La Commissione propone nuovi valori limite per la qualità dell'aria
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- Valeria Fabiani
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1 IP/97/853 Bruxelles, 8 ottobre 1997 La Commissione propone nuovi valori limite per la qualità dell'aria La Commissione europea ha adottato in data odierna una proposta di direttiva che stabilisce nuovi valori limite di qualità dell'aria ambiente per il biossido di zolfo, il biossido di azoto, le particelle e il piombo. Tale proposta è la prima di una serie da presentare conformemente al disposto della direttiva 96/62/CE del Consiglio in materia di valutazione e di gestione della qualità dell'aria ambiente. L'obiettivo principale è di garantire un elevato livello di protezione della salute pubblica in tutto il territorio dell'unione europea e di definire, per la prima volta, i valori limite di qualità dell'aria ambiente a scopo precipuo di tutela dell'ambiente. I nuovi valori limite si basano sulla versione riveduta delle linee guida sulla qualità dell'aria in Europa, adottate dall'organizzazione mondiale della sanità nel La proposta considera i seguenti aspetti principali: i valori limite per il biossido di zolfo, il piombo e le particelle, basati su criteri relativi alla salute pubblica, i quali devono essere applicati entro il 2005; i valori limite per il biossido di azoto basati su criteri sanitari e una serie di valori limite ancora più restrittivi per le particelle, da applicare entro il 2010; i valori limite per la protezione dell'ambiente nelle zone rurali contro gli effetti del biossido di zolfo e degli ossidi di azoto; le modalità di valutazione degli agenti inquinanti in tutta l'ue ed infine l'obbligo di rendere facilmente disponibili al pubblico informazioni aggiornate su questi quattro agenti inquinanti. Per raggiungere questi obiettivi, in tutta l'ue occorre ridurre le emissioni di biossido di zolfo e di biossido di azoto di un ulteriore 10% circa rispetto a quanto già prefissato fino al Le emissioni di particelle negli agglomerati urbani dovranno essere ridotte di quasi il 50% rispetto ai valori attuali. La proposta adottata dalla Commissione rappresenta solamente un punto di partenza. Nel corso del 1998 e 1999, infatti, la Commissione presenterà altre proposte relative alla qualità dell'aria riferite sia alle concentrazioni di monossido di carbonio, benzene e ozono troposferico, sia a numerosi metalli pesanti e idrocarburi policiclici aromatici (IPA). Dopo l'adozione della proposta da parte della Commissione, il Commissario per l'ambiente, signora Ritt Bjerregaard, ha dichiarato che "la qualità dell'aria nell'unione europea è migliorata nell'arco degli ultimi dieci anni. Tuttavia continuiamo ad assistere ad episodi di inquinamento che hanno importanti ripercussioni sulla. Recentemente, ad esempio, Dominique Voynet, ministro francese per l'ambiente, ha dovuto adottare severi provvedimenti di riduzione del traffico urbano per far fronte ai gravi problemi di inquinamento nella capitale. La direttiva-quadro sulla qualità dell'aria, adottata l'anno scorso dal Consiglio dei ministri, costituisce la base giuridica per garantire la protezione della salute dell'uomo e la tutela dell'ambiente in tutta l'unione europea al minor costo possibile.
2 La proposta odierna si iscrive appunto in questo quadro e contribuirà notevolmente al miglioramento della tutela della salute pubblica. Diminuirà così di alcune migliaia il numero dei decessi associati a malattie dovute all'inquinamento atmosferico e dei casi di ricovero d'urgenza, inoltre la popolazione in generale, ed in particolare le persone più sensibili, soffriranno meno di disturbi alle vie respiratorie e la qualità di vita migliorerà per molti cittadini. Per raggiungere i nostri obiettivi è necessaria una collaborazione tra le istituzioni comunitarie, i governi nazionali, le autorità locali e regionali, l'industria e la popolazione. Poiché tutti noi contribuiamo in un modo o nell'altro all'inquinamento atmosferico, dobbiamo partecipare alla soluzione del problema". Elementi essenziali della proposta della Commissione Nuovi standard di qualità dell'aria La proposta contiene nuovi valori limite di qualità dell'aria per i quattro gruppi di agenti inquinanti e le date entro cui tali valori devono essere raggiunti. Questi standard di qualità dell'aria figurano in allegato al presente comunicato stampa. Piani d'azione Per le aree e zone in cui attualmente la qualità dell'aria è significativamente peggiore rispetto ai nuovi valori limite proposti, gli Stati membri dovranno elaborare e attuare piani d'azione finalizzati alla riduzione delle emissioni per raggiungere i livelli stabiliti entro le date previste. Procedure di valutazione Per garantire il rispetto dei valori prefissati, la qualità dell'aria deve essere controllata su base regolare e sistematica. La direttiva definisce i metodi uniformati per il rilevamento del tasso di inquinamento e indica altresì i requisiti minimi relativi ai sistemi di monitoraggio della qualità dell'aria (numero e ubicazione delle stazioni di rilevamento, ecc.). Informazione I cittadini devono poter accedere alle informazioni riguardanti la qualità dell'aria. A questo proposito la direttiva stabilisce alcune regole fondamentali relative ai tempi e alle modalità secondo cui le autorità dovrebbero fornire informazioni sugli episodi di inquinamento e sulla situazione dell'inquinamento in generale. 2
