L opera italiana nel primo 800. Francesco Milella

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Marcellina Fedele
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1 L opera italiana nel primo 800 Francesco Milella

2 Rivoluzione Francese Rivoluzione Europea Fine dell Antico Regime Trionfo Della Borghesia

3 Domenico Cimarosa 1816 Giovanni Paisiello Pietra del Paragone Guilleaume Tell Gioachino Rossini Il Pirata I Puritani 1801 Vincenzo Bellini Zoraida Don Pasquale 1797 Gaetano Donizetti Giuseppe Verdi Nabucco

4 L opera dopo il 1789 Fine drastica del mondo aristocratico come centro e motore di attività operistiche Fine graduale dell opera metastasiana (1720 in poi) struttura recitativo aria rispetto delle convenzioni barocche (dominio della vocalità su ogni altro elemento) Complesse trame legate al mondo mitologico e alla storia classica

5 Verso una nuova opera italiana ( ) Opera Seria Trame unitarie, azioni più semplici Struttura meno rigida e convenzionale Coro ha sempre più spazio Orchestra più strutturata Permane l estetica belcantistica Opera buffa (Paisiello e Cimarosa) acquisisce sempre più dignità (nobilitazione)

6 Giovanni Paisiello ( ) Domenico Cimarosa ( ) Antonio Salieri ( ) Ferdinando Päer ( ) Niccolò Piccinni ( ) Valentino Fioravanti ( ) Stefano Pavesi ( )

7 LA GRANDE STAGIONE

8 Struttura produttiva dell opera italiana del primo 800 CANTANTE IMPRESARIO COMPOSITORE LIBRETTISTA PUBBLICO

9 La vita a teatro

10 Dal sesso femminile Le dame più coscienziose [ ] volgono la schiena al palcoscenico e per il resto della serata non sentono e non vedono nulla al di fuori del loro mondo galante eccetto quando sono informate dall orchestra che sta per essere eseguita qualche aria o duo, che è segno di buon gusto o è di moda ascoltare e ammirare Sydney Morgan, Diario (1819)

11 a quello maschile. A Parigi non conosco niente di simile a questo palco dove, ogni sera, si vedono approdare successivamente quindici o venti uomini di valore (Berchet, Monti, Parini, Pellico ) ; e la musica la si ascolta quando la conversazione cessa di interessare Stendhal, Roma, Napoli, Firenze (1817)

12 BEL CANTO (XVIII-XIX sec.) Omogeneità nei registri Virtuosismo accentuato Ampio uso di melodie Orchestra Accompagnamento ritmico e armonico Lascia spazio alla voce Drammaturgia Scene costruite per il canto virtuosistico (cavatina, scena di follia o sonnambulismo) Libretto Assenza di vocali chiuse Ultime sillabe di arie tronche

13 GIOACHINO ROSSINI Pesaro 29 febbraio 1792 Passy (Parigi) 13 novembre 1868

14 i primi successi (Pietra del Paragone, Tancredi, Italiana in Algeri, Turco in Italia) periodo napoletano (Barbiere di Siviglia, Cenerentola, Donna del Lago, Maometto II, Otello, Gazza Ladra, Mosé in Egitto, Armida, Semiramide) periodo parigino (Moïse et Pharaon, Le Siège de Corinthe, Il Viaggio a Reims, Le Comte Ory, Guilleaume Tell) il grande silenzio (Stabat Mater, Inni militari, Soirées Musicales, Péchés de vieillesse, Petit Messe Solennelle)

15 OPERA OPERA BUFFA BUFFA

16 TRADIZIONE Trame Donna astuta beffa uomo ingenuo e innamorato Figure popolari più brillanti di quelle aristocratiche Temi: amore, astuzia, inganno, sesso, relativismo morale Linguaggio Lingua ancora settecentesca Incursioni dialettali (La Gazzetta) Drammaturgia Ordine e struttura delle scene (cavatina, confusione finale I atto, beffa e risoluzione II atto) RIVOLUZIONE Psicologia dei personaggi Analizzati in maniera più sfumata Rossini li veste di una forza teatrale inedita (demiurghi della scena: Fiorilla, Rosina, Isabella) Scrittura vocale esplosiva Orchestrazione molto più ricca ed eterogenea strumenti diventano protagonisti assieme ai cantanti sulla scena

17 ITALIANA IN ALGERI Venezia, Teatro San Benedetto 22 maggio 1813 Libretto: Angelo Anelli

18 OPERA SERIA

19 TRADIZIONE Trame convenzionali Mitologia classica Personaggi stereotipati e piatti. Temi: amore, incesto, delitto, vendetta. Voce trionfo del belcanto Drammaturgia Ordine e struttura delle scene per numeri chiusi Linguaggio arcaico Lingua ancora settecentesca Termini desueti e arcaici Piegato alla logica del belcanto RIVOLUZIONE Trame più semplici Guarda ad autori romantici (W. Scott) e alla letteratura nordica: Shakespeare. Orchestrazione molto più ricca ed eterogenea strumenti diventano protagonisti assieme ai cantanti sulla scena Doppi cori, orchestre sulla scena

20 SEMIRAMIDE Venezia, Teatro la Fenice 3 febbraio 1823 Libretto: Gaetano Rossi

21 VINCENZO BELLINI Catania 3 novembre 1801 Puteaux (Parigi) 23 settembre 1835

22 : primi debutti Vita e opere (10 titoli ) Adelson e Salvini, Bianca e Gernando 1827: primo trionfo con Il Pirata (Scala,commisione di Barbaja) 1829: momento di passaggio tra Parma, Milano e Genova Zaira, La Straniera : maturità (Milano e Parigi) Capuleti e Montecchi, La Sonnambula, Norma, Beatrice di Tenda e I Puritani

