PROVINCIA DI GENOVA DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE DIREZIONE AMBIENTE, AMBITI NATURALI E TRASPORTI SERVIZIO ACQUA E RIFIUTI

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1 PROVINCIA DI GENOVA DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE DIREZIONE AMBIENTE, AMBITI NATURALI E TRASPORTI SERVIZIO ACQUA E RIFIUTI Prot. Generale N / 2013 Atto N OGGETTO: Dlgs 152/06 parte III sez II e L.R. 43/95. Autorizzazione allo scarico di acque reflue urbane derivante dall impianto di depurazione denominato Santo Stefano Capoluogo a servizio dell omonima località in comune di Santo Stefano d Aveto In data 13/05/2013 il/la sottoscritto/a FONTANELLA PAOLA ha adottato la Determinazione Dirigenziale di seguito riportata. Visti l Art. 107, commi 1, 2 e 3 del T.U. Leggi sull ordinamento degli Enti Locali, approvato con D.Lgs. n. 267 del e l Art. 33 dello Statuto della Provincia di Genova; Visto altresì l Art. 4, comma 2 del D.Lgs 165/01; Richiamato il vigente Regolamento sull ordinamento degli Uffici e dei Servizi; SITUAZIONE DI BILANCIO E OSSERVAZIONI DEI SERVIZI FINANZIARI (Art. 31 Regolamento Contabilità) S Importo Prenotazione Impegno Accertamento CIG CUP E Codice Cap Azione N Anno N Anno N Anno Note TOTALE ENTRATE TOTALE SPESE IL FUNZIONARIO RESPONSABILE VISTO DI REGOLARITÀ CONTABILE ATTESTANTE LA COPERTURA FINANZIARIA (ART. 151, COMMA 4, T.U. APPROVATO CON D.LGS N 267/2000). Si attesta la regolarità contabile e l esistenza della copertura finanziaria del presente provvedimento ai sensi dell art. 151, comma 4 del T.U. approvato con D.LGS. n. 267/2000 GENOVA, lì 13 maggio 2013 IL RESPONSABILE DEI SERVIZI FINANZIARIO O SUO DELEGATO

2 Visto il D. Lgs. 3 aprile 2006, n. 152; Vista, in particolare, la Sezione II della Parte III del D. Lgs. 3 aprile 2006, n. 152, Tutela delle acque dall inquinamento ; Vista la l. r. 16 agosto 1995, n. 43, Norme in materia di valorizzazione delle risorse idriche e di tutela delle acque dall inquinamento ; Vista la deliberazione del Commissario Straordinario n. 2 del 18/1/2013 avente ad oggetto: Esercizio provvisorio 2013 (art. 163 D.Lgs. 267/2000). Approvazione PEG quale assegnazione temporanea delle risorse finanziarie ai Responsabili dei Centri di responsabilità ; Vista la nota della Mediterranea delle Acque SpA, prot. n. AGS 3786 del , pervenuto in data , con la quale è stata presentata istanza di rinnovo autorizzazione allo scarico di acque reflue urbane, derivante dall impianto di depurazione denominato Santo Stefano Capoluogo a servizio della località omonima nel comune di Santo Stefano d Aveto; Richiamata la precedente autorizzazione n del , rilasciata nel rispetto dei limiti in concentrazione di Tabella 1 dell Allegato 5 alla Parte III del D. Lgs. 152/06; Visti i referti analitici trasmessi da Mediterranea nel corso degli anni precedenti che hanno dimostrato che l impianto rispetta i limiti richiesti; Richiamata la nota prot. N /2013 del 26/03/2013 con cui è stato sospeso l iter autorizzativo rimandando la conclusione in subordine al sopralluogo in situ; Vista la relazione dell Ufficio Acqua redatta in data , da intendersi qui richiamata come atto presupposto del presente provvedimento, dalla quale si evince che; - il recettore dello scarico è il rio Fossato Grosso nel punto di coordinate Gauss Boaga Longitudine E e Latitudine N ; - le utenze servite sono pari a 4423 abitanti equivalenti totali, di cui 623 residenti, 3200 fluttuanti, 600 equivalenti (100 capi di bestiame); - la rete fognaria è di tipo misto; - lo scarico è trattato con un impianto di depurazione così costituito: sfioratore di by-pass collocato in corrispondenza dell arrivo del liquame; griglia manuale di by pass, solo in caso di emergenza; griglia automatica con spaziature tra le sbarre di 15 mm; dissabbiatore disoleatore, costituito da una vasca di 5 m³ aerata dotata di agitatori, dove avviene la separazione degli oli e dei materiali pesanti. Il materiale organico è mantenuto in sospensione grazie ad agitatori, che inoltre agevolano la flottazione delle sostanze grasse; rotostacciatura luce libera di 2 mm. I solidi estratti sono scaricati in sacchi di polietilene; vasca di denitrificazione anossica, posta a monte delle due vasche di ossidazione nella quale sono miscelati il liquame in arrivo, parte dei fanghi decantati nei due sedimentatori e parte fanghi attivi derivanti dalle due vasche di ossidazione; ossidazione biologica ad opera di due vasche in parallelo munite di due insufflatori a bolle non intasabili; due sedimentatori a valle delle vasche di ossidazione, dai quali l acque chiarificata passa ad un cloratore; Digestore ispessitore dove i fanghi di supero vengono pompati e, prima di provvedere all estrazione del fango da avviare a disidratazione, viene interrotta l insufflazione d aria per alcune ore e dopo l eliminazione del fango ispessito una parte del liquido chiarificato viene rimesso in circolo. Si ottengono concentrazioni di fango anche superiori a 20 Kg/m³; Visto l esito favorevole del sopralluogo avvenuto in data , durante il quale l impianto risultava funzionante in ogni sua parte e non si avvertivano odori molesti, ottenendo la presenza di personale di Mediterranea delle Acque SpA, da cui si sono avute copia dei formulari rifiuti relativo all anno 2012 e copia

