PIANO DI RAZIONALIZZAZIONE DELLE SOCIETA PARTECIPATE DALLA CAMERA DI COMMERCIO DI CREMONA AI SENSI DEL COMMA 611 DELLA LEGGE N

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1 IBERAZIONE N. PIANO DI RAZIONALIZZAZIONE LE SOCIETA PARTECIPATE DALLA CAMERA DI COMMERCIO DI CREMONA AI SENSI COMMA 611 LA LEGGE N. 190/2014 (LEGGE DI STABILITA 2015) RELAZIONE SUI RISULTATI CONSEGUITI Marzo 2016 Nel corso degli ultimi anni il Legislatore ha posto in essere numerosi provvedimenti volti alla valorizzazione, al riordino e alla razionalizzazione del sistema delle partecipazioni detenute dalle pubbliche amministrazioni ivi comprese le Camere di Commercio al fine di assicurare un incremento dell efficienza, dell efficacia e dell economicità dell intervento pubblico e di generare risparmi. In quest ambito è intervenuta dapprima la Legge 24 dicembre 2007, n. 244 (Finanziaria 2008) che, nell intento di tutelare la concorrenza e il mercato, ha dato il via a un percorso volto alla ridefinizione e al riposizionamento dell intervento pubblico nel settore della produzione di beni e servizi laddove non risultasse strettamente necessario per il perseguimento delle finalità istituzionali. Il processo di razionalizzazione così avviato è stato successivamente completato dalla Legge 23 dicembre 2014, n. 190 (Legge di stabilità 2015) che all art. 1, comma 611, ha imposto anche alle Camere di Commercio, a decorrere dal 1 gennaio 2015, un processo di razionalizzazione delle società e delle partecipazioni societarie direttamente o indirettamente possedute, in modo da conseguire la riduzione delle stesse entro il termine del 31 dicembre Con deliberazione presidenziale n. 3 del 31/03/2015, successivamente ratificata dalla Giunta camerale con deliberazione n. 22 del 13/04/2015, la Camera di Commercio di Cremona ha approvato il Piano di razionalizzazione delle società partecipate tenendo conto dei seguenti criteri indicati dalla normativa: a) eliminazione delle società e delle partecipazioni societarie non indispensabili al perseguimento delle proprie finalità istituzionali, anche mediante messa in liquidazione o cessione; b) soppressione delle società che risultino composte da soli amministratori o da un numero di amministratori superiore a quello dei dipendenti; c) eliminazione delle partecipazioni detenute in società che svolgono attività analoghe o similari a quelle svolte da altre società partecipate o da enti pubblici strumentali, anche mediante operazioni di fusione o di internalizzazione delle funzioni; d) aggregazione di società di servizi pubblici locali di rilevanza economica; e) contenimento dei costi di funzionamento, anche mediante riorganizzazione degli organi amministrativi e di controllo e delle strutture aziendali, nonché attraverso la riduzione delle relative remunerazioni. Il piano di razionalizzazione aveva così previsto:

2 IBERAZIONE N. A) Dismissioni di partecipazioni: n. 4 società per le quali, pur essendo ammissibile la partecipazione ad esse, è stato deciso lo scioglimento o la liquidazione della quota: Infracom Italia S.p.A. Agroqualità S.p.A. Dintec scrl Isnart scpa B) Partecipazioni in liquidazione: Retecamere scarl Tirreno Brennero srl C) Partecipazioni da mantenere: - n. 6 società in house per le quali non è venuto meno il nesso di strumentalità che aveva portato a seconda dei casi - alla loro costituzione o all ingresso nel capitale sociale; Infocamere S.p.A. IC Outsourcing scrl Job Camere srl (in liquidazione dal luglio 2015 dopo l approvazione del piano) Digicamere scrl Borsa Merci Telematica Tecnoservicecamere scpa - n. 7 società che svolgono servizi di interesse economico generale ex art. 2 l. n. 580/1993 e s.m.i.: Autostrade Centro Padane S.p.A. (in corso di dismissione a partire da novembre 2015) Autostrade Lombarde S.p.A. CremonaFiere S.p.A. Gal Oglio Po s. cons. a r.l. Reindustria srl SOGEAP Soc. gestione Aeroporto Parma Tecno Holding S.p.A. Come previsto dalla normativa sopra richiamata, entro il 31 marzo 2016, si rende necessario predisporre una relazione relativa ai risultati conseguiti in attuazione del piano che andrà trasmessa alla competente sezione regionale della Corte dei Conti e pubblicata nel sito internet istituzionale. La Camera di Commercio di Cremona è quindi chiamata, al fine di dare piena attuazione al dettato legislativo, a redigere e approvare la relazione relativa ai risultati conseguiti. RISULTATI CONSEGUITI Si premette innanzitutto che, con riguardo alle società indispensabili per il conseguimento delle finalità istituzionali dell Ente, permangono tutte le condizioni già evidenziate nel Piano 2015 che avevano portato la Giunta alla decisione di mantenimento delle relative partecipazioni, ad eccezione della partecipazione in Autostrade Centro Padane per la motivazioni sotto evidenziate.

