Università degli Studi di Roma Tor Vergata
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- Taddeo Grosso
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1 Regolamento didattico del corso di studio per il conseguimento della Laurea Magistrale in CHIMICA Art.1 -Norme generali...1 Art.2 -Obiettivi formativi Obiettivi specifici del corso Risultati di apprendimento attesi definiti con i cinque descrittori di Dublino Sbocchi occupazionali e professionali...4 Art.3 -Requisiti per l ammissione...5 Art.4 -Iscrizione e modalità di frequenza...5 Art.5 -Articolazione del corso di studio e Crediti Formativi Universitari (CFU)...5 Art.6 -Organizzazione dell attività didattica...6 Art.7 -Svolgimento degli esami e verifica del profitto...6 Art.8 -Ordinamento didattico...7 Art.9 -Curricula e piani di studio...8 Art.10 -Prova finale...8 Art.11 -Attività di ricerca a supporto delle attività formative...8 Art.12 - Passaggi e trasferimenti...8 Art.13 - Riconoscimento crediti...8 Art.14 - Commissione paritetica...9 Art.15 Altre disposizioni transitorie...9 Art.1 -Norme generali Presso il (DSTC), è istituito, a decorrere dall a.a , il corso di Laurea Magistrale in Chimica (Classe delle lauree LM54-Scienze e Tecnologie Chimiche). La durata del corso è stabilita in 2 anni. Per conseguire la laurea lo studente deve aver acquisito 120 crediti. Al compimento degli studi viene rilasciata la Laurea Magistrale in Chimica (Classe delle lauree LM54-Scienze e Tecnologie Chimiche). A coloro che hanno conseguito la laurea compete la qualifica accademica di dottore magistrale. Art.2 -Obiettivi formativi 1. Obiettivi specifici del corso Fatti salvi gli obiettivi generali delle lauree magistrali della classe LM 54, il corso di laurea magistrale in Chimica intende preparare figure professionali dotate di una adeguata preparazione nei settori fondamentali della chimica e in grado quindi di operare in laboratori, strutture, aziende pubbliche e private, anche a livello dirigenziale, in uno dei seguenti ambiti: (i) innovazione nella sintesi di vecchi e nuovi prodotti, rispondente ai criteri di efficienza e di sostenibilità ambientale regolati dalle normative europee; (ii) uso delle moderne tecniche per la determinazione delle proprietà chimiche e fisiche delle molecole; (iii) identificazione ed uso delle tecniche di analisi in ambito 1
2 industriale, della qualità e del controllo di processo, e negli ambiti clinico, tossicologico ed ambientale; (iv) caratterizzazione strutturale di materiali innovativi; (v) progettazione, sintesi e caratterizzazione strutturale di molecole biologicamente attive. Per soddisfare questi obiettivi la Laurea Magistrale in Chimica sarà articolata in più percorsi formativi attraverso i quali potranno essere acquisite particolari specializzazioni e capacità professionali nei seguenti ambiti: - Sintesi e preparazioni organiche: la capacità di progettare ed eseguire sintesi efficienti e sostenibili di molecole organiche, inorganiche ed organometalliche per le più varie tipologie applicative. In ambito biochimico la preparazione fornita agli studenti dovrà consentire loro la comprensione dei meccanismi d'azione delle molecole biologicamente attive, fra le quali le sostanze organiche naturali, quelle del metabolismo secondario, i farmaci e le sostanze d'applicazione nei settori agrochimico, alimentare e della salute. Saranno forniti gli strumenti interpretativi e metodologici per lo studio delle interazioni di ligandi con recettori biologici, alla base della tossicologia e della farmacologia. - Analisi e caratterizzazione: la capacità di affrontare problemi e tematiche della ricerca industriale e applicata, delle attività terziarie riferite alle problematiche di certificazione di qualità, di igiene industriale, ambientali, cliniche e agroalimentari. Allo specialista saranno pertanto richieste competenze relative alle più moderne tecniche strumentali e contemporaneamente capacità di valutarne criticamente i parametri di qualità in funzione della natura del problema. La misura analiticochimico-fisica dovrà essere affiancata dalla familiarità con le tecniche più avanzate di trattamento di matrici complesse, (industriali, alimentari, biologiche o ambientali). Essenziale sarà acquisire