Nota. Informativa. POvita Pensione Più

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1 Nota Informativa POvita Pensione Più /114

2 I prodotti POvita Assicurazioni sono distribuiti da: MOD POvita Compagnia di Assicurazioni S.p.A. Sede Legale e Direzione Generale: Via Università, PARMA - Tel Fax Sede Amministrativa: Via C. Marenco, TORINO Ufficio Distaccato: Via Armorari, MILANO - Tel Fax Capitale Sociale e ,00 Interamente versato Part. IVA Cod. Fisc e Num. di Iscrizione al Registro delle Imprese Ufficio di Parma N Impresa autorizzata all esercizio delle assicurazioni vita con decreto Ministero Industria e Commercio del 21/06/90 (Gazzetta Ufficiale del 29/06/90)

3 1 2 indice SCHEDA SINTETICA...9 A. Presentazione di POvita PENSIONE PIÙ...11 A.1 Elementi di identificazione di POvita PENSIONE PIÙ...11 A.2 Destinatari...11 A.3 Tipologia, natura giuridica e regime previdenziale...11 B. La partecipazione alla forma pensionistica complementare...12 B.1 Adesione a POvita PENSIONE PIÙ...12 B.2 Documentazione a disposizione dell aderente...12 C. Recapiti utili...12 C.1 Sede della Compagnia...12 C.2 Comunicazioni alla Compagnia...13 D. Tavole di sintesi delle principali caratteristiche di POvita PENSIONE PIÙ...13 D.1 Contribuzione...13 D.2 Proposta di investimento...14 D.3 Rendimenti storici...14 D.4 Costi nella fase di accumulo...15 D.5 Indicatore Sintetico dei Costi...16 CARATTERISTICHE DELLA FORMA PENSIONISTICA COMPLEMENTARE...17 A. Informazioni generali...19 A.1 Lo scopo...19 A.2 La costruzione della prestazione complementare...19 A.3 Il Responsabile...20 B. La contribuzione...20 B.1 Il finanziamento di POvita PENSIONE PIÙ...20 B.2 Opportunità riservata ai lavoratori dipendenti...21 C. L investimento...22 C.1 Indicazioni generali...22 C.2 La Gestione interna separata...23 D. Le prestazioni pensionistiche (Pensione complementare e liquidazione del capitale)...25 D.1 Determinazione dell importo delle prestazioni pensionistiche D.2 Prestazione erogata in forma di rendita pensione complementare...26 D.3 Prestazione erogata in forma di capitale liquidazione del capitale...28 E. Le prestazioni nella fase di accumulo...28 E.1 Anticipazioni...29 E.2 Riscatti...29 E.3 Prestazione in caso di decesso prima del pensionamento...30 E.4 Trasferimento della posizione individuale ad altra forma pensionistica complementare...30 F. I Costi...31 F.1 Costi nella fase di accumulo...31 /114

4 4/ F.2 Costi nella fase di erogazione della rendita...32 G. Il regime fiscale...32 G.1 Regime fiscale dei versamenti...32 G.2 Regime fiscale dei risultati maturati durante la fase di accumulo 33 G.3 Regime fiscale delle somme corrisposte...33 H. Altre informazioni...34 H.1 Adesioni...34 H.2 Rivalutazione della posizione individuale...35 H.3 Comunicazioni agli Aderenti...36 H.4 Progetto esemplificativo...36 H.5 Reclami...36 INFORMAZIONI SULL ANDAMENTO DELLA GESTIONE...37 A. Le politiche di investimento e la gestione dei rischi...39 B. Illustrazione dei dati storici di rischio/rendimento...39 C. Total Expenses Ratio (Ter): costi e spese effettivi...40 SOGGETTI COINVOLTI NELL ATTIVITÀ DELLA FORMA PENSIONISTICA COMPLEMENTARE...41 A. La Compagnia di assicurazione...43 B. Il responsabile del PIP...44 C. La revisione contabile...44 D. La raccolta della adesioni...44 Allegati alla Nota Informativa del PIP Glossario...45 Modulo adesione POvita Pensione Più...51 Documento sulle anticipazioni...53 Documento sul regime fiscale...55 CONDIZIONI GENERALI DI CONTRATTO...59 Parte I) - OGGETTO DEL CONTRATTO...61 Art. 1 - Ambito di applicazione e definizioni...61 Art. 2 - Prestazioni assicurate...62 Art. 3 - Premio...65 Parte II) - CONCLUSIONE DEL CONTRATTO E DIRITTO DI RECESSO Art. 4 - Conclusione, entrata in vigore, durata e risoluzione del contratto. 67 Art. 5 - Revocabilità dell adesione e diritto di recesso dal contratto...68 Art. 6 - Obblighi della Compagnia e dell Aderente...68 Art. 7 - Dichiarazioni dell Aderente...68 Parte III) - REGOLAMENTAZIONE NEL CORSO DEL CONTRATTO...68 Art. 8 - Spese...68 Art. 9 - Modalità di rivalutazione delle prestazioni assicurate...69 Art Trasferimento, riscatto, anticipazioni...73 Art Prestiti...73 Art Regolamentazione relativa a più operazioni effettuate sul contratto...73

5 Art Comunicazione annuale sulla posizione individuale...74 Art Duplicato di polizza e della comunicazione annuale sulla posizione individuale...74 Parte IV) - BENEFICIARI E PAGAMENTI DELLA COMPAGNIA Art Beneficiari...74 Art Pagamenti della Compagnia...74 Parte V) - LEGGE APPLICABILE, FISCALITÀ E FORO COMPETENTE...75 Art Rinvio alle norme di legge...75 Art Imposte e tasse...75 Art Foro competente...75 Allegati: A - Coefficienti di conversione della posizione individuale in rendita B - Regolamento della Gestione Separata POvita PREVIDENZA REGOLAMENTO DEL PIP...97 Parte I) Identificazione e scopo del PIP...99 Art. 1 - Denominazione...99 Art. 2 - Istituzione del PIP...99 Art. 3 - Scopo...99 Parte II) Caratteristiche del PIP e modalità di investimento...99 Art. 4 - Regime della forma pensionistica...99 Art. 5 - Destinatari...99 Art. 6 - Scelte di investimento Art. 7 - Spese Parte III) Contribuzione e prestazioni Art. 8 - Contribuzione Art. 9 - Determinazione della posizione individuale Art Prestazioni pensionistiche Art Erogazione della rendita Art Trasferimento e riscatto della posizione individuale Art Anticipazioni Parte IV) Profili organizzativi Art Separatezza patrimoniale e contabile Art Responsabile Art Conflitti di interesse Parte V) Rapporti con gli Aderenti Art Modalità di adesione Art Trasparenza nei confronti degli Aderenti Art Comunicazioni e reclami Parte VI) Norme finali Art Modifiche al Regolamento Art Trasferimento in caso di modifiche peggiorative delle condizioni economiche e di modifiche delle caratteristiche del PIP Art Rinvio Allegato: Disposizioni in materia di Responsabile /114

