Processo verbale n. 18 Seduta del 21 aprile 2016

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1 Servizio Affari legislativi e coordinamento commissioni assembleari Processo verbale n. 18 Seduta del 21 aprile 2016 Il giorno 21 aprile 2016 alle ore 14,30 è convocata, con nota prot. n. AL del 15/04/2016, presso la sede dell Assemblea legislativa in Bologna Viale A. Moro n. 50, la Commissione Territorio, Ambiente, Mobilità. Partecipano alla seduta i consiglieri: Cognome e nome Qualifica Gruppo Voto RONTINI Manuela Presidente Partito Democratico 5 presente BARGI Stefano Vicepresidente Lega Nord 4 assente IOTTI Massimo Vicepresidente Partito Democratico 4 presente ALLEVA Piergiovanni Componente L altra Emilia Romagna 1 presente BIGNAMI Galeazzo Componente Forza Italia 2 presente CAMPEDELLI Enrico Componente Partito Democratico 1 presente FABBRI Alan Componente Lega Nord 2 presente FOTI Tommaso Componente Fratelli d Italia AN 1 presente LORI Barbara Componente Partito Democratico 2 presente MONTALTI Lia Componente Partito Democratico 5 presente PETTAZZONI Marco Componente Lega Nord 2 presente PICCININI Silvia Componente Movimento 5 Stelle 3 presente POLI Roberto Componente Partito Democratico 2 presente PRODI Silvia Componente Partito Democratico 2 presente PRUCCOLI Giorgio Componente Partito Democratico 1 presente RAINIERI Fabio Componente Lega Nord 1 assente RAVAIOLI Valentina Componente Partito Democratico 2 assente ROSSI Nadia Componente Partito Democratico 2 presente SABATTINI Luca Componente Partito Democratico 2 presente SASSI Gian Luca Componente Movimento 5 Stelle 2 presente TARASCONI Katia Componente Partito Democratico 1 presente TARUFFI Igor Componente Sinistra Ecologia Libertà 1 presente TORRI Yuri Componente Sinistra Ecologia Libertà 1 presente ZAPPATERRA Marcella Componente Partito Democratico 1 presente Sono presenti i consiglieri: Francesca MARCHETTI in sostituzione di RAVAIOLI; Gabriele DELMONTE in sostituzione di RAINIERI. Sono altresì presenti: i consiglieri Paolo CALVANO E Giulia GIBERTONI e gli assessori Palma COSTI (Attività produttive, piano energetico, economia verde e ricostruzione post-sisma); Raffaele DONINI (trasporti, reti infrastrutture materiali e immateriali, programmazione territoriale e agenda digitale); Paola GAZZOLO (Difesa del suolo e della costa, Protezione civile e Politiche ambientali e della montagna). Partecipano alla seduta: E. Cocchi (Resp. Agenzia regionale per la ricostruzione sisma 2012); M. Monti (Struttura del Commissario delegato per la ricostruzione); P. Ferrecchi (Dir. Gen. Direzione generale cura del territorio e dell'ambiente); Cristina Govoni (Resp. Serv. Affari generali, giuridici e Programmazione finanziaria - Ambiente e Difesa del suolo e della costa e Resp. Serv. Rifiuti e Bonifica siti, Servizi pubblici ambientali e Sistemi informativi) Presiede la seduta: Manuela RONTINI Assiste la segretaria: Samuela Fiorini Funzionario estensore: Antonella Agostini Viale Aldo Moro, Bologna - Tel Fax SegrCommIII@regione.emilia-romagna.it PEC ALCommissioni@postacert.regione.emilia-romagna.it WEB

2 La presidente RONTINI dichiara aperta la seduta alle ore 14,40. - Approvazione del processo verbale n. 16 del La Commissione approva all unanimità. - Informativa dell'assessore alle attività produttive, piano energetico, economia verde e ricostruzione post-sisma Palma Costi su situazione della ricostruzione nell'area del sisma, nuovi criteri per la riduzione e rimodulazione dei comuni rientranti nelle diverse tipologie di danno del cratere ai fini della gestione delle misure e degli interventi messi in campo dal Commissario delegato. La presidente RONTINI introduce il tema dell informativa. Svolge l informativa l assessore COSTI anche avvalendosi di alcune slide, che verranno trasmesse ai commissari. La presidente RONTINI ringrazia e dà la parola per gli interventi. Intervengono i consiglieri FABBRI e CALVANO. Risponde l assessore COSTI. Interviene nuovamente il consigliere FABBRI. Replica l assessore COSTI. Il consigliere CALVANO aggiunge ulteriori considerazioni. La presidente RONTINI ringrazia e passa al successivo punto all ordine del giorno. - Informativa dell'assessore ai trasporti, reti infrastrutture materiali e immateriali, programmazione territoriale e agenda digitale Raffaele Donini in merito alla proposta di accordo per il Passante metropolitano bolognese. Svolge l informativa l assessore DONINI. Viene distribuito materiale cartaceo. Interviene il consigliere DELMONTE. Assume la presidenza il vicepresidente IOTTI. Interviene la consigliera PICCININI. Svolge una breve replica il presidente IOTTI. Intervengono i consiglieri MONTALTI, BIGNAMI, TARUFFI, GIBERTONI, ALLEVA, SASSI, CAMPEDELLI e PICCININI. 2