capacità di utilizzo di sistemi informatici per la gestione di banche dati e l'elaborazione dei dati. - Progettazione, sintesi e caratterizzazione di materiali innovativi, con particolare riferimento ai materiali nanostrutturati, ai biomateriali, ai materiali ibridi organici/inorganici, ai materiali polimerici. A questo riguardo sarà particolarmente importante la conoscenza delle moderne tecniche di indagine spettroscopica e di microscopia. Il carattere interdisciplinare del Corso di Laurea Magistrale è assicurato dalla presenza di percorsi formativi indirizzati verso i sistemi di interesse biologico e dello sviluppo di nuovi materiali. Durante il lavoro di tesi verranno acquisite competenze specifiche nel campo della ricerca bibliografica su un tema assegnato e nell'uso delle tecniche strumentali e delle procedure necessarie per lo sviluppo di un progetto originale. 2. Risultati di apprendimento attesi definiti con i cinque descrittori di Dublino Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding) Il laureato magistrale: - possiede una conoscenza approfondita delle aree fondamentali della chimica: chimica inorganica, chimica organica, chimica fisica, chimica analitica e chimica biologica; - possiede una buona conoscenza in aree specialistiche della chimica quali: chimica delle sostanze organiche; sintesi organica; modellistica computazionale; metodologie analitiche e di caratterizzazione per applicazioni biologiche e nanotecnologiche, per l'ambiente e per i beni culturali; - conosce i più moderni metodi di sintesi organica; - conosce i meccanismi di azione delle molecole bioattive; 2
3 - conosce le più moderne tecnologie analitiche; - conosce le principali tecniche spettroscopiche di indagine; - è capace di determinare le proprietà molecolari di nuovi composti e di estrapolarne le proprietà macroscopiche; - è capace di comprendere i meccanismi di azione e determinare la struttura di molecole e aggregati molecolari; - possiede una buona padronanza della lingua inglese. - è in grado di recuperare tutte le informazioni bibliografiche necessarie a pianificare ed effettuare la sintesi di molecole organiche, inorganiche e organometalliche; - possiede abilità avanzate nell'elaborazione del dato scientifico; - è capace di impostare e condurre una sperimentazione in campo sintetico e analitico; - è in grado di comprendere una problematica legata alla sua professione, di eseguire una valutazione critica e di proporre soluzioni specifiche; - è in grado di utilizzare la strumentazione scientifica, di elaborare i dati sperimentali, di pianificare ed eseguire l'analisi e la caratterizzazione di campioni reali; - è in grado di avvalersi di metodi informatici per l'elaborazione dei dati. Le conoscenze e le capacità di comprensione vengono acquisite mediante le attività formative attivate in particolare nell'ambito dei settori disciplinari caratterizzanti. Lo strumento didattico privilegiato per lo sviluppo delle sopraelencate conoscenze sono lezioni frontali, esercitazioni numeriche e di laboratorio associate alla modalità di verifica classica del colloquio orale e/o dell'elaborato scritto. Autonomia di giudizio (making judgements) Il laureato magistrale: - è capace di raccogliere dati sperimentali e di interpretarli; - è capace di programmare attività sperimentale valutandone tempi e modalità; - possiede capacità organizzativa sul lavoro e capacità di lavorare in gruppo; - possiede capacità autonoma di giudizio nel valutare e quantificare il risultato; - è capace di valutare criticamente i parametri di qualità di tecniche alternative in funzione della natura del problema sperimentale; - è capace di valutare le possibilità e i limiti di tecniche analitiche e di caratterizzazione più avanzate affrontando e risolvendo problemi complessi ad esse legati; - è capace di adattarsi ad ambiti di lavoro e tematiche diverse; - è capace di reperire e vagliare fonti di informazione, banche dati, letteratura ecc. Le attività di esercitazione e di laboratorio offrono occasioni per sviluppare capacità decisionali e di giudizio, mentre lo strumento didattico privilegiato è il significativo lavoro di tesi su un argomento di ricerca originale. Abilità comunicative (communication skills) Il laureato magistrale: - è capace di comunicare in forma scritta e verbale, in italiano ed in inglese, con utilizzo di sistemi multimediali; - è in grado di sostenere un contraddittorio sulla base di un giudizio sviluppato autonomamente su una 3