3 IBERAZIONE N. Per quanto attiene, invece, ai risultati conseguiti, di seguito si riporta un analitico resoconto di quanto realizzato in attuazione del Piano 2015, in termini di dismissione delle partecipazioni, razionalizzazioni ovvero risparmi di costi. A) Dismissioni di partecipazioni: Il piano aveva previsto il completamento della procedura di dismissione della partecipazione detenuta in Infracom spa già deliberata ai sensi dell art. 1, co. 569, legge n 147/2013 e aveva previsto le dismissioni delle partecipazioni in Agroqualità s.p.a., Dintec scrl e Isnart s.c.p.a. Il risultato dell attività posta in essere dalla Camera di Commercio è il seguente: A1. Infracom Italia S.p.A. La società ha per oggetto le attività di sviluppo, realizzazione e commercializzazione di prodotti e servizi di informatica, telematica e telecomunicazione e la realizzazione, installazione e gestione di infrastrutture e reti di telecomunicazione sia in proprio che per conto terzi. Le finalità della società appaiono in linea con gli scopi delle singole CCIAA (criterio a), inoltre il numero di amministratori è inferiore al numero di addetti (criterio b). La partecipazione alla società non comporta costi per la Camera di Cremona. La Camera di Commercio di Cremona aveva già avviato, nel dicembre 2014, la procedura di dismissione della partecipazione attraverso un asta pubblica andata deserta. E seguita richiesta di rimborso ai sensi dell art. 1, comma 569, L. 147/2013 che, a tutt oggi, non ha avuto esito. La società ha trasmesso una nota con la quale affermava di non poter accogliere la richiesta di questo Ente in ragione della non applicabilità al caso di specie del meccanismo di cessazione ope legis introdotto dalla legge 147/2013. Ad avviso di Infracom, infatti, l attività svolta dalla società era da considerarsi di interesse generale e, pertanto, non riconducibile al divieto di cui all art. 3 comma 27 della Legge di stabilità La società non dava pertanto seguito alle richieste dell Ente che rimangono, allo stato, disattese né la questione risulta sia stata sottoposta all Assemblea dei Soci. A2. Agroqualità S.p.A. (società di sistema) La società ha per oggetto sociale la fornitura di servizi di controllo, ispezione e certificazione relativamente ai sistemi di gestione, ai processi, ai prodotti, ai servizi, al personale, secondo schemi volontari o regolamentati da norme nazionali, comunitarie e internazionali. La società esercita le proprie attività e servizi sui temi della qualità, dell'ambiente, della sicurezza, dell'etica e per la valorizzazione del Made in Italy. Il sistema camerale lombardo partecipa con una quota complessiva pari al 4,60%, attraverso le CCIAA di Milano, Pavia e Cremona che affiancano l Unione regionale. Per quanto riguarda la partecipazione detenuta in Agroqualità S.p.A. pari al 0,23% del Capitale Sociale si è proceduto al tentativo di cessione della quota mediante asta pubblica che purtroppo è andata deserta. A seguito dell esito negativo dell asta, è stata richiesta alla società la liquidazione della quota di competenza della CCIAA di Cremona, ai sensi dell art. 1, comma 569 della legge n. 147/2013. La società ha risposto che la normativa vigente ed applicabile in materia non prevede la liquidazione in denaro delle azioni secondo le procedure richiamate.