3 del quaderno di manutenzione; Richiamato l art. 105, comma 3, del D. Lgs. 3 aprile 2006, n. 152, secondo il quale gli scarichi di acque reflue urbane devono essere sottoposte prima dello scarico a un trattamento secondario o ad un trattamento appropriato secondo le indicazioni dell Allegato 5 alla parte III dello stesso decreto; Atteso che ad oggi al Regione Liguria non ha adottato una disciplina degli scarichi di acque reflue urbane in funzione degli obiettivi di qualità dei corpi recettori, come previsto dal D. Lgs. 3 aprile 2006, n. 152; Visto l Allegato 5 alla Parte III del D. Lgs. 152/06 che prevede per gli impianti con potenzialità di più di 2000 a. e. recapitanti in acque superficiali interne il rispetto dei limiti di tabella 1; Richiamato altresì l art. 4 della Direttiva del Consiglio Europeo n. 91/271/CE che impone per gli scarichi di acque reflue urbane il rispetto dei requisiti di cui all Allegato I B, tra i quali il rispetto dei limiti di cui alla Tabella 1 in concentrazione o in abbattimento percentuale; Atteso che con la Tabella 1 dell Allegato 5 alla Parte III del D. Lgs. 152/06 sono stati recepiti dalla Repubblica Italiana nella disciplina degli scarichi di acque reflue urbane i limiti fissati dalla Tabella 1 dell Allegato I B della Direttiva del Consiglio Europeo n. 91/271/CE; Atteso che con nota n. 3691/07 del , pervenuta in data , Idrotigullio chiede che lo scarico sia autorizzato nel rispetto dei limiti di Tabella 1 dell Allegato 5 alla Parte III del D. lgs. 152/06 in abbattimento percentuale; Richiamata la nota del Direttore dell Area 08 Ambiente della Provincia n del con la quale si comunicano ad AMGA S.p.A., Genova Acque S.p.A., Idrotigullio S.p.A. e AMTER S.p.A. le modalità con cui devono essere inviati i dati relativi ai controlli analitici sugli scarichi dei depuratori; Rilevato che lo scarico risulta conforme alle prescrizioni della L.R. n. 43/95 e al D. Lgs. 152/06, Parte III, per quanto concerne: - il recapito, che è compreso tra quelli ammessi dall'art. 17 della L.R. 16 agosto 1995, n. 43; - le modalità di trattamento delle acque reflue avuto riguardo del sistema di fognatura e del numero complessivo di abitanti serviti; Visto il Piano Regionale di Risanamento delle Acque; D I S P O N E 1. di autorizzare lo scarico di acque reflue urbane derivante dall impianto in oggetto con recapito rio Fossato Grosso nel punto di coordinate Gauss Boaga Longitudine E e Latitudine N , nel rispetto dei limiti in concentrazione di Tabella 1, dell Allegato 5 alla parte III al D. Lgs. 3 aprile 2006, n. 152; 2. in relazione all'autorizzazione suddetta, dovranno essere rispettate le seguenti prescrizioni: a) dovranno essere eseguite con cadenza trimestrale analisi su campioni medi compositi prelevati sulle 24 ore in ingresso e in uscita relativamente ai parametri di tabella 1 dell Allegato 5 alla Parte III del D. Lgs. 152/06. Tali analisi dovranno essere eseguite da tecnici abilitati secondo le metodiche IRSA CNR e dovranno essere corredate: dalle condizioni di funzionamento dell impianto all atto del prelievo, dai valori di portata all atto del prelievo; dalla modalità di prelievo del campione; dalle metodiche analitiche utilizzate. b) I risultati delle analisi di cui al punto a) dovranno essere inviati tempestivamente alla Provincia secondo le modalità di cui alla nota della Provincia n del ; c) la gestione dell'impianto di depurazione dovrà garantire la piena efficacia dell'impianto medesimo; d) in occasione di interventi di manutenzione programmati che comportino la messa in by-pass, o comunque una riduzione dell efficacia del trattamento di depurazione, per un periodo prolungato superiore ai 15 giorni, la comunicazione all Autorità di controllo dovrà essere inviata almeno un mese prima. La comunicazione dovrà descrivere gli interventi in programma, la durata prevista degli stessi, le eventuali azioni tese alla salvaguardia del corpo recettore; 3. di trasmettere copia del presente provvedimento dirigenziale all A.R.P.A.L. (Agenzia Regionale per la Protezione dell Ambiente Ligure) per i controlli di competenza. Dovranno essere rispettate, sotto le comminatorie di legge, le anzidette prescrizioni e quelle direttamente operanti per legge e, in particolare: - dovranno essere rispettate le norme tecniche generali per la regolamentazione dell'installazione e dell'esercizio degli impianti di depurazione di cui all'allegato 4 della deliberazione in data del Comitato Interministeriale per la difesa delle acque dall'inquinamento;