3 Risponde il direttore FERRECCHI. Interviene il consigliere SASSI. Replica il direttore FERRECCHI. L assessore DONINI risponde alle domande e approfondisce alcuni aspetti. Interviene la consigliera PICCININI. Risponde l assessore DONINI. La presidente RONTINI svolge alcune considerazioni. Interviene nuovamente la consigliera PICCININI. La presidente RONTINI replica, ringrazia gli intervenuti e passa al successivo oggetto all ordine del giorno Petizione popolare in merito a tematiche afferenti alla realizzazione del Passante Nord di Bologna. (Delibera dell'ufficio di Presidenza di ammissibilità n. 84 del ) (Documentazione allegata per i componenti) La presidente RONTINI introduce l argomento e spiega la procedura per l esame delle petizioni ex art. 16 dello Statuto e dell art. 121, comma 2, del Regolamento interno dell Assemblea. Propone di formulare una relazione sulla base della nota tecnica, pervenuta dall assessorato competente e trasmessa ai commissari, integrandola con le indicazioni relative alla firma del nuovo accordo per il Passante metropolitano bolognese. In mancanza di obiezioni, dà mandato agli uffici di procedere all integrazione della risposta nel senso suggerito. Pone in votazione la proposta di relazione sulla petizione, ai sensi dell art. 121, comma 2, del Regolamento interno, come modificata, che si allega al presente processo verbale (v. All.1). La Commissione esprime parere favorevole sulla relazione con 25 voti favorevoli (PD, SEL), nessun contrario e 9 astenuti (M5S, FDI-AN, FI, LAER). La presidente RONTINI dispone una sospensione di pochi minuti per consentire la trasmissione in diretta streaming della trattazione del successivo oggetto all ordine del giorno Proposta recante: "Proposta all'assemblea legislativa di decisione sulle osservazioni pervenute e approvazione del Piano regionale di gestione dei rifiuti (PRGR)" (Delibera di Giunta n. 1 del ). (Relatore consigliere Luca Sabattini Relatore di minoranza consigliere Stefano Bargi) La presidente RONTINI svolge una breve introduzione, fornendo anche alcune indicazioni sulle prossime sedute dedicate all esame del piano. Propone d iniziare l esame degli emendamenti a 3

4 partire da quelli che insistono sulla Relazione generale e invita i consiglieri proponenti a fornire una prima illustrazione generale degli stessi. Svolgono una breve illustrazione degli emendamenti proposti il relatore consigliere SABATTINI e, a seguire, i consiglieri ALLEVA e SASSI. Il consigliere SASSI dichiara la non partecipazione al voto del gruppo Movimento 5 Stelle. Intervengono in merito al metodo da seguire per la votazione degli emendamenti il consigliere FOTI, il relatore consigliere SABATTINI e, a seguire, il consigliere POLI. Svolge alcune considerazioni anche la presidente RONTINI. Interviene nuovamente il consigliere FOTI che invita, tra l altro, a formulare una richiesta formale di parere all Ufficio di presidenza dell Assemblea in merito alla trattazione degli emendamenti in caso di assenza dei consiglieri proponenti. Risponde la presidente RONTINI che, in assenza di altri interventi, procede con l esame degli emendamenti a partire da quelli sulla Relazione generale dell Allegato 2. CAP. 2 Sul Cap 2 insiste l emendamento 6 (Sabattini, Ravaioli, Zoffoli). La presidente RONTINI, in assenza di interventi, mette in votazione. La Commissione accoglie l emendamento 6 con 26 voti favorevoli (PD), nessun contrario e 1 astenuto (LAER). Il consigliere Foti (FDI-AN) non partecipa al voto. Intervengono i consiglieri ALLEVA, MONTALTI e FOTI in merito all opportunità di procedere o meno con la votazione degli emendamenti. La presidente RONTINI preso atto degli interventi, aggiunge alcune considerazioni e procede con la votazione degli emendamenti sulla Relazione generale. CAP. 9 Sul Cap 9 insistono gli emendamenti 39 Sassi, 40 Sassi, 41 Sassi, 7 Sabattini, 8 (Tarasconi, Molinari, Foti, Sabattini), 38 (Tarasconi, Molinari, Foti, Sabattini). La presidente RONTINI, in assenza di interventi, mette in votazione. Con distinte votazioni di uguale esito la Commissione respinge gli emendamenti 39, 40 e 41 con 26 voti contrari (PD), 1 a favore (LAER) e nessun astenuto. Il consigliere Foti (FDI-AN) non partecipa al voto. Il relatore consigliere SABATTINI illustra gli emendamenti e ritira l emendamento 8. La presidente RONTINI, in assenza di altri interventi, mette in votazione. 4

5 La Commissione accoglie l emendamento 7 con 25 voti favorevoli (PD), nessun contrario e 1 astenuto (LAER). Il consigliere Foti (FDI-AN) non partecipa al voto. La Commissione accoglie l emendamento 38 con 26 voti favorevoli (PD, FDI-AN), nessun contrario e 1 astenuto (LAER). CAP. 19 PARTE V Sul Cap 19 insiste l emendamento 9 (Sabattini, Taruffi). Il relatore consigliere SABATTINI illustra l emendamento. La presidente RONTINI, in assenza di altri interventi, mette in votazione. La Commissione accoglie l emendamento 9 con 25 voti favorevoli (PD), nessun contrario e 1 astenuto (LAER). I consiglieri Foti (FDI-AN) e Sassi (M5S) non partecipano al voto. CAP. 6 Sul Cap 6 insistono gli emendamenti 34 Alleva, 65 Sassi, 35 Alleva, 66 Sassi, 36 Alleva, 67 Sassi, 37 Alleva e 68 Sassi. Il consigliere ALLEVA illustra l emendamento 34. Interviene il relatore consigliere SABATTINI che propone di subemendare, eliminando la parte sottolineata, e inserendo dopo dei RAEE tra parentesi d.lgs. n. 49/2014. Il consigliere ALLEVA concorda. La Commissione accoglie l emendamento 34, come subemendato con 26 voti favorevoli (PD, LAER), nessun contrario e astenuto. I consiglieri Foti (FDI-AN) e Sassi (M5S) non partecipano al voto. Ad esito della votazione sull emendamento 34, la presidente RONTINI dichiara precluso l emendamento 65. Il consigliere ALLEVA illustra l emendamento 35. La presidente RONTINI, in assenza di altri interventi, mette in votazione. La Commissione respinge l emendamento 35 con 25 voti contrari (PD), 1 a favore (LAER) e nessun astenuto. I consiglieri Foti (FDI-AN) e Sassi (M5S) non partecipano al voto. Ad esito della votazione sull emendamento 35, la presidente RONTINI dichiara precluso l emendamento 66. Il consigliere ALLEVA illustra l emendamento 36. Interviene il relatore consigliere SABATTINI. La presidente RONTINI, in assenza di altri interventi, mette in votazione. 5

