CASA DELLA DIVINA PROVVIDENZA PER IL RIPOSO DELLA VECCHIAIA - ONLUS STATUTO SOCIALE

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1 CASA DELLA DIVINA PROVVIDENZA PER IL RIPOSO DELLA VECCHIAIA - ONLUS STATUTO SOCIALE Denominazione - Sede Oggetto. Articolo n È costituita l'associazione denominata «Casa della Divina provvidenza per il riposo della vecchiaia», organizzazione non lucrativa di utilità sociale (ONLUS). 2. L'associazione ha sede in Ficulle (Terni) nell'ex convento dei Cappuccini in località Cappuccini e può costituire sedi secondarie. Articolo n L'associazione ha lo scopo di provvedere ai ricovero, al mantenimento, all'assistenza ed alla cura degli anziani, non trascurando quelli che versano in condizioni di bisogno fisico e/o economico. 2. L'associazione non ha scopo di lucro nemmeno indiretto. Essa persegue esclusivamente finalità di solidarietà sociale ed opera senza distinzioni etniche, razziali, ideologiche, confessionali, politiche e senza distinzione di sessi. Associati Articolo n Sono associati all'associazione, oltre ai partecipanti al presente atto costitutivo, tutti coloro, persone fisiche e giuridiche, associazioni o enti, che ne condividono gli scopi e che presentano richiesta scritta. Spetta al Consiglio direttivo deliberare sulle domande di ammissione. 2. Gli associati devono versare le quote associative per periodi (non inferiori all'anno) stabiliti dal Consiglio direttivo. Gli associati sono tenuti all'osservanza dello statuto, dei regolamenti interni e delle deliberazioni adottate dagli organi sociali. Le quote o contributi associativi sono intrasmissibili e non sono rivalutabili. 3. Gli associati vengono ammessi a far parte dell'associazione senza limiti di tempo. 4. Gli associati cessano di appartenere all'associazione, oltre che per morte, per recesso o decadenza. Il recesso dell'associato può avvenire in qualsiasi momento; la dichiarazione di recesso deve essere comunicata per iscritto al Consiglio direttivo ed ha effetto immediato. 5. La decadenza è pronunciata dal Consiglio direttivo con debberà motivata contro gli associati: a) che non partecipano alla vita dell'associazione ovvero che tengono comportamenti contrari agli scopi dell'associazione o che in qualsiasi modo arrechino, danno alla stessa; b ) che non eseguono in tutto o in parte il versamento delle quote sociali e ogni versamento richiesto dal Consigli o direttivo e approvato dall'assemblea per il conseguimento dell'oggetto sociale; c) che non adempiono ai doveri inerenti alla qualità di associato o agli impegni assunti verso la associazione. Il provvedimento di decadenza dovrà essere comunicato all'associato dichiarato decaduto il quale, entro trenta giorni da tale comunicazione, può ricorrere al Collegio dei probiviri mediante raccomandata inviata al presidente del Collegio stesso. 6. L'associato che per qualsiasi motivo cessi di far parte dell'associazione perde qualsiasi diritto sul patrimonio sociale ed in ogni caso la tassa di ammissione e le quote sociali non verranno rimborsate. 7. I soci si distinguono in soci PATRONI e soci BENEMERITI.

