ANALISI DELL EVENTO DEL NOVEMBRE 2012

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1 ANALISI DELL EVENTO DEL 1-14 NOVEMBRE INQUADRAMENTO METEOROLOGICO FENOMENI OSSERVATI ANALISI DI PARTICOLARI FENOMENI METEOROLOGICI CONFRONTO TRA PRECIPITAZIONI, VALORI DI SOGLIA E TEMPI DI RITORNO DESCRIZIONE DELLA PRECIPITAZIONE NELLE DIVERSE ZONE DI ALLERTA IL BACINO DEL FIUME ADIGE IL BACINO DEL FIUME ALPONE IL BACINO DEL FIUME AGNO-GUÀ-FRATTA-GORZONE IL BACINO DEL FIUME BACCHIGLIONE IL BACINO DEL FIUME BRENTA IL BACINO DEL TORRENTE MUSON DEI SASSI IL BACINO DEL FIUME PIAVE IL BACINO DEL FIUME MONTICANO IL BACINO DEL FIUME LIVENZA IL BACINO DEL TORRENTE MESCHIO IL BACINO DEL FIUME TAGLIAMENTO DESCRIZIONE DEGLI EFFETTI AL SUOLO Rev. 1 del 3/12/212 Pubblicata il 6/12/212 Pagina 1

2 1. INQUADRAMENTO METEOROLOGICO Centro Funzionale Decentrato Tra sabato 1 e domenica 11 una profonda saccatura si estende dalle Isole Britanniche alle coste del Nord Africa e convoglia un forte flusso umido dai quadranti meridionali sull Italia, determinando sul Veneto precipitazioni diffuse e anche molto abbondanti. Dal pomeriggio/sera di domenica e nella giornata di lunedì tale saccatura isola un nucleo ciclonico chiuso sul Nord Africa, a sud della Spagna, e il flusso dai quadranti meridionali che aveva interessato il Veneto si attenua progressivamente, con netta attenuazione e diradamento delle precipitazioni. Il Veneto è stato quindi interessato da una perturbazione tipicamente autunnale, particolarmente intensa dalla prima metà di domenica 11 novembre fino al primo pomeriggio. Si sono avute precipitazioni diffuse, con rovesci anche di forte intensità, e quantitativi molto abbondanti (>1 mm/24h) sulle zone montane, pedemontane e pianura settentrionale (con massimi anche di mm). Si è assistito ad una marcata intensificazione dei venti di scirocco in quota e sulla costa/pianura limitrofa, e ad un progressivo rialzo del limite delle nevicate fino ad oltre 25 m domenica. 2. FENOMENI OSSERVATI Tra la serata di sabato e il primo pomeriggio di domenica la regione è interessata da tempo perturbato con precipitazioni diffuse, che interessano quasi tutta la regione ad eccezione della costa/zone limitrofe e pianura sud orientale dove i fenomeni sono stati di scarso rilievo. Le precipitazioni significative iniziano in serata sulle Prealpi e sulla zone pedemontane occidentali, durante la notte si estendono anche alle altre zone montane e pedemontane e a gran parte della pianura (tranne costa e zone sud orientali). La fase più intensa si è verificata nella prima metà di domenica fino al primo pomeriggio. Nelle prime ore di domenica 11 i rovesci più intensi insistono sulla provincia di Treviso, probabilmente favoriti da fenomeni di convergenza tra i venti da nordest (prevalenti sulla pianura interna) e quelli di scirocco (prevalenti sulla costa e pianura limitrofa). In seguito (dalle 8 circa) si ha una ulteriore intensificazione delle piogge sulle zone montane e pedemontane, in particolare del Veronese orientale, del Vicentino, del Bellunese centro meridionale e del Trevigiano. In questa fase, che corrisponde ad un marcata intensificazione dei venti di scirocco sia in quota che sulla costa e parte della pianura, si verificano frequenti rovesci, localmente temporaleschi, con intensità anche di 2-3 mm/h sulle aree sopra indicate: in alcune zone tali rovesci intensi persistono per più ore. Nel primo pomeriggio i fenomeni più intensi tendono a spostarsi verso est (sul Bellunese). Dalle 15 circa si assiste ad un generale diradamento e ad una significativa attenuazione dei fenomeni, che risultano sparsi e discontinui; la zona dove le precipitazioni risultano più frequenti fino a fine giornata (anche se con entità nettamente inferiore) è il Bellunese. Nella giornata di lunedì 13 si verificano ancora delle precipitazioni sparse e molto discontinue, con quantitativi cumulati che risultano comunque di modesta entità e risultano un po più significativi sul Bellunese orientale (valori tra i 5 e i 25 mm in 24h). Rev. 1 del 3/12/212 Pubblicata il 6/12/212 Pagina 2

3 In Figura 1 si riporta la mappa di precipitazione spazializzata relativi alla 24 ore più significative dell evento (tra le ore 18 di sabato 1 e le ore 18 di domenica 11). Figura 1. Mappa di precipitazione oraria spazializzata (spazializzazione con Kriging senza nessun aggiustamento per quota/esposizione) dalle 18.1 del 1 novembre alle 18. del 11 novembre 212. Le precipitazioni sono state nel complesso molto abbondanti (maggiori di 1 mm/24h) sulle zone montane, pedemontane e pianura settentrionale, con locali massimi superiori a 2 mm. Da sottolineare il fortissimo gradiente presente tra le zone costiere e quelle pedemontane/prealpine. I quantitativi di precipitazione caduti nelle 24 ore tra le 18 di sabato e le 18 di domenica possono essere schematizzati indicativamente come segue: generalmente scarsi (-2 mm) sul Veneziano, Padovano sud orientale, Rodigino centro orientale; compresi in genere tra 2 e 1 mm sui Lessini centro occidentali e sulla pianura centrale, con un forte gradiente da sud-est verso nord-ovest; Rev. 1 del 3/12/212 Pubblicata il 6/12/212 Pagina 3