6 La Commissione respinge l emendamento 36 con 25 voti contrari (PD), 1 a favore (LAER) e nessun astenuto. I consiglieri Foti (FDI-AN) e Sassi (M5S) non partecipano al voto. Ad esito della votazione sull emendamento 36, la presidente RONTINI dichiara precluso l emendamento 67. La presidente RONTINI, in assenza di altri interventi, mette in votazione l emendamento 37. La Commissione respinge l emendamento 37 con 25 voti contrari (PD), 1 a favore (LAER) e nessun astenuto. I consiglieri Foti (FDI-AN) e Sassi (M5S) non partecipano al voto. Ad esito della votazione sull emendamento 37, la presidente RONTINI dichiara precluso l emendamento 68. CAP. 7 Sul Cap 7 insistono gli emendamenti 42, 43, 44, 50, 51, 52, 53, 54 S, 55, 62, 63 e 64 (Sassi). La presidente RONTINI, in assenza di interventi, mette in votazione. Con distinte votazioni di uguale esito la Commissione respinge gli emendamenti 42, 43 e 44 con 25 voti contrari (PD), 1 a favore (LAER) e nessun astenuto. I consiglieri Foti (FDI-AN) e Sassi (M5S) non partecipano al voto. Interviene il relatore consigliere SABATTINI. La presidente RONTINI, in assenza di altri interventi, prosegue con le votazioni. Con distinte votazioni di uguale esito la Commissione respinge gli emendamenti 51, 52, 53, 54, 55 e 62 con 25 voti contrari (PD), 1 a favore (LAER) e nessun astenuto. I consiglieri Foti (FDI-AN) e Sassi (M5S) non partecipano al voto. La Commissione accoglie l emendamento 63 con 23 voti favorevoli (PD, LAER), nessun contrario e astenuto. I consiglieri Foti (FDI-AN) e Sassi (M5S) non partecipano al voto. La Commissione respinge l emendamento 64 con 22 voti contrari (PD), 1 a favore (LAER) e nessun astenuto. I consiglieri Foti (FDI-AN) e Sassi (M5S) non partecipano al voto. CAP. 8 Sul Cap 8 insistono gli emendamenti 58, 56 e 57 (Sassi). La presidente RONTINI, in assenza di interventi, mette in votazione. Con distinte votazioni di uguale esito la Commissione respinge gli emendamenti 58, 56 e 57 con 22 voti contrari (PD), 1 a favore (LAER) e nessun astenuto. I consiglieri Foti (FDI-AN) e Sassi (M5S) non partecipano al voto. CAP. 10 6

7 Sul Cap 10 insistono gli emendamenti 59, 45 e 46 (Sassi). La presidente RONTINI, in assenza di interventi, mette in votazione. La Commissione accoglie l emendamento 59 con 25 voti favorevoli (PD, LAER), nessun contrario e astenuto. I consiglieri Foti (FDI-AN) e Sassi (M5S) non partecipano al voto. Con distinte votazioni di uguale esito la Commissione respinge gli emendamenti 45 e 46 con 24 voti contrari (PD), 1 a favore (LAER) e nessun astenuto. I consiglieri Foti (FDI-AN) e Sassi (M5S) non partecipano al voto. CAP. 11 Sul Cap 11 insiste l emendamento 47 (Sassi). La presidente RONTINI, in assenza di interventi, mette in votazione. La Commissione respinge l emendamento 47 con 24 voti contrari (PD), 1 a favore (LAER) e nessun astenuto. I consiglieri Foti (FDI-AN) e Sassi (M5S) non partecipano al voto. CAP. 15 Sul Cap 15 insistono gli emendamenti 49 e 60 (Sassi). La presidente RONTINI, in assenza di interventi, mette in votazione. Con distinte votazioni di uguale esito la Commissione respinge gli emendamenti 49 e 60 con 26 voti contrari (PD), 1 a favore (LAER) e nessun astenuto. I consiglieri Foti (FDI-AN) e Sassi (M5S) non partecipano al voto. CAP. 16 Sul Cap 16 insiste l emendamento 61 (Sassi). Interviene il relatore consigliere SABATTINI. La presidente RONTINI, in assenza di altri interventi, mette in votazione. La Commissione respinge l emendamento 61 con 26 voti contrari (PD), 1 a favore (LAER) e nessun astenuto. I consiglieri Foti (FDI-AN) e Sassi (M5S) non partecipano al voto. La presidente RONTINI dà atto che è concluso il voto degli emendamenti che insistono sulla Relazione generale, ringrazia i presenti e propone di proseguire nella prossima seduta di martedì 26 con il voto dei restanti emendamenti. La seduta termina alle ore 18,30. Approvato nella seduta del 12 maggio La segretaria Il Presidente La Presidente Samuela Fiorini Massimo Iotti Manuela Rontini 7

8 Allegato 1 Relazione all Assemblea legislativa della Commissione III Territorio, Ambiente, Mobilità sulla petizione oggetto n.1485, ai sensi dell articolo 121, comma 2, del Regolamento interno In relazione alla petizione popolare oggetto 1485 presentata all Assemblea legislativa in data 12 ottobre 2015 dal sig. Fabio Selleri contro la realizzazione del Passante Nord di Bologna, si precisa quanto segue. Ad esito degli approfondimenti effettuati con gli Enti locali sul progetto definitivo del Passante Nord predisposto da Autostrade per l'italia, sono emerse criticità strutturali sulla soluzione complessiva del previsto sistema tangenziale/autostradale sotto i profili territoriale, ambientale, paesaggistico ed economico. In particolare, l incremento degli impatti provocati dal tracciato proposto nel progetto preliminare è risultato in diversi tratti non sostenibile. Inoltre, per quel che riguarda l intervento proposto sul sistema autostradale/tangenziale attuale, nonostante un miglioramento della soluzione individuata nell Accordo di luglio, sono state riscontrate alcune criticità. Un altro dei principali fattori di criticità per il territorio è il tema degli interventi di mitigazione e compensazione dell opera. Infine, per assicurare un adeguato inserimento in rete del Passante Nord ed un suo corretto funzionamento trasportistico, si è evidenziata indispensabile la realizzazione di numerose ed onerose opere di adduzione. In considerazione, quindi, della complessità del progetto del Passante Nord e delle criticità sopra evidenziate, è stata condivisa dal territorio la necessità di richiedere ad Autostrade per l'italia di sviluppare la progettazione di un intervento di ampliamento in sede sia della A14 che della complanare, portando entrambe a tre corsie più emergenza per ogni senso di marcia, avendo cura di lavorare prioritariamente sulle aree laterali di sedime disponibili, di evitare o comunque ridurre al minimo le interferenze con immobili e attività lungo il tracciato e di mantenere le massime fasce di rispetto possibili. In data 15 aprile 2016 è stato sottoscritto tra Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Regione Emilia-Romagna, Città Metropolitana di Bologna, Comune di Bologna e Società Autostrade per l Italia S.p.A l Accordo per il potenziamento in sede del sistema autostradale/tangenziale nodo di Bologna. Allegato 2 Emendamento 6 Sabattini, Ravaioli, Zoffoli Al capitolo 2 della Relazione Generale, paragrafo 2.3, pag. 17 Normativa e disposizioni regionali dopo l ultimo periodo sono aggiunti i seguenti: Deliberazione di Giunta Regionale n. 2161/2015 Accordo per la gestione dei rifiuti urbani nel termovalorizzatore di Forlì. Deliberazione di Giunta Regionale n. 80/2016 Accordo per il coordinamento e la tutela ambientale attraverso la gestione razionale dei rifiuti nelle province di Parma, Piacenza e Reggio Emilia. 8