3 L'impatto della proposta Le emissioni Biossido di zolfo Se i valori limite basati su criteri sanitari venissero rispettati in tutta l'unione europea, le emissioni diminuirebbero di quasi il 10% in più rispetto a quanto già previsto fino all'anno Inoltre, se il Consiglio adotterà la proposta della Commissione sul contenuto di zolfo nei carburanti liquidi, presentata nel marzo scorso, le emissioni di SO 2 potranno essere ridotte di un milione di tonnellate all'anno, consentendo così il raggiungimento dei valori limite proposti già entro il Le analisi indicano che il valore limite stabilito per proteggere la popolazione contro gli effetti ecotossici è già ampiamente rispettato nelle zone rurali stabilite. Biossido di azoto Si calcola che, rispettando i valori limite delle emissioni di NO 2 a tutela della salute pubblica in tutti gli agglomerati urbani dell'ue, tali emissioni diminuiranno di un ulteriore 10% rispetto alla tabella di marcia stabilita fino al Come per il biossido di zolfo, anche in questo caso il valore limite riferito agli effetti ecotossici è già ampiamente rispettato nelle zone rurali nelle quali andava applicato. Particelle I valori limite proposti per le particelle impongono rilevamenti delle PM 10, ovvero le particelle con un diametro inferiore a 10 micron. Come tutte le particelle ambientali in genere, le PM 10 presentano una complessa struttura componenziale e provengono dalle fonti più disparate. I processi di combustione dei veicoli, degli impianti industriali e del riscaldamento domestico contribuiscono notevolmente all'emissione di particelle. Tuttavia le particelle che si formano nell'atmosfera provengono anche dalle emissioni di altri inquinanti, tra cui SO 2, NO 2 e ammoniaca. Per rispettare i valori limite proposti, occorrerà quindi ridurre le emissioni di tutti questi elementi inquinanti e di altri ancora. In città le emissioni dovranno diminuire del 50% circa rispetto ai valori attuali, in modo da raggiungere i valori proposti per il 2010 in tutta l'unione europea. Come è possibile stabilire i valori limite per le particelle se non esistono valori soglia riferiti ai loro effetti? Benché i datti attualmente disponibili non consentano di definire chiaramente i valori soglia al di sotto dei quali non si hanno effetti sulla salute, gli esperti ritengono sia comunque possibile fissare valori che garantirebbero un elevato livello di protezione della salute pubblica. Inoltre, considerata la concentrazione di particelle attualmente piuttosto alta in alcune parti dell'ue e le diverse fonti di tale inquinamento, è necessario stabilire valori definiti che rappresentino un chiaro obiettivo da raggiungere per ridurre le emissioni. 3
4 Piombo Grazie alla riduzione del consumo di benzina al piombo, nella maggior parte del territorio comunitario le concentrazioni di questo metallo nell'aria sono già inferiori rispetto al valore limite proposto. Con la graduale eliminazione della benzina contenente piombo, tali concentrazioni diminuiranno ulteriormente. I maggiori problemi rimarranno solamente in prossimità di alcuni impianti industriali, in particolare gli impianti di fusione dei metalli non ferrosi, per i quali i valori limite vanno stabiliti caso per caso. ANTEFATTI Nel 1996 il Consiglio ha adottato una direttiva in materia di valutazione e di gestione della qualità dell'aria ambiente (96/62/CE), offrendo quindi un nuovo quadro per la definizione degli standard di qualità dell'aria ambiente, la cui osservanza è garantita in tutta l'unione europea. Tale direttiva stabilisce infatti che la Commissione presenti proposte concernenti i valori limite dell'aria ambiente per una serie di inquinanti, allo scopo di tutelare la salute pubblica e l'ambiente. Tra le priorità definite dalla direttiva figura innanzitutto la revisione degli attuali valori limite per il biossido di zolfo, il biossido di azoto, le particelle e il piombo, alla luce dei dati più recenti riferiti ai loro effetti sulla salute e sull'ambiente. Con la proposta adottata in data odierna la Commissione dà concretamente seguito alle disposizioni della direttiva del Consiglio. Effetti del biossido di zolfo, del biossido di azoto, delle particelle e del piombo sulla I principali effetti del biossido di zolfo sulla si osservano a livello dell'apparato respiratorio. Ad alte concentrazioni, si possono rapidamente verificare disturbi della respirazione, in particolare nei soggetti asmatici. Un recente studio sull'inquinamento nelle città europee, finanziato dalla Commissione, ha rivelato inoltre che l'aumento