4 superiori 1 mm su zone montane, pedemontane e pianura più settentrionale. In particolare sulle Dolomiti meridionali e sulla maggior parte delle Prealpi vicentine, bellunesi e trevigiane e parte della pedemontana trevigiana i quantitativi sono stati superiori a 15 mm. Locali massimi superiori a 2 mm sono stati registrati nelle seguenti stazioni:: Valpore-Seren del Grappa (295 mm); Valstagna (238 mm); Cansiglio-Tramedere (233 mm); Col Indes-Tambre (217 mm); Castana- Arsiero (215 mm); Feltre (212 mm);.quero (26 mm); Soffranco (25 mm). Si evidenzia come tali quantitativi sono perlopiù caduti in un periodo di ore, e che per molte stazioni la maggior parte di tali quantitativi è stata concentrata in 12 ore. In Errore. L'origine riferimento non è stata trovata. si riportano i dati di precipitazione massimi puntuali e medi areali divisi per le sette zone di allerta. A B Tabella 1. Cumulate di precipitazione per le diverse aree di allertamento. A) Accumuli tra le 18 di sabato 1 e le 18 di domenica 11. B) Accumuli complessivi tra sabato 1 e domenica 11. In Figura 2 si riporta la mappa con la distribuzione delle precipitazioni relative alle 48 ore di sabato e domenica. La distribuzione è del tutto analoga a quella delle 24 ore tra sabato sera e domenica sera. Anche i quantitativi sono simili, ma ovviamente un po maggiori perché tengono conto del contributo legato alle precipitazioni residue verificatesi nella serata di domenica 11. La differenza è un po maggiore per alcune stazioni del Veneto orientale, dove le precipitazioni nella serata di domenica sono state un po più frequenti. La caratteristica più importante di questo evento è stata, oltre che l abbondanza delle precipitazioni, anche e soprattutto la loro intensità su intervalli temporali che vanno dall ora alle 12 ore. Si evidenziano infatti: la maggior parte dei quantitativi caduti è stata concentrata, per molte stazioni, in un arco di 12 ore, con valori estremamente significativi; le stazioni che hanno superato i 1 mm in 12 ore sono state numerose, con massimi di 248 mm a Valpore-Seren del Grappa, 179 mm a Col Indes-Tambre, 171 a Soffranco, 166 a Consiglio-Tramedere, 165 a Castana-Arsiero e Quero, 162 a Follina; particolarmente rilevanti sono stati anche i quantitativi misurati nell arco di 6 ore (alcune stazioni hanno superato i 1 mm con massimi di 185 mm a Valpore Seren del Grappa, 121 mm a Castana-Arsiero, 116 mm a Soffranco e Quero) e di 3 ore (con massimi di 11 mm a Valpore Seren del Grappa, 82 mm a Feltre, 79 mm a Quero, 69 a Castana, 68 mm a Follina e a Crespano del Grappa); Rev. 1 del 3/12/212 Pubblicata il 6/12/212 Pagina 4

5 nell intervallo di 1 ora non solo i valori massimi registrati nell arco dell evento sono stati per molte stazioni superiori a 2 mm/h (con un massimo di 43 mm/h a Valpore-Seren del Grappa), ma in alcune zone le precipitazioni hanno avuto intensità di 15-3 mm/h per più ore consecutive. Figura 2. Mappa spazializzata di precipitazione cumulata nelle due giornate (spazializzazione con Kriging senza nessun aggiustamento per quota/esposizione). A Valpore si è verificato un vero e proprio nubifragio (11 mm in 3 ore), ma soprattutto si sono avute precipitazioni rilevanti (dell ordine di 2-3 mm/h) per diverse ore consecutive. Gli accumuli totali in 24 ore sono stati di quasi 3 mm. Anche per Feltre risultano molto significativi, oltre che i quantitativi giornalieri, quelli misurati in 3 ore (nubifragio con 82 mm), 6 ore (132 mm) e 12 ore (182 mm). 3. ANALISI DI PARTICOLARI FENOMENI METEOROLOGICI In Tabella 2 si riportano per ognuna delle due giornate i dati di raffica di vento (solo se superiori a 5 Km/h), riportati con una convenzione standard all altezza di 1 m dal suolo Rev. 1 del 3/12/212 Pubblicata il 6/12/212 Pagina 5

6 Tabella 2. Raffiche di vento superiori a 5 km/h riportati con una convenzione standard all altezza di 1 m dal suolo, nella giornata di sabato 1 a sinistra e di domenica 11 novembre a destra. Si osserva che nella giornata di domenica le stazioni che hanno registrato raffiche superiori a 5 km/h sono state assai numerose. 11 stazioni, distribuite per lo più nel Veneziano e in parte nel Bellunese, hanno superato i 7 km/h, con un massimo di 118 km/h sul Monte Cesen (TV), a conferma dell intenso flusso di scirocco che ha interessato le zone montane e la costa fino al primo pomeriggio di Domenica (si osservi che tutte le raffiche sono state registrate entro le ore 15 di domenica 11). Rev. 1 del 3/12/212 Pubblicata il 6/12/212 Pagina 6

7 In Figura 3 si riporta l andamento del vento registrato dal profilatore verticali di vento di Loncon di Concordia Sagittaria (VE). Nel grafico viene mostrata la direzione e l intensità del vento nello strato più basso dell atmosfera (-5 m), nel corso dell evento. In ascissa è riportato il tempo, in ordinata l altezza dal suolo; i colori e la lunghezza delle frecce indicano l intensità del vento. Figura 3. Andamento del vento registrato dal profilatore verticali di vento di Loncon di Concordia Sagittaria (VE). Il grafico evidenzia nella pomeriggio/sera di sabato 1 un primo rinforzo dei venti dal quadrante sud orientale (da est ai livelli più bassi, da sud est man mano che si sale con la quota); successivamente, nella mattinata di domenica 12, si ha una intensificazione ancora più marcata dei venti di scirocco anche nei livelli più bassi, a cui segue una graduale attenuazione nel corso del pomeriggio/sera di domenica. Rev. 1 del 3/12/212 Pubblicata il 6/12/212 Pagina 7

8 4. CONFRONTO TRA PRECIPITAZIONI, VALORI DI SOGLIA E TEMPI DI RITORNO In Errore. L'origine riferimento non è stata trovata. sono stati riportati i valori massimi di precipitazione in finestre mobili di 1, 3, 6, 12 e 24 ore solo per le stazioni in cui risulta superata, per almeno una delle cinque durate, la soglia di criticità idrogeologica moderata in condizioni secche. ZONA Prov. Nome stazione 1 ora 3 ore 6 ore 12 ore 24 ore Vene-A BL Agordo Vene-A BL Belluno (aeroporto) Vene-A BL Campo di Zoldo Vene-A BL Cansiglio loc. Tramedere Vene-A BL Col Indes (Tambre) Vene-A BL Col di Prà (Taibon) Vene-A BL Crep di Pecol Vene-A BL Longarone Vene-A BL Monte Avena Vene-A BL Pescul Vene-A BL Quero Vene-A BL S. Andrea (Gosaldo) Vene-A BL S. Antonio di Tortal Vene-A BL S. Giustina Vene-A BL San Martino d' Alpago Vene-A BL Sappada Vene-A BL Sella Ciampigotto Vene-A BL Soffranco (ex Rizzapol) Vene-A BL Sospirolo Vene-A BL Torch (Pieve d'alpago) Vene-A BL Valle di Cadore Vene-A BL Valpore (Valle di Seren) Vene-B VI Asiago (aeroporto) Vene-B VI Astico a Pedescala Vene-B VI Bassano del Grappa Vene-B VI Brustole' Velo d'astico Vene-B VI Castana (Arsiero) Vene-B VI Contra' Doppio Posina Vene-B VI Crespano del Grappa Vene-B VI Lusiana Vene-B VI Marcesina Vene-B VI Molini Laghi Vene-B VI Monte Summano Vene-B VI Passo Santa Caterina Valdagno Vene-B VI Passo Xomo Posina Vene-B VI Pove del Grappa loc. Pra' Gollin Vene-B VI Recoaro Vene-B VI Rifugio la Guardia (Recoaro) Vene-B VI Trissino Vene-B VI Turcati Recoaro Vene-B VI Valdagno Vene-B VI Valli del Pasubio Vene-C VR Boscochiesanuova Vene-C VI Crespadoro Vene-C VR S.Giovanni Ilarione Vene-C VI San Bortolo Rev. 1 del 3/12/212 Pubblicata il 6/12/212 Pagina 8