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7 POvita Pensione Più PIANO INDIVIDUALE PENSIONISTICO (PIP) DI TIPO ASSICURATIVO - FONDO PENSIONE (Tariffa n 382) Iscritto all Albo tenuto dalla COVIP con il n Nota Informativa NOTA INFORMATIVA PER I POTENZIALI ADERENTI (depositata presso la COVIP il 29/12/2006) La presente Nota Informativa si compone delle seguenti quattro sezioni: Sezione 1 - Scheda sintetica Sezione 2 - Caratteristiche della forma pensionistica complementare Sezione 3 - Informazioni sull andamento della gestione Sezione 4 - Soggetti coinvolti nell attività della forma pensionistica complementare Allegati: - Glossario - Modulo di adesione - Documento sulle anticipazioni - Documento sul regime fiscale La presente Nota informativa è redatta da POvita Compagnia di Assicurazioni S.p.A. in conformità allo schema predisposto dalla COVIP, ma non è soggetta ad approvazione da parte della COVIP medesima. POvita Compagnia di Assicurazioni S.p.A. si assume la responsabilità della completezza e veridicità dei dati e delle notizie contenuti nella presente Nota Informativa. /114

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9 1 SCHEDA SINTETICA Nota Informativa (dati aggiornati al 31/12/2006) La presente Scheda sintetica costituisce parte integrante della Nota informativa. Essa è redatta al fine di facilitare il confronto tra le principali caratteristiche di POvita PENSIONE PIÙ rispetto ad altre forme pensionistiche complementari. Per assumere la decisione relativa all adesione, tuttavia, è necessario conoscere tutte le condizioni di partecipazione. Prima di aderire, prendere dunque visione dell intera Nota informativa, del Regolamento del PIP e delle Condizioni generali di contratto. INDICE A. Presentazione di POvita PENSIONE PIÙ...11 A.1 Elementi di identificazione di POvita PENSIONE PIÙ...11 A.2 Destinatari...11 A.3 Tipologia, natura giuridica e regime previdenziale...11 B. La partecipazione alla forma pensionistica complementare...12 B.1 Adesione a POvita PENSIONE PIÙ...12 B.2 Documentazione a disposizione dell aderente...12 C. Recapiti utili...12 C.1 Sede della Compagnia...12 C.2 Comunicazioni alla Compagnia...13 D. Tavole di sintesi delle principali caratteristiche di POvita PENSIONE PIÙ...13 D.1 Contribuzione...13 D.2 Proposta di investimento...14 D.3 Rendimenti storici...14 D.4 Costi nella fase di accumulo...15 D.5 Indicatore Sintetico dei Costi...16 /114

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11 1 Nota Informativa A. Presentazione di POvita PENSIONE PIÙ A.1 Elementi di identificazione di POvita PENSIONE PIÙ POvita PENSIONE PIÙ - Piano Individuale Pensionistico (PIP) di tipo assicurativo - Fondo Pensione (Tariffa n. 382), di seguito definito POvita PENSIONE PIÙ, è una forma di previdenza finalizzata all erogazione di trattamenti pensionistici complementari del sistema previdenziale obbligatorio, ai sensi del d.lgs. 5 dicembre 2005, n POvita PENSIONE PIÙ è stato istituito da POvita Compagnia di Assicurazioni S.p.A. - società per azioni partecipata pariteticamente da SAI Holding Italia S.p.A. (Gruppo Fondiaria-SAI) e dalla Cassa di Risparmio di Parma e Piacenza S.p.A. (Gruppo Crédit Agricole S.A.) - ed è iscritto all albo tenuto dalla COVIP con il n A.2 Destinatari POvita PENSIONE PIÙ è rivolto a tutti coloro che intendono realizzare un piano di previdenza complementare su base individuale. A.3 Tipologia, natura giuridica e regime previdenziale POvita PENSIONE PIÙ è una forma pensionistica individuale attuata mediante un contratto di assicurazione a vita intera a premi ricorrenti ed integrativi con rivalutazione delle prestazioni in base ai rendimenti conseguiti dalla Gestione Separata POvita PREVIDENZA cui è collegata. POvita PEN- SIONE PIÙ opera in regime di contribuzione definita (l entità della prestazione pensionistica è determinata in funzione della contribuzione effettuata e dei relativi rendimenti). Le risorse delle forme pensionistiche complementari attuate mediante contratti di assicurazione sulla vita istituite da POvita Compagnia di Assicurazioni S.p.A. costituiscono patrimonio separato e autonomo all interno della Compagnia. 11/114

12 B. La partecipazione alla forma pensionistica complementare B.1 Adesione a POvita PENSIONE PIÙ L adesione è libera e volontaria. La partecipazione alle forme pensionistiche complementari disciplinate dal d.lgs. 5 dicembre 2005, n. 252, consente all Aderente di beneficiare di un trattamento fiscale di favore sui contributi versati, sui rendimenti conseguiti e sulle prestazioni percepite. B.2 Documentazione a disposizione dell aderente La Nota informativa, il Regolamento del PIP e le Condizioni generali di contratto sono resi disponibili gratuitamente nell apposita sezione del sito internet della Compagnia e presso i soggetti abilitati. Con le stesse modalità, sono resi disponibili il Documento sul regime fiscale, il Documento sulle anticipazioni e ogni altra informazione generale utile all Aderente. Può essere richiesta alla Compagnia la spedizione dei suddetti documenti. N.B.: Le principali disposizioni che disciplinano il funzionamento del piano pensionistico e il rapporto tra la Compagnia e l Aderente sono contenute nel Regolamento del PIP e nelle Condizioni generali di contratto, dei quali si raccomanda pertanto la lettura. C. Recapiti utili C.1 Sede della Compagnia Sede Legale e Direzione Generale di POvita Compagnia di Assicurazioni S.p.A.: via Università, Parma Telefono: Telefax: Ufficio distaccato della Compagnia: via Armorari, MIlano Telefono: Telefax: Indirizzo informazioni@povita.it Sito internet: 12/114