di SO 2 è proporzionale all'incremento del numero giornaliero di ricoveri ospedalieri e di decessi. Anche il biossido di azoto ha effetti a breve termine sulle vie respiratorie. Nei bambini un'esposizione prolungata si associa ad un aumento del tasso di infezioni dell'apparato respiratorio. Per quanto concerne le particelle, una serie di recenti studi, tra cui uno finanziato dalla Commissione, hanno riscontrato un aumento dell'incidenza di attacchi di asma, del numero di ricoveri ospedalieri (in particolare per problemi respiratori) e del tasso di mortalità per malattie respiratorie e cardiopatologie nei giorni in cui la concentrazione di particelle nell'aria è particolarmente alta. È difficile prevedere la portata di questi effetti dovuti a brevi periodi di aumentata emissione di particelle, soprattutto in termini di attesa di vita, ma un raffronto di tutti i risultati mostra chiaramente l'incidenza dei potenziali effetti delle particelle sulla salute pubblica. In base a studi a lungo termine si sospetta che l'esposizione cronica alle particelle possa ridurre significativamente l'attesa di vita. 4
5 Tra i principali effetti del piombo sulla si annoverano un basso quoziente intellettivo nei bambini e un aumento della mortalità neonatale a seguito dell'esposizione delle madri all'inquinamento da piombo. Effetti di questi inquinanti sull'ambiente Concentrazioni di biossido di zolfo nell'aria possono provocare danni alle piante in fase di crescita. Il biossido di azoto in concomitanza del monossido di azoto è nocivo per la vegetazione. Entrambi fanno parte del gruppo dei maggiori inquinanti all'origine del processo di acidificazione. Il piombo che si deposita a terra forma degli accumuli nei vari strati del suolo e può nuocere direttamente ai microrganismi che lo compongono, compromettendo la crescita delle piante ed inoltre entrando nella catena alimentare degli animali. Il biossido di zolfo è il principale agente inquinante che influisce direttamente sulla velocità di deterioramento di numerosi materiali, tra cui anche i materiali da costruzione. Anche il biossido di azoto e le particelle possono avere lo stesso effetto distruttivo. Gli antichi edifici e i monumenti storici che formano la ricchezza del patrimonio culturale europeo sono particolarmente vulnerabili a questi effetti. 5
6 Tabella 1: Valori limite per il biossido di zolfo I. Periodo medio Valore limite Data alla quale il valore limite deve esse rispettato 1. valore limite orario per la protezione della 2. valore limite giornaliero per la protezione della salute umana 1 ora 350µgm -3 da non superare più di 24 volte per anno civile 1 24 ore 125µgm -3 da non superare più di 3 volte per anno civile 1 gennaio gennaio valore limite per la protezione degli ecosistemi anno civile e inverno (1 ottobre - 31 marzo) 20µgm -3 due anni a decorrere dall entrata in vigore della direttiva Tabella 2: Valori limite per il biossido e il monossido di azoto Periodo medio Valore limite Data alla quale il valore limite deve essere rispettato 1. valore limite orario 1 ora 200µgm -3 NO 2 da non superare più di 8 volte per anno civile 1 gennaio valore limite annuale 3. valore limite annuale vegetazione anno civile 40µgm -3 NO 2 1 gennaio 2010 anno civile 30µgm -3 NO + NO 2 due anni dall entrata in vigore della direttiva 1 Determinato per tutelare contro eventuali superamenti del limite di 10 minuti stabilito nelle linee guida dell'oms sulla protezione della salute 6
7 Tabella 3: Valori limite per le particelle (PM 10 ) Fase 1 Periodo medio Valore limite Data alla quale il valore limite deve essere rispettato 1. valore limite di 24 ore per la protezione della 24 ore 50µgm -3 PM 10 da non superare più di 14 volte l anno 1 gennaio valore limite annuale anno civile 30µgm -3 PM 10 1 gennaio 2005 Fase 2 1. valore limite di 24 ore per la protezione della 24 ore 50µgm -3 PM 10 da non superare più di 7 volte l anno 1 gennaio valore limite annuale anno civile 20µgm -3 PM 10 1 gennaio 2010 Tabella 4: Valori limite per il piombo Periodo medio Valori limite Data alla quale il valore limite deve esse rispettato 1. valore limite annuale per la protezione della anno civile 0,5µgm -3 1 gennaio
8 Tabella 5: Linee guida dell'oms del 1996 per la qualità dell'aria in Europa Periodo medio Concentrazione ([g/m 3 ) biossido di zolfo: effetti sulla salute 10 minuti ore anno 50 biossido di zolfo: effetti ecotossici media annuale e invernale in funzione del tipo di vegetazione biossido di azoto: effetti sulla salute 1 ora anno 40 biossido e monossido di azoto: effetti ecotossici 1 anno 30 PM ore dose/risposta un anno dose/risposta piombo un anno 0,5 8
LIMITE. giorno Valori limite DPR 203/ semestre freddo (1 ott.-31 mar.) 80 (mediana) 250 (98 percentile) 1
Tabella A: Limiti alle concentrazioni di inquinanti dell'aria previsti dalla normativa nazionale e attualmente in vigore (dicembre 2002) INQUINANTE ZOLFO PARTICOLATO PST (gravimetrico) PERIODO DI RIFERIMENTO
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