la qualità dell Aria in Emilia-Romagna

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1 la qualità dell Aria in Emilia-Romagna aggiornamento al 2014 SINTESI

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3 indice - i messaggi chiave 4 Pag. - la sintesi 5 - i fattori climatici: 6 - giorni favorevoli all accumulo di PM giorni favorevoli alla formazione di O gli inquinanti - le polveri ultrasottili: 7 - concentrazione in aria di PM 2,5 7 - le polveri sottili: 8 - concentrazione in aria di PM superamenti dei limiti di legge per il PM l ozono: 11 - concentrazione in aria di O superamenti dei limiti di legge per l O il biossido di azoto: 14 - concentrazione in aria di NO superamenti dei limiti di legge per il NO

4 DATI 2014 la qualità dell aria Concentrazioni di PM 10 ai minimi storici anche nel 2014 La concentrazione media annuale di PM 10 nel 2014 ha confermato i minimi storici raggiunti l anno precedente, in particolare nelle stazioni di fondo urbano e da traffico; rispettato, inoltre, in tutte le stazioni il valore limite annuale per la protezione della salute umana (40 µg/m 3 ). Questa situazione è stata positivamente condizionata anche dall andamento meteorologico, con un numero di giornate favorevoli all accumulo del PM 10 nei mesi invernali del 2014 (da gennaio a marzo e da ottobre a dicembre) decisamente inferiore alla media su tutto il settore occidentale della regione, in linea o inferiore alla media, invece, in quello orientale. Anche per il PM 2,5, la concentrazione media annuale nel 2014 è risultata in ulteriore miglioramento rispetto agli anni precedenti, con valori inferiori al limite annuale (25 μg/m 3 ) in tutte le 21 stazioni di misura. Il 77% delle stazioni rispettano il numero di superamenti del limite giornaliero del PM 10 Nel 2014, nelle stazioni di fondo urbano/suburbano e da traffico si è registrata un ulteriore diminuzione del numero di superamenti del valore limite giornaliero (meno di 35 superamenti anno della concentrazione media giornaliera di 50 μg/m 3 ), mentre resta stazionario rispetto al 2013 nelle stazioni di fondo rurale. Si nota tuttavia come, per la seconda volta dal 2008, tutti i valori registrati nelle stazioni di fondo rurale siano risultati inferiori al valore limite giornaliero. Inoltre, sempre nel 2014, il limite dei 35 superamenti giornalieri di PM 10 è stato rispettato nel 77% delle stazioni di monitoraggio, contro solo il 28% del 2012 e il 38% del Mancato rispetto del limite annuo di NO 2 in solo 4 stazioni su 40 Il limite della media annua di biossido d azoto (NO 2 ) non è stato rispettato in 4 delle oltre 40 stazioni della rete regionale di monitoraggio. Si tratta di stazioni collocate a bordo strada: Porta San Felice a Bologna, Via Giardini a Modena, Giordani-Farnese a Piacenza e San Francesco a Fiorano Modenese. Nel 2012 risultavano superiori ai limiti otto stazioni e sei nel Numero di superamenti dell obiettivo a lungo termine per la protezione della salute umana dell ozono al minimo storico nel 2014 Il numero di superamenti dell obiettivo a lungo termine per la protezione della salute umana (media massima giornaliera calcolata su 8 ore superiore a 120 μg/m 3 ) dell ozono dal 2011 è in netta diminuzione nelle stazioni di fondo rurale e urbano/suburbano ed ha raggiunto il minimo storico nel Questo andamento è stato favorito dalle condizioni meteorologiche registrate nel 2014, con una percentuale di giorni favorevoli alla formazione di ozono decisamente inferiore ai valori registrati nel precedente decennio ( ). Superamento della soglia di informazione alla popolazione in tutte le stazioni, anche se in numero minore rispetto agli anni precedenti La soglia di informazione alla popolazione (media oraria = 180 μg/m 3 ) è stata superata anche nel 2014 in tutte le stazioni che misurano l'ozono, seppure in numero più contenuto rispetto agli anni precedenti. L andamento del valore annuale di AOT40 per l ozono, misurato nelle stazioni di fondo rurale, risulta pressoché costante nel tempo e con valori sensibilmente superiori al valore obiettivo a lungo termine (6.000 µg/m 3 h). Gli inquinanti primari non sono più un problema I dati 2014 confermano che gli inquinanti primari, quali monossido di carbonio e biossido di zolfo, che in passato costituivano il principale problema di inquinamento delle aree urbane e industriali, non risultano presentare alcuna criticità. La concentrazione in aria di benzene si è progressivamente ridotta, stabilizzandosi su valori inferiori al limite. aree urbane e industriali, non risultano presentare alcuna criticità. La concentrazione in aria di benzene si è progressivamente ridotta e ora è stabilizzata su valori inferiori al limite. 4