13 Nota Informativa C.2 Comunicazioni alla Compagnia Per tutte le comunicazioni alla Compagnia concernenti il contratto in corso, l Aderente potrà avvalersi del tramite del Soggetto abilitato dalla Compagnia, al quale è assegnata la competenza sulla polizza (l elenco dei soggetti abilitati, disponibile presso la Sede della Compagnia, è riportato sul sito Internet della stessa e contenuto nell apposito allegato alla presente Nota Informativa), oppure POvita può essere contattata telefonicamente, via fax e tramite posta elettronica agli indirizzi riportati al precedente punto C.1. D. Tavole di sintesi delle principali caratteristiche di POvita PENSIONE PIÙ D.1 Contribuzione A fronte delle prestazioni assicurate, durante la fase di accumulo ma comunque non oltre la data di comunicazione alla Compagnia dell avvenuta maturazione dei requisiti di accesso alle prestazioni pensionistiche, l Aderente verserà premi ricorrenti di importo costante. La periodicità (annuale o mensile) e l ammontare del premio ricorrente vengono liberamente scelti dall Aderente al momento dell adesione al PIP e possono essere successivamente variati rispettivamente in occasione di ogni ricorrenza annuale e di ogni scadenza di premio. Inoltre l Aderente può effettuare, nel medesimo periodo in cui è previsto il pagamento dei premi ricorrenti, il versamento di premi integrativi. L Aderente ha sempre la facoltà di sospendere il pagamento dei premi mantenendo il diritto alla posizione individuale maturata ed alla relativa rivalutazione. È anche possibile riprendere i versamenti da una qualsiasi delle successive scadenze di premio. Oltre ai predetti premi, al PIP possono affluire anche contributi derivanti da versamenti effettuati per il reintegro delle anticipazioni eventualmente percepite, da trasferimenti da altre forme pensionistiche complementari o da destinazione del Trattamento di Fine Rapporto (TFR) maturando. Infatti l Aderente, se lavoratore dipendente, può anche effettuare versamenti mediante destinazione al PIP, tramite il proprio datore di lavoro, del suddetto TFR maturando. Inoltre, i lavoratori dipendenti iscritti ad un Istituto di previdenza obbligatoria in data antecedente al , possono destinare alle forme pensionistiche complementari anche soltanto una parte del TFR maturando (vedi sezione Caratteristiche della forma pensionistica complementare ). 13/114

14 D.2 Proposta di investimento Durante la fase di accumulo, la posizione individuale si rivaluta in base ai risultati della seguente Gestione. Denominazione Tipologia Descrizione Garanzia POvita PREVIDENZA Gestione interna separata assicurativa Finalità: privilegiare, mediante una gestione professionale degli investimenti, la certezza dei risultati rispetto alla massimizzazione della redditività corrente, rispondendo alle esigenze di soggetti con bassa propensione al rischio. Orizzonte temporale consigliato: la stabilità dei risultati, rafforzata dalla garanzia di una rivalutazione minima e dal consolidamento delle rivalutazioni, rende l investimento consigliabile su qualsiasi orizzonte temporale. Rivalutazione annua minima garantita (*). Risultati consolidati ogni anno. Grado di rischio: basso. (*) eventualmente rivedibile dalla Compagnia secondo quanto precisato al successivo punto C.1. della Sezione 2 e nelle Condizioni generali di contratto. D.3 Rendimenti storici Alla data di redazione della presente Nota informativa la Gestione Separata PO vita PREVIDENZA non è ancora divenuta operativa; non sono pertanto disponibili i dati storici del rendimento realizzato dalla Gestione. In ogni caso si sottolinea come i rendimenti passati non siano necessariamente indicativi di quelli futuri. 14/114

15 Nota Informativa D.4 Costi nella fase di accumulo Durante la fase di accumulo, POvita PENSIONE PIÙ prevede, direttamente o indirettamente a carico dell Aderente, i seguenti costi: Tipologia di costo Importo e caratteristiche Spese da sostenere all atto dell adesione: Spese di adesione: Non previste Spese da sostenere durante la fase di accumulo: Direttamente a carico dell Aderente: Costi in percentuale dei versamenti effettuati in ciascun anno: 1,00% con prelievo minimo di EUR 30,00, sul primo versamento; 1,00%, su ciascun versamento successivo al primo. Indirettamente a carico dell Aderente (1) : Commissioni su base annua prelevate dal rendimento annuo della Gestione, all atto della rivalutazione: 1,15 punti percentuali di rendimento realizzato. (1) le commissioni riportate non includono i costi che gravano a consuntivo sul patrimonio della Gestione per spese legali e giudiziarie sostenute nell esclusivo interesse degli Aderenti, oneri di negoziazione derivanti dall attività di impiego delle risorse, contributo di vigilanza dovuto alla COVIP ai sensi di legge, la quota di pertinenza delle spese relative alla remunerazione e allo svolgimento dell incarico di Responsabile di POvita PENSIONE PIÙ, eventuali imposte e tasse. Spese da sostenere per l esercizio di prerogative individuali Trasferimento: Riscatto: Anticipazione: Riallocazione della posizione individuale Riallocazione del flusso contributivo da altre forme pensionistiche complementari: non previste ad altre forme pensionistiche complementari: 50,00 Euro, prelevate dalla posizione individuale. Non previste Non previste Non previste in quanto prerogativa non esercitabile Non previste in quanto prerogativa non esercitabile In caso di convenzioni con associazioni di lavoratori autonomi e liberi professionisti, possono essere praticate condizioni differenti. Pertanto i costi sopra riportati devono intendersi come importi massimi applicabili. 15/114

16 D.5 Indicatore Sintetico dei Costi Indicatore Sintetico dei Costi Anni di permanenza 2 anni 5 anni 10 anni 35 anni Gestione POvita PREVIDENZA (1) 2,39% 1,54% 1,29% 1,12% (1) L indicatore sintetico dei costi include il costo per la garanzia di rendimento. N.B.: L indicatore sintetico dei costi rappresenta il costo annuo in percentuale della posizione individuale maturata, stimato facendo riferimento a un aderente-tipo che versa un contributo annuo di euro e ipotizzando un tasso di rendimento annuo del 4% (v. sezione Caratteristiche della forma pensionistica complementare ). ATTENZIONE: Per condizioni differenti rispetto a quelle considerate, ovvero nei casi in cui non si verifichino le ipotesi previste, tale indicatore ha una valenza meramente orientativa. 16/114