23 La grande rivoluzione romantica Voce come strumento drammaturgico Brillantezza sostituita dall intensità Bel canto dotato di straordinaria espressività (melodie) Orchestrazione sempre più romantica Sonorità più cupe (gusto neogotico) Superamento graduale dei numeri chiusi spazio ad una drammaturgia più libera ed espressiva

24 I PURITANI Parigi, Théâtre de la comédie italienne, 24 gennaio 1835 Libretto: Carlo Pepoli

25 GAETANO DONIZETTI Bergamo 29 novembre 1797 Bergamo 8 aprile 1848

26 Vita Studio e sperimentazione sotto la protezione di Mayr. sinfonie, musica sacra, opere buffe e semiserie con pochi veri successi (Zoraida di Granata, Emilia di Liverpool, Gabriella di Vergy) 1830 Anno di svolta Anna Bolena al Carcano di Milano con Giuditta Pasta Maturità e pazzia. Grandi successi a Milano, Napoli, Vienna e Parigi

27 OPERA SERIA

28 Trionfo del Romanticismo Vocalità sempre più espressiva Composizione sottolinea l azione drammatica con i mezzi più raffinati dell arte del canto e dell orchestrazione Ambientazioni cupe, nordiche, dal gusto gotico. Libretti tratti dalla storia e dalla letteratura tedesca e inglese

29 ANNA BOLENA Milano, Teatro Carcano 26 dicembre 183 Libretto: Felice Romani

30 OPERA BUFFA

31 Riforma nella tradizione IMPALCATURA ROSSINIANA DRAMMATURGIA CONVENZIONALE Attenzione alle sfumature psicologiche dei personaggi Realismo Sguardo sentimentale e umano CAPITOLO FINALE DELLA STORIA DELL OPERA BUFFA

32 ELISIR D AMORE Milano, Teatro della Canobbiana 12 maggio 1832 Libretto: Felice Romani

33 Giuseppe Verdi

34 COMPOSITORE ITALIANO Padre musicale del Risorgimento Figura rappresentativa della nostra cultura Fascino popolare e un po provinciale GENIO EUROPEO Compositore aperto alle altre culture Sintesi di un gusto europeo transnazionale Figura colta e raffinata

35 I primi successi

1842 1850 «Anni di galera» Nabucco 1842 I Lombardi alla prima crociata 1843 Ernani 1844 Giovanna d

36 «Anni di galera» Nabucco 1842 I Lombardi alla prima crociata 1843 Ernani 1844 Giovanna d Arco 1845 Attila 1846 I Masnadieri Il corsaro 1848 La battaglia di Legnano 1849 Stiffelio

37 Verdi e la tradizione italiana Influenza di Rossini, Bellini e Donizetti Numeri chiusi Cantante Belcanto Trame Cavatina Cabaletta Finale d atto Ogni parte divisa dall altra Verdi scrive ancora su un libretto «preconfezionato» nel rispetto della vocalità dei cantanti che ha a disposizione La scrittura di Verdi è strumentale, legata alla tradizione del belcanto La drammaturgia legata a schemi fissi, personaggi statici, poco analizzati Dimensione teatrale settecentesca

38 I MASNADIERI Londra, Her Mayesty s Theatre 1847 Scena di Amalia, atto II

39 e la sua trasformazione ( ) RIGOLETTO IL TROVATORE LA TRAVIATA MUSICA TEATRO Numeri chiusi meno rigidi Taglio più psicologico dei personaggi Voce mezzo d espressione

40 LA TRAVIATA Teatro La Fenice, Venezia, 1853 Atto II, scena II

41 La maturità

42 Les vêpres siciliennes (Parigi, 1855) Simon Boccanegra (Venezia, 1857) Un ballo in maschera (Roma, 1859) La forza del destino (San Pietroburgo, 1862) Don Carlos (Parigi, 1867) Aida (Il Cairo, 1871)

43 Grand Opéra

44 VERDI E IL GRAND OPÉRA Trame più articolate Più personaggi in scena Grandi scene collettive Scenografie più sontuose Orchestrazione più sontuosa

45 DON CARLO Opéra, Parigi 1867 Atto I, ultima scena

46 AIDA Il Cairo, Teatro Khediviale dell opera 1871 Atto III, romanza di Aida

47 L ULTIMO VERDI

48 Dopo un lungo silenzio Otello e Falstaff Forme chiuse sempre meno riconoscibili Canto sempre più espressivo e declamato Orchestrazione più sfumata, meno stereotipata Verdi si libera degli schemi alla ricerca di un suo linguaggio autonomo e proprio

49 OTELLO Teatro alla Scala, Milano, 1887 Atto IV, Preghiera di Desemona

50 Eredità di Verdi

Naviglio Piccolo Storia dell Opera L 800 italiano: da Rossini a Verdi Link ai brani Gioacchino Rossini L Italiana in Algeri https://www.youtube.com/watch?

51 Naviglio Piccolo Storia dell Opera L 800 italiano: da Rossini a Verdi Link ai brani Gioacchino Rossini L Italiana in Algeri Semiramide Vincenzo Bellini I Puritani Gaetano Donizetti Anna Bolena L Elisir d Amore Giuseppe Verdi I Masnadieri La traviata Don Carlo Aida Otello Circolo Famigliare di Unità Proletaria Milano Viale Monza 140

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