9 ZONA Prov. Nome stazione 1 ora 3 ore 6 ore 12 ore 24 ore Vene-D VR Buttapietra Vene-D VR Roverchiara Vene-D VR Salizzole Vene-D VR Sorga' Vene-E VI Breganze Vene-E VI Brendola Vene-E PD Cittadella Vene-E PD Faedo Cinto Euganeo Vene-E PD Grantorto Vene-E VI Lonigo Vene-E VI Malo Vene-E VI Montecchio Precalcino Vene-E VI Montegalda Vene-E VI Quinto Vicentino Vene-E VI Rosa' Vene-E VI Vicenza S.Agostino Vene-F TV Castelfranco Veneto Vene-F TV Farra di Soligo Vene-F TV Follina Vene-F TV Maser Vene-F PD Trebaseleghe Vene-F TV Treviso città Vene-F TV Valdobbiadene (Bigolino) Vene-F TV Vazzola Vene-F TV Villorba Vene-F TV Vittorio Veneto Vene-F TV Volpago del Montello Vene-G TV Conegliano Veneto Vene-G TV Gaiarine Tabella 3. Valori massimi di precipitazione per l evento in finestre mobili di 1, 3, 6, 12, 24 ore. La colorazione delle celle è in oro dove viene superata la soglia di criticità moderata e in rosso dove viene superata la soglia di criticità elevata per la zona di allerta in condizioni secche. Vengono riportate solo le stazioni in cui risulta superata, per almeno una delle cinque durate, la soglia di criticità moderata. Tempi di ritorno Per ognuna delle stazioni riportate in Tabella 3 si sono calcolati i tempi di ritorno (in anni) delle precipitazioni misurate in base alle serie storiche disponibili ipotizzando una distribuzione di Gumbel dei massimi annuali e utilizzando il metodo dei minimi quadrati per la stima dei parametri delle distribuzioni. In Tabella 4 si riportano i tempi di ritorno calcolati per le stazioni delle stazioni di cui si dispone di una serie storica consistente di valori di massimi annuali di precipitazione. Rev. 1 del 3/12/212 Pubblicata il 6/12/212 Pagina 9

10 N anni ZONA Prov. Nome stazione 1 ora 3 ore 6 ore 12 ore 24 ore 2 giorni 27 Vene-A BL Agordo Vene-A BL Belluno (aeroporto) Vene-A BL Campo di Zoldo Vene-A BL Cansiglio loc. Tramedere Vene-A BL Col Indes (Tambre) Vene-A BL Col di Prà (Taibon) Vene-A BL Crep di Pecol Vene-A BL Longarone Vene-A BL Monte Avena Vene-A BL Pescul > Vene-A BL Quero 1 11 > Vene-A BL S. Andrea (Gosaldo) Vene-A BL S. Antonio di Tortal Vene-A BL S. Giustina Vene-A BL San Martino d' Alpago Vene-A BL Sappada Vene-A BL Sella Ciampigotto Vene-A BL Soffranco (ex Rizzapol) Vene-A BL Sospirolo Vene-A BL Torch (Pieve d'alpago) Vene-A BL Valle di Cadore Vene-B VI Asiago (aeroporto) Vene-B VI Astico a Pedescala Vene-B VI Bassano del Grappa Vene-B VI Brustole' Velo d'astico Vene-B VI Castana (Arsiero) Vene-B VI Contra' Doppio Posina Vene-B VI Crespano del Grappa Vene-B VI Lusiana Vene-B VI Marcesina Vene-B VI Molini Laghi Vene-B VI Monte Summano Vene-B VI Passo Santa Caterina Valdagno Vene-B VI Passo Xomo Posina Vene-B VI Pove del Grappa loc. Pra' Gollin Vene-B VI Recoaro Vene-B VI Rifugio la Guardia (Recoaro) Vene-B VI Trissino Vene-B VI Turcati Recoaro Vene-B VI Valdagno Vene-B VI Valli del Pasubio Vene-C VR Boscochiesanuova Vene-C VI Crespadoro Vene-C VR S.Giovanni Ilarione Vene-C VI San Bortolo Rev. 1 del 3/12/212 Pubblicata il 6/12/212 Pagina 1

11 N anni ZONA Prov. Nome stazione 1 ora 3 ore 6 ore 12 ore 24 ore 2 giorni 2 Vene-D VR Buttapietra Vene-D VR Roverchiara Vene-D VR Salizzole Vene-D VR Sorga' Vene-E VI Breganze Vene-E VI Brendola Vene-E PD Cittadella Vene-E PD Faedo Cinto Euganeo Vene-E PD Grantorto Vene-E VI Lonigo Vene-E VI Malo Vene-E VI Montecchio Precalcino Vene-E VI Montegalda Vene-E VI Quinto Vicentino Vene-E VI Rosa' Vene-F TV Castelfranco Veneto > Vene-F TV Farra di Soligo Vene-F TV Follina Vene-F TV Maser Vene-F PD Trebaseleghe Vene-F TV Treviso città Vene-F TV Valdobbiadene (Bigolino) Vene-F TV Vazzola Vene-F TV Villorba Vene-F TV Vittorio Veneto Vene-F TV Volpago del Montello > Vene-G TV Conegliano Veneto > Vene-G TV Gaiarine Tabella 4 - Tempi di ritorno (in anni) delle precipitazioni riportate in Tabella 3 per una selezione di stazioni significative. Beige se maggiore di 5 anni; fucsia se maggiore di 2 anni. 5. DESCRIZIONE DELLA PRECIPITAZIONE NELLE DIVERSE ZONE DI ALLERTA Si riportano, nei seguenti grafici relativi alle singole zone di allerta, lo ietogramma orario e l andamento della precipitazione cumulata nelle stazioni dell ultima tabella. Sono state individuate un massimo di tre stazioni per zona di allerta interessata; il criterio con cui queste stazioni sono state selezionate tiene conto della piovosità, della significatività del valore del tempo di ritorno e della distribuzione spaziale delle stazioni. Rev. 1 del 3/12/212 Pubblicata il 6/12/212 Pagina 11

12 Precipitazioni VENE-A 1/11/ /11/ /11/ /11/ /11/ /11/ /11/ Precipitazione [mm] Longarone Quero Valpore (Valle di Seren) Precipitazione cumulata [mm] 45 Precipitazioni VENE-B 1/11/ /11/ /11/ /11/ /11/ /11/ /11/ Precipitazione [mm] Castana (Arsiero) Bassano del Grappa Monte Summano Precipitazione cumulata [mm] 3 Rev. 1 del 3/12/212 Pubblicata il 6/12/212 Pagina 12