9 Deliberazione di Giunta Regionale n. 496/2015 Accordo programmatico per il termovalorizzatore di Raibano di Coriano in coerenza con la pianificazione regionale e l'intesa della Regione Emilia- Romagna con la Repubblica di San Marino. Emendamento 39 Sassi Nella Relazione Generale, al Cap. 9 RECUPERO DI ENERGIA E SMALTIMENTO: DEFINIZIONE DEI FLUSSI DI RIFIUTI URBANI E FABBISOGNO IMPIANTISTICO Il quarto periodo: I rifiuti urbani indifferenziati, non ulteriormente riciclabili, saranno avviati in primo luogo a recupero energetico e, solo come opzione residuale, in discarica, secondo quanto definito dalla normativa nazionale e comunitaria. I rifiuti urbani indifferenziati, non ulteriormente riciclabili, saranno avviati in primo luogo a recupero di materia e, solo come opzione residuale, a recupero energetico e in discarica, secondo quanto definito dalla Legge Regionale 5 ottobre 2015, N.16 e dalla normativa nazionale e comunitaria. E di conseguenza nelle pagine successive ai paragrafi 9.1, 9.2, 9.3, 9.4, 9.5 sono attuate le necessarie modifiche. Emendamento 40 Sassi Nella Relazione Generale, al Cap. 9, paragrafo 9.1: Obiettivi ed azioni di Piano Al terzo periodo, dopo il secondo alinea: - un equa distribuzione dei carichi ambientali sull ambito ottimale coincidente con l intero territorio regionale È aggiunto il seguente alinea: - l utilizzo e l ammodernamento degli impianti di trattamento meccanico-biologico (TMB) per il recupero di materia; Emendamento 41 Sassi Nella Relazione Generale, al Cap. 9, paragrafo 9.1: Obiettivi ed azioni di Piano Al terzo periodo, dopo l ultimo alinea: - la progressiva chiusura delle discariche. È aggiunto il seguente alinea: - la progressiva chiusura degli inceneritori. E di conseguenza nelle pagine successive ai paragrafi 9.2, 9.3, 9.4, 9.5 sono attuate le necessarie modifiche. Emendamento 7 Sabattini Al capitolo 9, paragrafo 9.3, pag. 192 la Tabella 9-6 > Il sistema impiantistico per il trattamento dei rifiuti indifferenziati previsto al 2015 è sostituita con la seguente: Trattamento meccanico biologico Termovalorizzatori Discariche Borgo Val di Taro (PR) [TMB] Piacenza (PC) Novellara (RE) Parma (PR) [TM] Parma (PR) Carpineti (RE)* Novellara (RE) [TM] Modena (MO) Carpi (MO) 9

10 Carpineti (RE) [TM] Granarolo dell'emilia (BO) Gaggio Montano (BO) Carpi (MO) [TMB] Ferrara (FE) Imola (BO) Imola (BO) [TMB] Ravenna (RA) Ravenna (RA) Gaggio Montano (BO) [TM] Forlì (FC) Finale Emilia (MO)** Ostellato (FE) [TMB] Coriano (RN) Ravenna (RA) [TMB] Forlì (FC) [TM] TM: Trattamento Meccanico; TB: Biostabilizzazione; TMB: Trattamento Meccanico Biologico (*) la discarica di Carpineti ha ricevuto rifiuti fino a febbraio 2015 (**) la discarica di Finale Emilia è stata riattivata ad ottobre 2015 Emendamento 8 Sabattini: Al capitolo 9 della Relazione Generale, paragrafo 9.3 Scenario di gestione dei rifiuti indifferenziati: anno 2020 pag. 199 dopo il periodo: Tale scelta sarà verificata nel 2017 in sede di monitoraggio intermedio in considerazione dell attuazione dello scenario di Piano. è aggiunto il seguente: In particolare, il monitoraggio, anche attraverso l LCA del polo di smaltimento, terrà conto delle valutazioni degli impatti conseguenti al trasporto dei rifiuti urbani del bacino ad altro impianto. Emendamento 38 Sabattini, Tarasconi, Molinari, Foti sostitutivo dell emendamento 8: Al capitolo 9 della Relazione Generale, paragrafo 9.3 Scenario di gestione dei rifiuti indifferenziati: anno 2020 pag. 199 dopo il periodo: Tale scelta sarà verificata nel 2017 in sede di monitoraggio intermedio in considerazione dell attuazione dello scenario di Piano. è aggiunto il seguente: In particolare, il monitoraggio, anche attraverso l LCA del polo di smaltimento, terrà conto anche delle valutazioni degli impatti conseguenti al trasporto dei rifiuti urbani del bacino ad altro impianto al fine di confermare o meno tale scelta di Piano. Emendamento 9 Sabattini, Taruffi Alla parte V (MONITORAGGIO), capitolo 19, dopo il terzo paragrafo, pag. 510 si inserisce il seguente testo: Al fine inoltre di valutare gli impatti economici conseguenti all attuazione delle azioni previste dal Piano la Regione si dota dell Osservatorio Costi del PRGR. L osservatorio costi ha l obiettivo di integrare, monitorare ed analizzare le informazioni di tipo territoriale, tecnico ed infrastrutturale correlandole agli impatti economici ed alle conseguenti ricadute tariffarie all utenza. In particolare verranno analizzati, soprattutto in relazione agli obiettivi di piano e alle azioni strategiche previste, i seguenti aspetti: Grandezze tecniche e gestionali: - Analisi conseguenti agli eventuali scostamenti tra quanto previsto e l andamento reale rispetto agli obiettivi di piano (ad esempio raccolta differenziata, riduzione del rifiuto avviato a smaltimento, riduzione del rifiuto prodotto, etc); - Ricognizione dei modelli adottati dalle amministrazioni comunali in materia di organizzazione e di gestione dei servizi; - Individuazione di interventi di interesse strategico regionale. Costi: - Monitoraggio dei costi del servizio sostenuti nei Comuni della Regione Emilia- Romagna; 10