4 IBERAZIONE N. Il valore nominale della partecipazione è pari a 4.619,58 mentre il patrimonio netto è pari, al 31/12/2014, a 4.790,55. Il risultato di esercizio del 2014 era pari a euro La Camera non corrisponde nessun contributo annuale alla società. Si conferma la volontà di procedere alla dismissione della quota tramite iniziative che verranno concordate con il sistema camerale come verrà precisato nelle conclusioni. A3. Dintec scrl (società di sistema) La società, nell ambito dei prodotti e dei processi produttivi dei settori agricolo, artigiano, industriale e dei servizi, e della pubblica amministrazione, ha per oggetto principale l'ideazione, la progettazione e la realizzazione di interventi sui temi dell innovazione, della qualità e della certificazione anche indirizzate ad azioni di informazione, sensibilizzazione e stimolo per la competitività delle piccole e medie imprese. Le Camere di Commercio di Sondrio, Pavia e Cremona sono presenti nel capitale della società. La partecipazione alla società non comporta costi per la Camera di Commercio di Cremona. A seguito della decisone di dismissione della partecipazione si è provveduto a offrire in prelazione ai soci la quota di pertinenza della Camera di Cremona. A seguito di esito negativo della procedura si è provveduto ad esperire asta pubblica che è andata deserta. Si stanno valutando soluzioni di sistema per dismettere la partecipazione come verrà precisato nelle conclusioni. A4. Isnart scpa (società di sistema) La società ha per oggetto la realizzazione per conto degli azionisti di studi e ricerche sul turismo, indagini, rilevazioni e progetti di fattibilità, utilizzando sia la struttura interna che collaborando con terzi. La compagine societaria è composta da 78 CCIAA, 10 Unioni Regionali e Unioncamere nazionale. Il sistema camerale lombardo copre oltre il 21% dell azionariato con le CCIAA di Brescia, Cremona, Lecco, Mantova, Milano e Pavia che affiancano Unioncamere Lombardia. Nel dicembre 2014, sia la CCIAA di Milano (,49%) che quella di Pavia (0,19%) hanno indetto aste pubbliche per la cessione delle loro partecipazioni nella società. Rispetto ai criteri suggeriti dalla Legge di stabilità 2015, la coerenza della società rispetto alle funzioni del sistema camerale viene confermata dallo stato di in house. Il rapporto numerico amministratori/addetti e la salute finanziaria della società non presentano elementi di criticità. Ciononostante la Camera di Commercio di Cremona intende alienare la partecipazione nella società in quanto non appare strategica rispetto alle finalità dell Ente. A tal fine è stata inviata nota di recesso dalla società ai sensi dell art. 30 dello statuto sociale. Allo stato attuale si è ancora in attesa degli esiti di questa richiesta, consapevoli della necessità di assicurare comunque la continuità aziendale anche per far sì che la società proceda all attività di promozione di certificazione del marchio Ospitalità Italiana per la quale è stato riconosciuto un contributo di euro 2 milioni dalla legge 27 dicembre 2013, n. 147, art. 1, comma 28.

5 IBERAZIONE N. Nel 2015 la Camera di commercio di Cremona ha corrisposto alla società un contributo annuo di euro 3.000,00. Si conferma la volontà di procedere alla dismissione della quota tramite iniziative che verranno concordate con il sistema camerale come verrà precisato nelle conclusioni. Oltre a queste, la Giunta camerale nel novembre 2015 aveva deciso di dismettere una quota parte di Autostrade Centro Padane. A5. Autostrade Centro Padane S.p.A. La società ha per oggetto principale la promozione, la progettazione, la costruzione e gestione in Italia ed all estero di autostrade o tratte autostradali, compresa l autostrada Piacenza Cremona - Brescia. Svolge altresì tutte le attività analoghe, quali opere pubbliche o di pubblica utilità, strumentali e/o ausiliarie del servizio autostradale. Il sistema camerale lombardo partecipa con una quota del 14,13% attraverso le Camere di Commercio di Brescia e Cremona. La società è in linea con le finalità e gli scopi statutari delle Camere di commercio (criterio a). Il numero di amministratori è inferiore al numero di addetti (criterio b). I principali indicatori sono in continuo aumento, segno di una buona redditività della società, anche le principali voci di bilancio evidenziano una leggera crescita. Anche per il 2015 viene previsto un risultato di bilancio positivo. Si ricorda che il capitale sociale di Autostrade Centro Padane spa ammonta attualmente ad ,00, distribuito in azioni del valore nominale di 10,00 ciascuna. La Camera di Commercio di Cremona detiene una partecipazione del 5,7105% del capitale sociale, corrispondente a azioni per un valore nominale complessivo di ,00. Tenuto conto che è stata espletata la gara per l affidamento della gestione della tratta autostradale oggi gestita da Autostrade Centro Padane, la Giunta camerale, nel novembre 2015, ha deciso di rivedere la decisione di mantenere la partecipazione nella