13 Precipitazioni VENE-C 1/11/ /11/ /11/ /11/ /11/ /11/ /11/ Precipitazione [mm] Crespadoro S.Giovanni Ilarione Precipitazione cumulata [mm] Boscochiesanuova 3 Precipitazioni VENE-D 1/11/ /11/ /11/ /11/ /11/ /11/ /11/ Precipitazione [mm] Buttapietra Roverchiara Sorgà Precipitazione cumulata [mm] 18 Rev. 1 del 3/12/212 Pubblicata il 6/12/212 Pagina 13

14 Precipitazioni VENE-E 1/11/ /11/ /11/ /11/ /11/ /11/ Precipitazione [mm] Breganze Malo Montecchio Precalcino Precipitazione cumulata [mm] 18 Precipitazioni VENE-F 1/11/ /11/ /11/ /11/ /11/ /11/ /11/ Precipitazione [mm] Castelfranco Veneto Follina Volpago del Montello Precipitazione cumulata [mm] 26 Rev. 1 del 3/12/212 Pubblicata il 6/12/212 Pagina 14

15 Precipitazioni VENE-G 1/11/ /11/ /11/ /11/ /11/ /11/ /11/ Precipitazione [mm] Conegliano Veneto Gaiarine Precipitazione cumulata [mm] Rev. 1 del 3/12/212 Pubblicata il 6/12/212 Pagina 15

16 6. IL BACINO DEL FIUME ADIGE Centro Funzionale Decentrato Per il bacino del fiume Adige la piena fluviale non è risultata particolarmente significativa (Figura 1). I livelli al picco si sono mantenuti, infatti, al di sotto dei livelli di massima piena registrati negli ultimi anni (Tabella 3). 6 EVENTO 11-14/11/12 - ONDA DI PIENA DEL FIUME ADIGE Trento Verona Legnago Boara Pisani Misure di portata m.p. Trento m.p. Verona m.p. Legnago m.p.boara Pisani nov. 11-nov 12-nov. 12-nov 13-nov. 13-nov 14-nov. 14-nov 15-nov. Figura 4. Propagazione della piena del fiume Adige nel corso dell evento del novembre 212 Per le stazioni di Verona e Boara Pisani si sono si verificati livelli superiori alla soglia di criticità moderata previsti dalla Delibera di Giunta Regionale n 1939 del , definiti rispettivamente di 2.5 m e 1.5 m. Il tempo di propagazione, con 31 ore di ritardo del picco tra Trento e Boara Pisani, risulta nella media. CORSO D'ACQUA STAZIONE EVENTO DEL 11-14/11/212 POSIZIONE DATA ORA SERIE STORICA EVENTI STORICI N ANNI SERIE ANNO MAX STORICA PIENA Hmax (m) ADIGE TRENTO 11/11/ ADIGE VERONA 12/11/ ADIGE LEGNAGO 12/11/ ADIGE BOARA PISANI 13/11/ Tabella 5. Massime altezze idrometriche raggiunte nel corso dell evento e confronto con il recente passato BACINO CORSO D'ACQUA STAZIONE DATA MISURA ORA MEDIA (solare) H MEDIA (m) PORTATA MISURATA (m 3 /s) Adige Adige Boara Pisani 13-nov Tabella 6. Misure di portata condotte sull Adige durante l evento del novembre 212. Rev. 1 del 3/12/212 Pubblicata il 6/12/212 Pagina 16

17 7. IL BACINO DEL FIUME ALPONE Centro Funzionale Decentrato Per il bacino del fiume Alpone la piena fluviale è risultata significativa per la stazione di S. Bonifacio, dove si è registrato uno dei più elevati livelli idrometrici degli ultimi 25 anni, secondo solo a quello dell evento del 21, superando di quasi 1,6 m la soglia di criticità elevata (4,5 m, DGR n 1939 del ) Figura 5 e Tabella 7). La soglia è stata superata anche nella stazione di San Vito sul fiume Chiampo di quasi un 1 metro. 7. EVENTO 1-13/11/12 - ONDA DI PIENA DEL FIUME ALPONE Monteforte m.p. Monteforte Chiampo a S. Vito Veronese m.p. S. Vito V.se S. Bonifacio m.p. S. Bonifacio /11/212. 1/11/212 11/11/ /11/212 12/11/ /11/212 13/11/212. Figura 5. Propagazione della piena del fiume Alpone nel corso dell evento del novembre 212 EVENTO DEL 1-13/11/212 EVENTI STORICI CORSO D'ACQUA STAZIONE DATA -ORA POSIZIONE NELLA SERIE STORICA N ANNI SERIE STORICA ANNO MASSIMA PIENA Hmax (m) ALPONE MONTEFORTE 11/11/ CHIAMPO S. VITO VERONESE 11/11/ ALPONE S. BONIFACIO 11/11/ Tabella 7. Massime altezze idrometriche raggiunte nel corso dell evento e confronto con il recente passato. Rev. 1 del 3/12/212 Pubblicata il 6/12/212 Pagina 17

18 8. IL BACINO DEL FIUME AGNO-GUÀ-FRATTA-GORZONE Nel sottobacino Agno-Guà la piena è risultata significativa raggiungendo sul fiume Agno, nella stazione di Ponte Brogliano, il terzo livello di guardia degli ultimi 14 anni (superando il livello di criticità elevata ) e il terzo livello degli ultimi 27 anni nella stazione di Lonigo sul fiume Guà (superato il livello di criticità moderata ) (Figura 6 e Tabella 8). Per il bacino del Fratta-Gorzone la piena non è risultata particolarmente significativa, superando il livello idrometrico di criticità moderata alla stazione di Valli Mocenighe sul fiume Fratta (Figura 7 e Tabella 8). I tempi di propagazione della piena, con 3 ore di ritardo del picco tra Ponte Brogliano e Carmignano, risultano in linea con i valori medi di propagazione. 5 EVENTO 1-14/11/12 - ONDA DI PIENA DEL FIUME AGNO-GUA' Agno a Ponte Brogliano m.p. Ponte Brogliano Guà a Lonigo m.p. Lonigo Frassine a Borgofrassine m.p. Borgofrassine Gorzone a Carmignano m.p. Carmignano /11/212. 1/11/212 11/11/ /11/212 12/11/ /11/212 13/11/ /11/212 14/11/212. Figura 6. Propagazione della piena del fiume Agno - Guà nel corso dell evento del novembre 212. Rev. 1 del 3/12/212 Pubblicata il 6/12/212 Pagina 18