11 Tariffe: - Elaborazione dei costi del servizio sulla base delle grandezze tecniche e gestionali di maggior rilievo (sistemi di raccolta, introduzione della tariffazione puntuale etc); - Comparazione dei costi. - Analisi delle tariffe applicate nei Comuni della Regione Emilia-Romagna elaborate per tipologia di utenza per le diverse categorie di utenza domestica e non domestica; - Monitoraggio dell'evoluzione delle tariffe applicate all utenza in relazione alle scelte tecniche e gestionali attuate nei diversi territori; - Comparazione delle tariffe applicate alle diverse tipologie di utenza in relazione al raggiungimento degli obiettivi di piano ed alle azioni strategiche attuate e previste dal piano. Emendamento 34 Alleva CAPITOLO 6 DELLA RELAZIONE GENERALE DEL PIANO DI GESTIONE DEI RIFIUTI Si chiede di sostituire il punto come segue: Obiettivi dettati dalle disposizioni normative. Nell arco temporale di validità del Piano ( ) a livello normativo nazionale è previsto: che sia raggiunto il 65% di raccolta differenziata; che sia incrementata la raccolta differenziata dei RAEE (All. 5 Direttiva 2012/19/UE); che entro il 31/12/2020, relativamente ai Rifiuti Urbani, preparazione per il riutilizzo e riciclaggio come minimo per carta, metalli, plastica e vetro siano aumentati complessivamente almeno al 50% in termini di peso; che entro il 31/12/2020 preparazione per il riutilizzo, riciclaggio e altri tipi di recupero di materiale di rifiuti da costruzione e demolizione non pericolosi siano aumentati almeno al 70% in termini di peso; che entro il 27/03/2018 il conferimento di rifiuti urbani biodegradabili in discarica sia contenuto entro il limite di 81 kg/anno per abitante; - il divieto di conferimento in discarica del rifiuto indifferenziato tal quale. La legge regionale 16/2015 pone come criterio principale di giudizio di efficienza nella gestione dei rifiuti la riduzione degli sprechi ed in particolare la minimizzazione dei rifiuti non inviati a riciclaggio, indicando quale obiettivo generale, il contenimento per il 2020 dei rifiuti non inviati a riciclaggio entro i 150 Kg procapite. Per il raggiungimento di tale obiettivo generale la legge regionale indica i seguenti obiettivi di pianificazione al 2020: a) la riduzione della produzione procapite dei rifiuti urbani dal 20 per cento al 25 per cento, rispetto alla produzione del 2011; b) la raccolta differenziata al 73 per cento; c) il 70 per cento di riciclaggio di materia. Emendamento 34 Alleva come sub emendato da Sabattini CAPITOLO 6 DELLA RELAZIONE GENERALE DEL PIANO DI GESTIONE DEI RIFIUTI Si chiede di sostituire il punto come segue: Obiettivi dettati dalle disposizioni normative. Nell arco temporale di validità del Piano ( ) a livello normativo nazionale è previsto: che sia raggiunto il 65% di raccolta differenziata; che sia incrementata la raccolta differenziata dei RAEE (art. 14 d.lgs. n. 49/2014); 11

12 che entro il 31/12/2020, relativamente ai Rifiuti Urbani, preparazione per il riutilizzo e riciclaggio come minimo per carta, metalli, plastica e vetro siano aumentati complessivamente almeno al 50% in termini di peso; che entro il 31/12/2020 preparazione per il riutilizzo, riciclaggio e altri tipi di recupero di materiale di rifiuti da costruzione e demolizione non pericolosi siano aumentati almeno al 70% in termini di peso; che entro il 27/03/2018 il conferimento di rifiuti urbani biodegradabili in discarica sia contenuto entro il limite di 81 kg/anno per abitante; - il divieto di conferimento in discarica del rifiuto indifferenziato tal quale. Emendamento 65 Sassi Nella Relazione generale Al Cap. 6. Obiettivi di Piano, il sottoparagrafo è così sostituito: Obiettivi dettati dalle disposizioni normative. Nell arco temporale di validità del Piano ( ) a livello normativo nazionale è previsto: che sia raggiunto il 65% di raccolta differenziata; che sia incrementata la raccolta differenziata dei RAEE (All. 5 Direttiva 2012/19/UE); che entro il 31/12/2020, relativamente ai Rifiuti Urbani, preparazione per il riutilizzo e riciclaggio come minimo per carta, metalli, plastica e vetro siano aumentati complessivamente almeno al 50% in termini di peso; che entro il 31/12/2020 preparazione per il riutilizzo, riciclaggio e altri tipi di recupero di materiale di rifiuti da costruzione e demolizione non pericolosi siano aumentati almeno al 70% in termini di peso; che entro il 27/03/2018 il conferimento di rifiuti urbani biodegradabili in discarica sia contenuto entro il limite di 81 kg/anno per abitante; - il divieto di conferimento in discarica del rifiuto indifferenziato tal quale.. Emendamento 35 Alleva CAPITOLO 6 DELLA RELAZIONE GENERALE DEL PIANO DI GESTIONE DEI RIFIUTI il punto nella prima parte relativa alla prevenzione si chiede venga modificato come segue: Prevenzione: riduzione della produzione di rifiuti urbani pro capite e di rifiuti speciali; Riduzione dei rifiuti non inviati a riciclaggio sotto i 150 kg/abitante residente; riduzione della pericolosità dei rifiuti speciali. Emendamento 66 Sassi Nella Relazione generale Al Cap. 6. Obiettivi di Piano, nel sottoparagrafo la parte relativa alla Prevenzione è così sostituita: Prevenzione: riduzione della produzione di rifiuti urbani pro capite e di rifiuti speciali; riduzione dei rifiuti non inviati a riciclaggio sotto i 150 kg/abitante residente; riduzione della pericolosità dei rifiuti speciali.. 12