17 2 CARATTERISTICHE DELLA FORMA PENSIONISTICA COMPLEMENTARE INDICE A. Informazioni generali...19 A.1 Lo scopo...19 A.2 La costruzione della prestazione complementare...19 A.3 Il Responsabile...20 B. La contribuzione...20 B.1 Il finanziamento di POvita PENSIONE PIÙ...20 B.2 Opportunità riservata ai lavoratori dipendenti...21 C. L investimento...22 C.1 Indicazioni generali...22 C.2 La Gestione interna separata...23 D. Le prestazioni pensionistiche (Pensione complementare e liquidazione del capitale)...25 D.1 Determinazione dell importo delle prestazioni pensionistiche D.2 Prestazione erogata in forma di rendita pensione complementare...26 D.3 Prestazione erogata in forma di capitale liquidazione del capitale...28 E. Le prestazioni nella fase di accumulo...28 E.1 Anticipazioni...29 E.2 Riscatti...29 E.3 Prestazione in caso di decesso prima del pensionamento...30 E.4 Trasferimento della posizione individuale ad altra forma pensionistica complementare...30 F. I Costi...31 F.1 Costi nella fase di accumulo...31 F.2 Costi nella fase di erogazione della rendita...32 G. Il regime fiscale...32 G.1 Regime fiscale dei versamenti...32 G.2 Regime fiscale dei risultati maturati durante la fase di accumulo 33 G.3 Regime fiscale delle somme corrisposte...33 H. Altre informazioni...34 H.1 Adesioni...34 H.2 Rivalutazione della posizione individuale...35 H.3 Comunicazioni agli Aderenti...36 H.4 Progetto esemplificativo...36 H.5 Reclami...36 Caratteristiche della forma pensionistica complementare 17/114

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19 2 A. Informazioni generali A.1 Lo scopo Scopo di POvita PENSIONE PIÙ è di consentire all Aderente l attivazione di un piano previdenziale individuale mediante destinazione di quote dei propri redditi o risparmi - ed eventualmente del TFR maturando - alla costituzione di una somma da erogare in forma di rendita o capitale al momento in cui matureranno i requisiti per il pensionamento nel proprio regime obbligatorio. Si potrà così disporre di prestazioni pensionistiche integrative di quelle che il sistema obbligatorio sarà in grado di erogare a quel momento. Si vive infatti sempre più a lungo e la forbice fra il numero dei pensionati e quello delle persone che lavorano tende ad allargarsi imponendo continue revisioni del sistema pensionistico obbligatorio e conseguentemente una sempre maggiore attenzione alla costituzione della cosiddetta pensione complementare o integrativa. Per garantire il rispetto della finalità previdenziale, la disciplina delle forme pensionistiche complementari stabilisce, a fronte di un regime fiscale più favorevole di quello previsto per le altre forme di risparmio (v. paragrafo G. Il regime fiscale ). Caratteristiche della forma pensionistica complementare A.2 La costruzione della prestazione complementare Il PIP si articola in due fasi successive: la fase di accumulo della prestazione previdenziale e la fase di erogazione. La fase di accumulo ha inizio con la stipulazione del contratto e termina il giorno che precede l inizio della fase di erogazione. Durante la fase di accumulo, sino alla data di comunicazione alla Compagnia dell avvenuta maturazione dei requisiti di accesso alle prestazioni pensionistiche, è previsto l afflusso dei versamenti al PIP che, al netto dei costi previsti, sono destinati a costituire la posizione individuale dell Aderente, soggetta a incrementarsi anche per effetto delle rivalutazioni annualmente riconosciute. La posizione individuale maturata è la base di calcolo per tutte le somme liquidabili in forza del PIP sia nella fase di erogazione che, prima del pensionamento, durante la fase di accumulo (v. paragrafo E. Le prestazioni nella fase di accumulo). Terminata la fase di accumulo e a condizione che: l Aderente sia in vita a tale epoca; siano maturati i requisiti per il pensionamento nel regime obbligatorio (con almeno cinque anni di partecipazione alle forme pensionistiche complementari); 19/114

20 sia pervenuta alla Compagnia la documentazione completa - il cui elenco è fornito dalla medesima in fase di conclusione del contratto, entro 30 giorni dalla data di ricevimento da parte della Compagnia della comunicazione di avvenuta acquisizione del diritto alle prestazioni pensionistiche, ha inizio la fase di erogazione di dette prestazioni. Queste ultime derivano dalla conversione della posizione individuale maturata durante la fase di accumulo totalmente o parzialmente in forma di rendita o capitale (v. paragrafo D. Le prestazioni pensionistiche). L inizio della fase di erogazione può essere posticipato o anticipato qualora l Aderente intenda e possa avvalersi delle facoltà previste all Art. 10, commi 1 o 4 del Regolamento del PIP. Le modalità di costituzione della posizione individuale sono indicate nella Parte III del Regolamento del PIP. A.3 Il Responsabile La struttura organizzativa di POvita PENSIONE PIÙ prevede la presenza di un Responsabile, che è una figura appositamente preposta a verificare che la gestione del piano sia svolta nell interesse esclusivo degli Aderenti. Il Responsabile è dotato di requisiti professionali qualificati ed è tenuto a operare in condizioni di indipendenza rispetto alla Compagnia. I requisiti e le competenze del Responsabile sono contenute nell apposito allegato al Regolamento del PIP. Per informazioni sull attuale Responsabile consultare la Sezione 4 - Soggetti coinvolti nell attività della forma pensionistica complementare. B. La contribuzione B.1 Il finanziamento di POvita PENSIONE PIÙ Dalle informazioni generali sulla tipologia, sulla misura, sulle modalità di contribuzione al PIP e di pagamento, contenute al punto D.1 della Scheda Sintetica, nella Parte III del Regolamento del PIP e nell Art. 3 delle Condizioni generali di contratto cui si rimanda, emerge la estrema flessibilità di POvita PENSIONE PIÙ. La possibilità di modulare liberamente la contribuzione richiede tuttavia una scelta attenta e consapevole finalizzata al raggiungimento di un adeguato livello di integrazione pensionistica. 20/114