2 8. Sono soci Patroni tutti coloro che sottoscrivono una quota base annua a favore della Istituzione il cui importo sarà deliberato dal Consiglio annualmente. 9. Sono soci Benemeriti tutti coloro che sottoscrivono una quota una tantum a favore della Istituzione il cui importo sarà deliberato dal Consiglio annualmente ma che non sarà mai inferiore alla quota base moltiplicata per venti volte. Tutti i soci Benemeriti già compresi nell'elenco dei soci alla data odierna non sono tenuti ad effettuare altri versamenti integrativi. 10. Tutte le eventuali controversie sociali tra soci e tra questi e l'associazione o i suoi organi saranno sottoposte alla competenza di un Collegio di tre probiviri da nominarsi dall'assemblea. Il loro lodo sarà inappellabile. Gli organi dell'associazione sono i seguenti: l'assemblea; il Consiglio direttivo; il Presidente; il Collegio dei probiviri; il Presidente onorario se istituito. Assemblea. Articolo n L'Assemblea è formata da tutti gli associati. L'Assemblea è convocata dal Presidente. L'Assemblea è presieduta dal Presidente del Consiglio direttivo, in mancanza dal Vice presidente, in mancanza di entrambi l'assemblea nomina il proprio presidente. Il presidente dell'assemblea nomina il segretario e se opportuno due scrutatori. Il Presidente dell'assemblea è tenuto a constatare la regolarità delle deleghe e il diritto di intervento e di voto in Assemblea. 2. Per la validità della sua costituzione è necessario che siano presenti o rappresentati almeno la metà più uno degli associati e le delibere siano prese a maggioranza degli intervenuti. Nel caso di seconda convocazione, l'assemblea sarà valida qualunque sia il numero dei soci o dei voti e delibererà sempre a maggioranza degli intervenuti. 3. L'Assemblea si riunisce almeno una volta all'anno, per l'approvazione del bilanciò consuntivo, entro quattro mesi dalla chiusura dell'esercizio sociale. L'esercizio sociale si chiude il 31 dicembre di ogni anno. Il bilancio consuntivo deve restare depositato in copia, a cura del Consiglio direttivo, presso la sede dell'associazione durante i quindici giorni che precedono l'assemblea e finché sia approvato. Gli associati possono prenderne visione. 4. È fatto divieto di distribuire, anche in modo indiretto, utili o avanzi di gestione nonché fondi, riserve o capitale durante la vita dell'associazione, salvo che la destinazione o la distribuzione non siano imposte dalla legge. 5. L'Assemblea delibera in merito: a) all'approvazione del bilancio consuntivo; b) all'approvazione del bilancio preventivo se ritenuto dalla stessa necessario; c) alla nomina del Presidente, del Consiglio direttivo e del Collegio dei probiviri; d) alle modifiche dello statuto e di eventuali regolamenti; per questo specifico atto è richiesta la presenza ed il voto della maggioranza assoluta degli associati; e) ad ogni altro argomento che il Consiglio direttivo intendesse ad essa sottoporre; f) alla surroga degli eventuali consiglieri decaduti a norma dell'art. 5, comma 8. Le delibere dell'assemblea verranno trascritte in apposito verbale.

3 6. L'Assemblea è convocata, almeno quindici giorni prima della riunione, mediante convocazione scritta inviata tramite lettera, o per mezzo di affissione nei locali della sede e/o in locali pubblici del territorio o con qualsiasi altro mezzo anche meccanico purché in grado di raggiungere i singoli associati in tempo utile. In caso di urgenza la convocazione potrà essere fatta mediante invio di telegramma o di raccomandata a mano inoltrata almeno due giorni prima della data prevista per la riunione. L'Assemblea, qualora lo ritenesse opportuno, potrà stabilire modalità di convocazione differenti. 7. Ciascun associato ha diritto ad un voto. Ogni associato può farsi rappresentare da un altro associato. Tuttavia nessun associato può rappresentare più di altri due associati. Consiglio direttivo. Articolo n Il Consiglio direttivo è composto da sette membri, compreso il Presidente. L'arciprete, parroco della collegiata di Ficulle, ed il sindaco del Comune di Ficulle sono membri di diritto del Consiglio direttivo. Gli altri cinque membri, tutti scelti tra gli associati, sono nominati dall'assemblea dei soci Patroni e dei soci Benemeriti I membri elettivi del Consiglio direttivo durano in carica tre anni e sono sempre rieleggibili. 2. Il Consiglio direttivo nomina al suo interno le seguenti cariche: 1) il Presidente, qualora non vi abbia provveduto l'assemblea; 2) il Vice-presidente; 3) il segretario; 3. Il Consiglio direttivo è convocato dal Presidente. Il Presidente è tenuto a convocare il Consiglio direttivo qualora almeno quattro dei suoi membri ne facciamo richiesta scritta e motivata. II Consigliò direttivo viene convocato con avviso scritto ai suoi membri con un preavviso minimo di cinque giorni e cori relativo ordine del giorno. Nei casi straordinari di urgenza il termine di preavviso viene ridotto a due giorni con raccomandata a mano. IlConsiglio, qualora lo ritenesse opportuno, potrà stabilire modalità di convocazione differenti. 4. Al Consiglio direttivo spettano tutti i poteri di ordinaria e straordinaria amministrazione ad eccezione di quelli che la legge o lo statuto riservano all'assemblea. Al Consiglio direttivo è espressamente demandato il potere di deliberare sulla misura della retta a carico degli assistiti. Il Consiglio direttivo provvede all'attività dell'associazione, può affidare incarichi agli associati o a terzi specificandone i compiti e gli eventuali rimborsi spese e/o compensi. Potrà, inoltre, delegare parte dei propri poteri a uno o più membri del Consiglio stesso. 5. È in sua facoltà redigere regolamenti per la disciplina dell'attività della associazione, i quali dovranno essere sottoposti all'assemblea per l'approvazione. 6. Le delibere sono valide solo se sono presenti almeno la metà più uno dei consiglieri ed approvate a maggioranza. Nel caso in cui, in sede di delibera, si dovesse verificare il pareggio nelle votazioni, il voto del Presidente risulta determinante. 7. Le assenze dei consiglieri devono essere giustificate; saranno dichiarati decaduti dalla carica quei consiglieri che si renderanno assenti a tre Consigli consecutivi, senza giustificato motivo. In tal caso per la loro sostituzione si procederà come stabilito al precedente articolo 4. comma Di ogni Consiglio dovrà redigersi U relativo verbale a cura del segretario. Presidente.

