Organizzazione logica delle informazioni

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1 1 Università di Roma Tor Vergata Anno Accademico Organizzazione logica delle informazioni Strutturazione delle informazioni Le informazioni nelle memorie di massa devono essere organizzate in modo da permettere una facile individuazione Informazioni tra loro correlate saranno poste in uno stesso contenitore (metafora del contenitore) La struttura in cui vengono organizzate e raccolte le informazioni viene paragonata alla struttura ramificata di un albero 2 1

2 2 Struttura ad albero Livello 1 (zxe) Livello 2 (pqk) Livello 1 (bcd) Livello 2 (lzg) Livello 2 (pqk) Livello 2 (pqk) Radice / Root Livello 1 (ajl) Livello 2 (lzg) Livello 2 (pqk) 3 Organizzazione delle informazioni Le informazioni sono raccolte in FILE identificati con nomi di lunghezza massima predefinita, contengono informazioni tra loro correlare e congruenti (sono paragonabili al singolo libro presente in una biblioteca) Cartelle (directory o folder) contengono più file e/o sottocartelle riguardanti lo stesso argomento (sono paragonabili ad uno scaffale di una biblioteca dove sono conservati più libri) in effetti la cartella è anch esso un file, ma particolare (data base) che contiene l indirizzamento di tutti gli oggetti che contiene 4 2

3 3 Organizzazione delle informazioni Le informazioni sono raggiunte attraverso un Percorso (path) può essere paragonato all indirizzo presente sul frontespizio di una lettera letto al contrario Terra\Europa\Italia\Lazio\Roma\Circoscrizione10\ Univ.Tor_Vergata\Medicina\Fisiologia\Del Bolgia Un numero telefonico ci permette di raggiungere una destinazione Italia Roma Roma Sud Tor Vergata - Stanza 5 Percorso (path) r:\c r:\c\r r:\c\r\f Si voglia raggiungere una informazione contenuta nella cartella r:\c\r\f\t\nome file (indirizzo completo) 6 3

4 Organizzazione delle informazioni La facilità, rapidità e la sicurezza con la quale riusciamo a rintracciare le informazioni è strettamente correlata al modo in cui vengono organizzate e conservate La singola informazione è sempre un elemento di un insieme ben definito che sarà parte di altri insiemi più estesi ma chiaramente identificabili Informazione reale si trova nella cartella, nel computer di. Condivisione delle informazioni Utente Giorgio Utente Pippo Utente Franco 7 Organizzazione delle informazioni E' altamente sconsigliato duplicare le stesse informazioni, su oggetti diversi ( a meno di usare tale copia come salvataggio di protezione), ciò crea confusione nell'aggiornamento delle informazioni. La metodologia corretta è la condivisione delle informazioni posizionate in un unico spazio Tipicamente i dati conservati su data base Utente Giorgio Utente Pippo Utente Franco 8 4 4

5 Organizzazione delle informazioni Quando l informazione è parte di più insiemi (data la struttura organizzativa delle informazioni all interno dei sistemi) è fondamentale che sia univoca ma raggiungibile da punti diversi Collegamenti, permettono di legare più utenti ad uno o più oggetti Pippo File condiviso Utente Giorgio Franco X Utente Luigi La condivisione introduce il problema del controllo degli accessi e la sicurezza Al file condiviso possono accedere solo Pippo, Giorgio e Franco Ed il file potrebbe essere posizionato in qualunque indirizzo (cloud) 9 Collegamenti Il collegamento è anch esso un informazione, ma di indirizzamento (percorso da seguire per raggiungere l informazione desiderata) //Giorgio/Documenti/Relazione Collegamento Pippo Collegamento Franco Informazione Si trova sul computer Giorgio X Luigi

6 Organizzazione delle informazioni PROGRAMMI 11 Visualizzazione struttura cartelle Win Xp Visualizzazzione Albero Il simbolo + Indica che l oggetto contiene ulteriori contenitori Il simbolo Indica che l oggetto è aperto e sono visibili gli oggetti contenuti Nessuna indicazione Indica che l oggetto contiene solo file