4 - dovranno essere osservate le prescrizioni, anche maggiormente restrittive, eventualmente imposte dall'autorità Sanitaria con distinti provvedimenti; - dovranno essere osservati i criteri, le metodologie e le norme tecniche generali dello Stato, nonché le norme integrative della Regione, per quanto attiene l'esercizio degli impianti di trattamento; - dovranno essere resi sempre accessibili l impianto di trattamento e lo scarico per campionamenti e sopralluoghi ai sensi dell art. 101, comma 3 del D. Lgs. 3 aprile 2006, n. 152; Il gestore, dovrà tenere, ai sensi dell'art. 19 punto 9) della L.R. n. 43/95, un quaderno di registrazione dei dati e di manutenzione secondo le modalità di cui alla deliberazione del del Comitato dei Ministri per la Tutela delle Acque dall'inquinamento, contenente le seguenti informazioni: data e ora dei disservizi all'impianto nel suo complesso; periodi di fermata dell'impianto; interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria; operazioni di smaltimento dei fanghi di risulta; I dati e le manutenzione dovranno essere registrati su quaderni a fogli non staccabili, numerati a cura del gestore stesso o in alternativa su apposito archivio informatico. I dati dovranno essere conservati per un periodo di dieci anni ed esibiti a qualunque richiesta della Provincia o delle strutture tecniche di controllo; La manutenzione degli impianti, ordinaria e straordinaria (fatta eccezione per quella effettuata di prassi: smaltimento dei fanghi di digestione e allontanamento del grigliato, gestione delle apparecchiature elettroniche ed elettromeccaniche poste a corredo degli impianti, pulizia dell area in cui l impianto è ubicato), i cui interventi sono stati precedentemente programmati, dovrà essere effettuata durante il periodo di minor afflusso di inquinanti, in linea di massima quello invernale, secondo le prescrizioni di cui all art. 2 della legge regionale , n. 29. Qualunque interruzione anche parziale del funzionamento degli impianti di depurazione dovrà essere tempestivamente comunicata alla Provincia e all'autorità Sanitaria competente per territorio, come prescritto dall art. 10 della L.R. n. 43/95; La presente autorizzazione ha validità di quattro anni, a decorrere dalla data della sua emanazione, ai sensi dell art. 124, comma 8 del D. Lgs. 3 aprile 2006, n Il titolare dello scarico dovrà presentare domanda di rinnovo dell autorizzazione un anno prima della sua scadenza. Contro il presente provvedimento è ammesso ricorso al TAR con le modalità previste dal D.Lgs. n. 104/2010. MM/rv Il Dirigente (Dott.ssa Paola Fontanella)

5 Attestazione di esecutività La determinazione dirigenziale è diventata esecutiva, ai sensi dell art. 151, comma 4, del TUEL d.lgs 267/2000 o dell art. 77, comma 4, del Regolamento Provinciale sull ordinamento degli uffici e dei servizi, dal 13 maggio 2013 f.to Il Segretario Generale o suo delegato Genova, li 13 maggio 2013 Certificato di pubblicazione La determinazione dirigenziale è stata pubblicata all Albo Pretorio On Line della Provincia dal 17 maggio 2013 al 01 giugno 2013