4 problematica inerente ai suoi studi; - è capace di interagire con altre persone e di lavorare in gruppo; - è capace di lavorare in ampia autonomia e di adattarsi a nuove situazioni; - possiede capacità di pianificazione e di gestione del tempo; - è capace di svolgere attività di formazione e di addestramento sperimentale a studenti della laurea triennale. L'acquisizione delle abilità sopraelencate viene valutata a diversi livelli all'interno delle attività formative, in primo luogo durante le verifiche che sono principalmente costituite da esami orali, prove scritte e relazioni di laboratorio, come anche nelle attività di partecipazione a gruppi di lavoro costituiti all'interno di corsi teorici e sperimentali. Tali capacità vengono ulteriormente perfezionate nella preparazione dell'elaborato di tesi e della dissertazione finale anche attraverso l'uso di sistemi multimediali. Capacità di apprendimento (learning skills) Il laureato magistrale: - è in grado di recuperare agevolmente le informazioni dalla letteratura, banche dati ed internet; - possiede capacità personali nel ragionamento logico e nell'approccio critico ai problemi nuovi; - è capace di apprendere in modo autonomo, doti importanti per intraprendere studi futuri, per affrontare nuove tematiche scientifiche o problematiche professionali, più in generale per la comprensione di problematiche concrete in vari contesti lavorativi; - è in grado di continuare a studiare autonomamente soluzioni a problemi complessi anche interdisciplinari, reperendo le informazioni utili per formulare risposte e sapendo argomentare le proprie proposte in contesti specialistici e non. Al raggiungimento delle sopraelencate capacità concorrono, nell'arco dei due anni di formazione, tutte le attività individuali che attribuiscono un forte rilievo allo studio personale: ore di studio individuali, lavoro di gruppo, elaborati e relazioni scritte, e in particolare il lavoro svolto durante il periodo di tesi. 3. Sbocchi occupazionali e professionali Il laureato può svolgere il seguente ruolo professionale e relative funzioni negli ambiti occupazionali indicati: Chimico Funzioni: chimico di idrocarburi e derivati; chimico fisico; chimico industriale, chimico metallurgico; chimico organico; chimico tossicologo; processi di sintesi e purificazione delle sostanze, proprietà dei materiali e loro caratterizzazione chimica e chimico-fisica; analisi di sistemi in matrici complesse; progettazione e validazione di nuove procedure sintetiche e di processo. responsabile di laboratori chimici Sbocchi occupazionali: 1. Enti di ricerca pubblici e privati. 2. Laboratori di analisi, controllo e certificazione qualità. 3. Enti e aziende pubbliche e/o private, in qualità di dipendente o consulente libero professionista. 4. Industrie e ambienti di lavoro che richiedono conoscenze di base nei settori della chimica. Il corso prepara alle professioni di 1. Chimici e professioni assimilate 4
5 2. Ricercatori e tecnici laureati nelle scienze chimiche e farmaceutiche Art.3 -Requisiti per l ammissione Per iscriversi alla Laurea Magistrale in Chimica è necessario essere in possesso di una laurea triennale in ambito scientifico. I laureati triennali in tutti i corsi di laurea della Classe Chimica L27-Scienze e Tecnologie Chimiche, che abbiano aderito al programma Core Chemistry (Commissione Didattica della Società Chimica Italiana), potranno immatricolarsi senza ulteriori obblighi formativi. Per i possessori di laurea equivalente conseguita all'estero oppure di laurea in altro ambito scientifico, il Consiglio di Dipartimento, su proposta del CCS, stabilirà le modalità di accesso e l'assegnazione di eventuali obblighi formativi, dopo aver analizzato il curriculum universitario del candidato. Art.4 -Iscrizione e modalità di frequenza L iscrizione è consentita a tutti gli aventi diritto nei tempi previsti dall Ateneo, di norma tra i primi di settembre e l inizio di novembre. L iscrizione può essere fatta anche successivamente, fino