21 Indicazioni utili per impostare un piano di versamenti appropriato in relazione alle prestazioni pensionistiche desiderate, o per adeguare il piano in relazione a nuove situazioni, si possono ottenere utilizzando il Progetto esemplificativo di cui al successivo punto H.4. L apposita comunicazione di cui al successivo punto H.3, fornita dalla Compagnia agli Aderenti, consente di controllare annualmente l adeguatezza del piano di accumulo. Attenzione: gli strumenti che la Compagnia utilizza per effettuare verifiche sui flussi dei versamenti si basano sulle informazioni di cui può disporre; la Compagnia non è pertanto nella condizione di individuare tutte le situazioni che potrebbero alterare la regolarità dei versamenti. È importante che l Aderente verifichi periodicamente, nel suo stesso interesse, la correttezza delle somme accreditate sulla posizione individuale rispetto ai premi/contributi versati (direttamente o, eventualmente, se lavoratore dipendente, tramite il datore di lavoro), segnalando alla Compagnia eventuali omissioni o errori riscontrati. Caratteristiche della forma pensionistica complementare B.2 Opportunità riservata ai lavoratori dipendenti L Aderente, se lavoratore dipendente, in aggiunta od in alternativa alle forme di conferimento di cui al precedente punto B.1, può effettuare versamenti mediante destinazione a POvita PENSIONE PIÙ, tramite il proprio datore di lavoro, del TFR maturando. Per i lavoratori dipendenti iscritti ad un Istituto di previdenza obbligatoria in data antecedente al , è prevista la possibilità di destinare alle forme pensionistiche complementari anche soltanto una parte del TFR maturando. In particolare, se tali lavoratori non risultano iscritti, al , a forme pensionistiche complementari, possono destinare a POvita PENSIO- NE PIÙ anche solo la quota del TFR maturando già prevista dai contratti o accordi collettivi o, in assenza di tale previsione, una quota non inferiore al 50%, ferma restando la possibilità di incrementare successivamente la quota destinata. È anche importante che l Aderente verifichi nei contratti o accordi collettivi o regolamenti aziendali che regolano il proprio rapporto di lavoro, se e, eventualmente, a quali condizioni l adesione a POvita PENSIONE PIÙ gli dia diritto a beneficiare di un contributo da parte del datore di lavoro. Per prendere decisioni consapevoli, l Aderente deve sapere che la scelta di destinare il TFR maturando a una forma pensionistica non è reversibile; deve inoltre conoscere la modalità stabilita dalla legge per la rivalutazione del TFR, in modo da poterla confrontare con quella prevista da POvita PENSIONE PIÙ. 21/114

22 Il TFR viene accantonato annualmente dal datore di lavoro - per un importo pari al 6,91% della retribuzione lorda - nel corso di tutta la durata del rapporto di lavoro e viene corrisposto alla cessazione del rapporto stesso. La sua rivalutazione è pari al 75% del tasso di inflazione più 1,5 punti percentuali (ad esempio, se nell anno il tasso di inflazione è risultato pari al 2%, il tasso di rivalutazione del TFR per lo stesso anno sarà: 2% x 75% + 1,5% = 3%). Il TFR destinato al PIP non viene più accantonato né rivalutato con tale regola, ma contribuisce ad alimentare la posizione individuale dell Aderente, beneficiando quindi delle relative rivalutazioni sulla base dei risultati della Gestione (vedi successivo punto C della presente Sezione). Sia sul TFR accantonato dal datore di lavoro, sia sulla posizione individuale maturata con il PIP, è possibile chiedere anticipazioni per far fronte ad esigenze personali di particolare rilevanza (vedi successivo punto E.1). C. L investimento C.1 Indicazioni generali La misura della rivalutazione annualmente applicata alla posizione individuale alimentata dai versamenti, al netto dei costi previsti, effettuati dall Aderente durante la fase di accumulo, dipende dai risultati della Gestione dettagliatamente descritta al successivo punto C.2, ferma restando la misura annua minima di rivalutazione garantita dalla Compagnia che, alla data di redazione della presente Nota informativa, è pari al 2,25%. La Compagnia medesima ha la facoltà di rivedere detta misura annua minima soltanto nel caso venga rilevata una variazione nel valore percentuale del tasso annuo massimo applicabile, di cui all Art. 2, punto 2.B) delle Condizioni generali di contratto, rispetto al tasso massimo in vigore. In occasione di ogni revisione, la Compagnia comunica all Aderente la nuova misura annua minima di rivalutazione entro il terzo mese precedente la ricorrenza annuale a partire dalla quale viene applicata. La nuova misura annua minima viene adottata per le rivalutazioni del capitale derivante dalle somme confluite al PIP successivamente a ciascuna revisione ed a partire dalla ricorrenza annuale del contratto immediatamente successiva alla data della comunicazione. Per maggiori informazioni sulla misura annua di rivalutazione, sul suo livello minimo garantito e sulla relativa revisione, si rinvia all Art. 9 delle Condizioni generali di contratto. 22/114

23 I risultati della Gestione risentono delle scelte di investimento e dell andamento dei mercati. Pertanto l adesione al PIP comporta rischi finanziari a carico dell Aderente, riconducibili alla possibilità di ottenere al termine della fase di accumulo un risultato inferiore alle aspettative. Il termine rischio esprime qui la variabilità nel tempo (volatilità) del rendimento di un particolare investimento. Se un titolo presenta un livello di rischio basso (ad esempio i titoli di Stato a breve termine) significa che il suo rendimento tende ad essere nel tempo relativamente stabile; un titolo con un livello di rischio alto (ad esempio le azioni) è invece soggetto nel tempo a variazioni di rendimento (in aumento o in diminuzione) anche significative. È quindi importante che la decisione di aderire al PIP sia preceduta da un attenta valutazione delle caratteristiche della Gestione. In particolare, è necessario verificare la coerenza della politica di investimento della Gestione - tenuto conto dei particolari criteri contabili utilizzati per determinarne il rendimento - rispetto alla propria propensione al rischio e alle proprie aspettative di rendimento. Caratteristiche della forma pensionistica complementare Si deve considerare che la garanzia di una rivalutazione minima, il cui costo è già compreso nella commissione di gestione trattenuta dal rendimento della Gestione, unitamente al consolidamento annuale delle rivalutazioni attribuite, attenua sensibilmente, ma non elimina, il rischio di investimento assunto dall Aderente. Tuttavia, si ricorda che, in via generale, minore è il livello di rischio assunto, minori (ma tendenzialmente più stabili) saranno i rendimenti attesi nel tempo. Al contrario, livelli di rischio più alti possono dare luogo a risultati più soddisfacenti, ma anche ad una probabilità più elevata di perdere parte di quanto investito. C.2 La Gestione interna separata Di seguito sono riportate le informazioni di dettaglio della Gestione collegata alla fase di accumulo: Denominazione: Gestione Separata PO vita PREVIDENZA, in breve PO vita PREVIDENZA. Finalità della gestione: Privilegiare, mediante una gestione professionale degli investimenti, la certezza dei risultati rispetto alla massimizzazione della redditività corrente, rispondendo alle esigenze di soggetti con bassa propensione al rischio. Detta finalità è rafforzata dall impegno della Compagnia a rivalutare annualmente la posizione individuale in misura 23/114