società ponendo in vendita azioni pari al 4% del capitale sociale. La società infatti pur cessando la gestione in concessione del tratto autostradale della A21 manterrà la maggioranza nel capitale sociale di Stradivaria spa, società che si è aggiudicata la concessione per la realizzazione della tratta autostradale Cremona Mantova. L asta finalizzata alla vendita del pacchetto azionario della Camera di commercio di Cremona, attuata congiuntamente agli altri Enti pubblici partecipanti, è però andata deserta. Attualmente sono in corso di definizione le future strategie relative alla gestione della società, strategie che andranno attentamente valutate dalla Camera per salvaguardare gli interessi del territorio e del patrimonio camerale. La società, in ogni caso, rispetta i criteri imposti dalla Legge di stabilità 2015, non comporta costi per la Camera di Cremona e presenta una sicura situazione economicofinanziaria. B) Partecipazioni in liquidazione Si conferma lo stato di liquidazione delle società:

6 IBERAZIONE N. B1. Retecamere scarl (società di sistema) La società è liquidazione dal 4 settembre Si è in attesa degli esiti della procedura. La Camera non sostiene oneri per la società. B2. Tirreno Brennero srl La società è in liquidazione dal 20 maggio Si è in attesa degli esiti della procedura. La Camera non sostiene oneri per la società. Oltre a queste società, nel 2015, è entrata in liquidazione anche: B3. Job Camere srl (società di sistema) La società svolgeva attività a favore dei soci per la fornitura professionale di manodopera a tempo indeterminato o a termine, per lo svolgimento di attività di mediazione tra domanda e offerta di lavoro, ricerca e selezione del personale. La partecipazione della Camera di Commercio di Cremona al capitale può considerarsi simbolica, corrispondendo a nominali euro 389 corrispondenti a un valore di patrimonio netto di euro 2.333,78. La Camera di Commercio di Cremona nel marzo 2015 aveva deciso di mantenere la partecipazione in considerazione della possibilità di avvalersi dei servizi della società con la formula in house. Tuttavia la società è stata posta in liquidazione nel luglio Si è in attesa degli esiti della procedura. C) Partecipazioni da mantenere C1. Autostrade Lombarde S.p.A. La società ha per oggetto la promozione, la progettazione, la costruzione e la gestione di autostrade o strade assentite in concessione a norma di legge, nonché di altre infrastrutture di comunicazione, di trasporto e di telecomunicazione. La società può inoltre assumere incarichi per conto terzi o comunque sfruttare a fini economici le conoscenze e le esperienze acquisite in relazione alle attività sociali. Al capitale sociale della società partecipano, oltre alla Camera di Commercio di Cremona, anche le Camere di Brescia, Bergamo e Milano arrivando complessivamente a detenere il 3,47%. La società ha finalità in linea con gli scopi statutari delle Camere di commercio (criterio a). Dall'analisi della "società" emerge uno squilibrio tra il numero di amministratori e di addetti che non soddisfa criterio b) ma che si ritiene compatibile con la natura di Holding della società. Dal lato economico finanziario la società evidenzia nel 2014 una netta riduzione dei costi di personale e un risultato positivo di bilancio. La partecipazione alla società non comporta costi per la Camera di Commercio di Cremona. La Camera di Commercio di Cremona intende mantenere la propria partecipazione azionaria nella società in quanto ritiene fondamentale supportare le infrastrutture del territorio monitorando attentamente l andamento della società. C2. Borsa Merci Telematica Italiana Scpa (società di sistema)

7 IBERAZIONE N. La società fornisce ai produttori agricoli, agli operatori della pesca, alle cooperative ed altri organismi associativi detentori della merce, i servizi primari e accessori per consentire agli operatori, collegati al sistema telematico da postazioni remote, la trattazione quotidiana e continua delle negoziazioni, nonché tutti i servizi informativi relativi ai listini ed ai prezzi. Si tratta di una società di sistema - costituita ai sensi del D.M. 174/06 art. 8 comma 4 e successive modifiche partecipata da 80 Camere di commercio, 3 Unioni regionali e Unioncamere italiana. A livello di sistema camerale lombardo, oltre a Unioncamere Lombardia, sono presenti tutte le Camere ad eccezione di Como, Monza e Brianza, Sondrio e Varese. Rispetto alla Legge di Stabilità 2015, la società può ritenersi indispensabile per il sistema camerale, anche sulla base del D.M. 174/06 che invita tutte le CCIAA ad entrare nella compagine societaria. Tutti gli altri parametri dal rapporto numerico amministratori/addetti all eventuale sovrapposizione con strutture analoghe, alla stessa salute finanziaria non evidenziano elementi per proporne la dismissione. La Camera di Cremona aveva quindi deciso di mantenere la partecipazione. La partecipazione della Camera di Commercio di Cremona in Borsa Merci Telematica Italiana è di