5 la sintesi L analisi della serie storica dei dati sulla qualità dell aria evidenzia una marcata variabilità interannuale dei valori di concentrazione degli inquinanti, peraltro condizionata dalla variazione delle condizioni meteorologiche da un anno all altro. Nel 2014 i valori limite per la concentrazione media annuale di PM 10 e di PM 2,5 sono stati rispettati in tutta la regione. Relativamente al limite giornaliero, invece, valori superiori al limite normativo per il PM 10 si sono verificati prevalentemente nelle stazioni da traffico e solo sporadicamente nelle stazioni di fondo urbano e suburbano. Inoltre, sempre nel 2014, la mediana regionale della concentrazione media annuale di PM 10 ha raggiunto i valori più bassi registrati a partire dal 2001 nelle stazioni da traffico e di fondo urbano/suburbano. Meno evidente è, invece, la diminuzione riscontrata nelle stazioni di fondo rurale. Anche la media annuale di NO 2 risulta ancora superiore al limite solo in alcune stazioni da traffico, ma in diminuzione rispetto agli anni precedenti. L ozono continua a registrare valori superiori ai limiti in tutta la regione, anche se il numero di valori superiori all obiettivo a lungo termine per la protezione della salute umana (media massima giornaliera calcolata su 8 ore superiore a 120 µ/gm 3 ) dal 2011 è in netta diminuzione nelle stazioni di fondo rurale e urbano/suburbano e ha raggiunto il minimo storico nel Da sottolineare come questo andamento sia stato favorito dalle condizioni meteorologiche, come evidenziato dalla percentuale di giorni favorevoli alla formazione di ozono risultata nel 2014 decisamente inferiore ai valori registrati nel precedente decennio ( ). Gli inquinanti primari, quali monossido di carbonio e biossido di zolfo, continuano a non presentare alcuna criticità. Si deve tuttavia rilevare come il biossido di zolfo possa risultare un importante precursore della formazione di particolato secondario, anche alle basse concentrazioni attualmente registrate. Le concentrazioni rilevate per il Benzene si attestano su valori sensibilmente inferiori al limite in tutte le stazioni che lo misurano. Si sottolinea, tuttavia, come molti degli inquinanti primari presenti in atmosfera, quali il biossido di azoto, i composti organici volatili, l ammoniaca, il biossido di zolfo, anche a concentrazioni inferiori al limite, risultino precursori di inquinanti secondari come l ozono e una frazione rilevante delle polveri sospese. 5

6 i fattori climatici giorni favorevoli all accumulo di polveri sottili (PM 10 ) (gennaio-marzo; ottobrenovembre) Nel 2014, come nel 2012 e 2013, il numero di giorni favorevoli all'accumulo di PM 10 è risultato in calo rispetto al massimo storico registrato nel Il numero di giornate favorevoli all accumulo del PM 10 nei mesi invernali del 2014 (da gennaio a marzo e da ottobre a dicembre) è risultato decisamente inferiore alla media su tutto il settore occidentale della regione, mentre è stato in linea o inferiore alla media nel settore orientale, in particolare nei mesi di gennaio, febbraio e novembre. giorni favorevoli alla formazione di ozono (O 3 ) Nel 2014 la percentuale di giorni favorevoli alla formazione di ozono è risultata decisamente inferiore ai valori registrati nel precedente decennio ( ). 6