13 Emendamento 36 Alleva CAPITOLO 6 DELLA RELAZIONE GENERALE DEL PIANO DI GESTIONE DEI RIFIUTI il punto nella seconda parte relativa al recupero di materia si chiede venga così modificato: Recupero di materia: - raggiungimento di almeno il 73% di raccolta differenziata al 2020; - incremento della qualità della raccolta differenziata che porti al 2020 al riciclaggio di carta, metalli, plastica, legno, vetro e organico per almeno il 70% in termini di peso rispetto al quantitativo totale delle stesse frazioni presenti nel rifiuto urbano; - Incremento della quantità e della qualità di tutte le altre frazioni differenziate che porti al 2020 al riciclaggio dei rifiuti urbani per almeno il 70% in termini di peso rispetto all ammontare complessivo dei rifiuti raccolti. - incremento del recupero della frazione organica per la produzione di compost di qualità Emendamento 67 Sassi Nella Relazione generale Al Cap. 6. Obiettivi di Piano, nel sottoparagrafo la seconda parte relativa al Recupero di materia è così sostituita: Recupero di materia: - raggiungimento di almeno il 73% di raccolta differenziata al 2020; - incremento della qualità della raccolta differenziata che porti al 2020 al riciclaggio di carta, metalli, plastica, legno, vetro e organico per almeno il 70% in termini di peso rispetto al quantitativo totale delle stesse frazioni presenti nel rifiuto urbano; - incremento della quantità e della qualità di tutte le altre frazioni differenziate che porti al 2020 al riciclaggio dei rifiuti urbani per almeno il 70% in termini di peso rispetto all ammontare complessivo dei rifiuti raccolti; - incremento del recupero della frazione organica per la produzione di compost di qualità.. Emendamento 37 Alleva CAPITOLO 6 DELLA RELAZIONE GENERALE DEL PIANO DI GESTIONE DEI RIFIUTI il punto nella terza parte relativa a recupero energetico e smaltimento si chiede venga così sostituito: Altre forme di recupero e smaltimento: - autosufficienza per lo smaltimento dei rifiuti urbani e speciali prodotti nell ambito regionale mediante l utilizzo ottimale degli impianti esistenti; - recupero di materia dalle diverse frazioni di rifiuto residuo ai fini della preparazione per il riutilizzo, il riciclaggio e le altre forme di recupero di materia a partire dall impiantistica esistente; - recupero energetico delle frazioni di rifiuto per le quali non è possibile alcun recupero di materia; - minimizzazione dello smaltimento a partire dal conferimento in discarica; - equa distribuzione territoriale dei carichi ambientali derivanti dalla gestione dei rifiuti. Emendamento 68 Sassi 13

14 Nella Relazione generale Al Cap. 6. Obiettivi di Piano, nel sottoparagrafo la terza parte relativa al Recupero energetico e smaltimento è così sostituita: Altre forme di recupero e smaltimento: - autosufficienza per lo smaltimento dei rifiuti urbani e speciali prodotti nell ambito regionale mediante l utilizzo ottimale degli impianti esistenti; - recupero di materia dalle diverse frazioni di rifiuto residuo ai fini della preparazione per il riutilizzo, il riciclaggio e le altre forme di recupero di materia a partire dall impiantistica esistente; - recupero energetico delle frazioni di rifiuto per le quali non è possibile alcun recupero di materia; - minimizzazione dello smaltimento a partire dal conferimento in discarica; - equa distribuzione territoriale dei carichi ambientali derivanti dalla gestione dei rifiuti.. Emendamento 42 Sassi Nella Relazione Generale, al Cap. 7, paragrafo 7.5: Strategie e azioni per il conseguimento degli obiettivi di piano Il settimo periodo: Per raggiungere gli obiettivi di raccolta differenziata previsti dal piano per il 2020 si ritiene necessario un ulteriore sviluppo delle raccolte domiciliari, in particolare a completamento di sistemi già attivati o in contesti particolari quali, per esempio, i centri storici o le aree turistiche. Le frazioni che si ritengono più idonee alla raccolta tramite sistemi domiciliari sono l umido, l indifferenziato e la carta, mentre per vetro e metalli si dovranno sviluppare di preferenza raccolte stradali congiunte. Per la plastica infine dovrà essere valutata la sostenibilità economica e l efficacia della diffusione di raccolte domiciliari. Per raggiungere gli obiettivi di raccolta differenziata previsti dal piano per il 2020 si ritiene necessario un ulteriore sviluppo delle raccolte domiciliari tramite la raccolta differenziata porta a porta, che appare l unico sistema di raccolta realmente in grado di assicurare un ottima separazione sia qualitativa che quantitativa delle frazioni differenziate ed in grado di raggiungere in poco tempo e su larga scala quote percentuali superiori al 70%. In via principale si utilizzano quattro contenitori per organico, carta, multi materiale e residuo, il cui ritiro é previsto secondo un calendario settimanale prestabilito. Emendamento 43 Sassi L ottavo periodo: Accanto alle raccolte domiciliari saranno diffusi sistemi stradali avanzati caratterizzati dall aggregazione, in un solo punto di raccolta denominato isola ecologica di base, di tutti i contenitori per il conferimento dei rifiuti indifferenziati e delle diverse frazioni differenziate. Tali sistemi, già realizzati in alcune aree della regione, hanno fornito risultati confrontabili al porta a porta in termini di quantità e qualità della raccolta differenziata, soprattutto se abbinati a dispositivi per il riconoscimento dell utenza e per la quantificazione del rifiuto conferito. 14