24 non inferiore a quella garantita, consolidando di volta in volta l incremento ottenuto. Orizzonte temporale consigliato: La stabilità dei risultati, rafforzata dalla garanzia di una rivalutazione minima e dal consolidamento delle rivalutazioni, rende l investimento consigliabile su qualsiasi orizzonte temporale. Grado di rischio: basso. Politica di investimento: Coerentemente con la finalità della Gestione, la composizione degli investimenti è prevalentemente orientata verso titoli denominati in Euro, emessi da stati sovrani ed organismi sovranazionali promossi da stati sovrani, nonché da strumenti di mercato monetario. Per la diversificazione degli attivi e per una maggiore redditività del portafoglio, gli investimenti possono essere rappresentati anche da titoli azionari e da titoli obbligazionari di emittenti privati, quotati su mercati regolamentati, nonché da quote o azioni di OICR (Fondi Comuni di Investimento Mobiliare Aperti, ETF e SICAV). È ammesso anche l investimento in strumenti finanziari derivati finalizzato alla riduzione del rischio di investimento o all efficacia della gestione del portafoglio. La Gestione può comprendere investimenti in strumenti finanziari o altri attivi emessi, gestiti o promossi da imprese appartenenti allo stesso Gruppo della Compagnia. La Gestione adotta uno stile di investimento strettamente connesso ai particolari criteri contabili utilizzati per determinare il rendimento e caratterizzato dal contenimento dei rischi finanziari, anche attraverso un attenta diversificazione del portafoglio ed una durata finanziaria dello stesso coerente con la durata degli impegni. Il rendimento viene infatti calcolato con riferimento al valore di iscrizione delle corrispondenti attività nella Gestione (criterio di contabilizzazione a valore storico ). Ciò significa che le potenziali plusvalenze e minusvalenze concorrono a determinare il rendimento solo se, a seguito della vendita o della scadenza delle relative attività finanziarie, determinano un utile o una perdita di realizzo. Detta modalità di contabilizzazione consente una maggiore stabilità del rendimento nel tempo, con conseguente contenimento del rischio finanziario. Benchmark: Per confrontare i risultati della Gestione con un parametro oggettivo, elaborato da soggetti terzi rispetto alla Compagnia, l Aderente può fare riferimento al Tasso di rendimento medio dei titoli di Stato e delle obbligazioni. Informazioni di maggior dettaglio sulla politica gestionale posta in essere sono contenute nella Sezione 3 - Informazioni sull andamento della gestione. 24/114

25 D. Le prestazioni pensionistiche (pensione complementare e liquidazione del capitale) Come precisato al precedente punto A.2, le prestazioni pensionistiche possono essere corrisposte a partire dall inizio della fase di erogazione. Si può percepire la prestazione in forma di rendita (pensione complementare) o in capitale, nel rispetto dei limiti fissati dalla legge. Maturare i requisiti per il pensionamento non vuole però dire, necessariamente, andare in pensione: si può comunque decidere se iniziare a percepire la prestazione pensionistica complementare o proseguire la contribuzione, anche oltre il raggiungimento dell età pensionabile prevista dal proprio regime di base, fino a quando lo si ritenga opportuno. Nel valutare il momento di accesso al pensionamento, è importante anche tenere convenientemente conto della aspettativa di vita. In casi particolari è inoltre consentito di anticipare l accesso alle prestazioni pensionistiche rispetto alla maturazione dei requisiti nel regime obbligatorio di appartenenza. Caratteristiche della forma pensionistica complementare I requisiti di accesso alle prestazioni sono indicati nella Parte III del Regolamento del PIP. D.1 Determinazione dell importo delle prestazioni pensionistiche La posizione individuale maturata al termine della fase di accumulo dipende da numerose variabili; in particolare, l ammontare accumulato sarà tanto maggiore quanto: più alti saranno i versamenti effettuati; maggiore sarà la continuità e la puntualità nei versamenti; più lunga risulterà la fase di accumulo (durante la quale saranno effettuati versamenti e maturati rendimenti); minori saranno i costi applicati; più alti risulteranno i rendimenti riconosciuti dalla Gestione. Terminata la fase di accumulo, avrà inizio la fase di erogazione. Come specificato ai successivi punti D.2 e D.3, la posizione individuale maturata al termine della fase di accumulo può essere erogata sia in forma di rendita (pensione complementare) sia in forma di capitale, nel rispetto dei limiti fissati dalla legge. La parte erogata in forma di rendita darà luogo a una pensione complementare tanto più alta quanto maggiore sarà l età raggiunta dall Aderente al termine della fase di accumulo. 25/114

26 D.2 Prestazione erogata in forma di rendita - pensione complementare Al termine della fase di accumulo, la posizione individuale maturata (al netto della parte eventualmente erogata in forma di capitale) verrà convertita in una rendita vitalizia (pensione complementare). In ragione dell opzione esercitata dall Aderente ed in conformità alle previsioni dell Art. 11 del Regolamento del PIP, POvita PENSIONE PIÙ consente di scegliere fra: una rendita vitalizia immediata: detta rendita è corrisposta all Aderente finché egli è in vita; una rendita vitalizia immediata reversibile: detta rendita è corrisposta all Aderente finché lo stesso e la persona da lui designata sono in vita, e successivamente, in misura totale o per quota scelta dall Aderente stesso, alla persona superstite finché in vita; una rendita certa e successivamente vitalizia: detta rendita è corrisposta per i primi 5 o 10 anni all Aderente o, in caso di suo decesso, alla persona da lui designata (ovvero alle persone da lui designate). Successivamente, se l Aderente è ancora in vita, viene corrisposta allo stesso una rendita vitalizia. La Compagnia si impegna a corrispondere una rendita in rate posticipate secondo la rateazione scelta dall Aderente medesimo fra annuale, semestrale, mensile. L erogazione della rendita decorre dalla data di inizio della fase di erogazione. N.B.: Si ricorda che al momento del pensionamento, se l Aderente lo ritiene conveniente, è consentito il trasferimento ad altra forma pensionistica complementare al fine di percepire la rendita alle condizioni dalla stessa offerte. Durante l erogazione: la rendita si rivaluta secondo quanto previsto all Art. 9 delle Condizioni generali di contratto; non sono consentite operazioni di trasferimento, riscatto, anticipazione; non possono affluire somme, a qualunque titolo, al PIP. La quota di prestazione pensionistica erogata in forma di rendita si ottiene applicando alla posizione individuale maturata, al netto della eventuale 26/114