4 Articolo n Il Presidente viene eletto fra i membri del Consiglio direttivo e presiede l'assemblea e il Consiglio direttivo. 2. Il Presidente, ed in sua assenza o impedimento il Vice-presidente, ha la rappresentanza legale della Associazione in giudizio e nei confronti dei rapporti con i terzi. Il Presidente coordina i lavori del Consiglio direttivo e partecipa alle votazioni. Il Presidente dà esecuzione alle delibere del Consiglio direttivo. 3. Le cariche di Presidente e di membri del Consiglio direttivo non sono remunerate. Per incarichi specifici approvati dal Consiglio direttivo potranno essere rimborsate le spese vive in corso nell'espletamento di tali incarichi. Collegio dei probiviri. Articolo n Il Collegio dei probiviri, eletto dall'assemblea, dura in carica per un periodo di tre anni ed è composto di tre membri effettivi e due supplenti. Il Collegio è chiamato a dirimere le controversie insorgenti tra i soci e tra questi e l'associazione o i suoi organi. 2. La carica di proboviro è incompatibile con qualsiasi altra carica statutaria e non è remunerata. 3. Il lodo del Collegio dei probiviri è inappellabile. Presidente Onorario. Articolo n: Il Presidente Onorario, eventualmente eletto dall'assemblea con le maggioranze di cui all'art. 4, comma 2, dura in carica a vita. Tale qualifica è puramente di rappresentanza e viene conferita ad una persona che ha ricoperto un ruolo sociale importante all'interno della comunità. La qualifica di Presidente Onorario non dà. diritto alla partecipazione del Consiglio direttivo, non dà diritto ad alcun voto ed è incompatibile con qualsiasi altra carica statutaria ed è non remunerata. Patrimonio. Articolo n Il patrimonio della Associazione è formato: a) dal patrimonio iniziale; b) dalle quote sociali ed eventuali contributi volontari dei soci; c) dai contributi di enti pubblici ed altre persone fisiche o giuridiche; d) da eventuali donazioni, liberalità, lasciti; e) da proventi delle proprie iniziative. 2. Dette entrate di cui al precedente comma non costituiscono incrementi patrimoniali le somme comunque destinate atte necessità ordinarie e ricorrenti detta associazione. Norme generali comportamentali. Articolo n. 10. Sono ammessi nella Casa gli anziani, di ambo i sessi, purché in condizioni di vivere in comunità e che siano in grado di provvedere al pagamento della retta o con mezzi propri o con l'intervento finanziario di congiunti o di Enti pubblici o di altri soggetti. Nell'assegnazione dei posti disponibili verrà data la precedenza agli anziani residenti nel comune di Ficulle. Non è ammessa alcuna diversità di trattamenti tra gli assistiti. Secondo le norme che saranno stabilite dal

5 regolamento interno i ricoverati, in seguito ad esplicita richiesta,, possono essere occupati a titolo di svago in lavori adatti al loro stato fisico ed intellettuale allo scopo di stimolare il loro interesse e mantenerli in esercizio. Nessuna pratica religiosa può essere imposta ai ricoverati. Trattandosi di Istituzione che svolge la propria attività in un Paese cattolico, l'assistenza spirituale ai ricoverati è affidata in qualità di cappellano ad un sacerdote cattolico nominato dal Consiglio direttivo. La vigilanza della Casa è affidata a personale religioso e/o personale non religioso purché qualificato. Scioglimento. Articolo n. 11. In caso di scioglimento dell'associazione per qualunque causa è fatto obbligo di devolvere il patrimonio ad altra organizzazione con finalità analoghe o ai fini di pubblica utilità, salvo diversa destinazione stabilita dalla legge. Articolo n. 12. Per quanto non contemplato nel presente statuto valgono le norme del codice civile in materia. Il presente atto è di maggior rilevanza, ai sensi dell'art. 21, comma 4, della L.R. n. 15/97, del regolamento interno della Giunta e delle direttive applicative e, pertanto, è comunicato ai soggetti competenti per l'eventuale richiesta di riesame rimanendo sospeso nell'efficacia. Lo stesso sarà, poi, pubblicato integralmente nel Bollettino Ufficiale della Regione.