15 In alternativa, in considerazione della conformazione urbanistica del territorio comunale, con condomini che hanno un numero elevato di utenze concentrato in zone limitate o che presenta una peculiare strutturazione e articolazione dei centri storici, e al fine di non vincolare le utenze al calendario stabilito per il porta a porta, i comuni possono inoltre predisporre isole ecologiche informatizzate presso le quali l utente, attraverso l utilizzo di una carta elettronica identificativa o di sacchetti dotati di tecnologia RFID, può conferire le frazioni recuperabili e l indifferenziato. Emendamento 44 Sassi Il nono periodo: Tali sistemi risultano di estremo interesse: le isole ecologiche complete incentivano il cittadino a differenziare poichè gli permettono di conferire tutte le frazioni in un unico punto; il riconoscimento delle utenze favorisce la responsabilizzazione dei cittadini ed è diretto in primo luogo ad evitare i conferimenti errati e, se abbinato a sistemi di quantificazione del rifiuto, consente altresì l applicazione della tariffazione puntuale. In entrambe le modalità il riconoscimento delle utenze favorisce la responsabilizzazione dei cittadini ed è diretto in primo luogo ad evitare i conferimenti errati migliorando la qualità dei rifiuti differenziati e, se abbinato a sistemi di quantificazione del rifiuto, consente altresì l applicazione della tariffazione puntuale Emendamento 50 Sassi Nella Relazione Generale, al Cap. 7, paragrafo 7.5.2: Indicazioni per la riorganizzazione dei sistemi di raccolta Alla Tabella : Obiettivi ed azioni per la riorganizzazione della raccolta differenziata nell Area omogenea di pianura: il secondo punto della colonna Azioni della riga Umido : - Diffusione del compostaggio domestico nei contesti idonei in sostituzione dei sistemi di raccolta differenziata. - Diffusione del compostaggio domestico e collettivo nei contesti idonei in sostituzione dei sistemi di raccolta differenziata. Emendamento 51 Sassi Nella Relazione Generale, al Cap. 7, paragrafo 7.5.2: Indicazioni per la riorganizzazione dei sistemi di raccolta Alla Tabella : Obiettivi ed azioni per la riorganizzazione della raccolta differenziata nell Area omogenea di pianura: il terzo punto della colonna Azioni della riga Verde : - Diffusione del compostaggio domestico nei contesti idonei in sostituzione dei sistemi di raccolta differenziata. - Diffusione del compostaggio domestico e collettivo nei contesti idonei in sostituzione dei sistemi di raccolta differenziata. 15

16 Emendamento 52 Sassi Alla Tabella : Obiettivi ed azioni per la riorganizzazione della raccolta differenziata nell Area omogenea di montagna il secondo punto della colonna Azioni della riga Umido : - Diffusione del compostaggio domestico nei contesti idonei in sostituzione dei sistemi di raccolta differenziata. - Diffusione del compostaggio domestico e collettivo nei contesti idonei in sostituzione dei sistemi di raccolta differenziata. Emendamento 53 Sassi Alla Tabella : Obiettivi ed azioni per la riorganizzazione della raccolta differenziata nell Area omogenea di montagna il terzo punto della colonna Azioni della riga Verde : - Diffusione del compostaggio domestico nei contesti idonei in sostituzione dei sistemi di raccolta differenziata. - Diffusione del compostaggio domestico e collettivo nei contesti idonei in sostituzione dei sistemi di raccolta differenziata. Emendamento 54 Sassi Alla Tabella : Obiettivi ed azioni per la riorganizzazione della raccolta differenziata nell Area omogenea capoluoghi-costa il quarto punto della colonna Azioni della riga Umido: - Diffusione del compostaggio domestico nei contesti idonei in sostituzione dei sistemi di raccolta differenziata. - Diffusione del compostaggio domestico e collettivo nei contesti idonei in sostituzione dei sistemi di raccolta differenziata. Emendamento 55 Sassi Alla Tabella : Obiettivi ed azioni per la riorganizzazione della raccolta differenziata nell Area omogenea capoluoghi-costa il terzo punto della colonna Azioni della riga Verde : - Diffusione del compostaggio domestico nei contesti idonei in sostituzione dei sistemi di raccolta differenziata. - Diffusione del compostaggio domestico e collettivo nei contesti idonei in sostituzione dei sistemi di raccolta differenziata. Nella Relazione generale Emendamento 62 Sassi 16

17 Al Cap. 7. ORGANIZZAZIONE DEI SERVIZI DI RACCOLTA, par Stima dei Costi Operativi dei sistemi di raccolta e nei relativi sotto-paragrafi: , e In tutti i grafici e le tabelle e nel corpo del testo i valori espressi in euro per tonnellata sono ricalcolati usando l unità di misura in euro per abitante (anno). La stessa modifica è effettuata in tutti i punti del PRGR laddove questi dati sono richiamati. Emendamento 63 Sassi Nella Relazione generale Al Cap. 7. Organizzazione dei servizi di raccolta, al Cap. 8 Recupero di materia, al Cap. 10 Ulteriori strumenti finalizzati al raggiungimento degli obiettivi del piano e stima dei costi nei diversi scenari di piano Laddove si fa riferimento al compostaggio domestico, sostituire le parole compostaggio domestico con le parole compostaggio domestico e di comunità. Emendamento 64 Sassi Nella Relazione generale Al Cap. 7. Organizzazione dei servizi di raccolta, nel sottoparagrafo Strategie per il miglioramento delle raccolte nelle città, alla fine sono aggiunti i seguenti due periodi: Sulla base del principio di prossimità, si favorirà il compostaggio domestico per le utenze che dispongono di un giardino o terrazza. Laddove il compostaggio domestico non sia praticabile, è da preferire il compostaggio di quartiere attraverso compostiere di comunità. Solo in ultima analisi, per le realtà urbane più grandi con densità di popolazione elevata, il rifiuto organico sarà conferito in impianti per la produzione di compost di qualità, utilizzabile in agricoltura. I comuni disciplinano, con proprio regolamento, le attività di compostaggio individuale e di comunità e le operazioni di controllo del rispetto delle condizioni che consentono di beneficiare degli incentivi della legislazione regionale. I comuni individuano gli spazi da destinare alle attività di compostaggio e si impegnano a renderli fruibili per i cittadini e ad integrare tali attività con la gestione degli orti urbani Emendamento 58 Sassi Nella Relazione Generale, al Cap. 8, paragrafo 8.1: Linee strategiche e obiettivi del Piano Il secondo punto del terzo periodo : - favorire il riciclaggio di materia rispetto al recupero energetico in luoghi prossimi a quelli di produzione; - favorire il riciclaggio di materia rispetto al recupero energetico in luoghi prossimi a quelli di produzione, secondo quanto definito dalla Legge Regionale 5 ottobre 2015, N.16 e dalla normativa nazionale e comunitaria; Emendamento 56 Sassi Nella Relazione Generale, al Cap. 8, paragrafo 8.2: Valorizzazione della raccolta differenziata Al quinto periodo il primo punto: - l estensione di sistemi di raccolta differenziata domiciliare o l adeguamento dei sistemi di raccolta stradale, con la creazione di isole ecologiche di base dotate di sistemi di riconoscimento 17