alla fine di dicembre, ma con pagamento di una mora. Inoltre è generalmente prevista una riapertura delle iscrizioni regolari (senza mora) anche nel periodo febbraio/marzo, limitatamente alla Lauree Magistrali, dandone avviso nel sito web di Ateneo. La didattica sarà svolta nelle seguenti forme: 1. Lezioni in aula 2. Esercitazioni in aula 3. Attività pratiche in laboratorio; 4. Attività di stage presso Aziende o Laboratori esterni oppure "internato" svolto presso un laboratorio o un gruppo di ricerca dell'ateneo. Per i corsi di Laboratorio è previsto l'obbligo della frequenza. Per tutti gli altri corsi la frequenza è libera, pur essendo fortemente consigliata. Art.5 -Articolazione del corso di studio e Crediti Formativi Universitari (CFU) Il Consiglio di Corso di Studi, ferma restando la libertà di ciascun docente di svolgere il corso nel modo che ritiene più opportuno, stabilisce e coordina gli obiettivi didattici da perseguire in ciascun insegnamento. In particolare, i corsi devono essere sviluppati con contenuti e con ritmi didattici mirati ad assicurare un adeguato apprendimento, in relazione al numero di ore di studio previsto per ciascun insegnamento. Per la determinazione dei CFU si conviene che 1 CFU equivale a 25 ore di lavoro, articolato nel modo seguente: a) lezioni frontali; b) seminari, esercitazioni e attività didattica assimilata; c) studio personale. Ad 1 ora di lezione frontale (a) corrispondono 2 ore di studio personale (c). Ad 1 ora di seminari, esercitazioni ecc. (b) corrisponde 1 ora di studio personale (c). I corsi devono quindi adeguare la loro organizzazione complessiva alla seguente ripartizione tra ore di didattica frontale e studio individuale dello studente: a) 8/25 per ogni CFU di lezione teorica; b) fino ad un massimo di 12/25 per ogni CFU di esercitazione; c) fino ad un massimo di 15/25 per ogni CFU di laboratorio. Gli insegnamenti possono essere articolati 5
6 al massimo in 2 moduli. Art.6 -Organizzazione dell attività didattica La struttura didattica di riferimento è il (DSTC), che assume la responsabilità e gli oneri di gestione del corso di Studi. Il Dipartimento istituisce il Consiglio del Corso di Studio, CCS, composto da tutti i docenti che svolgono compiti didattici all interno dei Corsi di studio in Chimica. Il Consiglio elegge, a maggioranza dei propri componenti, il Coordinatore del Corso di Studio fra i professori a tempo pieno. Al Coordinatore spetta di convocare il Consiglio, provvedendo all esecuzione delle relative deliberazioni. In caso di motivata urgenza, le riunioni possono essere tenute in forma telematica. I verbali delle riunioni sono disponibili presso la segreteria del DSTC. Il Coordinatore dura in carica tre anni accademici e non può essere rieletto consecutivamente per più di una volta. 1.Il CCS coordina e gestisce l organizzazione didattica dei corsi di studio in Chimica in armonia con gli ordinamenti didattici nazionali e con il Regolamento Didattico di Ateneo, sulla base degli indirizzi definiti dal DSTC. 2.A ciascun insegnamento attivato è attribuito un congruo numero intero di crediti formativi. Il numero massimo di esami per acquisire i CFU nelle attività di base, caratterizzanti, affini e integrative e a scelta dello studente è di 20. Le attività a scelta dello studente contano convenzionalmente per 1 esame. 3.Il Consiglio si esprime sulle materie di competenza del Corso di studio e formula proposte al DSTC in tema di ordinamento didattico, offerta formativa, approvazione dei piani di studio e monitoraggio sulle attività didattiche. Il CCS svolge altresì la funzione di presidio della qualità delle attività didattiche. 