Inquinanti organici persistenti: il rischio sanitario ed il loro monitoraggio

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1 8/4/2008 Inquinanti organici persistenti: il rischio sanitario ed il loro monitoraggio Gaetano Settimo, Giuseppe Viviano, Reparto Igiene dell Aria Dipartimento Ambiente e Connessa Prevenzione Primaria Istituto Superiore di Sanità, Roma 1

2 POPs

3 POPs

4 Policlorodibenzodiossine (PCDD) Policlorodibenzofurani (PCDF) e Policlorobifenili (PCB) diossina di Seveso

5 Le sorgenti e i contributi sono vari 5

6 Fonti di emissione generalizzate: esempi di fattori di emissioni di diossine Incenerimento rifiuti a cielo aperto (μg TCDD-ITEQ/t rifiuti ) Svezia simulazione combustione Svizzera valutazione da ceneri inceneritori US EPA combustioni di rifiuti in aree rurali µg/t 450 µg/t 1, µg/t Centrali termoelettriche (μg TCDD-ITEQ/t combustibile ) a carbone a olio combustibile a orimulsion 0,024 µg/t 0,036 µg/t 0,018 µg/t Impianti di incenerimento (μg TCDD-ITEQ/t rifiuti ) considerando il rispetto del limite di emissione considerando un impianto con BAT < 0,6 µg/t 0,01 µg/t 6

7 Input (tal quale, frazioni, CDR, ecc) 1 t Recupero di energia MWh 2 (calore) 0,6 (elettricità) Nm 3 rifiuto tal quale CDR rifiuti ospedalieri bottom ash 0,15-0,30 t fly ash 0,02-0,03 t acque 0,15-0,30 m 3 7

8 negli ultimi 20 anni la Commissione ha presentato numerose proposte di atti legislativi destinati a ridurre direttamente o indirettamente le emissioni

9 proprietà intrinseche delle sostanze destino ambientale (persistenza nel suolo - emivita indicativa: 2,3,7,8-T 4 CDD = 10 anni) vie di esposizione La stima dell esposizione umana a sostanze inquinanti pericolose è una parte fondamentale della procedura di valutazione del rischio. Il calcolo dell esposizione ai diversi inquinanti deve considerare le tre vie, inalazione, ingestione, assorbimento dermico, e i vari comparti ambientali concentrazione ambientale, durata e modalità di esposizione dose assorbita (Paracelso: è la dose che fa il veleno) individuo (sesso, età, peso corporeo, patologie) dieta acqua aria suolo 9

10 Comunicazione della Commissione al Consiglio, al Parlamento Europeo e al Comitato Economico e Sociale Strategia Comunitaria sulle diossine, furani e bifenili policlorurati non si può più prescindere da un intervento mirato per evitare effetti sull ambiente e sulla salute umana derivati dalle diossine e dai PCB

11 Rapporto della Commissione Europea, DG Ambiente Compilation of EU exposure and health data (oct. 1999) misure chiave da mettere in atto: idonei limiti di concentrazione per le emissioni in atmosfera e nelle acque per le maggiori emissioni industriali i futuri regolamenti dovranno comprendere sia il flusso di massa (es.: g/anno) sia la concentrazione (ngi-teq/m 3 ), considerare alti flussi e basse concentrazioni e alte concentrazioni e bassi flussi cessazione di produzione, commercializzazione e uso di policlorobifenili negli stati membri

12 Commissione delle Comunità Europee Comunicazione della Commissione al Consiglio, al Parlamento Europeo e al Comitato Economico e Sociale (2001) Strategia comunitaria sulle diossine, i furani e i bifenili policlorurati Priorità di ricerca relative al destino e diffusione delle sostanze nell ambiente atmosferico: Priorità assoluta: misurazione delle deposizioni umide e secche; studi di modellazione nell ambiente atmosferico; diffusione e trasporto a lungo raggio. Priorità media: scomposizione di vapori/particolato di singoli congeneri; distribuzione in funzione delle dimensioni delle particelle. valutare l attuale situazione ambientale e dell ecosistema ridurre l esposizione umana alle diossine e ai PCB a breve termine mantenere a livelli sicuri l esposizione umana nel medio-lungo termine ridurre gli effetti delle diossine e dei PCB sull ambiente

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16 Il problema della verifica del rispetto del limite in presenza di dati non rilevabili

17 il principio di precauzione è alla base della strategia Comunitaria sulle diossine, i furani e i bifenili policlorurati Quinto programma di azione per l ambiente Verso la sostenibilità è stato fissato l obiettivo della riduzione del 90 % nel 2005 (rispetto ai livelli del 1985) delle emissioni di diossine nell atmosfera provenienti da fonti identificate Sesto programma di azione per l ambiente Ambiente 2010: il nostro futuro, la nostra scelta l obiettivo generale è quello di raggiungere una qualità ambientale per la quale gli agenti contaminanti di origine antropogenica non debbano rappresentare un rischio per la salute umana, né produrre effetti negativi significativi

