate presenta becco nero con base gialla, mentre in inverno è completamente giallo. I sessi appaiono simili quanto alla colorazione del piumaggio. In Italia è specie migratrice, svernante e parzialmente nidificante. Nidifica principalmente in Europa centro-orientale, per cui nel nostro Paese arriva soprattutto in migrazione oppure per trascorrere il periodo invernale. La popolazione nidificante in Italia è molto localizzata, con la prima segnalazione nel 1992 per le Valli di Comacchio, e quindi Punte Alberete-Valle Mandriole (RA) e Valle Figheri (VE). La principale area di svernamento dei soggetti europei è il Mediterraneo ed il Medio Oriente. I dati di inanellamento dimostrano che gli svernanti presenti in Italia provengono dalle zone di nidificazione balcaniche e centro-europee, principalmente dalla colonie di Neusieldl in Austria e Kisbalaton in Ungheria. È presumibile che i soggetti che nidificano in Italia siano sedentari o si muovano in aree limitrofe. Anche in Piemonte si è assistiti ad un sensibile aumento della specie in periodo invernale, accanto alla presenza di soggetti estivanti, ma non ancora nidificanti. I dati per la nostra Regione riportano: Specie politipica a corologia paleartica-paleotropicale-australasiana. È un airone di medie dimensioni (apertura alare cm), dal piumaggio interamente bianco e zampe nere con piedi gialli. In estate presenta becco nero con base gialla, con ciuffo bianco (égrétte), mentre in inverno il becco è completamente nero. I sessi appaiono simili quanto alla colorazione del piumaggio. In Italia è specie nidificante, migratrice e parzialmente svernante. In passato la Garzetta non era conosciuta come svernante in Italia, ma a partire dagli anni 50 il numero dei soggetti svernanti ha iniziato ad aumentare. In Europa vengono riconosciute due popolazioni: una nidificante nella parte più orientale del Mediterraneo e dell Asia occidentale, l altra costituita dai riproduttori del Mediterraneo occidentale, compresi quelli italiani. In inverno le zone interne della Pianura Padana vengono abbandonate a favore delle fasce costiere dell alto Adriatico e della Toscana. Importanti siti di svernamento sono anche le zone umide della Sardegna, in particolare dell oristanese, oltre alle zone costiere del nord-est e del sud-ovest. In Piemonte la specie è abbondante soprattutto come nidificante, dove nidifica spesso in associazione all Airone cenerino: individui 0 coppie individui coppie

14 23) NITTICORA BIBLIOGRAFIA Nome scientifico Nycticorax nycticorax Ardeidae Ciconiiformes Specie politipica a corologia sub-cosmopolita. È un airone di medie dimensioni (apertura alare cm), compatto e con collo corto. Presenta piumaggio grigio con nuca e dorso neri, ciuffo bianco, zampe gialle, iride rossa. Il giovane presenta un caratteristico piumaggio castano, maculato di pallini giallo-camoscio. In Italia è specie nidificante, migratrice e parzialmente svernante. I movimento migratori hanno luogo da marzo a inizio maggio e da settembre a inizio novembre. Boano G., Pulcher C., Check-list degli Uccelli del Piemonte e Val d Aosta aggiornata al dicembre Boll. Mus. Reg. Sci. Nat. Torino. Vol 20, 1: Brichetti P., De Franceschi P., Baccetti N., Fauna d Italia. Uccelli. I. Ed. Calderoni. Pp 964. Jonsson L., Birds of Europe. Helm. London. pp Hayman P., Marchant J. & Prater T., Shorebirds. Helm. Bromley. pp Fasano S., Boano G., Ferro G., anni di inanellamento in Piemonte e Valle d Aosta. Lab. Terr. Educ. Amb. Museo Civico Craveri di Storia Naturale. Memorie dell ANP vol. V, Bra. pp Baccetti N., Dall Antonia P., Magagnali P., Melega L., Serra L., Soldatini C., Zenatello M., Risultati dei censimenti degli uccelli acquatici svernanti in Italia: distribuzione, stima e trend delle popolazioni nel Biol. Cons. Fauna, 111: La popolazione nidificante è concentrata soprattutto in Pianura Padana, dove si trova spesso in associazione ad Airone cenerino e Garzetta. L areale di svernamento principale si trova a sud del Sahara, per cui il nostro Paese risultato toccato da molti soggetti in migrazione. A partire dagli anni 70 la popolazione svernante ha subito un notevole incremento in Italia, con presenze regolari anche in Toscana ed in Sardegna, oltre che in alto Adriatico e Valli di Argenta che risultano essere siti di importanza nazionale per la specie. In Piemonte la Nitticora è abbondante come nidificante, ma scarsa come presenza in periodo invernale: 0-10 individui coppie

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