4.Il Manifesto degli studi, allegato a questo Regolamento, riporta l elenco degli insegnamenti con l indicazione dei settori scientifico-disciplinari di riferimento, l eventuale articolazione in moduli, i crediti assegnati ad ogni insegnamento, la ripartizione in anni, l attività formativa di riferimento (di base, caratterizzante ecc..) ambito disciplinare, il piano di studi ufficiale con i curricula offerti agli studenti, le indicazioni delle eventuali propedeuticità; i periodi di inizio e di svolgimento delle attività (lezioni, esercitazioni, seminari, attività di laboratorio, ecc.); i termini entro i quali presentare le eventuali proposte di piani di studio individuali e ogni altra indicazione ritenuta utile ai fini indicati. Art.7 -Svolgimento degli esami e verifica del profitto L'accertamento del profitto degli studenti si basa su prove di esame, che comportano l acquisizione dei relativi CFU. Lo studente iscritto ad un corso deve poter sostenere l'esame alla fine del corso stesso. Nel caso di mancato superamento dell esame, questo può essere ripetuto alla fine di ogni ciclo didattico. Per ogni corso devono essere previsti 2 appelli alla fine di ogni ciclo didattico ed almeno due appelli prima dell inizio dell anno accademico. Appelli straordinari possono essere comunque fissati. Le date degli esami relativi ai corsi che si svolgono nello stesso periodo devono essere sufficientemente distanziate. Le prove possono essere scritte, pratiche e orali. Le prove scritte possono 6
7 consistere in elaborati, in quiz, o in test a risposte multiple. Le prove orali sono pubbliche. Tutte le prove di esame si svolgono in aule o in adeguati locali della Macroarea di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali. La valutazione finale è individuale ed espressa in trentesimi. Art.8 -Ordinamento didattico Attività caratterizzanti Attività formative caratterizzanti Attività affini o integrative 7
8 Art.9 -Curricula e piani di studio E previsto un solo curriculum di studi. Gli studenti sono tenuti a presentare un piano di studi in cui specificheranno le attività a scelta. Art.10 -Prova finale La prova finale consiste nella presentazione e discussione di una tesi di ricerca scritta, su un argomento attuale di ricerca proposto dal relatore, nel settore prescelto dallo studente. La discussione avviene in seduta pubblica davanti ad una commissione di docenti che esprime la propria valutazione tenendo conto della media dei voti riportati negli esami, del curriculum dello studente, del lavoro di tesi e della relativa discussione. La valutazione viene espressa in centodecimi, eventualmente anche con la lode. La media dei voti riportati sarà pesata con i relativi CFU e trasformata in centodecimi. Alla formazione della media contribuiscono: gli esami (valutati con un voto) relativi alle attività formative: caratterizzanti e affini o integrative; gli esami relativi alla attività formativa a scelta dello studente. Nel sito web del corso di studi ( vengono indicati i criteri di assegnazione del voto di Laurea. Agli studenti meritevoli può essere attribuita la lode, su proposta scritta del docente relatore, con voto unanime della Commissione. Art.11 -Obblighi degli studenti Gli studenti devono seguire obbligatoriamente le attività di laboratorio previste all interno dell ordinamento didattico del Corso di Studio e tutte quelle giudicate imprescindibili dal docente titolare di ogni corso. Devono inoltre rispettare le propedeuticità fissate per i vari corsi. Art.12 -Passaggi e trasferimenti Il CCS propone pareri al DSTC su passaggi e trasferimenti da altri Corsi di laurea magistrale, valutando la congruità delle precedenti attività formative con gli obiettivi didattici e formativi del Corso di laurea magistrale. Art.13 -Riconoscimento crediti Il CCS propone pareri al DSTC sul riconoscimento di crediti relativi ad attività formative pregresse, valutandone la congruità con gli obiettivi didattici e formativi del corso di laurea magistrale. 8
9 Art.14 -Commissione paritetica Il Consiglio di Dipartimento istituisce una Commissione paritetica formata da un ugual numero di docenti e di studenti. La Commissione, che dura in carica due Anni Accademici, espleta i compiti previsti dall art.12, comma 3 del D.M. 270/04: attività di monitoraggio dell offerta formativa e della qualità della didattica, dell attività di servizio agli studenti da parte dei docenti, nonché altre funzioni come specificato dal dall Art.16 del Regolamento didattico di Ateneo. La composizione e le modalità di formazione della Commissione paritetica sono definite dal Regolamento delle strutture didattiche e di ricerca del DSTC. Art.15 Altre disposizioni Per quanto non esplicitato dal presente regolamento, si fa riferimento al Regolamento Didattico di Ateneo. 9
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