La speranza è nella tua incapacità

Dimensione: px

Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "La speranza è nella tua incapacità"

Bianca Angeli
5 anni fa
Visualizzazioni

1 1 La speranza è nella tua incapacità Romani 7:14-25 La legge è buona e spirituale, e non è qui che si deve cercare il problema, ma in me stesso, debole e venduto schiavo al peccato. 15 Io non capisco me stesso; da una parte desidero davvero fare ciò che è giusto, ma poi non ci riesco. Faccio, invece, ciò che non voglio fare, le cose che odio. 16 So benissimo che quello che faccio è sbagliato, e la mia coscienza in subbuglio è la prova che io riconosco la validità di queste leggi, che però non osservo. 17 In questo caso, non sono più io che agisco, ma il peccato che è dentro di me. 18 Infatti, io so che in me, vale a dire nel mio corpo, non c'è niente di buono; perché è vero che ho la volontà di fare del bene, ma mi manca la forza di compierlo. 19 Perché il bene che voglio non lo faccio, mentre ecco che io faccio proprio il male che non voglio! 20 Quindi, se faccio ciò che non voglio, non sono più io che agisco, ma il peccato, che mi tiene ancora nella sua morsa! 21 Si ripete allora questa contraddizione: quando voglio fare ciò che è giusto, inevitabilmente finisco per fare ciò che è sbagliato. 22 Per quanto riguarda la mia nuova natura spirituale, amo fare la volontà di Dio, 23 ma c'è qualcos'altro radicato dentro di me, nella mia vecchia natura peccaminosa, qualcosa che è in lotta contro ciò che la mia mente approva, e mi rende schiavo del peccato che è ancora in me. Nel mio intimo voglio essere il servo ubbidiente di Dio, invece mi trovo sempre schiavo del peccato. Vedete qual è la situazione: la nuova vita mi spinge a fare il bene, ma la vecchia natura, che è ancora in me, ama peccare. 24 Povero me! Chi mi libererà dalla schiavitù di questo corpo, che mi porta alla morte? 25 Ma sia ringraziato Dio! Tutto è stato compiuto da Gesù Cristo, nostro Signore. È stato lui a liberarmi! Introduzione Leggendo il settimo capitolo della lettera di Paolo ai Romani, non possiamo fare a meno di esclamare: Sono proprio io! Chi non si identifica con questa battaglia quotidiana e costante contro il peccato?

2 2 Il nostro spirito desidera tutto ciò che è buono e puro, tutto ciò che viene da Dio. Ma il nostro corpo è governato da una legge che a volte sembra indomabile. Sentiamo nella nostra mente una moltitudine di pensieri allettanti che ci invitano a camminare lungo un sentiero che non porta a nulla di positivo per le nostre vite, le nostre famiglia e la chiesa. Nessuno di noi sfugge alle tentazioni della carne, del mondo e di Satana. La domanda di Paolo è: chi ci libererà da questo corpo di morte? e non è una questione teologica, è il grido di una persona che si sente sopraffatto da questa lotta costante contro gli appetiti della "carne". il desiderio di peccare viene dalla nostra natura peccaminosa, che si oppone a Dio. Quando l apostolo Paolo esclama: Me miserabile! sta riconoscendo il suo peccato, e lo vuole vincere, ma non ci riesce con le proprie forze. Questa sera voglio condividere con voi le conclusioni a cui sono arrivato. cioè che senza Dio l uomo è incapace di sfuggire al potere del peccato. 1. LA CONOSCENZA DEL BENE non permette all'uomo di vincere il peccato. La conoscenza da sola non cambia nessuno. Tutti sanno che il fumo danneggia la salute e anche l'economia della famiglia, ma nonostante questa conoscenza, milioni di persone ancora fumano. Tutti sanno che l'alcolismo distrugge la vita umana e famiglie intere, ma migliaia di persone muoiono ogni anno per alcolismo. Tutti sanno che l uso di droghe, anche leggere rovinano quantomeno la personalità, e intanto, milioni di adolescenti dai 12 anni in su, fanno uso di droghe. Quanti genitori sanno che il divorzio distrugge il nido familiare dove i bambini hanno bisogno di essere allevati da entrambi i genitori, ma il 52% dei matrimoni finiscono in divorzio, a prescindere dalle conseguenze negative che produce.