euro 1.198,48 di valore nominale, pari allo 0,05% del capitale sociale. La valutazione della partecipazione a patrimonio netto al era pari a 1.244,24. Per quanto riguarda il richiesto contenimento dei costi per permettere la riduzione del contributo consortile si segnala che il piano di razionalizzazione della società evidenziava risparmi prospettici rispetto all esercizio 2014 con riferimento al costo del personale, ai costi di funzionamento e ai costi per collaborazioni professionali. Per l esercizio 2015 è stato conseguito un azzeramento totale delle spese per collaborazioni professionali come previsto nel piano. Infine in base al budget 2016 è possibile stimare ulteriori risparmi rispetto al 2015 riguardanti il costo del personale pari a,4% e i costi di funzionamento 4,2%. Di conseguenza il contributo consortile ha registrato la stessa riduzione prevista per il diritto annuo, passando da euro del 2014 a euro del 2015 e per il 2016 a euro Il risparmio ottenuto nel 2015 dalla Camera è pari quindi a 2.910,00. C3. CremonaFiere S.p.A. La società ha per oggetto: la gestione di quartieri fieristici e dei servizi connessi; l organizzazione di manifestazioni fieristiche, mostre, congressi, conferenze, tavole rotonde ed eventi e servizi accessori e collaterali. Stante lo scopo promozionale della società, al suo capitale sociale concorrono oltre alla Camera di Commercio di Cremona altri enti del territorio (Comune e Provincia). La società è in linea con gli scopi delle Camera di commercio, sia in termini di sviluppo infrastrutturale che di promozione del territorio (criterio a). Il numero di amministratori è inferiore al numero di addetti (criterio b). Dal lato economico si registra una sostanziale stabilità del valore della produzione nel triennio e del patrimonio netto. Il risultato d'esercizio è positivo per i tre anni oggetto dell'analisi, aspetto molto positivo considerate le difficoltà del settore fieristico. La società è in linea con i criteri imposti dalla Legge di stabilità 2015.

8 IBERAZIONE N. Anche i risultati del bilancio 2015 sono previsti in positivo mentre la società ha perseguito obiettivi di riduzione dei costi in linea con quanto registrato nel La CCIAA di Cremona intende mantenere la propria partecipazione proseguendo nell attento monitoraggio della gestione della società. La partecipazione alla società non comporta erogazione di contributi in conto gestione per la Camera di Cremona. C4. Digicamere S.C.A R.L. (società di sistema) La società ha per oggetto la gestione e l'automazione dei servizi e delle attività connotate da organizzazione imprenditoriale, nell interesse e per conto dei consorziati e con criteri di economicità gestionale. Coerentemente con la sua missione la società può progettare, acquisire, gestire e sviluppare: sistemi e reti telematiche, progetti software, sistemi elettronici, banche dati, controlli di processo, ogni altra apparecchiatura, prodotto, servizio o tecnologia afferente l elaborazione e la trasmissione di informazioni e l erogazione di servizi per via telematica. Si tratta della consortile del sistema camerale lombardo che con la sola eccezione della CCIAA di Lecco - partecipa al capitale societario, in compartecipazione con Infocamere e Ecocerved. Digicamere rappresenta la società strumentale delle CCIAA lombarde e della stessa Unione Regionale e rispetto ai criteri suggeriti dalla Legge di Stabilità 2015 non presenta alcun elemento di criticità. La partecipazione in Digicamere non comporta la corresponsione di alcun contributo. C5. Gal Oglio Po s. cons. a r.l. La società ha per oggetto la promozione di nuove iniziative economiche e la valorizzazione del territorio nel campo della tutela e del miglioramento ambientale, dell'agricoltura e del terziario attraverso la gestione del piano di sviluppo locale stimolando la collaborazione tra enti locali e imprenditorialità. Le Camere di Commercio di Cremona partecipa con quote pari al 5,19% del capitale sociale. La società è in linea con le finalità e gli scopi statutari delle Camere di commercio (criterio a), ma non risulta soddisfatto il criterio b) della Legge di stabilità 2015 in quanto il numero di amministratori è superiore a quello degli addetti. Non sono previsti compensi per gli amministratori, il bilancio 2014 ha chiuso in utile ed è previsto un risultato positivo anche per il Il contributo a carico della Camera di Commercio di Cremona è rimasto stabile. C6. IC Outsourcing scrl (società di sistema) La società ha lo scopo di fornire servizi necessari alle Camere di Commercio gestendo attività di immagazzinamento e conservazione di archivi cartacei e provvedendo alla loro conservazione con strumenti ottici, fornendo servizi di acquisto ed elaborazione dati, gestendo il patrimonio immobiliare anche attraverso la gestione logistica funzionale e amministrativa delle sedi e uffici di rappresentanza. Tutte le Camere di Commercio lombarde partecipano al capitale della società con una quota complessiva del 10,39%.