18 Comunicazione della Commissione al Consiglio, al Parlamento Europeo e al Comitato Economico e Sociale Strategia Comunitaria sulle diossine, furani e bifenili policlorurati Traguardi raggiunti Riduzione complessiva delle emissioni, grazie alle azioni messe in atto. Direttive su inceneritori (recepite dall Italia) con valori limite delle emissioni (ELV) in linea con IPPC. Prevenzione e riduzione integrate dell inquinamento (integrated pollution prevention and control - IPPC), utilizzo delle migliori tecnologie (best available techniques - BAT), codificate nelle BAT di riferimento (BREF). Direttive Seveso ; 96/82/CE che sostituisce la 82/501/CEE, prevenzione dei pericoli di incidenti rilevanti.

19 range di emissioni in atmosfera Vecchi impianti per RSU (15 impianti per RSU)* PCDD/F ng I-TEQ/Nm 3 0,04 80 ( chiuso nel 1992) Anni 80** (emissioni stimate) PCDD/F ng I-TEQ/Nm (max emissione: ngi-teq/nm 3 ) mg/nm 3 70s 80s 90s dust HCl SOx NOx Hg Cd heavy metals * O. Hutzinger, H. Fiedler. 20 anni di incenerimento di rifiuti: problemi e soluzioni. In Atti convegno L incenerimento dei rifiuti. Bologna marzo A cura di L. Morselli, G. Viviano 19 ** WHO (1987). PCDD and PCDF emission from incinerators for municipal sewage sludge and solid waste. Evaluation of human exposure. Environmental Health Series n. 17.

20 range di valori di emissione in atmosfera da alcuni impianti europei di incenerimento di RSU 20

21 Quinto programma di azione per l ambiente Verso la sostenibilità fissa l obiettivo della riduzione del 90 % nel 2005 (rispetto ai livelli del 1985) delle emissioni di diossine nell atmosfera provenienti da fonti identificate riduz

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23 (WHO guidelines 2000) Air quality guidelines for PCDDs and PCDFs is not proposed: inhalation exposures < 5% daily intake from food Urban ambient PCDD and PCDF air concentrations are estimated about 0.1 pgi-teq/m 3 Air concentrations of 0.3 pgi-teq/m 3 or higher are indications of local emission sources that need to be identified and controlled It is difficult to calculate indirect exposure from contamination of food via deposition from ambient air. esposizione umana giornaliera Parere Commissione Consultiva Tossicologica Nazionale su PCDD/PCDF, 12/2/88, all.2 via inalatoria 0,5 pgi-teq/d via orale: acqua 0,10 suolo 1,4 alimentazione via cutanea: da particolato 0,5 da superfici 5,2 TOTALE pgi-teq/d pc 3,8-7,0 23

24 Commissione Europea, DG Ambiente Compilation of EU exposure and health data (oct. 1999) gli stati membri devono essere incoraggiati a: applicare la TDI di 1-4 pg/who-teq/kg/d introdurre sia le diossine che i PCB (dioxin like) nel calcolo della TDI ridurre quanto possibile l introduzione di diossine nell ambiente identificare i gruppi maggiormente esposti e a rischio di danno da contaminazione da diossina predisporre raccomandazioni relativamente alla esposizione per via alimentare Tolerable daily intake (TDI) quantità cumulativa di PCDD/F (unità TE) e PCB diossina-simili che può essere giornalmente assunta, per la durata di vita media, senza che si abbiano effetti tossici apprezzabili. TWI (tolerable weekly intake): 14 pg WHO_TE/kgpc (2001) 24

25 Proposta di valori guida per le deposizioni di diossina (L. Van Lieshout et al Deposition of dioxin in Flanders (Belgium) and a proposition for guide values. Atm. Env. 35 suppl. n S83-S90) assunzione giornaliera correlata deposizione media annua concessa deposizione media mensile concessa 4 pg I-TEQ kg pc 14 pg I-TEQ/m 2 d 27 pg I-TEQ/m 2 d 3 pg I-TEQ kg pc 10 pg I-TEQ/m 2 d 20 Pg I-TEQ/m 2 d 1 pg I-TEQ kg pc 3,4 pg I-TEQ/m 2 d 6,8 pg I-TEQ/m 2 d Germania: Linea guida per aria ambiente 150 fg I-TE/m 3 Linea guida per le deposizione 15 pg I-TE/(m 2 d) LAI-Laenderausschuss fuer Immissiosschutz (comitato degli stati per la protezione ambientale) 25

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