Apostoli Della Divina Misericordia con Maria Regina della Pace

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1 Festa del Corpus Domini (Medjugorje 26 giugno 2011, 30 anniversario del primo messaggio dato dalla Madonna). Cari Apostoli della Divina Misericordia, il Pane spirituale, che è Gesù (Gv 15,1), nutre in noi la vita divina, che è vita eterna. Gesù afferma, nel Vangelo di Giovanni: Io sono il pane. Gesù costituisce il solo nutrimento che può darci la vita divina. Chi non mangia di questo pane non avrà la vita in lui (Gv 6,53). E il pane che sostiene il viaggio della vita terrena verso l eternità. Questo pane comunica la vita divina; la vita di Dio. Nutre la vita soprannaturale che è in noi attraverso la grazia. Sostiene la nostra lotta quotidiana e ci rende forti e coraggiosi nella testimonianza. Uno dei molti segni di credibilità di Medjugorje, è che al centro non c è la Madonna, bensì l Eucarestia; il corpo di Cristo e il suo sangue per la remissione dei peccati. Cristo nell Eucarestia si dona a noi, si lascia adorare e ci guarisce dalle malattie spirituali e fisiche se trova in noi la fede. Cristo 1

2 presente con il suo corpo e il suo sangue la sua anima e la divinità ci incontra personalmente, nell Eucarestia visita le nostre anime, le nostre vite, i nostri cuori e ci dona la sua grazia e benedizione. La Madonna in un messaggio ci ha detto: Cari figli oggi vi invito ad innamorarvi del Santissimo Sacramento dell Altare, adoratelo nelle vostre parrocchie e così sarete uniti con tutto il mondo (Messaggio dato dalla Madonna a Medjugorje il 25 Settembre 1995). Dove c è Cristo c è Maria che adora con noi e prega per noi suo Figlio. Il dono più bello che possiamo fare alla Madre, come suoi discepoli e apostoli della divina misericordia, è quello di mettere in pratica i suoi messaggi (Eucarestia, Santa Confessione Mensile, Sacra Scrittura, la preghiera del Santo Rosario e il digiuno) e di non lasciare mai più la Santa Messa e la visita a Gesù presente nel tabernacolo. Cari figli quando adorate Gesù siete vicini anche a me.( Messaggio del 25 settembre 1995). Fratelli l incontro con l Eucarestia è l incontro con la Misericordia di Dio che va accolta nel sacramento della Confessione per avvicinarci in grazia di Dio all incontro con il Re del cielo e della terra e delle nostre anime e portarlo nelle nostre famiglie e nell umana società. Accostarci all Eucarestia è approssimarsi alla sorgente dell Amore e del Perdono e questo incontro con l amore va vissuto amando Cristo e il suo corpo che è la Chiesa, i nostri fratelli. Questo colloquio d amore, quando è autentico, è quello tra l anima e Dio, tra il credente che ama e il mondo che soffre e chiede aiuto nella persona dei nostri fratelli che non hanno da mangiare, da vivere; o non hanno conosciuto l amore di Dio che noi sperimentiamo nell Eucarestia e nel sacramento del perdono; della riconciliazione. La Madre dolcissima nelle sue apparizioni e nella vita dei suoi 2

3 figli, pone sempre al centro l Eucarestia che è Fonte e culmine di tutta la vita cristiana (CCC). Nelle apparizioni a Fatima (Autunno 1916), l angelo della pace insegnò questa preghiera a Francesco, Giacinta e Lucia:. Santissima Trinità, Padre, Figlio e Spirito Santo, vi adoro profondamente e vi offro il preziosissimo Corpo, Sangue, Anima e Divinità di Nostro Signore Gesù Cristo, presente in tutti i tabernacoli del mondo, in riparazione degli oltraggi, i sacrilegi e l indifferenza con la quale Lui stesso è offeso. Per i meriti infiniti del suo Santissimo Cuore e per intercessione dell Immacolato Cuore di Maria, vi chiediamo la conversione dei poveri peccatori. Il Cuore Immacolato di Maria ci aiuta a gustare sempre più la presenza divina di suo Figlio nelle nostre anime (moltissimi pellegrini a Medjugorje si sono innamorati dell Eucarestia e da quest amore che ha fatto scaturire Maria con la sua mediazione, sono nate moltissime vocazioni alla vita sacerdotale, religiosa e familiare). Noi cari fratelli e sorelle, abbiamo una grande responsabilità davanti a Dio; e beneficiamo anche di una grande fiducia di Maria verso di noi ( i suoi cari figli): Cari figli, oggi come mai prima vi invito alla preghiera. Che la vostra preghiera sia preghiera per la pace. Satana é forte e desidera distruggere non solo la vita umana ma anche la natura e il pianeta su cui vivete. Perciò, cari figli, pregate per poter essere protetti attraverso la preghiera con la benedizione della pace di Dio. Dio mi ha mandato tra voi per aiutarvi. Se volete, afferrate il Rosario; già solo il Rosario può fare i miracoli nel mondo e nella vostra vita. Io vi benedico e rimango con voi finché Dio lo vuole. Grazie perché non tradirete la mia presenza qui. Grazie perché la vostra risposta serve al bene e alla pace. 3

4 Grazie per aver risposto alla mia chiamata! ( 25 gennaio 1991), perché con la nostra collaborazione; la nostra risposta possiamo affrettare il trionfo del suo Cuore Immacolato Alla fine il mio Cuore Immacolato trionferà (Apparizione a Fatima il 13 luglio 1917), e del Tempo della Primavera, che lei ha promesso a Medjugorje. Dalla nostra risposta generosa dipende questo tempo; e la realizzazione delle intenzioni della Madonna. "Cari figli, oggi desidero aprire a voi il mio Cuore materno e v invito tutti a pregare per le mie intenzioni. Con voi desidero rinnovare la preghiera e invitarvi al digiuno che desidero offrire a mio Figlio Gesù per la venuta di un nuovo tempo, un tempo di primavera. In quest'anno giubilare tanti cuori si sono aperti a me. La Chiesa si sta rinnovando nello Spirito. Gioisco con voi e ringrazio Dio per questo dono e vi invito, figlioli: pregate, pregate, pregate, affinché la preghiera diventi gioia per voi. Grazie per aver risposto alla mia chiamata" (Messaggio del 25 ottobre 2000). Concludo citando un brano che racconta il martirio dei martiri di Abitene sotto la persecuzione di Diocleziano (303 d.c.) In quel periodo nella città di Abitene, nella provincia romana dell'africa proconsolare (odierna Tunisia), un gruppo di 49 cristiani, composto da uomini, donne, giovani e fanciulli, appartenenti a differenti condizioni sociali e con compiti diversi all'interno della comunità cristiana, contravvenendo agli ordini dell'imperatore, si riunisce nel giorno del Signore per celebrare l'eucarestia domenicale. Scoperti, vengono imprigionati e condotti in tribunale per essere sottoposti a giudizio. Alla domanda del proconsole Anulino che chiede ad Emerito se, contro l'editto dell'imperatore, si erano tenute nella sua casa le assemblee, il martire risponde affermativamente, e aggiunge che non l'aveva impedito, perché: " Noi cristiani senza la domenica non possiamo vivere". 4

5 Per un maggior approfondimento puoi leggere l'introduzione al libro del prof. Giuseppe Micunco, "Sine dominico non possumus", I martiri di Abitene e la Pasqua domenicale, e di alcuni brani degli Atti dei Martiri Buona solennità del Corpus Domini. Apostoli della Divina Misericordia L Assistente Spirituale Padre Francesco M. Rizzi Ofm 5