7 Visualizzazione struttura cartelle Win 10 Riquadro di spostamento (albero delle cartelle) Root (radice del disco) Punto di accesso principale Cartelle di 1 livello Cartelle di 2 livello Cartelle di 3 livello Cartelle di 4 livello 13 Estensione nome di file L estensione permette al S.O. di riconoscere il file ed associarlo ad un programma che ne permetta la visualizzazione e/o la manipolazione

8 Estensione nome di file Se viene cambiata il file potrebbe non essere più leggibile es. TXT e DOC 15 Estensione nome di file Se viene cambiata il file potrebbe non essere più leggibile es. JPG e BMP 178 H =376 D larghezza 14D H = 333 D altezza

9 Estensione nome di file es. BMP cambio estensione TXT 17 Estensione nome di file 0178 H =376 D larghezza 014D H = 333 D altezza

10 Scelta del programma predefinito Windows Xp Windos Scelta del programma predefinito Win Xp

11 Scelta del programma predefinito Win 10 Impostazioni di Windows Sistema App.predefinite Scegli app pred. per tipo 21 Collegamento o link Win Xp Il collegamento o link è un programma che contiene un indirizzamento Ha la funzione di richiamare un oggetto, un programma o un file dati Microsoft Word.lnk

12 Creare un collegamento Win 10 Pulsante sinistro del mouse sulla destinazione Si cerca la sorgente 23 Creare un collegamento Web Win 10 Si raggiunge il sito interessato con il browser Si copia l'indirizzo Ci si sposta sulla destinazione (posizione in cui creare il collegamento) Click con il pulsante destro del mouse (sullo sfondo cartella) Si segue l'indicazione con click successivi Nuovo - Collegamento

13 Creare un collegamento Web Win 10 Si incolla l'indirizzo nello spazio dedicato Click su avanti Si indica il nome di questo nuovo collegamento (un nome arbitrario che serve solo come etichetta) Fine Appare l'icona del nuovo oggetto 25 Creare un collegamento (uso del mouse) Proprietà del nuovo oggetto creato Pulsante destro mouse sull'oggetto Menu contestuale Crea collegamento Sul desktop appare il nuovo file

14 14 Università di Roma Tor Vergata Anno Accademico Frammentazione / Deframmentazione File che vengono memorizzati In parti diverse dello spazio fisico File frammentati Spazi in cui è organizzato il supporto fisico (settori) Lo stesso colore identifica settori dove sono memorizzati dati dello stesso file Il colore bianco identifica settori vuoti 28 14

15 Deframmentazione Es. da tratto da Di XZise Opera propria, CC BY SA Università di Roma Tor Vergata Anno Accademico VIRUS INFORMATICI Programmi virali 15 15

16 VIRUS Per virus si intende un segmento di codice eseguibile (programma) che abbia la capacità di generare copie eseguibili di se stesso all interno di altri programmi. Ogni programma infettato è in grado di infettare altri programmi. Il nome virus deriva proprio da questo tipo di comportamento. Sono anche indicati con il nome di malware 31 Virus caratteristiche 1. Capacità di modificare strutture software non appartenenti al programma VIRUS per inserire la sua sequenza di istruzioni all interno di altri programmi. 2. Capacità di replicare il suo codice su più programmi. 3. Capacità di riconoscere se la modifica virale (aggiunta del codice virale) sia già presente su un programma. 4. Abilità di prevenire successive modifiche a seguito del riconoscimento del punto

17 17 Virus caratteristiche Fasi: INCUBAZIONE / ATTIVAZIONE Incubazione: è in generale lunga, usata per replicare il codice quante più volte possibile. Attivazione: al verificarsi di determinate condizioni il programma VIRUS svolge le sue attività: distruttive sui dati, in particolare sugli indici delle memorie di massa con la conseguente perdita delle informazioni contenute di funzionamento dei sistemi al fine di rallentarne le prestazioni di furto delle informazioni presenti nel computer 33 Vulnerabilità Nessun antivirus è infallibile Esiste una finestra temporale nella quale il nostro sistema è vulnerabile Sistema protetto da software antivirus aggiornato Nuovo virus messo in circolazione Sistema vulnerabile Aggiornamento dei codici del software antivirus time time

18 Link Web sui virus informatici