3 3 Vogliamo parlare della chiesa? Quanti credenti conoscono la verità di Dio, ma non la praticano? Giacomo 4:17 Chi dunque sa fare il bene e non lo fa, commette peccato. Quante persone parlano della Bibbia, conoscono le loro storie e anche le loro dottrine, ma è solo conoscenza intellettuale. Non v'è alcuna esperienza con Dio. Nessun cambiamento di vita. Rimangono sempre le stesse, vittime del peccato e del mondo, schiavi di vizi. Noi predichiamo la conoscenza di Cristo attraverso la nuova nascita, non una conoscenza intellettuale. Solo con questa esperienza si ottiene da Dio la capacità di superare il potere del peccato. 2. LE BUONE INTENZIONI SONO LODEVOLI, ma non permettono all'uomo di vincere il peccato. A volte prendiamo decisioni nella vita, le cui aspettative sono molto al di sopra della realtà. Proverbi 27:1 Non ti vantare del domani, poiché non sai quel che un giorno possa produrre. Quanto spesso facciamo progetti come se avessimo il controllo su tutte le circostanze della vita. Giacomo ci ricorda che ogni volta che prendiamo delle decisioni, dobbiamo fare i conti con la volontà sovrana di Dio. Giacomo 4:15 Dovreste dire invece: «Se Dio vuole, saremo in vita e faremo questo o quest'altro». Ricordate quando l apostolo Pietro ha detto a Gesù: " Anche se dovessi morire con te, io non ti rinnegherò mai! ". ( Matteo 26:35 ). Lui lo credeva veramente ma on è andata così! Gli altri discepoli hanno promesso la stessa cosa, ma anche lorno hanno abbandonato Gesù nell'orto del Getsemani e sono fuggiti. Fare gli auguri e avere buone intenzioni per i progetti e le decisioni più importanti nella vita cristiana sono cose lodevoli perché non si può vivere senza

4 4 uno scopo nella vita. Ma le buone intenzioni non ci permettono di vincere il peccato. Il peccato non si supera facendo programmi, piani e progetti. Il peccato non si supera con delle buone intenzioni e sogni spettacolari. 3. SAPERE DIAGNOSTICARE IL PROBLEMA è una cosa buona, ma non permette all'uomo di vincere il peccato. Riconoscere la crisi in Italia non significa che sarai in grado di superarla. Un medico che diagnostica una malattia maligna con precisione, ha la soluzione in mano, ma la diagnosi da sola non guarisce la malattia. L apostolo Paolo nel brano di oggi, sapeva cosa era sbagliato. aveva la diagnosi corretta, ma non riusciva a risolvere il problema. Si sentiva impotente. Amo fare la volontà di Dio, 23 ma c'è qualcos'altro radicato dentro di me, nella mia vecchia natura peccaminosa, qualcosa che è in lotta contro ciò che la mia mente approva Nell episodio della donna adultera che stavano lapidando, Gesù non solo diagnostica il problema di peccato della donna, ma offre anche una soluzione e gli dà anche una seconda possibilità. Gli dice: " Neppure io ti condanno; Va 'e non peccare più ". ( Giovanni 8:11 ). La religione non può far altro che sottolineare l'errore e condannare a morte, ma Gesù rileva il problema, perdona e ripristina il peccatore perduto. AMEN! 4. LE BUONE AZIONI SONO MERITORIE, ma non consentono all'uomo di vincere il peccato. Inviare offerte ai bambini affamati del Terzo Mondo non rimuove il peccato dalla nostra vita. Non sto negando il valore che ogni azione umanitaria ha, ma non libera l'uomo dal peccato, non salva nessuno. Efesini 2:8-9 È per la sua grazia che siete stati salvati per mezzo della fede in Gesù Cristo. E ciò non viene da voi ma è dono di Dio! 9 La salvezza non è la ricompensa delle nostre buone opere, affinché nessuno di noi se ne possa vantare. [Cf. Romani 4: 1-5 ; Tito 3: 5 ]. Questa verità biblica demolisce ogni tentativo umano di voler impressionare Dio e guadagnare il Suo favore.

5 5 CONCLUSIONE Paolo riconosce che la legge del peccato lega l uomo a qualcosa che va oltre la sua forza, la sua volontà e i suoi desideri, e che spesso lo porta a fare quello che non vuole fare. Vuole fare il bene, ma fa il contrario. Di fronte a questa vera e propria lotta che ogni cristiano conduce, Paolo esclama: Chi mi libererà da questo corpo di morte? Ma all ultimo versetto da anche la risposta: Ma sia ringraziato Dio! Tutto è stato compiuto da Gesù Cristo, nostro Signore. È stato lui a liberarmi! Paolo è molto conciso: Gesù Cristo è la risposta. Nell incapacità dell'uomo a vincere il peccato, c'è una meravigliosa speranza, quella speranza è Gesù Cristo. Non un incantesimo biblico, non un programma, non una filosofia, non una dottrina, ma una persona: Gesù Cristo. L'unico che può liberarci dal potere del peccato è Gesù Cristo. L'unico che dà la vita e il valore per ogni uomo e ogni donna sulla faccia della terra, è Gesù Cristo. Chi ci libererà dal peccato? Ma sia ringraziato Dio! Tutto è stato compiuto da Gesù Cristo, nostro Signore. È stato lui a liberarmi! Appello

Documenti analoghi

CHIESA CRISTIANA EVANGELICA BATTISTA (Via Cisa n. 5-1^ traversa Sarzana) Domenica 18 settembre 2011 LITURGIA. del.

CHIESA CRISTIANA EVANGELICA BATTISTA (Via Cisa n. 5-1^ traversa Sarzana) Domenica 18 settembre 2011 LITURGIA del culto battesimale Benedizione finale e AMEN cantato Attività della chiesa a martedì alterni