I VULCANI. Mariastella Cosentino

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Giancarlo Santoro
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1 I VULCANI

2 La struttura interna della Terra La struttura «a strati» risale alle prime fasi della sua formazione, quando i materiali fusi iniziarono a solidificarsi, stratificandosi: quelli più pesanti al centro, dove formarono il nucleo; quelli più leggeri in superficie, a formare la crosta terrestre.

Nucleo. È la parte interna più densa, con una temperatura superiore a 6500 C. E costituito prevalentemente da ferro. Mantello. È compreso tra nucleo e crosta superficiale.

3 Nucleo. È la parte interna più densa, con una temperatura superiore a 6500 C. E costituito prevalentemente da ferro. Mantello. È compreso tra nucleo e crosta superficiale. E formato da silicati «pesanti» in cui silicio e ossigeno sono combinati con ferro e magnesio. Crosta. È la parte più esterna. E formata da silicati «leggeri» in cui silicio e ossigeno sono combinati con alluminio. Tra la crosta e il mantello si trova una parte semifluida chiamata astenosfera dove si forma il magma.

4 I vulcani sono aperture della superficie terrestre, dalle quali fuoriesce il magma, una miscela di rocce fuse e gas.

5 I vulcani sono manifestazioni evidenti del calore interno della Terra localizzati lungo i margini delle placche

6 L eruzione vulcanica Spesso durante la risalita, il magma ristagna in un ampio serbatoio chiamato camera magmatica. Attraverso il condotto vulcanico, il magma raggiunge la superficie dove si libera dei suoi gas (vapore acqueo e anidride carbonica) e si trasforma in lava. Si ha così un eruzione vulcanica.

7 Eruzione: l effetto «Champagne»

8 Edificio vulcanico

9 Magmi acidi I magmi che contengono quantità elevate di silice si dicono acidi. Sono viscosi e sono tipici dei vulcani più pericolosi la cui attività è esplosiva.

Quando, in superficie, la pressione si riduce e i gas si liberano di colpo

10 Magmi acidi I magmi acidi generano lave viscose e resistenti a fluire che tendono a ristagnare nel camino vulcanico creando un tappo. Quando, in superficie, la pressione si riduce e i gas si liberano di colpo l eruzione è esplosiva: si avranno prodotti lavici polverizzati e nubi di cenere incandescente.

11 Magmi basici I magmi che contengono meno silice si dicono basici. Sono fluidi e sono tipici dei vulcani meno pericolosi che eruttano lava tranquillamente e la cui attività è effusiva.

Magmi basici Il magma basico può provenire anche da grandi profondità del mantello, sotto forma di colonne caldissime che risalgono verso la superficie.

12 Magmi basici Il magma basico può provenire anche da grandi profondità del mantello, sotto forma di colonne caldissime che risalgono verso la superficie. Queste colonne infuocate, bucano la litosfera dando origine ad un area detta punto caldo (in inglese, hot spot). L attività vulcanica dei punti caldi è caratterizzata da effusioni laviche, come quelle dei vulcani delle isole Hawaii.

13 Attività vulcanica Effusiva lava Esplosiva piroclasti e gas (nube ardente) Effusiva ed esplosiva

I materiali piroclastici pomici: frammenti di lava molto leggera e porosa, di colore bianco-grigio; bombe vulcaniche: frammenti grossi di lava che

14 I materiali piroclastici pomici: frammenti di lava molto leggera e porosa, di colore bianco-grigio; bombe vulcaniche: frammenti grossi di lava che si solidifica in aria; lapilli: della dimensione di sassolini; ceneri: particelle di lava solidificata; polveri: di dimensioni ancora più piccole.

15 Materiali gassosi Vapore acqueo Anidride carbonica Anidride solforosa Acido solfidrico Ossido di carbonio Idrogeno

16 Vulcani a scudo I vulcani a scudo. Si formano quando un magma basico fluido fuoriesce da un camino centrale. Presentano una forma conica con fianchi poco ripidi e un cratere molto ampio da cui la lava può fuoriuscire ininterrottamente per mesi. Mauna Loa, nelle Hawaii, alto circa 9000 m e con un diametro di base di ben 100 km.

17 Strato-vulcani Gli strato-vulcani. Alternano a eruzioni di tipo esplosivo, con emissioni di ceneri e lapilli, eruzioni effusive, con emissione di lava. Vesuvio e Stromboli in Italia.

Forme secondarie dell attività vulcanica Nelle zone vulcaniche si manifestano fenomeni dovuti al contatto in profondità tra le acque circolanti nel

18 Forme secondarie dell attività vulcanica Nelle zone vulcaniche si manifestano fenomeni dovuti al contatto in profondità tra le acque circolanti nel sottosuolo e le rocce surriscaldate dal magma: si generano emissioni di vapori e gas molto caldi. Geyser Fumarole e solfatare Sorgenti termali Soffioni boraciferi

19 Vulcani quiescenti Spesso i vulcani attraversano lunghi periodi di inattività, anche decenni o secoli (vulcani quiescenti). Durante queste pause il magma raffreddato e solidificato forma una specie di tappo che chiude il camino vulcanico. Al di sotto del tappo altro magma più caldo cerca di risalire verso l alto. I vulcani quiescenti sono i più pericolosi perché spesso sono ritenuti estinti mentre stanno solo accumulando energia che si potrebbe liberare violentemente in futuro.

20 Il rischio vulcanico Il rischio vulcanico dipende dalla violenza e dalla pericolosità delle eruzioni, ma anche dai danni effettivi che il vulcano può compiere. Se un vulcano esplosivo è situato in una regione disabitata, il rischio è considerato basso. Se un vulcano esplosivo è situato in un area densamente popolata, allora il rischio è in proporzione molto alto.

21 Prevenire il rischio Evitare che si formino insediamenti umani in zone vulcaniche ad alto pericolo Tenere il vulcano sotto osservazione La risalita del magma è in genere accompagnata da segnali tremori, lievi terremoti che si susseguono in prossimità del vulcano, registrabili con i sismografi; deformazioni del suolo, come innalzamenti e abbassamenti, anche molto lenti; variazioni del livello dell acqua nei pozzi.

22 Vulcani italiani

23 Etna anni fa inizia la sua attività Il più alto vulcano d Europa Alterna attività esplosiva e lava fluida Nel 2013 l UNESCO lo riconosce come Patrimonio dell Umanità

24 Parco Regionale dell Etna Con il decreto del Presidente della Regione del 17 marzo del 1987 è il primo dei Parchi Siciliani istituito 1. per proteggere il paesaggio unico e straordinario che circonda il vulcano 2. per promuovere lo sviluppo ecocompatibile delle popolazioni e delle comunità locali

25 Il territorio è stato suddiviso in quattro zone con diversi livelli di tutela. Parco Regionale dell Etna

Vesuvio La sua attività inizia 35.000 anni fa. Il Vesuvio è un vulcano a riposo ma non spento. La sua eruzione più catastrofica nel 79 d.c., quando furono distrutte Pompei ed Ercolano.

26 Vesuvio La sua attività inizia anni fa. Il Vesuvio è un vulcano a riposo ma non spento. La sua eruzione più catastrofica nel 79 d.c., quando furono distrutte Pompei ed Ercolano. Dopo l eruzione del 79 d.c. il Vesuvio entrò in una fase che alternava periodi di inattività a paurose eruzioni. L ultima eruzione risale al Si pensa che entro i prossimi decenni è molto probabile una ripresa dell attività eruttiva del Vesuvio

27 Stromboli E un vulcano esplosivo e le sue eruzioni avvengono con una frequenza media di circa una ogni ora.

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