19 5 EVENTO 1-14/11/12 - ONDA DI PIENA DEL FIUME GORZONE Fratta a S. Salvaro m.p. S. Salvaro Fratta a Valli Mocenighe m.p. Valli Mocenighe Frassine a Borgofrassine m.p. Borgofrassine Carmignano m.p. Carmignano /11/212. 1/11/212 11/11/ /11/212 12/11/ /11/212 13/11/ /11/212 14/11/ /11/212 15/11/212. Figura 7. Propagazione della piena del fiume Fratta-Gorzone nel corso dell evento del novembre 212. CORSO D'ACQUA STAZIONE EVENTO DEL 1-14/11/212 POSIZIONE DATA -ORA NELLA SERIE STORICA N ANNI SERIE STORICA EVENTI STORICI ANNO MASSIMA PIENA AGNO PONTE BROGLIANO 11/11/ GUA' LONIGO 11/11/ FRASSINE BORGOFRASSINE 11/11/ FRATTA VALLI MOCENIGHE 12/11/ GORZONE CARMIGNANO 12/11/ Tabella 8. Massime altezze idrometriche raggiunte nel corso dell evento e confronto con il recente passato. Hmax (m) Rev. 1 del 3/12/212 Pubblicata il 6/12/212 Pagina 19

20 9. IL BACINO DEL FIUME BACCHIGLIONE Centro Funzionale Decentrato Per il bacino del Fiume Bacchiglione la piena è stata significativa (Figura 8). Nella sezione di Vicenza (Ponte degli Angeli) è stato raggiunto il secondo livello degli ultimi 17 anni (superando il livello di criticità elevata ); nella stazione di Montegalda il livello raggiunto, pur risultando il massimo strumentale registrato in 14 anni, è stato ampiamente superato nel 21 e, pertanto, si colloca alla seconda posizione nella serie storica. Anche sul fiume Tesina a Bolzano Vicentino è stato raggiunto il quarto livello in 16 anni di serie storica, superando il livello di criticità elevata (Tabella 9). I tempi di propagazione della piena risultano in linea con i tempi medi di propagazione tra Bolzano Vicentino e Montegalda (ritardo del picco di 12 ore e 3 minuti), mentre la propagazione è stata più rapida rispetto alla tempistica media tra Montegalda e Bovolenta. 9 EVENTO 1-14/11/12 - ONDA DI PIENA DEL FIUME BACCHIGLIONE Vicenza m.p. Vicenza Tesina a Bolzano Vicentino m.p. Bolzano Vicentino Montegalda m.strumentale* Montegalda Bovolenta m.p. Bovolenta /1/212 : 11/1/212 12: 11/11/212 : 11/11/212 12: 11/12/212 : 11/12/212 12: 11/13/212 : 11/13/212 12: 11/14/212 : 11/14/212 12: 11/15/212 : Figura 8 - Propagazione della piena del fiume Bacchiglione nel corso dell evento del novembre 212. CORSO D'ACQUA STAZIONE EVENTO DEL 1-14/11/212 DATA -ORA EVENTI STORICI Rev. 1 del 3/12/212 Pubblicata il 6/12/212 Pagina 2 POSIZIONE NELLA SERIE STORICA N ANNI SERIE STORICA ANNO MASSIMA PIENA BACCHIGLIONE VICENZA 11/11/ TESINA BOLZANO VICENTINO 11/11/ BACCHIGLIONE MONTEGALDA 12/11/ * * BACCHIGLIONE BOVOLENTA 12/11/ * Il livello di 6.6 m a Montegalda è il massimo strumentale; nel 21 tale livello è stato ampiamente superato, essendosi presentati sormonti arginali e rotture già nelle sezioni a monte di Montegalda l evento in esame, invece, ha interessato solamente alcune zone golenali. Tale osservazione indica come il raggiungimento del livello massimo strumentale non renda possibile un confronto tra eventi estremi in termini di quantificazione (portata liquida) del picco di piena. Tabella 9. Massime altezze idrometriche raggiunte nel corso dell evento e confronto con il recente passato. Hmax (m)

21 Presso alcune sezioni di pianura del fiume Bacchiglione, in particolare sul nodo idraulico di Padova, sono state eseguite delle misure di portata durante la giornata del 12 novembre. I risultati ottenuti sono riassunti nel quadro sinottico di Tabella 1. BACINO CORSO D'ACQUA STAZIONE DATA MISURA ORA MEDIA (solare) H MEDIA (m) PORTATA MISURATA (m 3 /s) Brenta - Bacchiglione Bacchiglione Montegalda 12-nov * Brenta - Padova Bacchiglione Bacchiglione (Bassanello) 12-nov Brenta - Ponte San Bacchiglione Bacchiglione Nicolò 12-nov ** 251 Brenta - Canale S. Padova Bacchiglione Gregorio (Terranegra) 12-nov * il valore non rappresenta la portata totale del Bacchiglione in quanto la misura quantifica solamente la portata che defluiva dalla luce del ponte stradale sul quale è installato il sensore di misura del livello idrometrico. Non è stato possibile misurare i deflussi in transito nell area golenale in destra del ponte. ** lettura della palladiana di Ponte San Nicolò. Tabella 1. Misure di portata condotte sul Bacchiglione durante l evento del novembre 212. Figura 9. In alto immagini della piena del Bacchiglione a Vicenza il pomeriggio del 11 novembre. Sotto Bacchiglione a Montegalda il mattino del 12 novembre: a sinistra ponte con sensore idrometrico, a destra deflusso in golena. Rev. 1 del 3/12/212 Pubblicata il 6/12/212 Pagina 21

22 1. IL BACINO DEL FIUME BRENTA Centro Funzionale Decentrato Per il bacino del fiume Brenta la piena fluviale non è risultata molto significativa (Figura 1); il valore del picco di piena transitato nella sezione di Enego è stato superato in quasi tutti gli anni di osservazione. Nonostante nelle sezioni di Barziza e Limena i livelli raggiunti siano stati superati solo nel corso di altri 4 eventi, rispettivamente in 27 e 16 anni di serie storica, a Limena risulta superato solo il livello di criticità ordinaria (3. m), mentre a Barziza risulta superato quello di elevata (3.2 m) (Tabella 11). 6 EVENTO 1-14/1/12 - ONDA DI PIENA DEL FIUME BRENTA 5 Enego Cismon del Grappa Barziza Limena Misure di portata m.p. Enego m.p. Cismon del Grappa m.p. Barziza m.p. Limena nov. 1-nov 11-nov. 11-nov 12-nov. 12-nov 13-nov. 13-nov 14-nov. 14-nov 15-nov. Figura 1 - Propagazione della piena del fiume Brenta nel corso dell evento del novembre 212. CORSO D'ACQUA STAZIONE EVENTO DEL 1-14/11/212 DATA -ORA POSIZIONE NELLA SERIE STORICA N ANNI SERIE STORICA EVENTI STORICI ANNO MASSIMA PIENA BRENTA ENEGO 11/11/ BRENTA BARZIZA 11/11/ BRENTA LIMENA 12/11/ Tabella 11. Massime altezze idrometriche raggiunte nel corso dell evento e confronto con il recente passato. Hmax (m) BACINO CORSO D'ACQUA STAZIONE DATA MISURA ORA MEDIA (solare) H MEDIA (m) PORTATA MISURATA (m 3 /s) Brenta Brenta Curtarolo 12-nov Tabella 12. Misure di portata condotte sul Brenta durante l evento del novembre 212. Rev. 1 del 3/12/212 Pubblicata il 6/12/212 Pagina 22