9 IBERAZIONE N. La società è in linea con le finalità e gli scopi statutari delle Camere di commercio (criterio a). Il numero di amministratori è inferiore al numero di addetti (criterio b). L'analisi delle principali voci di bilancio nel triennio evidenzia un incremento del valore della produzione (+21%) e in continua crescita; in aggiunta si registra un incremento del patrimonio netto (+42%). Nonostante un decremento del risultato netto d'esercizio nel 2013, comunque positivo, la società si presenta solida dal lato economico e finanziario. La partecipazione alla società non comporta la corresponsione di un contributo consortile annuo da parte dei soci. C7. Infocamere S.c.p.A. (società di sistema) La società ha lo scopo di approntare, organizzare e gestire per conto delle Camere di commercio italiane un sistema informatico nazionale in grado di trattare e distribuire atti, informazioni e documenti soggetti a pubblicità legale e che scaturiscono da albi, ruoli elenchi e repertori detenuti dalle Camere di commercio. Si tratta della società delle Camere di commercio che gestisce il Registro delle Imprese. A livello di sistema camerale lombardo, la società è partecipata da tutte e 12 le CCIAA, con quote che variano dal 15% di Milano allo 0,00002% di Monza e Brianza, e dalla stessa Unioncamere Lombardia (0,0002%). Rispetto ai criteri suggeriti dalla Legge di stabilità 2015, Infocamere risulta essere indispensabile per il sistema camerale per la gestione informatica del Registro delle Imprese; non presenta discrasie in termini di numerosità tra amministratori e addetti, è l unica struttura a livello nazionale a svolgere le attività di cui sopra e presenta una buona salute finanziaria, nei diversi indicatori eco-finanziari analizzati. La partecipazione in Infocamere comporta per la Camera di Commercio di Cremona la corresponsione di un contributo consortile annuo. Il budget 2015 già prevedeva una riduzione di tale contributo nella misura del 35% rispetto al 2014 (in linea con la riduzione del diritto annuale). A tal proposito si segnala che Infocamere per l anno 2015 ha deciso di ridurre straordinariamente i contributi consortili del 70%. Il risparmio quindi è pari a euro ,00. C8. Reindustria srl ora REI Reindustria Innovazione scarl La società ha lo scopo di incentivare lo sviluppo sostenibile dell'attività economicoproduttiva della provincia di Cremona, con particolare riferimento ai criteri dell'innovazione. Vista la finalità della società, la Camera di Commercio di Cremona è l unica Camera a partecipare al suo capitale, a cui contribuiscono anche altre istituzioni del territorio (principali comuni della provincia, fra cui il capoluogo, e Provincia di Cremona). La società ha finalità in linea con gli scopi della Camera di Commercio (criterio a). Il numero di amministratori è superiore al numero di addetti (criterio b) ma gli stessi non percepiscono compensi. A seguito dell approvazione del Piano di razionalizzazione delle società partecipate dalla Camera di Commercio di Cremona, l Ente ha chiesto a Reindustria srl e al Consorzio Crema Ricerche di avviare un processo di fusione. Analoga decisione è stata assunta dai principali enti rappresentati in Reindustria: Provincia di Cremona, Comuni di Crema, Cremona e Casalmaggiore.