18 delle utenze, in grado di garantire la massima quantità e la migliore qualità dei flussi di rifiuti raccolti. Ciò non comporta la diffusione di un unico modello di raccolta, ma la definizione dei sistemi ottimali a costi sostenibili basata su puntuali analisi e valutazioni del contesto e delle caratteristiche delle utenze da servire; - l estensione di sistemi di raccolta differenziata domiciliare tramite la raccolta porta a porta, che appare l unico sistema di raccolta realmente in grado di assicurare un ottima separazione sia qualitativa che quantitativa delle frazioni differenziate ed in grado di raggiungere in poco tempo e su larga scala quote percentuali superiori al 70%. In via principale si utilizzano quattro contenitori per organico, carta, multi materiale e residuo, il cui ritiro e previsto secondo un calendario settimanale prestabilito. In alternativa, in considerazione della conformazione urbanistica del territorio comunale, con condomini che hanno un numero elevato di utenze concentrato in zone limitate o che presenta una peculiare strutturazione e articolazione dei centri storici, e al fine di non vincolare le utenze al calendario stabilito per il porta a porta, i comuni possono inoltre predisporre isole ecologiche informatizzate presso le quali l utente, attraverso l utilizzo di una carta elettronica identificativa o di sacchetti dotati di tecnologia RFID, può conferire le frazioni recuperabili e l indifferenziato. In entrambe le modalità il riconoscimento delle utenze favorisce la responsabilizzazione dei cittadini ed è diretto in primo luogo ad evitare i conferimenti errati migliorando la qualità dei rifiuti differenziati e, se abbinato a sistemi di quantificazione del rifiuto, consente altresì l applicazione della tariffazione puntuale. Emendamento 57 Sassi Nella Relazione Generale, al Cap. 8, paragrafo 8.2: Valorizzazione della raccolta differenziata Al quinto periodo il secondo punto: - l attivazione delle raccolte differenziate della frazione organica (soprattutto umido) di origine domestica e non domestica attraverso la predisposizione di circuiti di raccolta dedicati ovvero la diffusione del compostaggio domestico nei contesti idonei; - l attivazione delle raccolte differenziate della frazione organica (soprattutto umido) di origine domestica e non domestica attraverso la predisposizione di circuiti di raccolta porta a porta ovvero la diffusione del compostaggio domestico e collettivo nei contesti idonei; E di conseguenza nelle pagine successive e ai paragrafi del capitolo 8 sono attuate le necessarie modifiche. Emendamento 59 Sassi Nella Relazione Generale, al Cap. 10, paragrafo 10.2 Definizione di accordi, intese e programmi a livello regionale Il quattordicesimo periodo: I possibili Accordi, da sottoscrivere nel biennio 2013/2014, saranno individuati partendo da quanto già realizzato e valorizzando le peculiarità dei settori produttivi e le opportunità legate all innovazione tecnologica, con un attenzione anche ai modelli di consumo. I possibili Accordi, da sottoscrivere nel biennio 2016/2017, saranno individuati partendo da quanto già realizzato e valorizzando le peculiarità dei settori produttivi e le opportunità legate all innovazione tecnologica, con un attenzione anche ai modelli di consumo. 18

19 Emendamento 45 Sassi Nella Relazione Generale, al Cap. 10, paragrafo 10.2: Definizione di accordi, intese e programmi a livello regionale, Tabella 10-8 > Proposta di Accordi Il testo del quinto rigo della colonna Iniziative : Iniziative per il recupero dei pneumatici usati (es. asfalti stradali) Iniziative per il recupero dei pneumatici usati (es. asfalti stradali) al posto del loro smaltimento Emendamento 46 Sassi Nella Relazione Generale, al Cap. 10, paragrafo 10.2: Definizione di accordi, intese e programmi a livello regionale, Tabella 10-8 > Proposta di Accordi Il testo del sesto rigo, primo punto, della colonna Iniziative : Gestione e trattamento dei pannolini per il recupero della plastica e della cellulosa Gestione e trattamento dei pannolini per il recupero della plastica e della cellulosa evitando al contempo il loro conferimento in discarica Emendamento 47 Sassi Nella Relazione Generale, al Cap. 11: OBIETTIVI DEL PIANO E SCENARI DI PRODUZIONE Il secondo punto del primo periodo : la valorizzazione del recupero di materia prioritariamente rispetto al recupero di energia la valorizzazione del recupero di materia prioritariamente rispetto al recupero di energia, secondo quanto definito dalla Legge Regionale 5 ottobre 2015, N.16 e dalla normativa nazionale e comunitaria. Emendamento 49 Sassi Nella Relazione Generale, al Cap. 15, paragrafo : Azioni per la gestione dei rifiuti di imballaggio Il quinto punto del secondo periodo : Privilegiare l avvio a recupero di materia rispetto al recupero energetico o alla discarica Privilegiare l avvio a recupero di materia rispetto al recupero energetico o alla discarica, secondo quanto definito dalla Legge Regionale 5 ottobre 2015, N.16 e dalla normativa nazionale e comunitaria. Emendamento 60 Sassi Nella Relazione Generale, al Cap. 15, paragrafo Azioni per la gestione dei rifiuti di imballaggio L ottavo periodo: 19

20 In tale contesto risulterà centrale il ruolo di ATERSIR che gestirà i nuovi affidamenti, e che potrebbe, in tale contesto inserire delle clausole che accentui il ruolo di indirizzo e di controllo rispetto all operato dei Gestori in merito al recupero, a favore dei Comuni. In tale contesto nei nuovi affidamenti saranno inserite clausole che accentueranno il ruolo di indirizzo e di controllo dei Comuni in merito al recupero, rispetto all operato dei Gestori. Emendamento 61 Sassi Nella Relazione Generale, al Cap. 16, paragrafo 16.4 Strategie e strumenti per la riduzione del conferimento in discarica dei RUB. Dopo il terzo periodo: Tale rapporto, analizza le esperienze dei Paesi e delle Regioni che sono riusciti a raggiungere significative diminuzioni dei quantitativi di rifiuti conferiti in discarica. Dall esame di tali esperienze si evince che le strategie vincenti sono quelle che prevedono una serie di azioni concomitanti quali la raccolta differenziata, il recupero e il riciclo di materiali, il compostaggio, nonché il trattamento termico. Si aggiunge il seguente periodo: Si rammenta inoltre che la DIRETTIVA 2008/98/CE al considerando n.(29) afferma: Gli Stati membri dovrebbero sostenere l uso di materiali riciclati (come la carta riciclata) in linea con la gerarchia dei rifiuti e con l obiettivo di realizzare una società del riciclaggio e non dovrebbero promuovere, laddove possibile, lo smaltimento in discarica o l incenerimento di detti materiali riciclati. 20

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