23 11. IL BACINO DEL TORRENTE MUSON DEI SASSI Per il bacino del torrente Muson dei Sassi la piena è risultata significativa (Figura 11). Il livello del colmo di piena raggiunto a Castelfranco Veneto si colloca al terzo posto nei 13 anni di serie storica e ha superato il livello di criticità elevata (2.9 m) definito nella Delibera precedentemente citata (Tabella 13). EVENTO 1-13/11/12 - ONDA DI PIENA DEL TORRENTE MUSON DEI SASSI Muson dei Sassi m.p. Muson dei Sassi /11/212. 1/11/212 11/11/ /11/212 12/11/ /11/212 13/11/212. Figura 11 - Propagazione della piena del torrente Muson dei Sassi nel corso dell evento del novembre 212. EVENTO DEL 1-13/11/212 EVENTI STORICI CORSO D'ACQUA STAZIONE DATA -ORA POSIZIONE NELLA SERIE STORICA N ANNI SERIE STORICA ANNO MASSIMA PIENA Hmax (m) MUSON DEI SASSI CASTELFRANCO VENETO 11/11/ Tabella 13 - Massime altezze idrometriche raggiunte nel corso dell evento e confronto con il recente passato. Rev. 1 del 3/12/212 Pubblicata il 6/12/212 Pagina 23

24 12. IL BACINO DEL FIUME PIAVE Centro Funzionale Decentrato Per il bacino del fiume Piave la piena fluviale è risultata significativa (Figura 12). A Belluno il livello idrometrico in corrispondenza del picco di piena ha quasi raggiunto il livello di massima piena registrata in 22 anni di osservazione, mentre il livello del colmo di piena raggiunto a Segusino è il più elevato registrato in 17 anni di osservazione, superando di poco il livello raggiunto nel 22. Come indicato in Tabella 14 alla sezione di Ponte di Piave il livello raggiunto è stato superato solo nel 22, nell ambito dei 13 anni di serie storica considerata; nella stessa sezione è stato ampiamente superato in livello di criticità moderata (7. m). Il tempo di propagazione della piena, da Belluno a Ponte di Piave è risultato essere di 13 ore 1 EVENTO 1-14/11/12 - ONDA DI PIENA DEL FIUME PIAVE Belluno m.p. Belluno Cordevole a Ponte Mas m.p. Ponte Mas Segusino m.p. Segusino Ponte di Piave m.p. Ponte di Piave /11/212. 1/11/212 11/11/ /11/212 12/11/ /11/212 13/11/ /11/212 14/11/ /11/212 15/11/212. Figura 12 - Propagazione della piena del fiume Piave nel corso dell evento del novembre 212. CORSO D'ACQUA STAZIONE EVENTO DEL 1-14/11/212 DATA -ORA POSIZIONE NELLA SERIE STORICA N ANNI SERIE STORICA EVENTI STORICI ANNO MASSIMA PIENA PIAVE BELLUNO 11/11/ CORDEVOLE PONTE MAS 11/11/ PIAVE SEGUSINO 11/11/ PIAVE PONTE DI PIAVE 12/11/ Tabella 14 - Massime altezze idrometriche raggiunte nel corso dell evento e confronto con il recente passato. Hmax (m) Rev. 1 del 3/12/212 Pubblicata il 6/12/212 Pagina 24

25 13. IL BACINO DEL FIUME MONTICANO Centro Funzionale Decentrato Nel bacino del Monticano la piena fluviale è risultata molto significativa (Figura 13). Tutte le sezioni monitorate (Vazzola, Fontanelle, Oderzo e Gorgo) hanno registrato picchi di piena superiori ai massimi valori registrati nelle relative serie storiche. A Vazzola il picco di piena è risultato di.6 m superiore al massimo valore della serie storica (19 anni), superando di quasi 1 metro il terzo livello di guardia (3.8 m) corrispondente ad una criticità idraulica elevata. A Fontanelle e Oderzo i picchi di piena hanno superato di circa.6 m e.5 m i massimi valori di piena registrati negli ultimi 2 e 17 anni, rispettivamente (Tabella 15). Il tempo di propagazione della piena tra le sezioni di Vazzola e Gorgo al Monticano, è risultato pari a 6 ore. 6 EVENTO 1-13/11/12 - ONDA DI PIENA DEL FIUME MONTICANO Vazzola m.p. Vazzola Fontanelle m.p. Fontanelle Oderzo m.p. Oderzo Gorgo al Monticano m.p. Gorgo al Monticano /11/212. 1/11/212 11/11/ /11/212 12/11/ /11/212 13/11/212. Figura 13 - Propagazione della piena del fiume Monticano nel corso dell evento del novembre 212. CORSO D'ACQUA STAZIONE EVENTO DEL 1-13/11/212 POSIZIONE DATA -ORA NELLA SERIE STORICA EVENTI STORICI N ANNI ANNO SERIE MASSIMA STORICA PIENA MONTICANO VAZZOLA 11/11/ MONTICANO FONTANELLE 11/11/ MONTICANO ODERZO 11/11/ MONTICANO GORGO AL MONTICANO 11/11/ Tabella 15 Massime altezze idrometriche raggiunte nel corso dell evento e confronto con il recente passato Hmax (m) Rev. 1 del 3/12/212 Pubblicata il 6/12/212 Pagina 25

26 Figura 14. Immagini del Monticano in diverse sezioni nell intervallo temporale che va dalle 12.3 alle 14. di domenica 11 novembre 212. Partendo dall alto a sinistra le sezioni sono: Fontanelle, Gorgo al Monticano, Oderzo, Vazzola e Lutrano. Rev. 1 del 3/12/212 Pubblicata il 6/12/212 Pagina 26

27 14. IL BACINO DEL FIUME LIVENZA Centro Funzionale Decentrato Per il bacino del Fiume Livenza la piena è risultata significativa (Figura 1); a Meduna di Livenza si è mantenuto inferiore al livello di massima piena registrato negli ultimi 18 anni, così come a Cessalto, stazione quest ultima in cui è stato superato (4.55 m) di poco il secondo livello di guardia (4.5 m). A La Salute di Livenza il picco di piena è stato condizionato dall andamento della marea, e si è mantenuto inferiore anch esso al livello di massima piena registrato negli ultimi 2 anni. 1. EVENTO 1-14/11/12 - ONDA DI PIENA DEL FIUME LIVENZA Portobuffolè m.p. Portobuffolè Meduna di Livenza m.p. Meduna di Livenza Cessalto m.p. Cessalto La Salute di Livenza m.p. La Salute di Livenza /11/12. 1/11/12 11/11/12. 11/11/12 12/11/12. 12/11/12 13/11/12. 13/11/12 14/11/12. 14/11/12 15/11/12. Figura 15. Propagazione della piena del fiume Livenza corso dell evento del novembre 212. CORSO D'ACQUA STAZIONE EVENTO DEL 1-14/11/212 POSIZIONE DATA -ORA NELLA SERIE STORICA EVENTI STORICI N ANNI ANNO SERIE MASSIMA STORICA PIENA MEDUNA PORDENONE 12/11/ LIVENZA MEDUNA DI LIVENZA 13/11/ LIVENZA CESSALTO 12/11/ LIVENZA LA SALUTE DI LIVENZA 12/11/ Tabella 16. Massime altezze idrometriche raggiunte nel corso dell evento e confronto con il recente passato Hmax (m) Rev. 1 del 3/12/212 Pubblicata il 6/12/212 Pagina 27