7 le polveri ultrasottili concentrazione in aria di polveri ultrasottili (PM 2,5 ) Dall'analisi dei dati si evidenzia come la concentrazione media annuale di PM 2,5 nel 2014 abbia fatto registrare un andamento in ulteriore miglioramento rispetto agli anni precedenti. Inoltre, nello stesso anno, tutte le 21 stazioni di misura del PM 2,5 hanno misurato valori inferiori al valore limite annuale di 25 μg/m 3. Infine, si rileva come i valori della mediana regionale presentino una scarsa variabilità tra le stazioni di fondo urbano/suburbano e rurale. 7

8 le polveri sottili concentrazione in aria di polveri sottili (PM 10 ) Nel 2014 la concentrazione media annuale di PM 10 ha confermato i minimi storici raggiunti nel 2013, in particolare nelle stazioni di fondo urbano e da traffico. Il valore limite annuale per la protezione della salute umana (40 µg/m 3 ) è stato rispettato in tutte le stazioni che rilevano PM 10. 8

9 superamenti dei limiti di legge per le polveri sottili (PM 10 ) Nel 2014, nelle stazioni di fondo urbano/suburbano e da traffico si è registrata un ulteriore diminuzione del numero di superamenti del valore limite giornaliero per il PM 10 (meno di 35 superamenti anno di 50 μg/m 3 come concentrazione media giornaliera); nelle stazioni di fondo rurale, invece, il numero di superamenti resta stazionario rispetto al Si nota tuttavia come, per la seconda volta dal 2008, tutti i valori registrati nelle stazioni di fondo rurale siano risultati inferiori al valore limite giornaliero. Il limite dei 35 superamenti giornalieri di PM 10 è stato rispettato nel 77% delle stazioni di monitoraggio, contro solo il 28% del 2012 e il 38% del

10 stazioni che superano i limiti di legge per le polveri sottili (PM 10 ) media annua stazioni che superano i limiti di legge per le polveri sottili (PM 10 ) media giornaliera 10

11 l ozono concentrazione in aria di ozono (O 3 ) Dall'analisi dei dati relativi al numero di superamenti dell obiettivo a lungo termine per la protezione della salute umana dell ozono (media massima giornaliera calcolata su 8 ore superiore a 120 µg/m 3 ), rilevati in tutte le stazioni di fondo, si evidenzia una netta diminuzione dei valori registrati nelle stazioni di fondo rurale, urbano e suburbano a partire dal 2011, raggiungendo il minimo storico nel

12 superamenti dei limiti di legge per l ozono (O 3 ) Dall'analisi dei dati si evidenzia come la soglia di informazione alla popolazione (concentrazione media oraria = 180 μg/m 3 ) sia stata superata anche nel 2014 in tutte le stazioni che misurano l'ozono, seppure in numero più contenuto rispetto agli anni precedenti. 12

13 stazioni che superano i limiti di legge per l ozono (O 3 ) protezione vegetazione 13

14 il biossido di azoto concentrazione in aria di biossido di azoto (NO 2 ) L analisi pluriennale dei dati mostra una tendenza alla diminuzione delle concentrazioni medie annuali di biossido di azoto (NO 2 ), con particolare rilevanza per le stazioni di fondo. Nelle stazioni da traffico persistono alcuni superamenti del valore limite sulla media annuale, limitati ad alcune situazioni locali. La concentrazione di fondo di questo inquinante, pur inferiore ai limiti, risulta comunque significativa ed è dovuta al fatto che le sorgenti di emissione di ossidi di azoto (NO x ) sono una delle sorgenti di inquinanti atmosferici più ubiquitarie, in quanto tutti i processi di combustione portano all emissione di questo inquinante, che gioca peraltro un ruolo fondamentale anche nella produzione del particolato secondario e dell ozono. 14

15 stazioni che superano i limiti di legge per il biossido di azoto (NO 2 ) medi annua Dall analisi dei dati emerge che in 4 delle oltre 40 stazioni della rete regionale di monitoraggio che misurano il biossido d azoto (NO 2 ) non è rispettato il limite normativo relativo alla concentrazione media annua (40 µg/m 3 ). Si tratta di stazioni di traffico urbano, collocate a bordo strada: Porta San Felice a Bologna, Via Giardini a Modena, Giordani-Farnese a Piacenza e San Francesco a Fiorano Modenese. Nel 2012 risultavano essere otto, invece, le stazioni con il superamento del limite e sei nel

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