10 IBERAZIONE N. La società ha pertanto nel corso del mese di ottobre 2015 deliberato la fusione mediante incorporazione del Consorzio Sviluppo e Valorizzazione dei Processi di Innovazione (Crema Ricerche). Il nuovo soggetto si è formalmente costituito nel dicembre La procedura permetterà un risparmio nel contributo in conto gestione stimabile in per l esercizio C9. SOGEAP Soc. gestione Aeroporto Parma L attività societaria consiste nello sviluppo, progettazione, realizzazione, adeguamento, gestione, manutenzione ed uso degli impianti e delle infrastrutture per l esercizio dell attività aeroportuale, nonché delle attività connesse o collegate purché non a carattere prevalente. In particolare la società si propone di attivare nel territorio parmense infrastrutture e servizi di trasporto aereo organicamente adeguati alla dimensione dei traffici e al grado dello sviluppo economico-sociale della provincia. La partecipazione della Camera di Commercio di Cremona è in linea con il perseguimento delle finalità istituzionali dell'ente stesso che prevedono anche la promozione, la realizzazione e la gestione di strutture e infrastrutture di interesse economico (criterio a). Il numero di amministratori è inferiore a quello degli addetti (criterio b). Inoltre, la SOGEAP non svolge attività analoghe ad altre società partecipate dalla CCIAA (criterio c). Dal lato economico finanziario la società ha registrato una perdita anche nel La partecipazione alla società non comporta costi diretti per la Camera di Cremona. La Camera di Cremona ritiene strategico mantenere la propria partecipazione. C10. Tecno Holding S.p.A. (società di sistema) La società ha per oggetto l attività di assunzione e gestione di partecipazioni in società italiane ed estere, qualunque ne sia l oggetto sociale incluse quelle in società di gestione del risparmio nonché di finanziamento sotto qualsiasi forma e di coordinamento tecnico, finanziario e amministrativo delle società partecipate, anche indirettamente, nonché l esercizio nei confronti di queste ultime di attività di indirizzo, rimanendo espressamente vietato lo svolgimento delle predette attività nei confronti del pubblico. Si tratta della "holding" del sistema camerale per la assunzione e la gestione delle partecipazioni, in gran parte in società infrastrutturali. I 79 soci attuali sono quasi tutte Camere di commercio (75), Unioncamere italiana, UR Emilia Romagna e le Holding delle CCIAA di Milano e Roma. Rispetto ai criteri della Legge di stabilità 2015, può essere considerata in piena coerenza con le finalità istituzionali dei propri soci sulla base dell'art. 2 L.580/93 (criterio "a"). Il criterio "b" sul rapporto numerico amministratori/addetti è di difficile applicazione rispetto alla società in quanto "holding", nata proprio con l'intento di razionalizzare le diverse partecipazioni ovvero per rendere più efficace il proprio intervento in alcuni settori. La salute finanziaria nell'ultimo triennio è fuori discussione. La società ha informato i soci di avere in previsione un operazione di riorganizzazione societaria. Si segnala che la società sta implementando l operazione di razionalizzazione prevista in particolare dismettendo e ottimizzando la vendita di alcuni suoi immobili di proprietà.