27 quota di prestazione da erogare sotto forma di capitale, il coefficiente adottato dalla Compagnia. La posizione individuale è calcolata con riferimento al termine della fase di accumulo ed è quindi comprensiva della rivalutazione effettuata sino a tale data. Il coefficiente adottato dalla Compagnia è stabilito su basi demografiche e finanziarie ed in ragione della tipologia di rendita prescelta e della rateazione della stessa. Caratteristiche della forma pensionistica complementare Le basi demografiche riguardano la probabilità di sopravvivenza dell Aderente e sono quindi influenzate dall età e dal sesso, mentre le basi finanziarie riguardano le ipotesi formulate sugli scenari economico-finanziari e sono rappresentate dai rendimenti ottenibili con gli investimenti in attività finanziarie. Nell allegato A delle Condizioni generali di contratto sono riportati i coefficienti da adottare per ottenere la rendita annua vitalizia immediata e la rendita certa e successivamente vitalizia da corrispondere in rate posticipate. La Compagnia, su richiesta dell Aderente, fornisce altresì i coefficienti per l altra forma di rendita prevista dal presente contratto. La tabella che segue riporta i principali parametri tecnici che caratterizzano i suddetti coefficienti e determinano la rivalutazione della rendita erogata: Basi demografiche: Tavola demografica IPS55, distinta per sesso e anno di nascita Basi finanziarie: Rivalutazione: Tasso tecnico indicato sul modulo di adesione e sulla scheda contrattuale: 2,25% (*) in funzione del rendimento della Gestione interna separata POvita PREVIDENZA, come precisato nelle Condizioni generali di contratto (*) Il predetto tasso non può superare il tasso annuo massimo applicabile stabilito da apposite disposizioni emanate dall ISVAP. La Compagnia potrà stabilire l applicazione di nuovi coefficienti solo nel caso in cui si verifichino significative variazioni negli scenari demograficofinanziari. Nel caso la Compagnia intenda applicare coefficienti diversi da quelli in uso si procederà come segue: qualora la loro applicazione comporti un miglioramento delle condizioni economiche del PIP, la Compagnia, fornisce all Aderente le tabelle con i 27/114

28 nuovi coefficienti e comunica la data della loro entrata in vigore entro il terzo mese precedente tale data; qualora l applicazione dei nuovi coefficienti comporti un peggioramento rilevante delle condizioni economiche del PIP, valgono le previsioni dell Art. 21 del Regolamento del PIP. In particolare, l Aderente ha 90 giorni di tempo dal ricevimento della comunicazione dei nuovi coefficienti per manifestare, per il tramite del Soggetto abilitato o direttamente a mezzo lettera raccomandata indirizzata all Ufficio distaccato della Compagnia, l eventuale scelta di trasferimento della posizione individuale maturata ad altra forma pensionistica complementare senza applicazione di spese. A differenza della revisione delle basi demografiche, la modifica delle basi finanziarie avrà effetto solo con riferimento ai capitali generati dalle somme affluite al PIP successivamente all entrata in vigore dei nuovi coefficienti. Per maggiori informazioni sulle basi demografiche e finanziarie adottate, sulla loro revisione, sulle caratteristiche e sulle modalità di attivazione delle diverse opzioni di rendita, si consultino le Condizioni generali di contratto. D.3 Prestazione erogata in forma di capitale - liquidazione del capitale Al termine della fase di accumulo, una parte della posizione individuale maturata potrà dare origine alla riscossione di una somma in unica soluzione (capitale) fino ad un importo pari al 50% dell anzidetta posizione. In alcuni casi limitati è possibile tuttavia riscuotere la posizione individuale maturata interamente in forma di capitale. La riscossione di una parte della posizione individuale in forma di capitale comporta la riduzione dell importo della rendita da erogare. Le condizioni ed i limiti per l accesso alla prestazione pensionistica in tutto o in parte in forma di capitale sono precisati nella Parte III del Regolamento del PIP. E. Le prestazioni nella fase di accumulo In considerazione dello scopo di POvita PENSIONE PIÙ, delineato al precedente punto A.1, in generale, non è consentito prima del pensionamento 28/114

29 riscuotere, neppure in parte, la posizione individuale maturata, tranne che nei casi di seguito indicati. E.1 Anticipazioni Durante la fase di accumulo l Aderente potrà ottenere anticipazioni della posizione individuale maturata, a fronte di spese per alcuni motivi di particolare rilevanza (ad esempio, spese sanitarie straordinarie e spese per l acquisto o la manutenzione della prima casa di abitazione) o per altre esigenze personali. Caratteristiche della forma pensionistica complementare L anticipazione di una parte della posizione individuale comporta tuttavia la riduzione delle prestazioni pensionistiche che potranno essere successivamente erogate. È comunque possibile, in qualsiasi momento durante la fase di accumulo, reintegrare le somme riscosse a titolo di anticipazione. Le condizioni di accesso, le modalità e i limiti che regolano le anticipazioni sono indicati nella Parte III del Regolamento del PIP e nell apposito Documento sulle anticipazioni. Alcune forme di anticipazione sono sottoposte a un trattamento fiscale di minor favore rispetto a quello proprio delle prestazioni pensionistiche, come indicato nell apposito Documento sul regime fiscale. E.2 Riscatti Durante la fase di accumulo l Aderente potrà riscattare in tutto o in parte la posizione individuale maturata, a fronte di situazioni di particolare rilevanza e delicatezza riguardanti la propria vita lavorativa. Il riscatto totale determina la risoluzione del contratto e la cessazione della partecipazione al PIP; in tal caso al momento del pensionamento non si potrà vantare alcun diritto nei confronti di POvita PENSIONE PIÙ. Il riscatto parziale comporta la riduzione delle prestazioni pensionistiche che potranno essere successivamente erogate. Le condizioni di riscattabilità totale o parziale della posizione individuale maturata sono indicate nella Parte III del Regolamento del PIP. Alcune forme di riscatto sono sottoposte a un trattamento fiscale di minor favore rispetto a quello proprio delle prestazioni pensionistiche, come indicato nell apposito Documento sul regime fiscale. 29/114