28 15. IL BACINO DEL TORRENTE MESCHIO Centro Funzionale Decentrato Per il bacino del torrente Meschio la piena fluviale è risultata significativa, infatti per la sezione di Cordignano, (la sola per cui è disponibile una serie storica) il livello idrometrico al colmo è risultato inferiore solo alla piena del 2 novembre 21. Si segnala inoltre come per la sezione di Vittorio Veneto il valore al picco sia risultato maggiore rispetto a quello dell evento del novembre 21, mentre a Borgo Campion le due piene (2 novembre 21 e quella oggetto di analisi nel presenta lavoro) abbiano fatto registrare valori al colmo pressoché identici, pari rispettivamente a 1.6 e 1.58 m. 3.5 EVENTO 31/1-2/11/21 - ONDA DI PIENA DEL TORRENTE MESCHIO 3 Vittorio Veneto Cordignano m.p. Cordignano Borgo Campion Ponte della Muda nov. 1-nov 11-nov. 11-nov 12-nov. 12-nov 13-nov. 13-nov BACINO CORSO D'ACQUA STAZIONE EVENTO DEL 1-14/11/212 DATA -ORA POSIZIONE NELLA SERIE STORICA N ANNI SERIE STORICA EVENTI STORICI ANNO MASSIMA PIENA LIVENZA MESCHIO CORDIGNANO 24/12/ Tabella 17. Massima altezza idrometrica raggiunta all idrometro di Cordignano nel corso dell evento e confronto con il recente passato Hmax (m) Rev. 1 del 3/12/212 Pubblicata il 6/12/212 Pagina 28

29 Figura 16. Torrente Meschio presso la sezione strumentata di Cordigano nella mattinata (1.3) di domenica 12 novembre 212. Rev. 1 del 3/12/212 Pubblicata il 6/12/212 Pagina 29

30 16. IL BACINO DEL FIUME TAGLIAMENTO Centro Funzionale Decentrato Per il bacino del Fiume Tagliamento la piena fluviale è significativa, in particolare per le stazioni della porzione terminale del fiume (Madrisio e Latisana) (Figura 11 e Tabella 12). A Venzone (UD) il picco di piena (3.93 m) è risultato il terzo valore massimo negli ultimi 18 anni di osservazione (il livello di massima piena era stato raggiunto appena 15 giorni prima). A Madrisio (UD) il livello del picco è risultato il massimo registrato negli ultimi 17 anni. A Latisana il picco (8,73 m) è stato di poco inferiore alla massima piena storica (8,99 m in 16 anni di osservazione); tale livello ha inoltre superato di.8 m il terzo livello di guardia (7.9 m) che definisce una condizione di criticità idraulica elevata. I tempi di propagazione della piena sono stati dell ordine di 6. ore da Venzone a Madrisio, e di 4.3 ore da Madrisio a Latisana. 1 EVENTO 1-14/11/12 - ONDA DI PIENA DEL FIUME TAGLIAMENTO Venzone m.p. Venzone Ponte della Delizia m.p. Ponte della Delizia Madrisio m.p. Madrisio Latisana m.p. Latisana /11/212. 1/11/212 11/11/ /11/212 12/11/ /11/212 13/11/ /11/212 14/11/ /11/212 15/11/212. Figura 17 Propagazione della piena del fiume Tagliamento corso dell evento del novembre 212. CORSO D'ACQUA STAZIONE EVENTO DEL 1-14/11/212 DATA -ORA EVENTI STORICI Rev. 1 del 3/12/212 Pubblicata il 6/12/212 Pagina 3 POSIZIONE NELLA SERIE STORICA N ANNI SERIE STORICA ANNO MASSIMA PIENA TAGLIAMENTO VENZONE 11/11/ /11/ TAGLIAMENTO PONTE DELIZIA 12/11/ TAGLIAMENTO MADRISIO 12/11/ /11/ TAGLIAMENTO LATISANA 12/11/ Tabella 18 Massime altezze idrometriche raggiunte nel corso dell evento e confronto con il recente passato Hmax (m)

31 17. DESCRIZIONE DEGLI EFFETTI AL SUOLO Centro Funzionale Decentrato Il Veneto è stato interessato da una perturbazione tipicamente autunnale, particolarmente intensa nella prima metà di domenica 11 e fino al primo pomeriggio. Si sono avute precipitazioni diffuse, con rovesci anche di forte intensità e quantitativi molto abbondanti (>1 mm/24h) sulle zone montane, pedemontane e pianura settentrionale. In particolare, sulle Dolomiti meridionali e sulla maggior parte delle Prealpi vicentine, bellunesi e trevigiane e parte della pedemontana trevigiana, i quantitativi sono stati superiori a 15 mm, con locali massimi superiori a 2 mm registrati nelle stazioni di Valpore-Seren del Grappa, Valstagna, Cansiglio-Tramedere, Col Indes-Tambre, Castana-Arsiero, Feltre, Quero, Soffranco. La caratteristica più importante di questo evento è stata, oltre che l abbondanza delle precipitazioni, anche e soprattutto la loro intensità: i quantitativi sono perlopiù caduti in un periodo di ore, e per molte stazioni la maggior parte di tali quantitativi si è concentrata in 12 ore. Pertanto, le precipitazioni intense e concentrate in un intervallo temporale breve hanno favorito l innesco di fenomeni franosi che hanno generalmente interessato i depositi di copertura sciolti (coerenti e non coerenti) e fenomeni di trasporto solido. I fenomeni che riguardano la movimentazione di depositi di copertura sciolti sono più diffusi nell area pedemontana trevigiana e vicentina, mentre nel bellunese sono più rilevanti per numero i fenomeni di trasporto solido, che in alcuni bacini più importanti si possono considerare come debris-flow. A seguito dell evento sono state raccolte, sia durante il presidio in sala operativa che nei giorni immediatamente seguenti presso gli enti territoriali competenti, le segnalazioni di dissesti idrogeologici che vengono elencate di seguito. Si tratta di un elenco ancora parziale che potrà essere oggetto di ulteriori integrazioni. Segnalazioni dalla Provincia di Vicenza - Comune di Lusiana (VI) 1 - Strada comunale Marzari-Ronco, nuovo dissesto che ha interrotto l'unica via di accesso alla contrada Ronco con aggravamento della situazione in vari tratti della strada comunale Velo-Mare. 2 - Allagamenti in corrispondenza della Calle dell'onfesa e Aggravamento del dissesto lungo la s.c. della Misciaia; - Comune di Valdastico (VI) Crollo del muro di sostegno a valle della strada provinciale in località Forni - Comune di Valli del Pasubio (VI) Aggravamento dei dissesti lungo la s.c. di Cavrega Rev. 1 del 3/12/212 Pubblicata il 6/12/212 Pagina 31