11 IBERAZIONE N. Inoltre si conferma che la società negli ultimi anni ha sempre registrato risultati positivi di bilancio ed il patrimonio esistente è stato creato attraverso il reinvestimento degli utili conseguiti. Pur non evidenziando elementi da giustificare l'immediata dismissione della propria partecipazione la Camera di Commercio di Cremona, intende valutare la possibilità di una valorizzazione della propria partecipazione. Per questo la Camera di Cremona si riserva di decidere nei prossimi mesi l alienazione della partecipazione in parola. La partecipazione alla società non comporta oneri per la Camera. Al contrario, la società paga ai soci dividendi ( 1.566,91 sia nel 2014 che nel 2015). C11. Tecnoservicecamere scpa (società di sistema) La società offre servizi tecnici per il patrimonio immobiliare dei propri soci operando nei settori della progettazione, direzione lavori e sicurezza nei cantieri, global service e facility management, offrendo inoltre un servizio di assistenza tecnicoamministrativa volta a curare le procedure burocratiche di appalto. A livello nazionale, è partecipata da oltre 100 CCIAA, 7 Unioni Regionali, Unioncamere nazionale. Come sistema camerale lombardo, è partecipata da tutte e 12 le CCIAA, con quote che variano dal 19,42% di Milano allo 0,002% di Sondrio, e dalla stessa Unioncamere Lombardia (0,65%). La società rispetta tutti i criteri dettati dal comma 611 della legge di stabilità Dal lato economico finanziario, Tecnoservicecamere è una società solida con un trend positivo dei principali indicatori eco-fin nel triennio La partecipazione alla società non comporta costi per la Camera di Cremona. La Camera di Commercio di Cremona intende mantenere la propria partecipazione, anche in considerazione del piano di contenimento dei costi comunicato dalla società e relativo agli Organi (-20%), al personale (-8%) e alle spese generali (-10%). Si chiederà comunque alla società di prevedere anche un piano di razionalizzazione delle proprie partecipazioni. SINTESI DEI RISPARMI CONSEGUITI I risparmi conseguiti derivano essenzialmente da riduzione dei contributi consortili Borsa Merci telematica 2.910,00 - Infocamere s.c.p.a ,00 - Fusione Reindustria Crema Ricerche ,00 TOTALI , ,00 CONCLUSIONI

12 IBERAZIONE N. A margine della relazione che si produce, si rende necessario rappresentare la posizione particolare che nell ambito delle partecipazioni detenute dall Ente rivestono alcune società partecipate dal sistema camerale, nelle quali la partecipazione risulta frazionata tra un numero significativo di Camere di commercio e nelle quali è presente anche Unioncamere, ente di rappresentanza delle Camere stesse. Si tratta di società per le quali fu a suo tempo compiuta una scelta collegiale tra gli enti camerali in ordine alla loro costituzione, quali supporti specializzati negli ambiti di servizio a più diretto impatto verso le imprese. Il loro numero si è ridotto in questi anni, ma ve ne sono comunque alcune che continuano ad operare. Il permanere delle motivazioni che ne hanno giustificato l impianto al di là delle previsioni che saranno contenute nel decreto legislativo delegato di riordino delle società pubbliche dovrà essere valutato, a livello complessivo di sistema camerale a seguito dell emanazione del D.Lgs di attuazione dell art.10 della legge 124/2015. E alla luce dei contenuti che tale riforma avrà su funzioni e mission istituzionali delle Camere che, naturalmente, potranno essere formulate valutazioni più compiute sulla strumentalità e, quindi, sul mantenimento o meno di tali entità societarie. E, pertanto, di tutta evidenza che le valutazioni fin qui fatte da ciascuna Camera in attuazione delle leggi di stabilità 2014 e 2015 non hanno tenuto conto, per evidenti ragioni, del se e quanto tali società possano essere o meno funzionali ai nuovi compiti istituzionali che attendono le Camere di commercio nello scenario post riforma. A ciò si aggiunga che le analisi sull impatto di tali decisioni stanno mettendo in evidenza possibili criticità a livello generale di sistema camerale nel rapporto tra i risparmi (per la singola Camera) derivanti dalla fuoriuscita ed i costi (per il sistema nel suo insieme, e quindi anche per la stessa Camera uscente) di soluzioni alternative a tali società per gestire il servizio secondo un efficienza omogenea e diffusa sul territorio nazionale (quello sul quale oggi operano le società che verrebbero eliminate, se si portassero a compimento le dismissioni decise). Sulla base di questo scenario andranno gestite le procedure di dismissioni nelle società del sistema camerale decise dalla Camera di Cremona con particolare riferimento a Isnart, Agroqualità e Dintec la cui dismissione è stata decisa in sede di approvazione del piano di razionalizzazione nel marzo Sulla base delle indicazioni che Unioncamere ha espresso con riguardo alle società nazionali per le quali la dismissione si è stabilita ex novo nei piani di razionalizzazione, si intende arrivare per queste partecipazioni a decreto legislativo di riforma emanato - a scelte assembleari che siano frutto del confronto tra le Camere socie sul contenuto della decisione finale da assumere, in modo da determinare in generale un assetto per le Camere che nel ridurre numero e partecipazioni salvaguardi comunque le utilità necessarie per il loro futuro. Con successive comunicazioni si darà conto degli esiti, sulle singole società, del lavoro congiuntamente svolto con le altre Camere socie. Si sottolinea, inoltre, la difficoltà, sopra evidenziata, incontrata nella dismissione della partecipazione in Infracom Italia s.p.a. per la indisponibilità della società alla restituzione della quota.

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