30 E.3 Prestazione in caso di decesso prima del pensionamento In caso di morte dell Aderente nel corso della fase di accumulo, la posizione individuale maturata sarà totalmente riscattata dagli eredi o dai diversi Beneficiari designati. In mancanza di tali soggetti, la posizione individuale verrà devoluta a finalità sociali secondo le modalità stabilite dalla normativa vigente. E.4 Trasferimento della posizione individuale ad altra forma pensionistica complementare Durante la fase di accumulo, l Aderente potrà trasferire liberamente la posizione individuale maturata ad altra forma pensionistica complementare a condizione che siano trascorsi due anni dall adesione al PIP. Tuttavia, il trasferimento è consentito anche prima che sia trascorso il suddetto periodo minimo: qualora l accesso ad altra forma pensionistica complementare avvenga in relazione alla nuova attività lavorativa dell Aderente; in caso di modifiche che complessivamente comportino un peggioramento rilevante delle condizioni economiche o che incidano in modo sostanziale sulle caratteristiche del PIP (ad esempio, modifica della politica di investimento). Il trasferimento determina la risoluzione del contratto e la cessazione della partecipazione al PIP, ma il piano previdenziale proseguirà, senza soluzione di continuità, presso la forma pensionistica complementare alla quale verrà trasferita la posizione individuale. L operazione di trasferimento non è soggetta a tassazione. Le condizioni per il trasferimento della posizione individuale maturata ad altra forma pensionistica complementare sono indicate nella Parte III del Regolamento del PIP. Le modifiche del Regolamento del PIP che danno diritto al trasferimento prima di due anni dall adesione e le conseguenti comunicazioni a cura della Compagnia e dell Aderente sono indicate nella Parte VI del medesimo Regolamento. 30/114

31 F. I Costi F.1 Costi nella fase di accumulo La partecipazione a una forma pensionistica complementare comporta il sostenimento di costi per remunerare l attività di amministrazione, l attività di gestione del patrimonio, ecc. Gli oneri possono gravare sull Aderente direttamente (ad esempio il prelievo sui versamenti) o indirettamente (ad esempio il prelievo sul rendimento della Gestione). Comunque, i costi applicati nel corso della fase di accumulo, indicati nella Scheda sintetica, incidono sull entità della posizione individuale e quindi sull importo di tutte le prestazioni. Pertanto è importante che la decisione di aderire al PIP sia preceduta da un attenta valutazione del livello complessivo dei costi, anche mediante il confronto con quello di altre forme pensionistiche complementari aventi le medesime caratteristiche (politica di investimento, stile gestionale, garanzie, ecc.). Al riguardo, è utile considerare l Indicatore Sintetico dei Costi (ISC) riportato nella Scheda sintetica. L ISC è calcolato secondo la metodologia stabilita dalla COVIP e fornisce una stima del livello complessivo dei costi gravanti, direttamente o indirettamente, sull Aderente nel corso della fase di accumulo. L ISC esprime l incidenza media annua percentuale dei costi sulla posizione individuale di un Aderente tipo, mostrando quanto l effetto dei costi riduce annualmente, nei periodi di tempo considerati (2, 5, 10 e 35 anni), il potenziale tasso di rendimento dell operazione previdenziale rispetto a quello di un analoga operazione che, per ipotesi, non fosse gravata da costi. In particolare, l ISC è calcolato con riferimento ad un Aderente che versa Euro 2.500,00 all anno e ipotizzando un tasso di rendimento annuo del 4%. Nel calcolo sono presi in considerazione tutti i costi previsti dal PIP durante la fase di accumulo, con le seguenti precisazioni: sono esclusi la commissione di incentivo, gli oneri di negoziazione e le spese e oneri aventi carattere di eccezionalità o comunque collegati a eventi o situazioni non prevedibili a priori; per quanto riguarda le spese relative all esercizio di prerogative individuali, viene considerata unicamente la commissione di trasferimento al termine del periodo, rispettivamente, di 2 o 5 o 10 anni (la commissione non è invece considerata nel calcolo dell ISC relativo al 35 anno, assunto quale anno di pensionamento). Poiché il calcolo si basa su ipotesi e dati stimati, per condizioni differenti rispetto a quelle considerate, ovvero nei casi in cui non si verifichino le ipotesi previste, l ISC ha una valenza meramente orientativa. Caratteristiche della forma pensionistica complementare 31/114

32 Nel valutare le implicazioni dell ISC, è importante tenere presente che differenze anche piccole del suo valore possono portare nel tempo a scostamenti anche rilevanti della posizione individuale maturata. Ad esempio, un valore dell ISC di 0,5% comporta una riduzione di circa il 10% della posizione individuale maturata al termine di 35 anni, mentre a un ISC dell 1% corrisponde una riduzione di circa il 20%. F.2 Costi nella fase di erogazione della rendita L importo della rendita annua derivante dalla conversione della posizione individuale maturata al termine della fase di accumulo è già al netto delle spese per il servizio di erogazione della rendita, determinate in percentuale della rendita stessa. Infatti, nel calcolo dei coefficienti di trasformazione si tiene già conto di tali spese. I costi relativi all erogazione della rendita sono precisati nell Art. 8 delle Condizioni generali di contratto. Durante la fase di erogazione, dal rendimento della Gestione verranno trattenute le stesse commissioni prelevate durante la fase di accumulo (vedi Scheda sintetica). G. Il regime fiscale Per agevolare la realizzazione del piano previdenziale e consentire di ottenere, al momento del pensionamento, prestazioni più elevate, tutte le fasi di partecipazione al PIP godono di una disciplina fiscale di particolare favore. Per approfondimenti sul regime fiscale dei contributi, dei rendimenti della Gestione, delle prestazioni e per situazioni particolari è disponibile il Documento sul regime fiscale. G.1 Regime fiscale dei versamenti I premi dei contratti di assicurazione sulla vita e di capitalizzazione sono esenti dall imposta sulle assicurazioni. Inoltre, i contributi versati dall Aderente alle forme pensionistiche complementari disciplinate dal D.lgs 5 dicembre 2005, n compresi i contributi a carico del datore di lavoro ed escluso il TFR eventualmente destinato - sono deducibili dal reddito complessivo a fini IRPEF dell Aderente (o della persona di cui è fiscalmente a carico), per un importo complessivamente 32/114

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