32 Segnalazioni dalla Provincia di Belluno Centro Funzionale Decentrato Sono stati segnalati due dissesti più rilevanti che hanno mobilizzato materiali sciolti interessando la viabilità provinciale e isolando due contrade, e altre situazioni puntuali minori. I dissesti più rilevanti: 1. dissesto di Cilladon - Quero 2. colata detritica presso Sanzan e Case Masetti, che ha interessato Km della S.R. 348 Feltrina e Km 47+3 della linea ferroviaria Treviso-Calalzo e la SR 348 Feltrina. Figura 18. A sinistra dissesto di Cilladon Quero. A destra colata detritica presso Sanzan e Case Matte Segnalazioni dalla Provincia di Treviso 3. località Piai in Comune di Tarzo: strada comunale (o vicinale a uso pubblico, da accertare) divelta da medio-ampio fenomeno franoso e danneggiata in altra zona adiacente. Sono state isolate due abitazioni in Comune di Vittorio Veneto (unica possibilità di accesso da Tarzo). Figura 19. Fenomeno franoso on località Piai (comune di Tarzo). Rev. 1 del 3/12/212 Pubblicata il 6/12/212 Pagina 32

33 4. strada comunale in direzione Praderadego in Comune di Follina: interruzione della viabilità per fenomeno franoso di medie dimensioni che ha provocato la caduta di grossi alberi sulla sede stradale nonché l'invasione della stessa con materiale detritico. Il fenomeno interrompe l'accesso a abitazione (esiste una viabilità alternativa da Mel, Provincia di Belluno). 5. Sono pervenute inoltre segnalazioni telefoniche da privati, per ora di piccola entità (in Comune di S. Pietro di Feletto e in Comune di Vittorio Veneto). Per quanto riguarda le frane in prossimità delle S.P. l'elenco completo non è ancora disponibile, si allegano tuttavia alcune informazioni relative a quelle principali viste da ufficio difesa del suolo della Provincia di Treviso: 1. SP 6 da Possagno a Castelcucco (Comune di Castelcucco); frana che ha interessato un tratto di versante sovrastante la SP per una lunghezza di circa ml. 2, con conseguente riversamento di consistenti quantità di materiali e alberature sulla sede stradale e blocco temporaneo della circolazione. Strada riaperta dopo lavori di sgombero e pulizia. 2. SP 37 in comune di s. Pietro di Feletto al km. 4+85: crollo sulla carreggiata stradale di un tratto di circa ml. 16 di versante sovrastante la SP. 3. SP 86 in comune di Refrontolo al km : erosione/crollo di un tratto di circa ml 1 di banchina e scarpata stradale; al km. 7+3 in comune di Refrontolo: frana che ha interessato circa ml 12 di banchina e scarpata stradale. 4. SP 152: - da Guia a Col S. Martino (Comune di Valdobbiadene); strada da mettere in sicurezza, frana che ha interessato vigneti su versante molto ripido. Il materiale è stato rimosso ma la strada risulta, alla data odierna, ancora chiusa per l'instabilità del versante. - In comune di Cison di V. loc. Rolle al km , frana che ha interessato un tratto di circa ml. 5 di rilevato stradale a causa del cedimento di un pari tratto di muro di sostegno e che ha reso necessaria la chiusura della strada alla circolazione. - al km in comune di Tarzo, è stato rilevato un evidente cedimento / deformazione di un tratto di circa ml. 15 di muro di controripa costituito in sassi e scapoli di roccia. - presso S. Lorenzo (Comune di Vittorio Veneto): scivolamento di materiale superficiale a valle della provinciale con cedimento della sede stradale in corrispondenza della nicchia: tratto di strada da consolidare (Figura 2). Rev. 1 del 3/12/212 Pubblicata il 6/12/212 Pagina 33

34 Figura 2. Scivolamento di materiale presso San Lorenzo (comune di Vittorio Veneto TV). Sempre presso S. Lorenzo (Comune di Vittorio Veneto, più spostata di due tornanti rispetto alla precedente in direzione Vittorio Veneto); caduta blocchi decimetrici di roccia su sede stradale dal versante a monte che si presenta acclive, costituito da materiale con blocchi in matrice fine e presenza di alberi a medio-alto fusto inclinati o con radici esposte; tratto di strada da mettere in sicurezza. Rev. 1 del 3/12/212 Pubblicata il 6/12/212 Pagina 34

35 Segnalazioni da Veneto Strade Spa Direzione Operativa di Belluno L elenco riportato include numerosi interventi di ripristino della viabilità e di messa in sicurezza delle strade in gestione a Veneto Strade Spa a causa dei dissesti innescatisi Identificazione strada Descrizione Intervento Zona S.R. - S.P. Progressiva km A SP 1 var +2 Sistemazione scarpata mediante realizzazione di opere di ingegneria naturalistica A SP Messa in sicurezza spalla ponte Terche A SP (Busche) Messa in sicurezza sede stradale A SP 1 bis 8+9 Ripristino funzionalità vasca di accumulo A SP 1 bis 9+55 Ripristino funzionalità opere di captazione acque meteoriche e consolidamento versante A SP 1 bis 9+7 Ripristino funzionalità paramassi A SP 1 bis 13+ Messa in sicurezza versante A SP 1 bis Ripristino funzionalità tombotto A SP 1 bis galleria Vas-Segusino Impianto segnalazione A SP 1 bis T.S. Ripristino funzionalità piano viabile A SP 1 bis T.S. Ripristino funzionalità tombotto A SP Consolidamento del corpo stradale mediate realizzazione di opera di captazione acque meteoriche e scogliera A SP Consolidamento del corpo stradale mediante realizzazione di scogliera e cordolo A SP 1 T.S. Ripristino funzionalità piano viabile A SP Ripristino funzionalità piano viabile A SP 21 + Ripristino funzionalità paramassi A SP Ripristino funzionalità piano viabile A SP 21 Tutta Ripristino funzionalità tombotto A SP Consolidamento del corpo stradale A SP Realizzazione opere di captazione acque meteoriche A SP Consolidamento del corpo stradale A SR Ripristino funzionalità piano viabile A SR Ripristino funzionalità griglia A SR Ripristino funzionalità piano viabile A SR Realizzazione opere di captazione acque meteoriche A SR Realizzazione opere di captazione acque meteoriche A SR 348 T.S. Ripristino funzionalità piano viabile A SR 348 T.S. Ripristino funzionalità tombotto B S.P. 2 VARIE Ripristino funzionalità tombotto B S.P Ripristino funzionalità tombotto B S.P Ripristino funzionalità paramassi e tombotto B S.P Ripristino funzionalità paramassi B S.P Ripristino funzionalità reti paramassi B S.P. 2 dir +12 Sistemazione piano viabile B S.P Ripristino funzionalità tombotto B S.P Ripristino funzionalità versante B S.P. 3 VARIE Ripristino funzionalità tombotto Rev. 1 del 3/12/212 Pubblicata il 6/12/212 Pagina 35

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